sabato 29 maggio 2021

L'idea condivisa, causa ed effetto degli errori?

Demistificare il linguaggio del Pensiero Unico

2 Pietro 2:1,5

Per questa stessa ragione fate ogni diligente sforzo per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza,

Oggi parliamo di Errori. L’altro giorno dall’app sul cellulare del mio conto corrente è comparsa una spesa che non riconoscevo anche perchè era fatta alle tre di notte della mattina precedente. Mentre mi chiedevo come era possibile un errore di quel tipo, operavo sull’app per cercare di contestare l'addebito. Alla fine, la procedura di verifica non rilevando che erano state commesse irregolarità eseguì il blocco immediato della carta. Durante la giornata successiva, per scrupolo, feci ulteriori indagini ella fine scoprii che la spesa esisteva davvero ma era stata fatta 20 giorni prima in un distributore dove avevo fatto spese varie.

Un errorino da poco, mi è costato la noia di avere una disponibilità parziale dei fondi nel conto e di dover aspettare l'arrivo di una nuova card.

Certi errori invece se pur piccoli possono costare molto. Voglio raccontarvi quello che è accaduto invece ad una struttura ben più organizzata del sottoscritto l'ente spaziale americano La Nasa. Tutti conoscono il famoso telescopio ottico Hubble e le sue immagini dell’universo che per tanti anni hanno riempito i desktop di mezzo mondo. Pochi invecce sanno che Hubble all’inizio proprio al primo lancio ebbe un problemino…

Il problemino

Sintetizzo la storia. Hubble è sostanzialmente un telescopio polifunzionale che, montato su un satellite era stato spedito in orbita perchè si voleva evitare tutte le distorsioni ottiche che la curvatura dell’atmosfera terrestre creava e crea nei telescopi tradizionali montati a terra. ( distorsioni perchè la terra è sferica e non piatta... per inciso)

Il progetto molto avveniristico era costato alla Nasa la cifra di circa un miliardo di dollari un costo considerevole per l’epoca considerando ad esempio che il seppur economico SpaceX di Elon musk costa circa 2 miliardi di dollari. Nulla di paragonabile con gli Space Shuttle che sfioravano di 30 miliardi di dollari.

Il  24 Aprile del 1990 i tecnici della Nasa montarono il telescopio satellite sul missile e lo spedirono in orbita. Raggiunta l’orbita lo posizionarono la dove doveva stare e iniziarono a scattare le foto dell’universo come se non ci fosse più un domani. Una volta ricevute le foto erano li che le guardavano tutti compiaciuti per il successo della missione. Quando non ci volle molto per accorgersi che le foto avevano un problema. Erano tutte  incredibilmente sfuocate. Gli americani non hanno un vocabolario idoneo per certe occasioni e sono sicuro che in Italia avrebbero trovato epiteti più consoni, in tutti i casi possiamo solo immaginare cosa si siano detti.

Gli insulti dalla comunità scientifica si sovrapponevano a poi quello che poi si era scoperto era il vero motivo della sfocatura. Qualcuno pensava che Hubble potesse essere come una macchina fotografica normale purtroppo la messa a fuoco era per ovvi motivi fissa. La lente quindi doveva avere caratteristiche particolari di curvatura e spessore particolarmente spinte. Nel perimetro della lente c’era una variazione di un paio di micrometri che causava distorsioni della luce che compromettevano la messa a fuoco dell’intero sistema ottico. Ovviamente per un progetto di un telescopio spaziale che deve fare solo foto significa aver preso quel miliardo di dollari e buttato direttamente in uno shredder.

Vi voglio fare un ultimo esempio di errore questa volta fatale. L’altro giorno su Instagram è comparso un video di un tizio che percorreva l’autostrada e che filmava la corsia dove le macchine transitavano in senso opposto. Nella corsia di sorpasso c’era un idiota che stava andando bellamente contromano. Le macchine andandogli incontro lampeggiavano allo sventurato continuamente, anche la persona che filmava continuava a suonare e ad urlare cercando di scongiurare l’inevitabile. Sino a quando non arrivò l’urto frontale con un'altra auto che mise fine a quella folle corsa e sicuramente mise fine anche alla vita di entrambi i conducenti.

Gli errori li facciamo tutti ovviamente l’entità degli errori non è uguale voi preferireste far fallire una missione spaziale o andare contromano in autostrada?

