sabato 30 gennaio 2021

Tieni lo sguardo fisso sullo specchietto retrovisore

L'organizzazione sta andando avanti in questa immaginifica opera che adesso proprio con l'avvento di questa pandemia ha reso evidente la struttura mistificatoria dell'opera teocratica.

Con un fratello di recente ci siamo ricordati di uno spettacolo televisivo del Drive In dove il comico Gianfranco d'Angelo assieme alla spalla Ezio Greggio presentavano le imprese acrobatiche del suo cocker Has Fidanken. Il cane nella sua rappresentazione ovviamente rimaneva perfettamente fermo mentre il comico sosteneva l'avvenuta esibizione.

 



Ecco l'organizzazione ci è sembrata un po' come questo saltimbanco che tenta di imbrogliarci con le chiacchiere. Ma a ben vedere quello che sta facendo l'organizzazione in questo momento non è solo quella di non farci vedere l'esercizio ma anche di non farci vedere nemmeno il cane. A quel punto ci viene da dire ma non è che niente niente siam noi che paghiamo il biglietto e siamo sempre noi che facciamo anche da cane?

Istituzionalizzati

Questa opera di mistificazione è essa stessa causa di inciampo da parte della fratellanza. Il continuo controllo delle attività quotidiane, rendono le persone volontariamente compartecipi degli stessi interessi teocratici. Tutta questa opera di aggressione della vita le rende anche istituzionalizzate è un po' uno dei tanti problemi più importanti che la fratellanza deve affrontare.

Avete provato disagio quando siete diventati inattivi? Avete difficoltà a relazionarvi con altri? Non riuscite a stabile rapporti significativi? Non avete nessun amico che vi scrive e vi dice come state? Tutti queste piccole difficoltà che poi diventanto però grandi e difficili da superare sono il risultato di questo tipo di problema.  




Per visualizzare meglio il concetto di "istituzionalizzato" potete vedere un bel film del 1994 "Le ali della liberta" con Tim Robbins e Morgan Freeman. Andy il protagonista era vicedirettore di una banca e venne condannato a due ergastoli per l'omicidio di sua moglie e del suo amante, omicidi che però non aveva commesso ed era completamente innocente. Andy così raggiunge il carcere e il film racconta un po' l'odissea e la vita passata in quel luogo lontano da Dio a dagli uomini. Andy dopo tante vicissitudini piuttosto cruente ad un certo punto diventa aiutante della bibliotecario del carcere, un vecchio che aveva passato gli ultimi 50 anni della sua vita fra quelle celle. Ad un certo punto viene concessa la libertà condizionata al vecchio Brooks (rappresentato da James Whitmore) , il quale, pur non commettendo omicidi, ha però trascorso quasi l'intera vita in carcere a occuparsi della biblioteca, e non ha pertanto alcun desiderio di uscire dalla prigione, considerandola ormai come casa sua. Red un altro carcerato considera Brooks un individuo ormai istituzionalizzato. Essendo rimasto in carcere per troppo tempo, teme il mondo di fuori e lo rifiuta. Nel maldestro intento di restare all'interno del carcere, Brooks arriva ad aggredire un altro detenuto, minacciandolo con un coltello alla gola, ma viene fermato da Andy. L'episodio resta circoscritto e senza conseguenze, e così Brooks lascia il carcere. Come atteso, la vita fuori per Brooks è molto difficile: è solo e non riesce ad integrarsi; perciò, disperato, si impicca nell'alloggio ponendo fine alle sue sofferenze. Sulla trave dove si è impiccato c'erano però altri segni di persone che prima di lui avevano fatto la stessa scelta. Erano tutte persone istituzionalizzate.

La rappresentazione di Brooks come persona che si è lasciata pesantemente condizionare dal sistema carcerario è la stessa che hanno tantissimi fratelli se non la quasi totalità. Ora ovviamente le congregazioni non sono carceri ma il concetto non cambia se poi comunque le persone coinvolte non fossero davvero in grado di gestire la loro vita attuale al di fuori dell'organizzazione stessa semplicemente perchè non hanno le risorse psichiche per farlo. Le gabbie mentali non sono diverse dalle prigioni fisiche.


L'istituzionalizzazione problema generale

Per capire un po' come questo elemento non sia solo un espediente cinematografico per creare patos ma una vera e propria patologia seria, viene descritta una pagina di Wikipedia (https://en.wikipedia.org/wiki/Institutional_syndrome) dove scopriamo che questa sintomatologia nasce con la gestione, possiamo dire fallimentare dei manicomi che sono stati anche per questo motivo definitivamente chiusi. I malati psichiatrici dopo essere stati costretti a rimanere per un lungo periodo di tempo in una struttura psichiatrica si abituavano a vivere in quel contesto talmente tanto da non riuscire più ad integrarsi con il mondo esterno. Questa consapevolezza è diventata uno studio generale importante da parte di istituti dottori psichiatri e psicologi.

Talmente importante che in questa pubblicazione dell'organizzazione mondiale della salute viene riconosciuta come sintomatologia di alcune malattie di disordine mentale


Un altro link interessante che spiega il problema.


Ovviamente come per tutte le patologie psichiatriche è facile riconoscersi sintomatologie depressive o qualche nevrosi di questo tipo. Tutti abbiamo livelli vari di disagio relazionale nei confronti del nostro prossimo. Ma non stiamo parlando di questo. La tendenza a preferire uno stato di cose consolidato come il semplice disagio della vita che viviamo  potrebbe portarci ad alimentare questo atteggiamento deviato e diventarne una nevrosi. Come sicuramente avrete notato specialmente per i fratelli che sono da diversi decenni stati all'interno della congregazione c'è un naturale forma di difficoltà nel vivere una vita propria al di fuori delle attività teocratiche. La domanda potrebbe quindi essere: questo disagio è sovrapponibile a questa forma di nevrosi da istituzionalizzazione che ci impedisce naturalmente di gestire relazioni che sono estranee al contesto sociale con cui abbiamo vissuto per tanto tempo?

