domenica 28 marzo 2021

Fra lo Zelo e il fanatismo


 Strade di fanatismo | La Bottega di Nazareth


“A volte fa più male la Bibbia in mano a un uomo qualunque, che una bottiglia di whiskey in mano a... a tuo padre, per esempio.” Harper Lee
Oggi parleremo di un altro argomento che mi sta particolarmente a cuore. Quando ero più giovinetto e "osservavo" le tante attività di congregazione spesso mi si presentavano davanti una serie di comportamenti che dopo ho riconosciuto come il frutto di bias mentali che pensavo fossero imputabili al gruppo a cui appartenevo. Utilizzo questo termine "alimentare" nel senso di sostenere di portare avanti e non "creare" perché all'inizio pensavo che ero davanti al risultato di comportamenti dipendenti dalle persone e non dall'organizzazione stessa. Quando poi ho incominciato a conoscere congregazioni diverse dalla mia mi sono accorto che questi comportamenti si ripetevano come se fossero strutturali.

Per cercare di dare un valore alle attività teocratiche si enfatizzavano a dismisura i "sacrifici" della fratellanza. Ad esempio c'erano fratelli o sorelle che distribuivano riviste con doppi zeri. E' una cosa che potrebbe essere considerata assurda ma c'erano fratelli e sorelle che avevano medie di distribuzione di 100 200 pubblicazioni mensili date nel servizio di campo.


In punta di matita contro il fanatismo | Vignette, Illustrazioni satiriche,  Citazioni simpatiche


Queste attività non venivano però stigmatizzate per quello che erano ma spesso erano utilizzate come una sorta di valore aggiunto alla attività del fratello. La generale mancanza di discernimento impediva di riconoscere che la distribuzione delle riviste effettuata in quel modo era un evidente deviazione teocratica.

Perché manca il discernimento?

Ora un primo aspetto è anche quello di dire che a quel tempo non c'era solo questa deviazione teocratica ma come accennavo ne esistevano diverse. Un altro aspetto è che adesso le deviazioni sono cambiate ma permangono gli elementi che le motivano. Come il tema ci aiuta a comprendere vogliamo in qualche modo analizzare alcuni comportamenti topici ed etichettarli per quello che sono. La mancanza di discernimento è piuttosto evidente quando ci si accorge che generalmente la comunità non riesce a comprendere quando un comportamento è zelante e quando è fanatico.

Ovviamente le eccezioni semantiche sovrappongono i significati ma penso sia chiaro quali comportamenti voglio distinguere. Prendiamo le definizioni dei termini

Żèlo s. m. [dal lat. Tardo zelus, gr. Ζῆλος «spirito d’emulazione»]. –1.a.Fervido, operoso impegno che si spiega e si dimostra in una attività o per la realizzazione di un fine... b. Nel linguaggio della Chiesa cattolica, il fervoroso adoperarsi per la gloria di Dio, che si esprime soprattutto, oltre che con la preghiera, con l’apostolato della parola e delle opere, e col vivo desiderio di salvare anime.

Fanàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Fanatĭcus «ispirato», der. Di fanum«tempio»] (pl. m. -ci). –1.Di persona mossa da fanatismo religioso, invasata da grande entusiasmo per la propria fede e intollerante d’ogni altra religione:un credente f.;un cristiano,un musulmano fanatico. 2. Per estens., di chi è mosso da passione forte ed esclusiva, da entusiasmo per un’idea, per un partito, o anche semplicemente da simpatia eccessiva verso una determinata persona o da eccessivo zelo nell’esercizio di un’attività.

Per non dilungarsi troppo non di rado sentiamo espressioni collegate all'eccesso di zelo e con lo scopo di stigmatizzare comportamenti un po' fuori dalle righe ma che poi hanno un fin di bene. Se invece chiamassero quei comportamenti con il termine giusto "fanatico" si capirebbe che il fin sarebbe di male e non di bene.


“Sappiamo che nessuna religione è immune da forme di inganno individuale o estremismo ideologico. Questo significa che dobbiamo essere particolarmente attenti ad ogni forma di fondamentalismo, tanto religioso come di ogni altro genere. È necessario un delicato equilibrio per combattere la violenza perpetrata nel nome di una religione, di un’ideologia o di un sistema economico, mentre si salvaguarda allo stesso tempo la libertà religiosa, la libertà intellettuale e le libertà individuali.”

