sabato 28 maggio 2022

La ragazza del mondo e il peggio teocratico

La ragazza del mondo è un film di qualche anni fa del 2016 di un esordiente regista Marco Danieli e che racconta una storia d'amore proibito nell'ambiente dei Testimoni di Geova. Ha avuto numerosi riconoscimenti dal punto di vista cinematografico nel 2017 il registra ha preso il David di Donatello come miglio regista esordiente. Trama rievoca molto alcuni film americani dove si mischiano i sentimenti con un ambiente religioso visto sempre con la lente ossessiva e maniacale  da questo pretesto nascono i temi contrastanti che sono sempre oggetto di discussione. In questo caso come abbiamo detto l'ambiente è quello dei Testimoni di Geova che ben si addice a questo tipo di tema. Non abbiamo l'obbligo di vederlo ne di discuterne è però un interessante esercizio di riflesso dove ci si può riconoscere oppure no ma il motivo per cui ho pensato di trattarlo è un altro. 

Per chi vuole o vorrà vederlo premettiamo che il film presenta molti temi ad un certo punto "sembra" uno spot teocratico dove la storia d'amore ha delle ritorsioni che costeranno molto caro ai protagonisti. Qui non parliamo di scritture bibliche di esegesi di analisi scritturale ma parliamo di vita. La chiave di lettura che avvicina il film ai temi di Osservatore Teocratico sta proprio nelle scelte della vita che ben sono rappresentati dal film nei suoi aspetti più complicati e difficili e che devono essere tenuti conto. Nel caso lo vediate nel film c'è qualche scena esplicita di sesso e che sappiamo potrebbe turbare qualcuno quindi vi chiedo di fare attenzione a riguardo.

Il film è disponibile su RaiPlay gratuitamente 

https://www.raiplay.it/programmi/laragazzadelmondo


Qui ci sono alcune recensioni sul film e indubbiamente quella di Giancarlo Zappoli lo trovata più vicina alla chiave interpretativa del film.

La ragazza del mondo

Un film di Marco Danieli con Sara Serraiocco, Michele Riondino, Marco Leonardi, Stefania Montorsi, Pippo Delbono. Genere Drammatico durata 104 minuti. Produzione Italia 2016. Uscita nelle sale: mercoledì 9 novembre 2016 La storia di un amore tormentato, quello tra Giulia e Libero, due giovani provenienti da realtà diametralmente opposte.

Giancarlo Zappoli - www.mymovies.it

Giulia, con tutta la sua famiglia, fa parte dei Testimoni di Geova. Le regole che l'appartenenza a questo gruppo religioso le impone sono rigide e comportano una separazione nelle relazioni sentimentali con i non appartenenti alla comunità. Un giorno conosce, durante uno dei suoi impegni di proselitismo, Libero. È un ragazzo che la colpisce immediatamente e di cui si innamora ma la sorella, che li sorprende una sera, ne parla con i genitori e la comunità viene subito coinvolta. Giulia viene diffidata dal continuare a frequentarlo, pena l'allontanamento dalla Chiesa ma decide di non arrendersi.
Ci sono film che meritano attenzione per ciò che raccontano e per come lo fanno. Altri hanno un valore aggiunto particolare. In questo caso il valore aggiunto ha origine nella modalità produttiva che vede nel Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma non solo un co-produttore ma anche, e soprattutto, come l'istituzione che ha formato gran parte di coloro che hanno contribuito alla realizzazione.
Il tema certo non era dei più semplici da affrontare anche perché sui Testimoni di Geova interviene un immaginario popolare che li identifica come quelli che suonano ai campanelli per cercare di portare nuovi adepti alla comunità. Il film di Danieli non manca loro di rispetto anche perché la documentazione che sta a monte della sceneggiatura è corposa. Non siamo dinanzi a una storia che li vede come i 'cattivi' perché anche Libero, che pure è lo strumento di una nuova e definitiva apertura al mondo da parte di Giulia, non è certo uno stinco di santo.
Quella che il film cerca di andare a proporre non è una vicenda alla Romeo e Giulietta ma piuttosto una lettura di come l'adesione all'ortodossia religiosa finisca con il trasformarsi in un abbraccio soffocante che, mentre cerca di proteggere ed elevare spiritualmente, rischia quotidianamente di non comprendere proprio quella realtà che vorrebbe trasformare con la forza della fede. La luce di Dio deve, per definizione, illuminare. Se la si propone in maniera accecante si può rischiare di vanificarne la funzione.

 

Mostrare semplicemente a volte è spietato
di MarioNitti

Feedback: 9872 | altri commenti e recensioni di MarioNitti

Trovo che il film sia ben riassunto da una scena, quella in cui Ella, la giovane testimone di Geova protagonista del racconto, è interrogata dagli anziani: gli anziani sono gentili, misurati, non urlano, ma chiedono, indagano, vogliono sapere cosa ha fatto con il ragazzo del mondo, “Libero”. Lo ha baciato, con la lingua, ha avuto con lui rapporti sessuali, anche orali, si è fatta toccare nelle parti intime, se è stata masturbata. Ad ogni domanda Ella si accartoccia sempre più su se stessa, ma l’interrogatorio deve andare avanti, nell’interesse della verità e alla fine, nell’interesse della giustizia, lei è condannata ad una dura penitenza senza che una parola di comprensione sia pronunciata. Negli anziani non c’è durezza, non c’è cattiveria, ma quello che fanno proprio per questo emerge in tutta la sua violenza disumana e disumanizzante; la legge prima dell’uomo. Per contro l’ultima scena, in cui un’altra ragazza “disassociata” la vede, semplicemente dice: “è una mia amica” e, senza nulla chiedere, la prende con sé, è una lezione di cosa sono l’amore e la misericordia di cui dovrebbe parlare la religione che vale più di mille trattati di teologia.
Un ottimo film.


