domenica 12 maggio 2024

La mancanza di etica: un'analisi critica del silenzio e dell'inerzia

Da un po' di tempo sto prendendo il considerazione un argomento che a mio avviso è un po' la chiave per capire queste dichiarazioni spontanee in particolare del corpo direttivo che hanno creato in molti un effetto labirintite. 

In questa religione non so se avete anche voi queste sensazione, il processo di adesione e di appartenenza è sostanzialmente molto semplice non si fanno grosse difficoltà per acquisire quei pochi elementi base necessari per arrivare alla dichiarazione pubblica del battesimo.

Ora partiamo dall'inizio per arrivare al battesimo viene effettuato quello che potrebbe essere definito come un corso accelerato religioso che avviene attraverso lo studio di una pubblicazione effettuato da un insegnante. Il metodo lo conosciamo tutti è poco sopra la prova dello stupido, il nostro tutor fa leggere un piccolo brano allo studente, viene fatta una domanda nota e lo studente deve trovare la risposta all'interno del paragrafo. Questo metodo ha un vantaggio innegabile di addestrare la persona ad acquisire la mentalità della religione, lo svantaggio di azzerare il pensiero critico e di analisi. In questo modo la persona in un modo più o meno consapevole dichiara esattamente quello che il paragrafo dice senza che ci sia un effettivo approfondimento serio e consapevole.

Prendiamo in considerazione la finalità dello studio biblico. Se avessimo a che fare con una organizzazione religiosa seria lo scopo di questo studio è quello di istruire la persona sull'esistenza e l'entità di quelli che vengono chiamati "principi biblici" e che consentono di avere una base morale con cui confrontarsi.

Da un punto di vista pratico questo apprendimento dei principi morali ha un forte impatto perchè non è usuale non esistono lezioni di comportamento e di norme morali. Le persone messe davanti a questi principi generali riescono a visualizzare bene tanti aspetti che altrimenti non avrebbero considerato e indubbiamente a tante persone queste sono di forte impatto.

Di che tipo di principi parliamo?

Analizzando bene questo non è altro che un tentavo per aiutare lo studente ad acquisire quello che nel mondo filosofico si chiama etica. Il termine "etica" deriva dal greco antico "ethikos", che significa "relativo al carattere" o "relativo agli usi e costumi". Questo concetto era particolarmente importante per i filosofi greci antichi, come Aristotele, che esploravano le questioni morali e il comportamento umano. L'etica era una parte fondamentale della filosofia morale greca e romana, che si occupava esplicitamente di definire ciò che costituisce una vita buona e virtuosa e di stabilire principi per il comportamento corretto dando un significato e un senso alla vita.

Da questo termine deriva ad esempio l'etologia quella bellissima branca della biologia e zoologia che analizza il comportamento animale.  Con il passare del tempo, il concetto di etica è stato adottato e sviluppato in molte altre culture e tradizioni filosofiche. Oggi, il termine "etica" viene utilizzato in tutto il mondo per riferirsi allo studio dei principi morali e del comportamento umano, indipendentemente dalla sua origine greca.

Così scopriamo che esiste una parola specifica che riguarda le questioni morali e il comportamento delle persone che è forse un aspetto elementare ma non troppo. Avrete sicuramente notato che l'etica non è un argomento che viene trattato all'interno delle congregazioni e degli studi biblici. La parola etica compare nelle pubblicazioni come definizione mondana ha sempre una connotazione negativa. Il motivo è che sostanzialmente essa è finita a dover far parte di tutto quel calderone che viene definito pensiero umano e per questo osteggiato e in antitesi con la religione professata. Guardate ad esempio come viene sdoganata da un articolo nemmeno tanto lontano nella redazione, dove ne viene fatto un accurato studio antropologico.

Una caratteristica prettamente umana w04 1/12 pp. 3-4
Jodie è proprietario di un’agenzia che si occupa di valutare e vendere beni mobili e immobili lasciati in eredità. Sta aiutando una donna a inventariare gli oggetti della casa appartenuta alla sorella defunta. Frugando attorno al caminetto trova due vecchie cassette di attrezzi da pesca. Guarda dentro una di esse e non crede ai suoi occhi. Avvolte nella stagnola ci sono mazzette da 100 dollari, per un totale di 82.000 dollari (circa 68.000 euro) in contanti! Jodie è solo nella stanza. Cosa deve fare? Prendere la cassetta e tacere o dire alla cliente che ha trovato quel denaro?

