domenica 30 luglio 2023

Galileo Galilei e la Sfida dell'Interpretazione Corretta delle Scritture

Buon giorno

Di recente mi sono imbattuto in un podcast dove si parlava di Galileo e della sua rivoluzione scientifica che è stata quella di dimostrare con i pochi strumenti disponibili che il sistema copernicano sulla natura del sistema solare era quello corretto.

Galileo aveva preso il cannocchiale, che era già stato inventato dagli olandesi e invece di rivolgerlo verso le lontananze della terra lo puntò sul cielo e così quello che Copernico aveva immaginato solo qualche decennio prima rendeva evidente a tutti facendolo vedere direttamente con i propri occhi. Con uno strumento che fra l'altro aveva un fattore moltiplicativo ridicolo Galileo poteva dimostrare con evidenza che la luna non era una sfera perfetta, come si pensava, ma la sua superficie era simile a quella della terra con vallate e montagne. Puntandolo poi su Giove scoprì che c'erano dei satelliti e che quindi nello spazio lontano esistevano sistemi di pianeti indipendenti. Anche nel sole scopri che c'erano delle macchie anomale che nessuno si aspettava. 

Alla fine, quello che era il pensiero aristotelico che suddivideva il mondo terreste da quello celeste era evidente che non esisteva nella realtà e più che altro nella realtà religiosa dell'epoca. Galileo, come molti di voi sanno, dopo essere stato invitato ad un comitato giudiz... ad un processo religioso, per non finire al rogo come il suo predecessore Giordano Bruno, è stato costretto all'abiura.

Ma la storia interessante è invece quella relativa a tutto quello che si era creato intorno al caso Galileo. In questo ambiente una figura di spicco l'ha sicuramente avuta il cardinale Bellarmino. Per capire meglio la situazione generale Galileo era nato a Pisa nel 1564 e morto ad Arcetri il 1624. In quel momento la chiesa era impegnata in un combattimento della fede contro il demone del protestantesimo Lutero che era di una generazione precedente dal 1483 al 1546. Così come potete immaginare l'Europa è in completo subbuglio religioso e politico mentre la chiesa è in piena controriforma. In questo contesto arriva Galileo che sconvolge quella che era l'interpretazione biblica dell'universo diventato dogma di fede.

Bellarmino, che era uomo di scienza, era un vescovo dell'epoca un po' sfigato perché gli avevano scaricato una serie di beghe infinite come ad esempio il processo a Giordano Bruno (che non finì tanto bene) ed ora si ritrovò nuovamente la patata bollente di Galileo fra le mani. Bellarmino rispose a Forscarini riguardo alle tesi proposte da Galileo dove disse

«Dico che mi pare che V. P. et il Sig.r Galileo facciano prudentemente a contentarsi di parlare ex suppositione e non assolutamente, come io ho sempre creduto che habbia parlato il Copernico».

Bellarmino invita alla "ex suppositione" che in pratica significa di considerare le tesi di Copernico per quelle che sono, sino a quando non saranno provate. Le tesi di Copernico erano state pubblicate non a caso l'anno della sua morte e cioè nel 1543. L'eliocentrismo era una soluzione avvincente da un punto di vista matematico perché sino a quel momento il movimento dei pianeti era un vero grattacapo per i matematici, perché il sistema tolemaico, con la terra al centro dell'universo, rendeva estremamente astruso e complicatissimo descrivere il sistema. Bellarmino conosceva bene queste complicazioni:

«Perché il dire che, supposto che la terra si muova et il sole stia fermo si salvano tutte l’apparenze meglio che con porre gli eccentrici et epicicli, è benissimo detto, e non ha pericolo nessuno; e questo basta al matematico: ma volere affermare che realmente il sole stia nel centro del mondo, e solo si rivolti in se stesso senza correre dall’oriente all’occidente, e che la terra stia nel 3° cielo e giri con somma velocità intorno al sole, è cosa molto pericolosa non solo d’irritare tutti i filosofi e theologi scolastici, ma anco di nuocere alla Santa Fede con rendere false le Scritture Sante».

Il fulcro della contestazione parte da una interpretazione semplicistica della bibbia dove nel passo di Giosuè 10:12,13

12 Fu allora, il giorno in cui Geova sbaragliò gli amorrei davanti agli occhi degli israeliti, che Giosuè disse a Geova di fronte a Israele:

“Sole, resta fermo+ su Gàbaon,+

e, luna, sulla Valle* di Àialon”.

13 Pertanto il sole rimase fermo e la luna non si mosse finché la nazione si fu vendicata dei suoi nemici. Non è forse scritto nel libro di Iashàr?+ Il sole rimase fermo in mezzo al cielo e non si affrettò a tramontare per circa un giorno intero. 14 Non c’è mai stato, né prima né dopo, un giorno come quello, nel quale Geova ascoltò la voce di un uomo,+ perché Geova combatteva per Israele.+

La questione è che la Bibbia aveva un valore implicito letterale, nel verso 13 si parla esplicitamente che il sole rimase fermo e per far questo deve essere necessario considerarlo normalmente in movimento. Se partiamo dal presupposto che la scrittura è parola di Dio, che Dio è il creatore dell'universo e non può mentire, sappiamo quindi che deve essere il sole che si muove intorno alla terra e non viceversa.

Questo era il meccanismo mentale dell'epoca per giustificare il geocentrismo terrestre Tolemaico.

Attenzione però alla interpretazione, perché rovesciare la questione dal punto di vista scientifico non cambia la problematica. Se anziché fermare il sole fermiamo l'equivalente moto di rotazione terrestre spostiamo una problematica di un universo che non esiste ad una problematica di un momento fisico comunque impossibile. Il blocco della rotazione terrestre implica la completa e istantanea distruzione del pianeta.

In questo link  si descrive il disastro fisico della terra se avvenisse il blocco della rotazione terrestre.

Ma ritorniamo all'interpretazione sbagliata. Come supera Galileo questo blocco mentale che gli uomini di quell'epoca avevano e che triste a dirsi ancora adesso abbiamo? La tesi di Galileo era sconvolgente per la sua semplicità. Riguardo al primo libro della natura, disse infatti:

«La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non se ne intende la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto».

In una lettera scritta a Madama Cristina di Lorena  nel 1615 Galileo tenta di ripristinare la bibbia ad un ruolo più consono e corretto. Per fare questo sviluppa quattro principi teorici fondamentali il principio di inerranza (la Bibbia non può in alcun modo contenere affermazioni erronee), il principio dell’unica fonte delle verità (Scrittura e natura discendono entrambe da Dio, la prima come sua parola, la seconda come sua opera), il principio di limitazione (intenzione primaria della Bibbia è la salvezza degli uomini), il principio di prudenza (occorre essere molto attenti nell’interpretazione delle Scritture per evitare di impegnare il testo biblico nel sostegno di tesi errate).  