Ma ovviamente non potevamo non includere in questo post anche i tanti commenti di fratelli e sorelle trovate su web che riguardano il film. Sono stato un po' inclemente perchè ho preso il peggio ovviamente non tutta la fratellanza reagisce così, però insomma è un bel campione significativo e che è quello che più o meno si deve gestire in congregazione.


mun rose5 anni fa


FILM PIÙ FALSO NON ESISTE. Questi sono alcuni dei motivi: 

    • - I testimoni di Geova possono andare in università, nessuno glielo vieta, è una scelta a propria coscienza. Inoltre ci sono molto anziani (sarebbero tipo i preti) che sono laureati, laurea che hanno preso anche durante l'essere un Testimone. 
    • - Nel rapporto mensile del servizio (quando vengono a bussare per dare le riviste) NON SEGNANO NOME DEL PADRONE DI CASA E DATA PRECISA, ma solo ore mensili, riviste date, mese ecc. 
    • - Ai comitati giudiziari (quando le hanno chiesto cosa ha fatto con quel ragazzo) NON CHIEDONO QUELLE COSE COSÌ INTIME, e se la ragazza (o chiunque sia) piange non sono così mostruosi ma sono amorevoli e non danno una riprensione per tale cosa (ci sono casi e casi), E UN GENITORE NON PUÒ ASSISTERE. 
    • - Se lei effettivamente non ha ricevuto l'invito al comitato MAI L'AVREBBERO DISASSOCIATA, prima fanno in modo di contattarla finché non sarà la persona a dire "vengo o non vengo". 
    • - I GENITORI NON SONO COSÌ CRUDELI e non obbligano nessun figlio a essere Testimone di Geova 
    • - Nella casa dove c'è Libero e le accusa che prendono soldi mai e poi mai dei Testimoni di Geova sarebbero restati, per educazione sarebbero andati via 
    • - Tutti possono andare alla Sala del Regno, ma nessun anziano ferma in adunanza per far parlare qualcuno a meno che non ci sono problemi seri, e non è sempre lo stesso anziano a condurre l'adunanza dal podio ma un gruppo di anziani che fa a rotazione. E nel momento in cui Libero ha chiesto di parlare con Giulia, un anziano l'avrebbe chiamata senza problemi per farla parlare con Libero. PERCHÉ NESSUNO COMANDA SULLA VITA DI GIULIA (o chiunque altro Testimone) 
    • - Un padre non avrebbe mai preso con la forza la figlia per portarla a casa (ovviamente parlo dei Testimoni di Geova GENERICAMENTE, perché poi c'è chi è una merda come in ogni parte della terra) 
    • - Un Testimone di Geova non insulta un omosessuale in nessun caso, MAI (ovviamente parlo sempre genericamente) 
    • - Durante il pranzo con la professoressa, lei poteva anche dirlo "Scusami ma sono Testimone quindi sai già", se la ragazza disassociata non ricordava che lei fosse Testimone comunque le si può rispondere con gentilezza, perché non è un mostro (ma la questione disassociazione è da approfondire, quindi non basatevi solo su giro che sentire e vedete). 
    • - Le ragazze testimoni di Geova non si vestono così, ma molto meglio. E si truccano, tengono i capelli come vogliono (sempre con modestia), e non come Giulia che li ha sempre legati. 
    • - NON CI SI BATTEZZA IN SALA DEL REGNO. 
    • - Il disassociato non è un animale, verrà sempre accolto in casa. 

Come so tutto ciò? Sono un ex disassociata, e vi consiglio di informarmi prima di sparare cavolate.

Supremo Vindice5 anni fa

nel film invece dicono l'esatto opposto... vedasi la ramanzina che fa la prof alla studentessa. E' sconsigliato andare all'università. Quali sono i motivi per cui un tdG vuole andare all'università? Per essere di aiuto alla comunità o per poi avere una migliore posizione sociale? Nessun tdG va a votare? E cosa ne sai tu? Hai le prove? Io per un pò sono andato a votare poi capii di aver sbagliato perché stavo riponendo fiducia in uomini e donne imperfetti che vanno ad occupare posti preminenti solo per i loro propri interessi. Mi sono dimostrato sleale a Dio perché non avevo messo al primo posto il Regno di Dio retto da Gesù che è l'unico vero governo che risolverà una volta per tutti i vari problemi umani. E questo dovresti saperlo bene! Pedofilia. Il problema viene combattuto. I peccatori impenitenti vengono espulsi e le vittime innocenti sono autorizzate a denunciare i pedofili alle autorità competenti. Se nessuno ha denunciato, come nel caso dell'Australia è per due motivi... uno, il peccatore si è sinceramente pentito e ha chiesto scusa alla vittima. E questo nè tu nè io potremmo mai saperlo, per rispetto della vittima... esiste comunque la privacy, semmai non lo sapessi e non solo in Italia. Oppure, seconda ipotesi, quelli che tu definisci migliaia di casi in realtà non erano proprio migliaia. Mi preme ricordarti che abbastanza recentemente in Italia ci fu uno scandalo in tal senso in una scuola elementare se ricordo bene... dove alcuni bambini denunciarono di essere stati abusati, poi scavando a fondo si scoprì che fu uno scherzo! Se dici migliaia dici una falsità... si parla poco più di 1000 casi... e comunque, tutti da accertare se reali, o burle, o non provati da fatti. Dando queste informazioni sei tu a infangare il nome di Geova!

Supremo Vindice5 anni fa

si scrive Geova... ma già... tu sei un ex tdG... un apostata! Storia vera? Già dai vari trailer si vedono delle cose del tutto fuorvianti e lontane dalla realtà!

