Oggi parleremo del paradosso della tolleranza. Prenderemo spunto da una recente newsletter dove l'università della Sapienza di Roma ha messo su un tavolo di discussione dove potersi confrontare con le realtà religiose.
Mercoledì 28 aprile 2021 alle ore 15.00, prosegue il terzo ciclo degli incontri settimanali con i rappresentanti delle comunità religiose italiane "Le vie del dialogo interreligioso", nell'ambito delle attività della "King Hamad" Chair for interfaith dialogue and peaceful coexistence, in collaborazione con Fondazione Roma Sapienza. L'incontro è dedicato ai Testimoni di Geova.
Sono intervenuti i nuovi rappresentanti dell'ufficio stampa di Roma Christian di Blasio e Marco Caproni della Betel che salutiamo e che hanno presentato il tema "Testimoni di Geova: tra stereotipi, realtà e rappresentazione mediatica".
C'era la possibilità di potersi connettere via Zoom e francamente avrei davvero partecipato volentieri la dissertazione sociologica della contrapposizione fra stereotipi e realtà dei nostri rappresentanti teocratici. Per chi ha ascoltato la conferenza magari ci saprà dire. Noi dal canto nostro ci basta il titolo per entrare nell'argomento..
Una dei problemi che un po' tutti i consapevoli si pongono quando iniziano a pensare divergenti dall'organizzazione a prescindere che siano fisicamente o meno al di fuori è quella di chiedersi come considerarsi nel momento stesso che ci accorgiamo che non siamo più allineati con il pensiero unico teocratico. Una cosa che indubbiamente viene vissuto come una liberazione come quello di credere ma meglio di sostenere di credere pedissequamente a tutto ciò che l'organizzazione sostiene senza che ci sia la possibilità di avere opinione diversa.
Trasfusioni di Sangue, interessi sociali o politici, ma anche ad esempio opinioni sulla venuta del Diluvio oppure che ne so sulla semplice morte di Cristo sul palo o sulla croce.
Una caratteristica di tutti questi aspetti è quella che conosciamo bene è che l'organizzazione al suo interno non "tollera" opinioni diverse. Questo tipo di approccio pone un problema che non è banale sulla tolleranza a cui l'organizzazione ha deciso di risolvere in un certo modo.
Che cosa è la tolleranza e cosa significa tollerare?
C'è un testo interessante in rete che si intitola "tolleranza o tollerare?" Lo metterò in link a questo post e in questo breve testo si prende spunto dai concetti che il Devoto Oli usa per descrivere i termini.Secondo il Devoto-Oli il verbo tollerare, come primo significato, vuol dire: “Sopportare, rinunciando ad opporsi, situazioni, comportamenti o atteggiamenti irregolari o spiacevoli”
Il testo ci aiuta a comprendere come questa definizione abbia al suo interno una impostazione anche nella scelta dei termini particolare. Come si può notare usa "Sopportare" e "Irregolari". C'è quindi una connotazione implicita che il verbo tollerare è legato a qualcosa che non solo non faccia parte della nostra esperienza ma anche sia al di fuori delle nostre regole.
Da consapevoli in genere, tutti hanno la sensazione che l'organizzazione abbia un mood naturalmente intollerante.
Noi ci fermiamo qui è ci chiediamo quindi una volta nella consapevolezza "Davvero dobbiamo tollerare anche cose che sono fuori dalle regole?".
Noi ci fermiamo qui è ci chiediamo quindi una volta nella consapevolezza "Davvero dobbiamo tollerare anche cose che sono fuori dalle regole?".
Riprendiamo l'incontro interreligioso dell'università. Con molta probabilità il nostro Di Biasio parlando degli stereotipi avrà sicuramente attinto argomentazioni da testi filosofici come il Trattato sulla tolleranza di Voltaire dove la discriminazione e l'intolleranza religiosa vengono trattati come il male sociale. A noi le argomentazioni di parte sul perché e il percome l'organizzazione dei Testimoni di Geova sia davvero discriminata, non interessano un po' perché sappiamo i motivi in tutti i casi è più interessante per noi capire cosa significa essere tolleranti e nella consapevolezza ci chiediamo:
Già uno si chiede da dove vengono i 4000 anni. Comunque leggiamo bene che gli intolleranti non conoscono Dio perché è sommamente intollerante. Giusto? Vediamo invece che visione di Dio da il paragrafo proseguendo.