Per Galilei la Bibbia doveva essere scientificamente de-responsabilizzata perché tra natura e Scrittura, pur provenendo entrambe dal medesimo Verbo divino, vi è un’irriducibile disomogeneità sia di linguaggio (polifonico e plurale nelle Scritture, lineare e monocorde nella natura) che di scopi (per la Bibbia dare conoscenza di verità altrimenti irraggiungibili, per la natura seguire le leggi immutabili e necessarie volute da Dio). Il libro della natura è univoco, per chi possiede il sapere matematico-geometrico esso parla limpidamente senza metafore o allusioni. Le Sacre Scritture invece sono un testo complesso, pluristratificato e bisognoso di un attento lavoro di interpretazione: dietro il linguaggio spesso aspro usato per adattarsi all’intendimento dell’uomo comune e non per i dotti. Ma questo significa che una interpretazione erronea porta a far dire a Dio cose che non ha detto è questo sarebbe un enorme problema che la religione deve affrontare. Che cosa è "la luce a suo tempo" se non un modo edulcorato di ammettere che si è interpretato la Bibbia in modo sbagliato? Se prendiamo per buono di de-responsabilizzare la bibbia dobbiamo invece ancora di più responsabilizzare la religione che utilizza la Bibbia. 

Un approccio responsabile all'interpretazione biblica dovrebbe coinvolgere anche l'uso di risorse storiche, archeologiche e linguistiche, nonché il confronto con altre interpretazioni e commentari di studiosi accademici. La riflessione personale e la preghiera guidata dallo Spirito Santo possono aiutare a comprendere il significato e l'applicazione delle Scritture nella propria vita. Che dobbiamo fare noi prendendoci le nostre responsabilità.

L'interpretazione corretta delle Scritture bibliche porta a una crescita spirituale profonda, alla comprensione di Dio e dei suoi insegnamenti, e a una maggiore saggezza nella comprensione delle sfide della vita e delle scelte morali.

Come possiamo interpretare la bibbia correttamente? Ci vuole metodo ma oltre a questo anche tanta umiltà perché la Bibbia è la parola di Dio e va maneggiata con molta cura e attenzione e non con arroganza e supponenza.

Proverbio 3:5-6 (Nuova Riveduta 2006):
"Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri."

E' un esortazione che mette in evidenza l'importanza di fidarsi completamente di Dio e di non basarsi unicamente sulla propria intelligenza o comprensione.  Un passo chiave è "riconoscilo in tutte le tue vie" e cioè trovalo in tutte le cose che fai impegnati in questa ricerca perché qualsiasi cosa stai facendo Dio è li davanti ai tuoi occhi. Sempre. Invita a riconoscere Dio in tutte le sfide e decisioni della vita, confidando nella sua guida per appianare i sentieri e fornire saggezza nei momenti di incertezza. E' un potente richiamo all'umiltà e alla dipendenza da Dio per la direzione e la saggezza nella nostra vita.


Un saluto a tutti

domenica 23 luglio 2023

I Nibelunghi

Stati Uniti, 1933

dagli Uffici Centrali di Adams Street a Brooklin New York

a: Onorevolissimo Signor Cancelliere del Reich,

.... Il 25 giugno del 1933 si é tenuta presso la Sporthalle Wilmersdorf Berlino un'assemblea degli Studenti Biblici Tedeschi, alla quale hanno preso parte 5.000 delegati in rappresentanza di parecchi milioni di tedeschi...

Il presidente della Società (WT) si è rifiutato di usare le due riviste, da lui dirette, nella propaganda bellica contro la Germania.... l'amministrazione della nostra Società non solo si é rifiutata di prendere parte alla propaganda terroristica contro la Germania, ma si é fermamente schierata contro di essa...

coloro che promossero tale propaganda antitedesca negli Usa ( i commercianti ebrei e i cattolici) sono anche i più accaniti persecutori dell'opera che noi compiamo...

gli Studenti Biblici tedeschi si stanno battendo per gli stessi  elevati principi e gli ideali etici proclamati dal governo della Germania... i brani dei nostri libri ai quali sono state messe obiezioni sono soltanto quelli che si riferiscono all'impero angloamericano... 

Firmato: Rutherford

Kurt era un ragazzo impiegato alla cancelleria del cancelliere del Reich, precisamente lavorava all'Ufficio protocollo e segreteria, fu molto sorpreso quando ricevette questa lettera indirizzata al Fuhrer dalla filiale di un movimento religioso semisconosciuto con sede a New York; lui, ragazzo molto a modo, rimase colpito da questi passaggi, in Germania, nel 1933, non tirava una bella aria per gli studenti biblici tedeschi, forse questa lettera li avrebbe aiutati ad avere meno problemi, così sperava.

Ruhr, 17 marzo 1935, il terzo Reich reintroduce il servizio militare obbligatorio, Kurt trasferitosi da Berlino per motivi personali, é costretto a presentarsi al distretto militare e ad arruolarsi nell'esercito di Hitler. Il 1 aprile 1935, i testimoni di Geova vengono messi al bando dal governo tedesco in carica. Il provvedimento é causato dal rifiuto dei Testimoni di Geova di giurare fedeltà allo Stato; Kurt capisce che la lettera del Presidente dei Tdg non é stata accolta con favore. 

Il 15 settembre 1935, il parlamento tedesco promulga a Norimberga le leggi razziali. Kurt, si ritrova a passeggiare lungo il Reno e fa un bilancio della sua vita, in pochi anni il suo mondo é stravolto, si trova con una divisa, obbligato a fare delle cose che odia, circondato da fanatici privi di equilibrio, Kurt non può andarsene, il suo mondo é in Germania, la sua famiglia, i suoi affetti, ogni cosa che conosce é vicina a lui, dove potrebbe rifarsi una vita?

Italia, 2023, Gino, sdraiato sul divano cerca dei video simpatici su Youtube, l'algoritmo, viste le sue ricerche sui tdg, gli propone un video in cui riconosce un membro del Cd, Jackson, seduto su una poltrona e collegato con quella che poi si rivelerà essere un'aula del tribunale australiano, un passaggio in particolare sconvolge Gino: "sarebbe presuntuoso per me affermare di essere l'unico canale di Dio sulla Terra!!!", Jackson, una delle sue guide spirituali, nega, sotto giuramento, quello che su ogni rivista, video, pezzo di carta, i tdg affermano da 150 anni!

Essere gli unici rappresentanti terreni del Regno intronizzato nei cieli dal 1914!!!

Gino comincia a fare delle ricerche, scopre i casi di pedofilia, le circolari segrete, i libri riservati agli anziani, la vera storia dei tdg mai raccontata, scopre che Russel fu sepolto in una piramide massonica, che Rutherford abitò in una magione costruita appositamente per ospitare i patriarchi resuscitati e che per gran parte della sua vita visse in questa accogliente residenza nella (vana) attesa di accogliere Davide, Abraamo, Giosuè, Samuele, Daniele, ecc... 

Gino, frastornato, trovò la lettera del 1933 inviata da Rutherford a Hitler, lui non la conosceva, sapeva però che se avesse parlato a qualcuno della congregazione di tutto quello che aveva scoperto, sarebbe stato isolato.

Ma come fare? La coscienza lo spingeva a cercare la verità, più scavava e meno si trovava a suo agio con la wt e le sue regole, pur non parlando con nessuno, il suo atteggiamento cambiò e questo gli causò diffidenza, freddezza e persino il mobbing addirittura da parte dei suoi pastori. Chiese aiuto ad un gruppo di ascolto, trovò aiuto e supporto, capì che il mondo era molto più grande e che Dio era molto più buono, infinitamente migliore di chi dichiarava di agire nel Suo nome.

Si riprese la vita, riscoprì gli amici di un tempo, divenne molto più sereno, più completo senza l'ossessione del giudizio altrui, si comportava come la sua coscienza, alimentata dalle buone letture e dal buono spirito, gli consentiva. Gino riprese a fare beneficenza attiva, a lavorare per gli oppressi, a dare aiuto a chi ne aveva bisogno, senza avere le giornate scandite da impegni costanti.