Discorso del Papa Francesco in occasione della Visita al Congresso USA a Washington, D.C. - Viaggio Apostolico a Cuba, negli Stati Uniti d’America e Visita alla sede dell’ONU, 24/09/2015


Una regola generale che distingua le cose non è oggettivamente semplice in quanto i comportamenti zelanti o fanatici si sovrappongono fra di loro. Una delle considerazioni generali è che le religioni sono condizionate dalla struttura ideologica che le ha generate. Seguendo i precetti biblici dell'antico testamento ad esempio l'ebraismo non ha in se strumenti ideologici che consentano il ripudio della guerra. Tanto che il Cristianesimo tradizionale ne ha elaborato il concetto inserendo l'idea che possa esistere una guerra giusta. Ancora adesso i meccanismi politici di questo mondo sono soggiogati da questa idea a prescindere che le guerre possono essere giuste. Anche i Testimoni di Geova essendo una sorta di ibrido fra l'ebraismo e il cristianesimo ha in se entrambe le posizioni. Un testimone di Geova non si pone problemi nel giustificare un eventuale genocidio di massa che secondo lui Dio porterà. In un celebre articolo della Torre di Guardia del 1951 "perché i testimoni di Geova non sono pacifisti" si intravede la posizione politica squilibrata dell'organizzazione che farà trascendere le scelte della fratellanza da zelanti a fanatiche.

w51 1/4 pp. 99-103 Perché i testimoni di Geova non sono pacifisti

Se i testimoni di Geova affermassero oggi d’esser pacifisti, questo sarebbe come una denunzia di tutti i testimoni di Geova vissuti prima dell’era cristiana i quali presero le armi per sostenere la sovranità universale di Geova e la sua nazione teocratica d’Israele. Ma noi non possiamo pronunziare una tale denunzia. Gesù Cristo non fece mai questo, ed egli è il più grande dei testimoni di Geova, che ha meritato il titolo di “testimone fedele e verace”. (Apoc. 3:14) Geova stesso non è un pacifista. Né lo sono i suoi testimoni, quantunque siano obiettori di coscienza. Gesù non fu pacifista, benché non esista memoria ch’egli abbia adoperato armi carnali in propria difesa. Ah, direte, ma non ha forse Gesù fatto una frusta di corde per cacciare tutti i commercianti dal tempio di Gerusalemme? Sì, ma la narrazione non dice che Gesù usò questa frusta sugli uomini che stavano vendendo, bensì egli l’adoperò sulle loro pecore e sul loro bestiame che avevano introdotto in quel luogo sacro, “facendo della casa del Padre mio una casa di mercato”.

Se l'articolo del 1951 vi sembra troppo lontano guardate cosa si sostiene in questo paragrafo dell'articolo del 1997 rispondendo se i cristiani dovrebbero essere pacifisti 


g97 8/5 pp. 22-23 Completamente contrari alla guerra?

Tuttavia, ‘l’antica dottrina cristiana e l’intero spirito del Vangelo’ erano proprio pacifisti? I primi cristiani si potrebbero davvero definire pacifisti, nel senso precisato sopra? No! E perché no? Innanzi tutto,riconoscevano che Dio ha il diritto di far guerra.(Esodo 14:13,14;15:1-4;Giosuè 10:14;Isaia 30:30-32) Oltre a ciò, non misero mai in discussione il diritto di Dio di autorizzare l’antica nazione d’Israele a combattere per lui quando fungeva da suo unico strumento sulla terra. — Salmo 144:1; Atti 7:45; Ebrei 11:32-34.

Oppure ancora più di recente Novembre 2015 si spingono oltre:

Ad oggi Dio non ha cambiato idea sulla guerra. La considera ancora un mezzo legittimo per porre fine all’oppressione e alla malvagità.

https://www.jw.org/it/biblioteca-digitale/riviste/wp20151101/guerra-%C3%A8-mai-giustificata/

Quindi ad oggi nel 2015 Dio non ha cambiato idea. Non ci è dato di sapere se nel frattempo abbia cambiato opinione ancora non si sa evidentemente chi ha scritto l'articolo spera di no. Intano ci sono le immagini con Gesù che tira le freccette dal cielo...