Poi, a suo tempo, Geova Dio manifesterà la propria potenza superiore e distruggerà Satana e l’intera sua organizzazione come distrusse Faraone e il suo esercito nel mar Rosso. Questo segnerà da parte di Dio il termine della sua tolleranza verso Satana e il suo vecchio mondo. — 1 Giov. 5:19; Apoc. 12:7-10; 18:21; 19:19, 20.
Come dire Dio è sommamente tollerante ma a frecce alternare. Fino a quando non lo sarà più. Un po' come quello che sosteneva che non fumava, sino alla prossima sigaretta. Vi sembra un modo sensato di argomentare?
Qui è evidente il tentativo di sovvertire i concetti, qualcuno che non sa quello che sta dicendo, maciullando la logica come un tritacarne tanto che alla fine dell'articolo la persona deve leggere la sua carta di identità per ritornare in se. Una continuo girare intorno agli assunti in un loop eterno di logica circolare. Non a caso prendono proprio la scrittura di Romani dove l'apostolo Paolo sta facendo una mossa disperata nel tentativo di ripristinare l'ordine perduto, cercano di riprenderne le fila ad un cristianesimo che inizia a sfilacciarsi ed implodere su se stesso.
La struttura di questa organizzazione è incapace di stabilire qualsiasi tipo di collegamento con la società. Un organizzazione, psicopatica schizofrenica, che cercano invano di manipolare la realtà con considerazioni da brivido, come immaginiamo sia avvenuto con la presentazione dell'amico Di Blasio.
La tolleranza ha dei limiti?
In pratica se ad esempio vediamo nell'organizzazione una forma naturale di intolleranza dobbiamo pensare che si deve essere tolleranti su tutto? Anche al di fuori delle regole? La risposta a questa domanda è che la tolleranza ha dei limiti, ma non lo diciamo noi. Questi concetti di banalità liceale si conoscono da tempo. Il filosofo Popper dette una definizione nella descrizione del paradosso della tolleranza nella pubblicazione "La società aperta e i suoi nemici" scritta nel 1945 (tenete a mente la data perchè è significativa). In breve si sostiene che una società tollerante senza regole diventerà succube di forme sociali interne naturalmente intolleranti.
Un piccolo inciso lo voglio fare su Popper perchè merita più che una attenzione. Popper non è un filosofo come gli altri. Ha vissuto nel ventesimo secolo ha visto il peggio che l'umanita poteva fare e dire. Amico di Einstein ha visto con i suoi occhi cosa era possibile ottenere dal progresso scientifico. Il suo contributo e le sue idee nel corso degli anni è stato enorme che solo in parte i numerosi riconoscimenti accademici ne hanno dato testimonianza. Studiare Popper ovviamente per un Testimone di Geova ha lo stesso effetto di una badilata di sabbia negli occhi non riesci più a riconoscerti all'interno di una comunità religiosa. Le idee di Popper demoliscono e distruggono tutte le forme di certezza scientifica e religiosa. Conoscendo poi i meccanismi sociali con cui si sono evoluti i governi la politica la società stessa del secolo scorso ne è stato testimone e un grande visionario.
Questo passo è piuttosto famoso lo conoscono in tanti, sostiene Popper nel libro "La società aperta e i suoi nemici".
"Il cosiddetto paradosso della libertà è l’argomento per cui la libertà, nel senso dell’assenza di qualsiasi controllo restrittivo, deve portare a un’enorme restrizione, perché rende i prepotenti liberi di schiavizzare i mansueti. Questa idea, in una forma un po’ diversa e con una tendenza del tutto diversa, è chiaramente espressa da Platone. Meno noto è invece il paradosso della tolleranza: la tolleranza illimitata deve portare alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro l’attacco degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi."
