Con un fratello di recente ci siamo ricordati di uno spettacolo televisivo del Drive In dove il comico Gianfranco d'Angelo assieme alla spalla Ezio Greggio presentavano le imprese acrobatiche del suo cocker Has Fidanken. Il cane nella sua rappresentazione ovviamente rimaneva perfettamente fermo mentre il comico sosteneva l'avvenuta esibizione.
Ecco l'organizzazione ci è sembrata un po' come questo saltimbanco che tenta di imbrogliarci con le chiacchiere. Ma a ben vedere quello che sta facendo l'organizzazione in questo momento non è solo quella di non farci vedere l'esercizio ma anche di non farci vedere nemmeno il cane. A quel punto ci viene da dire ma non è che niente niente siam noi che paghiamo il biglietto e siamo sempre noi che facciamo anche da cane?
Istituzionalizzati
Questa opera di mistificazione è essa stessa causa di inciampo da parte della fratellanza. Il continuo controllo delle attività quotidiane, rendono le persone volontariamente compartecipi degli stessi interessi teocratici. Tutta questa opera di aggressione della vita le rende anche istituzionalizzate è un po' uno dei tanti problemi più importanti che la fratellanza deve affrontare.
Avete provato disagio quando siete diventati inattivi? Avete difficoltà a relazionarvi con altri? Non riuscite a stabile rapporti significativi? Non avete nessun amico che vi scrive e vi dice come state? Tutti queste piccole difficoltà che poi diventanto però grandi e difficili da superare sono il risultato di questo tipo di problema.
Per visualizzare meglio il concetto di "istituzionalizzato" potete vedere un bel film del 1994 "Le ali della liberta" con Tim Robbins e Morgan Freeman. Andy il protagonista era vicedirettore di una banca e venne condannato a due ergastoli per l'omicidio di sua moglie e del suo amante, omicidi che però non aveva commesso ed era completamente innocente. Andy così raggiunge il carcere e il film racconta un po' l'odissea e la vita passata in quel luogo lontano da Dio a dagli uomini. Andy dopo tante vicissitudini piuttosto cruente ad un certo punto diventa aiutante della bibliotecario del carcere, un vecchio che aveva passato gli ultimi 50 anni della sua vita fra quelle celle. Ad un certo punto viene concessa la libertà condizionata al vecchio Brooks (rappresentato da James Whitmore) , il quale, pur non commettendo omicidi, ha però trascorso quasi l'intera vita in carcere a occuparsi della biblioteca, e non ha pertanto alcun desiderio di uscire dalla prigione, considerandola ormai come casa sua. Red un altro carcerato considera Brooks un individuo ormai istituzionalizzato. Essendo rimasto in carcere per troppo tempo, teme il mondo di fuori e lo rifiuta. Nel maldestro intento di restare all'interno del carcere, Brooks arriva ad aggredire un altro detenuto, minacciandolo con un coltello alla gola, ma viene fermato da Andy. L'episodio resta circoscritto e senza conseguenze, e così Brooks lascia il carcere. Come atteso, la vita fuori per Brooks è molto difficile: è solo e non riesce ad integrarsi; perciò, disperato, si impicca nell'alloggio ponendo fine alle sue sofferenze. Sulla trave dove si è impiccato c'erano però altri segni di persone che prima di lui avevano fatto la stessa scelta. Erano tutte persone istituzionalizzate.
La rappresentazione di Brooks come persona che si è lasciata pesantemente condizionare dal sistema carcerario è la stessa che hanno tantissimi fratelli se non la quasi totalità. Ora ovviamente le congregazioni non sono carceri ma il concetto non cambia se poi comunque le persone coinvolte non fossero davvero in grado di gestire la loro vita attuale al di fuori dell'organizzazione stessa semplicemente perchè non hanno le risorse psichiche per farlo. Le gabbie mentali non sono diverse dalle prigioni fisiche.
Così molti nella confusione mentale guardando la scuola di ministero sono disorientati e non capiscono cosa c'è che non va. Ancora adesso fanno presentazioni per un servizio che non si può fare, il primo contatto che non si può fare, la visita ulteriore che non si può fare, lo studio biblico che non si può fare. Fanno assemblee dove si fanno vedere adunanze studi biblici visite pastorali che non si possono fare. I fratelli guardano questa poltiglia esortativa così come il mio macellaio guarderebbe il beverone proteico dell'Herbalife. Molti della fratellanza ingenuamente si chiedono ma quanto quanto tempo prima vengono preparate le adunanze? Perchè non le hanno aggiornate?
Ecco che l'inganno della nostalgia è quello di pensare che prima queste cose non accadevano o non sarebbero mai accadute e invece si ingannano perchè nella realtà l'organizzazione non è mai cambiata è sempre stata così. Le parti inapplicabili del servizio di casa in casa sono la dimostrazione di come l'organizzazione consideri il servizio che è totalmente inutile per la predicazione e lo scopo è solo quello di tener occupata la fratellanza.
Risentimento
Per il risentimento si fa riferimento a Levitico 19:18 che dice
18“‘Non devi vendicarti né nutrire rancore contro i figli del tuo popolo, e devi amare il tuo prossimo come te stesso. Io sono Geova.
Scrittura che è parte della legge mosaica dove il legislatore auspica ad un ben più elevato sentimento morale in grado di sopportare le eventuali ingiustizie. Tutte le volte che si prende una scrittura dell'antico testamento e in particolare della legge mosaica mi viene un po' l'orticaria, mi chiedo ma Gesù cosa è venuto a fare? Ma lasciamo perdere e analizziamo il paragrafo, anche in questo caso il redattore dell'articolo non ci aiuta perché nell'esempio ci narra l'esperienza di una sorella che accusò un'altra sorella ingiustamente e che dopo aver compreso l'errore si scusò.
Ora se fosse avvenuta una cosa del genere il risentimento potrebbe risultare ingiusto. Una sorella che fa un errore e poi si scusa ha tutte le carte in regola per essere perdonata. Perché provare risentimento? Perchè temere ad esempio di non poterla mai perdonare?