Gino tornò a essere felice.

E Kurt? 

Decise di togliersi la divisa, gettarla nel fiume, prese una bici, arrivò ad Anversa e si imbarcò per il Sudamerica, incontrò Dolores, la sposò e invecchiò con lei, non seguì mai nella sua lunga vita le imposizioni e le regole degli altri, morì senza aver mai fatto male a una mosca, aiutando i più deboli e lavorando per la nuova comunità.

Al funerale di Kurt andò tutto il paese per ringraziarlo delle mille azioni buone fatte in vita, Dolores lo pianse, ricordando con un sorriso i racconti di quel ragazzino tedesco scappato da un regime di folli e da una terra straniera, lontana, lontana.

 Ho immaginato questo racconto breve per stimolare la ragione...

Un abbraccio


post di Beth Sarim

domenica 16 luglio 2023

Dolori Invisibili: Abusi Sessuali e il Fallimento delle Organizzazioni Umane

Premesso che trattare questi argomenti è una cosa che mi fa ribrezzo però nella vita bisogna imparare anche ad affrontare problemi che sono difficili da capire e gestire. Quello della pedofilia ad esempio è uno di questi. Nella pagina web del procuratore generale della Pennsylvania che troverete in calce al post sono comparse due pagine di accuse specifiche a persone che sono state riconosciute come membri aderenti al gruppo dei testimoni di Geova e che sono state arrestati con accuse infamanti legati all'abuso sessuale spesso con minori. Non sono quindi un articolo di giornale. Il procuratore si chiama Michelle A. Henry e pare che abbia preso a cuore questo tipo di problema e che pur essendo generalizzato a tante religioni, probabilmente vede i Testimoni di Geova un ottimo esempio di come certe comunità gestiscano male questa problematica.

Questa è quella 7 Febbraio 2023

Vittime e imputati in tutti e cinque i casi erano membri delle congregazioni dei Testimoni di Geova; gli arresti seguono le accuse di abusi sessuali contro quattro diversi membri delle congregazioni dei Testimoni di Geova nell'ottobre 2022

...

    • Mxxc Bxxn , 65 anni, della contea di Allegheny, è accusato di aver abusato sessualmente di due giovani sorelle di età compresa tra i dieci ei 13 anni, di cui era il tutore legale. Bxxn è stato accusato di aggressione indecente aggravata, aggressione indecente, pericolo per il benessere dei bambini e corruzione di minori.
    • Rxxd Sxxz , 74 anni, della contea di Beaver, avrebbe abusato sessualmente delle sue nipoti quando avevano un'età compresa tra i cinque ei dieci anni. Sxxz è stato accusato di aggressione indecente aggravata, aggressione indecente, pericolo per il benessere dei bambini e corruzione di minori.
    • Axxl Vxxn-Mxxs , 42 anni, della contea di Lancaster, abbia aggredito sessualmente una ragazza di 15 anni, che presumibilmente stava "corteggiando" per poi sposarsi anche se aveva il doppio della sua età. Mxxs è stato accusato di aggressione indecente, esposizione indecente, pericolo per il benessere dei bambini e corruzione di minori.
    • Kxxn Ixxh , 51 anni, della contea di Butler, avrebbe aggredito sessualmente sua nipote, che aveva nove anni. Ixxh è stato accusato di stupro, aggressione indecente aggravata, aggressione indecente, pericolo per il benessere dei bambini e corruzione di minori.
    • Nxxn Axxs , 44 anni, della contea di Lancaster, avrebbe molestato almeno tre bambini di età compresa tra i cinque ei dieci anni. Axxs era un anziano della sua congregazione, il che lo aiutò a guadagnare la fiducia di molti genitori e gli permise di avere accesso ai loro figli. Aviles è stato accusato di aggressione indecente aggravata, aggressione indecente, pericolo per il benessere dei bambini e corruzione di minori.

Le accuse in questi casi sono state depositate nelle corrispondenti contee di Allegheny, Bxxr, Lxxr e Bxxr. Bxxn, Sxxz, Mxxs e Ixxh sono stati tutti arrestati e detenuti, Axxs è ancora latitante.

Chiunque abbia informazioni riguardanti abusi sessuali su minori dovrebbe fare una segnalazione a ChildLine al numero 1-800-932-0313, e chiunque abbia ulteriori informazioni su questi casi dovrebbe fare una segnalazione alla hotline dell'Ufficio del Procuratore Generale al numero 888-538-8541. Questi casi sono perseguiti dal vice procuratore generale capo Christopher Jones. Tutte le accuse sono accuse e tutti gli imputati sono presunti innocenti fino a prova contraria

E questa invece e il nuovo elenco relativo alla nuova denuncia effettuata il 7 di Luglio di quest'anno pochi giorni fa.
    • Dxxd Bxxa, 61 anni, di Filadelfia, avrebbe aggredito sessualmente una ragazzina quando aveva solo 4 anni. Bxxa si è avvicinato a una famiglia della sua congregazione dopo essersi trasferito negli Stati Uniti. Lo hanno accolto e gli hanno persino permesso di rimanere nella loro casa dove ha avuto accesso alla giovane vittima e l'ha aggredita sessualmente. Bxxa è accusato di aggressione indecente aggravata, aggressione indecente e corruzione di minori.
    • Exxl Wxxm Hxxl, 50 anni, della contea di Delaware, abbia toccato in modo inappropriato una ragazza di 16 anni che conosceva tramite la sua congregazione dei Testimoni di Geova. Hxxl era un anziano della congregazione, il che lo aiutò a guadagnarsi la fiducia di molti genitori e gli permise di avere accesso ai loro figli. È accusato di aggressione indecente e corruzione di minori.
    • Sxxn Sxxr, 45 anni, della contea di Butler, abbia aggredito sessualmente un giovane membro della famiglia, a partire da quando il bambino aveva solo 7 anni. A causa della loro stretta relazione, Sxxr è stato spesso lasciato solo con lei per lunghi periodi di tempo durante i quali ha ripetutamente violentato e aggredito la ragazza. È accusato di stupro, rapporti sessuali deviati involontari, aggressione indecente aggravata, aggressione indecente e corruzione di minori.
    • Txxy Bxxh, 57 anni, di Panama City, FL, era il mentore di un ragazzo di 16 anni che conosceva tramite la sua congregazione dei Testimoni di Geova quando viveva nella contea di Allegheny. Ha trascorso lunghi periodi di tempo con il bambino durante i quali ha proceduto a conversazioni sessuali inappropriate e toccamenti inappropriati. Booth è accusato di aggressione indecente e corruzione di minori.
    • Lxxs Mxxl Axxa-Vxxz, 55 anni, di Reading, avrebbe abusato di un giovane membro della famiglia per diversi anni, a partire da quando aveva 12 anni. La testimonianza della vittima ha affermato che Ayala-Velasquez si sarebbe intrufolata nella sua camera da letto mentre dormiva e l'avrebbe aggredita sessualmente. Anni dopo, quando la sua vittima era un'adulta, l'avrebbe violentata a casa sua. È accusato di stupro, rapporti sessuali deviati involontari, aggressione indecente aggravata, aggressione indecente, pericolo per il benessere dei bambini e corruzione di minori.