Alcune considerazioni personali
 
Preso atto che a seconda dei livelli e dell'intensità della patologia essa detenga il controllo delle nostre azioni non è con lo strappo o con la rottura che apriamo le porte alle soluzioni della nostra vita. Così come l'apertura dei manicomi non avevano risolto i problemi psichiatrici dei degenti. Come si risolvono questi problemi grandi e difficili di stress psichico che è arrivato ad essere patologico? Non c'è nulla da fare si deve passare attraverso un percorso di cura e per questo c'è bisogno di tempo e anche tanto. I super eroi guardateli al cinema ed evitate di mettere a rischio i vostri affetti più cari. A seconda dei casi per smontare quella gabbia mentale che abbiamo costruito ci vorrà un tempo proporzionato a quanto abbiamo impiegato per costruirla. 

Prendendo come spunto l'articolo di Torre di Guardia di questa settimana "Tieni lo sguardo fisso davanti a te" vediamo come si consolidano i tanti mattoni che compongono quella sorta di gabbia mentale di una persona istituzionalizzata.

In questo articolo si prendono in considerazione tre aspetti che stanno diventando un problema concreto per la fratellanza ma ovviamente vengono rielaborati in questa nuova lingua il teocratichese. I problemi espressi sono veri e toccano corde sensibili della fratellanza consapevole. Il trucco sta nella capacità di rielaborare il problema, modificandolo e cambiando si riesce a mantenere quello stesso potere di fidelizzazione tipico delle persone istituzionalizzate.

I problemi che la fratellanza incontra per questo articolo sono sostanzialmente tre

  • La nostalgia
  • Il risentimento
  • Eccessivi sensi di colpa

Nel primo punto si prende in considerazione la scrittura di Ecclesiaste 7:10 che dice

10Non dire: “Come mai i giorni passati erano migliori di questi?”, perché non è da saggi chiedere una cosa del genere.

Scrittura incontestabile,  non è da saggi far rivivere nel nostro presente un passato che non esiste più e che potrebbe condizionare pesantemente in modo negativo il nostro futuro. La prima cosa che ci chiediamo è perchè la fratellanza potrebbe soffrire di questo problema? Perchè è nostalgica rispetto a cosa? Salomone che pare sia stato il presunto autore del versetto sapeva bene che non vai da nessuna parte se guardi sempre indietro.


La nostra caratteristica è l’eterna nostalgia per tutto ciò che non c’è più e questa nostalgia è presente in ogni ambito della nostra vita. Da ragazzi che crescono siamo nostalgici per un’infanzia che sarebbe potuta essere diversa. Da figli siamo nostalgici perché vorremmo genitori più comprensivi e da genitori siamo nostalgici perché vorremmo che i nostri figli non crescessero mai. In tutta questa nostalgia ciò che ci rimette sempre è il nostro futuro. È proprio il futuro quello che sembra essere la vittima di un essere umano che non riesce ad avere un controllo consapevole su stesso. link


Il primo spunto è quello di prendere atto che molti nella fratellanza incominciano a lamentarsi per le condizioni odierne di questa organizzazione e così psi pensa naturalmente che le cose sono in qualche modo cambiate. Un po' così come è accaduto anche nell'antico Israele quando dopo essersi allontanati dal paese organizzato e florido dell Egitto si sono accorti che con le chiacchiere non si coltivano i porri e le cipolle (Numeri 11:5). Si cerca di dare un'applicazione pratica a questo aspetto applicandolo all'esperienza di una sorella Audrey Hyde che ha passato 63 anni della sua vita nel servizio continuo ma come dice la sua biografia è stata in realtà all'interno delle attività betelitiche in un ruolo non indifferente.

Come si può notare dall'esperienza la sorella nega di aver sofferto di nostalgia proprio come farebbe una sorella istituzionalizzata e quindi non si capisce molto come essa può essere di aiuto visto anche il fatto che la sua vita è stata per tanti motivi molto diversa rispetto alla praticamente totalità della fratellanza.

Il passaggio però risulta chiaro considerando che molti fratelli si stanno accorgendo che le cose non stanno funzionando così come si immaginavano. La macchina teocratica del servizio è una macchina che non proclama proprio nulla ed ha lo scopo solo di mantenere il controllo delle attività del fratello e della sorella. Un po' come le macchine in Matrix che sfruttano il calore degli umani che come batterie alimentano il sistema. Pensate che le congregazioni aumentano le comitive di servizio con il semplice scopo di tenere occupata la fratellanza in una situazione paradossale di completo stallo della predicazione. A che serve una comitiva di servizio se il servizio non lo puoi fare? 





Così molti nella confusione mentale guardando la scuola di ministero sono disorientati e non capiscono cosa c'è che non va. Ancora adesso fanno presentazioni per un servizio che non si può fare, il primo contatto che non si può fare, la visita ulteriore che non si può fare, lo studio biblico che non si può fare. Fanno assemblee dove si fanno vedere adunanze studi biblici visite pastorali che non si possono fare. I fratelli guardano questa poltiglia esortativa così come il mio macellaio guarderebbe il beverone proteico dell'Herbalife. Molti della fratellanza ingenuamente si chiedono ma quanto quanto tempo prima vengono preparate le adunanze? Perchè non le hanno aggiornate?

Ecco che l'inganno della nostalgia è quello di pensare che prima queste cose non accadevano o non sarebbero mai accadute e invece si ingannano perchè nella realtà l'organizzazione non è mai cambiata è sempre stata così. Le parti inapplicabili del servizio di casa in casa sono la dimostrazione di come l'organizzazione consideri il servizio che è totalmente inutile per la predicazione e lo scopo è solo quello di tener occupata la fratellanza.

Risentimento

Per il risentimento si fa riferimento a Levitico 19:18 che dice

18“‘Non devi vendicarti né nutrire rancore contro i figli del tuo popolo, e devi amare il tuo prossimo come te stesso. Io sono Geova.

Scrittura che è parte della legge mosaica dove il legislatore auspica ad un ben più elevato sentimento morale in grado di sopportare le eventuali ingiustizie. Tutte le volte che si prende una scrittura dell'antico testamento e in particolare della legge mosaica mi viene un po' l'orticaria,  mi chiedo ma Gesù cosa è venuto a fare? Ma lasciamo perdere e analizziamo il paragrafo, anche in questo caso il redattore dell'articolo non ci aiuta perché nell'esempio ci narra l'esperienza di una sorella che accusò un'altra sorella ingiustamente e che dopo aver compreso l'errore si scusò.

Ora se fosse avvenuta una cosa del genere il risentimento potrebbe risultare ingiusto. Una sorella che fa un errore e poi si scusa ha tutte le carte in regola per essere perdonata. Perché provare risentimento? Perchè temere ad esempio di non poterla mai perdonare?




