sabato 24 settembre 2022

Le cose che accadono

Ovviamente come sapete il blog non promuove iniziative contro l'organizzazione ne ovviamente appoggiamo iniziative di qualsiasi tipo che intendano migliorare la situazione attuale, non per indolenza siamo solo realisti. Quella che portiamo a conoscenza è l'iniziativa (non unica nel suo genere), da parte di una serie di giornalisti del Daily Telegraph che vogliono raccogliere informazioni sul mondo dei Testimoni di Geova e lo hanno fatto mettendo un annuncio nella comunità più grande di ex testimoni di Geova che esista su web (link). Il giornale ha previsto un podcast (e quindi c'è tutto un team di registrazione che si  occupa della regia e della messa in onda) che prevede una serie di puntate dell'orrore sul tema degli abusi  (link) attualmente sono 6 le puntate registrate. Lo scopo nostro in realtà è solo quello di rendere nota l'ennesima iniziativa giornalistica che riguarda il mondo dei Testimoni di Geova sui perchè e i percome lascio a voi le interpretazioni del caso.

Salve, sono Janet Eastham, una delle giornaliste investigative del Daily Telegraph (Regno Unito) che lavora a "Call Bethel" (link), un podcast che esplora il modo in cui l'organizzazione dei Testimoni di Geova gestisce le accuse di abusi sessuali su minori. Stiamo anche facendo una serie di articoli sullo stesso argomento. Il primo episodio del nostro podcast si chiama "The Tip-off", che puoi ascoltare qui: https://podcasts.apple.com/gb/podcast/call-bethel/id1630422946.

Sentiti libero di iscriverti, votare e recensire.

Pubblico qui perché il nostro team è ansioso di ricevere notizie da ex testimoni di Geova e PIMO nel Regno Unito o in Irlanda.

Stiamo cercando di parlare con i sopravvissuti agli abusi sui minori all'interno dell'organizzazione dei Testimoni di Geova e che hanno avuto il loro caso denunciato - e forse indagato - dagli anziani della congregazione.

 Siamo anche ansiosi di ascoltare le persone che hanno una conoscenza diretta di come l'organizzazione gestisce le accuse di abusi sui minori nel Regno Unito o in Irlanda, ad esempio se sei un ex o un anziano del PIMO a cui è stata segnalata un'accusa di abusi sui minori.

Inoltre, se hai qualche esperienza diretta - molto probabilmente come un ex o PIMO anziano - del sistema di archiviazione della congregazione del Regno Unito o dell'Irlanda, delle politiche di salvaguardia o hai avuto contatti con la Betel del Regno Unito in relazione a un'accusa di abuso sessuale su minori, per favore mettiti in contatto.

Se hai informazioni in questo senso, inviaci un'e-mail all'indirizzo callbethel@telegraph.co.uk.

Grazie molte!

sabato 17 settembre 2022

Sulla ripetizione della storia - L'attesa

AD 1185 c.cca Corazzo, CZ Il medioevo buio di Gregorio e dei longobardi è finito. Al meridione d'italia il regno dei normanni è riuscito a stabilire la pace. Un ex funzionario della corte di Palermo si è ritirato alla vita monastica sull'Aspromonte, ed è ora abate di un piccolo monastero. E' stato praticamente costretto ad accettare la carica: se fosse per lui, non farebbe che studiare le scritture. Ha elaborato una nuova teoria sulle età del mondo e sta per esporla in due opere capitali: Concordia Novi ac Veteris Testamenti, e una Expositio in Apocalypsim.


L'idea di Gioacchino da Fiore (+ 1202) è semplice (e abbastanza trita): la storia del mondo si divide in età. Sette certo, come si deduce dall'Apocalisse e come ha già scritto Agostino, ma anche tre, come le persone della trinità. La terza età del mondo, quella dello spirito santo, sta per arrivare, e sarà "refrigerio per i santi", cioè la promessa età finale in cui i giusti godranno continuamente.

Per Giacchino - e poi anche per i suoi imitatori - ci sono due eventi escatologici: uno che porta a un rinnovamento dopo la sconfitta dell'Anticristo (quello che abbiamo appena menzionato) e, solo dopo di questo, il giudizio universale vero e proprio, con l'ultimo avvento di Cristo contro Gog e Magog.

Gioacchino era convinto che non si potesse conoscere con esattezza la cronologia della fine dei tempi, eppure, attraverso astrusi ma rigorosi calcoli, diede adito a moltissime congetture; la maggior parte di queste convergevano sulla data fatidica del 1260, numero citato in Rivelazione.

