Se proprio dobbiamo rivendicare l'intervento di Dio nelle faccende umane odierne, allora senza ombra di dubbio il Suo intervento è stato evidente nell' evitare a tanti anziani consapevoli di condurre l'imbarazzante articolo torre di guardia di questo fine settimana. Peccato che a pagarne le spese sia stato il caro fratello Comodi in veste di vittima sacrificale...
Un articolo non solo improponibile per il messaggio lanciato, ovvero la validità scritturale (dove, esattamente?!) del battesimo in giovanissima età, ma per la stessa stesura dell'articolo, quanto mai contorta e contraddittoria.
Si inizia al paragrafo 1 con la descrizione della scena di una "bambina" che sta per rispondere con un sì alle due domande del battesimo e i genitori che si chiedono se la propria figliola stia facendo la cosa giusta. Già questo paragrafo è tutto un bel dire.
Al paragrafo 4 si accenna ad una poco velata minaccia: "Chi rimanda senza un motivo valido il battesimo mette in pericolo la possibilità di ricevere la vita eterna". Chi autorizza a questa assoluta categoricità? Al paragrafo 8 poi si afferma, con un "forse", che Gesù apparve a 500 persone nell'occasione immortalata al capitolo 28:19,20 di Matteo, mentre Gesù si stava in quell'occasione accomiatando solo dai suoi undici apostoli e da qualche donna devota, come suggerirebbe il contesto esaminato con attenzione. Interessante che la scrittura di matteo 28:19,20, ivi citata, rivela una sorta di ordine nei passi da compiere per divenire discepoli di Gesù:
1) andate e fate discepoli
2) BATTEZZANDOLE nel nome del padre....
3) insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato
In effetti, facendo attenzione alla storia del primo cristianesimo riportata negli Atti degli apostoli e secondo quanto si può evincere dai testi antichi riguardo alla storia della prima chiesa cristiana, non passava poi tanto tempo dal momento in cui si dava testimonianza ad un non credente a quello in cui quest'ultimo era battezzato. Come a dire che, una volta aver sufficientemente metabolizzato che bisognava pentirsi dei propri peccati, convertirsi e decidere di fare la volontà di Dio, un credente poteva compiere il passo del battesimo. Il tempo avrebbe poi permesso a questo nuovo cristiano di giungere alla maturità spirituale, attraverso una più profonda conoscenza della volontà di Dio, la meditazione e la pratica cristiana.
I paragrafi 9 e 10 riportano le vicende dell'eunuco etiope e di Saulo di Tarso, i quali, a conferma di quanto sinora osservato, stando a quanto riporta la Bibbia, si battezzarono nel giro di poche ore o giorni dall'aver conosciuto la verità circa Gesù e il cristianesimo. E' vero che si trattava di persone che appartenevano alla religione ebraica, ma, specie nel caso di Saulo, "la sera prima", si fa per dire, dell'incontro col Signore Gesù, aveva appena ordinato l'assassinio di qualche povero cristiano. E le opere degne di pentimento non avrebbero dovuto richiedere ragionevole tempo per essere rese manifeste alla comunità?
Considerazione: un appartenente ad una qualunque delle religioni della cristianità porta con sè un certo bagaglio di conoscenza di Dio e di Gesù, come anche di tante norme morali comuni a tutte le religioni, quando poi viene a conoscenza della "verità". Gli basterà magari solo raddrizzare un pò il tiro sulla persona di Dio, sulla sua identità unitaria e non trinitaria, e cosette del genere. Ma per il resto, l'impianto di base gli ha già permesso di vivere la sua precedente vita all'insegna di una spiritualità più o meno intensa in relazione alla divinità. Un pò come avveniva per un ebreo che traboccava nel cristianesimo, per il quale, stando alle succitate scritture, sarebbe stato sufficiente pochissimo tempo per battezzarsi quale cristiano. E perchè allora, se tanto mi dà tanto, anche oggi il cattolico devoto dovrebbe attendere tanto tempo per battezzarsi nella fede TdG?
Il paragrafo 17, dopo che nei precedenti si puntualizza come i genitori siano felici quando i loro figli giungono al battesimo (a quale eta? E' stata suggerita al primo paragrafo....) si dice che chi si battezza accetta in realtà su di sè il giogo di Cristo, che, sebbene leggero, è pur sempre un giogo. Può mai un bambino reggere tale "peso" sul proprio "collo"?
Il paragrafo 18, con una serie di domande, preannuncia poi l'argomento che (ahimè) verrà considerato la prossima settimana. Una di esse chiede: "E se dopo essersi battezzato commettesse un peccato grave?" (sempre in riferimento ad un bambino)
Ora, ma ci vuole la zingara per indovinare perchè un genitore cristiano abbia timore quando un figlio giovanissimo sceglie di battezzarsi, a fronte della domanda suddetta? Claro che no! Perchè certamente nel prossimo articolo, dove si insisterà che i genitori non devono fasciarsi la testa prima di essersela rotta, non si dirà MAI che un povero ragazzino, soggetto alla tentazione, potrebbe rischiare di essere facilmente disassociato con tutte le devastanti conseguenze del caso. Me lo immagino il nonno testimone di Geova che non potrebbe più godersi il nipotino per via dell'ostracismo applicato senza esclusione di colpi, o la famiglia che non potrebbe più visitare i propri parenti o stare in loro compagnia per via della presenza della pecora nera ostracizzata. Questo è un carico troppo pesante per un bambino, minorenne, al quale verrebbe fatta una vera e propria violenza psicologica non esente da postumi traumatizzanti. E' difficile dunque capire perchè un genitore abbia PAURA quando un figlio minorenne di giovanissima età dovesse esprimere il desiderio di "dedicarsi" a Geova e battezzarsi? Cosa può veramente capire quel giovanottino di dedicazione, conversione, amicizia con Dio, insomma, cose da adulti?
