domenica 26 dicembre 2021

L'abuso di credulità

In questo post faremo un piccolo escursus storico e cercheremo di identificare meglio la caratteristica dell'organizzazione che molti hanno interpretato con l'effetto di mancata trasperenza nelle cose che si dicono e incoerenza con quelle che poi vengono attuate concretamente.

Considerate questo esempio immaginate che siete figli di un grande e possedente terriero di una facoltosa famiglia. Un giorno ricevete una lettera dove i genitori vi fanno sapere che entro la fine dell'anno vi daranno un anticipo considerevole dell'eredità con un compenso in denaro e delle proprietà terriere. Una volta terminato l'anno e non avete ricevuto alcun avviso del lascito cosa farete? Non chiederete spiegazioni? Non chiederete informazioni su quanto vi è stato promesso? Immaginate che dopo aver chiesto informazioni riceviate una lettera di scuse da vostro padre che vi dice che quella eredità non vi verrà più data perchè c'è stato un malinteso. Il disorientamento sarà legittimo perchè tutto potreste pensare tranne che vostro padre faccia quello che non farebbe mai un padre al proprio figlio... Mentire. Oppure potreste anche ritenere che l'indeterminatezza della vita vi ha fatto il nefasto dono di un padre distratto e disattento ai sentimenti del figlio?

Bene tenete li questo esempio. Adesso dobbiamo parlare di cosa significa mentire in un modo più rigoroso e legislativo. Lo faremo prendendo in considerazione l'articolo di legge che l'ordinamento italiano ha stabilito e che punisce chi approfitta del prossimo confidando nell'innato senso che le persone hanno di credere. L'articolo 661 del codice penale si dice.

Chiunque, pubblicamente, cerca con qualsiasi impostura(1), anche gratuitamente, di abusare della credulità popolare è soggetto, se dal fatto può derivare un turbamento dell'ordine pubblico, alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 15.000

Note
(1) Il d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 8 ha depenalizzato il reato in commento.
L'impostura deve essere rivolta verso un numero indeterminato di persone e deve avvenire pubblicamente, di conseguenza integrano la fattispecie in esame anche le condotte attuate a mezzo stampa o attraverso altro strumento di diffusione di massa.

A chi è rivolto questo questo articolo? La legge italiana ha cercato di normare quello che è un fenomeno sociale legato al divieto esplicito di mestieri che attuano la condotta penalmente condannabile appena citata. In Italia infatti è vietato il mestiere di ciarlatano. Che cosa è il ciarlatano?


L'art. 231 del relativo regolamento per l'esecuzione (Regio decreto 615/40, n. 635) specifica:
Sotto la denominazione di "mestiere di ciarlatano" si comprende ogni attività diretta a speculare sull'altrui credulità, o a sfruttare od alimentare l'altrui pregiudizio, come gli indovini, gli interpreti di sogni, i cartomanti, coloro che esercitano giochi di sortilegio, incantesimi, esorcismi, o millantano o affettano in pubblico grande valentia nella propria arte o professione, o magnificano ricette o specifici, cui attribuiscono virtù straordinarie o miracolose.


Tralasciamo il fatto che come avete notato la legge italiana ha ben chiaro cosa è la cartomanzia e tutte le sue attività affini e che dalla legge non vengono considerati come mestieri guidati dal diavolo ma sono solo il risultato di siffatti imbroglioni.

Il ciarlatano come termine italiano è una persona che nella sua forma più classica, esercita pratiche di guarigione per ottenere denaro o vantaggi di altro tipo. Il ciarlatano, quindi, attua una serie di comportamenti lesivi che confidano nella buona fede delle persone a cui è rivolta la sua attenzione. Nella estensione delle definizione non c'è niente che possa, in qualche modo, limitare l'essere ciarlatani. Neanche quella di esserlo per se stessi tanto che possiamo benissimo, considerare la possibilità che un ciarlatano lo sia in buona fede e per questo ancor più pericoloso per l'incrementato livello di incoscenza e inconsapevolezza.

Questo fatto rende parzialmente meno grave l'oggettiva responsabilità che abbiamo nei confronti della nostra vita e quella degli altri con il nostro comportamento e le nostre opinioni che comunque influenzano il nostro prossimo. Non è che con il libero pensiero abbiamo il diritto di sostenere quello che ci pare così come l'organizzazione ci ha illuso. Prendete ad esempio la situazione odierna dove l'umanità è riuscita nell'intento di far diventare cura l'umore della gente. Mi curo così a caso a seconda di come mi  sveglio la mattina. Ma questo è un altro problema legato al libero pensiero, riprendiamo con il termine di ciarlatano.

Il Ciarlatano consapevole invece nella sua eccezione più malevola sa benissimo che le sue indicazioni sono artificiosamente artefatte e ingannevoli proprio per ottenere l'effetto di confondere e raggirare il prossimo. Questa cosa ci interessa? Si. Avere convinzioni non ci da la garanzie di quanto siano effettivamente vere. Se una persona ci chiede indicazioni ad un bivio e noi con sicurezza gli diciamo di prendere la strada a sinistra e poi questo finisce in fondo ad un burrone siamo consapevoli che la nostra opinione è costata la vita del nostro prossimo? Abbiamo giocato con la vita degli altri con le nostre convinzioni?

Prendiamo ad esempio il roboante annuncio che il libro Vita eterna nella libertà dei figli di Dio proclamava urbi et orbi:

“La cronologia risultante da questo studio indipendente stabilisce la data della creazione dell’uomo al 4026 a.E.V. Secondo questa affidabile cronologia biblica seimila anni dalla creazione dell’uomo finiranno nel 1975, e il settimo periodo di mille anni di storia umana avrà inizio nell’autunno del 1975 E.V. Così seimila anni di esistenza dell’uomo sulla terra finiranno presto, sì, entro questa generazione. Così entro pochi anni della nostra generazione stiamo raggiungendo ciò che Geova Dio può vedere come il settimo giorno dell’esistenza dell’uomo. Come sarebbe appropriato per Geova Dio fare di questo settimo periodo di mille anni un periodo di sabato di riposo, un grande Giubileo Sabatico e proclamare la libertà per tutta la terra e i suoi abitanti! Questo sarebbe più opportuno ancora per l’umanità. Sarebbe anche più calzante da parte di Dio, perché, ricordate, l’umanità ha davanti a sé ciò che l’ultimo libro della Sacra Bibbia descrive come il regno millenario di Gesù Cristo sulla terra. Non accadrebbe quindi per caso, ma sarebbe secondo l’amorevole proposito di Geova Dio per il regno di Gesù Cristo, il ‘Signore del sabato,’ realizzare tutto questo in parallelo con il settimo millennio dell’esistenza dell’uomo”. – La vita eterna nella libertà dei figli di Dio 1966 pp.26-30

Dopo queste considerazioni cosa avrebbe dovuto pensare un sincero Testimone di Geova? “Come sarebbe appropriato...” notate la retorica palesemente tendenziosa e articolata eseguita da un soggetto che si pone come se fosse un super Dio e da indicazioni a Dio stesso sulle cose appropriate o meno. E poi continua con l'aspettativa... “fare di questo settimo periodo di mille anni un periodo di sabato di riposo, un grande Giubileo Sabatico”  con altre tonnellate di retorica autoconsistente giudaica giusto per confondere il lettore che a malapena sa cosa significa finesettimana immaginate il termine giubileo che cosa può rappresentare. “Sarebbe anche più calzante da parte di Dio“ e qui poi con l'utilizzo di verbi rigorosamente al condizionale togliendo al lettore la percezione fra le cose reali e quelle inventate. Immaginate quindi questo articolo depistante letto da persone sincere che ritenevano davvero di essere protagoniste di questi eventi, pensate che una persona che credeva sinceramente al regno veniente potesse continuare a vivere allo stesso modo di come faceva prima? Le ho conosciute in prima persona i fratelli e sorelle che nel 1975 proprio leggendo questo articolo, hanno riempito gli scantinati e soffitte di viveri perchè era “assolutamente” e “inequivocabilmente” convinta di vivere il periodo della fine.

Ma tutti i Testimoni di Geova la pensavano davvero così ?

Diciamo che almeno qualche sentore che le cose non erano proprio evidenti si poteva capire da certi strani movimenti che avevano le Betel proprio in quei periodi. Ad esempio chiediamoci: Quali aspettative avevano i membri del corpo direttivo nel 1975?

Immaginate un attimo quel periodo di tempo particolare dove tanti fratelli avevano concretamente modificato la loro vita e le loro aspettative di vita vendendo case intraprendendo attività di servizio di pioniere. Leggiamo cosa dice l'organizzazione su quei periodi

*** jv cap. 15 p. 234 Sviluppo della struttura organizzativa ***

All’inizio degli anni ’70 si valutò attentamente un’ulteriore riorganizzazione del Corpo Direttivo. Sin dalla costituzione della Watch Tower Bible and Tract Society nel 1884 l’ufficio del presidente si era occupato della pubblicazione della letteratura, della sorveglianza dell’opera mondiale di evangelizzazione e delle disposizioni per le scuole e le assemblee. Ma, dopo avere analizzato e discusso con cura i particolari per molti mesi, il 4 dicembre 1975 venne adottata all’unanimità una nuova disposizione: furono formati i sei comitati del Corpo Direttivo.

Come avete notato l'organizzazione da molti mesi anziché credere o ritenere che effettivamente eravamo prossimi ad armaghedon, pensava bene a ristrutturare pesantemente il sistema di controllo editoriale con cui avrebbe poi sviluppato la divulgazione della “buona notizia”. I sei comitati del Corpo Direttivo che esistono attualmente sono nati esattamente il 4 dicembre del 1975 e cioè due mesi dopo che finissero i giorni creativi, nel pieno adempimento delle aspettive millenariste che avevano continuamente divulgato da anni in tutto il globo terraqueo.