IL DILEMMA di fronte al quale si trova Jodie mette in evidenza una qualità che ci distingue dagli animali. Un’enciclopedia afferma: “Una caratteristica peculiare degli esseri umani è quella di fare domande ponderate su ciò che dovremmo o non dovremmo fare”. (The World Book Encyclopedia) Se un cane affamato vede un pezzo di carne sul tavolo non si chiede se deve mangiarlo o meno. Ma Jodie ha la capacità di soppesare le implicazioni morali della sua decisione. Tenersi i soldi equivale a rubare, ma è improbabile che lo scoprano. D’altro canto il denaro non gli appartiene, ma la cliente ne ignora l’esistenza. Inoltre, dove vive Jodie la maggioranza delle persone lo considererebbe stupido se consegnasse il denaro alla cliente.

Cosa fareste se vi trovaste nei panni di Jodie? Il modo in cui rispondete a questa domanda dipende dal codice morale, o etico, che avete deciso di seguire nella vostra vita.

Cos’è l’etica?

L’etica è definita “dottrina o indagine speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo di fronte ai due concetti del bene e del male”. (Dizionario della lingua italiana, Devoto-Oli) Lo scrittore Eric J. Easton dice: “I termini ‘etica’ e ‘morale’ hanno lo stesso significato basilare. Il primo deriva dal greco (ethikòs) e il secondo dal latino (moralis), ed entrambi si riferiscono all’autorità della consuetudine e della tradizione”.

Per molto tempo è stata principalmente la religione a stabilire le norme morali da seguire nella vita. La Parola di Dio, la Bibbia, ha influenzato molte società. Tuttavia sempre più persone in tutto il mondo respingono le varie norme religiose considerandole poco pratiche e rifiutano il codice morale della Bibbia ritenendolo superato. Cos’ha riempito il vuoto? Un libro osserva che “il pensiero laico ha . . . sconfitto l’autorità che in precedenza era appannaggio della religione”. (Ethics in Business Life) Invece di rivolgersi a fonti religiose molti chiedono aiuto a studiosi di etica. L’esperto di bioetica Paul McNeill dice: “Credo che gli esperti di etica siano i sacerdoti di oggi. . . . Ora la gente parla in termini di etica là dove un tempo forse parlava in termini di religione”.

Quando dovete prendere decisioni difficili, come distinguete cosa è giusto e cosa è sbagliato? Le vostre norme etiche sono determinate da Dio o da voi?

Ovviamente con accurato studio antropologico volevo fare dell'ironia come avete notato la pubblicazione considera l'etica come il tentativo puerile e speculativo della filosofia umana di capire il bene e il male. La chiave di questo articolo sta nelle ultime due domande che dovrebbero stimolare il lettore ad avere una visione corretta dell'etica. Come si può notare è evidente il tentativo di mettere il primato sul principio biblico stabilendo che l'etica (con non poco paradosso) non può essere il frutto di un ragionamento umano ma deve essere determinato da Dio. La religione diventa quindi depositaria dei principi etici che i fedeli devono seguire e quindi ha l'autorità di determinare lei il bene e il male.

Faccio una piccola premessa, da un punto di vista pratico in questo mio percorso di vita ho notato che l'etica è un vero problema generale e non solo di questa religione. Se riflettiamo un attimo sono tanti gli aspetti che dobbiamo affrontare quotidianamente che mettono alla prova i principi etici. Il cibo che mangiamo le risorse del pianeta che sfruttiamo se non ancora la gestione degli sprechi sono tante le applicazioni etiche di salvaguardia del pianeta donato da Dio che ci coinvolgono. Ma come non considerare ad esempio la più difficile etica delle relazioni umane, discriminazioni sessuali, razziali, l'ipocrisia, l'abuso psicologico, sono tanti i campi dove possiamo nostro malgrado doverci confrontare.

Detto questo però non possiamo neanche semplificare la questione ad una generale considerazione dell'etica di questa umanità decadente.

La questione etica diventa così talmente grande da superare inevitabilmente anche questa organizzazione che ovviamente ben si guarda dall'affrontarne i temi perchè sa già che non sarebbe in grado di superare l'esame. Ad esempio quando parliamo di verità all'interno della congregazione dei testimoni di Geova lo utilizziamo come termine identificativo per descrivere tutta quella serie di concetti e principi etici che le religioni non hanno insegnato alle persone. Nessuno all'interno della congregazione pensa o immagina che l'organizzazione ometta a se stessa e ai suoi stessi aderenti informazioni che direttamente la riguardano. Se provate nel chiedere a qualsiasi fratello di dare un opinione personale dell'organizzazione e chiedete se è sincera o meno nei suoi confronti nessuno ha dubbi a riguardo.