Ecco perchè sono stato ben lieto di non aver condotto questo studio domenica passata. Meno male così. Non ce l'avrei proprio fatta. E come sono contento che neanche domenica prossima, per via di impegni, riuscirò a farlo. Questo è proprio un argomento off-limit per un cristiano ormai consapevole...
Post di IEU
Bel post Ieu! Dovresti scriverne uno anche sul secondo articolo di studio..
RispondiEliminaCaro Ieu che cosa hai scritto! Tu non te ne rendi conto ma hai fornito al CD, che non legge direttamente ma ci fa leggere dai suoi scagnozzi, la base per il nuovo intendimento sul battesimo dei bambini. Ora sono costretti a usare la psicologia spicciola delle immagini che danno input subliminali sul momento del battesimo e lo strumento sempre buono della paura della morte per l'avverso giudizio divino oltre che alla sistematica omissione del fatto che il battesimo dei TdG non è il battesimo cristiano ma un contratto (con condizioni capestro) firmato con l'Organizzazione.
RispondiEliminaMa il tuo ragionamento: "non passava poi tanto tempo dal momento in cui si dava testimonianza ad un non credente a quello in cui quest'ultimo era battezzato. Come a dire che, una volta aver sufficientemente metabolizzato che bisognava pentirsi dei propri peccati, convertirsi e decidere di fare la volontà di Dio, un credente poteva compiere il passo del battesimo", fornisce le basi per accelerare e rendere più blando il processo che porta la battesimo di bambini molto più piccoli. Gli parli di Geova dalla pancia un cartone animato di Lele e poco dopo è pronto. Basta aggiungere una scritturina tipo: "dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto lode" e la frittata è fatta! Prepariamoci al prossimo lampo di luce. Scherzo ovviamente, ma appare oramai chiaro che l'organizzazione è alla canna del gas e si attaccherà a tutto pur di fare numero. Una considerazione da chi ci è passato, la conduzione dello studio TG non è più un "privilegio" ma un pesante fardello per un consapevole, che si tratti di questi o altri articoli di studio, perciò prendi parecchi impegni ;)
Già... sottolineiamo che la maggiore età è necessaria perche il battesimo è un contratto di adesione all’organizzazione. Se gli adolescenti si vogliono battezzare è un sentimento bellissimo ma devono esercitare pazienza i modi e l’opportunita per fare certi passi vengono stabiliti da Dio. Per i sorveglianti che si lamentano se è vero che si lamentano (notate si da la colpa sempre a qualcuno) la scrittura di Filippesi 4:5 impone ragionevolezza, è davvero non vedo come si possa essere ragionevoli nel battezzare un bambino di 10 anni.
RispondiEliminaBe cari Avrete altri spunti di riflessione con le parti di Giovedì.
EliminaEsatto, ci penserà anche l'adunanza di Giovedì. Nell'immagine riportata nella guida il bambino che si battezza tra poco nemmeno si vede.
EliminaMi chiedo: ho crisi di coscienza io che ho passato i 40anni, non oso immaginare un bambino di 10 anni. O forse sto peccando di arroganza e invece è proprio l'umiltà di un bambino che mi serve.
All'ultima assemblea avuta durante il discorso del battesimo hanno intervistato un ragazzetto di 12 anni che come prova prima di battezzarsi ha dovuto superare il fatto di non essere tanto fermo nel rifiutare i compleanni a scuola. Una volta superata la prova di rifiutare con fermezza i pasticcini allora si è sentito idoneo per battezzarsi.
Non la vedo bene per questi ragazzini. Provo compassione per loro.
Un salutone. Come va fratelloni ? Speriamo di aver acceso con questi blog una fiammella di verita che non possa essere piu spenta . Cosi disse Latimer o come si chiamava al suo compagno di sbentura prima di essere arso al rogo dai carnefici della santa inquisizione. Speriamo che questi blog diventino 100k
EliminaCiao Neemia felice di sentirti da queste parti. Ti vedo in gran spolvero si vede che hai la pellaccia dura ;) ;) E’ un po’ che non vengo a trovarti nel blog e mi pare di capire prosegue. Vorrei dirti che stiamo bene però mi piace la tua metafora siamo come Latimer e il suo compagno Ridley, l’inquisizione li arrostì molto lentamente. Ma erano fiamme di uomini liberi.
EliminaUn abbraccio.
Che bello...una reunion!!!
EliminaDai ...cantateci qualcosa😅😅😅😅
Se ci manda un saluto anche Jhon C si canta! :)
EliminaContraccambio l abbraccio fraterno. La santa inquisizione potra perseguitarci e osteggiare i fratelli sinceri e onesti.....ma la verita non potranno fermarla! Dovranno disassociarci tutti e poi rimarranno solo 4 gatti e non pptranno comandare su nessuno. E noi sappiamo che i finti pastori senza pecore sono falliti. Geova continui a proteggerci mentre alziamo la bandiera del regno e delka verita e siano confusi i gladiatori del teocratismo spavaldo.
EliminaAmen
Così sia. continua a pregare e speriamo che siano gli ultimi giorni perché qui la gente sta bruciando. Per il resto ci rimettiamo a lui sia fatta sempre la sua volontà.
EliminaPer quanto riguarda il secondo articolo della serie che si studierà questo fine settimana, vi invito a dare uno sguardo alla domanda dai lettori contenuta nella Torre di Guardia del 15 luglio 1964
RispondiEliminahttps://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1964050
e poi confrontarlo con il paragrafo 5 dell'articolo di studio...
Riporto qui la parte riguardante Timoteo. Al link di Samgar l'intero articolo.
EliminaQuanti anni aveva Timoteo quando Paolo gli consigliò: “Nessuno disprezzi la tua giovinezza”? (1 Tim. 4:12) — C. S., Stati Uniti.