Scusate un attimo ma fermiamo un attimo l'orologio e cerchiamo di capire meglio. Come ben sapete sono tante le esortazioni che sono state date per preparaci durante il giorno della fine ma se io davvero penso e credo che siamo molto prossimi, non avrò comportamenti che presuppongono di poter continuare a vivere in questo sistema per tanto tempo. Non posso immaginare di pensare a ristrutturare il sistema di governo dell'organizzazione proprio in quel momento se l'aspettativa è davvero concreta. Ora come ben immaginate delle due una. O questi ci credono e si comportano coerentemente, oppure, con orrore, devo pensare per forza che quanto dichiarato abbia un altro scopo. Quale è il modello mentale che rende possibile questa disconnessione e la rende logica? Tra poco ne scopriremo un aspetto prima però continuiamo a descrivere le attività che le varie Betel nel mondo intraprendevano proprio in quegli anni.

*** jv cap. 20 p. 334 Costruiscono insieme su scala mondiale ***

Nel 1972 la filiale del Giappone si era trasferita da Tokyo in nuovi edifici più grandi a Numazu. Nel 1975 si fecero ulteriori importanti lavori di ampliamento.

*** jv cap. 26 pp. 590-591 Produzione di letteratura biblica per il ministero ***

Man mano che aumentava la richiesta di letteratura, furono provvedute prima a una filiale e poi a un’altra rotative tipografiche molto veloci. Il Canada ricevette la prima nel 1958, l’Inghilterra nel 1959. Nel 1975 la Watch Tower Society aveva 70 grandi rotative in funzione nelle sue tipografie in tutto il mondo


Guardate con che paura riverenziale l'organizzazione aveva per il 1975

*** jv cap. 26 pp. 594-595 Produzione di letteratura biblica per il ministero ***

Anche in Germania lo stabilimento tipografico della Società adottò presto la stampa offset. Nell’aprile 1975 i fratelli cominciarono a usare una offset (usare una offset non è proprio come allacciarsi le scarpe bisogna avere fior fiore di competenze molto specializzate che non si inventano dall'oggi al domani ndr) da foglio per stampare riviste su carta da Bibbia per i testimoni di Geova della Germania Orientale, che erano al bando. L’anno dopo con la stessa macchina da stampa offset si produssero libri per quei fratelli perseguitati.

Più o meno in quel periodo, nel 1975, la Watch Tower Society mise all’opera in Argentina la prima offset da bobina per stampare riviste. Ma funzionò per poco più di un anno soltanto, prima che il governo argentino vietasse l’opera dei Testimoni e mettesse i sigilli alla tipografia. Comunque negli altri paesi la stampa offset continuava a diffondersi


Ora con il senno di poi si potrebbe anche sostenere che questa del 1975 sia stata una sorta di ingenuo errore. Ma non è proprio così se analizziamo bene questo modo di fare è sempre esistito ed esiste ancora adesso. Guardate il tipo di approccio che l'organizzazione dei Testimoni di Geova ha sempre avuto. 

Sin dall'inizio tutti quanti ricordano i riferimenti al discorso di Rutherford con il fantasmagorico titolo “Milioni di ora viventi non moriranno mai. Ebbene quel discorso era particolare perchè il nostro amico J.F calò l'ennesimo asso proclamando una nuova data di riferimento che era il 1925.

*** jv cap. 28 p. 632 Prove e vagliatura all’interno ***
Nel discorso “Milioni ora viventi non morranno mai”, pronunciato da J. F. Rutherford il 21 marzo 1920 in un teatro di New York, l’Hippodrome, fu richiamata l’attenzione sul 1925. In base a che cosa era ritenuto un anno significativo? In un opuscolo pubblicato nello stesso anno, 1920, veniva fatto rilevare che, calcolando 70 Giubilei completi da quella che era ritenuta la data dell’entrata di Israele nella Terra Promessa (invece di iniziare dall’ultimo Giubileo tipico prima dell’esilio in Babilonia e poi contando sino all’inizio dell’anno del Giubileo alla fine del 50° ciclo), questo poteva indicare il 1925. Basandosi su quanto era detto lì, molti speravano che forse i rimanenti del piccolo gregge avrebbero ricevuto la ricompensa celeste nel 1925. Quell’anno fu collegato anche con previsioni per la risurrezione dei fedeli servitori di Dio precristiani che avrebbero servito sulla terra quali principi in rappresentanza del Regno celeste. Se ciò fosse avvenuto veramente, voleva dire che l’umanità era entrata in un’era in cui la morte avrebbe finito di dominare, e milioni di persone allora in vita sulla terra potevano sperare di non morire mai. Che felice prospettiva! Benché fosse sbagliata, ne parlarono con zelo ad altri.

Questo ultimo articolo è molto significativo perchè come come avete notato l'organizzazione non si pone il minimo problema di ammettere che attraverso le pubblicazioni sono ingannate tante persone. La frase finale in grassetto sottolineato evidenzia come quella falsa profezia sia stata incoronata al grado di “felice prospettiva”. Qui c'è un passo chiave che ritengo importante e che spiega il motivo principale per cui l'aspettativa e il senso di urgenza sia stato palesemente utilizzato come elemento motivazionale per incoraggiare la fratellanza ad incrementare l'opera di divulgazione del messaggio. Il rovesciamento dei limiti che distinguono la realtà con la finzione hanno fatto si che l'aspettativa diventasse per questi motivi “una felice prospettiva”. Cosa significa? Purtroppo non c'è altro da dire che non riconoscere l'uso strumentale della credulità. Molto semplicemente questa organizzazione ha abusato della credulità delle persone legalizzando l'utilizzo improprio delle aspettative che tutti noi abbiamo naturalmente per alimentare uno spirito di urgenza che non ha alcun fine tranne quello di adempiere allo scopo dell'organizzazione. Vi sembra un modo di comportarsi corretto? Giusto e santo di principio?

Da un blog americano rileviamo un correlato esempio di travisamento storico che si unisce alla considerazione appena fatta.

Nella rivista Torre di Guardia di Ottobre del 2021 c'è un articolo che si intitola “Cento anni fa 1921” l'introduzione dice testualmente.

“QUAL è dunque la particolare opera che ci attende quest’anno?” La Torre di Guardia del 1° gennaio 1921 poneva questa domanda agli zelanti Studenti Biblici. In risposta citava Isaia 61:1, 2, che ricordava loro il compito di predicare: “Jahve mi ha unto; mi ha inviato ad annunciare la buona novella ai miseri, [...] a promulgare l’anno di misericordia per Jahve, il giorno della vendetta per il nostro Dio” (Garofalo).


L'anno di misericordia a cui la torre di Guardia del 1921 accenna non era quell'anno così come l'incipit lascia alludere ma un altro anno particolare e che era proprio il 1925. Rutherford infatti come abbiamo visto nel paragrafo precedente sotto la guida dello spirito santo durante il celeberrimo discorso "Milioni ora viventi non morranno mai" non sosteneva solo la venuta del regno e intort... proclamava al pubblico attonito che sarebbe sopravvissuto e non sarebbe più morto ma anche che in quello stesso anno ci sarebbero stati dei dignitari che grazie al proposito di Dio sarebbero ritornarti in vita. Chi erano? Una sommatoria variegata dei protagonisti delle scritture e vista l'incombenza dell'evento il furb... fratello Rutherford pensò bene di dislocare un po' risorse e preparare una dimora in grado di ricevere in un modo congruo i santi della bibbia che sarebbero tornati in vita. Perchè non farlo al caldo di San Diego? Quella che vedete è lo stato attuale della casa pacco rifilato all'organizzazione da  Rutherford nella periferia di San Diego e ora diventata di proprietà privata.



E' sempre più chiaro ed evidente che Rutherford pensava seriamente che il lusso con cui stata vivendo quei giorni li erano il risultato di una benedizione dall'alto. Qui di seguito delle foto dell'epoca.




Rutherford e la famosa Cadillac
Sentite una nota cosa ammise Franz in un processo quando gli è stato chiesto che fine aveva fatto quella proprietà.
«...Perché era lì, e i profeti non erano ancora tornati per occuparla, per utilizzarla, e la Società non aveva di che farsene al tempo, era sotto la supervisione di un custode, stava causando delle spese, la nostra comprensione delle Scritture si era ampliata, in particolare al riguardo dei Principi, che includeranno quei profeti, per cui la proprietà fu venduta dato che non aveva uno scopo presente
Guardate altri esempi di questo spirito con la revisione storica contraffatta con ad esempio la descrizione di un calcolo empirico fra la morte di Giacobbe e l'anno in cui fu rigettato Israele che legherebbe l'anno 1878 con il 33 EV una roba da ricovero.

*** jv cap. 28 p. 632 Prove e vagliatura all’interno ***

Che il 1878 fosse un anno importante sembrava avvalorato dal riferimento a Geremia 16:18 (‘il doppio di Giacobbe’, KJ) insieme a calcoli indicanti che dalla morte di Giacobbe fino al 33 E.V., quando l’Israele naturale fu rigettato, erano trascorsi, si credeva, 1.845 anni, e che il doppio, o duplicato, di questo sarebbe andato dal 33 E.V. fino al 1878.


*** jv cap. 28 p. 633 Prove e vagliatura all’interno ***

Vedi “La verità vi farà liberi”, cap. XI; “Il Regno è vicino”, pp. 169-75; anche The Golden Age, 27 marzo 1935, pp. 391, 412. Da queste tavole cronologiche bibliche corrette si capiva che l’uso che si era fatto delle date 1873 e 1878, e anche di date derivate da queste sulla base di paralleli con avvenimenti del I secolo, era fondato su malintesi.


Malintesi tutto qua. La divulgazione di notizie infondate che era frutto di studi biblici sbagliati sono stati il risultato di semplici malintesi. Ora da un punto di vista pratico questo è un aspetto che incute molto terrore.

Cioè siamo sicuri che sono stati malintesi? Perchè purtroppo qui nasce un grosso conflitto che non è relativo alle dichiarazioni ma è molto più profondo e interno all'organizzazione stessa che di questi malintesi ne ha fatto un metodo, una forma mentis culturale della verità che è vera ma non troppo di chi ti fa il gioco delle tre carte.

Il fatto che la revisione storica fatta dall'organizzazione non sia in grado di percepire la gravità di quanto è accaduto e che attraverso le pubblicazioni siano state divulgate falsità fa parte delle tante conferme che abbiamo e che giustificano la situazione disastrosa che l'organizzazione sta vivendo.