Come avete notato in questa visione la fratellanza è trattenuta da persone che hanno una impostazione piuttosto manichea rigida e non a caso molti che vivono nelle Betel rievocano la presenza di strutture gerarchiche che scimmiottano gli organismi militari di questo sistema. E' davvero questo il Dio che immaginate? Molti entrano delle file dei Testimoni di Geova così un po' alla "sava san dire" pensando di essere in una comunità di fresconi, diciamo che presto si accorgono sulla loro pelle che le cose non sono così. I Testimoni di Geova sono molto determinati e più che altro non si fanno scrupoli neanche sul livello di ipocrisia da raggiungere per ottenere risultati. Sentito mai parlare di strategia teocratica? Non sottovalutate mai la vostra appartenenza, la cosa non è da considerare uno scherzo, state molto attenti.

Io sono qui per provare qualcosa in cui credo: che la guerra è inutile e sciocca, la più bestiale prova di idiozia della razza terrestre. Oriana Fallaci

Ora facciamo un esempio scritturale. La premessa della considerazione che faremo è quella che la seguente trattazione biblica è una libera interpretazione apocrifa di un brano biblico e quindi da non utilizzare come riferimento al senso biblico ufficiale.

Torniamo indietro nel tempo e arriviamo all'epoca in cui è vissuto Elia. Elia era un profeta molto importante che è il centro di molte vicende bibliche legate ad Israele e che in qualche modo si riallacciano alle considerazioni che abbiamo fatto sin ora sul Dio bellicoso. Il racconto biblico ci dice che a quel tempo c'era il reato di opinione le differenze religiose erano oggetto di contrapposizione non solo dialettica ma anche fisica. Ovviamente era un pretesto per sfogare tutta la frustrazione che avevano per una esistenza che a dire precaria era estremamente riduttivo.

Il racconto ci dice che Elia si confrontò con alcuni sacerdoti religiosi e la questione si risolse in una carneficina piuttosto aberrante. Centinaia di sacerdoti furono sgozzati. E' inutile tentare di immaginare le centinaia di litri di sangue distribuiti sul terreno il pasticcio con tutti quei cadaveri che presto in putrefazione avrebbero contaminato tutta la zona...

1 Re 18:19

Quindi Elìa disse loro: “Prendete i profeti di Bàal! Non lasciatene scappare nemmeno uno!” Subito li presero, ed Elìa li fece scendere al torrente* Chìson+ e là li scannò.+

Ora già da questa lettura e più che altro da come ci interponiamo possiamo avere una idea di quanto sia pericoloso non conoscere la differenza fra zelo e fanatismo. Una domanda imbarazzante potrebbe essere quella di chiedersi: ma davvero sgozzare una persona che non crede in Dio è una cosa lecita? Sapete cosa accade quando i fratelli argomentano su questo brano? Vengono fuori di quelle robe dialettiche imbarazzanti di una ignoranza e grettitudine da lasciare allibiti. Innanzi tutto sul brano in questione il 90% da la colpa a Dio nonostante si legga ben altro.

La questione è molto semplice. Ci sono cose che adesso, possono giustificare fisicamente un gesto estremo del genere? Cosa potrebbe esserci di diverso a quel tempo che renderebbe plausibile un gesto così aberrante? Ora nessuno Testimone di Geova farebbe cose simili, in tutti i casi se non conosciamo la differenza fra fanatismo e zelo il problema è solo ridimensionato ma rimane comunque!

C'era qualcosa che non andava con Elia? E si, lui lo sapeva bene. L'aveva combinata grossa, ha paura che gli facciano la pelle, per questo scappa si allontana va a Sud verso il deserto a Ber Seba, ad un certo punto si nasconde in una grotta. Li un angelo che fa lo gnorri lo ferma è chiede.

1 Re 19:13

Quindi una voce gli chiese: “Che fai qui, Elìa?”