Qui c'è da dire che questo fatto non è circoscritto all'esperienza che come detto risulta inapplicabile ma è il risultato vero di un clima giustizialista che è reale in molte congregazioni. Questa forme di spiritualità degenere hanno raggiunto livelli esasperati rendendo le relazioni dei fratelli complicate. Le nomine interne spesso condizionate da compiacenti relazioni di familismo teocratico rendono le espressioni della fede solo un adempimento formale. Così l'esasperazione di questi rapporti contraffatti porta a confondere la lealtà a Geova con la lealtà all'organizzazione.
le vie del risentimento sono tortuose, e può accadere che quelle stesse vittime diventino tiranniche, che pretendano di vantare un credito morale illimitato, perfino ... che scatenino campagne persecutorie in nome delle persecuzioni subite. L’egemonia del politically correct ... prende in quei casi la forma di un ricatto morale permanente. E il ricorso, a volte anche gratuito, a una certa dose di scorrettezza politica è stata per alcuni, in questi anni, una via umoristica per sottrarsi al ricatto. (link)
Il senso di colpa è una delle chiavi emozionali più forti potenti e motivanti che vengono utilizzate nelle congregazioni. Così come risulta ad esempio dall'esperienza stessa del fratello vittima della pornografia. Confidando la cosa agli anziani essi sicuramente l'hanno esortato e come premio per la cosa gli hanno sicuramente tolto gli incarichi e l'avranno così ostracizzato per un po'. Cosa succede quindi? Il fratello associa nella sua testa il peccato che ha commesso con la rimozione degli incarichi. Quindi fino a quando non riotterrà gli incarichi penserà che Geova non lo ha ancora perdonato.
La vittima ha una percezione di sé svalutata, denigrata e danneggiata. La vittima tende a rivedere passo dopo passo la sequenza che l’ha vista coinvolta, cercando le ragioni per cui è diventata vittima. Ciò nasce da una esigenza interna che cerca possibile spiegazioni del perchè sono diventati vittime e nel contempo esprimono un dubbio su se stessi, la preoccupazione di avere le stigmate della vittima designata. Il senso di colpa nasce dal timore oscuro di aver fatto qualcosa di sbagliato che ha polarizzato su di sé l’attenzione del persecutore. La vittima di una rapina si domanda quando, come ha mostrato il contenuto della sua borsa e come questo possa essere stato un invito alla rapina. (link)
Questa opera di mistificazione è essa stessa causa di inciampo da parte della fratellanza. Il continuo controllo delle attività quotidiane, rendono le persone volontariamente compartecipi degli stessi interessi teocratici. Tutta questa opera di aggressione della vita le rende anche istituzionalizzate è un po' uno dei tanti problemi più importanti che la fratellanza deve affrontare.
Per visualizzare meglio il concetto di "istituzionalizzato" potete vedere un bel film del 1994 "Le ali della liberta" con Tim Robbins e Morgan Freeman. Andy il protagonista era vicedirettore di una banca e venne condannato a due ergastoli per l'omicidio di sua moglie e del suo amante, omicidi che però non aveva commesso ed era completamente innocente. Andy così raggiunge il carcere e il film racconta un po' l'odissea e la vita passata in quel luogo lontano da Dio a dagli uomini. Andy dopo tante vicissitudini piuttosto cruente ad un certo punto diventa aiutante della bibliotecario del carcere, un vecchio che aveva passato gli ultimi 50 anni della sua vita fra quelle celle. Ad un certo punto viene concessa la libertà condizionata al vecchio Brooks (rappresentato da James Whitmore) , il quale, pur non commettendo omicidi, ha però trascorso quasi l'intera vita in carcere a occuparsi della biblioteca, e non ha pertanto alcun desiderio di uscire dalla prigione, considerandola ormai come casa sua. Red un altro carcerato considera Brooks un individuo ormai istituzionalizzato. Essendo rimasto in carcere per troppo tempo, teme il mondo di fuori e lo rifiuta. Nel maldestro intento di restare all'interno del carcere, Brooks arriva ad aggredire un altro detenuto, minacciandolo con un coltello alla gola, ma viene fermato da Andy. L'episodio resta circoscritto e senza conseguenze, e così Brooks lascia il carcere. Come atteso, la vita fuori per Brooks è molto difficile: è solo e non riesce ad integrarsi; perciò, disperato, si impicca nell'alloggio ponendo fine alle sue sofferenze. Sulla trave dove si è impiccato c'erano però altri segni di persone che prima di lui avevano fatto la stessa scelta. Erano tutte persone istituzionalizzate.
La rappresentazione di Brooks come persona che si è lasciata pesantemente condizionare dal sistema carcerario è la stessa che hanno tantissimi fratelli se non la quasi totalità. Ora ovviamente le congregazioni non sono carceri ma il concetto non cambia se poi comunque le persone coinvolte non fossero davvero in grado di gestire la loro vita attuale al di fuori dell'organizzazione stessa semplicemente perchè non hanno le risorse psichiche per farlo. Le gabbie mentali non sono diverse dalle prigioni fisiche.
L'istituzionalizzazione problema generale
Per capire un po' come questo elemento non sia solo un espediente cinematografico per creare patos ma una vera e propria patologia seria, viene descritta una pagina di Wikipedia (https://en.wikipedia.org/wiki/Institutional_syndrome) dove scopriamo che questa sintomatologia nasce con la gestione, possiamo dire fallimentare dei manicomi che sono stati anche per questo motivo definitivamente chiusi. I malati psichiatrici dopo essere stati costretti a rimanere per un lungo periodo di tempo in una struttura psichiatrica si abituavano a vivere in quel contesto talmente tanto da non riuscire più ad integrarsi con il mondo esterno. Questa consapevolezza è diventata uno studio generale importante da parte di istituti dottori psichiatri e psicologi.
Talmente importante che in questa pubblicazione dell'organizzazione mondiale della salute viene riconosciuta come sintomatologia di alcune malattie di disordine mentale
Un altro link interessante che spiega il problema.