Tutto è perfettamente coerente con quello spirito millantatorio con cui è nata questa organizzazione e che poi ha portato ai risultati odierni. Guardate il BRP come è stato gestito e quali informazioni sono state date alla fratellanza. Che senso ha raccontare delle storie palesemente contorte e inesatte ai fratelli sul grado di costruzione delle attività? Ha senso tutto questo? Ha senso solo se si ritiene che le notizie siano solo strumentali ad ingannare il popolo così come stanno già facendo in tutte le pubblicazioni. Se lo spirito con cui è costruita tutta questa organizzazione è quello di pensare o immaginare di andare avanti con i malintesi contraffatti da proclami, come sarà mai possibile che un giorno si mettano li e raccontino davvero la realtà dei fatti? Ma se questi soggetti non si sono fatti scrupoli nell'interpretazione delle scritture e degli adempimenti profetici, pensate che si faranno davvero problemi nel travisare la fratellanza con dichiarazione di attività finte che palesemente ingannano sullo stato dei lavori della Betel?

Voi direte ma come è possibile che l'organizzazione possa comunque andare avanti in questo modo? Qui sta il bello della questione e che per quanto sia strano è perfettamente plausibile che l'organizzazione continui con questo approccio e metodo semplicemente perchè tutto il sistema in particolare quello religioso funziona esattamente allo stesso modo. Se guardate bene non hanno tutte le religioni cristiane confidato nella credulità delle persone? Vogliamo parlare delle intepretazioni bibliche della religione Cattolica? Di quelle Protestanti? Delle interpretazioni dei Mormoni? Non hanno tutti indiscriminatamente abusato della fiducia approfittando in un modo ben più sfacciato dell'organizzazione dei Testimoni di Geova? Le religioni che vedete ora sono cadute? Terminate? Lo scandalo pedofilia le ha intaccate in qualche modo? Nessuna delle predizioni più nefaste sono accadute ad alcuna religione al mondo perchè ai Testimoni di Geova dovrebbe accadere un destino diverso? Ma attenzione non vale il detto che mal comune mezzo gaudio noi non possiamo tollerare di essere la migliore organizzazione imperfetta. Ma di cosa stiamo parlando? Il vero cristiano consapevole non si deve accontentare di questa palesata evidenza. Noi siamo sicuri che l'organizzazione senza alcun problema continuerà così come ha fatto sin ora affinando metodi e retorica contraffatta e ingannevole sempre di più e raccogliendo consensi e defezioni così come è accaduto sin ora. 

Che tipo di considerazione possiamo dare ad una sistema religioso che ci dice di essere benedetta da Dio e va avanti sostenendo di aver pensato a “felici prospettive” che purtroppo non si sono avverate e di essere stata vittima di malintesi proprio su argomenti religiosi che sono l'unico motivo per cui siete li? Chiudendo l'inciso ovviamente poi ci si chiede come questo possa influire sulle nostre scelte. Di queste cose si può solo imparare a farsene una ragione perchè altrimenti si diventa esattamente così come questa organizzazione, la nostra vita diventa un insieme di verità e di cose meno vere, riadattate per farsele tornare. Qualsiasi siano le posizioni i motivi per rimanere saranno ben altri da quelli che provengono dalla coerenza delle idee chiare e limpide sulle cose che sono state proclamate e che ancora verranno dette e continueranno ad essere sempre così come lo sono state sinora. Loro se ne devono fare una ragione ma di certo non con la nostra.

mercoledì 22 dicembre 2021

situazione Covid fratellanza

Rendiamo noto il triste annuncio divulgato su tutti i media che una famiglia di Testimoni di Geova padre madre e figlia è stata contagiata dal covid e purtroppo non ha lasciato scampo a nessuno.

Utilizziamo l’articolo di repubblica 


Un'intera famiglia della montagna pistoiese sterminata nel giro di quattro giorni, il Covid ha portato via padre, madre e figlia. Padre e figlia, lui 86 anni, lei 53, sono morti a distanza di un'ora l'uno dall'altra. La madre è morta ieri, lunedì 20 dicembre, aveva 80 anni. Nessuno dei tre era vaccinato.

Erano testimoni di Geova, cosa che non avrebbe inciso sulla loro decisione di non vaccinarsi. Fanno sapere dalla sede centrale dei testimoni di Geova che la linea della confessione religiosa è quella di consigliare la vaccinazione ma di lasciare la libertà di scelta. "Inviatiamo i fedeli a tutalere il benessere proprio e della comunità", spiegano da Geova.

La famiglia viveva a San Marcello Piteglio, tra i monti in provincia di Pistoia. Zona in cui negli ultimi giorni si sta registrando una recrudescenza di casi positivi al Covid.

Padre e madre erano ricoverati all'ospedale Santo Stefano di Prato. La figlia era ricoverata all'ospedale di Ponte a Niccheri a Firenze.

La famiglia aveva lavorato per anni nel settore dell'accoglienza e della ristorazione all'Abetone (Pistoia), dove era molto conosciuta. L'uomo era stato un cuoco noto sulla montagna pistoiese.

Il sindaco di San Marcello Piteglio, Luca Marmo, venuto a conoscenza della tragedia che si è abbattuta sulla comunità montana, ha espresso vicinanza alla famiglia e ha lanciato un appello alla comunità di vaccinarsi e rispettare le misure di prevenzione, visto l'aumento dei casi Covid che stanno colpendo la provincia pistoiese, di cui Marmo è presidente.


Link della notizia


https://firenze.repubblica.it/cronaca/2021/12/21/news/famiglia_covid_sterminata_toscana-331060789/




domenica 19 dicembre 2021

L'apofenica smisericordia dei bambini

Questo mondo teocratico è pervaso da una serie infinita di posizioni che sono scorrelate dalla realtà. Questo articolo di studio torre di Guardia è un esempio tipico di come il modello mentale di ragionamento corrotto possa condizionare la visione che abbiamo di noi stessi e del mondo che ci circonda.  In questo studio ma in tutti gli studi l'articolo è come se fosse una sorta di pennellata ad un quadro. L'insieme degli articoli definiscono una immagine complessiva del mondo ricostruita nella mente della fratellanza.

Nasce così una differenza più o meno accentuata fra la realtà e la visione mentale che abbiamo nella nostra testa. 

A questo riguardo 

Se non si impara a vedere il mondo oltre quella tendendenza a ridurre e impoverire tutto ciò che ci circonda saremo condannati a vivere una vita da recinto anche senza le staccionate. Vi allego un testo di un amico di disagio teocratico:

"...Ma poi quello stesso modo di vivere impostato come se la vita debba essere vissuta nel formalismo più spinto e sfacciato. Alzi la mano, abbassi la mano, ti alzi in piedi al cantico, tabbassi alla fine, apri la bibbia leggi e l'oratore per spiegarti la scrittura ti ripete la scrittura. Alla fine ti trasformi in un manichino appoggiato alla sedia che sogna ad occhi aperti Rambo che spara con due kalashnikov in contemporanea. Poi sale sul podio sua santità, che ti legge le domande da disadattati mentali e questi qua, intorno, alzano le mani e niente da fare neanche a leggere il paragrafo sono capaci e tu li piangendo nello sconforto passi il tempo a frugarti le tasche cercando un caricatore. Una caciottarata continua di indicazioni allo spensiero di cose che non tornano, non si collegano manco per sbaglio. Ma poi uno pensa col tempo si migliora non è possibile che la gente non se ne accorga. Invece niente. sempre peggio, adesso questa storia di zoom uno sfrangimento epocale prima almeno le facce degli altri te le potevi risparmiare ora invece se metti la modalità gruppo ti compaiono le facce di quelli più spirituali e devi vedere che film. Tutti compassati e seriosi mentre quello de la dice cose irripetibili, di quelle scemenze epocali che se ci fosse l'oscar degli svergognati sarebbero sempre primi. E gli zoomati li con le ciglia che stanno talmente vicine che diventano un tratto unico ed io con il cervello in overloading sotto sforzo a tentare di trovare un senso alle parole sentite. Loro, un po' esse che nun provino fatica, secondo me o sono sagome o dentro un c'è niente. Ma poi l'oratore, di nuovo, un po' essere che dici certe cose senza provare un po' di vergogna è impossibile. L'ultima è stata quella sulle donne che bisogna amarle rispettarle.. e fin li uno dice twin peaks che genio e diciamo poi si derubrica nella montagna di banalitàmonnezza che tipicamente tiro fuori dalle adunanze. Poi come colpo alla Federer un diritto incrociato all'angolo te dicono e si perchè "le donne sono il vaso più debole" e poi ti cita Paolo sostenendo che non era sessista e che l'auto ha un solo volante altrimenti non non si va da nessuna parte. Mentre noi zoomati su quella padella a fare la  frittata che fà il tagadà. Sarà che la mi moglie se sinc... è capace de tiramme una sganascia da rigiramme ma sta storia del vaso più debole l'ho sempre vissuta come una espressione che a livello d'abuso sessista manco "viva la foca" arrivava a tanto..."

Avete una continua sensazione di insofferenza sulla vita come fosse una costrizione senza sbocchi o speranze? Vedete la vita continuamente come un viatico di sofferenze e di ansietà senza speranza?

Cosa inaridisce la nostra visione delle cose? Sicuramente quello che ci alimenta spiritualmente come questa serie di articoli di Torre di Guardia che hanno come tema principale la disassociazione. Perchè la inaridiscono? Perchè sono un esempio di manipolazione della realtà che ci impedisce di vedere correttamente le cose.

Lo studio di Torre di Guardia "Serviamo un Dio che è “ricco di misericordia”", La scrittura di riferimento è quella del Salmo “Geova è buono verso tutti, e la sua misericordia traspare da tutte le sue opere” (SAL. 145:9)

L'articolo, ma questo non ci stupisce, utilizza meccanismi retorici consolidati che conosciamo bene. Innanzi tutto come avete notato anche negli articoli precedenti c'è una fase preparatoria che viene utilizzata per cambiare la realtà e la percezione delle persone.  L'applicazione della disassociazione così come è stata pensata è quanto di peggio questa organizzazione potesse creare per cercare di controllare quello che potremmo chiamare il fenomeno del peccato nei confronti dei principi biblici.

Fate attenzione si parla di misericordia per trattare l'argomento della disassociazione con uno scopo preciso di imprimere come i cani di Pavlov questa idea preconcetta nelle persone che lo leggono. Questo articolo è un completo bias mentale dove come al solito si utilizza il creatore come espediente per scaricare tutte le ansietà umane.