L’impressione generale è che Timoteo fosse a quel tempo molto giovane, forse adolescente, ma non è così. Benché il racconto scritturale non dica specificamente quanti anni avesse a quel tempo, vi sono abbastanza fatti per stabilire la sua età con approssimazione.
Secondo le migliori informazioni disponibili, Paolo cominciò il suo secondo giro missionario nel 49 d.C. L’aveva appena cominciato quando incontrò Timoteo, che era già un maturo cristiano e non soltanto un ragazzo, come si può comprendere dal racconto di Luca: “Ivi era un certo discepolo di nome Timoteo, figlio di una Giudea credente ma di padre greco, e di lui parlavano bene i fratelli di Listra e di Iconio. Paolo espresse il desiderio che quest’uomo andasse con lui, e presolo, lo circoncise a causa dei Giudei che erano in quei luoghi, poiché tutti sapevano che il padre era greco”. È ragionevole pensare che per godere di una reputazione simile Timoteo doveva avere almeno quasi vent’anni se non qualche anno di più. — Atti 16:1-3.
Le parole di Paolo in 1 Timoteo 4:12, che Timoteo non doveva permettere a nessuno di disprezzare la sua giovinezza, furono scritte da dodici a quindici anni dopo, fra il 61 e il 64 d.C. Ne consegue dunque che a quell’epoca Timoteo doveva avere circa trent’anni. Ma anche a quest’età Timoteo si sarebbe sentito relativamente giovane in paragone con gli anziani che era autorizzato a nominare come sorveglianti nelle varie congregazioni; oltre a ciò, era senza dubbio un giovane piuttosto diffidente. — 1 Cor. 16:10, 11; 1 Tim. 1:3; 3:1-15.
A quel tempo e in quel luogo era comune parlare di una persona della sua età come di un giovane o addirittura di un ragazzo. Infatti ci è detto: “Il termine pais (‘ragazzo’) . . . è a volte esteso a un periodo più avanzato della vita. Eusebio, per esempio, chiama Origene ragazzo quando era insegnante di teologia, e aveva certamente più di diciott’anni . . . e Costantino parla di sé nello stesso modo all’inizio della persecuzione di Diocleziano quando aveva quasi trent’anni”. E troviamo anche uno scrittore che si riferisce ai suoi “primi anni”, intendendo qualsiasi momento dai diciotto ai quarant’anni. — Schaaf-Herzog Encyclopedia of Religious Knowledge, pag. 1117.
...
Avete dato un'occhiata alla rivista w per lo studio di agosto 2018? Conosciamo bene i fatti? Ha ha ha! Al paragrafo 16 e 17 ci siamo io e John, Ha ha ha!
RispondiEliminaSono d'accordo col principio non sempre pareri espressi dai blog dei consapevoli sono sempre veritieri e/o verificabili, ma partendo da questo principio se poi le verifico e scopro che sono veritiere, allora cosa dovrei fare? Aprire un class action?
Elimina"Se proprio dobbiamo rivendicare l'intervento di Dio nelle faccende umane odierne, allora enza ombra di dubbio, il Suo intervento è stato evidente, nell'evitare a tanti anziani consapevoli, di condurre l'imbarazzante articolo torre di guardia di questo fine settimana"...."Ecco perché sono stato ben lieto, di non aver condotto questo studio domenica scorsa......" Fratelli miei, io penso che l'intervento di Dio bisogna rivendicarlo tutti i giorni nelle faccende umane di questa religione, perché di cose imbarazzanti, ce ne stanno tante da rivendicare l'intervento di Dio.
RispondiEliminaCerto per me è facile parlare perché non sono dentro, direte voi, però nemmeno potete andare avanti tutta una vita da consapevoli e rimanerci dentro come se foste inconsapevoli, tanto questa religione non cambierà mai, e poi giacché avete conosciuto la verità cioè la consapevolezza, non bisogna tenervela dentro, la dovreste predicare.
Non pensate che i tempi siano mature per uscire allo scoperto, unirvi con altri consapevoli e fare qualcosa? Che ne so magari anche uno scisma!!
Perché così siete in contraddizione, non potete andare avanti all'infinito.
Scusate la mia schittezza.
Semplicemente perché ci manca il coraggio caro Aquila. 😊
EliminaAlen
no aquila sarebbe una divisione difficile da controllare. Si seguiranno uomini e poi pian pianino lo scioglimento. Perché farci buttare fuori avendo investito tutto qui ? No sarebbe troppo facile . Bisogna agire con mezzi non convenzionali ma sempre biblici
EliminaSandro non me ne volere ma sinceramente a me sembra una scusa che si cerca per non prendersi la responsabilità di agire. Posso essere d'accordo che creare uno scisma creando un nuovo gruppo/religione du ritornerebbe punto e a capo. Bisognerebbe semplicemente ritornare sto albori. Gente Che crede nello stesso Dio è ke ubbidisce ai suoi comandamenti senza andare oltre, incontrandosi per incoraggiamento e non per indottrinamento. Detto questo sono d accordo con Aquila che stare qui a lamentarsi e continuare a fare il bel fratello non ha senso. Nonostante ciò comprendo che purtroppo per paura la maggior parte me compreso non ha il coraggio e fare il passo della vita.
EliminaAlen
Lo sappiamo è molto complicato ma questa è la nostra posizione. Osservatore Teocratico ha 2 principi:
EliminaConfidiamo nella misericordia di Dio (Salmo 130:3,4) (Tito 3:5) (2Cor 1:3) (2Pietro 3:9)
La consapevolezza non è uniforme ne omogenea (Atti 11:2,3) (Atti 15:2)
Per questo non saremo di certo noi quelli che separano le pecore dai capri ne incoraggiamo alcuno a sentirsi pecora o capro. Ci state a cuore tutti, per questo chi si crede consapevole e pensa di perdere tempo, lo invitiamo a non perderlo più.