Ora qualcuno potrebbe dire semplicemente che seguendo il principio causa effetto, ad un male specifico esiste una causa specifica. In realtà le cose però lo sapete bene non stanno proprio così, la natura entropica della nostra vita è talmente ramificata ed intrecciata, assoggettata ad un continuo effetto farfalla da dover ammettere che alla fine quando le cose sono complesse ci sono sempre commistioni di cause. Questo giusto per dire che nel caso del telescopio Hubble è complicato dare colpe specifiche a questo o quel tecnico specifico, non tanto quanto ad esempio nel caso dell'incidente in autostrada dove possiamo facilmente dare la colpa al guidatore particolarmente sconsiderato.

Le cause

Ora prendete ad esempio le notizie Jw nel mondo che compaiono in questo blog qui in basso alla vostra destra. Come potete notare abbiamo solo cinque notizie visualizzate che di volta in volta aggiorniamo appena troviamo qualche riferimento interessante. Cerchiamo di fare un minimo di filtro selezionando solo le notizie più rilevanti e che vengono pubblicate da siti di testate giornalistiche. Insomma giusto per dire che la qualità delle notizie potrebbe non essere la migliore ma evidentemente non è questo il problema. Secondo voi quali sono le cause delle varie vicende che sono raccontate in questi articoli? Sono tutte riconducibili a eventi circostanziali come la folle corsa dell'incauto conducente di auto? Oppure c'è dell'altro?

Prendete il post precedente della settimana in corso, come avete visto è un tipico esempio di intortamento teocratico che svela un po’ la natura di questa organizzazione teocratica. Come si può notare le argomentazioni che l'organizzazione o meglio i suoi rappresentanti sostengono sono tutte inconsistenti, un lettore normale analizzando il testo, non ne capisce il senso se non conosce quali sono i meccanismi e i motivi che ci sono dietro le considerazioni. Ad esempio come avete notato il nostro mette in evidenza come i Testimoni di Geova attraverso la politica sul sangue abbiano incentivato metodologie mediche del quale poi hanno favorito tutti.

Ecco vedete questo è un esempio di contraffazione ideologica molto interessante che viene fatta con un preciso scopo strategico. Da Testimoni di Geova abbiamo sempre stabilito una forte natura identitaria di separazione, fra chi appartiene alla comunità e chi non appartiene. In questo caso specifico tutti i Testimoni di Geova sanno e si identificano come persone al di fuori del mondo. Il paragrafo dimostra come in modo artificioso si tenti di far trovare all’interlocutore un senso che possa giustificare l’opera di questa comunità religiosa. Così visto che all’interlocutore interessa come vengono gestite le persone da un punto di vista politico il nostro scaltro esegeta tenta di occultare l’argomento vero che è appunto la dissociazione indotta quando un adepto accetta trasfusioni di Sangue, tirando fuori dal cilindro la presunta opinione che proprio queste posizioni sono il veicolo di progresso scientifico dell’umanità.

Ora uniamo l'esperienze delle note che vedete in basso a sinistra e colleghiamo il tutto con questa organizzazione.  

Contro la morsa del pensiero unico - PSICOANALISI, PSICOTERAPIA, SOCIETÀ

Travisare

Prendiamo ad esempio l’articolo di studio Torre di Guardia di questa settimana al paragrafo 4

Cosa può aiutarci a perseverare quando siamo odiati e insultati? Dobbiamo avere una fede forte. Dobbiamo essere convinti che Geova ci aiuterà. Come uno scudo, la fede può “spegnere tutte le frecce infuocate del Malvagio” (Efes. 6:16)

Questo è ad esempio un paragrafo trappola, che le persone o meglio i fratelli e le sorelle leggono per applicare a se stessi. Pensare di avere ragione non è la stessa cosa di avere ragione. Alla domanda:

Cosa può aiutarci a perseverare quando siamo odiati e insultati?

Prendete ad esempio quella persona che andava contromano. Chiediamoci retoricamente: Come avrebbe dovuto rispondere a tutti gli insulti e l’odio che sicuramente ha suscitato quando percorreva l’autostrada nel verso opposto? Doveva avere una forte fede come sostiene ad esempio il paragrafo????? Oppure doveva ripensare a quello che stava facendo fino a quando ne aveva il tempo?
Prima di far affidamento alla fede e scomodare Dio, bisognerebbe capire il motivo per cui siamo odiati e insultati. Non vi pare?

Dobbiamo avere una fede forte.

Con questa risposta chiudiamo la porta della ragione per vivere nella tempesta dell'irrazionalità del gruppo. Il testimone di Geova riceve insulti ed espressioni di Odio in modo diversificato per le tante posizioni che prende e che abbiamo preso nella vita. Alcune espressioni di odio possono essere ingiustificate ma il problema sorge per quelle ingiustificabili. Come ad esempio l’ostracismo famigliare.