Un famoso psicologo Americano Maslow in un tratto di psicologia "The Psychology of Science: A Reconnaissance" del 1966 si espresse in questo modo metaforico per descrivere questo tipo di disagio "Se tutto quello che hai è un martello sarà allettante considerare tutto un chiodo". Se la tua visione delle cose è particolarmente ottusa e ristretta così come l'articolo ti insegna ad avere, ti comporterai così non solo per la disassociazione ma in tutti gli aspetti della tua vita.

L'articolo è tutto un inseme di apologia e retorica di una qualità veramente scandalosa per spiegare la parabola manipolata del figliol prodigo sentono la necessità di legittimare la figura del Cristo. 

5 Più di chiunque altro, Gesù sa quanto a Geova faccia piacere mostrare misericordia. Prima di venire sulla terra, aveva vissuto in cielo con suo Padre per un lunghissimo periodo

Con questo paragrafo adesso possiamo dare credito a Gesù. Ma andiamo avanti e raggiungiamo il paragrafo chiave

8 Immaginiamo che un servitore di Dio inizi a praticare volontariamente il peccato. Sotto ispirazione, l’apostolo Paolo spiegò cosa fare in un caso del genere. Disse di “smettere di stare in compagnia” di chi fa questa scelta (1 Cor. 5:11). Un trasgressore che non si pente viene disassociato dalla congregazione. Questo provvedimento è necessario per proteggere gli altri fratelli e per seguire le sante norme di Geova ( passaggio chiave che ovviamente non ha nessun riferimento scritturale). Alcuni però fanno fatica a considerare la disassociazione un’espressione della misericordia di Dio. Ma lo è? Vediamo.


Ecco il quid della questione. Alcuni come ad esempio noi di Osservatore Teocratico consideriamo la disassociazione nella sua applicazione deviata da questa teocrazia una forma di punizione molto peggiore della tortura degli inquisitori cattolici. Perchè? 

Tento di spiegarvi questa cosa con un esempio molto attuale.  Di recente all'onu è venuta fuori una questione particolare che fa parte delle tante realtà depravate di questo sistema di cose. E' uno dei fenomeni estemi di abuso dei bambini. In molte parti della terra esistono situazioni di conflitto sociale continue e senza fine. In queste zone le persone nonostante le tante difficoltà comunque cercano di andare avanti e nascono comunque bambini e progenie di persone. Alcuni personaggi senza alcun scrupolo hanno ben pensato che questi soggetti provenendo da situazioni di disagio potevano essere utilizzati come strumenti di appoggio e difesa degli ideali politici. 

«In ogni momento, più di 300.000 bambini sotto i 18 anni – ragazze e ragazzi – combattono come soldati con le forze armate governative o in gruppi armati ribelli, in più di 30 paesi in tutto il mondo. … La gran parte dei bambini soldato hanno tra i 15 e i 18 anni, ma il più giovane registrato in questo rapporto ha 7 anni»

Global report on child soldiers 2001, London, Coalition to Stop the Use of Child Soldiers, 2001, p.10.

Quale è il vantaggio di questo esercito? Può sembrare strano ma la differenza è proprio data dal grado di maturità e di coscienza di questo tipo di soldato che è particolarmente disposto a ricevere ordini che non capisce.

La stessa cosa che questa organizzazione si aspetta di ottenere da chi dovrebbe rispettare questa forma di disciplina che è e rimane inapplicabile. La genialata di non considerare il peccato ma di giudicare il pentimento è un modo sconclusionato che non può aiutare nessuno nella sua applicazione più semplice. Se poi aggiungiamo il disastro di costringere le famiglie ad un controllo estremo coercitivo e plagiante che vengono utilizzate come incoscienti bambini soldato che abusano dei diritti naturali di scelta dei componenti di quale tipo di Misericordia parliamo?

Ma poi al paragrafo 10 e 11 l'estrema forma di abuso psicotropo di considerare i disassociati come persone malate come persone infette e contagiose. Un bel espediente mica male per mettere nel terrore tante persone che di natura sono ingenue come bambini e che come bambini fanno poca fatica a imitare quello stesso comportamento crudele che vedono in questi articoli travisanti.

11 Possiamo paragonare un cristiano che viene disassociato a una pecora malata. In effetti è malato dal punto di vista spirituale (Giac. 5:14).

L'opera di delegittimazione al fratello è tale che poi senza una adeguata protezione anche tutta la famiglia sarà oggetto di attenzione particolare con un inasprimento del controllo su tutti i componenti che metterà a dura prova la tenuta della famiglia stessa.

L'apofonia del principio del pentimento è tale che ad esempio nel paragrafo 18 e 19 si parla della mancata Misericordia di Davide e non si accenna minimamente al fatto che Geova quindi non è stato misericordioso nei confronti del peccato ma è stato misericordioso nel mancato pentimento!

Che è il più grande problema di tutti i comitati giudiziari. Ma questi quà proprio non riescono è una cosa più grande di loro... magari sono bambini davvero.


buona giornata

p.s.

Allego il trattato sui soldati bambino link


domenica 12 dicembre 2021

La parodia del pentimento

Pentimento un emozione inutile?
L'articolo della torre di guardia di oggi è uno dei tanti articoli fatti apposta per essere utilizzati solo dalla fratellanza. La torre di guardia l'edizione per lo studio è il manifesto politico interno dell'organizzazione. L'articolo ha il titolo "In cosa consiste il vero pentimento?" e la scrittura chiave è quella di Luca "Sono venuto a chiamare i peccatori, perché si pentano" (LUCA 5:32)

I temi sviluppati anche in questo caso definiscono modalità già consolidate dagli anziani in particolare quando vengono coinvolti nei comitati giudiziari. Il pregio di questo articolo è quello di accennare il modo che viene richiesto agli anziani di giudicare un peccatore e spiegare certi meccanismi dei comitati giudiziari. Il difetto è che spiega le cose nelle modalità guazzabuglio della teocrazia, garantendo la permanenza del caos nei comitati giudiziari di tutto il mondo.

Per quanto oramai sia passato diverso tempo mi pare evidente che la struttura con cui viene impostato il comitato sia rimasta la solita. Anche in questo caso la realtà delle cose è completamente travisata come anche la modalità di giudizio degli anziani è compromessa in tanti aspetti. Non nego il personale profondo imbarazzo provato quando ho dovuto partecipare a comitati giudiziari, che ovviamente erano ben distanti dalla descrizione superficiale e ingannevole che ne da l'articolo in questione.

Innanzi tutto la prima ambiguità in cui cadono tutti è quello di considerare il comitato giudiziario come una sorta di processo al peccato. Questo aspetto inganna anche gli anziani stessi che vi partecipano e che continuamente fraintendono la natura stessa del comitato. L'articolo cerca di spiegare ma lo fa caoticamente perchè evidentemente anche loro non hanno le idee chiare. Comunque nei comitati giudiziari contrariamente al nome non si giudica nulla. O meglio non si giudica il peccato e non vengono emesse sentenze relative al peccato. Questo è un aspetto non chiaro e spesso anche gli anziani stessi che partecipano ai comitati giudiziari cadono in questo tranello.

Quello che il comitato giudiziario fa è stabilire il pentimento della persona. Cosa che come potete notare si tenta di spiegare nell'articolo. Come risulta evidente, se si viene chiamati ad un comitato giudiziario con queste caratteristiche, non ci si aspetta che noi ci difendiamo dalle accuse, ma l'esatto contrario, che le confermiamo e che dimostriamo quello che viene definito "il pentimento", nelle modalità descritte dall'articolo. La sentenza quindi di disassociazione non è legata al peccato ma al mancato pentimento, per questo la punizione risulta uguale per tutti.

In questa sorta mischiamento delle attività e mansioni, risulta implicito quindi che se ci si aspetta pentimento vuol dire che la condanna è già stata emessa, ma non dai fratelli coinvolti nel comitato. Da chi? E da qualcuno vicino al coordinatore e il fratello responsabile del comitato con un veloce scambio di opinioni che la spunta della check list dei peccati che provocano l'espulsione dalla congregazione.

Dove nascono i problemi? E be è molto facile intuirlo una struttura giudicante impostata in questo modo funziona solo se il peccato è percepito allo stesso modo fra chi si aspetta il pentimento e chi lo deve dimostrare. Ma questo non accade mai.

16. Perché potrebbe essere difficile per gli anziani capire fino a che punto una persona si è pentita? 16 Capire se chi ha commesso un peccato grave è veramente pentito non è un compito facile per gli anziani...

E' impossibile dimostrare pentimento in un comitato a peggiorare le cose i fratelli accusati che partecipano al comitato non sanno che devono dimostrare pentimento e così non sono in grado di capire cosa sta avvenendo e vengono sempre espulsi. Per questo i giudizi teocratici non sono ripetibili e avvengono in privato. Per capire quanto sia fuorviante il pensiero teocratico prendete il paragrafo 17

Supponiamo che un fratello continui a commettere adulterio per diversi anni. Invece di chiedere aiuto, nasconde la sua condotta immorale alla moglie, agli amici e agli anziani. A un certo punto però viene scoperto. Di fronte alle prove del suo peccato ammette di aver sbagliato e sembra perfino molto dispiaciuto. Ma questo dimostra che è pentito? No. Per gli anziani che trattano un caso del genere di certo non sarà sufficiente vedere che la persona è dispiaciuta.

Questo è un esempio di interpretazione quantomeno dubbia perchè come è facile intuire abbiamo numerosi esempi biblici come quello di Davide che smentiscono la posizione indicata dal paragrafo stesso. Davide ha commesso adulterio per diverso tempo è diventato padre illegittimo è stato il mandante per togliere di mezzo il marito di Betsabea. Mi pare evidente che la sua percezione del peccato era traviata. Nathan è riuscito a ristabilire il pensiero corrotto con la piccola parabola del pastore e la sua unica pecora. Solo in quel momento Davide è stato in grado di rendersi davvero conto della gravità delle sue azioni. L'apostolo Pietro ha tradito per tre volte Gesù nonostante l'avvertimento di Gesù stesso. Alla luce del paragrafo precedente come sarebbero stati giudicati il pentimento di Davide e Pietro? L'inequivocabile risposta rende il paragrafo fallace e inapplicabile.