E invece?

Peccato che invece gli enormi scandali internazionali con il quale l'organizzazione ha dovuto confrontarsi di recente sono la dimostrazione di uno stato febbrile sottostante, una infezione che è la vera causa di tanti problemi che si cerca di nascondere come la polvere sotto il tappeto. La mia opinione a riguardo della presenza indiscutibile di tanti fatti vergognosi legati a comportamenti abusanti sessualmente di varia entità, che sono capitati che capitano e che inevitabilmente continueranno a capitare, è che molti si concentrano o si sono concentrati sulle procedure per gestire queste forme di abuso ma non sulle cause che li hanno provocati. Mi riferisco in particolare al capito nel libro pascete il gregge "Abusi sui minori" che non è mai stato così esplicito e diretto. Nella versione del 2012 possiamo leggere questa frase.
Gli abusi su minori costituiscono un reato. Non suggerite mai di non denunciare un caso di abusi su minori alla polizia o ad altre autorità.
Il pascete il gregge versione 2019 è molto più circostanziale.
Pertanto, la vittima, i genitori o chiunque presenti un’accusa di questo genere agli anziani dovranno essere informati chiaramente che hanno il diritto di denunciare l’accaduto alle autorità. Gli anziani non giudicano chi decide di farlo (Gal. 6:5)
La versione del 2012 evidenzia un problema che invece quello del 2019 maschera meglio. Per chi legge quella dichiarazione il problema non è tanto quello di chiedersi se è giusto o meno il suggerimento ma è quello di chiedersi per quale motivo l'organizzazione deve dare questa indicazione ad un corpo degli anziani delle congregazioni? Per giunta in grassetto? Perchè devo intimare un anziano di congregazione di "non suggerire mai" ad una persona che ha ricevuto abusi sessuali di "non denunciare il fatto alle autorità"? Non è forse evidentemente che lo devo fare perchè in gran parte se non tutti si sono comportati così? Ma siamo davvero sicuri che questo comportamento abusante forse peggiore rispetto a quello subito dalla vittima, sia il frutto della libera iniziativa deviata dei fratelli responsabili della congregazione? Siamo davvero sicuri sicuri? Oppure il tutto lo possiamo di nuovo ricollegare a quel grosso calderone di causa legate all'incoscienza di una dirigenza religiosa totalmente alienata dalla realtà delle cose senza etica?

La mancanza di etica in alcuni casi potrebbe essere giustificata dall'ignoranza. Ma dal pascete il gregge del 2019 possiamo davvero credere che non ci sia stato un processo interno di revisione delle politiche interne e di come maneggiare questa grossa patata bollente delle denunce penali che stavano arrivando da tutte le parti, senza una necessità consapevole?

Ora secondo voi se c'è stata questa necessità di revisionare le procedure interne relative agli abusi è perchè, gli abusi dentro le congregazioni ci sono stati, oppure no? Inoltre, non sono questi abusi esattamente quelli che la commissione australiana ha ampiamente dedicato risorse e fatto riferimento riferimento esplicito interrogando pure un membro del corpo direttivo? Dal fatto che ci sia stata una commisione giudiziaria statale che ha evidenziato un problema e da come risulta evidente l'organizzazione si sia impegnata nel tentativo di risolverlo, non si poteva spiegare agli anziani perchè era necessaria questa importante  revisione delle procedure sugli abusi?

E invece?

Invece il silenzio, non un articolo, non un accenno, non una dimostrazione di consapevolezza del problema. L'unica cosa che sono stati capaci di fare è quella di rilasciare proterve dichiarazioni , smentite dai fatti, dove si cercava di difendere le inconsistenti intepretazioni bibliche sul diritto del doppio testimone.
 



Non è questo un interessante indizio di mancanza di etica? Non è questo secondo voi un significativo elemento da considerare dove risulta evidente l'aver perso la consapevolezza di quanto sia importante l'etica?




domenica 5 maggio 2024

La parabola

La parabola è definita come “sviluppo di un fenomeno che ascende fino al suo punto più alto e poi volge al declino”. Una freccia lanciata verso un bersaglio potrebbe sembrare che segua un percorso rettilineo ma in realtà ha sempre un andamento parabolico. Spostando il bersaglio più lontano la parabola diventa sempre più evidente. Se quando si è scoccato la freccia si era stimato il bersaglio troppo vicino non lo colpirà ma cadrà prima di averlo raggiunto.