In questo video breaking news della CBS possiamo rilevare la denuncia pubblica del procuratore della Pennsylvania Michel Henry che ha indetto una conferenza stampa pubblica dove non si pone nessun problema ad elencare con nomi e cognomi le persone condannate aderenti al gruppo dei testimoni di Geova per i reati commessi legati all'abuso sessuale di minori.





A ben vedere analizzando il video c'è un tema generale da considerare in modo obbiettivo. La Henry è un procuratore del governo che è responsabile della sicurezza interna nello stato della Pensilvania. La Pensilvania è sicuramente un punto centrale nel sistema legislativo americano uno degli stati fondatori, in molti lo hanno definito anche il motore economico degli stati uniti (per darvi un idea se fosse uno stato indipendente sarebbe, fra le prime 20 economie mondiali) non di meno si deve anche ricordare che ha una forte componente religiosa protestante è considerato lo stato quacchero americano per eccellenza (dal fondatore Penn) e per il quale vedo nel video analogie (ma potrei anche sbagliarmi).

Ora il video va un po' letto oltre la semplice presa di posizione del governatore contro il fenomeno della pedofilia nei Testimoni di Geova. La Henry è un per dirla tutta un politico è parla ed agisce in modo politico, l'organizzazione invece è una struttura religiosa che non ha un criterio definito e non ragiona nello stesso modo. Essendo un politico ha da gestire una miriade di interessi che vanno oltre la nostra immaginazione, anche solo tenendo conto che è a capo di una struttura legale con centinaia di avvocati che seguono tutte le problematiche legislative di uno stato complicato come quello della Pennsylvania. La sua presa di posizione è ovviamente il risultato del fallimento che c'è stato fra gli uffici del procuratore e quelli della Betel perché non è difficile immaginare negli anni passati quanta carta secretata devono aver scambiato fra di loro con richieste e avvisi su questa problematica che ricordiamo è esplosa in faccia al CD all'inizio degli anni 2000.

Il fallimento non ci stupisce, anni fa le responsabilità finivano sopra la scrivania di un amministratore unico, ora si sono inventati un corpo direttivo con lo scopo specifico di evitare che siano accusati degli inevitabili problemi che hanno creato, creano e creeranno ancora con le loro decisioni avventate e superficiali. Ad esempio, non sappiamo (e neanche ci interessa sapere) se c'è una relazione anche con la recente defenestrazione di Morris ma l'insieme di questi eventi, sono senza alcun dubbio,  sintomo di una malattia cronica dell'organizzazione che da sempre vive nella speculazione delle idee approfittando dell'ingenuita di milioni di persone.

Detto questo, la verità che nessuno dice nelle congregazioni, è che all'interno dell'organizzazione è possibile (tante congregazioni no, ma tante altre si) trovarsi nella situazione di avere a che fare con persone, che non riescono a trattenere comportamenti che sono motivati da impulsi sessuali non controllati. Si va dal semplice palpeggiamento allo stupro vero e proprio. Non possiamo derimerci dal ripetere quali sono i motivi per il quale accadono queste cose, in questo blog lo ripetiamo da anni. Il rinnovamento spirituale nelle persone che l'organizzazione promette è semplicemente un bufala colossale così come le tante immagini edulcorate di questo sistema teocratico. Oltre a questo l'organizzazione è completamente inidonea a gestire queste problematiche tanto che fanno sorridere, quei capitoli senza senso nel libro pascete il gregge che dovrebbero risolvere il problema dell'abuso sessuale nelle congregazioni e che basta leggerli per capire quanto siamo ridicoli. La verità è che abbiamo scoperto che le persone sono persone e come tali l'etichetta da testimoni di Geova non le migliora, ma c'è di più.

Tutti quei meccanismi truffaldini che l'organizzazione ha sempre attuato, senza minimo ritegno, nel cercare di esasperare la fidelizzazione delle persone, non fanno altro che peggiorare la situazione. L'attività di servizio e in particolare il rapporto di servizio, ad esempio, costringe le persone a dover gestire decine di incontri giornalmente, con persone, che dopo un po' non sono più controllati. La finalità del servizio a Dio poi, parliamoci chiaro, dopo qualche tempo è assolutamente secondaria, sono decenni che la predicazione non serve a nulla e questa inutilità dovrà essere sostituita da qualcos'altro, non pare anche a voi?
E' stato da incoscienti strutturare un sistema religioso che ha il solo scopo, di aumentare il numero degli aderenti in modo indiscriminato, senza avere una struttura valida e coerente adeguata ai tempi che viviamo.

Soluzioni?

Sebbene la situazione sia grave, la soluzione c'è. Come sempre prenderemo spunto dalle scritture nel libro dei Salmi, il Salmo 118, versetto 8, ci dice: "È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell'uomo." Questa scrittura non ci invita ad avere sfiducia generale e incondizionata verso il sistema così come questa organizzazione truffaldina invita a ad avere ma ci esorta a prestare attenzione a chi  diamo la nostra fiducia. Gli uomini o meglio le loro organizzazioni religiose possono offrire aiuto temporaneo, ma solo il nostro Dio ci può dare una salvezza eterna e incondizionata. Le organizzazioni umane come questa, che per anni si è nascosta sotto i nostri occhi possono vacillare e fallire, ma noi siamo sicuri e certi che Dio non ha bisogno della fiducia di un'organizzazione che ha un pugno di mosche in mano al posto della verità. 

Anche il profeta Geremia ci aiuta a comprendere l'importanza, nel capitolo 17, versetto 5, leggiamo: "Maledetto chi confida nell'uomo e mette nella carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal Signore." Quelli che sono li anche in questa recente assemblea a cuocere nel caldo sono invitati ad esercitare Pazienza. Qualità che è fondamentale per chi non vuole ignorare tutto quello che sappiamo di questa organizzazione. Ma attenzione in questa assemblea come in tutte le altre, essere contenti della presenza e dei numeri pure gonfiati di questa organizzazione vuol dire che non si sta confidando in Dio ma in cose umane e terrene. Questo scrittura ci esorta con forza e senza indugio a non mettere la nostra fiducia nelle capacità umane o nel potere terreno di chi sostiene presuntuosamente di avere la volontà di Dio, piuttosto invita a cercare la Sua volontà e a seguire i Suoi comandamenti senza che ci sia qualcuno che sostituisca la tua fede con la sua. 

Per finire Matteo, nel capitolo 6, versetti 31-33, Gesù ci esorta dicendo: "Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo, che cosa berremo o con che cosa ci vestiremo?... Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta." La chiave della scrittura è in quel "Cercate", questo ci spinge a dover mantenere nella nostra vita lo spirito umile del ricercatore e come lui anche noi in maniera simile dobbiamo imparare a metterci sempre in discussione senza dare per scontato che abbiamo capito o compreso verità quando queste non sono davvero accertate. Questo non vuol dire che dobbiamo vivere nel dubbio e nella paura delle indecisioni ma dobbiamo solo trovare dove siamo nella nostra esistenza scendere dalla sedia a rotelle dell'organizzazione e incominciare a camminare con le nostre gambe in quello che è il meraviglioso viaggio della vita che Dio ci ha donato.


un abbraccio a tutti


Nei link seguenti che sono ufficiali del procuratore ci sono le descrizioni  complete delle accuse 

https://www.attorneygeneral.gov/taking-action/acting-attorney-general-henry-announces-charges-against-five-men-for-sexual-abuse-of-children-across-pennsylvania/

https://www.attorneygeneral.gov/taking-action/attorney-general-henry-announces-charges-against-five-men-for-sexual-abuse-of-children-across-pennsylvania/

domenica 9 luglio 2023

La tolleranza sbilenca

Il recente articolo pubblicato sul sito web dell'illustre organizzazione costituisce, in un certo senso, ciò che potrebbe essere definito una forma astuta di insulto indiretto rivolto agli invece onorevoli voi lettori. Tuttavia, l'offesa non è così evidente da comprendere il tipo di abuso che viene inflitto. 