Quella di determinare il grado di pentimento è un pasticcio enorme e sostazialmente inapplicabile dagli anziani il risultato finale e che questa sia specialmente per anziani consapevoli una graticola dove ci si brucia un po' tutti. Per gli inquisitori della fede... figuriamoci ci sguazzano nella tortura della parodia del pentimento.

sabato 4 dicembre 2021

Attacco alla consapevolezza

Buon giorno cari continuiamo nella nostra consueta opera di debunking sulla disnformazione teocratica che continua ad essere pepretata attraverso i canali di divulgazione ufficiali attraverso video e articoli di rivista.

Ringraziamo innanzi tutto il CD e tutto il comitato editoriale per i pregevoli spunti che ci concede permettendoci di analizzare e di rendere sempre più chiara la natura di questi articoli che sono una rappresentazione vivida del torpore spirituale che questa organizzazione sta vivendo. Uno degli effetti e dei sentimenti che spesso leggiamo anche dai commenti è di aver preso decisioni non proprio consapevoli che poi hanno condizionato la nostra vita. Il sentimento più comune è quello di essere stati come ingannati, senza aver capito bene come sia stato possibile. Con questo post cercheremo di capire in parte da dove nasce questo inganno, consapevoli però che in realtà le cose sono più articolate e complesse, ma in questo blog abbiamo e avremo modo di svilupparle meglio in futuro.

L'articolo in questione è quello dal titolo "Quando qualcuno che amiamo lascia Geova". Leggendo questo articolo mi è venuta in mente questa immagine che ho trovato in rete e che tutte le volte che la vedo mi viene da ridere pensando a quel soldato invasato che vedete in alto a sinistra e che scavalca la staccionata con il cancello laterale completamente aperto. Ad uno così che vuole entrare a casa tua che cosa vuoi fare ? Denunciarlo perchè per poco non ti amazza dal ridere?




Questa immagine è una istantanea che è stata presa dalle telecamere a circuito chiuso che hanno immortalato l'incredibile intervento militare della polizia ai danni di una congregazione dei Testimoni di Geova in Russia. Questa immagine è diventata una rappresentazione che un fratello consapevole percepisce leggendo e studiando questo articolo. Una invasione da parte di una autorità esterna non riconosciuta che vorrebbe ristabilire l'ordine e la giustizia fatta da una banda che insomma ha tutto tranne che essere fatta di persone normali.

Quanto letto in questo articolo sulla disassociazione e sugli effetti nella famiglia è un attacco diretto al potere del nucleo famigliare e alla consapevolezza dei fratelli che siamo davanti all'ultimo baluardo di difesa per impedire che l'organizzazione possa davvero prendere il completo controllo delle persone. Il controllo degli adepti da parte dei gruppi religiosi è spesso associabile a quei fenomeni più prettamente settari. Questo scontro di poteri in questa religione accade perchè l'organizzazione non è propriamente definibile ad una setta ma come dire ha tratto dai meccanismi del settarismo alcuni comportamenti in gran parte occultati ma che traspaiono con articoli di questo tipo.

La premessa alle considerazioni che facciamo è quella però di dire che l'elemento settario come argomento identificativo dei problemi di questa organizzazione è stato trattato da tanti, ma sempre però in modo sbagliato e improprio. Essere Testimoni di Geova non è assimilabile al concetto di appartenenza ad una setta per tanti motivi. Anzi utilizzare questo tema ha l'effetto opposto di oscurare ancora di più i problemi che invece la fratellanza consapevole sta affrontando. Questo perchè fra l'essere una setta e avere tratti o aspetti che provengono dal settarismo ci sono delle differenze. Un giorno svilupperemo meglio questo tema. Ma veniamo all'articolo innanzi tutto la scrittura di riferimento è quella di Salmo 78:40 che dice:

40 Quante volte si ribellarono contro di lui nel deserto+ e lo ferirono nella terra arida!+

Lo scopo non dichiarato dell'articolo è quello di attaccare tutte le famiglie consapevoli che non stanno attuando i precetti della congregazione e che contrariamente a quanto stabilito dalle dichiarazioni di circolari che si appellano a dubbi principi biblici, in caso di una disassociazione famigliare, mantengono rapporti confidenziali con peccatori impenitenti.

Quello che è molto interessante è la modalità di attacco. 

Innanzi tutto l'articolo parte con una prima mistificazione della realtà che è quella di considerare la figura del disassociato come la rappresentazione del male. Notate che prima di identificare il disassociato come traditore della fede, viene invece rappresentato come traditore della famiglia. 



Questa immagine ha l'effetto molto efficace di travisare la realtà e di incutere solo sentimenti di terrore e rabbia indipendentemente dalla persona. Ribadiamo che la cosa che interessa all'organizzazione è quello di controllare le decisioni della famiglia e per fare questo cerca di confondere le idee il più possibile con questi abili meccanismi mentali.

Subito dopo nel paragrafo 2 e 3 viene scomodata anche la volontà del creatore che spesso viene chiamato dal cielo per essere strumentalizzato da articoli depistanti come questo. Anche Geova viene messo alla berlina e trattato come fosse una persona qualunque e quindi in questo immaginifico mondo vittima del tradimento.

Questi tre paragrafi hanno il preciso scopo di alimentare un sentimento specifico nelle persone che leggono.  Chi legge è con molta probabilità un fratello che non appartiene alla classe dei disassociati e quindi fa parte di quella famiglia che l'organizzazione sta cercando di prendere il controllo. Nei paragrafi che vanno dal 4 a 6 sono esemplari per la capacità di penetrazione emotiva.  

5... "Genitori, se avete un figlio che ha smesso di servire Geova, lottate contro la tendenza a pensare che questa tragedia sia avvenuta per colpa vostra!"

Capito? Chi dichiara se e come sia una tragedia è l'organizzazione. I fratelli non hanno più nessuna voce nemmeno sui sentimenti personali che sono completamente manipolati. I lucchetti mentali sono molto evidenti anche nel paragrafo sucessivo.

6 In alcuni casi, un genitore lascia la verità e perfino la sua famiglia (Sal. 27:10). Questo può essere devastante per i figli che consideravano quel genitore un punto di riferimento.

Il paragrafo 7 possiamo ben dire che siamo ai limiti del plagio mentale. Il tema delle colpe personali è palesemente sovrastimato quasi finto con espressioni di una banalità infantile disarmante. 

E siate certi che Geova sa perfettamente come vi sentite. Vi vuole bene ed è contento della vostra lealtà; e noi, vostri fratelli e sorelle, proviamo gli stessi sentimenti. Inoltre, ricordate che non siete responsabili delle decisioni del vostro genitore. 

Loro sanno tutto, sanno come si sente il fratello sanno come si sente Geova è incredibile la presunzione del controllo totale del cosmo emotivo di questa organizzazione. In realtà è solo artefatto retorico. La retorica con cui viene sviluppato il tema dei sentimenti con cui viene percepita la disassociazione da chi rimane nell'organizzazione è un modo molto efficace per prenderne il completo controllo. Geova Dio diventa come un protagonista della nostra vita come se non avesse niente altro da fare che pensare a noi solo a noi completamente a noi. In tutti i casi l'artificio della retorica è quello di trovare un posto dove riconoscersi è in questo caso diventa quello di essere vittime sacrificali. L'effetto che si ottiene per chi davvero si trova in questa condizione (fortunatamente non tantissimi ma in numero sempre più crescente) è di indurre una prostrazione psicologica che consentirà agli anziani di prendere potenzialmente il controllo della vostra vita. Nella realtà questo non accadrà mai, ma è un espediente per farvelo credere e indurvi al terrore il più possibile.

Il paragrafo 10 è un ulteriore ed encomiabile esempio di travisamento emozionale che sono l'anticamera di comportamenti ossessivo depressivi più gravi. Anche in questo caso i sentimenti sono evidentemente molto ingigantiti, ma come dicevo lo scopo non è quello di aiutare le persone ma di indurre ingannevoli emozioni che impediscono il fratello e la sorella di razionalizzare e di reagire a questo tipo di evento in modo ragionevole.

Naturalmente potrebbe essere molto doloroso dire a Geova come ci sentiamo veramente, ma lui comprende fino in fondo la sofferenza che stiamo provando. Ci vuole molto bene e ci invita ad aprirgli il nostro cuore.

Il paragrafo 11 inserisce il tema che è causa ed effetto di questa tempesta emozionale ed  è parte fondamentale di questo percorso traviante. La disassociazione. Sviluppato sempre allo stesso modo in modo monotono e ripetitivo così come è stata presentata sin dall'inizio di chi ha conosciuto questa organizzazione, il mantra è il solito.. Come potete notare non vengono date indicazioni realistiche ma sono solo sviluppati argomenti rafforzativi a quella idea di coercizione autoritaria degli anziani.

Alcuni della congregazione potrebbero dire che gli anziani non hanno gestito la situazione nel modo giusto... 


Ricordiamo, però, che di solito chi dice cose del genere tralascia dettagli che metterebbero in cattiva luce la persona che ha sbagliato. E teniamo presente che non conosciamo tutti i fatti. (Già come mai non conosciamo tutti i fatti? ndr) La cosa saggia da fare, quindi, è avere fiducia che gli anziani che si sono occupati della questione hanno fatto attenzione a seguire i princìpi biblici e a giudicare “per Geova

E con questo paragrafo si conclude il cerchio della disassociazione perchè come avete letto tutto il processo punitivo è completamente e totalmente scaricato addosso alle famiglie agli anziani e persino Geova ne esce fuori come una vittima. Tutti tranne l'organizzazione.

Questo articolo in particolare, ma comunque in genere è evidente il completo distacco della realtà da parte di chi scrive. Quello che l'autore e l'organizzazione non ha il controllo è che invece è proprio questo layer interpretativo che arriva ai fratelli. Dopo anni di questo trituramento tutti hanno imparato ad estraniarsi a non assumersi responsabilità e ad assumere comportamenti lesivi nei confronti di se stessi e della propria famiglia.

Tentare di riassumere e di unificare le disassociazioni trattandole come se il peccato di adulterio o quello ad esempio di non credere nella direttiva divina del corpo direttivo, fossero la stessa cosa è la prova che non si ha chiaro di cosa significhi peccato e quando non abbiamo chiaro il significato di peccato come si potrà mai aver chiara una qualsiasi punizione?