Ovviamente come per tutte le patologie psichiatriche è facile riconoscersi sintomatologie depressive o qualche nevrosi di questo tipo. Tutti abbiamo livelli vari di disagio relazionale nei confronti del nostro prossimo. Ma non stiamo parlando di questo. La tendenza a preferire uno stato di cose consolidato come il semplice disagio della vita che viviamo potrebbe portarci ad alimentare questo atteggiamento deviato e diventarne una nevrosi. Come sicuramente avrete notato specialmente per i fratelli che sono da diversi decenni stati all'interno della congregazione c'è un naturale forma di difficoltà nel vivere una vita propria al di fuori delle attività teocratiche. La domanda potrebbe quindi essere: questo disagio è sovrapponibile a questa forma di nevrosi da istituzionalizzazione che ci impedisce naturalmente di gestire relazioni che sono estranee al contesto sociale con cui abbiamo vissuto per tanto tempo?
Alcune considerazioni personali
Preso atto che a seconda dei livelli e dell'intensità della patologia essa detenga il controllo delle nostre azioni non è con lo strappo o con la rottura che apriamo le porte alle soluzioni della nostra vita. Così come l'apertura dei manicomi non avevano risolto i problemi psichiatrici dei degenti. Come si risolvono questi problemi grandi e difficili di stress psichico che è arrivato ad essere patologico? Non c'è nulla da fare si deve passare attraverso un percorso di cura e per questo c'è bisogno di tempo e anche tanto. I super eroi guardateli al cinema ed evitate di mettere a rischio i vostri affetti più cari. A seconda dei casi per smontare quella gabbia mentale che abbiamo costruito ci vorrà un tempo proporzionato a quanto abbiamo impiegato per costruirla.
Prendendo come spunto l'articolo di Torre di Guardia di questa settimana "Tieni lo sguardo fisso davanti a te" vediamo come si consolidano i tanti mattoni che compongono quella sorta di gabbia mentale di una persona istituzionalizzata.
In questo articolo si prendono in considerazione tre aspetti che stanno diventando un problema concreto per la fratellanza ma ovviamente vengono rielaborati in questa nuova lingua il teocratichese. I problemi espressi sono veri e toccano corde sensibili della fratellanza consapevole. Il trucco sta nella capacità di rielaborare il problema, modificandolo e cambiando si riesce a mantenere quello stesso potere di fidelizzazione tipico delle persone istituzionalizzate.
I problemi che la fratellanza incontra per questo articolo sono sostanzialmente tre
In questo articolo si prendono in considerazione tre aspetti che stanno diventando un problema concreto per la fratellanza ma ovviamente vengono rielaborati in questa nuova lingua il teocratichese. I problemi espressi sono veri e toccano corde sensibili della fratellanza consapevole. Il trucco sta nella capacità di rielaborare il problema, modificandolo e cambiando si riesce a mantenere quello stesso potere di fidelizzazione tipico delle persone istituzionalizzate.
I problemi che la fratellanza incontra per questo articolo sono sostanzialmente tre
- La nostalgia
- Il risentimento
- Eccessivi sensi di colpa
Nel primo punto si prende in considerazione la scrittura di Ecclesiaste 7:10 che dice
10Non dire: “Come mai i giorni passati erano migliori di questi?”, perché non è da saggi chiedere una cosa del genere.
Scrittura incontestabile, non è da saggi far rivivere nel nostro presente un passato che non esiste più e che potrebbe condizionare pesantemente in modo negativo il nostro futuro. La prima cosa che ci chiediamo è perchè la fratellanza potrebbe soffrire di questo problema? Perchè è nostalgica rispetto a cosa? Salomone che pare sia stato il presunto autore del versetto sapeva bene che non vai da nessuna parte se guardi sempre indietro.
10Non dire: “Come mai i giorni passati erano migliori di questi?”, perché non è da saggi chiedere una cosa del genere.
Scrittura incontestabile, non è da saggi far rivivere nel nostro presente un passato che non esiste più e che potrebbe condizionare pesantemente in modo negativo il nostro futuro. La prima cosa che ci chiediamo è perchè la fratellanza potrebbe soffrire di questo problema? Perchè è nostalgica rispetto a cosa? Salomone che pare sia stato il presunto autore del versetto sapeva bene che non vai da nessuna parte se guardi sempre indietro.
La nostra caratteristica è l’eterna nostalgia per tutto ciò che non c’è più e questa nostalgia è presente in ogni ambito della nostra vita. Da ragazzi che crescono siamo nostalgici per un’infanzia che sarebbe potuta essere diversa. Da figli siamo nostalgici perché vorremmo genitori più comprensivi e da genitori siamo nostalgici perché vorremmo che i nostri figli non crescessero mai. In tutta questa nostalgia ciò che ci rimette sempre è il nostro futuro. È proprio il futuro quello che sembra essere la vittima di un essere umano che non riesce ad avere un controllo consapevole su stesso. link
Il primo spunto è quello di prendere atto che molti nella fratellanza incominciano a lamentarsi per le condizioni odierne di questa organizzazione e così psi pensa naturalmente che le cose sono in qualche modo cambiate. Un po' così come è accaduto anche nell'antico Israele quando dopo essersi allontanati dal paese organizzato e florido dell Egitto si sono accorti che con le chiacchiere non si coltivano i porri e le cipolle (Numeri 11:5). Si cerca di dare un'applicazione pratica a questo aspetto applicandolo all'esperienza di una sorella Audrey Hyde che ha passato 63 anni della sua vita nel servizio continuo ma come dice la sua biografia è stata in realtà all'interno delle attività betelitiche in un ruolo non indifferente.
Come si può notare dall'esperienza la sorella nega di aver sofferto di nostalgia proprio come farebbe una sorella istituzionalizzata e quindi non si capisce molto come essa può essere di aiuto visto anche il fatto che la sua vita è stata per tanti motivi molto diversa rispetto alla praticamente totalità della fratellanza.