Il punto (di M.Veneziani). Contro l'Imbecille Globale che ci intossica con  il pensiero unico – Barbadillo


La colpa  

Se noi in continuazione, senza discontinuità, continuiamo a leggere di denunce abusi di ogni tipo (vedi le note a lato del blog) che accadono nelle congregazioni, possiamo davvero sostenere che le colpe sono di questo sistema di cose satanico? Sono delle direttive che gli anziani non hanno seguito? Oppure, con orrore, scopriamo che ad esempio anche questi tentativi di deviazione dalla realtà che ad esempio sentiamo in risposta alle commissioni governative sono esse stesse il frutto di un problema sistemico? C'è quindi una causa condivisa a tutti i problemi?

Queste problematiche sociali le conoscono tutti non siamo solo noi a metterle in evidenza. C’è una pubblicazione americana intitolata “The Enigma of Reason” (Harvard), frutto del lavoro comune di due cognitivisti Hugo Mercier and Dan Sperber.

Non ho letto il libro ma si sostiene in un articolo che gli recensisce, che che il vantaggio principale di noi umani nei confronti delle altri specie sia nella cooperazione, capacità tutt’altro che facile da instaurare e ancor più da mantenere.

Un’altra pubblicazione “The Knowledge Illusion: Why We Never Think Alone” Svela però un problema sostanziale di questa cooperazione. A loro avviso siamo così “sociali” che anche i nostri pensieri sono difficilmente separabili da quelli dei nostri simili. Senza rendercene conto ci basiamo su conoscenze altrui che crediamo (di aver fatto) nostre.

Potrebbe essere questo il problema di impostazione piuttosto pecoreccia della comunità religiosa come quella che viviamo? Potrebbe essere appunto che la condivisione delle idee diventa convinzione ideologica che prescinde dalla bontà e dalla verità delle idee stesse?

Confidare che le idee siano vere semplicemente perché tante persone pensano che lo siano è un bias dell’intelletto. Chi non conosce lo scherzo dell’invasione aliena di Orson Wells che il 30 Ottobre il 1938 ha messo letteralmente in scacco l’opinione pubblica americana che credeva veramente nello sbarco alieno e ci sono state vere scene di isteria e panico da fine del mondo. 

Ci chiediamo visto il comprovato fenomeno. E’ davvero questo il tipo di interesse che vogliamo cogliere dalle persone? La paura isterica della fine? Pensare per luoghi comuni, è un lampo diventare terrappiattisti e accogliere il peggio della subcultura urbana che viene confusa come valore scientifico. Pensare per luoghi comuni potrebbe essere un lampo diventare Testimoni di Geova? Che hanno fatto proprio il caposaldo teocratico, il concetto di idea condivisa unica, impedendo di fatto qualsiasi tipo di divergenza? E siamo così diventati un organizzazione mondiale, che oltre a predicare chissà cosa, ha però applicato il reato di opinione a tutti gli adepti? Nemmeno Gesù ha messo in discussione Tommaso ne Pietro che lo ha tradito e noi invece in nome di una lealtà che non si capisce a chi (cioè si capisce ma oggi mi sento buono...) buttiamo fuori sorelle che chiedono di avere la libertà di decidere come e quando vedere i propri figli ancorchè disassociati?

Contro la guerra del pensiero unico: ecco perché l'Italia deve reagire |  PrimaDiTuttoItaliani

In questo contesto, un’idea condivisa diventa ragione non per le argomentazioni, ma solo per il fatto che tante persone la pensano in quel modo sbagliato. Così come l’idea che ci fosse una generazione del 1914 che avrebbe visto la fine di questo sistema diventa ragione ideologica a prescindere dal concetto di generazione. Il cortocircuito mentale a cui poi si è dovuto dare un senso hanno tentato di risolverlo con argomentazioni come quella della doppia generazione, che sono palesemente finte tanto da chiedersi davvero se sono frutto di un sincero studio biblico.

Se la struttura favorisce un’impostazione oscurantista limitata che illude le persone semplici di essere padroni di una ragione delle cose, possiamo ben dire che è essa stessa complice dei problemi che poi inevitabilmente ne nasceranno. Anche semplicemente per il fatto che non è stata la persona a cercare l’organizzazione ma è l’organizzazione a cercare le persone. Speranze per il futuro? Non se ne vedono molte anche e solo per questa accelerata che è stata data sulla produzione mediatica che sta stravolgendo la spiritualità di tanti fratelli. Per il resto sul pennone dell'osservatore si vede solo nebbia... tanta nebbia.