Notate la risposta e prima di leggere, immaginate cosa potrebbe dire una persona quando ha ucciso centinaia di altre persone. Che giustificazioni potrebbe dare? Ecco cosa rispose

1 Re 19:14

 14 Lui rispose: “Ho avuto grande zelo per Geova, l’Iddio degli eserciti, perché il popolo d’Israele ha abbandonato il tuo patto,+ ha demolito i tuoi altari e ha ucciso con la spada i tuoi profeti. Io sono l’unico rimasto, e ora cercano di togliermi la vita”.+

Non è evidente che Elia cerca di giustificare se stesso e lo stato di esilio che si è imposto? Ha scannato, tagliato la gola, con un coltello da macellaio centinaia di sacerdoti e guardate come si giustifica ho avuto "grande zelo". Ma notate anche come l'angelo sia totalmente completamente disinteressato dei sentimenti di Elia gli comanda

1 Re 19:15

15 Geova gli disse: “Torna indietro e va’ nel deserto di Damasco. Una volta arrivato, ungi Azaèl+ come re sulla Siria.


Ebbene si, Geova fa tornare sui suoi passi Elia! Perchè? Non è che forse, quel "grande zelo" che aveva era davvero degenerato ed era diventato fanatismo? Che cosa sta dicendo l'angelo di Geova ad Elia ignorando le sue scuse? Quali sono i veri interessi che doveva seguire? I versetti successivi lo spiegano.

1 Re 19:18

E in Israele ho ancora 7.000 persone,+ tutti coloro che non hanno piegato le ginocchia davanti a Bàal+ e che non lo hanno baciato con la loro bocca”.+

Elia non doveva interessarsi dei falsi profeti, non doveva fare la guerra alla falsa religione e non era vero che era da solo. Elia doveva pensare a quelle 7000 persone che avevano ancora interesse per Dio. L'organizzazione non protegge la fratellanza dal fanatismo. Purtroppo gli esempi per cui si incappa in questo errore sono tantissimi.

In Matteo 10:21

Inoltre il fratello consegnerà il fratello perché sia messo a morte, e il padre il proprio figlio, e i figli si ribelleranno contro i genitori e li faranno mettere a morte.

Scaricare sulle famiglie ad esempio la formalità disciplinare della disassociazione o dissociazione è uno dei tanti modi per diventare fanatici. Non è un po' come mettere a morte il fratello? Il chiudere il telefono ad un figlio che chi chiama per un qualsiasi motivo non è un modo per perdere il controllo della fede diventando fanatici?


Il fanatismo religioso - Crescita-Personale.it


Ad esempio gli inattivi. Molti inattivi subiscono uno vero pressing emozionale spesso orchestrato da persone fanatiche che con escamotage di vario genere, utilizzano tecniche di abbordaggio più o meno lecite. Specialmente in questo periodo, con la commemorazione e l'avvento della pandemia, molta fratellanza ha perso i riferimenti del servizio; con tanto tempo a disposizione perchè non attaccare il territorio degli inattivi?

La fratellanza si trasforma come i promoter delle aziende a Cipro di trading sul forex. Ti chiamano a tutte le ore. "Sai pensavo a te" ... "Ai bei tempi" ... "Ti ricordi quando..." "Geova non si dimentica di te..." e così via in una serie di considerazioni che sono volte solo a far leva sui tuoi sensi di colpa. Il fanatico infatti ha interesse solo a riattivarti a farti fare l'unica cosa che interessa veramente a questa teocrazia malata, il rapportino di servizio. Quando poi riesce nell'intento il risultato sarà che continuerai a vivere nel solito oblio di prima ma grazie al rapportino avrai salva la vita.

Giovanni 16:2

Vi espelleranno dalle sinagoghe.+ Anzi, verrà il tempo in cui chi vi ucciderà+ penserà di aver reso sacro servizio a Dio.

Scrittura profetica da leggere a tutte quelle madri che non rispondono ai figli che non accettano di seguire il credo teocratico. In generale il fanatismo non è sintomo di una totale irrazionalità. Come abbiamo visto una persona fanatica è spesso anche vista come persona estremamente determinata seria e devota. L'organizzazione ha impostato la sua visione di un Dio bellicoso e guerrafondaio e lo ha ribadito. Con questa visione ha legittimato tutte le applicazioni controverse, senza scrupolo alcuno, come la disassociazione famigliare. Mischiando elementi di estrema razionalità con aspetti controversi che solo in apparenza sono secondari si è destabilizzata la fede di molti. I risultati si vedono da un po' di tempo e sono piuttosto evidenti. Le congregazioni stanno lentamente degradando in attività che sono diventate asfittiche. Il Covid ha accelerato un po' tutto questo processo che potrebbe condizionarci. Gli effetti si vedranno ma alla fine quello che più ci interessa e che almeno noi comprendiamo la differenza che esiste fra lo zelo e il fanatismo. 