Un abbraccio a tutti.
Cari tutti, la via cristiana è un percorso. Non smettiamo mai d'imparare, a volte dobbiamo cambiare strada, a volte ci perdiamo nella foresta ma siamo diretti in cima alla montagna.
EliminaCiascuno ha il suo passo, le sue responsabilità, le sue scelte da maturare.
Nessuno pensi di aver capito tutto e meglio degli altri, farebbe l'errore di tanti tdg supponenti di possedere la verità.
Per alcuni è arrivato il momento di fare un cambiamento, per altri no.
Aquila chiede perché non fare uno scisma. La storia del cristianesimo è piena di scismi e frammentazioni, un continuo rimescolamento di riforme, controriforme e divisioni a non finire.
I veri cristiani non appartengono a un recinto né devono necessariamente essere fuori da ogni recinto. Devono adorare il Padre con spirito e verità e crescere nell'amore.
Cari amici, ieri sera ho guardato il film documentario su Aldo Moro, ai tempi dei fatti non ero che un ragazzo. In una scena del film Moro parlando con i suoi allievi disse che pensava di lasciare la politica, poi quando nacque il suo nipote Luca cambiò idea perchè comprese che aveva l'obbligo di lasciargli un mondo migliore. Nessuno può accusare Moro di codardia per non aver abbandonato la politica, tutt'altro fù un uomo che combattè dall'interno, odiato dai "nemici" abbandonato dagli "amici" e pagò con la vita le sue scelte!
EliminaCommovente l'ultima lettera che scrisse ai suoi cari "consapevole" del destino cui andava incontro ma che affronto con coraggio è a testa alta!
È la storia che dirà chi avrà mostrato vero coraggio!
Rispondo ad Alen sopra. Chi ti dice che uno rimane per paura ? Abbiamo affrontato persecuzione di familiari e di questo mondo per entrare e abbiamo paura di gestire un po' di persecuzione di qualche anziano o di non essere più salutati ? Dai facciamo i seri. Il coraggio si dimostra in altri modi. Poi ognuno è libero di fare ciò che crede ed è giusto che sia così. Ma le scelte si fanno consapevolmente e dire o giudicare le scelte altrui non è molto incoraggiante.
EliminaDipende tutto dalla propria coscienza e da che obiettivo abbiamo in mente.
Credo che Alen abbia solo affermato che per lui, ma anche per altri è così. Ma è logico che non sia così per tutti.
EliminaCi sono casi in cui ci vuole coraggio a restare come ci sono casi in cui ci vuole coraggio ad andarsene e viceversa.
Quello che vorrei è che ci fosse rispetto per i differenti modi di vedere le cose e per le scelte altrui.
Attenzione a parlare di scismi,quanti ne abbiamo visti in questi anni?
EliminaMi viene in mente il buon Teofilo di Patmos,che ha scritto molte cose giuste e vere,però poi come è andata a finire?
Allora è giusta la linea di questo blog,se non vogliamo perderci per strada nel seguire idee umane.
Concordo. Infatti la questio non è la paura o fare il gradasso affermando tu o voi avete paura e io sono il coraggioso di turno! Essere coraggiosi richiede azioni concrete soprattutto verso Geova Dio o verso i principi.
EliminaRicorrere all'insulto come fa Alan è un colpo basso e non assomiglia alla giustizia divina.
Scusa Sandro se ti sei sentito insultato non era mia intenzione, ho pure scritto di non volermene non era un attacco contro di te. Detto questo però rimane il mio punto di vista e tra l altro ho incluso me stesso nei non coraggiosi che cerca scuse nel non fare quello che secondo me è giusto. E per secondo ho rimarcato che capisco chi non ce la fa a prendere certe decisioni e non li giudico. Non so cosa c'entri la giustizia divina con quello che ho scritto.... alen
EliminaCarissimi, innanzitutto voglio fare una premessa, ne chi rimane nonostante sia consapevole, ne chi se ne esce, detto questo, non posso che rimanere turbato dalle prime frasi dell'articolo di Ieu dove l'intervento divino, ha evitato a tanti fratelli consapevoli, di condurre lo studio di tale rivista, è normale che la domanda nasce spontanea, perché di cose imbarazzanti, ce ne stiamo tanti e vo lo sapete meglio di me che ci state dentro, come si fa a recitare la parte da inconsapevoli in sala, ben sapendo , da consapevoli tutte le storture che questa religione crea e questo blog ne è testimone
EliminaEcco perché la mia provocazione, ripeto non è un giudizio contro nessuno e nessuno si deve sentire giudicato, come si può rimanere in questo stato tutta la vita? Aspettando un intervento divino? Oppure c'è un detto aiutati che Dio ti aiuta....è sempre la persona che deve agire, certo in armonia esclusivamente con la Parola di Dio, so caro osservatore, che è molto complicato, ma qualcosa, se i tempi di qualcuno, sono maturi, bisogna fare.
La mia è stata solo un idea, lo scisma, ma potrebbe essere qualsiasi altra cosa, purché si esce da questo stallo, poi caro Sandro nessun insulto, nessun colpo basso, in quanto ha parlato innanzitutto per se stesso.
Scusate se la mia abbia potuto sembrare una provocazione, ma il consapevole, queste domande bisogna porsele
Da Hungher Games:...ricorda chi è il vero nemico.
EliminaNon mi pare ci siano stati insulti altrimenti il commento di Alen avrebbe fatto ben altra fine che la pubblicazione.
Capisco le considerazioni di Alen e anche la reazione di Sandro. Sono sentimenti contrastanti che ci portiamo dentro ma non rifiutiamoci di parlarne e di guardarli in faccia perchè e giusto ci sia il desiderio legittimo di voler essere coerenti e la paura che tutto questo comporta.