Navigare in sicurezza con la nebbia


Un abbraccio fraterno

Abacuc 3:18 18 nonostante questo, io avrò in Geova la mia ragione d’esultanza. Gioirò a motivo dell’Iddio della mia salvezza.

giovedì 27 maggio 2021

Le censure dello stato ai Testimoni di Geova

Come scrivere una lettera formale in inglese: guida definitiva

Riporto una risposta alle censure del governo ai Testimoni di Geova a seguito dell'interrogazione parlamentare che lo stato ha avuto nei nostri riguardi nel lontano 1998. Un sito web della fratellanza si sostiene che quello che segue, sarà la risposta "ufficiale" data dalla congregazione allo Stato Italiano a seguito dell'interrogazione, senza citare ovviamente documenti di provenienza o quant'altro di certificato. Detto questo viste le caratteristiche del testo lo riteniamo interessante da pubblicare. Buona lettura.


1) Gli aderenti alla Congregazione dei testimoni di Geova sottostarebbero a “disposizioni in contrasto con le leggi dello Stato”.

 Alcuni dei presunti contrasti sono già stati esaminati dal Consiglio di Stato, ma li ricordiamo:

 – La questione del rifiuto del servizio militare e del servizio sostitutivo rientra, come sottolinea il Consiglio di Stato, nelle “libere scelte” dei singoli. Peraltro il comportamento civile dei giovani testimoni di Geova ha indotto il Parlamento a riconoscere il diritto ad esercitare l’obiezione di coscienza, il che è una grande prova di civiltà, approvando la nuova legge in materia di obiezione di coscienza (legge 8 luglio 1998, n. 230). Tale legge, riconoscendo esplicitamente l’obiezione di coscienza come diritto soggettivo e attribuendo al servizio civile natura diversa ed autonoma dal servizio militare, riconducibile direttamente al dovere costituzionale di difesa della Patria, nonché togliendo la gestione del servizio civile al Ministero della Difesa e assegnandola alla Presidenza del Consiglio, ha fornito più ampie ragioni per consentire ai giovani Testimoni di accettare, in base alla loro coscienza, tale servizio. È stata quindi trovata una soluzione che ha eliminato in linea di principio ogni conflittualità e che sta gradualmente risolvendo la questione anche dal punto di vista pratico. Infatti i giovani Testimoni sono favorevoli a svolgere un servizio a favore della collettività.

 – La questione del rifiuto delle emotrasfusioni, da parte di soggetti maggiorenni, rientra anch’essa, come riferisce sempre il Consiglio di Stato, nel “diritto a libere scelte in materia sanitaria”. La Corte costituzionale, interpretando autenticamente l’art. 32, 2° comma, della Costituzione, stabilisce (sentenza n. 307/1990)[all. 9]: “Tale precetto nel primo comma definisce la salute come ‘fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività’; nel secondo comma, sottopone i detti trattamenti a riserva di legge e fa salvi, anche rispetto alla legge, i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Da ciò si desume che la legge impositiva di un trattamento sanitario non è incompatibile con l’art. 32 della Costituzione se il trattamento sia diretto non solo a migliorare o a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri, giacché è proprio tale ulteriore scopo, attinente alla salute come interesse della collettività, a giustificare la compressione di quella autodeterminazione dell’uomo che inerisce al diritto di ciascuno alla salute in quanto diritto fondamentale”.

 Peraltro la legge 13 maggio 1978, n. 180 (art. 1, 1° comma) afferma: “Gli accertamenti e i trattamenti sanitari sono volontari”. La legge 23 dicembre 1978, n. 833 (art. 33, 1° comma) sottolinea: “Gli accertamenti ed i trattamenti sanitari sono di norma volontari”. L’art. 19 del Decreto del Ministro della Sanità del 15 gennaio 1991 [all. 10] prevede: “La trasfusione di sangue, di emocomponenti e di emoderivati costituisce una pratica terapeutica non esente da rischi; necessita pertanto del consenso informato del ricevente”.