Un abbraccio a tutti


Consapevolezza e creatività per l'equilibrio interiore ed il benessere -  Stefano Centonze


bibliografia

https://www.alzogliocchiversoilcielo.com/2020/05/gli-zelanti-accecati-dal-fanatismo.html

https://www.illibraio.it/news/storie/zelanti-1372002/

https://it.wikipedia.org/wiki/Fanatismo_religioso

https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1951080?q=pacifista&p=par

https://it.wikipedia.org/wiki/Fanatismo_religioso


Serie di articoli sulla follia: sono ad uso personale e sono molto lunghi... lo dico per alcuni che si aspettano articoletti della settimana enigmistica e che non sono nella vision...

adir.unifi.it/rivista/2014/sannini/cap1.htm

https://core.ac.uk/download/pdf/11689514.pdf

https://www.filosofico.net/foucaultrubetti.htm

http://jsq.fileli.unipi.it/wp-content/uploads/2005/02/Storia-della-follia.pdf

https://aulalettere.scuola.zanichelli.it/come-te-lo-spiego/la-follia-secondo-foucault/

http://www.psychiatryonline.it/sites/default/files/LAUROGALZIGNA3.pdf

http://www.sgai.it/imgs/files/11%20Novara.pdf


domenica 21 marzo 2021

Fra l'intelligenza e la razionalità

Problemi con le Donne: Come Risolverli Definitivamente | Seduzione  Attrazione

I problemi. Con questa parola condensiamo quello che è uno dei temi principali della nostra vita. Diciamo che in genere la consapevolezza che esistono è un dato piuttosto assodato implicito naturale. Nessuno di noi pensa o immagina la vita come qualcosa che non abbia a che fare con i problemi.

La consapevolezza che esistano problemi, per quanto possa sembrare strano, non implica la stessa consapevolezza nel capire che l'essenza di un problema ha anche una stretta relazione con la sua soluzione. Solo in apparenza sono cose scorrelate e complementari in realtà sono molto più intersecate e sovrapposte tanto che per quanto possa sembrare surreale, si possono scambiare fra di loro.

Per capire di cosa sto parlando nella bibbia nel libro 1 Re al capitolo 3 si parla della famosa richiesta di giudizio fatta da due donne che si contendevano il bambino

Al versetto 25 si legge Il re disse: “Tagliate il bambino vivo in due e datene metà all’una e metà all’altra”.

Come è chiaro Salomone non ha proposto una soluzione ma ha creato un problema che in qualche modo gli ha permesso di trovare la soluzione alle due donne. Secondo voi Salomone era intelligente o razionale? Rispondete pure a questa domanda e poi confrontatela con quella che darete alla fine.

Ora mi trattengo dal immergervi di banalità cercando di descrivervi e dimostrare che i probelmi non sono tutti uguali e che allo stesso modo le soluzioni non sono tutte uguali... La prima domanda che ci facciamo in questo post è quella di capire cosa lega il concetto di problema al concetto di soluzione. Per rispondere a questa domanda prendo una sezione di articolo comparso sul sole 24 ore intitolato "L'intelligenza del benessere" (link)

Per alcuni psicologi, economisti e biologi il fattore principalmente responsabile del progresso umano in ogni campo negli ultimi quattro secoli è l’intelligenza, intesa come l’insieme di capacità cognitive funzionali alla soluzione di problemi e valutabile con batterie di test psicometrici...

Lavoro incompatibile con lo stato di salute - Studio Legale Innocenti

L'articolo presuppone che ci sia una relazione fra l'intelligenza e lo stato di salute delle persone. Per farla breve più sei capoccione e più campi a lungo. Il paradosso di questo articolo è legato ad una applicazione stessa dell'intelligenza dove si mette in relazione quello che i tecnici del settore psicologico chiamano l'effetto Flynn e il miglioramento generale dello stato di salute dell'umanità. Presi i due grafici si arriva al concetto breve appena espresso. Ovviamente questo approccio è un evidente salto logico legato ad un bias intellettuale che conosciamo bene e che non ci spaventa. Ma non è questo l'argomento...

