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domenica 16 aprile 2023

Il testimone di geova imbruttito: Il gorgo dei comitati giudiziari

 

Salve ragazzi oggi parleremo un po' delle dissociazioni e di cosa accade quando avviene un comitato giudiziario. Daremo delle indicazioni generali non approfondite sul comitato giusto per avere un'idea di cosa stiamo parlando.

Molti anziani dopo che hanno avuto le prime esperienze con un comitato quando capiscono come funzionano certi meccanismi preferiscono farsi amputare una gamba anziché presiederne uno

Il comitato giudiziario è una procedura infida e particolarmente sdrucciolevole spesso si prendono strade traverse sbrigative anche perchè i nominati non hanno le idee chiare di cosa stanno facendo. 

Tipicamente quando un fratello o una sorella combina qualcosa di grosso questo viene denunciato da un altro fratello o sorella all'anziano che lo segue nel gruppo di studio. L'anziano provvederà a rendere noto della cosa al sorvegliante che presiede. In quel consulto tipicamente si stabilisce se merita un comitato o meno e quindi se deve essere disassociato.

Molti anziani si lamentano perché spesso sono coinvolti in comitati senza che il corpo degli anziani ne sia a conoscenza e spesso senza che loro stessi siano a conoscenza dei fatti. 

In alcuni casi le procedure sono così velleitarie che ci sono anziani come il sottoscritto al quale ad esempio hanno chiesto di presiedere a comitati giudiziari senza sapere quale peccato era stato commesso dalla sorella (e il bello che non lo sapeva nemmeno lei ma lasciamo perdere). Sappiamo appunto di casi orrorifici ma non poco, di sorveglianti che incoraggiano il fratello a partecipare ad un comitato senza che questo sappia di cosa è accusato per essere poi inevitabilmente disassociato. Come sappiamo di casi di ragazzi che sono stati buttati fuori, ad esempio, perchè l'intendimento sulla finta neutralità cristiana non era allineato con lo spirito santo. Così chi partecipava al servizio civile era oggetto di disassociazione a prescidnere. Poi quando si sono rinvenuti... lasciamo perdere.

Ma tralasciando gli orrori giudiziari di questa organizzazione malata, lo scopo dei comitati segue una precisa filosofia teocratica (quella però più pura e integralista da libro pascete per intendersi) che richiede di non giudicare il peccato in se, ma capire  la risposta delle persona davanti al confronto della realtà del peccato. L'idea sostanziale quindi non è quella di valutare il reato commesso ma è di comprendere se la persona è effettivamente pentita. In altri termini si tenta di fare un impossibile processo alle intenzioni. Il riferimento biblico che più di ogni altro viene utilizzato per aiutare gli anziani a comprendere come si aiuta spiritualmente un peccatore è quello di Natan con il re Davide. 

Il capitolo di riferimento per tutti i comitati giudiziari di questo mondo è nel libro pascete il gregge il capitolo 16 dal titolo "Udienza giudiziaria" dove si parla delle modalità con cui da Testimoni di Geova i pastori tortur... inquisi...  dimostrano il loro amore per il gregge. In questo capitolo scopriamo quanto appena accennato e cioè che l'elemento base è proprio quello di percepire il grado di pentimento della persona accusata. Gli anziani trasformano la loro entità diventando come dei pentitemometri che sono una sorta di macchina della verità avanzata in grado di analizzare le risposte del reo (confesso o meno) e da questo determinare lo stato spirituale della persona se può continuare ad appartenere alla congregazione.

Le cose più o meno funzionano in questo modo. Dopo che il coordinatore ha ricevuto informazioni sulla questione si stabilisce chi partecipa al comitato. Di solito è un fuggi fuggi generale mascherato di buone intenzioni poi alla fine a chi tocca tocca e si sceglie quello che pesca il cerino più piccolo. Formato il comitato viene contattata la persona e invitata a essere presente all'udienza giudiziaria. 

L'udienza di un comitato giudiziario si svolge più o meno in questo modo.

1 Si fa una preghiera

2 Si espone il motivo del comitato al fratello oggetto di giudizio e si avverte che non è consentito di fare alcuna registrazione

3 Il comitato poi prendendo la Bibbia leggerà versetti come Prov 28:13 o Giacomo 5:14,15 e si autodichiara desideroso di aiutare l'accusato. Promettendo di trattarlo con benignità.

4 A questo punto l'accusato gli viene chiesto cosa ha da dire a riguardo. 

5 Se l'accusato si dichiara innocente possono venire  chiamati i testimoni della trasgressione. Che dovranno testimoniare uno alla volta.