Supremo Vindice5 anni fa

@***** al capitolo 15 di atti degli apostoli c'è ancora il divieto del sangue, ma non altre cose! Questo ti è sfuggito. La Legge con le tante regole sanitarie non è più in vigore. Altrimenti bisognerebbe fare i sacrifici animali. I primi cristiani non risulta che lo facevano più. Circa 100mila tdG morti a causa di mancate trasfusioni? E i dati da dove provengono? Già che ci sei... quante persone sono invece morte per aver subito una trasfusione coatta prendendosi HIV o epatite c? Nella lettera ai Romani e in quella ai Corinti c'è chiaramente scritto che i rapporti omosessuali e al di fuori del matrimonio sono vietati al cristiano. Anche questo ti è sfuggito!

Il criminale sei tu quindi che torci le Scritture a tuo uso e consumo non conoscendo o facendo finta di conoscere altri passi biblici!

Supremo Vindice5 anni fa

@Linda Nanni quindi confermi di essere un'apostata?

         Laura Filetti5 anni fa

e adesso non si può andare all università!!!! hahaha!!!! tra i miei fratelli ci sono medici, architetti, professori, ingegneri ecc. purtroppo non ho avuto tanta voglia di studiare, se no, all università ci sarei andata pure io!!!

Flavio Fontana5 anni fa

cmq

lo so che ho esagerato con le parole ma questa gente si chiama apostati e vogliono infangare il nome di Geova, quattro parole se le meritavano, la cacca in confronto a voi è oro vergogna chi ha fatto il film e il regista


Francesco Colantuono1 anno fa (modificato)
All' università si può andare ....cosa non veritiere fatta trapelare dal film........ altra cosa non veritiere è quando al comitato fanno l'interrogatorio alla ragazza. Quasi infamante. La cosa vera sono le parole del ragazzo alla fine che dice: " come che dite voi, meglio sta alla larga da sto mondo, e mica cia' avete tutti i torti". Soprattutto vi rivolgo a tutti i fagati spappolati!!

 

Cinzia La Cognata3 anni fa
non capisco perché l'attrice del film l'hanno conciata come una suora depressa malata di anemia cronica. i tdG sono persone normali che hanno deciso di vivere uno stile di vita inerente ai principi biblici come si faceva un po' di anni fa in quasi tutte le famiglie cristiane. Mia mamma di famiglia cattolica per esempio si è sposata vergine con mio padre che consigliato da mia nonna era un bravo ragazzo e lavoratore. poi i tempi sono iniziati a cambiare le donne sono cominciate a essere più libere a fare sesso prima del matrimonio rimanendo incinte senza volerlo lasciati dal proprio ragazzo perché non ne volevano sentire di diventare padri e mariti, quindi iniziano a esserci ragazze madri a go go alcuni buttano i figli appena nati nella spazzatura altri sposano uomini senza conoscerli bene facendo una vita di merda con mariti senza amore per Dio, iniziano i divorzi figli che si ritrovano con genitori divorziati che vogliono fare una vita da adolescenti figli senza rispetto per i genitori, tutto questo perche ci si allontana dalle verità bibliche, il mondo di oggi è sempre più lontano da Dio il normale per il mondo diventa anormale ecco che il mondo sta andando nella direzione contraria a quella che ci indica Dio tramite Gesù Cristo, il cuore degli uomini si è raffreddato il male per loro è bene e il bene per loro e male, l'uomo carnale non può mai capire l'uomo spirituale. questo film è la chiara rappresentazione di un mondo che va contro i sani principi biblici.


marco de falco
5 anni fa
leggi la Bibbia e trovi espresso chiaramente di evitare qualsiasi tipo di rapporto con quelli che sono Apostati , a differenza di quelli che vanno in chiesa per pulirsi la coscienza e poi una volta uscita fanno di tutto e di piu' , nei TDG ci sono delle regole SCRITTE NELLA BIBBIA ...RIPETO SCRITTE ANCHE NELLA TUA BIBBIA , le quali vanno rispettati cosi' come volonta' di chi le ha fatte scrivere ...altrimenti scriveva FATE QUELLO CHE VI PARE , TANTO CHE LO FAI O CHE NON LO FAI IL RISULTATO NON CAMBIA ...


marco de falco5 anni fa
GLI APOSTATI SONO QUELLI CHE LIBERALMENTE SI SONO AGGREGATI AI TDG , POI COME DEI FIGLI CHE VOGLIONO FARE LA LORO BELLA STRADA , LA FANNO SPUTANDO NEL PIATTO DOVE FINO A UN PO' DI TEMPO FA' HANNO SPUTATO , E' SEMPRE FACILE PER CHI LEGGE ESSER ATTIRATO DA COSA HA NEL PROPRIO CUORE , L'APOSTATA DEL RESTO RINNEGA QUELLO CHE ERA E SI VANTA DI QUELLO CHE E' ORA , INFATTI NELLA BIBBIA , E NON LO DICO IO , MA LA BIBBIA DICE CHE IL PRIMO APOSTATA E' IL DIAVOLO , TUTTO QUELLO CHE CI CIRCONDA E' COLLEGATO AL PADRONE DI QUESTO MONDO , CHIAMATO SATANA , I SUOI SOSTENITORI NON POSSONO CHE RAGIONARE COME LUI VUOLE , INFATTI A MORTE GESU' L'HANNO MESSO QUELLI CHE A SUO TEMPO RAGIONAVANO COME VOI !! QUINDI DI COSA STIAMO PARLANDO ??

 

Ve ne pentirete! Vergognatevi! bleee..SOLO GEOVA E IL NOSTRO PADRE!

giovedì 26 maggio 2022

La fine degli ultimi giorni - parte 4

Anche con una lettura laica la figura di Gesù presentata nei vangeli ha caratteristiche davvero particolari. Molte volte sono contrastanti certe risposte lasciano perplessi. Ma in generale la figura di Gesù si eleva sopra tutto quel mondo e gli apostoli che sono intorno a lui si percepisce bene quanto si rendano conto di quanto siano inadeguati da quelli che percepiscono sono le parole e le azioni che influenzeranno l'umanità più di ogni altro uomo. Il racconto del vangelo ha un ulteriore caratteristica e le parole di Gesù e quello che ha predicato è talmente sopra il pensiero umano che oltrepassa lo spazio e il tempo. Arrivando a noi creano gli stessi effetti di stupore che ebbero gli apostoli in quel tempo. E guardate che non mi riferisco ai miracoli "fisici" come la trasformazione dell'acqua in vino o la capacità di camminare sulle acque mi riferisco in particolare alla capacità di esprimere concetti profondi e vasti che sono ancora adesso fonte di illuminazione da parte di tanti fedeli.