Per farla breve lo scopo di questo post è quello di dimostrare la relazione fra intelligenza e razionalità e per fare questo ci affidiamo a due assunti che abbiamo appena intravisto. Il primo è:

Riconoscere uno stupido è più difficile di quello che sembra.

Ecclesiaste 2:15 Allora ho detto in cuor mio: “Quello che capita allo stupido capiterà anche a me.+ Che cosa ci ho guadagnato, allora, a essere tanto saggio?” Così ho detto in cuor mio: “Anche questo è vanità”.

Questo assunto parte dal presupposto che l'articolo proposto dal sole24 ore sia concettualmente sbagliato e che le capacità mentali intellettive che chiamiamo intelligenza non possono influenzare la cartella clinica. Questo fatto già di per se solleverà l'animo a molte persone ma veniamo al secondo assunto che per molti è conseguenza o forse il primo è conseguenza di questo non lo so ancora, comunque:

Lo stupido potresti essere tu.

Perché c’è nella mano dello stupido il prezzo per acquistar sapienza, quando egli non ha cuore?” — Prov. 17:16.

Non avertene a male. Ci siamo passati tutti il primo passo da superare è anche questo. Per arrivare ad una consapevolezza completa bisogna accettare anche il rischio di ammettere che siamo in grado di fare stupidaggini. 

In un altro articolo del sole e 24 ore (link) sempre dello stesso autore Gilberto Corbellini si cerca di capire per quale motivo esista la stupidità. Nell'articolo però si parla cercando di capire come sia possibile che persone valutate in genere intelligenti o geniali possano nello stesso tempo fare cose stupide.


L'incredibile storia di Steve Jobs - Focus.it



Un' esempio piuttosto eclatante è quello che ha coinvolto Steve Jobs (1955-2011) e le sue decisioni riguardo il suo stato di salute che alla fine lo hanno portato a perdere la vita prematuramente. La storia di Steve è più o meno questa è stato il fondatore della Apple una azienda di computer e attraverso una serie di intuizioni di indubbia genialità con i sui prodotti innovativi è riuscito a cambiare le regole di mercato mondiale condizionando le scelte di miliardi di persone. A Steve fu diagnosticato un carcinoma al pancreas che a detta di esperti non avrebbe dovuto avere un decorso fatale. Steve rifiutò l'operazione chirurgica ma non solo. Andando anche un po' contro a quella che comunque era la sua visione generale delle cose, suddivise il decorso di cura in tante parti separate affidandosi a tanti professionisti che alla fine persero il controllo della malattia sino al comunque inevitabile intervento chirurgico arrivarono le conferme che oramai si era arrivati troppo tardi per risolvere il problema. Steve morì per un tumore che poteva curare.

Ora terminato questo appunto non fatemi ripetere che non tutti i problemi che dobbiamo affrontare mettono a repentaglio la nostra vita. Ma indubbiamente l'appartenenza in questa organizzazione sappiamo bene cosa significa mettere in gioco la nostra vita.
 
Testimone di Geova rifiuta la trasfusione e muore di gastrite. I figli: “Brava mamma”. Pensionata 70enne nega il consenso alle cure salvavita. Lo sfogo del medico: «Questo è un suicidio assistito».

https://www.lastampa.it/cronaca/2019/09/30/news/testimone-di-geova-rifiuta-la-trasfusione-e-muore-di-gastrite-i-figli-brava-mamma-1.37570196

Continuiamo però con le nostre analisi. C'è alla base degli assunti appena fatti una considerazione da fare: come abbiamo visto l'intelligenza da sola non basta a Steve non è bastata e così abbiamo bisogno di un altro ausilio intellettuale per riuscire a contrastare quell'innata capacità che abbiamo di fare errori stupidi. Di quale ausilio abbiamo bisogno?