Gioacchino scrive che prima della fine ci sarà una grande persecuzione, più intensa che mai. La "bestia che ascende dal mare" attaccherà le due chiese: prima quella immonda, "Babilonia", sconfiggendola, e poi quella pura, per "cancellare il nome di Cristo dalla terra".[2] A quel punto la bestia verrà cruentemente distrutta da Dio.

Per Gioacchino i segnali dell'immintente liberazione dai malvagi ci sono tutti: "sono finite la fede e la verità sulla terra. Dovunque turbamenti e discordie", "niente è stabile in terra".[3]

Non manca anche di sottolineare come alcune parti della chiesa, con la loro opulenza, siano già molto avanti sulla strada che le allontana dalla verità.

L'avvento dell'età finale sarà preceduto da altri grandi sconvolgimenti, di cui immediatamente i seguaci di Gioacchino cominceranno a indovinare i segni (cattivi governanti e corruzione della chiesa, discordie civili e guerre, prodigi astronomici e naturali, siccità e carestie, pestilenze etc.), che sono quelli noti di Mt 24, nonchè l'avvento di un papa santo, inviato dal cielo a salvare la vera chiesa.

Gioacchino muore appena nel 1202, probabilmente credendo che al mondo manchi davvero poco per subire il giorno dell'ira.Le sue idee hanno una eco vastissima: la chiesa condanna alcune sue intuizioni sulla natura trinitaria, ma non fa altrettanto con la sua impostazione numerologica dell'escatologia. Dante, centovent'anni dopo, scriverà del "calavrese abate Giovacchino / di spirito profetico dotato"[4], segno che Gioacchino è ancora ampiamente tenuto in considerazione.

L'influsso del pensiero di Gioacchino si troverà praticamente in tutti i movimenti ecclesiastici almeno fino al rinascimento, e troverà particolare fortuna tra i francescani spirituali e gli apostolici. Gli spirituali (o francescani spirituali) sono un movimento interno ai francescani, quello probabilmente più aderente agli insegnamenti di Francesco di Assisi, con un forte orientamento alla povertà come dimostrazione dell'ubbidienza al vangelo (chiunque abbia letto Il nome della rosa sa di cosa si parla).

Gli apostolici sono un movimento che farà della povertà, della vita comunitaria e dell'attesa attiva della fine dei tempi la sua ragione di esistere, le cui vicende approfondiremo più avanti. Le idee di Gioacchino ebbero rapida diffusione, specie nei movimenti poveri (o pauperistici), come abbiamo detto, e avevano un fortissimo ascendente tra i francescani, tanto che Bonaventura da Bagnoregio (ministro generale dell'ordine) si sentì in dovere di ripetere che "nessuno sa quando queste cose avverranno, nè va investigato questo secondo avvento".[5] A questo punto il collegamento tra rivendicazioni di povertà e attesa escatologica diventa indissolubile: da qui in poi (siamo alla metà del XIII secolo) chi vorrà sostenere attese escatologiche le puntellerà con pretese di povertà assoluta e rigore morale, e viceversa.Pietro di Giovanni Olivi (+ 1298) è un francescano, e viene considerato il più notevole esponente del movimento spirituale. La sua Lectura super Apocalypsim lo pone tra i più sottili escatologi del suo tempo. Per lui il nuovo ordine promesso da Gioacchino verrà realizzato grazie agli spirituali, e l'avversione che la Chiesa nutre contro di loro fa di quest'ultima l'Anticristo.L'evangelizzazione fatta dal suo ordine diventa, per Pietro, un ulteriore segnale dell'avvicinarsi della fine - Francesco di Assisi ha predicato al Saladino, e alcuni spirituali si sono spinti fino in Grecia e in Armenia. Altre sue intuizioni, riguardano

- l'analogia tra la profezia di Gesù riguardo l'assedio romano a Gerusalemme del 70 d.C. e le tribolazioni che precedono la fine del mondo[6],

- la persecuzione di Gog e Magog (una o più forze coalizzate) contro i cristiani prima dell'ultima venuta di Cristo, che li annienterà con il fuoco

- l'avversione alla filosofia antica e specialmente allo studio di Aristotele e dei suoi commentatori (Averroé, Avicenna) che trova spazio nelle più rinomate univerità dell'epoca - "ometto di citare Aristotele... per l'orrore che ho della sua autorità"[7].

Infine anche in Pietro c'è la divisione tra vero cristianesimo e chiesa carnale (Babilonia), e anche lui ritiene, nel suo commento all'Apocalisse, che la chiesa carnale perseguiterà insieme con i re della terra quella spirituale, e infine alcune di queste nazioni coalizzate distruggeranno prima la chiesa carnale - "e coloro che trafficano in faccende civili ... piangeranno perchè persero tutti questi guadagni"[8] - e poi si volgeranno contro la vera religione con l'intento di "cancellare la fede in Cristo dalla terra"[9]. Anche qui queste nazioni andranno incontro al giudizio divino. Infine ci saranno nuovi cieli e nuova terra.