Ma ritorniamo al racconto e vediamo adesso la risposta di Gesù alla domanda dei discepoli. Gesù al suo tempo capiva la debolezza della carne. Capiva l'ansia che i suoi discepoli provavano per l'arrivo del suo regno (fisico sulla terra). Capiva quanto gli esseri umani erano anche e in particolar modo vulnerabili ad essere fuorviati. Presto sarebbe stato ucciso e quindi non sarebbe più stato lì a guidarli e proteggerli. Le sue parole in risposta riflettono tutte le considerazioni che abbiamo fatto. Così come spesso faceva Gesù spesso evita la risposta diretta, e come vediamo ha colto l'opportunità di metterli in guardia sui pericoli che li avrebbero affrontati e sfidati.

Questi avvertimenti sono stati registrati e scritti da tutti e tre gli autori. (Vedi Matteo 24:4-14 ; Marco 13:5-13 ; Luca 21:8-19 )

Le prime parole che pronuncia sono:

  • "Fate in modo che nessuno vi inganni." ( Matteo 24:4 BSB)
  • "Fate attenzione, che nessuno vi inganni." ( Marco 13:5 BLB)
  • “Attenti a non farvi ingannare”. ( Luca 21:8 NIV)

Quindi dice loro chi farà l'inganno. Luca è quello che esprime meglio il concetto di cosa intendeva a non lasciarsi sviare.Lui rispose: “State attenti a non farvi ingannare,+ perché molti verranno nel mio nome, dicendo: ‘Sono io’, e: ‘Il tempo stabilito è vicino’. Non seguiteli.+ ( Luca 21:8 NWT)


Io non so se si riesco a far percepire la questione che in tanti anni di militanza non è mai stata minimamente considerata all'interno delle pubblicazioni.  I discepoli chiedono quando ci sarà la presenza e Gesù come risponde? "State attenti a non farvi ingannare".

Ora non so voi ma io questo problema non me lo sono mai posto ma come è macroscopicamente evidente Gesù sta dicendo loro una verità che oltrepassa l'immaginario di tutti. Come abbiamo notato dai post precedenti gli Apostoli chiedevano a Gesù se avrebbe ristabilito il re di Israele "in quel tempo". Gesù sapeva invece molto bene che la questione di vita o di morte non era quello di sapere quando sarebbe venuto ma era quella di non “essere ingannati” da false storie falsi motivi focalizzando la mente nel veniente regno.

Perchè? Perchè sapeva che sarebbero sorte persone che avrebbero detto che il "tempo stabilito è vicino" e che avrebbero ingannato tante persone. Ora Gesù come si può notare ben si guarda dal dare giudizi di merito a chi ci inganna, e come non dia per scontato che tante persone lo possano fare in buona fede. Questo non toglie nulla alla responsabilità che abbiamo di non lasciarci ingannare da parole o interpretazioni che rendono più vicino il regno (che è sbagliato tanto quanto quelle persone che lo allontanano). Fare questo anche solo con l'idea di sostenere che anche se abbiamo interpretato male non è una buona scusa quella di mantenerci comunque desti rispetto a qualcosa che non si sa cosa sia.
Come non considerare l'inganno ad esempio della interpretazione della generazione utile solo ad alimentare una falsa aspettativa che distoglie l'attenzione invece verso il vero veniente regno e che è strumentale solo a creare quella gabbia mentale che ti vincola all'organizzazione.

2 Timoteo 3:13
13 mentre i malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando ed essendo ingannati.

"Di male in peggio" come non vedere nell'interpretazione della doppia generazione, il peggio di un dogma che non può essere più sostenuto con la logica ma solo con la credulità dei terrapiattisti.

Ma non basta

Non sono solo i falsi profeti ad essere il problema da cui stare in guardia. C'è anche da considerare la nostra natura inclinazione complottista nel leggere il significato profetico degli eventi catastrofici. I terremoti sono un fatto naturale e si verificano regolarmente. Pestilenze, carestie e guerre sono tutti eventi ricorrenti e sono il prodotto della nostra natura umana imperfetta. Tuttavia, alla disperata ricerca di sollievo dalla sofferenza, potremmo essere inclini a leggere in queste cose più di quanto non sia necessario.

Perciò Gesù continua dicendo: «Quando sentite di guerre e di voci di guerre, non vi allarmate. Queste cose devono accadere, ma la fine deve ancora venire. Nazione si solleverà contro nazione e regno contro regno. Ci saranno terremoti in vari luoghi, così come carestie. Questi sono l'inizio dei dolori del parto". ( Marco 13:7 , 8 BSB)
“La fine deve ancora venire”
La teocrazia deviata ha cercato di trasformare queste parole in quello che chiamano “un segno composito”. I discepoli chiesero un solo segno. Gesù se leggete bene non parla mai di segni multipli o di un segno composto da più parti. Non dice mai che guerre, terremoti, pestilenze o carestie siano segni del suo imminente arrivo. Invece, avverte i suoi discepoli di non allarmarsi e assicura loro che quando vedranno queste cose, "la fine non è ancora venuta" ed è cosi che siamo arrivati alla "fine" degli ultimi giorni perché non hanno mai avuto inizio. Gesù ci ha avvertito che è da insensati vivere la vita con la paura di morire pensando che il regno sia quell'avvenimento che si alimenta in un continuo divenire che non viene mai. Nel prossimo post continueremo questo viaggio e vedremo meglio come queste "notizie" ci interessano davvero e come devono essere capite.


sabato 21 maggio 2022

La fine degli ultimi giorni - parte 3

L'esegesi richiede di ascoltare ciò che è stato detto con l'orecchio di un discepolo del primo secolo.