Nelle pubblicazioni vediamo spesso grafici che illustrano vari sviluppi: aumento dei proclamatori, dei pionieri, degli studi, ecc. Ne avete mai visto uno parabolico? In realtà puntano tutti in alto, al cosiddetto “culmine”. Facendo una ricerca con questo termine scopriamo qualcosa relativamente alle aspettative circa gli sviluppi dell’opera.




Le aspettative

1970 Ma possiamo esser sicuri che l’opera di proclamare i giudizi di Dio e d’insegnare la verità della Bibbia ai mansueti prospererà e aumenterà fino al finale culmine. W 15/3/70 1977 Quando arriverà la “grande tribolazione” l’opera di predicazione dovrebbe essere al culmine, proprio all’apice, in tutta la terra. L’arrivo del Signore Gesù per eseguire il giudizio sarà una completa sorpresa, anche per il popolo di Geova, poiché senza dubbio lo troverà al tempo della sua più intensa attività! W 15/6/77 1985 “Io stesso, Geova, l’affretterò al suo proprio tempo”. Trovandoci sull’orlo della “grande tribolazione”, il tempo in cui ciò deve avvenire è ORA! (Marco 13:10, 18, 19) Lo conferma il rapido accelerarsi dell’opera del Regno negli ultimi due anni. Che si stia ‘affrettando’ si vede in tutta la terra, ... Le file dei proclamatori a tempo pieno continuano a ingrossarsi, … Possano il Sovrano Signore Geova e … Gesù Cristo, continuare ad ‘affrettare’ l’opera mentre la proclamazione del Regno procede verso il suo culmine! W 1/3/85 1989 Quest’opera raggiungerà il culmine poco prima della “fine”, quando il messaggio del Regno sarà stato ‘predicato in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni’. Km 3/89 2000 L’attività di predicazione continua a espandersi. Ma presto la più grande opera di testimonianza della storia umana giungerà al culmine. Km 5/00 2008 Quali sviluppi possiamo ancora attenderci per quanto riguarda l’opera di predicazione? 

L’assedio di Gerico, narrato nel libro di Giosuè, lo illustra. Ricordiamo che poco prima che Dio distruggesse Gerico, gli israeliti avevano ricevuto il comando di marciare attorno alla città una volta al giorno per sei giorni. Il settimo giorno, però, la loro attività doveva diventare molto più intensa... W 15/7/08 2010 Quali indicazioni ci sono che quest’opera continua a intensificarsi mentre procede verso il culmine? Km 11/10 Niente parabole in vista quindi, solo linee rette che puntano verso l’alto cioè verso il culmine. Ma perché queste previsioni? Possiamo dare due ragioni: una profetica e una logica. Quella profetica si basa sull’interpretazione di scritture come Isaia 9:7 e Isaia 60:22. Quest’ultima dice: “Il piccolo diverrà mille e l’insignificante una nazione potente. Io stesso, Geova, affretterò le cose a suo tempo”. L’applicazione probabilmente errata di questo versetto all’opera di predicazione ha creato una aspettativa relativamente ad una accelerazione delle attività che sarebbe stata continua e inarrestabile fino ad Armaghedon.

Ma c’è anche una ragione logica per cui le cose sarebbero dovute andare così: facciamo un esempio tipico di quelli che si trovano nelle pubblicazioni JW.

Supponiamo che ci sia un pericolo legato all’approssimarsi un evento calamitoso: un incendio che divampa, una diga sta per cedere, un uragano in arrivo, ecc. Le autorità diffondono un allarme per permettere alle persone di mettersi in salvo. L’allarme si fa sempre più forte mentre il pericolo si fa incombente. A un certo punto però l’allarme si sente sempre meno. 

Cosa pensano le persone che vivono lì? Che il pericolo sia passato. Tanto più se le stesse persone che stavano dando l’allarme a un certo punto non sono più convinte del pericolo e decidono loro stessi di non muoversi dalla zona di evacuazione. Vi sembra che il messaggio che viene portato sia quello di un pericolo imminente? Vi sembra che nelle congregazioni si viva una vita ascetica del tutto improntata alla fine che incombe? Vi sembra che ci sia la convinzione che siamo alle porte del nuovo mondo? Vi sembra che il messaggio si senta sempre più forte? Che siamo al culmine, all’accelerazione finale?