Qui c'è da dire che questo fatto non è circoscritto all'esperienza che come detto risulta inapplicabile ma è il risultato vero di un clima giustizialista che è reale in molte congregazioni. Questa forme di spiritualità degenere hanno raggiunto livelli esasperati rendendo le relazioni dei fratelli complicate. Le nomine interne spesso condizionate da compiacenti relazioni di familismo teocratico rendono le espressioni della fede solo un adempimento formale. Così l'esasperazione di questi rapporti contraffatti porta a confondere la lealtà a Geova con la lealtà all'organizzazione. 

le vie del risentimento sono tortuose, e può accadere che quelle stesse vittime diventino tiranniche, che pretendano di vantare un credito morale illimitato, perfino ... che scatenino campagne persecutorie in nome delle persecuzioni subite. L’egemonia del politically correct ... prende in quei casi la forma di un ricatto morale permanente. E il ricorso, a volte anche gratuito, a una certa dose di scorrettezza politica è stata per alcuni, in questi anni, una via umoristica per sottrarsi al ricatto. (link)

A ben vedere risulta complicato considerare possibile che io per tutta la vita possa in qualche modo condizionare il mio rapporto con i familiari consanguinei ostracizzandoli e quindi non perdonare più il loro peccato nei confronti della congregazione e poi gestire con lo stesso giudizio le realtà spirituali traballanti delle congregazioni. E ovvio che poi come risultato posso solo irrigidirmi in un modo sconnesso e sconclusionato ma tutto questo è il risultato della sconnessa e sconclusionata  disassociazione famigliare così come viene applicata e da qui l'inevitabile natura del risentimento che tanti nella fratellanza hanno e che l'articolo ben si guarda dall'affrontare.

I sensi di colpa

In questo caso abbiamo come riferimento la scrittura di Giovanni 3:19,20 che dice

19Sarà dunque da questo che sapremo di avere origine dalla verità, e rassicureremo il nostro cuore davanti a lui20riguardo a qualunque cosa per cui il cuore possa condannarci, perché Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.

Il vangelo di Giovanni è particolare perchè lo considero sempre un vangelo che si discosta e rompe un po' rispetto alle considerazioni e consuetudini degli altri vangeli. In questo caso nella scrittura citata si parla appunto di come molti nella fratellanza abbiano grossi problemi riguardo la considerazione che hanno di se. La premessa è un po' la solita avere sensi di colpa è una cosa sana e giusta. Averne troppi no. Questa situazione è molto tipica ma è di nuovo il risultato di quanto espresso nel punto precedente: come possiamo evitare di avere sensi di colpa quando sappiamo che nella congregazioni ci giudicano, appunto confidando in questa emozione limitativa che è il senso di colpa?



Il senso di colpa è una delle chiavi emozionali più forti potenti e motivanti che vengono utilizzate nelle congregazioni. Così come risulta ad esempio dall'esperienza stessa del fratello vittima della pornografia. Confidando la cosa agli anziani essi sicuramente l'hanno esortato e come premio per la cosa gli hanno sicuramente tolto gli incarichi e l'avranno così ostracizzato per un po'. Cosa succede quindi? Il fratello associa nella sua testa il peccato che ha commesso con la rimozione degli incarichi. Quindi fino a quando non riotterrà gli incarichi penserà che Geova non lo ha ancora perdonato.

La vittima ha una percezione di sé svalutata, denigrata e danneggiata. La vittima tende a rivedere passo dopo passo la sequenza che l’ha vista coinvolta, cercando le ragioni per cui è diventata vittima. Ciò nasce da una esigenza interna che cerca possibile spiegazioni del perchè sono diventati vittime e nel contempo esprimono un dubbio su se stessi, la preoccupazione di avere le stigmate della vittima designata. Il senso di colpa nasce dal timore oscuro di aver fatto qualcosa di sbagliato che ha polarizzato su di sé l’attenzione del persecutore. La vittima di una rapina si domanda quando, come ha mostrato il contenuto della sua borsa e come questo possa essere stato un invito alla rapina. (link)

Il senso di colpa fra l'altro è legato molto ai sentimenti che richiamano la nevrosi da istituzionalizzato citata nella parte preliminare del post. Ovviamente non viene considerato un problema all'interno dell'organizzazione ma noi sappiamo che è solo un effetto depravato del senso di sottomissione che potrebbe avere chi è vittima della sindrome da istituzionalizzato.

Quando riotterrà gli incarichi? E' probabile mai, per questo proverà a vita sensi di colpa. Il suo progresso spirituale è segnato a meno che non dimostri atti di fedeltà estrema all'organizzazione tali da far dimenticare il suo passato. Ma sono casi rari, nella maggioranza delle situazioni in tutte le congregazioni avverrà che il fratello passerà la sua vita ad essere ostracizzato e ad avere questi sentimenti di indegnità. Chi otterrà gli incharichi? Altri istituzionalizzati. 

In conclusione dove rivolgiamo il nostro sguardo? La fratellanza nelle congregazioni con questi articoli è contrariamente alle intenzioni, viene costretta come dice il titolo del post a guardare nello specchietto retrovisore illudendosi di vedere il suo futuro mentre invece si sta tenendo forte al suo passato che non vuole lasciare. Il suo presente è condizionato da questa fiction che non esiste e che invece questa organizzazione continua a presentare alla fratellanza come realtà.


Referenze web









p.s.

lettera di addio scritta da Brooks nel film le ali della libertà

"Miei cari amici, è incredibile come vadano veloci le cose qua fuori. Ricordo che una volta quando ero ragazzo vidi una macchina, ma adesso sono dappertutto. Sembra che all'improvviso il mondo abbia una gran fretta. Il comitato per la libertà condizionata mi ha trovato una camera in un posto che si chiama "Il birraio" e un lavoro: sono inserviente in un supermercato. È un lavoro duro. Io faccio del mio meglio ma le mani mi dolgono in continuazione. [...] Al direttore non sono molto simpatico. Qualche volta, dopo il lavoro, vado nel parco e do da mangiare agli uccelli. A volte penso che anche Jake potrebbe venire lì, così, per farmi un saluto, ma non l'ho mai visto. Spero che dovunque si trovi stia bene e che si sia fatto nuovi amici. Ho qualche problema a prendere sonno la notte. Faccio spesso dei brutti sogni in cui cado nel vuoto, mi sveglio spaventato e a volte mi ci vuole un po' per ricordarmi dove sono. Magari dovrei comprarmi una pistola e rapinare il supermercato così mi rimanderebbero a casa; potrei sparare al direttore giacché ci sono, tanto per andare sul sicuro. Ma credo di essere troppo vecchio ormai per fesserie del genere. Non mi piace qui, mi sono stancato di avere paura in continuazione, così ho deciso di andarmene. Non credo che se la prenderà nessuno... A che serve un avanzo di galera come me?"


venerdì 22 gennaio 2021

Osservatore teocratico: 10 domande impertinenti sulla vita nell'organizzazione

3 tipologie di domande per una comunicazione elegante e strategica


Come avrete sicuramente notato abbiamo più di una volta proposto alla fratellanza post che consentivano di poter rispondere a 10 domande consapevoli. Domande che abbiamo spesso chiamato impertinenti perchè cercano di far venire fuori gli aspetti più utili per la fratellanza consapevole.