Il passaggio però risulta chiaro considerando che molti fratelli si stanno accorgendo che le cose non stanno funzionando così come si immaginavano. La macchina teocratica del servizio è una macchina che non proclama proprio nulla ed ha lo scopo solo di mantenere il controllo delle attività del fratello e della sorella. Un po' come le macchine in Matrix che sfruttano il calore degli umani che come batterie alimentano il sistema. Pensate che le congregazioni aumentano le comitive di servizio con il semplice scopo di tenere occupata la fratellanza in una situazione paradossale di completo stallo della predicazione. A che serve una comitiva di servizio se il servizio non lo puoi fare?
Come si può notare dall'esperienza la sorella nega di aver sofferto di nostalgia proprio come farebbe una sorella istituzionalizzata e quindi non si capisce molto come essa può essere di aiuto visto anche il fatto che la sua vita è stata per tanti motivi molto diversa rispetto alla praticamente totalità della fratellanza.
Il passaggio però risulta chiaro considerando che molti fratelli si stanno accorgendo che le cose non stanno funzionando così come si immaginavano. La macchina teocratica del servizio è una macchina che non proclama proprio nulla ed ha lo scopo solo di mantenere il controllo delle attività del fratello e della sorella. Un po' come le macchine in Matrix che sfruttano il calore degli umani che come batterie alimentano il sistema. Pensate che le congregazioni aumentano le comitive di servizio con il semplice scopo di tenere occupata la fratellanza in una situazione paradossale di completo stallo della predicazione. A che serve una comitiva di servizio se il servizio non lo puoi fare?
Così molti nella confusione mentale guardando la scuola di ministero sono disorientati e non capiscono cosa c'è che non va. Ancora adesso fanno presentazioni per un servizio che non si può fare, il primo contatto che non si può fare, la visita ulteriore che non si può fare, lo studio biblico che non si può fare. Fanno assemblee dove si fanno vedere adunanze studi biblici visite pastorali che non si possono fare. I fratelli guardano questa poltiglia esortativa così come il mio macellaio guarderebbe il beverone proteico dell'Herbalife. Molti della fratellanza ingenuamente si chiedono ma quanto quanto tempo prima vengono preparate le adunanze? Perchè non le hanno aggiornate?
Ecco che l'inganno della nostalgia è quello di pensare che prima queste cose non accadevano o non sarebbero mai accadute e invece si ingannano perchè nella realtà l'organizzazione non è mai cambiata è sempre stata così. Le parti inapplicabili del servizio di casa in casa sono la dimostrazione di come l'organizzazione consideri il servizio che è totalmente inutile per la predicazione e lo scopo è solo quello di tener occupata la fratellanza.
Risentimento
Per il risentimento si fa riferimento a Levitico 19:18 che dice
18“‘Non devi vendicarti né nutrire rancore contro i figli del tuo popolo, e devi amare il tuo prossimo come te stesso. Io sono Geova.
Scrittura che è parte della legge mosaica dove il legislatore auspica ad un ben più elevato sentimento morale in grado di sopportare le eventuali ingiustizie. Tutte le volte che si prende una scrittura dell'antico testamento e in particolare della legge mosaica mi viene un po' l'orticaria, mi chiedo ma Gesù cosa è venuto a fare? Ma lasciamo perdere e analizziamo il paragrafo, anche in questo caso il redattore dell'articolo non ci aiuta perché nell'esempio ci narra l'esperienza di una sorella che accusò un'altra sorella ingiustamente e che dopo aver compreso l'errore si scusò.
Ora se fosse avvenuta una cosa del genere il risentimento potrebbe risultare ingiusto. Una sorella che fa un errore e poi si scusa ha tutte le carte in regola per essere perdonata. Perché provare risentimento? Perchè temere ad esempio di non poterla mai perdonare?
Qui c'è da dire che questo fatto non è circoscritto all'esperienza che come detto risulta inapplicabile ma è il risultato vero di un clima giustizialista che è reale in molte congregazioni. Questa forme di spiritualità degenere hanno raggiunto livelli esasperati rendendo le relazioni dei fratelli complicate. Le nomine interne spesso condizionate da compiacenti relazioni di familismo teocratico rendono le espressioni della fede solo un adempimento formale. Così l'esasperazione di questi rapporti contraffatti porta a confondere la lealtà a Geova con la lealtà all'organizzazione.
A ben vedere risulta complicato considerare possibile che io per tutta la vita possa in qualche modo condizionare il mio rapporto con i familiari consanguinei ostracizzandoli e quindi non perdonare più il loro peccato nei confronti della congregazione e poi gestire con lo stesso giudizio le realtà spirituali traballanti delle congregazioni. E ovvio che poi come risultato posso solo irrigidirmi in un modo sconnesso e sconclusionato ma tutto questo è il risultato della sconnessa e sconclusionata disassociazione famigliare così come viene applicata e da qui l'inevitabile natura del risentimento che tanti nella fratellanza hanno e che l'articolo ben si guarda dall'affrontare.
I sensi di colpa
In questo caso abbiamo come riferimento la scrittura di Giovanni 3:19,20 che dice
19Sarà dunque da questo che sapremo di avere origine dalla verità, e rassicureremo il nostro cuore davanti a lui20riguardo a qualunque cosa per cui il cuore possa condannarci, perché Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Il vangelo di Giovanni è particolare perchè lo considero sempre un vangelo che si discosta e rompe un po' rispetto alle considerazioni e consuetudini degli altri vangeli. In questo caso nella scrittura citata si parla appunto di come molti nella fratellanza abbiano grossi problemi riguardo la considerazione che hanno di se. La premessa è un po' la solita avere sensi di colpa è una cosa sana e giusta. Averne troppi no. Questa situazione è molto tipica ma è di nuovo il risultato di quanto espresso nel punto precedente: come possiamo evitare di avere sensi di colpa quando sappiamo che nella congregazioni ci giudicano, appunto confidando in questa emozione limitativa che è il senso di colpa?