Io ho paura e non mi vergogno di dirlo. La paura se ben utilizzata è un'emozione sana e spesso utile. Nel momento in cui abbiamo smesso di aver paura abbiamo commesso degli errori, io non ho avuto paura di prendere una decisione quando mi sono battezzato e avrei dovuto averne. Se la vita mi ha insegnato qualcosa è giusto che abbia paura di non ripetere gli stessi errori pensando a scismi o colpi di testa senza valutare bene se le mie condizioni finali divengano peggiori delle prime e senza un "piano B".
Il problema invece è agire d'impeto al momento sbagliato o il rimanere paralizzati al momento giusto.
Se sapete come risolverlo fatemi un fischio
L'unica domanda importante a cui dovete dare risposta è: Questa organizzazione è, in qualche modo, "divina"?
EliminaSe si, allora fate bene a rimanervi dentro, nonostante tutto.
Se no, beh...
La paura è giusto averla fa parte di una protezione emozionale. Alen forse non mi sono spiegato bene. La decisione di perseverare è una decisione coraggiosa. E' una decisione consapevole e cristiana. Non vedo il male in questa decisione. Siccome si è detto che restare è una non decisione volevo rimarcare questo punto cristiano. Matteo 24:13 penso si applichi molto bene a questa decisione.
EliminaNon è così semplice osservatore esterno. Non esiste un organizzazione divina, nemmeno Israele lo era nonostante l'imput iniziale ma al suo interno c'erano servitori di Dio, questo si.
EliminaLo stesso per le varie denominazioni cristiane odierne. L'imput iniziale parti con Cristo e gli apostoli ma poi si frammentò in mille rivoli di idee e modi di adorare differenti.
Gesù pregò che rimanessero uniti, pur sapendo ciò che sarebbe accaduto, disse anche che i veri cristiani si sarebbero riconosciuti dall'amore, non certo per l'appartenenza a un recinto o per purezza dottrinale.
Ecco perché è importante ciò che singolarmente coltiviamo dentro di noi, che impariamo ad adorare non su un monte o su un altro ma con spirito e verità ovunque e comunque ci troviamo.
“Il Signore sia con lo spirito che tu mostri. La sua immeritata benignità sia con voi”. — 2 Tim. 4:22.
Giusto gamma, condivdo con te che la paura è un emozione umana utilissima, però va dosata è gestita, non penso sia stata la non paura che ti ha fatto battezzare, secondo me è stata la poca conoscenza che avevi di questa religione, che ti ha fatto fare all'epoca quel passo, non penso che con la conoscenza che hai oggi, faresti il passo dell'epoca
EliminaComunque anche con la paura, vanno fatte delle scelte sagge e coerenti.
Ti faccio un esempio, sono una guardia giurata e vedo uno che sta rubando, non ti nascondo che in quel momento mi assale la paura, perché non so chi ho di fronte e quale potrebbe essere la sua reazione, però sono costretto a fare una scelta ed i casi sono due: O andarmene e fare finta di non averlo visto o affrontarlo con tutti i rischi e pericoli, tu quele pensi che sia la scelta più giusta da fare? Anche io!!!!!
Oppure sui casi di violenza che la maggior parte sono le donne che le subiscono, una donna che subisce violenza dal marito, quasi tutti i giorni, quella donna dovrebbe denunciare il marito, però sono sicuro che quella donna ha paura dal denunciare il marito per ripercussioni, tu cosa pensi sia la scelta della donna più saggia e coerente? Bhe anch'io la penso come te!!!!!
Noto un po' di confusione....:-)))Il termine organizzazione non è biblico. Anche religione è una parola che non compare nella bibbia. La bibbia parla solo di congregazione o sinagoga. Un cristiano sente il bisogno di stare con altri cristiani è solo normale amministrazione! Poche chiese hanno dimostrato di non essere parte del sistema . Anche la nostra ultimamente si sta secolarizzando ma non ha ancora raggiunto livelli oltre soglia. Poi ognuno ha le sue soglie o limiti. Se una persona è sincera non dovrebbe aver problemi a riconoscere la verità.
EliminaPenso che la nostra organizzazione andava bene finché non hanno deciso di creare lo schiavo fedele e discreto (ops saggio) dopo di ché è iniziato tutto un percorso che è arrivato al culmine nei nostri giorni....Alen
EliminaPer Sandro
Elimina" θρησκεία " si trova in Giacomo 1:27 e in Atti 26:5, tradotto é "religione".
Io pensavo che i limiti di ciò che è giusto e corretto li dovesse stabilire Cristo, non ognuno di noi, cmq...
Inoltre non capisco davvero cosa intendi con "Se una persona è sincera non dovrebbe aver problemi a riconoscere la verità.". Puoi spiegarmi , per favore?
Adorazione non religione. Vedo che avete lo stesso pallino sullo schiavo. Cari sempre inchiodati su di uno schema mentale che impedisce il ragionamento. Non fissatevi sullo schiavo
Elimina@aquila è vero in parte quanto dici sul mio battesimo, dico in parte perché se avessi avuto la conoscenza e l'esperienza che ho adesso "avrei avuto paura". Si dice che si ha paura dell'ignoto, di ciò che non si conosce invece nel caso specifico la paura che trae origine dalla conoscenza mi avrebbe evitato dei guai.
EliminaQuanto agli esempi credo di poterli vedere in modo molto meno immediato rispetto a quello che è il tuo obiettivo. Mi spiego, la guardia giurata del tuo esempio nonostante la paura deve agire in quel momento, non domani perché il ladro è li ora. La donna invece deve denunciare assolutamente ma può decidere di denunciare al primo episodio o aspettare e farlo più avanti, l'importante è che lo faccia prima di ritrovarsi all'ospedale o peggio morta.