C'è un illustre strizzacervelli americano Keith Stenovich che ha in un certo senso dimostrato con diverse tesi, come l'intelligenza non ci salva dalla capacità di risolvere i problemi. Nel suo modello cognitivo mette in relazione tanti aspetti che sono legati all'analisi e alle capacità razionali dell'individuo. Ad esempio la predisposizione delle persone a dare risposte lunghe anziché impulsive riduce l'entità degli errori causati. Stenovich associa questa capacità al concetto di razionalità. A conferma di come il Qi intellettuale non garantisca la capacità di avere le qualità razionali per risolvere i problemi, in un studio piuttosto inclemente è venuto fuori che in un campione selezionato di persone ad un livello di Qi superiore alla media il 44% credeva nell'astrologia, il 51% nei bioritmi e il 56% nei visitatori extraterrestri.

Incipit 21: Elogio della follia | LIMINA MUNDI

In pratica si dimostrano due cose:

1. La prima è che ci sono persone che nonostante abbiano capacità intellettive di livello superiore possono credere e agire con stupidità.
2. La seconda è che il Qi è un indice inutile.

Perché ci interessa la questione?

Ho incontrato di recente alcuni vecchi amici una coppia di ex Testimoni di Geova pionieri speciali che hanno servito all'interno dell'organizzazione per tanti anni. Così abbiamo affrontato alcuni problemi e siamo arrivati ad alcune considerazioni che volevo condividerle con voi.

Cercando di essere razionali una cosa che abbiamo condiviso è che non dobbiamo troppo focalizzare il problema sull'organizzazione ma è sempre bene avere una visione generale delle cose. Questo è relativo al fatto che in molte o troppe occasioni cerchiamo un capro espiatorio dove concentrare tutti i problemi. Questo meccanismo mentale semplifica troppo la comprensione del problema ma spesso impedisce a noi di trovare la soluzione. Ad esempio per molti il Corpo Direttivo è il responsabile di tutti i problemi che sono accaduti nell'organizzazione. Alcuni un po' seguendo la stessa corrente polemica che accade in altre religioni li vede come protagonisti, mandanti e malvagi. Sono tutte considerazioni devianti le stesse generalizzazioni che facciamo addossando etichette di appartenenza come quella a cui accenniamo in questo post quella degli idioti.


Il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova ha un nuovo membro | Studio


Cosa c'è di più generale dell'organizzazione? Lo capite anche voi che tutti i problemi a cui facciamo riferimento nei nostri articoli, sono figli di un sistema generale che si chiama Cristianesimo. Il Cristianesimo Occidentale. I Testimoni di Geova sotto questa ottica diventano una nuova "forma" di religione che non vuol sentire ragioni e che proviene da altre forme religiose che non vogliono sentire ragioni. E così via in questo continuum infinito dove il tutto ha una base comune che non è Dio ma il "non sentire ragioni". L'occidente è in pesante declino tutte le soluzioni adottate e concentrate sull'interesse economico hanno di fatto defenestrato chi sin ora aveva altri interessi (la politica e la religione). Il mondo si sta assestando a nuovi equilibri politici ma l'alternativa all'egemonia americana oramai in declino avrà altri protagonisti? Russi o Cinesi? A voi la scelta ma in entrambi i casi vedo in futuro, se non lo farà Dio, qualcuno dovrà per forza spostare il timone...

L'occidente indebolito di Kreeft e l'esempio della forza islamica

Ex calvinista di origine olandese, folgorato da sant'Agostino mentre studiava filosofia a Yale, il settantaquattrenne filosofo Peter Kreeft è un importante apologeta cattolico americano, autore di libri di successo come “Venti argomenti sull'esistenza di Dio”, “Socrate incontra Kant” e “Tra Allah e Gesù”. Intervistato martedì scorso da Avvenire, Kreeft ha riproposto la tesi dell'occidente nemico di se stesso, che sbaglia a temere l'islam perché la sua fine può arrivare solo dall'“edonismo mondano e socialmente rispettabile” che ha preso il posto della fede e si è fatto religione.


STATI UNITI: I Testimoni di Geova mettono in vendita il Towers, patrimonio  storico di Brooklyn

https://www.ilfoglio.it/articoli/2011/09/26/news/loccidente-indebolito-di-kreeft-e-lesempio-della-forza-islamica-63876/


Ora una volta fatte le nostre considerazioni generali possiamo fare quelle particolari. Come ad esempio l'ipotesi che stiamo proponendo in questo post. La domanda

La capacità di esprimere concetti in modo intelligente sono una prova che abbiamo la capacità di comprendere razionalmente i temi della nostra esistenza in modo da "salvare" noi stessi e gli altri?