 Si fa comunque presente che, come diffusamente riconosciuto nell’ambiente scientifico, le esperienze medico chirurgiche incentivate dai testimoni di Geova hanno prodotto metodiche e tecniche alternative alle emotrasfusioni che offrono indubbi vantaggi a tutti, considerato che, come affermano gli operatori sanitari, non esiste una trasfusione sicura. Anche il papa purtroppo contrasse una grave infezione da emotrasfusione quando fu operato dopo il vile attentato subìto. Quando più recentemente è stato operato da un ortopedico, gli sono state applicate quelle metodiche già affermate grazie ai Testimoni.[all. 11] Pertanto i nostri aderenti che scelgono personalmente l’applicazione di alternative, anziché le trasfusioni (sia per motivi religiosi che scientifici, ad esempio per evitare l’AIDS il cui virus, dicono gli specialisti, non può essere rilevato dalle indagini durante la “fase finestra”),[all. 12] esercitano quella autodeterminazione garantita dalla Costituzione e da altre leggi dell’ordinamento italiano, dal Consiglio d’Europa (che in data 19 novembre 1996 ha adottato la “Convenzione per la protezione dei diritti dell’uomo e della dignità dell’essere umano rispetto alla utilizzazione della biologia e della medicina”; l’art. 5 stabilisce: “Nessun intervento può essere eseguito in campo sanitario senza il consenso informato, libero, esplicito e specifico della persona che vi si deve sottoporre. La persona coinvolta può legalmente revocare il proprio consenso in qualunque momento”), dalla deontologia e dalla bioetica (si vedano: elaborato del Comitato Nazionale per la Bioetica, Informazione e consenso all’atto medico, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma, 1992, pp. 20-35; Codice di deontologia medica, artt. 32 e 34), autodeterminazione che fa parte delle conquiste dei popoli civili.[all. 13]

 Per quanto attiene ai pazienti minorenni, i genitori di solito non si oppongono e non ostacolano le decisioni della Magistratura quando essa è eventualmente chiamata ad esprimersi sulla necessità di applicare un trattamento trasfusionale, lasciando che ciò avvenga sotto la diretta responsabilità degli organi preposti a praticare detto trattamento.

 – La questione delle vaccinazioni non sussiste, in quanto i Testimoni sottopongono regolarmente i figli alle vaccinazioni. Ne è una prova il fatto che tutti i loro figli, cioè decine di migliaia, frequentano regolarmente la scuola dell’obbligo la quale prevede doverosamente le vaccinazioni. Si allega peraltro il nostro periodico Svegliatevi! dell’8 agosto 1993 da cui è rilevabile che non esiste alcuna preclusione nei confronti delle vaccinazioni.[all. 14]

 L’informazione che i testimoni di Geova non accetterebbero di vaccinarsi è chiaramente una falsa accusa.

 – Il rifiuto di partecipare a votazioni politiche. Circa l’esercizio del voto il Consiglio di Stato ne ha accennato parlando delle “responsabilità dei singoli”. La nostra confessione non prende parte né si schiera nella politica attiva e questo è un bene per la crescita civile del paese che ha subìto continue interferenze da parte della religione dominante. Ciò nonostante, svolge una importante funzione di educazione civica e morale dei propri fedeli orientandoli al puntuale rispetto delle leggi e a un comportamento esemplare come cittadini, contribuendo così in modo concreto al bene della collettività (si legga ciò che al riguardo riferiscono le nostre pubblicazioni e i mass media).[all. 15] Circa il voto, in particolare, questo, come noto, è espresso segretamente per cui nessuno può controllare chicchessia e interferire su chi ne esercita il diritto. Propaganda politica, dichiarazioni di appartenenza o militanza politica, potrebbero invece comportare problemi per il mantenimento dell’unità all’interno delle comunità e della fratellanza e della purezza del messaggio evangelico.

domenica 23 maggio 2021

Aggiornamenti da Ramapo


Facciamo un post di aggiornamento con una traduzione di un articolo di un giornale Web che fa riferimento al nuovo progetto di edilizia che sarà sviluppato negli stati uniti a Ramapo che dista pochi chilometri da Warwick in una posizione dove si completa il quadrilatero spirituale americano risorto dalla diaspora di Brokling. Walkill Patterson Warwick e ora Ramapo.


"I direttori del progetto e il team di progettazione hanno lavorato a stretto contatto con il Comune di Ramapo e i suoi consulenti per oltre un anno per creare il DEIS. L'architetto del progetto Keith Cady racconta: “La città vuole chiaramente vedere uno sviluppo responsabile e sostenibile. Il feedback dei consulenti di Ramapo nell'ultimo anno ha portato a un progetto che supererà molti degli obiettivi energetici dello Stato di New York ". I rappresentanti del progetto hanno anche lavorato a lungo con Orange and Rockland Utilities (O&R) e con la New York State Energy Research and Development Authority (NYSERDA),

Il nuovo campus unirebbe i numerosi dipartimenti che producono il lavoro creativo del candidato a sostegno della sua missione religiosa. La porzione non residenziale del Centro di Produzione A / V, per complessivi 72650 m2, comprende uffici, officine di manutenzione e produzione scenografie, e un impianto centrale di acqua fredda / calda con sistema di recupero del calore geotermico. Il progetto include anche un Centro visitatori di 10962 m2 per ospiti pre-registrati. (Vedere la tabella per la metratura dell'edificio proposto, l'altezza e i numeri delle unità abitative.)