Riprendiamo il tema della paruisia che abbiamo lasciato in sospeso la volta precedente. Per farlo perà c'è da considerare che esiste un altro significato per parusia che non si trova in italiano. Per capire però meglio questo problema dei termini spieghiamo un po' meglio quale è il grosso problema delle traduzioni che ad esempio alla Betel affrontano quotidianamente.

Il dilemma del traduttore

Questo è spesso il dilemma che deve affrontare il traduttore. Capita spesso che una parola in una lingua ha un significato per il quale non esiste una parola corrispondente nella lingua di destinazione. Un buon traduttore deve rendere il significato e le idee dello scrittore, non le sue parole. Le parole sono semplicemente gli strumenti che usa, se gli strumenti non sono in grado di descrivere il senso che si vuole trasmettere saranno inadeguati, non servirà a nulla.

“Se non hai un coup de pied aux fesses”. Mai prima d’ora nella storia del Brasile un’espressione francese ha causato ripercussioni come quella usata dal segretario generale della FIFA, Jèrôme Valcke, che voleva invitare il paese ad avanzare nei lavori per la Coppa del Mondo del 2014. Tradotte letteralmente, le parole del leader lo fanno assomigliare  come “prenderti a calci in culo”. Lo stesso Valcke ha sottolineato che la sua frase era stata interpretata male. […] “ Ma questo è un un palese idioma. E gli idiomi non possono essere tradotti parola per parola. L’idioma in questione, significa “lottare” e nel contesto significano cose del tipo, “accelerare il ritmo” ha spiegato l’insegnante. (ESPN Radio Estadão, 2012)

Ma ci sono dei ma nella traduzione di qualsiasi testo che seguendo queste indicazioni farebbe intendere che lo studio dei significati escluderebbe a prescindere un approccio letterale al testo. In realtà questo non avviene mai per ovvi motivi. Per chi è un professionista la traduzione letterale tornerà invece molto utile ed è vitale per la comprensione "finale" del testo. L'analisi delle parole consentono di avere una idea generale del tipo di testo e dell'approccio che deve essere attuato per poi dopo ottenere la migliore traduzione possibile.

Questo è il motivo per cui si preferisce una traduzione letterale per motivi di studio, perché ti avvicina molto al significato dell'originale. Naturalmente, ci deve essere la volontà di capire, quindi orgoglio presunzione e qualsiasi pregiudizio ogni buon studioso lo deve buttare fuori dalla finestra. Non possiamo capire nessun documento, per non parlare di uno scritto migliaia di anni fa in una lingua antica, senza comprenderne il contesto testuale, storico, culturale e personale.

Ritorniamo a noi

Nel caso dell'uso della parusia da parte di Matteo, è il contesto culturale che dobbiamo considerare.

La Concordanza di Strong dà la definizione di parusia come “presenza, venuta”. In italiano, questi termini hanno una relazione tra loro, ma non sono strettamente sinonimi. Inoltre, il greco ha una parola perfettamente adatta per "venuta" ed è "eleusi" , che Strong's definisce come "venuta, arrivo, avvento". Quindi, se Matteo intendeva "venuta" come implica la maggior parte delle traduzioni, perché ha usato "parusia" e non "eleusi" ?

Lo studioso della Bibbia, William Barclay, ha questo da dire su un antico uso della parola parusia.
“Una delle cose più comuni è che le province datano una nuova era dalla parusia dell'imperatore. Gli storici romani hanno datato una nuova era dalla parusia di Gaio Cesare nel 4 d.C., così come fece la Grecia dalla parusia di Adriano nel 24 d.C. Con l'arrivo del re emerse una nuova sezione di tempo."
Un'altra pratica comune era quella di coniare nuove monete per commemorare la visita del re. I viaggi di Adriano possono essere seguiti dalle monete coniate per commemorare le sue visite. Quando Nerone visitò Corinto furono coniate monete per commemorare il suo "adventus", avvento, che è l'equivalente latino del greco parusia . Era come se con l'arrivo del re fosse emersa una nuova serie di valori.

La parusia è talvolta usata per indicare "l'invasione" di una provincia da parte di un generale. È così viene usata per l'invasione dell'Asia da parte di Mitradate. Descrive l'ingresso in scena di un potere nuovo e conquistatore”. (Parole del Nuovo Testamento di William Barclay, p. 223)

Con questo in mente, leggiamo Atti 7:52 
(Atti 7:52) Qual è il profeta che i vostri antenati non perseguitarono? Uccisero quelli che preannunciarono la venuta del Giusto, di cui voi ora siete diventati i traditori e gli assassini,

52   5101 [e]
52   tina
52   τίνα
52   Which
52   IPro-AMS
3588 [e]
tōn
τῶν
of the
Art-GMP
4396 [e]
prophētōn
προφητῶν
prophets
N-GMP
3756 [e]
ouk
οὐκ
not
Adv
1377 [e]
ediōxan
ἐδίωξαν
did persecute
V-AIA-3P
3588 [e]
hoi
οἱ
the
Art-NMP
3962 [e]
pateres
πατέρες
fathers
N-NMP
4771 [e]
hymōn
ὑμῶν  ?
of you
PPro-G2P
2532 [e]
kai
καὶ
And
Conj
615 [e]
apekteinan
ἀπέκτειναν
they killed
V-AIA-3P
3588 [e]
tous
τοὺς
those
Art-AMP
4293 [e]
prokatangeilantas
προκαταγγείλαντας
having foretold
V-APA-AMP
4012 [e]
peri
περὶ
about
Prep
3588 [e]
tēs
τῆς
the
Art-GFS
1660 [e]
eleuseōs
ἐλεύσεως
coming (venuta)
N-GFS
3588 [e]
tou
τοῦ
of the
Art-GMS
1342 [e]
Dikaiou
Δικαίου  ,
Righteous One
Adj-GMS
3739 [e]
hou
οὗ
of whom
RelPro-GMS
3568 [e]
nyn
νῦν
now
Adv
4771 [e]
hymeis
ὑμεῖς
you
PPro-N2P
4273 [e]
prodotai
προδόται
betrayers
N-NMP
2532 [e]
kai
καὶ
and
Conj
5406 [e]
phoneis
φονεῖς
murderers
N-NMP
1096 [e]
egenesthe
ἐγένεσθε  ,
have become
V-AIM-2P







