I sensi di colpa
In questo caso abbiamo come riferimento la scrittura di Giovanni 3:19,20 che dice
19Sarà dunque da questo che sapremo di avere origine dalla verità, e rassicureremo il nostro cuore davanti a lui20riguardo a qualunque cosa per cui il cuore possa condannarci, perché Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Il vangelo di Giovanni è particolare perchè lo considero sempre un vangelo che si discosta e rompe un po' rispetto alle considerazioni e consuetudini degli altri vangeli. In questo caso nella scrittura citata si parla appunto di come molti nella fratellanza abbiano grossi problemi riguardo la considerazione che hanno di se. La premessa è un po' la solita avere sensi di colpa è una cosa sana e giusta. Averne troppi no. Questa situazione è molto tipica ma è di nuovo il risultato di quanto espresso nel punto precedente: come possiamo evitare di avere sensi di colpa quando sappiamo che nella congregazioni ci giudicano, appunto confidando in questa emozione limitativa che è il senso di colpa?
Il senso di colpa è una delle chiavi emozionali più forti potenti e motivanti che vengono utilizzate nelle congregazioni. Così come risulta ad esempio dall'esperienza stessa del fratello vittima della pornografia. Confidando la cosa agli anziani essi sicuramente l'hanno esortato e come premio per la cosa gli hanno sicuramente tolto gli incarichi e l'avranno così ostracizzato per un po'. Cosa succede quindi? Il fratello associa nella sua testa il peccato che ha commesso con la rimozione degli incarichi. Quindi fino a quando non riotterrà gli incarichi penserà che Geova non lo ha ancora perdonato.
Il senso di colpa fra l'altro è legato molto ai sentimenti che richiamano la nevrosi da istituzionalizzato citata nella parte preliminare del post. Ovviamente non viene considerato un problema all'interno dell'organizzazione ma noi sappiamo che è solo un effetto depravato del senso di sottomissione che potrebbe avere chi è vittima della sindrome da istituzionalizzato.
Quando riotterrà gli incarichi? E' probabile mai, per questo proverà a vita sensi di colpa. Il suo progresso spirituale è segnato a meno che non dimostri atti di fedeltà estrema all'organizzazione tali da far dimenticare il suo passato. Ma sono casi rari, nella maggioranza delle situazioni in tutte le congregazioni avverrà che il fratello passerà la sua vita ad essere ostracizzato e ad avere questi sentimenti di indegnità. Chi otterrà gli incharichi? Altri istituzionalizzati.
Quando riotterrà gli incarichi? E' probabile mai, per questo proverà a vita sensi di colpa. Il suo progresso spirituale è segnato a meno che non dimostri atti di fedeltà estrema all'organizzazione tali da far dimenticare il suo passato. Ma sono casi rari, nella maggioranza delle situazioni in tutte le congregazioni avverrà che il fratello passerà la sua vita ad essere ostracizzato e ad avere questi sentimenti di indegnità. Chi otterrà gli incharichi? Altri istituzionalizzati.
In conclusione dove rivolgiamo il nostro sguardo? La fratellanza nelle congregazioni con questi articoli è contrariamente alle intenzioni, viene costretta come dice il titolo del post a guardare nello specchietto retrovisore illudendosi di vedere il suo futuro mentre invece si sta tenendo forte al suo passato che non vuole lasciare. Il suo presente è condizionato da questa fiction che non esiste e che invece questa organizzazione continua a presentare alla fratellanza come realtà.
Referenze web
p.s.
lettera di addio scritta da Brooks nel film le ali della libertà
"Miei cari amici, è incredibile come vadano veloci le cose qua fuori. Ricordo che una volta quando ero ragazzo vidi una macchina, ma adesso sono dappertutto. Sembra che all'improvviso il mondo abbia una gran fretta. Il comitato per la libertà condizionata mi ha trovato una camera in un posto che si chiama "Il birraio" e un lavoro: sono inserviente in un supermercato. È un lavoro duro. Io faccio del mio meglio ma le mani mi dolgono in continuazione. [...] Al direttore non sono molto simpatico. Qualche volta, dopo il lavoro, vado nel parco e do da mangiare agli uccelli. A volte penso che anche Jake potrebbe venire lì, così, per farmi un saluto, ma non l'ho mai visto. Spero che dovunque si trovi stia bene e che si sia fatto nuovi amici. Ho qualche problema a prendere sonno la notte. Faccio spesso dei brutti sogni in cui cado nel vuoto, mi sveglio spaventato e a volte mi ci vuole un po' per ricordarmi dove sono. Magari dovrei comprarmi una pistola e rapinare il supermercato così mi rimanderebbero a casa; potrei sparare al direttore giacché ci sono, tanto per andare sul sicuro. Ma credo di essere troppo vecchio ormai per fesserie del genere. Non mi piace qui, mi sono stancato di avere paura in continuazione, così ho deciso di andarmene. Non credo che se la prenderà nessuno... A che serve un avanzo di galera come me?"
Analisi da applausi, se solo uno capisse questo articolo vuol dire che lo ha svegliato se continua a dire che lo ha scritto un spostata.... Sta tutto lì lo ho capito anch'io da anni ti fanno sentire in colpa una vita, e quindi ti senti obbligato a dare. In un momento dove loro si dovrebbero sentire in colpa che hanno chiusi tutto e non spiegano perché rivolgano la frittata!!! Sono veramente astuti come serpenti. Ma la nave affonda piano piano loro lo sanno. Andrea
RispondiEliminaCapitan Kirk sei riuscito a farmi commuovere con il post scriptum finale
RispondiEliminaNostalgia...Risentimento ...e sensi di colpa... sono tre cose che fondamentalmente l'organizzazione genera in automatico all'interno di ogni congregazione.
RispondiEliminaIn che modo? Il post lo spiega ed è abbastanza esaustivo...aggiungo solamente che in conclusione, che sono proprio tutte le terribili regole e regolette poste in essere dall'organizzazione che vanno ad alimentare queste tre cose.
Nostalgia: si è vero! E io sono d'accordo, che guardarsi indietro non aiuta affatto, bisogna vivere il presente anche se in passato siamo stati meglio, è nel presente che viviamo la nostra realtà.