Questa volta abbiamo contattato due rappresentanti della fratellanza consapevole che hanno avuto esperienze teocratiche in un certo senso paragonabili e ci hanno dato le loro risposte. 

In questo post abbiamo però un testimonial d'eccezione perché abbiamo contattato un fratello che di recente è stato oggetto di discussione nel nostro blog. Il fratello che molti di voi conoscono bene si chiama Rolf Furuli a cui siamo grati perché ha con molto spirito di abnegazione accettato la nostra proposta rispondendo alle nostre domande impertinenti. Le risposte che ha dato sono anticipate dalla voce A1.

Il fratello A2 è un fratello che per tanti motivi ha chiesto l'anonimato ma la grande esperienza all'interno della congregazione ci permette di poter avere un confronto significativo. Confronto che ci permette di mettere insieme due nazioni completamente diverse ma come potrete notare si esprimeranno si con opinioni diverse ma anche con interessanti simmetrie che li renderanno molto vicini. Le domande sono state fatte in modo da poter essere comprese solo da chi è stato all'interno della congregazione e da questo potrete anche notare come ci sia una sorta di pensiero uniforme e coerente che la fratellanza ha riguardo a certi problemi, indipendentemente dalle posizioni dell'organizzazione. Prima di passare alle risposte ancora una piccola premessa riguardo al nostro compagno di viaggio Rolf. 

Rolf come molti di voi già sanno è stato disassociato di recente dalla congregazione ma prima di questo è stato come molti di noi un Testimone di Geova a tutti gli effetti. Le sue posizioni sono riassunte in un sito web da lui gestito ed aggiornato.

https://mybelovedreligion.no/

Il sito ha tanti articoli anche in Italiano dove chi vuole può confrontarsi con le sue opinioni e la visione dell'organizzazione. Rolf ha indubbiamente molte idee che possono sicuramente essere utili allo spirito consapevole. Ovviamente come ben sapete come blog invitiamo sempre ad un giudizio critico ed oggettivo di tutte le considerazioni che facciamo in particolare quando queste hanno un carattere esegetico. Su questo campo indubbiamente Rolf  ci può dare una mano e può spiegare tante cose che magari ci risultano più complicate e difficili. Il suo sito per questo può essere un valido ausilio. 

Fatta questa premessa passiamo così finalmente alle nostre domande che vi possiamo dire abbiamo cercato di renderle non esegetiche ma quasi informali e di carattere generale così non ci dilunghiamo oltre e vi auguriamo una buona lettura 


Q1) Quanto tempo sei stato nominato e quale è stato il periodo massimo che sei stato in una unica congregazione? Attualmente sei disassociato o comunque ostracizzato da amici e parenti? Come stai affrontando questo nuovo percorso spirituale?

A1) 58 anni nominati. Disassociato 35 anni in una congregazione.
A2) Non rispondo perchè non riguarda la mia situazione attuale.


Q2) L'organizzazione è un sistema variegato molto complesso di attività che la maggioranza della fratellanza non percepisce. Mi riferisco in particolar modo alle tante attività che vengono svolte all'interno delle Betel. Molti fratelli entrando in Betel pensavano ci fosse un spirito diverso rispetto a quello che poi hanno trovato. Gerarchie, privilegi, favoritismi alcuni fratelli riescono ad avere mansioni e responsabilità mentre la maggioranza spesso si sente abbandonata a se stessa. Avete avuto esperienze a riguardo? 

A1) Il favoritismo è esistito in piccola misura alla Betel norvegese. Ma in generale lo spirito è stato buono.
A2) Dall'interno della Betel non si può fare a meno di notare un certo arrivismo teocratico, giustificato dietro alla frase che bisogna seguire la direttiva, purtroppo ho visto accedere cose che non ci si aspetterebbe accadessero in quel luogo, ma come si sa la natura umana è quella che è, e la Betel non cambia le persone.


Q3) Parliamo della vita familiare. Quando si entra all'interno dell'organizzazione dei Testimoni di Geova non si molto chiaro le responsabilità che verranno richieste. Col senno di poi si capisce che queste cose sono in gran parte nascoste. Uno dei dogmi più complicati è quello di essere leali a Geova applicandolo alla dissociazione familiare e cioè richiedere da parte delle famiglie di eseguire l'ostracismo verso il famigliare che la congregazione ha deciso venga espulsa dalla congregazione. Pensate sia una direttiva che aiuta e salvaguarda davvero la famiglia?

A1) No, l'ostracismo viola diversi princìpi biblici e danneggia e disgrega le famiglie.
A2) Certamente non aiuta ne le famiglie ne i singoli


Q4) La direttiva della neutralità cristiana è una direttiva che è stata attuata da tutta la fratellanza nel mondo. Ad esempio negli Stati Uniti una prova che dovevano affrontare gli alunni era il saluto alla bandiera. In Italia con caratteristiche semplificate si davano direttive verbali agli studenti per quanto riguarda ad esempio le elezioni del capo classe. In una recente torre di guardia si davano indicazioni esplicite su come i fratelli si dovevano comportare durante le elezioni politiche.
Che cosa pensate riguardo al fatto che chi partecipa alle elezioni politiche non venga fatto un comitato giudiziario ma venga dissociato di ufficio?

