domenica 25 giugno 2023

Da Medioevo a Modernità: L'evoluzione del pensiero eretico e la lotta per la libertà di espressione

Uno dei movimenti cristiani più importanti del periodo medioevale è stato sicuramente quello dei Catari. Il credo si definiva cristiano che si è autodeterminato e radicato in una zona del sud della Francia. La religione ha un po' questa caratteristica intrinseca di aggregare a se gruppi di persone. Purtroppo però da sempre l'uomo non è mai stato in grado di gestire il dissenso e la differenza delle opinioni. I motivi sono tanti ma lo vedremo fra breve. Prima volevo un attimo considerare con voi la vicenda Catara ma non nella crociata che poi ha portato allo sterminio fisico di quella popolazione ma accennare un attimo alle opinioni scritturali che invece i Catari avevano sviluppato e che erano in contrasto con il credo Cattolico.

Quali idee di base non condividevano con la trazione religiosa cattolica? I Catari erano accusati dagli inquisitori cattolici di essere dualistici e manichei e cioè di aver sviluppato l'idea di suddividere, il mondo spirituale da quello materiale e di vedere queste cose in opposizione fra loro.

Dalle idee, come sappiamo bene, agiamo di conseguenza e così idee o visioni radicali diventano inevitabilmente azioni oggetto di scontro fisico. La Bibbia poi condivisa sia dai Catari che dai Cattolici, divenne oggetto di contesa, perché interpretazioni diverse generarono idee diverse. Ad esempio una visione radicale di Matteo 5:3-12 che è il passo dove Gesù pronuncia il sermone della montagna o delle beatitudini la possiamo considerare un po' la miccia che ha acceso questo fuoco ideologico.I catari, interpretavano le Beatitudini in modo più radicale rispetto alle idee cattoliche, mettendo l'accento sull'idea di separazione netta tra il bene e il male, tra il mondo spirituale e quello materiale. Essi vedevano il mondo materiale come corrotto e malvagio, e cercavano di evitare qualsiasi coinvolgimento o attaccamento ad esso. Questo portava i catari a sostenere uno stile di vita ascetico, rinunciando ai beni materiali, al matrimonio e ad altre istituzioni considerate mondane. Arrivarono a sostenere che il corpo fosse una sorta di prigione dell'anima e che tutto il mondo materiale fosse creato da un Dio malvagio il "Demiurgo" o "Principe delle tenebre".

D'altra parte, la Chiesa cattolica interpretava le Beatitudini nel contesto più ampio dell'insegnamento di Gesù e della tradizione cristiana. Considerava quel passo biblico come una chiamata alla santità, invitando i credenti a vivere secondo i valori evangelici di umiltà, mansuetudine, giustizia, misericordia e pace. La Chiesa cattolica manteneva importanza al mondo materiale, riconoscendo la bontà della creazione e invitando i fedeli ad impegnarsi nell'amore, nella cura per il prossimo e nel apprezzamento per il mondo in cui vivono.

Immagino che voi come me a questo punto troverete un po' anomalo che queste differenze appena citate siano state davvero l'oggetto del contendere, da portare come abbiamo detto a misure così estreme e folli come la crociata contro i Catari per arrivare al loro totale sterminio. Ma questo non era anomalo per quei tempi.

La posizione dominante della religione Cattolica diventando l'autorità suprema sopra tutti i regni anch'essa prese sempre di più posizioni radicali. In tutta Europa si crearono di conseguenza varie tipologie di dissenso e quella dei movimenti eretici era solo una parte. Il problema della interpretazione biblica tanto caro al mondo preconfezionato da Testimoni di Geova aveva un valore marginale. Nel medioevo le persone ragionavano e discutevano cercando soluzioni a problemi filosofici complessi.

Ad esempio nel medioevo si discuteva sulla esistenza della "doppia verità" come Sigeri di Brabante (1240 1284) filosofo fiammingo condannato dalla chiesa per le sue posizioni critiche e per l'ardito confronto che proponeva fra la filosofia aristotelica e la teologia cristiana. In aria di scomunica fu pugnalato dal suo segretario che risolse la questione alla radice.  Quei tempi le persone si che pagavano con la vita le opinioni. Ad esempio quelle persone volevano capire come gli esseri umani fossero davvero in grado di prendere decisioni e agire autonomamente, (come sosteneva Aristotele) e allo stesso tempo affermare che fossero controllati dalla volontà divina perchè già predestinati (non si muove foglia che dio non voglia come sostiene l'ammiocuggino di tutte le religioni). Le idee erano tante e diversificate Sigeri sosteneva ad esempio che l'uomo era un semplice animale e che la sua anima è in realtà collettiva e solo in questa veste diventa eterna così metteva anche in crisi il concetto di immortalità dell'anima.