Per illustrare questo punto, fornirò un esempio pratico. Nel caso in cui io nutra disprezzo verso un individuo, posso esprimergli direttamente la mia opinione riguardo la sua stupidità, dicendo semplicemente ciò che penso, senza incorrere in contraddizioni. Mi sono chiesto però se è possibile dichiarare affetto verso una persona e comunque continuare a disprezzarla. Alla fine la risposta è stata: si certamente, ciò è possibile mediante l'uso dell'ipocrisia, sostenuta magari dall'ambiguità logica che deriva dal non aver specificato il tipo di affetto gli diamo, lasciando aperta la possibilità di mantenere il nostro personale disprezzo per quella persona.

Con questo esempio banale desidero mettere in evidenza ciò che viene espresso nell'articolo in modo occulto. Quasi come se si trattasse di una forma subdola di “odio benevolo”. Mi riferisco a quella sorta di male sociale insidioso e pericoloso che negli ultimi tempi si è diffuso socialmente alimentato anche dalle interconnessioni del web. Questo tipo di atteggiamento è diventato pervasivo nella società e ha contaminato anche questa illustre organizzazione, che bisogna dirlo da decenni ne è un'incontestabile maestra.

Per comprendere meglio, vi siete mai imbattuti nella nozione di “sessismo ostile e benevolo”? Mi riferisco a quegli uomini che, per esempio, aprono le porte alle donne e si prodigano a supportare il gentil sesso in banalità, spinti solo da motivi aberranti come quella di ritenerle persone incapaci o di livello inferiore. Il sessismo ostile e benevolo è perpetuato da individui, sia uomini, ma di recente con la parità dei sessi, anche dalle stesse donne (perchè il bene non attacca ma il male si diffonde come il covid), con l'obiettivo specifico di esercitare controllo sulle controparti di sesso (ops) genere opposto.

Nel nostro caso, tuttavia, ci troviamo di fronte a un'organizzazione che non è tanto avversa al sesso, quanto piuttosto strutturata per generare una dipendenza emotiva tale da consentire la persistenza di condizioni abusive, che anche tutti voi, lettori, avete vissuto e bisogna ammetterlo, accettato per molti anni. Ciò è naturale: quando le condizioni di abuso psicologico sono costanti, si sviluppano distorsioni interpretative della realtà che gettano vittime e carnefici nel caos. L'organizzazione ha creato un sistema deprimente che si autoalimenta attraverso premi e punizioni traumatiche (le disassociazioni, riprensioni, privilegi nomine), che sono diventati il fulcro del dolore emotivo che tante persone rifuggono. L'obbligo del servizio, l'obbligo di una carriera teocratica, il controllo parentale: tutti questi aspetti rendono l'organizzazione forte dal punto di vista strutturale, ma estremamente fragile dal punto di vista spirituale.

Ma concentriamoci sull'esempio di questo articolo che trovate in questo link

https://www.jw.org/it/biblioteca-digitale/articoli/altri-argomenti/tolleranza-rispetto-bibbia/


Si può leggere il bignami della tolleranza biblica. Iniziamo subito con il punto notevole dell'articolo

La Bibbia promuove la tolleranza. Infatti dice: “La vostra ragionevolezza sia nota a tutti” (Filippesi 4:5)


Come potete chiaramente notare, le due frasi presentate sono correlate in sequenza sillogistica, tuttavia, risulta evidente che manchi una vera connessione tra di esse. La dichiarazione che "La Bibbia promuove la tolleranza" richiede una contestualizzazione e una spiegazione accurata, poiché, come ben sapete, la Bibbia presenta contenuti che, possono essere considerati palesemente intolleranti. È evidente che il nostro stimato "fratello", impegnato nel suo fervore, richiama l'attenzione del lettore sulla scrittura di Filippesi, che, pur non rappresentando un esempio di tolleranza biblica, invoca nel lettore una qualità corretta che viene richiesta a tutti i cristiani, la ragionevolezza.

Analizziamo il ragionamento al quale il lettore è costretto dover sostenere. Abbiamo iniziato con il tema della tolleranza, e ora ci troviamo che il modello di tolleranza è rappresentato da ciò che è scritto in Filippesi 4:5. Secondo l'organizzazione, ci dobbiamo porre il problema se esiste quindi una stretta correlazione tra l'essere ragionevoli e l'essere tolleranti.

Il nostro caro fratello scrive evidentemente con uno scopo ben preciso che va oltre l'argomento della "tolleranza" come tradizionalmente intesa utilizzandola in modo strumentale. Infatti, non a caso, all'interno del sistema teocratico affrontiamo tutti un grande problema legato alla tolleranza che è invece la gestione del dissenso da parte di coloro che, per vari motivi, non accettano più di partecipare alle attività teocratiche, sia essi inattivi o, ancora peggio, disassociati o che per tanti motivi si ritrovano sotto copertura ad esprimere le loro ansietà legittime in blog come questo.

I punti principali dell’argomento sono sostanzialmente tre
  • la bibbia invita alla ragionevolezza per questo è tollerante
  • la bibbia da norme di comportamento e quindi determina limiti
  • la bibbia impone di non giudicare gli altri
Come potete notare niente dei punti è correlato con la spiegazione della tolleranza come se appunto il “fratello” non comprendesse il senso della parola mentre invece sono perfettamente comprensibili quando si vuole descrivere il fenomeno del dissenso. L'articolo prosegue tentando di completare l’argomentazione con altri elementi scollegati dall'argomento tolleranza. Ad esempio si parla del rispetto.

Nella Bibbia si legge: “Rispettate tutti” (1 Pietro 2:17, Parola del Signore). Chi sceglie di vivere secondo le norme di Dio tratta tutti con rispetto, a prescindere dalle loro convinzioni e dal loro stile di vita (Luca 6:31). Questo non significa che condivida ogni idea degli altri o che appoggi ogni loro decisione. Tuttavia, invece di comportarsi in maniera incivile o irrispettosa, fa del suo meglio per imitare il modo in cui Gesù trattava gli altri.

Anche in questo caso il tema del rispetto è un tema caldo perchè le persone disassociate o inattive sono spesso oggetto di forme più o meno gravi di mancanza di rispetto.

Ci sono "fratelli" e "sorelle" che nei confronti di disassociati inermi, soli e indifesi si comportano in un modo inenarrabile. In questi soggetti la paura, si trasforma in terrore e quando incontrano un disassociato è talmente grande l'angoscia che si trasformano in cyborg telecomandati controllando i movimenti di chi è ritenuto infedele aeternitas, spiando dove vanno, cosa fanno come fossero delinquenti.

Questo, anche dopo 30 o 40 anni dalla disassociazione come una condanna all'ergastolo. Se un disassociato lo incontrano in contesti non protetti, una reception dell'hotel o un qualsiasi servizio pubblico sono talmente in stato confusionale che rifiutano di ottenere o dare un servizio semplicemente perché sono costretti ad avere a che fare direttamente con un infedele.