Per Pietro tutti questi avvenimenti sono terribilmente vicini: la fondazione dell'ordine francescano è stata accompagnata da terremoti, devastazioni e guerre, che puntualmente documenta, non ultima l'invasione dell'Ungheria da parte dei Tartari[10], e questo testimonia inequivocabilmente l'imminenza della venuta di Cristo.

Le teorie di Pietro di Giovanni Olivi ebbero eco vastissima, probabilmente tra gli illetterati più di quelle di Gioacchino (ci sono pervenuti compendi in volgare della Lectura), e divennero una delle basi su cui sarebbe stato costruito l'impianto teologico, ammesso che fosse univoco, degli apostolici. Ma questo è un altro capitolo.

Post di Protagora


Riferimenti:
  1.  Gregorio Magno, Homiliarum in Ezech., citato in F. Schupfer , Istituzione politiche longobarde
  2. Expositio, f. 173
  3. Expositio, f. 192
  4. Commedia, III, XII
  5. Collationes ed. DELORME p . 187
  6. Super Mattheum f. 166 a,b
  7. Super II Librum Sententiarum
  8. Super Apocalypsim f . 107 d
  9. Super Apocalypsim f . 106 b
  10. Super Apocalypsim f . 53 b

sabato 10 settembre 2022

Il mio canto libero

E' arrivato il primo settembre, l'attività di casa in casa é ripresa e all'ultima adunanza hanno mostrato le foto delle sale oggetto di interventi di ristrutturazione, ci sono sempre più pionieri, le contribuzioni aumentano, eppure qualcosa mi suona strano mentre assisto, non inquadrato, dal mio zoom.

Zoom che era un provvedimento miracoloso, quasi divino, addirittura per alcuni zeloti, pardon, zelanti individui pareva nato su ispirazione del corpo direttivo; ora, invece, andrebbe abolito, "tornate in presenza!!!!" e il comando.

Mentre le labbra dell'uomo podio si muovono sempre più lentamente e guardo il suo sorriso espandersi infinito, mi ritorna in mente (ops) una canzone di Lucio Battisti, quella che da il titolo a questo pensiero condiviso.

Mi sono chiesto se fossi io ad essere in torto, forse non avevo capito niente, mi sono fatto prendere dalla rabbia o dall'invidia? Il materiale apostata ha minato la mia spiritualità?

"In un mondo che, non ci vuole più, il mio canto libero sei tu..." Mentre l'uomo podio muoveva le labbra, e il suo sorriso raggiungeva limiti mai raggiunti prima, il mio adorato Lucio cantava per me solo, io guardavo mia moglie intenta a cucinare, mio figlio che si preparava all'esame universitario e io tornavo a vedere quello che per decenni é stato il mio mondo, quel mondo che non ci vuole più, ho pensato.

Proprio perché rifletto, penso, cogito, il mondo edulcorato costruito dalla wt non potrà mai più essere il mio, la capacità di ottenere risposte, la caparbietà nel voler ottenere risultati sul lavoro, nello studio, la voglia di lavorare strenuamente per il solo gusto di raggiungere obiettivi, per crescere come individuo e come famiglia; tutto questo non é compatibile col mondo WT, lo so!

Mentre l'uomo podio enumerava i successi ottenuti dalla congregazione (omettendo particolari che drogando i dati rendeva gli stessi farlocchi) e ridendo trasformava il suo volto in una maschera finta, innaturale, sollecitando applausi ad un uditorio assonnato e ansioso di tornare al proprio quotidiano, riflettevo sulla bellezza di vivere realmente, ora, LA VERITA'.

La verità é un concetto di cui la wt si é appropriata per un secolo e più ripetendo come un mantra il concetto che la verità è tdg, ma é così?

E' verità dire che siamo in crescita in tutto il mondo? Che nel territorio non vedevano l'ora di rivederci? Che i pionieri sono raddoppiati? Che i bambini DEVONO AVERE LA PROPRIA COPIA PERSONALE DELLA BIBBIA, per abituarli alla lettura?

Dai dati più recenti c'é stata una regressione nel rapporto mondiale, nel territorio mi risulta che la presenza o l'assenza dei tdg sia un dato irrilevante, i pionieri sono raddoppiati dove le ore necessarie per svolgere questo "incarico" si sono dimezzate e dove su 15 che svolgono questo "servizio" 8 arrivano da fuori e non si capisce come arrivino a "fare le ore", che i bimbi debbano avere in mano una bibbia cartacea e che per fare questo lo debbano annunciare dal podio con imperioso comando é testimonianza della scarsissima considerazione che per essa (la Bibbia) hanno i genitori.