Qui la parola greca non è “presenza” (parusia) ma “venuta” (eleusis). Gesù venne come Cristo o Messia quando fu battezzato da Giovanni e unto con spirito santo da Dio, ma anche se allora era fisicamente presente, la sua presenza regale ( parusia ) doveva ancora iniziare. Non aveva ancora cominciato a regnare come re. Quindi, Luca in Atti 7:52 si riferisce alla venuta del Messia o Cristo, e non quella di Gesù in qualità di Re.

Quindi, verrebbe da dire che quando i discepoli hanno chiesto della presenza di Gesù avevano l'idea di riferirsi al ritorno di Gesù in qualità di Re.

Il fatto che pensassero che il governo regale di Cristo avrebbe coinciso con la distruzione del tempio, non significa che fosse davvero necessario che accadesse. Il fatto che volessero un segno del suo arrivo o avvento come re di certo non significa che ne avrebbero avuto per forza di cose uno. Questa domanda viene dire che non sia stata ispirata da Dio. 

Apriamo una parentesi importante
Quando diciamo che la Bibbia è ispirata da Dio, ciò non significa che ogni opera scritta in essa provenga da Dio. Diciamo un ovvietà quando il Diavolo tentò Gesù, Geova Dio non stava mettendo parole in bocca a Satana. Chi crede in Dio sa che il diluvio è esistito ma sa anche che potrebbe essere esistito non come ci è stato fatto intendere.
Da Testimoni di Geova affermiamo che Gesù iniziò a regnare nel 1914 come Re. Ora poniamoci la domanda seria che tutti si pongono e nessuno poi da una risposta concreta, dove sono le prove? 

La presenza di un re dell'antica Roma quando raggiungeva una provincia romana era davvero evidente. Quando il re era presente le cose cambiavano, si emanavano leggi, si avviavano progetti. L'imperatore Nerone fu intronizzato nel 54 d.C. ma per i Corinzi la sua presenza iniziò nel 66 d.C. quando visitò la città e propose la costruzione del Canale di Corinto. Non è successo perché è stato assassinato poco dopo, però penso che sei in grado di avere un idea di quello che sostengo.

Allora, dov'è la prova che la presenza del re di Gesù iniziò più di un secolo fa? Del resto, quando alcuni dicono che la sua presenza iniziò nel 70 EV, anche in quel caso dove sono le prove? L'apostasia cristiana, i secoli bui, la guerra dei 100 anni, le crociate e l'inquisizione spagnola, non sembra che tutti questi avvenimenti dimostrino la presenza di un re come quello che mi aspetto che sia. Altrettanto di questa organizzazione che difficilmente possiamo credere che sia davvero governata da questo stesso re.

L'evidenza storica ci porta alla conclusione che la presenza di Cristo, sebbene menzionata nella stessa domanda, sia un evento separato dalla distruzione di Gerusalemme e del suo tempio.

Quindi, Gesù è stato in grado di avvisarli sulla vicinanza della fine del sistema di cose ebraico?

Alcuni potrebbero chiedere: “Gesù divenne re nel 33 EV?” Potrebbe essere, in Salmo 110:1-7 parla che si sarebbe seduto alla destra di Dio finché i suoi nemici non sono sotto i suoi piedi. Anche in questo caso, con non si tratta necessariamente che si parli dell'intronizzazione di un re, ma della visita o presenza di un re. Le cose non coincidono.  Possiamo solo essere certi che l'evidenza di un re o di un governo celeste sulla terra non l'abbiamo per quanto si battano i piedi e si digrignino i denti.

C'è chi crede che tutte le profezie pronunciate da Gesù, comprese quelle che si trovano nell'Apocalisse, si siano adempiute nel I secolo. Questa scuola di teologia è conosciuta come Preterismo e coloro che la sostengono sono chiamati Preteristi. Personalmente, non mi piacciono le etichette perché non piace pensare di essere parte di gruppi identificabili con una definizione. In tutti i casi valgono le stesse considerazioni che abbiamo fatto poc'anzi.

Il fatto che alcune delle parole di Gesù si siano adempiute nel I secolo è al di là di ogni ragionevole dubbio,. La domanda è se tutte le sue parole si applicano al primo secolo. Alcuni sostengono che sia così, mentre altri sostengono un duplice adempimento. Una terza alternativa è che parti della profezia si siano adempiute nel I secolo mentre altre parti devono ancora avverarsi.

ma siamo solo all'inizio del viaggio...

giovedì 19 maggio 2022

La fine degli ultimi giorni - parte 2

I discepoli stanno attraversando un momento difficile, quando hanno iniziato ad allontanarsi dal tempio, ed era come se sapessero che l'avrebbero visto per l'ultima volta con Gesù.

  • Matteo 24:1 Mentre Gesù se ne andava dal tempio, i suoi discepoli gli si avvicinarono per mostrargli gli edifici del tempio
  • Marco 13:113 Mentre usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: “Maestro, guarda che pietre e che edifici!”
  • Luca 21:55 In seguito, mentre alcuni parlavano del tempio e di come fosse ornato con belle pietre e doni offerti a Dio,
Notate come i tre evangeli siano molto coerenti con l'emozione di far vedere qualcosa a Gesù che evidentemente non sentiva ne percepiva allo stesso modo. Il versetto seguendo di Matteo 24:2 leggiamo testualmente “Vedete tutte queste cose?... In verità vi dico che qui non resterà pietra su pietra; tutti saranno gettati a terra”. ( Matteo 24:2 NIV)

Dato quel contesto, cosa pensi che avessero in mente gli apostoli quando chiesero a Gesù: "Dicci, quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?" ( Matteo 24:3 NWT) Poniti la domanda da solo...