Molte volte prendiamo per scontato la capacità di usare espressioni verbali ad effetto e il valore assoluto della manipolazione linguistica. L'organizzazione ha investito molto in questo aspetto, tanto da averne fatto un un elemento fondamentale della struttura teocratica. L'arte oratoria. Ne ha fatto una scuola che ha il preciso intento di eccellere nella capacità di espressione e di manipolare gli argomenti applicando quell'ipocrita arte di ottenere ragione, la propria.

All'inizio questo fatto potrebbe lasciare indifferenti. In un certo senso una persona ha tutto da guadagnare nell'imparare a esprimersi. Perché questa scuola potrebbe far nascere problemi? Molto semplicemente perché nella "struttura scolastica" da qui si impara questa arte esiste (e non a caso) il reato di opinione.

...Sono stata costretta ad uscire per dissenso ideologico, come molti altri sinceri testimoni, poiché non è tollerata la più pallida ombra di dissenso o la modesta divergenza di opinione nei riguardi del corpo direttivo, a nessun testimone di Geova.

Infatti la signorina xxxx non ha "voluto", nel senso di potuto, parlare con me al telefono, perché è proibito ai T. di G. il confronto con i dissidenti. Le ho promesso che avrei risposto tramite il vs. giornale. ... L'inquisizione continua infatti, non solo per i teologi cattolici dissidenti, ma anche dolorosamente, e soprattutto, tra i T. di G., i quali considerano morti tutti coloro che escono per dissenso, da loro definito eresia o apostasia... (lettera di una ex testimone di Geova comparsa su Repubblica 11 Aprile 1998)

Quello che in questa scuola non viene mai detto è che la tua capacità di esprimerti ha un solo un unico scopo che è quello di passare per il resto della tua vita da un podio all'altro sostenendo opinioni che non sono le tue. In più questo non ti salverà dall'irrazionalità delle decisioni che prenderai nella tua vita. Ora tu potresti obbiettare che noi siamo qui per sostenere verità e non opinioni. Obiezione inutile, la prova sta nel fatto che per esprimere una verità non hai bisogno di una scuola teocratica. 

Luca 19:40 Lui però rispose: “Vi dico che se questi stessero zitti, griderebbero le pietre”.

La scuola serve solo per esprimere opinioni che devono seguire pedissequamente quelle stesse opinioni che l'organizzazione si aspetta che tu esprima. Un po' come se una scuola di recitazione pretendesse dagli attori di credere alle cose che interpretano. Agli attori viene chiesto di immedesimarsi con quello che interpretano non di credere a quello che interpretano.

Così alla fine di questo post abbiamo svelato come tutta la retorica avvincente perpetrata dal podio non garantisce l'integrità degli argomenti. Non garantisce che affronterete  con razionalità le prove della vita. Alimenta uno spirito di contenzioso e ipocrita volto al raggiungimento di nomine autoritarie. La retorica faziosa non vi salverà. Alle prove di intelligenza rispondete sempre con le capacità razionali da dimostrare con i fatti nella vostra vita.  Fate attenzione. Sempre.


bibliografia

https://www.vitapensata.eu/2019/07/27/l%E2%80%99arte-di-esitare-dall%E2%80%99intelligenza-alla-razionalita/

https://www.pensierocritico.eu/intelligenza-e-razionalit%C3%A0.html

https://angolopsicologia.com/intelligenza-e-razionalita/

https://www.hafricah.net/la-differenza-tra-essere-intelligenti-ed-essere-razionali/

https://www.ilsole24ore.com/art/quando-ntelligenti-si-comportano-stupidi-ACsyQDW?refresh_ce=1

https://www.corriere.it/esteri/11_ottobre_14/jobs-tumore-cure-giuste-potevano-salvarlo_56088194-f68f-11e0-abf0-c6818ffd4921.shtml

https://www.ilariaartusi.it/2016/02/sono-abbastanza-intelligente/

https://www.questionegiustizia.it/rivista/articolo/la-parola-pericolosa_il-confine-incerto-del-controllo-penale-del-dissenso_278.php

https://www.specchioeconomico.com/sommario/articoli/3510-una-cosa-e-convincere-una-cosa-e-manipolare-la-retorica-come-arte-al-servizio-della-verita