La struttura abitativa / lavorativa proposta è parte integrante dell'opera missionaria religiosa ed educativa dei testimoni di Geova. Gli occupanti saranno membri dell'Ordine, tutti adulti senza figli minori che vivono sotto un voto di obbedienza e povertà, o volontari religiosi adulti, che presteranno assistenza a breve termine.

Le sistemazioni per il personale residente includerebbero 645 unità residenziali in dieci edifici per un totale di 71000 m2, spazi per la ristorazione / riunioni, strutture ricreative / benessere / fitness e una clinica. Le 645 unità residenziali proposte potrebbero ospitare fino a 1.240 residenti, che dovrebbero lavorare tutti nel sito. La maggior parte delle unità sarebbe doppia, ma alcune sarebbero singole. (ndr il totale dei metri quadrati di costruzione sono pari a 140000 che corrispondono ad un area complessiva di circa 70 campi da calcio...)

I Testimoni di Geova hanno venduto le sue proprietà Watchtower a Brooklyn e hanno trasferito le sue operazioni e volontari nel complesso della sede mondiale a Warwick nell'agosto 2016. Tra 800 e 1.000 volontari vivono e lavorano presso la proprietà della sede mondiale. Nel 2016, la Kushner Cos., Ha acquistato la sede della Watchtower al 25-30 Columbia Heights e un sito di sviluppo all'85 Jay St., a Brooklyn, per 685 milioni di dollari, secondo un rapporto di Globest.com. Nel 2017, secondo il Wall Street Journal, Kayne Anderson ha acquisito il condominio 21 Clark St. dei Testimoni di Geova a Brooklyn per circa 200 milioni di dollari."




link

https://eu.lohud.com/story/news/local/rockland/ramapo/2021/05/21/jehovahs-witnesses-ramapo-project-public-comment-period/5180955001/

https://rcbizjournal.com/2021/05/18/ramapo-now-accepting-public-comment-on-proposed-jehovahs-witnesses-hq-in-sloatsburg/

domenica 16 maggio 2021

Il paradosso della tolleranza.

LA TOLLERANZA ! – Studio Service

Buon giorno

Oggi parleremo del paradosso della tolleranza. Prenderemo spunto da una recente newsletter dove l'università della Sapienza di Roma ha messo su un tavolo di discussione dove potersi confrontare con le realtà religiose.

Mercoledì 28 aprile 2021 alle ore 15.00, prosegue il terzo ciclo degli incontri settimanali con i rappresentanti delle comunità religiose italiane "Le vie del dialogo interreligioso", nell'ambito delle attività della "King Hamad" Chair for interfaith dialogue and peaceful coexistence, in collaborazione con Fondazione Roma Sapienza. L'incontro è dedicato ai Testimoni di Geova.

Sono intervenuti i nuovi rappresentanti dell'ufficio stampa di Roma Christian di Blasio e Marco Caproni della Betel che salutiamo e che hanno presentato il tema "Testimoni di Geova: tra stereotipi, realtà e rappresentazione mediatica".


C'era la possibilità di potersi connettere via Zoom e francamente avrei davvero partecipato volentieri la dissertazione sociologica della contrapposizione fra stereotipi e realtà dei nostri rappresentanti teocratici. Per chi ha ascoltato la conferenza magari ci saprà dire. Noi dal canto nostro ci basta il titolo per entrare nell'argomento..

Una dei problemi che un po' tutti i consapevoli si pongono quando iniziano a pensare divergenti dall'organizzazione a prescindere che siano fisicamente o meno al di fuori è quella di chiedersi come considerarsi nel momento stesso che ci accorgiamo che non siamo più allineati con il pensiero unico teocratico. Una cosa che indubbiamente viene vissuto come una liberazione come quello di credere ma meglio di sostenere di credere pedissequamente a tutto ciò che l'organizzazione sostiene senza che ci sia la possibilità di avere opinione diversa.

Trasfusioni di Sangue, interessi sociali o politici, ma anche ad esempio opinioni sulla venuta del Diluvio oppure che ne so sulla semplice morte di Cristo sul palo o sulla croce.

Una caratteristica di tutti questi aspetti è quella che conosciamo bene è che l'organizzazione al suo interno non "tollera" opinioni diverse. Questo tipo di approccio pone un problema che non è banale sulla tolleranza a cui l'organizzazione ha deciso di risolvere in un certo modo.


Che cosa è la tolleranza e cosa significa tollerare?