Tu ( Organizzazione) però,fai la tua parte... cerca di non rendere alla fratellanza questo presente oppressivo e pesante, aiuta la fratellanza a vivere bene questo presente nella maniera migliore possibile.
Non mi sembra che tu lo stia facendo...esempio ( come devono sentirsi i fratelli adesso che li obblighi a fare le valigie e a spostarsi facendo centinaia di km per andare alle assemblee, costretti a un impegno economico non indifferente, dopo averli spremuti come limoni in tutti i sensi per costruire sale assemblee che oggi tieni chiuse? )
Risentimento: be anche qua l'esempio precedente c'entra abbastanza anche con il risentimento. Come fai a non essere risentito con un'organizzazione che ti prende a pesci in faccia ogni 2x3?
Quanti fratelli sono diventati carne trita per via di scelte che l'organizzazione ha obbligato loro a fare? (Dico obbligati perché il termine ci sta tutto!)
E qui possiamo sbizzarrirci... pionieri rimandati a casa...beteliti rimandati a casa ecc.. custodi sale assemblee rimandati a casa...chi lavorava in comititati di costruzione rimandati a casa ecc..ecc...costretti a scamparsi la vita senz'arte ne parte!
E quindi tu oggi mi vieni a dire di non essere risentito dopo avermi trattato a calci nel sedere?
Ci vuole un bel coraggio!
Lo screzio che posso avere io con un singolo fratello per una parola fuori posto ci può stare, è facilmente risolvibile.
Tu però organizzazione che imponi agli anziani di fare i poliziotti tipo Gestapo sui fratelli non fai altro che alimentare il risentimento in generale.
Non puoi colpirmi in continuazione e subito dopo dirmi di non essere risentito!
Sensi di colpa: ma come!!!!
Mi dici di non avere sensi di colpa quando poi in quello che dici e scrivi fai sentire i fratelli delle nullità, con domande retoriche della serie... ma siamo certi che il servizio che facciamo è il massimo di quello che possiamo fare?
Voi giovani, se state frequentando L'università, perché non riscattate quel tempo per impegnarvi nell'opera?
Avete pensato a come potrebbe vedervi Geova?
...e via di seguito così per ogni cosa.
Mi dici di non avere sensi di colpa quando poi sei tu che me li vai ad alimentare?
Ma per favore...
@Dansec è così purtoppo la fratellanza è talmente "presa" che non è più in grado di dimostrare affetto che non sia in qualche modo condizionato.
EliminaE'tutto un condizionamento purtroppo!
Eliminaalla fine tutto si riduce alla conclusione di Dufresne ripresa da Red: "o fai di tutto per vivere, o fai di tutto per morire" e i modi coi quali perseguire ciascuno dei due obiettivi non hanno nulla di scontato, semplice o ovvio
RispondiEliminaAvete letto oggi con grande sdegno sui vari blog? Si stanno vendendo 6200 sale, e no so quanti altre proprietà, e i fratelli si dovrebbero sentire in colpa? Loro no? L organizzazione vende tutto quello che i fratelli hanno tirato su nel tempo con sacrifici enormi. E i fratelli non stanno facendo il massimo? Ma vi rendete conto cosa stanno facendo? Andrea
RispondiElimina@Andrea c'è da dire che la vendita delle sale fa parte di una attività di razionalizzazione delle risorse che è stata attuate nel tempo e non è il risultato del covid. Sono sintomatiche di qualche problemino di troppo, anche se l'idea generale che abbiamo è che queste vendite servano a consolidare la struttura immobiliare attuale delle congregazioni.
EliminaNostalgia, risentimento ,sensi di colpa . l'argomento é molto interessante , e non fá una grinza , dico che oltre a ció , io ci vedo anche un un modo subdolo nel tentativo di rabbonire i pochi rimasti , delusi del 1975 e quelli del 2000 , che come la WTS e CD usando gli stessi argomenti e solite scritture cerca di inculcare nella mente che tutto, sta per essere distrutto nella ormai prossima fine del mondo . e a questi delusi dice di non guardare indietro per il semplice motivo, che guardando indietro non avrebbero visto nessuna catastrofe preannunciata ma un campo perfettamente arato , perché quando si arava con i buoi e cavalli , chi arava , ogni tanto volgeva lo sguardo all' indietro per vedere come avveniva l'aratura, > La WTS e CD hanno fatto in modo di convincere a quei tempi facendo credere che il lavoro era inutile ,perché presto sarebbe stato tutto distrutto da un potente uragano, entro il 1975.. e ora pensiamo proprio alla sorella , e al marito menzionati al paragrafo 6 , che sicuramente erano convinti e certi che la fine del mondo sarebbe avvenuta nel 1975, ( ma come questo ci sono anche altri esempi simili)ma passó il 1975 la fine di cui erano certi non avvenne nel 1976 invece di entrare nel nuovo mondo ,il marito entro nella comune tomba del genere umano , e lei lo seguí all'eta di 92 anni. I sensi di colpa non sono per me ,che tommaso mi ha fatto capire dove sbagliavo ,ne per il capitano , se mi riporta all'ordine , e ne per altri che commentano nel sito , chiarendo certi aspetti da me lasciati nell'ombra . Il fratello o la sorella , di cui non devo guardare a passato sono loro la WTS e CD , e chi nelle congregazioni seguendo la loro direttiva , Ha creato l'ostracismo familiare, e fatto il bello e cattivo tempo nelle congregazioni , creando lo scompiglio familiare , e risentimenti nelle congregazioni, e i campi che stavano arando cosí bene sono diventati incolti , vivendo una misera vita lui , e i suoi familiari per dedicare se stesso con la famiglia a servire per tutta la vita , come la sorella menzionata al paragrafo 6. E non avere sensi di colpa per avvere dato retta e creduto alle false profezie che in ogni tempo la cosidetta organizzazione di Geova ( Come la WTS e CD si definiscono) ha promulgato e fatto credere che la fine del mondo é vicinissima . 1914- 1918=1925 1975-2000- 2034-.E lo studio dice che non dovrei avere ,nostalgia dei tempi passati , in cui non mi ha fatto godere la moglie, i figli , perché mi hanno inculcato che anche se era mia moglie dovevo vivere come se non ci fosse, dal momento che il tempo che rimane é ridotto ( 1 Corinti 7:29) , Risentimento ,per chi ha portato lo scompiglio dentro casa e in congregazione ? non sia mai sei tu che hai capito male ció che io dicevo di fare. Eccessi sensi di colpa per avere eseguito e fatto plagiare da idee e aspettative sbagliate ? non sia mai , non si mette in cattiva luce l'organizzazione di Geova. Una sorella anziana e delusa dalle false aspettative del 1975 da poco mi ha detto , Virgiolio é stata tutta una presa in giro , ma a questa etá dove andare , tanto vale rimanere quí.