Cosa provoca questa forma di disagio estremo?

Ci sono molti motivi, ma il primo che mi viene da dire è l'ignoranza di questo "fratello" e, soprattutto, di questa organizzazione. Vi dirò una cosa che lascerà sconcertati: il contatto diretto con un disassociato impedisce a queste persone di adottare il comportamento tipico (che, in certi punti di vista, può anche essere ipocrita) che avrebbero invece con le persone del "mondo". Ad esempio, l'approccio da predicatore viene bloccato fin dall'inizio, perché il "fratello" è sicuro che non potrà segnare ore nel servizio. Quando non si possono segnare ore, la persona diventa un ostacolo per l'adempimento del mandato aumentando la sensazione di disagio. 

L'articolo è talmente slegato dalla realtà che, ad un certo punto, elenca delle scritture che dovrebbero aiutare il lettore a confidare nella tolleranza biblica. Ma in questa sequenza di versetti, viene incluso anche quello di Giosuè, che viene commentato in questo modo
Giosuè 24:15: “Sceglietevi oggi chi volete servire”. Se rispettiamo il diritto degli altri di fare le loro scelte, promuoviamo la pace.

In questo brano biblico Giosuè al termine della sua vita da guerriero si avvicina al popolo di Israele e con parole ragionevoli e sensate cerca di esortare Israele a prendere a cuore Geova e i suoi statuti. L'applicazione della scrittura è corretta ma questo non ci stupisce. Quello che stupisce è il tentativo di far apparire Giosuè paladino della tolleranza e della pace. Giosue? Ma siete sicuri? E’ davvero commovente questo tentativo disperato, di mettere scritture che esortino alla tolleranza utilizzando personaggi come Giosuè. Un personaggio che senza alcun problema lo potremmo considerare uno fra i più sanguinari vendicatori della fede mai esistiti. Vi elenco le scritture dove viene descritto di cosa stiamo parlando, quello che secondo questa teocrazia è il paladino del rispetto delle scelte altrui e promotore della pace.

  • Giosuè, 6:21-27 – Sotto la direzione di Dio Giosuè distrusse l’intera città di Gerico con la punta della spada; uomini, donne e bambini inclusi. Tenne l’argento, l’oro, il bronzo ed il ferro per Dio e, infine, diede fuoco alla città. (ebbene si bambini infilzati con la spada immaginate che spettacolo edificante)
  • Giosuè, 7:19-26 – Acan rubò “un mantello di Scinear, duecento sicli d’argento e una sbarra d’oro del peso di cinquanta sicli.” – Giosuè e gli israeliti portarono Acan, il bottino, i suoi figli, le sue figlie, il bestiame, gli asini, le mule e tutti i suoi possedimenti sulla valle di Acor, dove li lapidarono e bruciarono vivi. (non bastava ucciderli semplicemente?)
  • Giosuè, 8:22-25 – Dio appoggiò Giosuè nel combattere e sterminare dodicimila uomini e donne nella città di Ai. Nessuno sopravvisse.
  • Giosuè, 10:10-27 – Dio aiutò Giosuè nel massacro dei Gabaoniti.
  • Giosuè, 10:28 – Con l’approvazione di Dio, Giosuè passò la città di Machedda ed il suo re “a fil di spada” – “Li votò allo sterminio con tutte le persone che vi si trovavano; non ne lasciò scampare una.
  • Giosuè, 10:30 – Dio mise la città di Libna nelle mani di Giosuè. “Giosuè la mise a fil di spada con tutte le persone che vi si trovavano; non ne lasciò scampare una.“
  • Giosuè, 10:32-33 – Dio diede la sua approvazione affinché Giosuè uccidesse ogni uomo, donna e bambino della città di Lachis. Con la spada.
  • Giosuè, 10:34-35 – Tutti gli abitanti della città di Eglon furono falciati dalle spade di Giosuè e della sua armata.
  • Giosuè, 10:36-37 – Dio lasciò che Giosuè uccidesse il re di Ebron ed il suo villaggio con ogni suo abitante. – “Non ne lasciò sfuggire una, esattamente come aveva fatto a Eglon; la votò allo sterminio con tutte le persone che vi si trovavano.“
  • Giosuè, 10:38-39 – “Poi Giosuè con tutto Israele tornò verso Debir, e l’attaccò.” – Morirono tutti.
  • Giosuè, 11:6 – Dio ordinò a Giosuè di sconfiggere il nemico presso le acque di Merom. “Tu taglierai i garretti ai loro cavalli e darai fuoco ai loro carri.“ (i cavalli sono morti di stenti e atroci sofferenze)
  • Giosuè, 11:8-15 – L’esercito di Giosuè, sotto il comando di Dio, sterminò il nemico “senza lasciarne scampare nessuno.“
  • Giosuè, 11:20 – “Infatti il Signore faceva sì che il loro cuore si ostinasse a dar battaglia a Israele, perché Israele li votasse allo sterminio senza che ci fosse pietà per loro, e li distruggesse come il Signore aveva comandato a Mosè.“

La malafede che il nostro esegeta e evidente nel tentativo di dare un immagine di tolleranza dove non c’è è tale per cui ci deve essere per ovvi motivi qualcosa di correlabile nei marosi turbolenti di questa teocrazia. Abbiamo infatti accennato che l'articolo è palese un riferimento al problema del dissenso e del fenomeno che si sta allargando a macchia d'olio. In effetti non a caso la relazione indiretta fra l'articolo della tolleranza con il dissenso dei dissociati questa organizzazione la ottiene, attraverso la meravigliosa scrittura del giorno. Oggi che scrivo l’articolo è il primo di luglio la scrittura del giorno di questa mattina con il relativo commento dicono:


Poi, in quelli che sono stati addestrati per mezzo d’essa, la disciplina produce un frutto di pace e giustizia (Ebr. 12:11)

La disassociazione è uno dei modi in cui Geova può correggere una persona. È nei migliori interessi di tutti, compreso il trasgressore. Alcuni della congregazione potrebbero dire che la situazione non è stata gestita nel modo giusto. Ricordiamo, però, che di solito chi dice cose del genere tralascia dettagli che metterebbero in cattiva luce la persona che ha sbagliato. E teniamo presente che non conosciamo tutti i fatti. La cosa saggia da fare, quindi, è avere fiducia che gli anziani che si sono occupati della questione hanno fatto attenzione a seguire i princìpi biblici e a giudicare “per Geova” (2 Cron. 19:6). Appoggiando la decisione degli anziani di disassociare una persona a cui vogliamo bene in realtà potremmo aiutare quella stessa persona a riavvicinarsi a Geova. Elizabeth ammette: “Troncare i rapporti con nostro figlio che era già adulto è stato estremamente difficile”. E aggiunge: “Dopo essere tornato a far parte della congregazione, mio figlio ha ammesso che aveva meritato di essere disassociato. In seguito ha detto di aver imparato molto”. w21.09 28-29 parr. 11-12

Come gli odierni Giosuè, questi paladini della giustizia continuano a ripetere il solito refrain, sostenendo che la disassociazione è un modo amorevole per aiutare le persone. Dall'articolo, si continua a minimizzare le lamentele delle persone, definendole "irragionevoli" perché non conoscono i dettagli della questione per ovvi motivi. Tentare di far ragionare queste persone è una battaglia persa. Per questi individui, è un'impresa titanica capire che nessuno ha mai messo in discussione la disassociazione e che impartire disciplina è un diritto legittimo.