Questa considerazione ci consente di mettere un interessante paletto alla tolleranza. Secondo Popper non possiamo essere tolleranti verso chi non è tollerante. Semplicemente perchè questa posizione pone in essere una discriminante sociale irrisolvibile di tollerare gli intolleranti. Le recenti vicissitudini politiche italiane ne è stata applicato il concetto quando si sono negati alcune rievocazioni del pensiero fascista. L'obbiezione di limitare il libero pensiero a quello fascista non ha retto al concetto Popperiano che non puoi dare diritto di parola a chi sostiene che la parola non è un diritto. Da questa base ci permettiamo di allargarla considerando quello che adesso sta avvenendo in Russia.
Per farlo consideriamo come Popper conisdera come si debba comportarsi con chi ha filosofie intolleranti. Infatti nel testo continua sostenendo.
"In questa formulazione, io non implico, per esempio, che si debbano sempre sopprimere le manifestazioni delle filosofie intolleranti; finché possiamo contrastarle con argomentazioni razionali e farle tenere sotto controllo dall’opinione pubblica, la soppressione sarebbe certamente la meno saggia delle decisioni."
Da questo potremmo fare due considerazioni o il governo Russo è un governo intollerante debole incapace di trovare argomentazioni razionali da tenere sotto controllo l'opera pubblica dei Testimoni di Geova, oppure è un governo forte e nello stesso tempo intollerante, incapace di tenere sotto controllo le attività pubbliche tolleranti o meno.
Ritorniamo al nostro concetto di tolleranza. L'organizzazione ha tentato di porsi il problema della tolleranza con un articolo dedicato. Come al solito non ha capito nulla tanto da riuscire nei paragrafi ad andare subito in contraddizione. Nella torre di Guardia del 1953 e quindi una decina di anni dopo il libro di Popper è comparso un articolo distopico "Tolleranza per l'unità e l'incremento". In questo articolo di rivista si proclamano intenzioni fantasmagoriche ma è tutto un paciugo di retorica senza senso. Notate cosa si legge nella prima parte di un paragrafo.
"Quelli che mostrano intolleranza non conoscono Dio, poiché Dio è sommamente tollerante. In qual modo ha Geova manifestato tolleranza? Nel fatto ch’egli ha tollerato questo iniquo sistema di cose per oltre quattromila anni. "
"Il cosiddetto paradosso della libertà è l’argomento per cui la libertà, nel senso dell’assenza di qualsiasi controllo restrittivo, deve portare a un’enorme restrizione, perché rende i prepotenti liberi di schiavizzare i mansueti. Questa idea, in una forma un po’ diversa e con una tendenza del tutto diversa, è chiaramente espressa da Platone. Meno noto è invece il paradosso della tolleranza: la tolleranza illimitata deve portare alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro l’attacco degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi."
Questa considerazione ci consente di mettere un interessante paletto alla tolleranza. Secondo Popper non possiamo essere tolleranti verso chi non è tollerante. Semplicemente perchè questa posizione pone in essere una discriminante sociale irrisolvibile di tollerare gli intolleranti. Le recenti vicissitudini politiche italiane ne è stata applicato il concetto quando si sono negati alcune rievocazioni del pensiero fascista. L'obbiezione di limitare il libero pensiero a quello fascista non ha retto al concetto Popperiano che non puoi dare diritto di parola a chi sostiene che la parola non è un diritto. Da questa base ci permettiamo di allargarla considerando quello che adesso sta avvenendo in Russia.
Per farlo consideriamo come Popper conisdera come si debba comportarsi con chi ha filosofie intolleranti. Infatti nel testo continua sostenendo.
"In questa formulazione, io non implico, per esempio, che si debbano sempre sopprimere le manifestazioni delle filosofie intolleranti; finché possiamo contrastarle con argomentazioni razionali e farle tenere sotto controllo dall’opinione pubblica, la soppressione sarebbe certamente la meno saggia delle decisioni."
Da questo potremmo fare due considerazioni o il governo Russo è un governo intollerante debole incapace di trovare argomentazioni razionali da tenere sotto controllo l'opera pubblica dei Testimoni di Geova, oppure è un governo forte e nello stesso tempo intollerante, incapace di tenere sotto controllo le attività pubbliche tolleranti o meno.