Quello che voglio dire è che noi non siamo nella situazione della guardia giurata, in senso metaforico il ladro sta commettendo un furto continuato, non ha ancora finito di trafugare la merce e che lo fermi subito o dopo un'ora non cambia, l'importante è che alla fine faccia il mio dovere. Nel caso della donna lo stesso, condivisibile la sua attesa o no, l'importante è che alla fine si salvi.
Per te la coerenza è agire in un certo modo e magari subito.
Per altri non è così, ma attenzione a giudicare, questo non li rende ladri se al momento giusto faranno la scelta giusta ne deboli o colpevoli per aver subito violenza più volte prima di decidersi a denunciare.
Occhio ai giudizi anche involontari Romani 14:4a: Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone
Barnaba, capisco il tuo ragionamento. Se è come dici tu, allora, non fa davvero differenza a quale organizzazione o religione si appartiene perchè Dio, come è più giusto che sia, valuta il singolo e non l'appartenenza. Anzi, l'appartenere ad una struttura autoritaria, come sono i TdG, potrebbe portare il singolo, per le pressioni che tutti conosciamo benissimo, a fare qualcosa di "sbagliato" e quindi perdere l'approvazione divina.
EliminaCome vedi, non si sfugge alla domanda fondamentale e la scelta che questa comporta.
Essere consapevoli comporta un cammino responsabile con molte scelte da fare anziché un percorso già spianato. Che si appartenga a una religione o a un piccolo gruppo non possiamo permetterci di accettare tutto a scatola chiusa.
EliminaDovremmo considerare una religione solo un mezzo e non un fine. Uno strumento che ci può aiutare nel percorso e ci permette di stare insieme a compagni di fede.
Non me la sento di giudicare un cattolico o un protestante sincero peggiore di un tdG sincero. Hanno degli errori dottrinali? E noi non ne abbiamo?
Purtroppo la wt sta progressivamente stringendo la corda e questo rende difficile a un consapevole continuare a collaborare con essa.
Ma non significa che debba buttare tutto ciò che ho imparato e fatto finora.
Caro gamma, io ho fatto una premessa, che no voglio giudicare nessuno e nessuno si deve sentire giudicato, rispettando i tempi di tutti chi ha deciso di agire su una scelta consapevole e chi no, io li rispetto, purtroppo i messaggi o non si leggono bene o non esprimono a fondo ciò che uno vuole dire, comunque siamo qui per parlarne come tu stesso hai detto che sono sentimenti contrastanti che ci portiamo dentro ma non rifiutiamo di parlarne e di guardarli in faccia, perché è giusto che ci sia il desiderio legittimo di voler essere coerenti
EliminaIo come mestiere, faccio realmente la guardia giurata e situazioni complicati, realmente mi capitano, l'esempio che ho fatto è stato per stabilire un principio fondamentale, che è la coerenza è normale che ci sono decisioni da prendere nell'immediato e decisioni che devono maturare, ma il principio resta.
Poi io non ho nessun obiettivo, dato di fatto scaturito dalle prime frasi di questo articolo dove il fratello rivendicava che è stato una manna l'intervento divino, da evitare a tanti anziani consapevoli, l'imbarazzante studio in oggetto, punto.
Saluti cordiali
Ciao a tutti e ciao ad Aquila, a cui rivolgo questo mio intervento.
EliminaMi dispiace sia rimasto turbato dalla frase di esordio del mio post. A tutto mirava il mio intervento tranne che a creare turbamento in qualcuno di voi. Ma tento almeno di spiegare il senso di quello che volevo esprimere.
Attento: io ho scritto: "Se proprio dobbiamo rivendicare l'intervento di Dio nelle faccende umane odierne...." La mia frase è preceduta da un SE, volendo intendere che in realtà io non penso proprio che ogni volta che accade qualunque cosa in una congregazione in un qualunque posto del mondo sia sempre ed assolutamente per volontà di Dio. (e non che con questo voglio dire che non accada mai) In realtà stavo solo facendo il verso a chi usa sempre dire che ogni cosa accade perchè Dio ha voluto così. Allora, volevo dire, se proprio credete che ogni cosa sia volontà di Dio, vuol dire che grazie a Dio domenica scorsa siamo stati risparmiati dalla conduzione di una improbabile lezione di Torre di guardia. Spero con questo giro di parole di non aver ingarbugliato ulteriormente la questione. ;-)
Tranquillo Ieu, tutto a posto, il mio essere turbato, non è legato al fatto, che io mi reputo un essere superiore e che quelle prime frasi del tuo articolo mi abbiano scandalizzato, anzi al contrario, il mio intervento è stato di fronte a quella situazione imbarazzante, come ce ne stanno tante di situazioni imbarazzanti, altrimenti questo blog non avrebbe senso di esistere, di tentare una tentata soluzioni, che già ho scritto nei post precedenti, che penso sia inutile ritornarci.
EliminaTi saluto cordialmente 😊
Grazie per aver captato le mie intenzioni.
EliminaIeu quando dici chi si battezza accetta in realtà in realtà il giogo del Cristo,io aggiungo una cosa basilare riguardo a chi viene aggiogato ,in italia cavalli, asini ,muli e e buoi(maschi o femmine) ,quando venivano aggiogati o bardati erano esclusi i puleddri i vitelli e i vittelloni,e chi veniva aggiogato insieme dovevano essere di pari forza.Non veniva aggiogato insieme un bue con una mucca un cavallo con un asino tanto meno un asino ,un cavallo,un mulo con un bue ,concludo che Gesù dicendo di prendere il suo giogo,le persone adulte che ascoltavano capivano benissimo che si riferva apersone adulte e non a ragazzi,che anche se presenti,e pur capendo le parole ,avrebbero capto il significato?
RispondiEliminaAvete letto il secondo articolo di questi due studi settimanali?
RispondiEliminaChe ne pensate?
L'articolo di questa settimana è volutamente in linea col precedente, con messaggi "subliminali" ma non troppo circa età e circostanze tali da permettere ad un giovane di decidere per il battesimo.