A1) Come mostro sul mio sito web, la dissociazione è la stessa della disassociazione. Poiché abbiamo dedicato la nostra vita a Geova e servito il suo regno con Gesù Cristo come re, non possiamo allo stesso tempo essere una parte della politica mondana.
Il mio suggerimento è che se un fratello si impegna in politica, la sua tessera di predicatore dovrebbe essere rimossa dagli archivi della congregazione perché non può più rappresentare la congregazione. Ma non dovrebbe essere evitato.
A2) È solo una procedura per evitare beghe legali


Q5) Ci sono molti aspetti legati alle scritture Bibliche che sono particolarmente controversi. Una cosa che sono sempre chiesto è per quale motivo l'organizzazione non ha chiamato con il suo nome Bibbia ma "Traduzione del nuovo mondo"? Poi mi sono dato una risposta ma mi interessa sapere la vostra. La lettura consapevole di molti passi biblici hanno costretto molti a rivedere le proprie posizioni nei confronti della Bibbia e alcuni verso Dio stesso. Possiamo ancora considerare la Bibbia Parola di Dio?

A1) Presumo che il nome "Traduzione del nuovo mondo" sia stato scelto perché servirebbe principalmente la New World Society, la società che entrerà nel nuovo mondo. La Bibbia è chiaramente la Parola di Dio. Tutto è ispirato in quel libro. Ho insegnato il testo della Bibbia ebraica per molti anni e per la mia dissertazione ho analizzato tutti gli 80.000 verbi nel contesto della Bibbia ebraica, DSS, Ben Sira e le antiche iscrizioni ebraiche. Questo studio dettagliato di ogni parola della Bibbia mi ha mostrato che è ispirata. Nel mio sito web mostro che l'attuale GB non crede nella piena ispirazione della Bibbia.

A2) Se si ritiene la Bibbia la parola di Dio non si dovrebbe tradurre per adattarla alle credenze di un culto, tuttavia quello che la Bibbia dice va contestualizzato come per esempio il racconto della creazione che non può essere preso alla lettera.

Q6) Alcuni fratelli hanno seri problemi sanitari e sono stati costretti a cure che hanno messo alla prova la loro coscienza. Le terapie che hanno a che fare con il sangue sono tante e diversificate. Il recente aggiornamento teocratico sostiene che l'apostolo Paolo quando in Corinti si parla di astenersi dal sangue lui non facesse riferimento a tutto il sangue ma ai 4 componenti principali. Pare che questo aggiornamento sia avvenuto quando hanno riconosciuto che in natura esistono forme di scambio ematico naturali ad esempio attraverso in gravidanza con il feto o ad esempio anche nel latte materno e per questo ovviamente nessuno poteva essere disassociato. C'è qualcosa che ancora sfugge all'organizzazione oppure pensate che sia tutto chiaro?

A1) Ho un lungo articolo sul sangue sul mio sito web. Concordo con il GB sul fatto che i quattro componenti sono vietati e che gli altri componenti sono una questione di coscienza. Tuttavia, il divieto di conservare il proprio sangue per un'operazione successiva è sbagliato.

A2) Non è tutto chiaro, per esempio perché non dovrebbe essere possibile essere trasfusi col proprio sangue messo da parte preventivamente?

Q7) In tutti i casi consentire la possibilità che si possa rendere accettabile per Dio l'utilizzo delle frazioni del sangue questo implica comunque che le case farmaceutiche utilizzano e manipolino comunque grossi quantitativi di sangue intero. Ad esempio per ottenere le immunoglobuline indispensabili per la cura di malattie autoimmuni sono necessari centinaia di litri di sangue che proviene dalle donazioni volontarie. Le immunoglobuline sono medicinali che vengono tipicamente utilizzate nei trattamenti delle malattie del sistema immunitario e che vengono utilizzate tipicamente nelle cure di migliaia di fratelli. La donazione però continua ad essere vietata allo stesso modo della trasfusione. L'aggiornamento della direttiva ha migliorato o peggiorato la comprensione del principio di "astenersi dal sangue"?

A1) Ogni testimone deve decidere l'uso di piccoli componenti che sono fatti di molti litri di sangue. Nel mio articolo mostro che ci sono state due scuole tra JW. E l'attuale enfasi sul divieto contro l'uso del sangue invece del divieto di mangiare sangue è un vero progresso.

A2) Ha complicato la semplicità di un comando e diventa difficile districarsi nel labirinto sanitario.

Q8) Di recente l'organizzazione ha dovuto affrontare il grosso problema della gestione dei reati di pedofilia. Pensate sia un problema reale oppure è stato ingigantito dai media? Durante il vostro periodo avete affrontato comitati per gestire questo tipo di problemi? Avete mai accolto voi o sentito di altri comitati la richiesta di dissociazione di un fratello che a causa di un un abuso non voleva più partecipare alle attività teocratiche?

A1) Il problema è stato amplificato dai media. Dagli anni '90, quando la questione divenne nota, la direzione dalla filiale agli anziani è stata chiaramente in accordo con la Bibbia e con la legge norvegese; il problema è stato piccolo in Norvegia e ho sentito parlare di comitati che hanno trattato la questione in accordo con la Bibbia. Non ho mai sentito un comitato dire a qualcuno di dissociarsi. Se una persona è colpevole, dovrebbe essere disassociata.

A2) La pedofilia è un problema reale mal gestito particolarmente nel passato, purtroppo il voler salvare la faccia a ogni costo ha sicuramente dato motivo alle critiche.

Q9) Tutte le parti alle adunanze devono seguire schemi prodotti dall'organizzazione, in ogni uditorio ci sono fratelli che controllano come e se vengono rispettati certi standard. Questa modalità salvaguarda la qualità delle cose che vengono dette o rischia di garantire che si dicano cose che semplicemente ci aspettiamo già di sentire?

A1) Non sono sicuro di cosa intendi nella domanda. Penso che lo stesso programma in tutte le congregazioni del mondo sia una buona cosa. Ma la qualità delle adunanze per quanto riguarda lo studio della Bibbia è molto apprezzata rispetto a qualche decennio fa. In tutti i casi c'è poco o nessun peso sullo studio approfondito della Bibbia e non c'è insegnamento di apprendimento interattivo.

A2) Ormai le adunanze sono diventate un routine in tutti i sensi, cibo spirituale preconfezionato stile McDonald.