Il paragrafo 12 è il paragrafo beffa, dove l'organizzazione manipola la disassociazione, dove si vuole ancora dimostrare che è completamente trasparente e totalmente estranea a questi meccanismi di disciplina interna mentre invece è proprio per colpa sua che nella quasi totalità gli interventi della congregazione sono fuori controllo. Ben si guarda dal dare indicazioni che sono il solo frutto di precise direttive e utilizza in modo disonesto l'espediente della citazione per far dire ad altri cose che se fossero dette da lei sarebbero imputabili di incitamento all'odio.

Elizabeth, menzionata prima, ammette: “Troncare i rapporti con nostro figlio che era già adulto è stato estremamente difficile”. 

Questa tecnica oramai non funziona più. Non ho bisogno di consenso alcuno per concludere che questo modo di argomentare è un approccio selvaggio retrogrado e settario. L'organizzazione ha tutte le responsabilità per aver strutturato il sistema in modo tale aver fatto diventare la disassociazione in famiglia devastante tanto da compromettere la spiritualità di tutti i componenti. Un figlio non ha alternative che inserirsi nella macchina teocratica con o senza il suo consenso e questo per colpa di chi? Dei genitori? Con la sua disassociazione, nella realtà tutta la famiglia verrà di riflesso ostracizzata i privilegi teocratici saranno oggetto di revisione e compromessi tanto che solo nell'ultimo paragrafo si percepisce un momento di lucidità quando si fa dichiarare a questo presunto Mark

“Geova non ci ha mai abbandonato. Lui ci rimane sempre vicino nei momenti difficili”. Geova continuerà a darci “la potenza oltre il normale” 

E certo Mark che Geova non ti ha mai abbandonato il problema è che non sono tanto convinto che questa organizzazione con questo articolo non abbia fatto altrettanto. Con questa organizzazione è come se Gesù al palo terminate di dire le parole "Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato" Geova si fosse avvicinato a lui agonizzante e all'orecchio gli avesse detto "Scusa ma ci consosciamo?"


Un saluto a tutti.


domenica 28 novembre 2021

La scelta di operare con Dio attraverso la rinuncia

Salve ragazzi e ragazze, un abbraccio sentito a tutti. Non posso negarvi il periodo positivo che sto vivendo, capisco che questo potrebbe rendere triste l'acerrimo nemico ma tant'è che se ne faccia una ragione. Vi dico questo non per vanteria ma semplicemente perché voglio sottolineare il diritto ad essere felici anche in questa vita e non meno importante il diritto di ognuno di noi ad avere la capacità di riconoscersi in quello che sta facendo e di arrivare anche a compiacersi per la vita che sta vivendo.

Contrariamente allo spirito ossessivo teocratico che invece è volto alla totale negazione della felicità che anziché considerarla un bene bene che proviene da Dio l'ha fatta diventare demoniaca facendo vergognare le persone del proprio stato. Ovviamente la felicità e comunque la sensazione di piacere non sono fini a se stessi così come il sistema ci vuole far credere. Anche questa teocrazia ci vuole far credere, buttandoci sul groppone tutte le ansietà depressive di questo sistema. Per essere felici o per avere successo bisogna operare in qualche modo e per farlo lo vedremo tra poco con qualche esempio.

Questa teocrazia ha pesantemente condizionato la fede dei fratelli facendo credere loro, che fosse possibile un mondo diverso come quello, ad esempio, di pensare che poteva garantire un posto a tutti. La Betel è diventata l'emblema di questo tranello ideologico nel quale tanti sono caduti. Il regno che era prossimo latitava e così ci si è accorti ben presto che le figure più importanti che avrebbero dovuto perseguire gli interessi del regno, invece operavano guidate più da dadi decisionali che non da una vera guida spirituale.





Gli effetti nefasti per questo approccio stocastico non tardarono ad arrivare. Ma guardate riflettiamo un attimo su questa semplice considerazione. Facciamo un ipotesi fantasiosa di prendere tutti i fratelli della Betel compreso il CdF (anche quello precedente) e per un attimo ci mettiamo li a discutere singolarmente con ognuno di loro sulle attività teocratiche. Ci accorgeremo che come per miracolo presi singolarmente tutti i fratelli avranno espressioni di estrema ragionevolezza comprensione e spirito empatico.

Quindi come mai questo spirito poi in generale non traspare? Perchè la somma di tutti questi pensieri positivi diventa invece negativa? Perchè i risultati che si sono ottenuti se non sono l'esatto contrario nemmeno si avvicinano? Quando si arriva a immaginare che è possibile punire un fratello della Betel qualsiasi cosa abbia fatto, imponendogli di servire in congregazioni lontane vuol dire solo una cosa: in Betel sono consapevoli del fallimento teocratico di questa organizzazione. 

Questa teocrazia così, non può funzionare bisogna solo imparare a farsene una ragione tutto quà. Queste cose fantasiose come il controllo ossessivo dell'opera sulla fratellanza ha dell'incredibile che sono poi il motivo vero di questo fallimento. Ricordo ancora anziani bruciati che chiamavano il quindici del mese tutti i fratelli dello studio di libro per accertarsi che avessero fatto rapporto. Questo però non perché avessero a cuore gli interessi spirituali dei fratelli, erano semplicemente preoccupati che ci fosse qualche nominativo irregolare nello studio, che in qualche modo macchiasse la fedina penale. La loro ipocrisia era ben evidente nella ricerca dell'incarico prestigioso all'interno della circoscrizione. Questa natura dell'organizzazione non può essere diversa qualsiasi sia il livello di appartenenza, perchè stupirsi che in Betel ragionino diversamente?

Questa macchina di divulgazione biblica girava fuori giri con il cambio in folle. La gioiosa macchina teocratica è da anni completamente ferma con il motore a mille che brucia risorse e fratelli.

Le soluzioni?

Adesso per una volta cercheremo di essere propositivi. Non lo facciamo spesso perchè non è lo scopo del blog, dare indicazioni una guida dovrebbe esse il risultato di una maturazione che dovete trovare voi singolarmente non di qua dallo schermo ma esattamente di la dove siete adesso. Detto questo di tanto in tanto però ci possiamo permettere questo lusso con piccoli spunti moralizzatrici che hanno l'intento di creare in voi qualcosa di positivo dove far attecchire idee e pensieri che ci aiutano a comprendere il nostro presente. 

Cosa fare quindi quando riconosciamo come la stessa Betel fa che le alternative a questa teocrazia non ci sono?

Sostanzialmente la scelta a questa situazione è dicotomica e si suddivide in due parti che si riassumono: o staccare la spina, o imparare a conviverci. Si lo so sono un po' brutale ma alla fine di questo stiamo parlando.

A tutti i fratelli che hanno vissuto illudendosi di essere protagonisti in questa opera da Dio e che hanno provato sulla propria pelle i disastrosi effetti di questa teocrazia c'è la possibilità per sentirsi vicini a Dio e alla sua opera? Io sono convinto di si. Ci sono tanti approcci motivazionali che possono essere fatti propri. Ho trovato in un sito di categoria un interessante visione alternativa al successo nella nostra vita, che questa teocrazia non è proprio in grado di gestire e capire e che vorrei condividere con voi.

L'idea base in realtà l'abbiamo sentita più volte dal podio ed è quella del decluttering che è il termine tecnico di far spazio in modo da rendere il nostro luogo più confortevole e funzionale affrontando tutto ciò che ci appesantisce la vita. Purtroppo però specialmente per chi ha vissuto in Betel questi principi non vengono applicati e così le magagne si preferisce sempre metterli sotto il tappeto che non affrontarle. In altri casi significa trovare il modo di tagliare la te... di buttare via la scatola e così si risolve la questione senza ulteriori intoppi. Per questi motivi la conseguenza di questi comportamenti in Betel ma in generale in tutte le congregazioni invale l'idea che i problemi esistono solo se si dichiarano.

Ma fare spazio significa imparare a gestire un'aspetto importante che per molti è un ostacolo mentale insormontabile. La rinuncia. Per fare spazio nella nostra vita e ottenere il successo che Dio richiede bisogna imparare a rinunciare e questo è un aspetto molto più complicato di quello che sembra. Abbiamo interessanti esempi biblici a riguardo che hanno fatto rinunce anche molto grandi come ad esempio Abraamo che lascio scegliere al nipote Lot la zona più fertile che era la valle del Giordano. Oppure Gionatan che rinunciò alle legittime ambizioni al trono e appoggiò senza riserva l'unto da Geova Davide. Anche noi per avere successo possiamo coltivare l'arte della rinuncia.

Ad esempio possiamo rinunciare a questa folle mentalità teocratica di vivere alla giornata imparando a fissare obiettivi a lungo termine. Ho utilizzato il verbo "imparare" perchè non si deve dare per scontato che siamo in grado di farlo. Bisogna prima imparare a fissare gli obiettivi e poi bisogna perseguire la via per raggiungerli. Invece questa teocrazia ci ha insegnato l'arte dell'arrendevolezza dell'apatia e dell'inedia spirituale. Di guardare il rapportino e pensare che questo è tutto quello che Geova Dio vuole da noi! Pensate a Geova Dio come ci ha insegnato ad avere obbiettivi a lungo termine. Non è lui che ha disegnato l'obiettivo più a lungo termine di tutta l'umanità? Non è lui il Dio del proposito? Perchè quindi bisogna vivere alla giornata quando Geova Dio non lo ha mai fatto?

Possiamo rinunciare al mugugno e all'idea di essere falliti perchè qualcuno o qualcosa ci ha privato delle nostre libertà. Il diritto ad essere felici ha un effetto positivo che si riflette anche sulle persone che stanno intorno a noi che di li a poco le vedrete felici anche loro. Impariamo dai Salmi che esprimono la gioia di essere vivi e di servire Geova e non questa organizzazione strampalata con questa teocrazia che vive di fiction in cantina.