(Qui nasce il primo cortocircuito perchè l'organizzazione ha da sempre richiesto la testimonianza in presenza anche in caso di stupro o molestie sessuali. Anche se per questi casi specifici questo non è più richiesto  non ci voleva un genio per arrivare a concludere che la vittima di uno stupro non può trovarsi faccia a faccia con il suo stupratore, ci si chiede se davvero sia lo spirito santo che guida questi comitati.)

7 Dopo di che l'accusato potrà replicare. Se lo desidera potrà portare testimoni. Che testimonieranno uno alla volta. 

(Anche qui per chiamare testimoni l'accusato deve sapere che può farlo. Ma per farlo deve sapere di cosa è accusato e quali sono i fratelli implicati. Ma nella realtà non c'è niente che possa dare al fratello indicazioni di questo tipo visto che queste indicazioni sono pubblicate in un libricino e secretato alla fratellanza. Quindi può leggere queste cose solo da blog come questo o con altri escamotage)

8 Il comitato ha quindi l'incarico di accertare i fatti ma come abbiamo già detto in particolar modo deve comprendere l'atteggiamento dell'accusato nei confronti del peccato e quindi il grado di pentimento. Questo risultato il libro suggerisce di ottenerlo attraverso l'abile uso di domande "fatte con discernimento".

9 Al termine della requisitoria  inviteranno l'accusato ad uscire per fare le proprie valutazioni ed emettere il giudizio che deve essere unanime. Se durante le valutazioni sorgono dubbi che possono essere risolti lo si può far rientrare e disporre una nuova sessione di chiarimento. Se le informazioni risultano non sufficienti è possibile sospendere il giudizio per un certo tempo. In ultima analisi condividendo eventualmente con l'ufficio, si dovrà arrivare ad un accordo.

Fine del comitato giudiziario.

N.B. Se un anziano durante il comitato alzasse la voce accusando  direttamente il fratello e la sorella qualsiasi sia il peccato commesso è una evenienza questa che lo solleverebbe istantaneamente dall'incarico . Il fratello avrebbe chiaramente dimostrato di non essere capace di dare un giudizio sereno e imparziale e non può più assolvere a quell'incarico. Gli anziani presenti dovrebbero intervenire subito rimettendo l'incarico sospendendo l'udienza, che dovrà essere rifatta con un nuovo comitato.


Il pentimento


Ora da qui nasce la problematica del pentimento, perchè ovviamente non è semplice capirlo. A questo riguardo il libro Pascete è esplicito nella disanima elencando tutta una serie di considerazioni che aiutano il Pentitometro a fare la misura corretta.

  • La confessione è stata spontanea?
  • Risponde con franchezza?
  • Ha pregato Geova?
  • Cosa ha fatto per ricucire il proprio rapporto con Geova?
  • Mostra profondo rammarico per aver danneggiato la propria relazione con Geova?
  • Mostra tristezza secondo Dio? In particolare è addolorato perchè ha disonorato Geova oppure per aver deluso i suoi famigliari?
  • Si assume la responsabilità del proprio errore?

(Ovviamente tutto funziona se la persona ha capito il peccato che ha commesso. Ma sappiamo di casi che ci sono persone che realmente non hanno capito perché sono stati oggetto di un comitato giudiziario. Questo li ha inevitabilmente condannati perché è impossibile dare segni di pentimento se non hai chiaro di cosa ti devi pentire. Es: credere che lo schiavo fedele e saggio sia il mezzo stabilito da Dio per guidare il suo popolo sulla terra è un aspetto dogmatico legato alla percezione della fede. Giudicare una persona per come percepisce l'autorità di Geova e definirla apostata per questo non ha senso, così come non ha senso giudicare una persona semplicemente per le sue opinioni)


Per ultimo ma non per importanza nel capitolo si fa spesso riferimento all'elemento di analisi del livello di pentimento che dovrebbe essere proporzionato con l'entità del peccato commesso.

(Ora già capire a cose normale se un fratello è pentito o meno non è banale pretendere di comprende la proporzione del pentimento con l'entità del peccato è oltremodo una cosa inapplicabile)

Questo tipo di analisi delle intenzioni del fratello è contestuale al procedimento indagatorio che è stato fatto precedentemente.
Il verdetto finale si suddivide sostanzialmente in due parti. Se la persona ha convinto i membri del comitato che c'è stato pentimento si darà luogo alla serie di restrizioni e il fratello o la sorella verrà fatto l'annuncio che è stato solo ripreso. Se la persona non ha convinto il comitato che è pentita allora si darà luogo alla disassociazione e verrà fatto l'annuncio che il fratello non è più un Testimone di Geova.

I comitati d'appello 

C'è la possibilità da parte di un fratello di chiedere il comitato d'appello. La procedura per questo tipo di comitato è praticamente la solita con in più la gestione eventuale rarissima che si emetta un giudizio opposto rispetto al comitato originale. Se questo fosse il caso, in ultima istanza, la Betel darà indicazioni per la risoluzione definitiva. In tutti i casi praticamente il verdetto è segnato. 