Escamotage

Per riuscire a risolvere questi problemi la "doppia verità" era diventata l'unico modo per poter collegare due elementi antitetici della natura umana così come la conoscevano che sono la fede e la ragione. Boezio di Dacia (1240 1290) filosofo danese Averroista pure lui, Buridano (1295 1361) famoso per il grande contributo scientifico con la teoria dell'impeto, Averroè (1126 1198) filosofo medico e matematico padre del razionalismo, Pomponazzi (1462 1525) filosofo prolifico con l'opera "Tractatus de immortalitate animae" si attirò gli strali di tutto il mondo cattolico per l'attacco ad un dogma cattolico dimostrabile solo con la credulità della fede, Hobbes (1588 1679) celebre filosofo inglese autore del libro "Leviatano" dove con pochi peli sulla lingua descrive l'umanità nella sua più cruda raffigurazione, Bayle (1647 1706) filosofo francese ugonotto famoso per il suo trattato "Pensées diverses sur la comète" dove cercava di rendere pratico lo sviluppo di una morale umana indipendente dalla religione . Sotto forma di lettere scritte da un cattolico anonimo sulla questione dell'influenza di fenomeni ritenuti presagi e segni di Dio, Bayle il protestante "mascherato" denunciava implacabilmente le credulità, le credenze e le altre "superstizioni" legate al naturale movimento degli oggetti celesti. Il passaggio di una cometa visibile tra la fine del 1680 e l'inizio del 1681 gli offre l'opportunità di saldare il conto con tutta una potente retorica della manifestazione dei segni divini attraverso gli eventi della natura, e di tagliare il nodo che da secoli, intreccia politica e religione.


Questi sono tutti filosofi che tentarono di mettere in discussione le tesi fondamentali della fede cristiana secondo ragione. Arrivarono quindi a sostenere come abbiamo visto che le considerazioni sull'immortalità dell'anima sarebbero da escludere appunto se guidati dalla ragione, mentre solo per fede possono essere accettate. E' questa una posizione che accettereste?



  • “Le prove dell'esistenza del Creatore si riducono a due generi: la prova della Provvidenza e quella della Creazione.” Averroè
  • "La questione dell'immortalità dell'anima è un problema neutro come quello dell'eternità del mondo. Mi sembra perciò che nessun argomento naturale si possa addurre che costringa a credere che l'anima sia immortale" - Pomponazzi
  • "Alla filosofia credete fin dove ragione vi detta, alla teologia quanto vogliono i teologi e i prelati con tutta la chiesa romana, perché altrimenti vi faranno fare la fine delle castagne"- Pomponazzi
  • "L'intendimento non è altro che la concezione causata dalla parola" - Hobbes
  • "Parlando di Bayle, nel suo celebre Dizionario storico e critico, come fa notare Voltaire, egli non inserì una sola linea che attaccasse apertamente il cristianesimo; in compenso, non scrisse una sola linea che non avesse lo scopo di svegliare dubbi. Quando la ragione e la rivelazione si trovavano in disaccordo, egli pareva dichiararsi in favore della seconda, ma la frase era foggiata in modo da lasciare al lettore l'impressione opposta." (Friedrich-Albert Lange)


Quello che a noi più interessa, in realtà, non è il dettaglio delle considerazioni quanto gli effetti che queste "opinioni" portavano. Il risultato del dissenso per tutte queste persone alla fine era, quando andava bene, la radiazione dalle facoltà universitarie, sino a torture e roghi nei casi più gravi e recidivi come con Giordano Bruno. L'abiura di Galileo è un esempio eclatante dell'ipocrisia religiosa.

Da dove nasce il problema?