100 Urlate in trionfo a Geova, genti di tutta la terra.+
2 Servite Geova con gioia.+
Entrate al suo cospetto con gioiose grida.
3 Riconoscete che Geova è Dio.+
È lui che ci ha fatto, e noi siamo suoi.*+
Noi siamo il suo popolo e le pecore del suo pascolo.+
4 Varcate le sue porte con ringraziamenti,+
entrate nei suoi cortili con lodi.+
Rendetegli grazie, lodate il suo nome,+
5 perché Geova è buono;+
il suo amore leale dura per sempre,
e la sua fedeltà di generazione in generazione.+

Possiamo sicuramente rinunciare alle scuse. Passiamo la vita dando la colpa a questo o a quella situazione. Anche voi siete come quelli che giocano a carte danno sempre la colpa alle carte? Ma davvero? Anche qui la teocrazia non ci aiuta perchè da sempre ha favorito il narcisismo dei fratelli perfettini che ben presto hanno imparato a dare la colpa a questo o a quel fratello in particolare certi presunti Sorveglioni che fanno rima... non ricordo più. Per carità se siete sorveglianti davvero, non fate i permalosi sapete bene di cosa sto parlando. Vi faccio un esempio forte: se in una congregazione si consuma un atto di pedofilia c'è una responsabilità oggettiva dell'evento che vede implicate le persone coinvolte ma questo non rende meno importante la resposabilità morale di tutta la congregazione anche dei Sorveglianti. Facciamola finita con la ricerca dei capri espiatori e impariamo dalla citta di Ninive cingendoci di sacco tutti! Nessuno escluso. Basta con le scuse impariamo a prenderci anche noi le nostre responsabilità visto che questa teocrazia non riesce a farlo. Ricordate Adamo ed Eva e le loro fallimentari scuse.

Un altra rinuncia davvero importante è quella delle certezze. Bisogna demolire questa idea narcisista di essere i più belli i più perfetti i migliori di tutti. Anche di recente si ripete il refrain della migliore organizzazione imperfetta di questa terra, ma basta non se ne può più. Rinunciare alla certezza che ci sia bisogno di una organizzazione che si dichiari benedetta da Dio e che le persone la considerino il canale santo con il quale saremo salvati è un primo passo verso il successo spirituale. Invece adesso andiamo avanti con l'arroganza la supponenza di essere già arrivati, guardate ad esempio come è stato gestito il Covid e come ad esempio l'organizzazione non è stata in grado di evitare che 20000 fratelli morissero per il contagio. Cos'altro vi vuole per capire che questa organizzazione non serve a nulla?

Ci sono altre rinunce che possiamo attuare? Certo che si sono tante. Quelle che abbiamo visto sono solo un esempio la chiave e trovare le nostre e sono quelle che ci permetteranno di ottenere successo accettati da Dio. Per farlo abbiamo l'ausilio della sua parola a cui in questo caso non dobbiamo rinunciare, possiamo fare affidamento con il giusto spirito e vedrete anche l'intendimento delle scritture diverrà chiaro contrariamente a quello che sta accadendo ora.

un saluto a tutti e un abbraccio sentito... ben inteso però non come quelli che vi dicono che vi vogliono bene perchè è scritto sul gobbo.

sabato 20 novembre 2021

Evitiamo ciò che corrompe la nostra lealtà


Salve a tutti ragazzi è ragazze. Anche se magari non sono proprio allineato al range di appartenenza della definizione ragazzo a me piace avere ancora l'illusione di appartenervi. Dopo questa dichiarazione un po' vanesia, oggi parleremo di lealtà.

Lo spunto è quello del recente video che è stato presentato alle adunanze dove ai fratelli viene raffigurato l'immaginario mondo della persecuzione ai Testimoni di Geova. La parte ha il titolo "Evitiamo ciò che corrode la nostra lealtà." e questo è il video scaricato da questo link del sito dell'organizzazione (link).


In questa rappresentazione di una realtà che non esiste, percepita dallo spettatore finta ma comunque verosimile, viene presentato un dramma che ha picchi di surrealismo estremo e che destabilizzano completamente la razionalità delle persone.

Nel video che potete vedere, viene presentato un distopico futuro molto prossimo dove un piccolo gruppo di studio senza mascherina si ritrova all'interno di uno scantinato. Il gruppo è li perché al di fuori, la minaccia della grande tribolazione è diventata davvero concreta. Questo contesto bellicoso fa da cornice alla condizione particolarmente intima e famigliare delle persone che vengono presentati come dei sopravvissuti.

Il video sfrutta escamotage che sono tipici delle sceneggiature dove si creano ambienti emotivi contrastanti e che fanno da base allo sviluppo di un tema. Con il sapiente uso di questi elementi architettonici della sceneggiatura, la forza di penetrazione emotiva è molto, molto più efficace. In questo caso viene appunto usato questo grimaldello mentale per far saltare i meccanismi di ristabilimento al mondo razionale che a tanti fratelli si innescano spontaneamente quando si vive in balia di questa teocrazia senza timone.

Le tecniche della sceneggiatura di un film tradizionale nella sua rappresentazione più semplice prevedono una suddivisione in tre atti di un tema. Nella prima parte vengono presentati i personaggi poi subito dopo viene presentato il tema che farà da trama al racconto.  Alla fine verrà presentata la soluzione del tema con l'epilogo dells trama. 

In questa film si racconta di un gruppo di studio dei Testimoni di Geova che si è rifugiato in uno scantinato riparandosi temporaneamente da quella che abbiamo già detto è la minaccia della grande tribolazione. L'efficacia della rappresentazione scenografica è quella di far "immaginare" la minaccia senza farla vedere. Lo spettatore quindi vedrà i temi che vengono sviluppati condizionato da questo riferimento interpretativo. L'anziano tratta così l'argomento vero del film la lealtà e invita la moglie a raccontare l'esperienza vissuta. In alcuni casi come in questa annacquata sceneggiatura viene anticipato il rassicurante epilogo l'anziano è la moglie parlano con un atteggiamento molto confidente che rassicura la bontà del racconto. Dopo di che nella parte centrale viene utilizzato un flashback che interrompe la narrazione temporale dei fatti per raccontare qualcosa che è avvenuto nel passato alla sorella. 

flash-back s. ingl. (pl. flashbacks); in it. s.m. inv. (o pl. orig.), pr. adatt.
In un'opera cinematografica, televisiva o letteraria, scena che interrompe lo svolgersi cronologico degli eventi per inserire episodi del passato; estens. il ricordo rievocato
Alla fine del flashback lo spettatore viene riportato alla realtà dell'ambiente da dove si è partiti.

La storia è un paradosso a nessun scenografo "normale" verrebbe in mente di immaginare in un prossimo futuro un gruppo di frustrati religiosi che vengono minacciati dalla guardia nazionale del governo e che poco prima si raccontano di aver messo a repentaglio la lealtà a Geova con colleghi di lavoro bevendo dell'orripilante caffè da un thermos che solo per questo ti metterei in galera. Il messaggio che viene passato è neanche tanto velato è che le differenze con le persone normali ci sono e non ci vuole tanto a capirlo che sei un pesce fuori dall'acqua in un contesto normalissimo come quello della piccola comunità di lavoro. Per dare un senso a queste cose è evidente che l'organizzazione stia cercando di affrontare un problema intrinseco, legato alla sua natura e alla visione che ha di questo mondo.

La rappresentazione è solo in parte l'idea del prossimo futuro che immaginiamo da Testimoni di Geova. In realtà quella vista è invece la vita presente che vivono ora i Testimoni di Geova. Un mondo separato, sotto la perenne minaccia di una grande tribolazione che anziché essere vissuto come un momento di liberazione, viene visto nel peggiore dei modi con sentimenti tipici del panico, paura,  quelli che stanno vivendo le persone all'interno di quella stanza,  esattamente come adesso sta vivendo gran parte della fratellanza.

Se il Regno è al primo posto nella vostra vita, perché non fare allora prima i pionieri? Se è il lavoro secolare ad avere la precedenza, c’è il pericolo che il vostro cuore sia aggravato da ansietà che scoraggiano il servizio di pioniere. — Matt. 6:26; Luca 21:34.

Questa ricostruzione di far diventare una realtà  quel futuro nefasto è un modo molto forte ed efficace per ingabbiare con elementi depressivi, le tante persone che pensano proprio di vivere per tutto l'arco della propria vita in quel modo. Proprio in questo momento, mi arrivano messaggi di sorelle che da decenni confondono le dichiarazioni di pace e sicurezza dichiarati da politicanti dell'ultima ora, come l'ennesima prova che siamo nel giorno della fine. Ma se io dico che sono gli ultimi giorni, ma come posso solo immaginare di viverli per decenni? In questo modo l'avviso per la salvezza anziché essere una soluzione diventa un problema. 

“Fare un lavoro secolare a tempo pieno non mi dava la felicità che notavo tra i pionieri”. (Nancy P.)

Vivere come se fossero davvero gli ultimi giorni distrugge la vita stessa, tutte le decisioni saranno condizionate da una visione cinica arida minimalista senza passioni ne idee propositive per il futuro. A prova di questo fatto prendete ad esempio tutte le indicazioni che vengono date dall'organizzazione sulle decisioni che hanno a che fare con il nostro futuro. Quanti ragazzi, sono stati vincolati ad esempio nella scelta della scuola dell'obbligo? Quanti hanno ricevuto la pubblicità progresso (quella degli anni 80) che vedeva fortemente incoraggiati gli istituti professionali e invece osteggiati i licei perchè questi ultimi prevedevano la continuazione del percorso di studi all'università? Gente ignorante come delle capr... no le capre non sono così ignoranti questi sono peggio delle capre che parlavano di scuola senza averla mai fatta. Pur non essendo il mio caso è quindi posso parlare con libertà di parola, posso testimoniare che in generale tutte le congregazioni avevano ed hanno questo spirito negativo e facevano e fanno cadaveri e danni concreti alle persone e in particolare a tanti ragazzi che ad esempio, hanno interrotto il corso di studi per una fallimentare carriera teocratica da pioniere che sarebbe finita di li a poco con distruttive disassociazioni.  Poi la vita li ha condannati a lavori precari in condizioni difficili e complicate che li hanno compromessi per sempre. 