L'articolo sulla tolleranza e la scrittura del giorno crea un insieme di argomenti che, come abbiamo visto, sono un palese nervo scoperto teocratico. Le problematiche continuano a essere affrontate facendo domande sbagliate e tralasciando in modo palesemente ingannevole la questione di fondo.

Nell'ultima parte della scrittura del giorno, viene presentata un'esperienza che, per quanto ci riguarda, potrebbe essere anche falsa, considerando l'abitudine di contraffare le citazioni. Ma anche se escludiamo la falsità e consideriamo che sia una vera dichiarazione spontanea di una "sorella", la questione fondante non riguarda tanto la discutibile ma legittima scelta che questa persona di nome Elisabeth ha dichiarato di aver preso, interrompendo ogni rapporto con il figlio adulto (adulto è un dettaglio interessante).

La cosa interessante non sono le cose dichiarate che sono vere, ma sono quelle non dichiarate che smentiscono clamorosamente questo articolo sulla tolleranza. Quello che non viene dichiarato pone davvero una differenza significativa tra una religione tollerante e una che non lo è.

È ben noto che "appoggiare la direttiva degli anziani" sulla disassociazione del figlio non è una scelta libera. I genitori, infatti, dopo che il figlio è stato disassociato, saranno oggetto di continue verifiche e inquisizioni per tutta la vita. Saranno costantemente interrogati su come gestiscono le relazioni con il figlio. Questo fatto non viene minimamente accennato ma è un enorme problema per le famiglie. Quindi, se per assurdo il figlio venisse disassociato per un reato di opinione, ad esempio, perché non crede nello "schiavo fedele e saggio", i genitori potrebbero essere disassociati semplicemente se tenteranno di leggere la Bibbia con lui. Non è folle questo sistema?

Ma non basta, nel "non appoggiare la direttiva" ci sono tre problemi pratici che sorgono:
  • Il primo problema è che di fatto la gestione della disassociazione viene scaricata dalla congregazione sulla famiglia. Ciò implica che la congregazione si libera dalla responsabilità effettiva dell'esecuzione della riprensione.
  • Il secondo problema è che nella pratica comunque si rende invalida la natura disciplinare della disassociazione, poiché non è più uno strumento di redenzione spirituale, ma diventa un sistema coercitivo e manipolatorio della volontà degli individui, che sfrutta impropriamente gli affetti naturali del legame familiare per secondi fini.
  • Il terzo problema è che, basandosi sul ragionamento implicito nel racconto, l'organizzazione si mostra intollerante per natura. Se il figlio non avesse accettato di tornare in congregazione, di fatto avrebbero legittimato la rottura perpetua dei legami familiari. Secondo questi individui, il figlio e la madre non potranno più avere alcun tipo di relazione per tutta la vita.

Nel concludere questo post sulla tolleranza, vorrei richiamare una scrittura biblica che possa invece illuminare il nostro ragionamento con la vera tolleranza. Ritengo come sapete bene che la Bibbia abbia un valore intrinseco e che sia importante cercare la saggezza nelle sue parole.

In questo contesto, mi viene in mente un passo tratto dal libro dei Proverbi, che recita: "Chiunque tratta gli altri con tolleranza dimostra saggezza, ma l'uomo intollerante semina discordia" (Proverbi 14:29). Questo versetto ci invita a riflettere sulla bellezza e l'importanza della tolleranza nelle relazioni umane.

La tolleranza, quella vera, è un dono che possiamo offrire agli altri, una virtù che ci spinge a rispettare e accettare le differenze anche quelle di opinione. Essa ci permette di vivere in armonia, di costruire ponti anziché muri, di promuovere l'amore e la comprensione reciproca. La tolleranza è un motore vivificante che ci spinge ad affrontare i problemi aberranti, come le disassociazioni di minorenni, o quelle di opinione, che questa organizazzione traballante accecata dalle nebbie di questo sistema persegue con stupida testardaggine.

Pertanto, invito tutti a riflettere su questo insegnamento biblico e a coltivare la tolleranza nelle nostre interazioni quotidiane. Che la nostra condotta sia guidata dalla saggezza e dalla compassione, in modo che possiamo contribuire a creare un mondo migliore, caratterizzato dalla convivenza pacifica e dal rispetto reciproco.

Possiamo trarre ispirazione dalla parola di Dio per coltivare la tolleranza nel nostro cuore e nel nostro agire, affinché possiamo essere testimoni di amore e inclusione nella società in cui viviamo.

Possa la luce della tolleranza illuminare il nostro cammino e guidarci verso una convivenza armoniosa tra tutti gli esseri umani.

Amen

domenica 2 luglio 2023

Gli anni d'oro del grande Real...

Inizio degli anni '80, dopo una ennesima giornata di servizio, mi ritrovo insieme ad un giovane tdg, tifosissimo nerazzurro, sul divano di casa pronto vedere una partita in tv: Real Madrid - Inter (finirà 2-0 per gli spagnoli),nel salotto di casa c'erano mio padre incredulo ma che i fratelli frequentavano perché "amico della verità", un paio di anziani dell'epoca che spesso approfittavano del nostro bel televisore a colori e altri tre, quattro, ragazzini della congregazione. Premetto che non sono tifoso di una squadra di calcio in particolare ma amo il gioco e mi rilassa guardare le partite in tv. Spesso mi trovo ancora oggi a osservare i comportamenti degli altri di fronte alle partite di calcio e mi diverte vedere le buffe reazioni degli amici. Prima della partita, rivedo come fosse adesso, gli adulti intrattenersi amabilmente in cucina con le donne palesemente disinteressate al calcio, mia madre, ancora giovane e le mogli dei due anziani insieme a una ragazzina, tutte contente preparavano cena ridendo e (s)parlando della congregazione, degli amorini adolescenziali e soprattutto della minacciosa sorella prosperosa

"che non ho idea di come il marito le permetta di vestire così,

sapete che ieri mentre era con me in servizio le si vedeva tutto? Persino le mutande!!! Sapete che le hanno fischiato dietro mentre eravamo in servizio ? Ma chi si crede di essere ? Pensa che se noi vestissimo come lei non faremmo lo stesso effetto? Ma dai, non si fa, ecc...

Noi giovani invece eravamo concentrati sulle dinamiche del match, "vuoi mettere il Real con l'Inter? Quelli sono dei mostri, ecc..."

Calcio di inizio, mio padre concentrato e immerso in poltrona, i due anziani che guardavano lo schermo e fingevano indifferenza e anche una certa condiscendenza verso noi giovanotti tutti presi dalle dinamiche calcistiche, il mio migliore amico, tifoso interista, era totalmente preso dall'agonismo, al punto che saltò in piedi urlando ad una bella azione dei milanesi, noi tutti ridevamo di gusto, mio padre, ricordo, gli mise una mano sulla spalla e lo prese in giro bonariamente, i due anziani, mi accorsi, sorridevano e si scambiavano uno sguardo di complice intesa.

Quello sguardo non mi piaceva.

Finita la partita, la serata si concluse serenamente con una cena che ricordo vagamente, di quel momento ricordo soprattutto con affetto la bontà di mio padre e la genuinità del mio giovane amico; come ho già detto mi colpì molto lo sguardo che avevo colto fra i due anziani, quel tipo di sguardo che avrei rivisto, purtroppo, mille altre volte nella mia vita.