Gesù, sapeva cosa avevano in mente, cosa li riguardava, cosa stavano veramente chiedendo e quali pericoli avrebbero dovuto affrontare dopo la sua partenza. La Bibbia dice che li amò fino all'ultimo, e l'amore cerca sempre il vantaggio della persona amata. ( Giovanni 13:1 ; 1 Corinzi 13:1-8 )

L'amore di Gesù per i suoi discepoli lo ha spinto a rispondere alla loro domanda in modo che ne avrebbero poi trovato beneficio. Se la loro domanda presupponeva circostanze diverse dalla realtà, non avrebbe avuto senso rispondere. Tuttavia, c'erano cose che non sapevano, cose che non potevano sapere e cose che non potevano ancora capire 

  • (Matteo 24:36) “Quanto a quel giorno e a quell’ora, nessuno li conosce, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre.
  • (Atti 1:7) Lui rispose: “Non sta a voi conoscere i tempi o i periodi che il Padre ha posto sotto la propria autorità,
  • (Giovanni 16:12) “Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora non siete in grado di comprenderle.
Riassumendo questo punto: Gesù trascorse quattro giorni a predicare nel tempio e durante quel periodo profetizzò la fine di Gerusalemme e del tempio. Poco prima di lasciare il tempio per l'ultima volta, disse ai suoi ascoltatori che il giudizio per tutto il sangue versato da Abele fino all'ultimo profeta martirizzato sarebbe sceso su quella stessa generazione. Ciò segnerebbe la fine del sistema di cose ebraico; la fine della loro età. I discepoli volevano sapere quando sarebbe successo.

Ma questo era davvero utto ciò che si aspettavano che accadesse?

No.

Poco prima che Gesù ascendesse al cielo, gli chiesero: "Signore, restituisci il regno a Israele in questo tempo?" ( Atti 1:6 NWT)

Sembra quindi che accettassero che l'attuale sistema ebraico sarebbe finito, ma credevano che una nazione ebraica restaurata sarebbe seguita sotto Cristo. Ciò che non riuscivano a cogliere in quel momento erano le scale temporali coinvolte. Gesù gli aveva detto che si sarebbe assicurato il potere regale e poi sarebbe tornato, ma dalla natura delle loro domande sembra evidente che pensavano che il suo ritorno sarebbe coinciso con la fine della città e del suo tempio.

Si è rivelato essere così?

A questo punto, è vantaggioso tornare alle questioni sollevate in precedenza sulla differenza tra il racconto di Matteo della questione e quello di Marco e Luca. Matteo aggiunge la frase: "Quale sarà il segno della tua presenza?" Come mai? E perché quasi tutte le traduzioni lo rendono 'il segno della tua venuta' o 'il segno del tuo avvento'?

Questi sono termini sinonimi?

Possiamo rispondere alla prima domanda rispondendo alla seconda. E non commettere errori, sbagliare si è già dimostrato spiritualmente devastante, quindi proviamo a farlo bene questa volta.

Quando la Traduzione letterale di Young e la Traduzione del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova rendono la parola greca parusia , come “presenza”, sono termini letterali. Da Testimoni di Geova ci stiamo concentrando sull'uso comune della parola, che letteralmente significa "essere accanto" (AIUTO Word-studies 3952) Il  pregiudizio dottrinale ci fa credere che Gesù è invisibilmente presente dal 1914. Questa quindi non è la seconda venuta di Cristo. Da Testimoni di Geova, Gesù è venuto, o verrà, tre volte. Una volta come Messia, di nuovo nel 1914 come Re davidico ( Atti 1:6 ) e una terza volta ad Armaghedon...

(Atti 1:6) Quando si furono riuniti, gli chiesero: “Signore, è questo il tempo in cui ristabilirai il regno per Israele?”


ma non finisce qui.

sabato 14 maggio 2022

La fine degli ultimi giorni - parte 1

Karl Brjullov (1799-1852) - Gli ultimi giorni di Pompei
Matteo 15:9: “ Mi adorano invano; i loro insegnamenti sono semplicemente regole umane”. (NIV)













Buona giornata a tutti ragazzi e ragazze, oggi faremo un viaggo che ci porterà nell'immaginario teocratico degli “ultimi giorni”. Sarà un sorta di regressione, che ci porterà a prendere in considerazioni tanti aspetti fondanti della fede e per questo motivo li definiamo importanti comprenderli a fondo anche e sopratutto, nel nostro nuovo ruoli di consapevoli. Gli "ultimi giorni" sono una definizione temporale che da Testimoni di Geova conosciamo molto bene e sappiamo bene a cosa facciamo riferimento senza ambiguità. Parleremo nel dettaglio di quella universalmente chiamata “la profezia di Gesù degli ultimi giorni” che è scritta in Matteo 24 ; Marco 13 ; e Luca 21. Questa profezia è centrale negli insegnamenti, così come lo è con tutte le altre religioni avventiste. E' un viaggio di sola andata fatto di diversi post... ma questo lo scopriremo poi... buona lettura.

Le parole profetiche che si trovano in questi tre racconti evangelici sono il risultato di una domanda posta a Gesù da quattro dei suoi apostoli. In primo luogo Matteo 24:3.