Purtroppo sappiamo, e questa teocrazia lo dimostra, l'uomo ancora adesso non riesce a conciliare le divergenze di opinione. Da un punto di vista politico, sebbene la libertà di espressione sia uno dei fondamenti di tutti gli stati moderni, ancora adesso in gran parte del mondo questa cosa è ancora effimera anche se sono evidenti come i tentativi di gestire il dissenso falliscano sempre miseramente (vedi il colpo di stato in Russo attualmente in corso). Le cose sono molto complicate attuarle quando il sistema cerca di evolversi ad esempio da uno condizione dittatoriale ad una democratica (vedi le recenti elezioni Turche) ma tutto questo ci pare di poter dire tranquillamente che siamo ancora in alto mare.

Per le religioni, quelle in particolare che sono venute fuori dal mondo avventista americano di fine 1800 come i Testimoni di Geova, questa evoluzione è ancora più arretrata. Esse infatti sembrano aver mantenuto, dal medio evo, queste stesse posizioni intolleranti e intransigenti. Sebbene si sia evoluto il pensiero eretico le posizioni o la gestione del dissenso non è cambiata. Anzi a ben vedere in questa teocrazia si è radicalizzata e si sta dimostrando intransigente e abusante in un modo che lascia stupiti molti.

Veniamo a noi approfondiamo un po' la questione

Perché l'uomo ha così paura del dissenso? In particolare perchè, questa teocrazia, dopo l'esperienza di secoli di storia passati nel terrore delle opinioni, ancora adesso ha così paura delle opinioni divergenti? Così tanto, da essere costretta a gestirli in modi così brutali e intransigenti come l'ostracismo sociale e più che altro quello famigliare?

Io tenderei a dare queste tre interpretazioni:
  • Paura dell'incertezza: Il dissenso può portare all’ incertezza nelle idee e a una mancanza di stabilità che molte persone trovano molto scomodo da gestire. La diversità di opinioni può mettere in discussione le convinzioni e le certezze preesistenti consolidate mettendo a repentaglio la confort zone che tutti tendono a trovare sostituendola con un perenne depressivo senso di insicurezza che diventa lo scopo della vita.
  • Identità e appartenenza: Le persone spesso si identificano con un gruppo o una comunità e desiderano sentirsi accettate e appartenenti per evitare di trovarsi nelle condizioni del punto precedente. Questo si ottiene molto efficacemente uniformando i pensieri e le aspettative delle persone. Il dissenso sulle opinioni crea forze divergenti che rompono l'unità che è l'unico valore da perseguire e che supera anche quello della verità.
  • Ignoranza o mancanza di esposizione a diverse prospettive: La paura del dissenso può essere alimentata dalla mancanza di familiarità o di comprensione delle diverse opinioni e prospettive. Le idee non sono tutte uguali e non hanno gli stessi effetti. La mancanza di esposizione a punti di vista diversi può generare ansia o timore verso ciò che è sconosciuto o diverso (vedi i giudizi catastrofici sull'intelligenza artificiale)

Ci sono piccoli segnali che sono significativi e che non preannunciano nulla di buono. La questione è semplice e sono legate esattamente all'irrigidimento delle posizioni che sotto pressione porteranno inevitabilmente a rotture che poi saranno ovviamente utilizzate come mezzo o strumento mandato da Dio per aiutare il suo popolo. Le disassociazioni per apostasia aumentano, creando problemi invalicabili all’interno delle famiglie che spesso implodono su se stesse.

Sostenere posizioni come quella di ritenere lo schiavo fedele e saggio composto dai membri del corpo direttivo di Warwick sia il mezzo utilizzato Dio sulla terra, ai miei tempi, sarebbe stato impensabile sostenerlo, adesso è diventata parte di una domanda che posta alla fratellanza potrebbe aprire le porte ad un comitato giudiziario per apostasia.

L'organizzazione già adesso, per questi stessi motivi, si trova in condizioni preoccupanti come ad esempio il commissariamento e l'instabilità cronica della Betel Italiana perdura ancora e sono evidenti le enormi difficoltà che hanno, tanto che non riescono nemmeno a comprare uno stabile senza fare danni.

L'incapacità di gestire le opinioni, blocca l'evoluzione dei processi decisionali. La recente alluvione che è avvenuta in Emilia è stata l'ennesimo disastro organizzativo. Ad esempio mi chiedo: come può essere possibile immaginare che le persone possano risolvere i problemi di eventi catastrofici come un alluvione, con quelle indicazioni a brecchio come gli inutili zainetti salvavita o come le congregazioni come punti raccolta? E si, perchè Geova Dio secondo questi soggetti per consentire il salvifico raduno, si dovrebbe mettere li e fare le opere di contenimento del disastro ambientale solo per salvaguardare il patrimonio immobiliare di questa organizzazione paladina del disagio.