All'adunanza successiva ricordo bene che il giovane tifoso fu invitato in saletta, dopo aver subito la lettura di un paio di scritture, appresi che gli fu comunicato della conseguenza della sua intemperanza la sera della partita, gli anziani avevano valutato che il comportamento mostrato richiedeva una disciplina, per cui venivano sospesi i privilegi della Scuola (niente letture) e dei commenti alle adunanze, ne sarebbe stato privato per un mese;

inorridito, il giovane tifoso uscì dalla saletta, con gli occhi gonfi e una tensione evidente, chiese a me e agli altri ragazzi di accompagnarlo a casa, ricordo che durante il tragitto sfogò la sua rabbia, imprecando contro gli anziani, io, come avevo imparato alle assemblee, provai a difendere i nostri pastori, dicendogli che dopotutto era per il suo bene, che la disciplina era al principio amara ma era anche un'amorevole provvedimento divino, ero stato ammaestrato a dire così, lui non fu persuaso, ma si calmò.

Un paio di mesi dopo, la figlia di uno dei due anziani, la ragazzina che era in cucina la sera di Real Madrid Inter, fu coinvolta in un caso di immoralità, quella stessa ragazzina che, muta, ascoltava gli sfoghi e i pettegolezzi della madre e delle altre sorelle nella tranquillità della mia cucina, scappò di casa con un "fratello" sposato, già padre di una bimba e fu presto oggetto lei stessa dei pettegolezzi delle stesse "amiche" della madre, le quali, non so bene come, seppero che era "rimasta persino incinta".

Grande fu lo scandalo!!! L'Anziano, padre della peccatrice, fu rimosso nel giro di un paio di settimane e in seguito fu disassociato, incapace evidentemente di gestire i traumi famigliari conseguenti alla vergogna, la moglie restò nella "verità" ma in breve fu emarginata e da soggetto di pettegolezzo divenne oggetto di ogni calunnia, noi giovani reagimmo all'evento in modo diverso, io, ormai preso dallo zelo teocratico, feci domanda di pioniere regolare, la paura di finire nelle grinfie del malvagio e nelle trappole dell'immoralità, mi fece prendere la decisione di concentrarmi completamente sulla "teocrazia" abbandonando "il mondo".

Gli altri giovani decisero più o meno diversamente, il mio amico tifoso interista, forse scottato dalla disciplina ricevuta e, come dissero gli anziani successivamente, mostrando orgoglio e testardaggine, in breve smise di frequentare la congregazione, all'epoca si disassociavano anche i proclamatori non battezzati, quando fu consentito il saluto e la moderata frequentazione, con la nuova disposizione, ripresi moderatamente i contatti; attualmente ha un officina, é un tecnico elettrauto, é diventato recentemente nonno di un paio di nipotine e ostenta fiero nella sua officina un bandierone nerazzurro.

E' un uomo realizzato e felice.

Gli altri tre ragazzi? Uno di loro si dichiarò pubblicamente gay e di lui ne ho quasi completamente perso le tracce, le notizie su di lui arrivavano distorte dalle informatissime perpetue della congregazione, le notizie ovviamente avevano l'obiettivo di denigrarlo e descriverlo sempre come se fosse il peggio che una mente umana possa concepire; in realtà, ho saputo recentemente che risiede serenamente a Milano e che vive la sua vita senza fare male a nessuno, purtroppo, io, influenzato da questi racconti, decisi all'epoca di troncare ogni rapporto.

Gli altri ragazzi? Uno "serve" come anziano, di lui scrissi su questo blog tempo addietro, é un individuo assolutamente privo di scrupoli, probabilmente la persona più autenticamente cattiva che abbia mai incontrato in vita mia, l'altro é sposato, da anni vive aspirando all'incarico di anziano e vi devo dire che, purtroppo, difficilmente lo sarà mai, sapete?

Il poveraccio non ha proprio capito come muoversi, è pioniere da anni, serio, irreprensibile e anche discretamente ruffiano, ma risulta peccare di tempismo, sbaglia i tempi dell'adulazione, avvicina sempre l'anziano meno potente del momento e quindi non riesce a raggiungere l'agognata meta. Quando mi sono trovato a esaminarne i requisiti mancava sempre un'inezia: arriva in ritardo, scherza troppo, é musone, é umorale, non commenta, commenta troppo, é sciatto, insomma, non ne andava mai bene una.

Di quei lontani anni mi rimangono oggi vaghi ricordi, forte é la sensazione del potere esercitato su di noi dagli anziani, in una fase della nostra vita fondamentale, ricordo l'importanza che attribuivamo a questi uomini, l'idealizzazione dei loro sacrifici e il fascino verso il potere che mostravano, il ricatto rappresentato dal togliere o dare i privilegi era per noi una spinta formidabile all'ubbidienza, sapevamo ad esempio che giocare a pallone in un campo affittato ci sarebbe costato un mese senza commenti o che farsi crescere la barba (anche per motivi di salute) avrebbe comportato subire l'onta di un bisogno locale, vestirsi in modo appropriato era una sfida per degli adolescenti che dovevano girare in giacca e cravatta per le strade frequentate dai compagni di scuola.

E i filarini? Il corteggiamento avveniva con discrezione ed era sempre finalizzato al matrimonio, nei primissimi anni '80 ci si vedeva alle feste in casa, si giocava tutti insieme a monopoli o a scala quaranta, gli sguardi fra adolescenti venivano vivisezionati e considerati valido argomento di conversazione fra le mamme oltre a diventare spesso oggetto di consigli da persone mature. Al cinema, si andava in gruppo, ricordo che le poche ragazze sedevano da un lato, in mezzo stavano i genitori e finalmente i maschietti dall'altro capo della fila, ricordo anche che i film venivano selezionati dagli anziani che ci davano il benestare su cosa vedere, in quegli anni generalmente la scelta erano i film di Bud Spencer. I dischi, poi dovevano essere rigorosamente italiani, perché in inglese c'era il rischio di non capire il testo, le canzoni ammesse erano prevalentemente degli anni '60, qualche Battisti o Baglioni, ma anatema su Renato Zero.

Ricordo bene che ad un giovane fu chiesto di mostrare quale tipo di musica ascoltasse, quando ci portò i suoi 33 giri, ogni canzone fu tradotta con il dizionarietto delle medie da alcuni anziani che spesso le medie non le avevano neanche completate, ricordo che avevo circa 25 anni e che questo ragazzo aveva il 33 giri di Madonna, la canzone "Like a virgin" diventò "mi piacciono le vergini" anziché "come una vergine", io ero servitore di ministero, quindi non potevo parlare e osservai divertito come questo ragazzo che studiava e frequentava le superiori si scompisciava dalle risate ascoltando il fratello alle prese con la traduzione maccheronica, inutile dire che a fine visita ci pregò di non farci più vedere a casa sua, ma tant'é.

Partecipai alla costruzione di alcune fra le prime sale, ad un paio di sale delle assemblee, cominciai a girare per l'Italia, portando con orgoglio la Parola, oggi alcuni ricordi riemergono con piacere, mi chiedo, é tempo di bilanci?

Se tornassi indietro, seduto su quel divano, con quelle persone, vedendo quella partita e se avessi colto l'importanza dello sguardo di intesa fra quei due anziani, quello che rappresentava, l'influenza di queste persone e del modello di vita che queste rappresentavano, cosa sarebbe successo?

Che persona sarei potuta essere oggi? Migliore, peggiore?

Post di Beth Sarim