  1. Matteo 24:3 –  Mentre sedeva sul Monte degli Ulivi, i discepoli gli si avvicinarono in privato e gli chiesero: “Dicci: quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e della conclusione del sistema di cose?”
  2. Marco 13:3 , 4 -Mentre sedeva sul Monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea gli chiesero in privato: 4 “Dicci: quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose dovranno giungere alla conclusione?” 
  3. Luca 21:7 – Allora gli chiesero: “Maestro, quando avverranno dunque queste cose? E quale sarà il segno del tempo in cui queste cose dovranno accadere?”
Dei tre, solo Marco ci dà i nomi dei discepoli che pongono la domanda. Gli altri non erano presenti. Matteo, Marco e Luca comunque ne hanno sentito parlare di seconda mano. Matteo spezza la domanda in tre parti. Matteo include la domanda: "Qual è il segno della tua presenza?" ed è l'unico che lo fa.

Per uno studio esegetico serio, potremmo chiederci perché questo elemento viene omesso da Marco e Luca? Pensate alla risposta e proponetela ai lettori del blog, tenete conto che questi aspetti non sono secondari, sono la base per la profezia degli ultimi giorni e non possono essere semplicemente fatti scadere a differenze marginali. Il tema biblico deve essere preso nel suo contesto completo.

Vediamo il contesto

Erano tutti ebrei e come ben sapete avevano una caratteristica molto particolare che li rendeva diversi rispetto a tutti gli altri popoli. A quel tempo le "nazioni" avevano governi aggregati dalla religione. Non esistevano governi laici ma solo religiosi. La religione così stava sopra alle leggi che governavano il popolo.

Le differenze religiose creavano identità uniche e il relativo senso di appartenenza ad un gruppo guidato da forze superiori. Da un punto di vista meramente pratico ciò che distingueva la religione ebraica dalle altre religioni nazioni era che lei fu il primo governo monoteista al mondo. Tutti gli altri stati erano governati da religioni politeiste adoratori di idoli e tutti adoravano un pantheon di dei. I romani adoravano Giove e Apollo, Nettuno e Marte. Ad Efeso adoravano un dio dai tanti seni di nome Artemide. Gli antichi Corinzi credevano che la loro città fosse stata fondata da un discendente del dio greco, Zeus. Tutti questi dei ora sono scomparsi. Sono svaniti nelle nebbie della mitologia. Erano falsi dei.

Come adori un falso dio? E' un processo molto articolato ma piuttosto consolidato nei tempi antichi. Nella bibbia abbiamo numerosi esempi.

Ci sono due modi per adorare un falso Dio, un dio mitologico come Giove dei Romani. O fai quello che pensi che lui voglia che tu faccia, o fai quello che il suo prete dice che sia la sua volontà. In questo ultimo caso si da per scontato che ci sia qualche falso prete che ti dica di farlo. E' palese che stai davvero adorando gli uomini.

Purtroppo gli ebrei adoravano gli uomini ed è la prova l'abbiamo appena letta nelle parole di Gesù in Matteo 15:9. E' evidente che Gesù stava dimostrando molto efficacemente che non bastava appartenere ad un gruppo religioso eletto per seguire davvero la volontà di Dio.

Gesù stava predicando era un modo di vivere la religione ma come abbiamo appena detto non c'erano differenze fra religione e governo. Predicare una nuova religione significava dividere il paese in focolai di sedizione con fenomeni di ribellione incontrollata. La religione era politica.


Karl Brjullov (1799-1852) -
Gli ultimi giorni di Pompei (dettaglio)

Se eri un ebreo allora, l'unico posto in cui adorare il vero Dio è all'interno del giudaismo, e il luogo in cui la presenza di Dio esiste sulla terra è nel Santo dei Santi, il santuario interiore all'interno del Tempio di Gerusalemme. Togli tutto ciò e togli Dio dalla terra. Come potresti adorare ancora Dio? Dove potresti adorare Dio? Se il tempio non c'è più, dove puoi offrire i tuoi sacrifici per il perdono dei peccati? L'intero scenario sarebbe impensabile per un ebreo di quell'epoca.

Eppure questo è ciò che Gesù aveva predicato. Nei tre capitoli di Matteo che precedono la loro domanda leggeremo gli ultimi quattro giorni trascorsi da Gesù nel tempio, condannando i capi per ipocrisia e profetizzando che la città e il tempio sarebbero stati distrutti.
( Matteo 23,29-36 ) “Guai a voi, scribi e farisei, ipocriti! Poiché tu costruisci le tombe dei profeti e adorni i monumenti dei giusti; e tu dici: "Se fossimo stati ai giorni dei nostri padri, non saremmo stati loro partecipi del sangue dei profeti". Così testimoniate voi stessi che siete figli di coloro che hanno assassinato i profeti. Tu, dunque, riempi la misura dei tuoi padri. Serpenti! Progenie di vipere! Come sfuggirai alla sentenza della Geenna?» “Per questo, ecco, vi mando profeti, saggi e scribi. Alcuni li ucciderai e li crocifiggerai, altri li flagellerai nelle tue sinagoghe e perseguiterai di città in città; così che su di te verrà tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Berechia, che tu hai ucciso tra il tempio e l'altare. In verità vi dico che tutte queste cose ricadranno su questa generazione».
Riesci a vedere la situazione come l'avrebbero vista loro? Sei un ebreo che crede che l'unico posto per adorare Dio sia a Gerusalemme nel tempio e ora il figlio di Dio, quello che riconosci come il Messia, sta dicendo che le persone che ascoltano le sue parole vedranno la fine di tutte le cose. Immagina come ti farebbe sentire.

Quando ci troviamo di fronte a una realtà che noi, come esseri umani, non vogliamo o non siamo in grado di contemplare, entriamo in uno stato di negazione. Cosa è importante per te? La tua religione? Il tuo paese? La tua famiglia? Immagina che qualcuno di cui ti sei fidato come oltre l'affidabilità ti dicesse che la cosa più importante della tua vita sta per finire e tu sarai in giro per vederlo. Come lo gestiresti? Saresti in grado di gestirlo?

continua…