Dovevate prevedere che ne so anche delle bombole da sub per raggiungere congregazioni costruite sotto l'alveo del fiume come quella di Faenza? Senza tenere conto poi della gestione generale che per l'ennesima volta è andato tutto a ramengo. Il risultato finale è il solito, chi ne fa le spese sono sempre e costantemente i fratelli indifesi quelli più anziani e malati che passano la loro vita a farsene una ragione.

Fino a quando questa organizzazione non riuscirà a gestire il dissenso e in primo luogo fino a quando manterranno posizioni assurde come l'ostracismo famigliare le cose non funzioneranno e peggioreranno sino all’inevitabile degrado di diventare quello che oramai è reso evidente: una religione inutile come tutte le altre.

Un saluto a tutti

news


un po' propaganda teocratica per il riconoscimento delle detrazione dalle tasse.



Riferimenti web


domenica 18 giugno 2023

Facili profeti


Ecco da facili profeti è arrivato come la panna sul gelato il post Teocratico sul esimio canale web relativo all'intelligenza artificiale. Abbiamo anticipato l'argomento con il post che trovate in questo link dove abbiamo giocato con l'intelligenza artificiale e vi abbiamo fatto vedere davvero un piccolo assaggio delle sue potenzialità.


Abbiamo con questo articolo l'opportunità di scoprire il pensiero teocratico sull'argomento. Prima di leggerlo leghiamoci come di consueto alla sedia perchè le cose che vedremo potrebbero creare un po' di labirintite.
In questo link trovate l'attuale versione.



In questo articolo si possono leggere citazioni di questo tipo:

“L’intelligenza artificiale è una delle tecnologie più potenti che abbiamo a disposizione oggi e ha il potenziale per migliorare la vita delle persone […]. Allo stesso tempo, però, potrebbe far aumentare sensibilmente i rischi per l’incolumità fisica e la sicurezza, causare violazioni dei diritti civili e della privacy, e minare la fiducia dei cittadini nella democrazia” (Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti, 4 maggio 2023).

Dopo aver letto questa dichiarazione la prima cosa che mi viene in mente è quella di chiedermi se il vicepresidente degli stati uniti può essere un riferimento per comprendere quali sono i rischi e i benefici dell'intelligenza artificiale. La follia di questo sistema è evidente, in questo caso siamo nel paradosso che l'organizzazione utilizzi in modo strumentale un opinione strumentale. Ma questa teocrazia dove il ritegno è un'opzione all'aria condizionata non è per nulla un problema portare avanti l'ideologia tout court.

L'articolo prosegue continuando a darci conferme oramai inutili da tempo.


Il tempo dirà in che misura l’intelligenza artificiale verrà usata per il bene o per il male. Cosa dice la Bibbia a questo proposito?

Perché le invenzioni dell’uomo generano insicurezza?


Questo è un altro esempio di manipolazione della manipolazione. La rubrica inconsistente definita dalla domanda "Cosa dice la Bibbia a questo proposito?" viene utilizzata oramai da tempo talmente in modo speculativo che trascende il ridicolo quando si tenta di spiegare concetti che sono al di fuori degli scopi per cui sono state scritte le sacre scritture. Tentare di comprendere questa nuova e importante applicazione della scienza informatica "L'intelligenza artificiale" alla luce delle scritture è molto stupido tanto che lo stesso editore cerca di trovare qualche appiglio che possa sembrare un argomento sensato trovando una domanda accessoria


"Perché le invenzioni dell’uomo generano insicurezza?"


Che si potrebbe subito rispondere "Ma chi ha detto che l'intelligenza artificiale genera insicurezza?" e poi di conseguenza ci possiamo quindi chiedere "A chi generano insicurezza?" ma questo evidentemente risponderemo fra poco. Andando avanti a questa domanda speculativa fa seguito un florilegio di considerazioni tutte giuste e corrette ma che sono completamente decontestualizzate e quindi senza senso. Guardate ad esempio le scritture che vengono citate:

“Esiste una strada che all’uomo sembra giusta, ma alla fine porta alla morte” (Proverbi 14:12).