C'è un testo interessante in rete che si intitola "tolleranza o tollerare?" Lo metterò in link a questo post e in questo breve testo si prende spunto dai concetti che il Devoto Oli usa per descrivere i termini.

Secondo il Devoto-Oli il verbo tollerare, come primo significato, vuol dire: “Sopportare, rinunciando ad opporsi, situazioni, comportamenti o atteggiamenti irregolari o spiacevoli”

Il testo ci aiuta a comprendere come questa definizione abbia al suo interno una impostazione anche nella scelta dei termini particolare. Come si può notare usa "Sopportare" e "Irregolari". C'è quindi una connotazione implicita che il verbo tollerare è legato a qualcosa che non solo non faccia parte della nostra esperienza ma anche sia al di fuori delle nostre regole.

Da consapevoli in genere, tutti hanno la sensazione che l'organizzazione abbia un mood naturalmente intollerante.

Noi ci fermiamo qui è ci chiediamo quindi una volta nella consapevolezza "Davvero dobbiamo tollerare anche cose che sono fuori dalle regole?". 

Riprendiamo l'incontro interreligioso dell'università. Con molta probabilità il nostro Di Biasio parlando degli stereotipi avrà sicuramente attinto argomentazioni da testi filosofici come il Trattato sulla tolleranza di Voltaire dove la discriminazione e l'intolleranza religiosa vengono trattati come il male sociale. A noi le argomentazioni di parte sul perché e il percome l'organizzazione dei Testimoni di Geova sia davvero discriminata, non interessano un po' perché sappiamo i motivi in tutti i casi è più interessante per noi capire cosa significa essere tolleranti e nella consapevolezza ci chiediamo:

La tolleranza ha dei limiti?

In pratica se ad esempio vediamo nell'organizzazione una forma naturale di intolleranza dobbiamo pensare che si deve essere tolleranti su tutto? Anche al di fuori delle regole? La risposta a questa domanda è che la tolleranza ha dei limiti, ma non lo diciamo noi. Questi concetti di banalità liceale si conoscono da tempo. Il filosofo Popper dette una definizione nella descrizione del paradosso della tolleranza nella pubblicazione "La società aperta e i suoi nemici" scritta nel 1945 (tenete a mente la data perchè è significativa). In breve si sostiene che una società tollerante senza regole diventerà succube di forme sociali interne naturalmente intolleranti.

Un piccolo inciso lo voglio fare su Popper perchè merita più che una attenzione. Popper non è un filosofo come gli altri. Ha vissuto nel ventesimo secolo ha visto il peggio che l'umanita poteva fare e dire. Amico di Einstein ha visto con i suoi occhi cosa era possibile ottenere dal progresso scientifico.  Il suo contributo e le sue idee nel corso degli anni è stato enorme che solo in parte i numerosi riconoscimenti accademici ne hanno dato testimonianza. Studiare Popper ovviamente per un Testimone di Geova ha lo stesso effetto di una badilata di sabbia negli occhi non riesci più a riconoscerti all'interno di una comunità religiosa. Le idee di Popper demoliscono e distruggono tutte le forme di certezza scientifica e religiosa. Conoscendo poi i meccanismi sociali con cui si sono evoluti i governi la politica la società stessa del secolo scorso ne è stato testimone e un grande visionario.

Questo passo è piuttosto famoso lo conoscono in tanti, sostiene Popper nel libro "La società aperta e i suoi nemici".

"Il cosiddetto paradosso della libertà è l’argomento per cui la libertà, nel senso dell’assenza di qualsiasi controllo restrittivo, deve portare a un’enorme restrizione, perché rende i prepotenti liberi di schiavizzare i mansueti. Questa idea, in una forma un po’ diversa e con una tendenza del tutto diversa, è chiaramente espressa da Platone. Meno noto è invece il paradosso della tolleranza: la tolleranza illimitata deve portare alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro l’attacco degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi."

Questa considerazione ci consente di mettere un interessante paletto alla tolleranza. Secondo Popper non possiamo essere tolleranti verso chi non è tollerante. Semplicemente perchè questa posizione pone in essere una discriminante sociale irrisolvibile di tollerare gli intolleranti. Le recenti vicissitudini politiche italiane ne è stata applicato il concetto quando si sono negati alcune rievocazioni del pensiero fascista. L'obbiezione di limitare il libero pensiero a quello fascista non ha retto al concetto Popperiano che non puoi dare diritto di parola a chi sostiene che la parola non è un diritto. Da questa base ci permettiamo di allargarla considerando quello che adesso sta avvenendo in Russia.

Per farlo consideriamo come Popper conisdera come si debba comportarsi con chi ha filosofie intolleranti. Infatti nel testo continua sostenendo.