RispondiEliminaBellissimo articolo, concreto sviluppo sull'"istituzionalizzazione"!! Has Fidanken mi ha ricordato l'aggiornamento n. 1 del 2020 dove, il "povero" Hermanus Van Selm ben impersona Gianfranco d'Angelo. Loda la scelta fatta a gennaio 2020 di mettere in homa page del sito jw articoli d'attualità. Nello spiegare questo, però, evidenzia quella che si è dimostrata essere una delle tante lacune dell'organizzazione: la lentezza!! Ammette che per fare un numero di Svegliatevi! ci mettono più di 18 mesi ma poi eslata la bravura dell'organizzazione che ora riesce a realizzare un'articolo da pubblicare su jw in "solo" 5 settimane! SOLO 5 settimane!!! E' come se un obeso dicesse: "Pesavo 220kg., ma ora, dopo aver deciso di mettermi a dieta, peso solo 135kg.!!! Sono un atleta!!" E poi c'è chi paragona la velocità del carro di Ezechiele alla velocità dell'organizzazione terrena (commentano:come abbiamo visto durante questa pandemia), un'organizzazione dove da quasi un anno ci vengono propinate settimanalmente delle sagome che continuano a simulare un'attività da loro stessi vietata; pensando poi a più di otto milioni di followers che sono obbligati a lodare tali siparietti facendo a gara nel trovare i dettagli più avvincenti!!! E' totalmente surreale.
RispondiEliminaMolti hanno capito che è stata una presa per i fondelli, ma ora dove andiamo? Andrea
RispondiEliminaMa in che senso "dove"?
EliminaPer chi è credente, e io non lo sono, la domanda semmai non è "dove" ma "da chi"? Mi sembra che sia questo che i discepoli chiesero a Gesù. Non dove andare, ma "da chi ce ne andremo"?
Il "dove" l'ha inserito la Watchtower per convincere i suoi adepti a rimanere al suo interno.
Ma per il cristiano non c'è alcun "dove" obbligatorio, ma "da chi" è la domanda importante. Si può quindi rimanere credenti in Cristo e seguire il suo esempio, senza dover dipendere da un'organizzazione.
Per chi non resta credente, poi, c'è solo l'imbarazzo della scelta...
il tdg medio recita a pappagallo "ma ora da chi ce ne andremo?!"
Eliminaio vorrei darla una risposta se dall'altra parte non ci fossero struzzi e cavalli con relativi paraocchi
Dovunque sarà il cadavere lì si raduneranno le acquile. ( Matteo 24:28)
EliminaDue anni Michele... anzi, un mese è già passato... altri 23 mesi XD
Elimina23 mesi Roberto. Tic toc tic toc ...
Elimina@Michele sei di stampo watchtoweriano tipo "la fine è dietro l'angolo"????
Elimina@gogdimagog tu stesso hai capito che stanno assegnando il marchio. Siamo alla sesta tromba cioè all'attacco di Gog, che si manifesta con l assegnazione del marchio-vaccino
Elimina@Michele e la settima "tromba" quale sarebbe?
EliminaLa trombata che riceveranno i tdg?
Chissà se in 23 mesi la Regione Lazio riuscirà a mettere online il sito per la prenotazione vaccini agli over 80.
EliminaQuasi 147 anni fá l'illuminato Russell predisse nella torre di Guardia del 15 dicembre 1874 che i tempi dei gentili erano incominciati ai primi di ottobre del 1874 e la fine del mondo sarebbe avvenuta nel 1914 da Gesú Cristo intronizzato come re nel 1878,dopo 40 anni esattamente come gli anni trascorsi dagli Israeliti trascorsi nel deserto prima di entrare nella terra promessa .e Russel e i suoi collaboratori sarebbero volati in cielo . Russell morí nel 1916 in treno gravemente malato . suo successore Rutherford fine del mondo prima nel 1914 e poi nel 1925. e addirittura pubricó uno scritto di Russell affermando che nel 1925 milioni di persone non sarebbero morte. il suo successore Nathan Nor era certo che la fine del mondo sarebbe avvenuta ai primi di ottobre del 1975 discorsi e articoli come questi lo dimostrano di quanto erano certi. " Preparatevi ora per un futuro senza fine"-" É piú urgente che mai essere vigilanti".-"Perché lo sforzo di pace ora?".-" É vicino il tempo del riposo e del ristoro.-" Perché attendere il 1975"-" Conosceranno che un profeta é stato in mezzo a loro.-" Il segno che identifica i nostri tempi .- Vita eterna nella libertá dei figli di Dio , -" La veritá che conduce alla vita eterna." .- " Pace e sicurezza da quale fonte (1973 e non quello del 1986).- É questa vita tutto quello che c'é ?" dove dice che molti non avvevano l'opportunitá di non morire e miliardi di persone sarebbero state risuscitate. tutto finito come una bolla di sapone. e Nathan Nor morí di cancro nel 1977. gli successe " Frederick William Franz ( Zio di Raymond Victor Franz)che predisse la fne del mondo entro il 2000. " Rivelazione il suo culmine é vicino!" ( Quello del 1988 ) Al capitolo 34, al primo paragrafo dice che nel XX esimo secolo La visione diventa una sorprendente realtá, . quelli della vecchia generazione muoiono tutti , e inventano la generazione sovraposta , co nuova data , che dal 1914 , la fine del mondo sarebbe venuta entro i 120 anni .vedi torre d Guardia del 15 /12/ 2003 pagine 14-19, in particolare il paragrafo 7. La fine del mondo dietro l'angolo é una dottrina fondamentale della WTS e CD ,in ogni tempo , se non l'accetti diventi un apostata vedi torre di Guardia del 1 Aprile 1986 pagine 30-31, a cui si deve credere ciecamente ,pena, l'ostracimoi , Michele divertiti a cercare , ció che ho menzionato é solo una minima parte.