“Tutto quello per cui ho faticato […] dovrò lasciarlo all’uomo che verrà dopo di me. E chissà se sarà saggio o stolto! In ogni caso avrà il controllo di tutte le cose che ho ottenuto con grande sforzo e sapienza sotto il sole” (Ecclesiaste [Qoèlet] 2:18, 19).

Ora se potevano tirare fuori dalla bibbia le peggiori scritture menagramo disponibili ebbene queste le hanno sicuramente trovate. Forse ad esempio le potrebbero applicare a quegli scimuniti che con la fregola dello sfigato youtuber sono riusciti a togliere la vita ad un bambino di cinque anni, ma qui parliamo di persone che fanno cose non normali. Leggendole da persone normali uno prova più sentimenti suicidi che non rivelazioni sulla natura dell'intelligenza artificiale. Riuscite voi a correlarle in qualche modo? Fatemi sapere se ci riuscite perchè io proprio non riesco. Guardate poi il tentativo di ristabilire il vacuo senso di inutilità della vita con le scritture seguenti

“La terra rimane per sempre” (Ecclesiaste 1:4).

“I giusti erediteranno la terra e vi abiteranno per sempre” (Salmo 37:29).

Si è partiti con l'intelligenza artificiale e abbiamo concluso con l'ennesimo appello alla normalità che ci garantisce che Dio impedirà la distruzione dell'umanità dando per scontato evidentemente che con l'intelligenza artificiale sia la volta buona. Ora io dico ma possiamo essere più ridicoli di così?

Ora che le invenzioni dell'uomo possono davvero portare benefici significativi è al di fuori di ogni dubbio. Che poi questi benefici debbano essere controllati gestiti nel modo corretto anche questo è al di fuori di ogni dubbio. Facciamo un esempio pratico i vaccini salvano indubbiamente vite, ma in caso di pandemie possono diventare facilmente strumentali. Questa organizzazione ad esempio è stata fenomenale per il completo disallineamento con la realtà e per come ha gestito le attività teocratiche dimostrando la completa inaffidabilità che ha portato comunque migliaia di morti. Per questa organizzazione prendere lucciole per lanterne è diventato uno sport agonistico nel quale si è diventati campioni.

Nel 1997 è  comparso un articolo nella Svegliatevi intitolato "Internet: Perchè ci vuole cautela?" che è praticamente infarcito delle stesse considerazioni che possiamo leggere oggi sulla "Intelligenza artificiale" rivolte però, a quel tempo, alla rivoluzione informatica chiamata Internet che, di li a poco ricordiamolo, avrebbero poi abbracciato a piene mani. L'articolo poi si distingue in un sottotitolo emblematico "Attenzione ai pedofili!". Qui siamo veramente oltre l'immaginabile perchè questi soggetti nello stesso momento che stava scoppiando in casa la bomba pedofilia, avvertivano la fratellanza di fare attenzione non alle congregazioni ma su internet! Proprio mentre arrivavano migliaia di segnalazioni alla Betel di abusi di ogni tipo.

Quindi la domanda "Perché le invenzioni dell’uomo generano insicurezza?" bisognerebbe quanto meno sostituirla in

"Perchè gli articoli dell'organizzazione generano insicurezza?"

La risposta è ovviamente banale perchè questa organizzazione ha lo scopo neanche troppo occulto di generare insicurezza e come avete notato ci riesce benissimo a crearla nel lettore evitando in modo scientifico e senziente di rispondere a domande serie sulle nuove innovazioni scientifiche come ad esempio appunto "l'intelligenza artificiale".

Ma è da persone serie mettere in relazione questa innovazione con la scrittura di Ecclesiate 1:4? Poi dopo ci si chiede perchè la fratellanza dice scempiaggini? L'altra settimana alcuni in servizio di campo dopo aver avuto la premura di saltare la mia abitazione cosa che ringrazio sentitamente, si sono intrattenuti con un vicino. Non sono uno che origlia ma passando nelle vicinanze ho sentito distintamente che pronunciavano queste parole

"....si ma quelli sono apostati. Sono ex testimoni di Geova che parlano male dell'organizzazione..."