Ritorniamo al nostro concetto di tolleranza. L'organizzazione ha tentato di porsi il problema della tolleranza con un articolo dedicato. Come al solito non ha capito nulla tanto da riuscire nei paragrafi ad andare subito in contraddizione. Nella torre di Guardia del 1953 e quindi una decina di anni dopo il libro di Popper è comparso un articolo distopico "Tolleranza per l'unità e l'incremento". In questo articolo di rivista si proclamano intenzioni fantasmagoriche ma è tutto un paciugo di retorica senza senso. Notate cosa si legge nella prima parte di un paragrafo.
"Quelli che mostrano intolleranza non conoscono Dio, poiché Dio è sommamente tollerante. In qual modo ha Geova manifestato tolleranza? Nel fatto ch’egli ha tollerato questo iniquo sistema di cose per oltre quattromila anni. "
Già uno si chiede da dove vengono i 4000 anni. Comunque leggiamo bene che gli intolleranti non conoscono Dio perché è sommamente intollerante. Giusto? Vediamo invece che visione di Dio da il paragrafo proseguendo.
Poi, a suo tempo, Geova Dio manifesterà la propria potenza superiore e distruggerà Satana e l’intera sua organizzazione come distrusse Faraone e il suo esercito nel mar Rosso. Questo segnerà da parte di Dio il termine della sua tolleranza verso Satana e il suo vecchio mondo. — 1 Giov. 5:19; Apoc. 12:7-10; 18:21; 19:19, 20.
Come dire Dio è sommamente tollerante ma a frecce alternare. Fino a quando non lo sarà più. Un po' come quello che sosteneva che non fumava, sino alla prossima sigaretta. Vi sembra un modo sensato di argomentare?
L'articolo finisce con la scrittura di Romani 15:1 e 2.
“Però, noi, che siamo forti dovremmo sostenere le debolezze di quelli che non sono forti, e non compiacere a noi stessi. Ciascuno compiaccia al suo prossimo in ciò che è buono per sua edificazione” (Rom. 15:1, 2, NW) L’intolleranza è il putrido frutto della falsa adorazione. La tolleranza cristiana è il frutto squisito della vera adorazione che conduce all’unità e all’incremento.Qui è evidente il tentativo di sovvertire i concetti, qualcuno che non sa quello che sta dicendo, maciullando la logica come un tritacarne tanto che alla fine dell'articolo la persona deve leggere la sua carta di identità per ritornare in se. Una continuo girare intorno agli assunti in un loop eterno di logica circolare. Non a caso prendono proprio la scrittura di Romani dove l'apostolo Paolo sta facendo una mossa disperata nel tentativo di ripristinare l'ordine perduto, cercano di riprenderne le fila ad un cristianesimo che inizia a sfilacciarsi ed implodere su se stesso.
La struttura di questa organizzazione è incapace di stabilire qualsiasi tipo di collegamento con la società. Un organizzazione, psicopatica schizofrenica, che cercano invano di manipolare la realtà con considerazioni da brivido, come immaginiamo sia avvenuto con la presentazione dell'amico Di Blasio.
Vi immaginate l'ipotesi di complotto sociale che saranno stati capaci di imbastire per ottenere l'unica cosa che desiderano ottenere? A be ovviamente questo meeting aveva uno scopo preciso. Volete sapere quale? Volete sapere cosa ha spinto la Betel per partecipare a questo incontro sulla tolleranza religiosa? Lo stesso annuncio evidenzia bene, perché subito dopo svela.
Un breve excursus, dalle prime comunità formatesi oltre un secolo fa, al riconoscimento giuridico, all’Intesa con lo Stato non ancora approvata.
Il caro di Blasio, sarà l'ennesimo cerino da bruciare nel mucchio dell'inconsistenza, per cercare di ottenere quello che in altre nazioni sono riusciti ad ottenere con meno difficoltà. Ma secondo voi per quale motivo l'intesa con lo stato Italiano non è stata ancora approvata?
Un breve excursus, dalle prime comunità formatesi oltre un secolo fa, al riconoscimento giuridico, all’Intesa con lo Stato non ancora approvata.