EliminaNostalgia... Mi viene in mente la visita di un sorvegliante, tanti anni fa, che tirava le orecchie ai fratelli e sorelle che raccontavano la loro vita prima della "verità" con struggente nostalgia.
RispondiEliminaRaccontavano dei loro viaggi, dei loro hobby come cantanti, musicisti o altro e poi la frase: "Poi è arrivata la verità..." Seguita da silenzio e mal d'anima.
E poi è arrivata la verità per cui abbiamo sacrificato tutta la vita senza più curare le nostre passioni inostri hobby le nostre aspirazioni per poi vedere la generazione del 1914 passare senza che accadesse nulla l ennesimo fiasco, vabbe ci siamo sbagliati! E a me 40 della mia vita chi me li risarcisce? Andrea
RispondiEliminaLa verità @Andrea?
EliminaCome dico sempre NESSUNA VERITà ASSOLUTA MA SEMPLICE INTERPRETAZIONE VOLTA AD INCULCARE I PROPRI INSEGNAMENTI SETTARI TORCENDO LE SCRITTURE (scritto in grassetto per evidenziare bene).
Mi chiedo come tante persone si facciano raggirare in questo modo
il problema non è la religione o la setta di turno, ma la natura umana, dovresti rispondere alla domanda perchè la moggioranza dell'umanità prefessa di essere religiosa?
Elimina@Un religioso qualunque ci potremmo tutti fare l'esatto contrario della tua domanda,come mai una gran parte dell umanità afferma di non aver bisogno di alcuna religione?
EliminaMa sopratutto come mai molti riconoscono nelle varie religioni solo un business????
Prova a rispondere alla domanda posta, poi proverò a rispondere alla tue.
EliminaIl professarsi religiosi o meno dipende in larga parte dalla cultura del posto e dal periodo storico contingente (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Irreligion_map.png)
EliminaLa storia umana ha sempre proposto una grande volatilità relativamente al peso di quel valore nel corso della storia.
Ora il mondo occidentale è incamminato verso un secolarismo sempre più esasperato che ha come epicentro il Nord Europa. Serviranno un altro paio di generazioni prima che anche la roccaforte Islamica inizi a tirare crepe.
Di fatto il professarsi religioso è condizione necessaria ma non sufficiente per essere realmente una persona religiosa, anzi molto spesso professarsi tale è diventata facile scorciatoia per piazzarsi addosso facili etichette; è assai frequente infatti che la religione finisca per diventare il fine piuttosto che il mezzo. La "faglia trasforme" creata fra le premesse e i risultati e l'attrito che ne è derivato sono ciò che nel corso della storia recente ha fornito la benzina per alimentare il secolarismo
Negli anni settanta come tesi universitaria , veniva portato il pensiero di un famoso filosofo , che diceva semplicemente questo. che l'uomo nella sua enorme intelligenza é portato a credere , un Dio che ha dato origine alla sua esistenza , non importa che Dio sia , l'importante é che questo Dio rispecchi il suo modo di pensare di fare e di agire , un Dio fatto a immagine e somiglianza di lo crea, sia un essere spirituale , o la natura stessa . Anche la WTS e CD hanno seguito il suo pensiero facendosi un Dio che rispecchi la loro dottrina , mettendosi al di sopra di questo Dio che si sono fatti facendogli dire quel che vogliono loro , e convincendo altri ,facendosi pagare profumatamente ,ad accettare le loro fantasiose dottrine. falsificando la bibbia che i Cattolici hanno canonizzato,traducendola e facendoli dire quello che non dice , una delle quali dottrine é che la fine del mondo é vicina. Pensiero cattolico che la fine del mondo sarebbe avvenuta nell'anno 1000. cosa che non avvenne . . Russel fu attratto dagli avventisti del settimo giorno che avevano predetto la fine del mondo alla metá del 1800 cosa che non avvenne , e tuttora stampano una pubblicazione dal titolo " I segni dei tempi" in cui credono ancora piú che mai nella imminente fine del mondo , e che partirá dalla Gerusalemme attuale . Quindi Russel non inventato nulla riguardo al pensiero della fine del mondo imminente ma ha Rubato il pensiero agli Avventisti del Settimo giorno, di cui si é separato , facendo credere che sia stato lui dallo studio della Bibbia e delle piramidi egizie ad avere capito che la fine del mondo é prossima., e tuttora la moderna WTS e CD ne fanno un loro cavallo di battaglia di una credenza che é ancora saldata nella dottrina degli Avventisti del Settimo Giorno , di cui Russell si dissoció. Condivido i commenti fatti ,e in particolare quello di GogdiMagog " Semplice interpretazione volta ad inculcare i propri insegnamenti settari torcendo le scritture".
RispondiEliminaGrazie per il post Capitano.
RispondiEliminaChi decidesse di intraprendere l'inattività in una maniera meno dolorosa dovrebbe "deistituzionalizzarsi" all'interno della congregazione. Si innescherebbe un lento ma inesorabile isolamento "fraterno", ma più digeribile. Difficile nutrire nostalgia per chi a causa della tua improduttività ti ha isolato, o ha isolato i tuoi cari.
In casi del genere ci si rende conto di chi dimostra realmente amore fraterno e non é lí per timbrare un cartellino o emulare i personaggi dei video sul Broadcasting.
Ci tengo a dirlo: il mio non é un consiglio, ma una constatazione.
Saluti,
Truman