Omettendo le considerazioni preziose fatte da altri sopra, aggiungo solo alcuni altri particolari, tipo:
L'ultima frase del paragrafo 4 "aiuta" i genitori e i giovani ad orientarsi circa l'età utile in cui si può già prendere in considerazione il passo del battesimo: "Non c’è dubbio che un neonato non abbia i requisiti per essere battezzato. La Bibbia, comunque, mostra che anche i bambini possono capire e apprezzare la verità." Cosa capirà a questo riguardo un genitore cristiano non consapevole, secondo voi? ...Risposta quasi scontata
Questa frase sibillina troverà terreno fertile nelle spiegazioni fornite nei successivi paragrafi. I paragrafi 8 e 9 infatti si concentrano sulla enigmatica storia del carceriere descritto in Atti 16:25-33 il quale, pur essendo insieme alla sua famiglia un possibile soldato romano in pensione, come definito dalla torre di guardia, (dunque un pagano con poca o nulla conoscenza di Dio Geova e di suo figlio Gesù) dopo una conversazione (leggasi UNA) con Paolo e Sila a riguardo del Signore Gesù, ripercorrerà con impressionante rapidità le 5 fasi che portano alla consacrazione cristiana, ovvero conoscenza-pentimento-conversione-dedicazione-battesimo! E questo per tutti i componenti della sua casa. Ora mi chiedo chi non ha capito cosa. Siamo noi che sbagliamo nell'insegnare che per giungere al battesimo uno studente deve studiare una nostra pubblicazione, per poi capire quali passi concreti compiere per pentirsi e convertirsi, poi ancora dedicarsi a Geova e infine chiedere di essere battezzato con tanto di esame articolato in 120 domande trattate in tre sedute condotte da tre diversi anziani, i quali poi si consulteranno per concedere il benestare al battesimo? O hanno ragione gli evangelici, i quali hanno un approccio al battesimo molto più simile a quello descritto nelle pagine degli Atti degli apostoli? Tale racconto, descritto in Atti 16 autorizzerebbe veramente un giovane a battezzarsi anche se non avesse poi maturato tutto quanto richiesto dalle nostre attuali procedure in materia di battesimo? Dunque i paragrafi 8 e 9 da soli metterebbero in crisi l'intero studio di questo fine settimana, perchè una qualunque mente pensante non riuscirebbe a risolvere questo evidente controsenso.
Il paragrafo 13 poi affronta il problema introdotto dal sottotema "E se mio figlio commettesse un peccato?" O meglio, non lo affronta. Ad un certo punto in questo paragrafo si afferma: "sarebbe un errore concludere che, non essendo battezzati, i figli non debbano rendere conto a Geova. Essere responsabili davanti a Geova non dipende dall’essere battezzati o meno, ma dal sapere quello che è giusto e sbagliato dal suo punto di vista." Uno direbbe: "Allora se essere responsabili davanti a Dio non dipende dall'essere battezzati, lasciamoli in pace questi ragazzi. Che decidano da sè quando battezzarsi" E comunque, ovviamente, l'articolo non fa e non farà mai il minimo accenno a quello che accadrebbe in caso di peccati che conducessero alla disassociazione....se ai genitori e a i figli venisse ricordato questo triste particolare, chissà come perderebbero di entusiasmo a riguardo del battesimo in giovane età...
Meno male che per fortuna, come avevo già detto nel post, non sarò io a condurre questo studio..... :-|
Sì ieu, è un mio pensiero personale, ma penso che la WTS voglia dimostrare, che se riescono a fare leva sui genitori a fare battezzare i figli minorenni a battezzarsi, a chi si collega potrà leggere nuovi battezzati cifre di un o due seguite da cinque zeri. Non mi meraviglia che la mamma indicata nello studio della torre di guardia sia pensierosa "e se viene disassociato -a-.?nelle Congratulazioni con figli disassociati c'è ne sono molte, e tutti figli battezzati nella pubertà o all'inizio della adolescenza .Ma questo alla WTS non importa perché possiamo essere considerati dei birilli, e non persone o padri madri figli fratelli, sorelle zio, zia, cugino, cugina, se rimangono dentro bene, altrimenti ostracismo ,provate ad immaginare dove in una famiglia subentra una tale situazione? Da poco ho visto una famiglia distrutta.
RispondiEliminaCaro Ieu sono solidare con te, non sò quanto questo possa esserti di aiuto.
RispondiEliminaOrmai è evindente l'intenzione è di arginare la decrescita vista come una mancanza di benedizione ... mandando in questo modo in prima linea bambini ... l'unica difesa per chi farà le domande è "chiudere il libro" e fare qualche domanda fuori dal seminato è poi vedere come risponderà il bambino ... come disse Gesù "quelli che prendono la spada periranno di spada" è proprio lo studio W che ti fornisce gli elementi ...
Grazie Tommaso. Il tuo gesto è certamente d'aiuto e di sostegno, e non solo a me, bensì a tutti coloro che ragionano con la materia grigia attivata e cheritengono di essere soli e "strani", incompresi e unici. A tutti coloro che hanno bisogno di questo conforto dedichiamo il nostro sostegno collettivo fatto di ragionamenti trasversali sì, ma certamente sensati e frutto di una sincera e coscienziosa constatazione di fatti e scritture, alla luce di quanto ormai è reso disponibile a livello globale grazie all'avvento massiccio della rete web.
EliminaBarnaba, significativo il tuo confronto con un eventuale matrimonio. Quale genitore autorizzerebbe o caldeggerebbe un matrimonio per un proprio figlio di 12, 15 o anche 17 anni? Chi sarebbe così folle fino a questo punto? E come mai dovremmo autorizzare un "matrimonio" con niente meno che il Creatore dell'universo ad una età a dir poco proibitiva, dato lo spessore e la valenza di un passo così profondamente spirituale come il battesimo?