Q10) Una delle caratteristiche più particolari che si impara quando si diventa Testimone di Geova è quella di essere inviati a compilare un rapporto di servizio mensile. Questo rapporto che viene analizzato dagli anziani e sorveglianti e con questo stabiliscono la salute spirituale del fratello. Il livello di partecipazione al servizio consente di ottenere privilegi nomine. Questo potrebbe causare conflitti di interesse che l'organizzazione risolve semplicemente togliendo le nomine a chi non risulta "idoneo". Questa discrezionalità che dipende molto dalle situazioni locali causano rimozioni non giustificate e profondi attriti. Le colpe sono da addossare all'immaturità dei fratelli oppure ci sono altri aspetti che non sono affrontati?

A1) Penso che il sistema di registrazione del servizio sia ottimo. Ci sono pochissimi attriti e problemi nelle congregazioni in Norvegia. E quelli che lo sono, non sono correlati alla registrazione del  servizio.
I veri problemi nell'organizzazione che possono creare problemi sono duplici:
  • La visione dittatoriale dei GB viene trasferita agli anziani che possono, in alcuni casi, diventare piccoli dittatori. 
  • C'è una mancanza di istruzione dettagliata degli anziani in relazione a come trattare gli esseri umani. 

Ci sono diversi articoli nel mio sito web che trattano le tue domande. Dovresti leggere questi.

A2) Non ci sarebbe nulla di male tenere evidenza di quello che si fa, ma quando divento l'unico mezzo di valutazione produce anomalie


Ovviamente per chi vuole e desidera può dare il suo contributo scrivendo le sue risposte nei commenti sottostanti.

Buona serata a tutti.

sabato 16 gennaio 2021

Come ti rovino un bambino

 


Un recente cartone paragona il triplice tradimento di Pietro ad un tentativo non riuscito da parte del bimbo di appropriarsi di un pasticcino abbandonato su una tavola al termine di un compleanno!! Da notare che la sfortuna perseguita il bambino in quanto non solo cade, come Pietro, nel timore dell'uomo e quindi verrà assalito dai sensi di colpa, ma non riesce neanche a godere del reato mangiandosi il dolce (si sporca solo il naso…). Ma perché questo? Forse perché se lo mangiava non lo si poteva più utilizzare nella serie non essendo più esemplare?? 

A parte gli scherzi, quando si parla di compleanno la presa di posizione del GB è drastica. Lo si può notare verificando come sono stati tradotti i seguenti versetti: Giobbe 1:4 e 3:1. La Rb8 li traduceva in modo più coerente e vicino all'originale ebraico con "E i suoi figli andavano a tenere un banchetto nella casa di ciascuno nel suo proprio giorno" e "Dopo ciò Giobbe aprì la bocca e invocava il male sul suo giorno". Il termine ebraico per "suo o proprio giorno" è lo stesso, yō·w·mōw. Molte traduzioni rendono il termine con "giorno della nascita" e, per il versetto 1:4, anche con "compleanno". Questo potrebbe far pensare che i figli di Giobbe si ritrovassero per festeggiare il loro compleanno. La versione del 2017, però, interviene a gamba tesa per eliminare qualsiasi dubbio in merito; 1:4 viene tradotto "ciascuno in un giorno stabilito" (con nota in calce "ciascuno a turno") e 3:1 con "il giorno della sua nascita" (con nota in calce "il suo giorno"). Ma il termine ebraico è lo stesso!! 

Quindi la traduzione dei versetti è stata forzata per allinearla all'attuale intendimento relativo ai compleanni supponendo, con certezza, che i figli di Giobbe non potevano trovarsi per festeggiare il loro compleanno. A differenza del festeggiare i compleanni, le scritture sono molto chiare sull'"aggiungere" o "togliere" parole dalle Sacre Scritture e sulla relativa punizione! Allora, perché è stato fatto? I traduttori hanno avuto timore di qualcuno? L'hanno fatto volutamente? Non lo sappiamo, ma è una traduzione forzata, lontana dal significato originale dei termini ebraici, utile solo per confermare un intendimento umano e per non far nascere dubbi nella mente dei fratelli. E' quindi più grave sporcarsi il naso con un pasticcino o torcere le scritture a proprio favore, per timore o addirittura volutamente? Ma chi è che ora si sente in colpa, il traduttore o il bambino? Certamente solo il bambino, e per estensione tutti i figli di TdG. Questo è grave, molto grave, violento, ma anche molto triste. Concludo con il pensiero di un terapeuta che, visto il cartone, ha esclamato: "Questa è violenza mentale!".

post di Denis Denis

domenica 10 gennaio 2021

Sulla paura

Quando la paura si trasforma in panico - Nardone Group

 

L'anno scorso abbiamo iniziato l'anno con la morte di Kobe Bryant e abbiamo visto come è finita. Quest'anno abbiamo iniziato con l'assalto a Campidoglio a Washingoton sede del governo degli stati uniti d'america guidati da un certo Jake Angeli detto "lo sciamano". Di cosa stiamo parlando?


E così è terminato anche il 2020. Nonostante tutto si continua a navigare a vista, l'organizzazione ha formalizzato con l'annuncio infrasettimanale che tutte le attività teocratiche continuano ad essere formalmente chiuse.

La fratellanza naviga sopra il ponte di questa superpetroliera in un banco di nebbie talmente fitto che non si distingue dove finisce il nostro naso.

Ora si potrebbero dire due cose.

La prima potrebbe essere quella che il Covid ha costretto la fine di una attività di disinformazione mondiale che incominciava a dare effetti preoccupanti all'organizzazione stessa, vedi in oggetto tutte le problematiche sociali finite fuori dal controllo quali pedofilia o disassociazione famigliare, problematiche che con l'andare del tempo stanno creando la cresta dell'onda di uno tsunami di ritorno.

Tutte le attività hanno cicli di lavoro, lo sapevano gli israeliti che avevano anni sabbatici messi li apposta per preservare il campo di raccolta impedendogli di diventare esausto. Ma queste complessità da agronomi di 4000 anni fa è troppo e troppo scomoda per questa organizzazione che ragiona prigioniera di deadline inesistenti e col terrore che venga a meno la terra da sotto i piedi, di fatto pensando solo al profitto a scapito della miglior produzione spirituale. Costei appare preda agli effetti psicotropi alimentati da queste contraddizioni, che hanno come risultante una economia di scala delle peggio cineserie di spiritualità tarocca prodotta a basso costo e stipata in containers per essere venduta già a sconto un tot a tonnellata o a milionata di pezzi.