Ora mi pare evidente che questo soggetto non sappia cosa sia l'apostasia e mi pare ancora più evidente che abbia le idee molto confuse su cosa significa il dissenso in particolare cercando di convincere l'interlocutore sulla natura di chi lo promuove. Ma io non ne faccio una colpa di questo ex tanto quanto la faccio all'organizzazione che strumentalizza e crea questo caos cognitivo nelle persone.

L'unica cosa sensata è quella di evitare di contaminare la nostra mente leggendo articoli tossici come quello appena citato ed evitando che possano in qualche modo condizionare la nostra esistenza. Con un po' di esercizio ad esempio internet ci da strumenti validi per riuscire ad evitare queste trappole ideologiche.

Buona serata cari e buona intelligenza a questi punti anche artificiale perchè quella naturale mi sa che se ne è andata via da tempo.







domenica 11 giugno 2023

Oltre le Apparenze: Immersione nel Mondo Segreto delle Doppie Vite

"Ognuno di noi è un universo di emozioni, un mare di segreti, un mondo di pensieri. E in questa vastità interiore, spesso nasce la necessità di vivere una doppia vita." - Autore sconosciuto


Questa citazione mette in evidenza il concetto che ciascuno di noi porta con sé una complessità interiore, fatta di emozioni, segreti e pensieri che non sono visibili agli altri. Il nostro pensare, che è quel continuo borbottio interiore dove galleggia la nostra mente, spesso si assilla nelle questioni irrisolte affondando l'animo nelle inquietudini marosi della depressione. Alla fine nell’indeterminatezza prendiamo posizioni di cui non siamo convinti, per poi cercare di aggiornare le nostre posizioni sperando che il tempo ci porti consiglio. 

Prendiamo l’esempio di Alfredo un tecnico di laboratorio chimico. Un giorno si rese conto che l’azienda di prodotti dove lavorava stava venendo meno a norme di sicurezza basilari che mettevano potenzialmente a rischio la vita delle persone. Cosa fare in questi casi? Andrea poteva decidere di accettare che queste cose accadessero, sino a quando non fosse stato direttamente coinvolto, in fin dei conti, non sarebbe mai stato ritenuto direttamente responsabile. Oppure spinto da motivi etici poteva prendere posizione e iniziare a raccogliere le prove delle azioni illegali per poi denunciarle alle autorità competenti.
In ogni caso, è inevitabile che Alfredo provi in quei momenti confusione, poiché indipendentemente da ciò che sarebbe successo, sapeva che ci sarebbero state comunque ripercussioni nella sua vita futura. Fino a quando le questioni non si sarebbero risolte, Andrea sarà costretto a vivere una doppia vita che la naturale conseguenza delle complessità della nostra esistenza.

La doppia vita ha più sensi e significati, nel mondo religioso da Testimoni di Geova abbiamo da sempre dato una connotazione sostanzialmente negativa. Chi ha una doppia vita religiosamente parlando è quella persona che si comporta o sostiene cose diverse a seconda del contesto in cui si trova. Quindi che ne so l’esempio tipico è quello di un giovane “fratello” che frequenta persone del mondo magari la sera frequentando discoteche e poi il giorno esce in servizio. Quel fratello ha una doppia vita e viene percepito come un "traditore".

Un altro esempio di doppia vita, più privato, è quando viene attuata la coercizione di precetti e regole che non hanno nessuna valenza spirituale. 

Apriamo una parentesi, abbiamo più volte citato l’esempio del compleanno e delle grandi perplessità che questo evento sia effettivamente oggetto di condanna da parte di Dio. Ora come avrete sicuramente notato le perplessità sono legate ai futili motivi o forse meglio al ragionamento con il quale si arriva a concludere che il nostro grande creatore chieda al suo servitore di tenersi ben lontano da questa ricorrenza.

L’estrema debolezza del ragionamento è talmente evidente che un bambino o peggio un adolescente può solo che imparare a farsene una ragione accettando la cosa, ma senza avere una valida certezza. A ben vedere tutto il percorso teocratico dei fratelli è fatto di attività che non si comprendono. Siamo seri, non è convincente sostenere che Dio non approvi i compleanni solo perché nella bibbia non vengono citati.