Per queste coppie un po' sbarellate, i figli saranno sempre il risultato di un incidente e mai la volontà di un progetto. La chiusura mentale in queste condizioni fa seguito alle grosse difficoltà relazionali, che inevitabilmente si avranno quando la vita viene subita e non affrontata. Ma chi non ricorda la mitica ed indimenticabile parte all'assemblea "Proceazione consapevole" che prendeva spunto dall'altrettanto epico articolo della Torre di Guardia dal 1 Marzo 1988 dal titolo "La procreazione e il popolo di Dio". Un articolo da brividi, dopo una disquisizione variegata simile allo stordimento di un discorso delirante, si arrivò al centro della questione e guardate come stigmatizzarono la volontà da parte dei fratelli di avere figli.

15 I cristiani come dovrebbero considerare il matrimonio e la procreazione oggi, in questo “tempo della fine”? (Daniele 12:4) È più vero che mai che “la scena di questo mondo cambia”, o, come dice un’altra traduzione, “questo mondo, così com’è, non durerà più a lungo”. — 1 Corinti 7:31, Parola del Signore.

16 Ora, come mai nel passato, “il tempo rimasto è ridotto”. Sì, al popolo di Geova rimane solo un tempo limitato per completare l’opera che Dio ha affidato loro, cioè: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. (Matteo 24:14) Quest’opera dev’essere portata a termine prima che possa venire la fine. È dunque appropriato che i cristiani si chiedano come il fatto di sposarsi o, se sposati, di avere figli influirà sulla loro partecipazione a questa importantissima opera.

Non trovate lo spirito di questi due paragrafi perfettamente coerente con il video precedente? Questo articolo che ripeto è stato redatto nel 1988, quindi siamo a 33 anni fa, partendo da una convinzione sbagliata (la sottolineatura non è un errore editoriale) si è rivelato una trappola seria per tanti fratelli. Non c'è niente di ragionevole in questo articolo che è invece il frutto di uno sragionamento coercitivo e plagiante al quale i fratelli non hanno opposto resistenza ma hanno subito supinamente e accettato per pura convenienza.

Chi di voi che ci leggete, non ricorda "l'incoraggiamento" che veniva dato a chi faceva assicurazioni sulla vita, oppure mutui sulla casa. Come venivano considerati dalla comunità? Che tipo di approccio eri invitato ad avere verso la vita che hai davanti a te? Non è forse l'accettazione ad un continuo mugugno gratuito e spesso ingiustificato "così non si può andare avanti" "meno male che c'è il regno" e tutta una sequela di pensieri menagramo che impediscono di vivere il presente? Tutta la vita verrà votata al continuo godimento dell'uovo oggi con un orizzonte che non va oltre il nostro stesso naso mentre l'organizzazione, invece proprio con noi, ha trovato la gallina dalle uova d'oro. La fratellanza si chiuderà in un viaggio interiore senza ritorno bloccando il suo sviluppo emotivo ed intellettuale incapace di attuare qualsiasi progetto che dura più di una settimana. 

Attenzione però perchè al plagiatore corrisponde sempre un plagiato. Così in verità bisognerebbe capire se e come ci siano gli estremi per una connivenza del reato di plagio.  Perchè come molti hanno notato all'interno della congregazione non ci sono solo una manica di stupidotti rabberciata e depensante ma  ci sono anche tanti furbetti del quartierino che hanno "mangiato la foglia".  A proposito il detto "mangiare la foglia" è pare provenga dall'Odissea ed è una metafora molto interessante.  Pare quindi che faccia riferimento all’episodio di Ulisse che era prigioniero sull’isola della Organizz... (scusate) maga Circe e che riusciva a trasformare gli uomini in bestie. L’eroe greco rendendosi conto del maleficio per essere immune mangiò una foglia donatagli dal dio Ermes che lo protegge dalla magia.


Questa gente quà, altro che scorpacciate di foliage, hanno un pelo nello stomaco che ci si farebbe la pelliccia tutta la congregazione. Questi soggetti hanno imparato presto a fare come l'organizzazione e ad usare la Bibbia come strumento di conferma delle proprie idee e non il contrario.

I risultati

Sono quelli che vediamo nelle congregazioni, ipocrisia, slealtà, sfiducia, superficialità, discriminazione sono i tipici atteggiamenti settari di chi vive con disagio questa esistenza. Questi espedienti teocratici che questi video creano, non spiegano nulla della realtà ma contribuiscono solo a creare ulteriore confusione nelle persone. Senza adeguati filtri possono diventare veri e propri carichi mentali che la persona si sobbarca e sapete cosa accade quando il peso del pensiero è troppo e non siamo più in grado di sostenerlo? Avviene la depressione ed è per questo che tanti fratelli ne sono vittime. Così direi che uno dei primi passi da fare è proprio quello di evitare che certi video corrompano il processo di evoluzione del pensiero bloccandolo in posizioni sbagliate.

Per capire il tipo di problema facciamo un esempio che sentiamo spesso dal podio: e un po' come quando il leone ruggisce creando terrore e paura verso le potenziali vittime che in preda allo stato di panico finiscono vittime della paura. La tecnica per prendere la preda è proprio quella di incutere il panico. Quando uno ha livelli di ansia incontrollati è molto complicato prendere decisioni ponderate. Se ti dico che questo sistema finirà fra breve e poi ti parlo di attività di pioniere che ti salverà la vita, cosa sto facendo in realtà se non depistare la tua esistenza prendendo la cosa più preziosa che possiedi e cioè il tuo tempo?

Per non cadere nella trappola del blocco mentale si devono scardinare questi lucchetti e quindi questi video devono essere filtrati e in alcuni casi dobbiamo anche evitare di vederli. Il vero cristiano non si lascerà imbambolare da queste tecniche manipolatorie e non si lascerà condizionare la vita e la propria relazione con Dio da questi strumenti che alimentano pensieri depressivi che corrompono la nostra vita, che è l'unica che abbiamo e che ne dobbiamo avere cura così come il nostro creatore Geova ci comanda di fare.

100 Urlate in trionfo a Geova, genti di tutta la terra.+

 Servite Geova con gioia.+

Entrate al suo cospetto con gioiose grida.

 Riconoscete che Geova è Dio.+

È lui che ci ha fatto, e noi siamo suoi.*+

Noi siamo il suo popolo e le pecore del suo pascolo.+

 Varcate le sue porte con ringraziamenti,+

entrate nei suoi cortili con lodi.+

Rendetegli grazie, lodate il suo nome,+

 perché Geova è buono;+

il suo amore leale dura per sempre,

e la sua fedeltà di generazione in generazione.+



Un saluto sentito.

post scriptum

A conferma di quanto espresso nel post allego l'esperienza della sorella Barbara Anderson buttata fuori dall'organizzazione perchè alcune differenze di opinione... differenze. Notate le espressioni spontanee della sorella e di come ha percepito la vita e le sue decisioni all'interno della organizzazione.

Come testimone di Geova presso la Watchtower Bible & Tract Society

giugno 1982 – dicembre 1992 (10 anni 7 mesi) Sede centrale della Betel della Watchtower, Brooklyn, NY

Ha lavorato presso la sede della Watchtower a Brooklyn, New York, dal 1982 al 1992. Dal 1983 al 1989 è stata assegnata allo staff del Dipartimento di ingegneria edile come parte del pool di segretari e in seguito è passata alla ricerca su questioni di suddivisione in zone. A causa dei suoi risultati di ricerca dimostrati, è stata trasferita al Dipartimento di scrittura della Torre di Guardia nel 1989. Dal 1989 al 1992 ha svolto ricerche sulla storia ufficiale della Watchtower e ha scritto numerosi articoli per Svegliatevi! 

Mentre lavorava per il Reparto Scrittori, scoprì numerosi documenti che non erano inclusi nel libro di storia della Torre di Guardia, "I testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio" perché l'immagine della Torre di Guardia poteva essere offuscata. Non era nella sua natura ammettere di avere fastidiosi sospetti dopo aver visto alcuni di quei documenti. Era più facile credere nella Watchtower e trovare scuse per i suoi leader come "uomini imperfetti". Barbara ha impiegato un po' di tempo per superare la manipolazione mentale della Torre di Guardia.

Fu nel 1984, mentre lavorava nel dipartimento di ingegneria edile della sede centrale della Torre di Guardia, che sentì per la prima volta di un Testimone che abusava sessualmente di bambini. Nel 1992 era più preoccupata di seguire le problematiche procedure della Watchtower riguardanti gli abusi sessuali su minori che di ammettere l'ovvio...

giugno 1954 – giugno 1982 (28 anni 1 mese) varie località

Dopo essere stata battezzata come Testimone nel 1954, l'obiettivo della vita di Barbara era dedicare la sua vita a Geova (traduzione: obbedire alle dottrine della Torre di Guardia e ai suoi leader senza chiedersi perché). Ha messo da parte il desiderio del suo cuore di studiare archeologia, a causa del divieto della Watchtower sull'istruzione superiore per i Testimoni. La distribuzione delle pubblicazioni della Torre di Guardia e la profezia di porta in porta come pioniere fino a 100 ore al mese avevano la priorità sull'istruzione. 

Ha obbedito alle dottrine della Watchtower per limitare le associazioni con i non Testimoni e ha scelto di sposare un Testimone. Perché un'adolescente di quattordici anni dovrebbe accettare di permettere che la sua vita sia così controllata? Non solo era idealista, ma era annoiata, inesperta, ingenua e credulona. Voleva disperatamente curare i problemi del mondo ed essere rispettata, ma era troppo inesperta per dare un contributo prezioso. Il suo atteggiamento l'ha resa vulnerabile alla manipolazione mentale attraverso metodi di indottrinamento abilmente creati e affinati nel corso di decenni dalla Watchtower.

Le esperienze di Barbara erano abbastanza tipiche per un Testimone "spiritualmente forte". Non ha messo in discussione le dottrine mutevoli della Watchtower perché erano "nuova luce" che doveva essere migliore della vecchia. Durante la metà degli anni '60 i leader della Watchtower promossero l'idea che il 1975 avrebbe visto la "fine dell'attuale sistema di cose". Lei e Joe erano preoccupati che forse non stavano facendo abbastanza per Geova. Così nel 1968 Joe lasciò il suo lavoro con la Florida Power and Light Company per dedicare 100 ore al mese al lavoro di ministero di casa in casa. Sia Barbara che Joe hanno lavorato part-time per mantenersi. Sebbene l'"Apocalisse" della Watchtower non sia avvenuta nel 1975, Barbara e Joe non erano delusi perché avevano investito troppo della loro vita nella loro religione.