La risposta

Un fratello con molta esperienza e che riveste un ruolo apicale interrogato in merito ha portato quest argomentazioni a sostegno del fatto che l’opera sta accelerando (tenete conto che era il periodo del covid quindi le risposte vanno contestualizzate):
  1.  Prima di tutto occorre fare una distinzione tra l’opera di predicazione del messaggio, che sarebbe stata affrettata, e l’opera di fare discepoli, che pure ha buoni risultati.
  2. Gli ultimi anni cresce un’attività di testimonianza non misurabile. Ad esempio la commemorazione stata trasmessa in Africa in un’area dove vivono 150 milioni di persone (Notizie dal mondo del 16/4/2020). Ipotizzando che l’abbia visto il 2% di questa popolazione si tratta di 3 milioni di persone. Non contiamo come presente chi vede la commemorazione in differita.
  3. Ogni anno il nostro sito riceve 800 milioni di accessi singoli. Se ogni persona si collega da due IP sono 400 milioni di persone.
  4. Si può studiare da soli la Bibbia in inglese e in arabo.
  5.  Facendo l’opera con zoom contattiamo più persone perché non abbiamo i tempi morti di trasferimento.
  6. Più traduzioni ci permettono di dare la buona notizia a persone in più lingue.
Vi ha convinti? Pensate che 400.000.000 di persone si collegano ogni anno al nostro sito alla ricerca della verità? Pensate che durante la pandemia abbiamo aumentato l’intensità della predicazione grazie a Zoom? Nei paesi arabi dove l’opera è al bando approfittano della possibilità di studiare da soli la Bibbia grazie al corso disponibile nella loro lingua sul nostro sito?

Le cose cambiano


Facciamo un passo indietro di 40 anni. Il clima che si respirava è ben rappresentato dalla Wt del 15/5/84 p. 32: “GEOVA DIO ha veramente benedetto la predicazione del Regno in tutto il mondo. Questo è più che evidente dall’entusiasmante rapporto pubblicato nell’Annuario dei testimoni di Geova del 1984! Com’è dunque appropriato che il tema delle assemblee di distretto del 1984 sia “Incremento del Regno”! Nello scorso anno di servizio c’è stato un aumento del 6,8 per cento nella media dei proclamatori della buona notizia.

Si sono avuti aumenti nel totale delle ore dedicate alla predicazione, in quello delle visite ulteriori e in quello degli studi biblici a domicilio, nonché un eccezionale incremento nel numero dei pionieri ausiliari e regolari. I presenti alla Commemorazione sono saliti a 6.767.707. Questo rappresenta un aumento dell’8,2 per cento rispetto all’anno precedente! Il popolo di Geova ha quindi accresciuto la propria attività su tutti i fronti, e questo ci rammenta le profetiche parole riguardanti il Re costituito da Geova: “Dell’incremento del suo governo e della pace non vi sarà fine”. — Isaia 9:7, New International Version. Che differenza rispetto a ciò che accade nelle chiese della cristianità!”

Vi ricordate la rivista del primo gennaio di ogni anno in quel periodo? Riportava una tabella con dei numerini scritti in caratteri piccoli che però avrebbero avuto un grande significato: l’adempimento della profezia di Mt 24:14. I titoli di quei numeri della Torre di Guardia erano: “Il loro suono è uscito per tutta la terra”, “Una buona notizia per tutta l’umanità”, “La nazione gioiosa”, ecc.


I rapporti presentati erano entusiasmanti: non solo una crescita del numero dei proclamatori ma nuove nazioni che si aggiungevano anno dopo anno. Nessuna parabola in vista, tutti i grafici puntavano verso l’alto. Che fine anno fatto quelle tabelle? Dov’è finito il numero speciale del primo gennaio? La tabella ora è di difficile consultazione ma se la leggiamo capiamo il perché è stata seminascosta. Quaranta anni fa gli stati in cui il numero dei proclamatori diminuiva erano pochi: nel 1985 solo 13 e 7 invariati. Nel 2020 ci sono stati 99 con il segno meno e 29 invariati. Quest’anno 72 diminuzioni e 32 invariati. Nella sola Europa 1.300 congregazioni in meno negli ultimi 6 anni (da 18.265 a 16.976). Solo i pochi dati con il segno più vengono estrapolati e presentati come la tendenza generale (ad esempio i presenti alla commemorazione in Belgio nel 2021). Che mistificazione!

La parabola quindi è iniziata già da diversi anni. Il bersaglio che sembrava vicino si è rivelato lontano. La freccia che puntava verso l’alto fa fatica a mantenere la traiettoria nonostante qualcuno ci soffi sotto. I recenti cambiamenti vanno in questa direzione. Basteranno a fermare il declino? Oppure la freccia si conficcherà nel suolo? Certo che se hai sbagliato mira o non hai tirato abbastanza forte non farai centro… a meno che non sposti il bersaglio.

post di Saroj