Questo tipo di approccio esegetico interpretativo, ovviamente sbagliato, porta a enormi fraintendimenti quando viene applicato in generale. Quante cose della nostra vita non vengono citate nella bibbia e quante di queste pensiamo che siano di conseguenza condannate da Dio? Un bias simile lo ritroviamo ad esempio anche con le trasfusioni di sangue. La bibbia non fa minimamente accenno ad un uso medico del sangue, ma ci illudiamo che seguendo le indicazioni fallaci di questa organizzazione che Dio ci abbia indicato la verità con suoi salti logici irrazionali e che ci dicono di considerare avverso l'uso medico del sangue.

Ma chiudiamo la parentesi e ritornando al nostro argomento, avere una doppia vita “spirituale” per il Testimone di Geova, di norma è un concetto che ha una connotazione tipicamente molto negativa. E’ sempre associato alla stessa stregua di un tradimento un po’ come fece Giuda con Gesù. Ma ora veniamo alla questione centrale del post, molti “fratelli” frequentando questo blog ma anche altri di questo tipo vivono un particolare tipo di consapevolezza. Proprio in questo momento leggendo queste considerazioni, che non sono per nulla allineate con il pensiero teocratico, potrebbero far nascere sentimenti contrastanti di disagio e di conflitto interiore.

Perché?

Ricordate l’esempio di Alfredo nella azienda chimica citato all’inizio del post? Anche se siamo convinti che ora abbiamo compreso verità che non erano chiare, ci troviamo di fronte a tante questioni che sono molto delicate e che ci costringono a vivere quella che potrebbe essere definita una doppia vita per l’organizzazione, ma a be vedere non lo è.

Come Alfredo potremmo vivere una condizione intermedia utile per raccogliere indizi che ci aiutino a rendere chiaro l'organizzazione che ci circonda. Questa raccolta di indizi non è mai un lavoro semplice, ci vogliono tempo e capacità. Alle volte la chiave potrebbe essere quella di non avere fretta ad arrivare velocemente a conclusioni.

Prendetevi tutto il tempo che vi serve, nella consapevolezza che Geova ne terrà sempre conto. Approfittate di questo blog che oramai da anni continua nella sua opera di debunking teocratico. In tutti i casi nel fare questo è bene partire dal presupposto che la doppia vita e cioè, quell’insieme di opinioni che sono in contrasto con l’organizzazione, non è necessariamente sintomatica di una malattia spirituale ma anzi è esattamente il contrario, vuol dire che siete spiritualmente vivi.

Prendete le vicende dell’antico Israele che per tanti motivi è stato considerato il popolo di Dio. Ecco fermatevi un attimo qui, siete d’accordo con questa affermazione? Geova aveva stabilito con Abramo che fosse il popolo eletto, giusto? Site d'accordo che poi dalle scritture sarebbe nato un Israele spirituale erede di un regal sacerdozio (1 Pietr 2:9)? 

A ben vedere però guardando fra le righe delle sacre scritture le prove che Geova guardasse oltre l’identità nazionale e quindi ad una organizzazione terrena, erano evidenti anche nei tempi antichi. Prendete l’esempio il racconto di Giuseppe figlio di Giacobbe. Giuseppe quando fu venduto agli Egiziani ebbe sicuramente una doppia vita. Gli egiziani erano un popolo che non era approvato da Geova ma nonostante questo Giuseppe si dimostrò un capace organizzatore tanto da diventare un comandante. Ora a quel tempo religione e stato erano la stessa cosa in Israele, ma anche e in particolar modo in Egitto e non c'è bisogno di molta fantasia per comprendere che Giuseppe non avrebbe mai potuto diventare comandante in Egitto senza essere coinvolto religiosamente all'ambiente Egiziano. Ma e questo è il punto, nonostante tutto, Giuseppe fu benedetto da Dio diventando Egiziano e non Ebreo. 

Non vi sembra una cosa strana? Non vi sembra strano che Geova utilizzi un popolo pagano, per benedire una persona tradita dai suoi stessi fratelli che invece facevano parte del suo popolo eletto? 

Immaginate la storia di  antitipica di Giuseppe: immaginate un fratello che viene tradito da questa organizzazione e dai suoi fratelli che lo disassociano perchè non crede nella santità del corpo direttivo e che poi accolto da una comunità cattolica viene benedetto da Dio diventando vescovo e alla fine grazie alla sua influenza, prima che le religioni vengano distrutte, aiuterà i fratelli durante la persecuzione ad Harmaghedon. 

Orripilante? Che orrore direbbe qualcuno, non è vero? Oppure: che cosa ridicola, direbbe qualche apologeta della fede.