Una strofa del capolavoro di Mogol e Battisti recita:

" Nasce il sentimento

nasce in mezzo al pianto

e s'innalza altissimo e va

e vola sulle accuse della gente

a tutti i suoi retaggi indifferente

sorretto da un anelito d'amore

Di vero amore"

Mentre l'uomo podio con la sua camicia verde petrolio e la pochette rosa si aggiustava gli occhiali, risuonavano nella mia testa le parole e la melodia della canzone, si sovrapponevano volti e parole, sorrisi sinceri e sguardi ipocriti, ritornavano chiare le parole di quando ho consegnato le dimissioni nelle sue mani a causa del disgusto per quello che vedevo.

"Trasferisciti, non buttare al vento la nomina, se lo fai sarà difficile riottenerla, pensaci bene, facciamo finta di niente e puoi andare alla XXXXX, il coordinatore é mio cognato, gli parlo io e ti faccio stare tranquillo per un po', quando vorrai riprenderai l'attività, può capitare di sentirsi stanchi e poi, cosa penserà il sorvegliante se fai un passo del genere? Ci chiederà di indagare, sai come vanno queste cose",

"Si, caro uomo podio, so perfettamente come vanno queste cose, si cercherà un pretesto per infangare me o mia moglie o i miei figli,

si inventeranno miei comportamenti inadeguati, si creeranno testimonianze negative, si, so perfettamente come andranno queste cose".

"Nuove sensazioni

giovani emozioni

si esprimono purissime in noi

La veste dei fantasmi del passato

cadendo Lascia il quadro immacolato

e s'alza un vento tiepido d'amore

di vero amore

e riscopro te"

post di Beth Sarim

sabato 3 settembre 2022

Sulla ripetizione della storia

"...quello che dicono i pitagorici, cioè che le cose si ripeteranno ugualmente e io, con questo bastoncino in mano, di nuovo spiegherò questa stessa dottrina a voi qui così seduti, e tutto sarà proprio come è qui ora. [...] E tutte le cose saranno ancora le stesse, e uno il tempo." - Eudemo di Rodi, filosofo peripatetico, IV a.c.


Agostino di Ippona era stato millenarista per metà della sua vita, e aveva passato l'altra metà a confutare l'imminenza della fine del mondo. C'era riuscito. Per due secoli le attese escatologiche sarebbero rimaste almeno sopite. Poi, però, arriveranno i longobardi e diventerà "ogni cosa sangue, incendio, rovina, e dolore acerbissimo"[1], e a quel punto Gregorio Magno, atterrito dalla devastazione della guerra perenne e dai flagelli della peste che colpisce Roma e delle inondazioni del Tevere, non potrà esimersi dal rispolverare l'arrivo della fine del mondo e dal tenere 22 omelie sulle profezie di Ezechiele. 22 sono appunto i capitoli del libro "Pura adorazione ristabilita".

E' una coincidenza, naturalmente, ma non è una coincidenza sfogliare Ezechiele per trovare conferme delle proprie attese sulla fine del mondo. Sarebbe divertente trovare altre similitudini tra i due scritti escatologici. Mi permetto invece di sottolineare una differenza importante: non vedo barbari sanguinari minacciare la nostra vita e la civiltà, quindi Gregorio, in qualche modo, lo posso compatire. Probabilmente sapeva che la fine del mondo non sarebbe arrivata, ma aveva seri motivi per sperarla. Questa è la prima di molte convergenze che il lettore troverà tra l'ecatologismo antico e quello attuale, ma è anche l'ultima che mi permetto di indicargli così chiaramente: fare altrimenti sarebbe un'offesa alla sua intelligenza ed anche un lavoro ingrato per chi scrive.


Non è su Gregorio, però, che verte la nostra dissertazione, ma sui suoi successori di sette secoli più tardi: Gioacchino da Fiore, i francescani spirituali e gli apostolici. La parabola di questo sogno escatologico copre circa 150 anni. Non è la prima, già lo si è detto, non sarà l'ultima, è semplicemente una su cui abbiamo diverse fonti, e questo perchè molti dei suoi attori (Gioacchino, i francescani, Celestino V) non furono mai condannati dalle autorità e non subirono perciò la distruzione della memoria.
Per introdurre il discorso basterà ricordare come finora si siano risolte le attese sulla fine del mondo nella storia, e cioè:


1. con il riassorbimento (Agostino di Ippona, francescanesimo, '68)
2. con una strage, o un rogo, di invasati (Savonarola, nazismo, Munster, etc...)

Non si predica la fine del mondo impunemente... e non finisce qui.



post di Protagora