Il caro di Blasio, sarà l'ennesimo cerino da bruciare nel mucchio dell'inconsistenza, per cercare di ottenere quello che in altre nazioni sono riusciti ad ottenere con meno difficoltà. Ma secondo voi per quale motivo l'intesa con lo stato Italiano non è stata ancora approvata?
bibliografia
l'annuncio del meeting interreligioso
https://news.uniroma1.it/28042021_1500
https://thevision.com/cultura/karl-popper-tolleranza/
https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/karl-popper-chi-era
https://bravespaces.org/5-the-hard-problem-of-hate-speech/
https://docs.google.com/document/d/1k0H5D4BzE5xQN7b_Zk8-rwbn3dcRRk6oUZTzJMB8sUg/edit
Però Capitano, con le tue insinuazioni sul motivo della partecipazione dei rappresentanti della Betel all'incontro, ti dimostri intollerante. Cattivello!
RispondiEliminaPosto che "Pecunia non olet" e l'organizzazione che, come è noto, non è interessata al vile denaro andrebbe anche al Gay Pride se servisse a mettere le mani sull'8 x 1000, che oramai per Lei è diventato più sfuggente delle sue profezie sulla fine, fà tutti questi movimenti per presentarsi come vittima e parte discriminata.
Trovo paradossale che i TdG partecipino ad incontri sul dialogo interreligioso, quando da sempre essi hanno rifiutato il dialogo con altre realtà, ritenendo le altre religioni lo scarto prodotto dalla propaganda satanica, e questa posizione non è cambiata. Ma sono certo che in questa occasione i rappresentanti abbiano messo su una bella maschera da pecora indifesa per raggiungere i loro scopi.
In ogni caso i TdG risponderebbero al tuo articolo (modalità avvocato del Diavolo ON) osservando come la tolleranza non possa essere, come anche evidenziato da Popper, tolleranza indefinita. L'organizzazione può essere tollerante solo nella misura in cui questo non ne mini le basi, non la distrugga. Per una questione di unità e sopravvivenza di se stessa, la tolleranza sua, come quella di Dio, deve avere un termine. (Modalità avvocato del Diavolo OFF)
Il guaio è che ne il dio della WTS, ne la WTS stessa sono mai stati minimamente tolleranti su nulla. Come osservavi il dissenso anche minimo non è consentito. Non c'è bisogno di arrivare a promuovere una setta o mettersi ad urlare durante le adunanze. Basta che tu non creda, che so, che l'uomo abbia solo 6000 anni di storia o che ci siano stati davvero casi di abusi coperti dall'organizzazione, e ti ritrovi un bel trattamento Intollerante con la I maiuscola.
Per fortuna, con tutti i loro difetti, i nostri politici hanno tolto l'anello al naso da un pò ed i tentativi di arraffare l'intesa non andranno a buon fine.
Scusate se con questa mia comclusione dovesi risultare intollerante!
Ora ecco perchè ho salutato degli amici in Betel subito mi dai del cattivello... vabbè per farmi perdonare ti ho inserito nel post un link dove potrai sentire la conferenza...
Eliminami raccomando quando arrivi al pedobattesimo non commentare...
EliminaL'intolleranza è così ben radicata nel sistema organizzativo WTS tanto da rendersi manifesta dagli adepti ogni qualvolta vi sia un contradditorio su temi religiosi.
RispondiEliminaIl TdG si sente non solo libero, ma anche autorizzato a poter esprimere qualsiasi pensiero verso l'interlocutore. Questo avviene però a senso unico: non appena viene percepito un segnale di opposizione o di critica, c'è la totale chiusura e relativa cessazione della comunicazione. Questo tipo di "offesa" può interrompere rapporti di parentela e di amicizia, e durare mesi. L'intolleranza diventa supponenza.
A meno che non vi siano interessi economici: in questo caso gli addetti stampa si prestano ad una tolleranza allargata, ma sappiamo bene quanto sono bravi a fingere.