(Chi riesce ad ottenere il comitato d'appello è sicuro di scatenare un balailame che lo terrà sulla graticola per qualche ulteriore settimana. Alla fine il risultato è che il fratello si ritroverà davanti a due comitati di anziani sfrantumati che gli diranno da domani non sei più un testimone di Geova non per il mancato pentimento ma per la rottura di ...).


La riassociazione


Nel caso della disassociazione o della dissociazione viene protocollata anche la modalità di riassociazione. Per la riassociazione si devono comunque ridare prove concrete di pentimento e dimostrare di aver abbandonato la condotta peccaminosa.

La lettera più o meno potrebbe essere scritta in questo modo

Cari fratelli 

Sono <nome e cognome>. E' da <mesi/anni> che sono stato/a disciplinato/a da Geova nella congregazione <nostra/provenienza>. Inizialmente non comprendevo il peccato commesso poi con dolore e rammarico, Geova mi ha reso chiaro quanto sono stato/a sleale nei suoi confronti e nei confronti della sua organizzazione. Sono <mesi> che ho ripreso a frequentare tutte le adunanze e sto cercando di ripristinare la mia relazione personale con Geova che è per me la cosa più importante della mia vita. Per tanto tempo ho riflettuto sulla questione e anche dolorosamente ho compreso il valore prezioso della disciplina che mi è stata impartita. Vi chiedo così se potete prendere in considerazione la personale richiesta di riassociazione. Se non fosse il caso sarebbe comunque per me di immenso valore se mi aiutate a trovare tutto quello che ancora mi manca per servire Geova in un modo più completo. Rimango in attesa di vostre indicazioni con affetto vostro.<nome e cognome>

Alla richiesta solitamente effettuata con una lettera di questo tipo al corpo degli anziani si darà seguito alla valutazione se è il caso di dare davvero seguito alla riassociazione. La prassi vuole che la prima richiesta venga cestinata è una cosa piuttosto stupida ma avviene così e non si capisce il motivo. Dopo la seconda o più richieste il coordinatore darà l'incarico assieme ai collaboratori più stretti il segretario o il sorvegliante del servizio stabilendo il comitato di riassociazione che nella maggioranza dei casi sarà il solito che ha disassociato il fratello o la sorella. 

(Quando viene stabilito il comitato di riassociazione così come per quello di dissociazione è sempre perchè le valutazioni sul fratello sono state già fatte e si è già stabilito che venga riassociato)

La procedura di riassociazione avrà le stesse caratteristiche del comitato giudiziario. Il fratello sarà di nuovo invitato a all'udienza questa volta chiamata per la riassociazione. In questa udienza il fratello o la sorella sarà invitata a esprimersi a riguardo e dovrà confermare il pentimento espresso nella lettera. Dopo di che la persona gli verrà chiesto di allontanarsi per permettere al comitato di decidere se accettare la richiesta o meno. 

(Qui valgono le stesse condizioni fallaci precedenti se un fratello non ha compreso l'entità del peccato sarà impossibile per lui dimostrare di essere pentita e non sarà in grado di superare nessun comitato di riassociazione)

In caso di riassociazione al fratello verrà subito dato il privilegio di riuscire in servizio mentre per le altre attività teocratiche verranno date a prescindere restrizioni di vario tipo. Per tutta la durata delle restrizioni il fratello verrà incoraggiato a ripristinarsi spiritualmente e avrà una continua assistenza per verificare che il fratello si sia completamente ristabilito.

Sulla dissociazione

Un ultimo aspetto, la dissociazione, intesa come richiesta di non essere più un testimone di Geova, esiste di due tipi quella esplicita e quella indotta.

Quella esplicita si attua quando la persona richiede di non essere più un testimone di Geova con una lettera di intenzioni. Questo farà seguito un intervento diretto degli anziani che chiederanno spiegazioni a riguardo. Attenzione perchè c'è l'eventualità che le spiegazioni inducano i fratelli a farti la strana richiesta di essere ricevere la visita pastorale di un comitato giudiziario.

Quella indotta invece è più delicata perchè ad esempio nel caso in cui la persona si sia unita ad un altra organizzazione religiosa prendendo parte ad un rito religioso o ad esempio nel caso in cui la persona accetta sangue volontariamente viene istituito un comitato che il libro pascete chiama ambiguamente non giudiziario che stabilirà l'entità del peccato e determinerà la dissociazione senza verificare il pentimento.

(Il senso che se ne trae è quello di stabilire una procedura di auto espulsione senza fare un comitato giudiziaro che potrebbe diventare un problema ad esempio nel caso specifico delle trasfusioni per motivi che ben immaginate)

buona serata