Mia mamma rompe anche ora che sono alla soglia dei 30....😂....alen
EliminaNeanche 30 anni e vuole farti già battezzare? Ma non si può sentire!!!
Elimina:-) :-) :-)
No parlo di matrimonio ieu... quando ero ancora minorenne era stata lei ad andare dagli anziani a dire che mi volevo battezzare anche se io non glielo avevo ancora detto perché volevo allungare ancora i tempi😂 alen
EliminaNaturalmente scherzavo...
EliminaMa io dico.. un minorenne che verrà sottoposto ad un comitato e poi disassociato con tutto ciò che ne consegue, non è forse una forma di abuso che subisce?
RispondiEliminaVogliamo trovarci tra qualche anno con questa nuova serie di denunce e risarcimenti?
Purtroppo succede. Sono a conoscenza di un comitato su una bambina tredicenne che poi ha sviluppato un disturbo autolesionista.
Come si può mettere un peso simile su un adolescente? Se non è abbastanza maturo per sposarsi lo, sarà per fare una promessa solenne a Dio?
Stiamo mettendo in pratica tutto quello che negli scorsi decenni accusavamo la chiesa cattolica e company di fare,contro il beneplacito delle scritture,come siamo bravi a cambiare le carte in tavola,rinnegando il passato e quello che siamo andati a sbandierare ai quattro venti.
EliminaMa tutto quello che è rimasto scritto contro i tele predicatori con i Rolex al polso,o i bancomat nelle chiese e via discorrendo,e' mai possibile che si sia giunti a una ipocrisia del genere,praticare in modo sfacciato quello che si è sempre predicato che offendeva il Creatore,ora è diventato tutto lecito,tutto stranamente scritturale come il battesimo dei bambini,i voli pindarici sulle scritture come li facciamo noi,non li fa nessuno,certo noi abbiamo il beneplacito del Signore sempre e comunque,poveri noi.
Barnaba,condivido il tuo pensiero,specialmente quando usi il termine #bambina tredicenne#,anche se lei non si sente più bambina.
RispondiEliminaSalve a tutti. Sono nuovo e non ho mai commentanto su questo blog e nemmeno su altri. Scrivo perché non ho trovato informazioni sulla politica di questo blog. Io non sono più un testimone di Geova ma frequento regolarmente ogni adunanza con lo scopo di ritornare. Sono convinto che ci siano felle cose giuste e lodevoli in questa organizzazione ma ce ne sono molte altre che reputo sbagliate, dannose per il singolo e per la società, altre ancora che dovrebbero essere riviste alle luce di studi seri e non pregiudizievoli sulle Scritture. Volevo solo sapere se ero il benvenuto nonostante la mia condizione o se non gradite la mia presenza. Grazie dell'attenzione
RispondiEliminaCiao anonimo....penso di parlare a nome degli utenti del blog dicendo che sei il benvenuto. Non abbiamo pregiudizi e non seguiamo la politica wts sui disassociati. Alen
Elimina👍👍👍👍👍👍👍👍
EliminaGrazie davvero. Non affatto scontato e devo dire che è dura non poter esprimere liberamente le proprie idee con le persone che reputavi esserti amiche. Per quanto riguardo lo studio torre di guardia di questa mattina concordo pienamente con la maggior parte dei commenti che ho letto. La scelta di battezzarsi è qualcosa che, perlomeno in base alle attuali politiche dell'organizzazione, ti condizionerá per tutta la vita. Ricordo bene la testimonianza del fratello Jackson davanti alla commissione reale e ricordo benissimo quando, l'interrogante chiese al fratello se secondo lui un ragazzino di 13 anni fosse pronto per prendere una decisione che lo avrebbe di fatto influenzato per tutta la vita. Jackson rispose che lui aveva personalmente conosciuto molte persone che si erano battezzate in tenera etá e che erano rimaste fedeli. A quel punto l'assistente consigliere della Commissione ha chiesto:" é possibile che questi rimangano fedeli perché altrimenti perderebbero tutti i loro amici e familiari?" La risposta del fratello fu:"everything is possible". In quel momento mi sono, lo ammetto, vergognato.Come si può dare una risposta quasi piccata per giunta,ad una domanda cosi seria?
EliminaCiao Anonimo, intanto benvenuto!
EliminaImmagino sia piuttosto difficile da affrontare la disassociazione ma da consapevole credo lo sia doppiamente.
Un abbraccio!
Grazie. Si in effetti lo è però devo dire che blog come questo sono davvero una benedizione. Voi non vi rendete forse conto di come leggere di persone che, esattamente come me magari hanno perplessità e voglia soprattutto di cambiare senza arrendersi, sia stata di fatto un medicina che mi ha aiutato a non mollare perlomeno nella volontà di continuare sia a credere sia a voler lottare per ció che è giusto
EliminaBenvenuto Anonimo, ci fa piacere che il blog ti rechi sollievo. OT si pone in una situazione scomoda in quanto non vuole dire cosa fare ma informare affinché ciascuno faccia le sue scelte consapevolmente.
EliminaPotresti metterti un nik? Grazie.
Si certamente. Potresti dire solo come fare? Perché non ho molta dimestichezza..
EliminaQuando vuoi scrivere un commento sotto la casella dovresti trovare scritto: commenta come: se clicchi li troverai varie opzioni, cerca: nome/URL e li metti il tuo nik.
EliminaSe proprio non riesci puoi sempre aggiungerlo in fondo al commento come fa Alen.
Grazie
Barnaba ,si vede che per la WTS mer sposarsi è immaturo ,ma per battezzarsi diventa allimproviso maturo,
RispondiEliminaOk grazie...credi di aver capito allora...😉se volessi invece postare qualcosa...come un articolo o proporre l'argomento di riflessione?(scusa per la rottura)
RispondiEliminaScrivi a collettoredibussard@Gmail.com
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