Fobia: Quando la paura si trasforma • Elisa Negro

Tutto finto, tutte finte le presentazioni delle famiglie del mulino bianco all'assemblea in cui tutti fanno tutti i pionieri che studiano tutte le pubblicazioni non saltando nessuna delle scritture del giorno tutti i giorni, anche quelli che non sono nel calendario, anche se fossero in coma e che si preparano a tutte le adunanze per dare tutti i commenti passando per i broadcasting e le adorazioni mattutine, e poi non (e mai) domi alla fine puliscono tutte le sedie passando inquadrati per tutti i bagni ad includere non solo quelli della sala ma anche quelli di tutti i fratelli. Tergersi il sudore e ricominciare daccapo.

Finte le mansioni teocratiche del nulla con anziani, responsabili, coordinatori dei puffi che il Covid a dimostrato non servono a nulla, finte le mansioni delle assemblee utilizzate dai sorveglianti per fare curriculum e poter entrare in Betel.  Finte le presentazioni del primo e secondo contatto che nessuno può fare in un territorio che non esiste (e per fortuna, così nessuno le sente e non si passa per scemi)
Finte le dichiarazioni dei superpionieri con superpoteri che riescono a controllare lo spazio tempo essendo in grado di segnare 30 ore al giorno avvicinandosi pericolosamente all'orizzonte degli eventi.

Finte le distribuzioni di riviste che avvenivano alla modalità del volantinaggio con allineamento retroattivo. Se la persona la vedevi ogni due mesi gli portavi tutti i periodici e le pubblicazioni prodotte nei due mesi 4 riviste il mese quindi 8 pubblicazioni.

All'eterna ricerca di chi ha creato questo stato entropico di magnitudo estrema i fattori si escludono fra di loro e rimane una sola soluzione. In questo marasma, a ben vedere, se riduciamo ai minimi termini i parametri con il quale siamo implicati in questa macchina combinatoria di appartenenza religiosa sono: Dio, io che scrivo, te che leggi e c'è l'organizzazione.

Dio ovviamente per natura, non essendo parte del sistema non può essere parte dei problemi del sistema. Rimaniamo io te e l'organizzazione. Ora è vero che io e te qualsiasi sia la posizione assunta anche da pimi, pimo, pomi, pomo possiamo benissimo dire di contare per una parte infinitesimale e così per consequtio siamo insignificanti quanto una goccia di sudore in un monsone (se sei un precisino vali un ottavo di parte per milione che è una tipica misura significante solo nelle concentrazioni molari o nell'omeopatia).

Escluso tutti rimane l'organizzazione che da multinazionale svanisce nella complessità della struttura che si avvolge su se stessa diventando indecifrabile. Molta della fratellanza consapevole non riesce a dargli la colpa e cortocircuita tutto distruggendo ogni cosa associata alla religione compreso Dio e la fede.

Il buio? Che Paura! - Cooperativa Sociale GIALLA

Sulla paura

Attualmente le redini che controllano l'umanità sono ancora saldamente in mano ad un unica emozione "La paura". Guardate come ad esempio sia un tema praticamente costante in tutti gli esercizi mediatici.

C'è chi ne ha fatto un business proprio con lo scopo specifico di creare questo sentimento nelle persone. La gente anzichè vedere un bel tramonto o farsi una passeggiata nei boschi va al cinema per farsela addosso dalla paura.  La gente guarda film horror con lo scopo di spaventarsi e ti paga pure contenta. Guardate come "la paura" abbia di fatto controllato tutti i governi di questo mondo con ad esempio le attività terroristiche più o meno manipolate che attuavano "la strategia" condizionando il comportamento delle classi di governo.

Nel frattempo l'organizzazione come abbiamo già detto, questa settimana ha mandato un annuncio che le attività di predicazione continuano ad essere interdette ma di non preoccuparsi che Geova ci approva lo stesso. Si esatto le parole sono state Geova ci approva lo stesso. Ora ragioniamo una attimo che cosa sono queste espressioni se non di paura che in troppi, capiscano troppo? E' facile arrivare al sospetto che per tutti questi anni forse è diventato vero il contrario, Geova ci approva lo stesso anche se facciamo i pionieri regolari o per assurdo anche lo stesso rapporto.

Anni a fare ore finte in orari impensabili alle persone più impensabili. L'anno passato abbiamo avuto più di 200.000 battezzati vogliamo altre prove per dimostrare che la predicazione non serve a portare nuovi adepti che le visite non servono così come mezza di questa scuola teocratica? Forse hanno paura che in troppi facciano 1 + 1 e come risultato venga fuori che il servizio di casa in casa non è proprio quello che Dio aveva in mente per essere accetti a lui?

Poi hanno pure annunciato che riceveremo la visita del sorvegliante. Siamo nell'apoteosi del programma settimanale virtuale della visita virtuale nella visita virtuale.
Il meta-sorvegliante meta-virtuale di circoscrizione è un soggetto che fa tenerezza come i piccoli di coccodrillo nell'aquario dei pesci rossi. Le visite alle congregazioni sono state progettate per la paura che lo stato confusionale delle direttive promosse dalla betel sovrascriva lo stato confusionale dei fratelli che non sanno più cosa inventarsi per continuare a far parte di questa organizzazione. Confusione per confusione per pi greco ottieni l'area delle congregazioni.

Sembrano Remigio da Varagine che cerca di ottenere salva la vita dall'inquisitore Bernardo Gui. Le mogli dei sorveglianti rilasciate come cani segugio a caccia di prede si nascondono dietro maschere di sorrisi confidenziali e occultando l'odore dalle attività di servizio, raccolgono informazioni riservate per redigere report seriali che valgono più dell'adunanza con gli anziani del Venerdi.

Siamo governati dalla paura e grazie a lei che vediamo le cose più insensate, stupide e impensabili solo qualche anno fa.

Guardate ad esempio l'adunanza di questa settimana con il cartone animato che dovrebbe spiegare ai bambini come ci si difende dai predatori sessuali. C'è qualcuno che mi spiega il senso di questo animazione di Lele e Sofia? A cosa serve? Davvero pensate che questa sorta di artificio pedagogico sia una soluzione convincente che risolve il problema dei predatori sessuali? Con un cartone animato? Ma stiamo parlando seriamente?

L'alternativa per capire una cosa del genere è pensare davvero che alla guida di questa organizzazione ci sia una classe dell'asilo. Davvero possiamo anche solo immaginare mischiare la paura di un abuso con l'addestramento alla sessualità ai bambini in un crogiuolo educativo della massa per pensare di risolvere qualche problema sociologico? Ma per questo ci sono i centri sociali del mondo molto più efficaci e concreti. 