Per quanto questa cosa vi sembri assurda, però questo è quello che è accaduto a Giuseppe. Il popolo Egiziano è da sempre stato considerato come un nemico del popolo di Dio e nonostante tutto Dio stesso lo ha usato per benedire Giuseppe. Chiediamoci: Se i racconti biblici sono utili alla nostra crescita spirituale a cosa è servito raccontare questa vicenda? Cosa ci insegna questo racconto riguardo a Geova e alla relazione che possiamo avere con lui?

Questo ma anche altri racconti aiutano a comprendere che il nostro creatore non ha mai giudicato le persone per l’appartenenza ad un popolo. Giuseppe ebbe una doppia vita naturale, necessaria per affrontare una realtà avversa e difficile ma nel suo intimo, mantenne un unica vita interiore fatta di fede e integrità che la religione non poteva intaccare. Senza fare affidamento a nessuna organizzazione attinse direttamente dallo spirito di Dio camminando con le proprie gambe e Geova per questo lo benedisse. Notate che la sua forte spiritualità gli dette anche la capacità dopo molto tempo, di perdonare quegli stessi fratelli che l’avevano tradito. L’appartenenza ad un popolo come ad una organizzazione non ci da la garanzia di essere suoi veri servitori perché è evidente che sia le nazioni che le organizzazioni di questo mondo possono tradire Geova.

Allo stesso modo molti di noi, in questa realtà consapevole, sono diventati degli odierni Giuseppe e cioè fratelli che vivono in un paese straniero e ostile, traditi dai fratelli che compongono questa organizzazione che manipola la parola di Dio aggiungendo pesi inutili e abusando del suo nome.

Nonostante tutto, questi fratelli (e fra voi ce ne sono tanti), stanno continuando a combattere sforzandosi di essere parte del grande e vero popolo di Dio non come Israeliti carnali ma spirituali. Come Giuseppe si sforzano mantenendo ancora più alte norme morali e spirituali imparate attraverso una sana lettura e uno sano studio delle scritture e della conoscenza spirituale.

Mentre il post "Oltre le Apparenze: Immersione nel Mondo Segreto delle Doppie Vite" giunge alla sua conclusione, ci lascia così con un'enigmatica riflessione. Siamo stati affascinati dalle storie di coloro che hanno scelto di vivere una doppia vita, spingendoci a scrutare più a fondo le sfumature nascoste nelle persone che ci circondano e che abbiamo incontrato in questo bellissimo ma controverso cammino.

Forse, in mezzo a queste doppie vite, dobbiamo anche riflettere sulle nostre stesse identità. Chiediamoci: noi cosa nascondiamo al mondo? Cose brutte, orribili da condannare o meravigliosi doni da condividere? Quali parti di noi rimangono segrete, sepolti sotto il peso delle aspettative o delle nostre paure interiori?

Potrebbe essere questo il momento per un'autentica introspezione, per sfidare noi stessi a rivelare la nostra vera natura e ad abbracciare la nostra interezza senza inutili colpi di testa, che non servono a nulla, mettendo a repentaglio le nostre cose più care come gli affetti famigliari. Solo quando abbracceremo tutte le sfaccettature del nostro essere, anche quelle più intime e nascoste, potremo sperare di vivere una vita autentica e appagante.

Mentre continuiamo ad osservare il mondo delle doppie vite che ci circonda, non dimentichiamo di guardare anche dentro di noi. Lì, nel nostro mondo segreto, potremmo scoprire un potenziale che va al di là di ciò che immaginiamo. E chissà, potremmo persino trovare il coraggio di sfidare le apparenze, abbracciare la verità e rivelare la nostra più autentica vita che abbiamo.

un saluto fraterno


Matteo 6:24 "Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o sarà fedele all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e le ricchezze."

domenica 4 giugno 2023

Le scatole confidenziali

 


Sul web è diventa virale una recente circolare arrivata a tutti gli anziani che parla di una scatola confidenziale da mantenere chiusa e segreta sino al 6 novembre di quest'anno. Sopra vedete la versione inglese della circolare. Noi non essendo parte dell'anatema in anteprima mondiale abbiamo aperto la scatola, non possiamo svelare il contenuto ma più o meno corrisponde a quello che vedete in questa immagine.


Un saluto a tutti.