"In questa formulazione, io non implico, per esempio, che si debbano sempre sopprimere le manifestazioni delle filosofie intolleranti; finché possiamo contrastarle con argomentazioni razionali e farle tenere sotto controllo dall’opinione pubblica, la soppressione sarebbe certamente la meno saggia delle decisioni."

Da questo potremmo fare due considerazioni o il governo Russo è un governo intollerante debole incapace di trovare argomentazioni razionali da tenere sotto controllo l'opera pubblica dei Testimoni di Geova, oppure è un governo forte e nello stesso tempo intollerante, incapace di tenere sotto controllo le attività pubbliche tolleranti o meno.

Ritorniamo al nostro concetto di tolleranza. L'organizzazione ha tentato di porsi il problema della tolleranza con un articolo dedicato. Come al solito non ha capito nulla tanto da riuscire nei paragrafi ad andare subito in contraddizione. Nella torre di Guardia del 1953 e quindi una decina di anni dopo il libro di Popper è comparso un articolo distopico "Tolleranza per l'unità e l'incremento". In questo articolo di rivista si proclamano intenzioni fantasmagoriche ma è tutto un paciugo di retorica senza senso. Notate cosa si legge nella prima parte di un paragrafo.

"Quelli che mostrano intolleranza non conoscono Dio, poiché Dio è sommamente tollerante. In qual modo ha Geova manifestato tolleranza? Nel fatto ch’egli ha tollerato questo iniquo sistema di cose per oltre quattromila anni. "

Già uno si chiede da dove vengono i 4000 anni. Comunque leggiamo bene che gli intolleranti non conoscono Dio perché è sommamente intollerante. Giusto? Vediamo invece che visione di Dio da il paragrafo proseguendo.

Poi, a suo tempo, Geova Dio manifesterà la propria potenza superiore e distruggerà Satana e l’intera sua organizzazione come distrusse Faraone e il suo esercito nel mar Rosso. Questo segnerà da parte di Dio il termine della sua tolleranza verso Satana e il suo vecchio mondo. — 1 Giov. 5:19; Apoc. 12:7-10; 18:21; 19:19, 20.

Come dire Dio è sommamente tollerante ma a frecce alternare. Fino a quando non lo sarà più. Un po' come quello che sosteneva che non fumava, sino alla prossima sigaretta. Vi sembra un modo sensato di argomentare? 

L'articolo finisce con la scrittura di Romani 15:1 e 2.

“Però, noi, che siamo forti dovremmo sostenere le debolezze di quelli che non sono forti, e non compiacere a noi stessi. Ciascuno compiaccia al suo prossimo in ciò che è buono per sua edificazione” (Rom. 15:1, 2, NW) L’intolleranza è il putrido frutto della falsa adorazione. La tolleranza cristiana è il frutto squisito della vera adorazione che conduce all’unità e all’incremento.

Qui è evidente il tentativo di sovvertire i concetti, qualcuno che non sa quello che sta dicendo, maciullando la logica come un tritacarne tanto che alla fine dell'articolo la persona deve leggere la sua carta di identità per ritornare in se.  Una continuo girare intorno agli assunti in un loop eterno di logica circolare. Non a caso prendono proprio la scrittura di Romani dove l'apostolo Paolo sta facendo una mossa disperata nel tentativo di ripristinare l'ordine perduto, cercano di riprenderne le fila ad un cristianesimo che inizia a sfilacciarsi ed implodere su se stesso.

La struttura di questa organizzazione è incapace di stabilire qualsiasi tipo di collegamento con la società. Un organizzazione, psicopatica schizofrenica, che cercano invano di manipolare la realtà con considerazioni da brivido, come immaginiamo sia avvenuto con la presentazione dell'amico Di Blasio.

Vi immaginate l'ipotesi di complotto sociale che saranno stati capaci di imbastire per ottenere l'unica cosa che desiderano ottenere? A be ovviamente questo meeting aveva uno scopo preciso. Volete sapere quale? Volete sapere cosa ha spinto la Betel per partecipare a questo incontro sulla tolleranza religiosa? Lo stesso annuncio evidenzia bene, perché subito dopo svela.

Un breve excursus, dalle prime comunità formatesi oltre un secolo fa, al riconoscimento giuridico, all’Intesa con lo Stato non ancora approvata.

Il caro di Blasio, sarà l'ennesimo cerino da bruciare nel mucchio dell'inconsistenza, per cercare di ottenere quello che in altre nazioni sono riusciti ad ottenere con meno difficoltà. Ma secondo voi per quale motivo l'intesa con lo stato Italiano non è stata ancora approvata?