Ma poi ancora è possibile che a nessuno sia venuto in mente che i motivi che hanno creato questi scandali legati alla pedofilia sono sostanzialmente legati a questo modello congregazionale che non funziona? Se fosse per questo, capisco bene che ovviamente cerchiamo di occultare le colpe perchè i nomi di chi porta avanti questa congregazione in questo modo li conosciamo bene. 

L'Opinione delle Libertà

A scanso di equivoci non voglio contestare l'incontestabile fatto che i genitori debbano essere messi in guardia da un potenziale pericolo. Ma questo approccio è la dimostrazione di un modus operandi dove quanto di aberrante accaduto in tante congregazioni sono state affrontate sulla pelle dei fratelli mentre l'organizzazione faceva di tutto per gestire le cose con il solo scopo di non essere implicata in queste vicende. Un po' come i consulenti finanziari che prendono la parcella sul tuo capitale se l'investimento  va bene siamo contenti se va male, nessun problema tanto il capitale era sempre tuo .

Cosa possiamo dire invece riguardo a questa campagna incessante che è stata perpetrata in questo convento virtuale oramai dagli anni 2000 in poi volta a deificare prima l'organizzazione e poi chi la dirige?  Come pensate questo abbia influito sulle tante figure più deboli e poco integrate di persone che sono entrate nell'organizzazione credendo di poter fare totale affidamento da chi la rappresenta?

Ma siamo sicuri che davvero si può correggere questo andazzo dove ad esempio sono stati protocollati i discorsi per i funerali e l'oratore dopo aver finito l'omelia e aver offerto uno studio biblico alle persone del mondo segna pure l'ora di servizio? Trasformare un funerale in un spot pubblicitario che colpo di genio. Possiamo confidare in margini di miglioramento se le disassociazioni per la neutralità vengono occultate per non compromettere le trattative politiche utili al riconoscimento che garantisce agevolazioni fiscali? Così negli ultimi secondi degli ultimi minuti delle ultime ore degli ultimi giorni passiamo dalla paura della follia alla follia della paura in una rotatoria emozionale senza vie di sbocco.

Buona serata

domenica 3 gennaio 2021

le virtù della verità

La bocca della Verità a Roma: dove si trova l'icona di Vacanze Romane? |  Port Mobility Civitavecchia

L'articolo di studio di questa settimana ha il titolo "Sceglieranno di servire Dio?" La scrittura di riferimento è quella di Luca “Gesù cresceva e progrediva in sapienza e nel favore di Dio e degli uomini” (LUCA 2:52)

L'articolo ha ancora una volta lo scopo di poter consolidare all'interno della famiglia l'appartenenza all'organizzazione. 

L'organizzazione da Testimoni di Geova è una forma avanzata di convento open source dove in pratica l'appartenenza religiosa deve seguire gli stessi dettami rigidi che ad esempio erano tipici dei conventi medioevali. In pratica un tempo la vita di clausura avveniva all'interno di un luogo che veniva delimitato fisicamente. Da testimoni di Geova siamo riusciti nell'intento di creare un convento virtuale allargato spostando la clausura da fisica a mentale. Migliorando in questo modo enormemente il controllo dei fratelli e l'efficienza stessa del sistema. 

Questo articolo non ha niente di rilevante dal punto di vista spirituale. Come solito le argomentazioni si sovrappongono fra di loro nella superficililità di una logica da bambino di 5 anni. Ovviamente si è colta l'occasione per trattare alcuni argomenti "sensibili " come la disassociazione di un famigliare. 

Ad esempio, se un parente lascia la verità, spiegate ai vostri figli con la Bibbia perché è importante rimanere leali a Geova (Sal. 31:23)

Una frase che se la analizziamo viene spesso ripetuta dalla fratellanza ma che non significa nulla. Essa è una frase che ha al suo interno terminologia teocratichese con figure retoriche artefatte. "Lasciare la verità" è un modo pittoresco per utilizzare il termine "verità" per identificare uno stato delle cose fisico quando il termine in tutte le lingue del mondo si riferisce ad una condizione concettuale. Sono nella verità i concetti non le persone. 

Ma anche mantenendo quella relazione semantica di concetto che conosciamo ci potremmo chiedere: che relazione ci può essere se un parente lascia "la verità" con la lealtà a Geova?  Ovviamente una persona normale non la trova così come anche il bambino non la troverebbe (perchè è ancora una persona normale). 



Il teocratichese non riguarda solo l'uso del sostiantivo "verità" ma anche quello di "lasciare la verità". Che sappiamo bene è un modo figurato per rappresentare la disassociazione o la dissociazione di una persona.

Anche il concetto di lealtà a Geova viaggia così su questo binario parallelo. Cosa significa? La lealtà a Geova è una cosa importante che ha relazione con il nostro senso di appartenenza a Dio e ai suoi comandamenti. La lealtà è un concetto che conosciamo bene a cui associamo altri significati come di sincerità franchezza correttezza.

La disassociazione identifica uno stato di appartenenza fisica alla religione ed è questo il concetto al quale il paragrafo fa riferimento. La sequenza sillogistica è quella di dire che se sei disassociato non fai più parte dell'organizzazione di Geova e di conseguenza a Geova stesso.

Il bimbo o ragazzo impara presto a fare queste relazioni logiche implicite anche se il significato delle frasi esprimono altri concetti. Per molti bambini o ragazzi non è poi così complicato si impara presto a comprendere il meccanismo linguistico interno.

Problemi di pancia

Per ultimo volevo ulteriormente condividere con voi quella che vedete di seguito è relativa agli argomenti di prima pagina del sito web Jw.org. Dove sicuramente vediamo evidenziati argomenti chiave che l'organizzazione vuole mettere in evidenza. Compare una sequenza di figure che lascia interdetti.



Mischiare gli ultimi giorni con la spiegazione indefinibile della natura degli angeli e la necessità che evidentemente molti hanno di dimagrire mi crea cortocircuiti sparsi fra i lobi del cervello. Mi vengono in mente puttini obesi volanti che suonano le trombe del giudizio lanciando polpette dal cielo. Oppure invece qualcuno ha pensato bene di aiutare qualche fratello che ha dei problemini? Che sono però una cosa seria da non scherzarci sopra.