Ma come partecipano a un evento interreligioso le cose si stanno mettendo proprio male economicamente cercano l intesa con lo stato fisse l ultima spiaggia, come erano sempre distaccato dal mondo ma soprattutto dalle altre religioni perché di satana, che ipocrisia quando serve il dio denaro va bene anche belzebu'. Andrea
RispondiEliminama siamo sicuri che sono in crisi economica ? a me non sembra
EliminaLe sale stanno raccogliendo ingenti liquidità in quanto non ci sono spese e le contribuzioni sono a livello di sempre... poi non so, magari ci sono "prestiti per molte sale" che non possono rientrare in pandemia e il faraonico progetto di Bologna !? Boh qualcuno sa qualcosa di più ?
Erasmo, crisi non ne vedo ma faraonico progetto mandove?
Eliminama il bello é che quando si presentano , non si presentano come 'noi WTS e Cd , Chiediamo ció" Ma coinvolgendo gli adepti , per raggiungere il loro interesse , dicono allo stato Italiano : non la WTS e CD , ma questo messaggio che diciamo é dei testimoni di Geova , che non é affatto vero , perché nel 1931 Rutherford fecce assumere agli adepti il nome di Testimoni di Geova , al posto di studenti biblici internazionali, c'é voluto del tempo , perche sia negli anni sessanta che fino a metá degli anni settante (circa) ci si presentava ancora alle porte come studendi biblici internazionali , rappresentanti della societá torre di guardia Bibbia e trattati. chi come me é di quel periodo confermerá questo.Di queste riunioni che la WTS e CD , usa tramite i suoi rappresentanti delle filiali , dice loro di fare la ricchiesta a nome dei testimoni di Geova , " La repubblica" 4/5/ 1990 : Testimoni di Geova appello a Cossiga . Roma - I Testimoni di Geova hanno rivolto un messaggio al presidente della repubblica , Francesco Cossiga , quale massimo garante del rispetto dei principi dei valori costituzionali, affinché intervenga perché sia portata a termine l'intesa con lo stato Italiano che i Testimoni di Geova hanno chiesto e sollecitato da tempo......... Notate si presentano e fanno le richieste di coloro che sono tenuti all'oscuro di tutto , e che devono approvare le risoluzini farsa per alzata di mano imposte da WTS e CD , e siccome tutti gli adepti devono alzare la mano oer l'approvazione . altrimenti ne subiranno le conseguenze negative in congregazione prese nei loro confronti. inutile dre che Gamma mi ha tolto le parole di bocca . e che sono d'accordo con gli altri commenti , e in particolare con il post di CapitanKirk, molto chiaro , riguardo al significato di tolleranza e tollerare.
RispondiEliminaA chi fosse interessato, segnalo la registrazione (solo audio) dell'intervento alla Sapienza:
RispondiEliminahttps://youtu.be/UcLMfYMFDVI
È un po' lunghetta (più di un'ora), ma ci si rende bene conto di come mezze verità e menzogne diventino assolutamente accettabili quando la WTS si deve presentare in pubblico. Emblematica è la risposta ad una domanda sulla disassociazione dove i due rispondono parlando di inattivi (differenza ovviamente non colta dagli ignari ascoltatori).
Scusate ma c'è un errore nel commento alla citazione qui sotto ... citate:
RispondiElimina"Quelli che mostrano intolleranza non conoscono Dio, poiché Dio è sommamente tollerante. In qual modo ha Geova manifestato tolleranza? Nel fatto ch’egli ha tollerato questo iniquo sistema di cose per oltre quattromila anni. "
Nel vostro commento a seguire...scrivete "Già uno si chiede da dove vengono i 4000 anni. Comunque leggiamo bene che gli intolleranti non conoscono Dio perché è sommamente intollerante..." forse volevate scrivere che Dio è sommamente TOLLERANTE ? errore di battitura intendo ?
Ma si Giulio purtroppo un refuso fra i tanti... mi fai da correttore di bozze?
EliminaErasmo nessuno sa la situazione economica al dettaglio si fanno delle ipotesi visto che si taglia tutto e di più non stanno neanche arrivando le rivista di una volta, Bologna dopo 5 anni di decantato successo e saltato alla luce che il cantiere è fermo da mesi per go di insufficienti per l adeguamento parecchie proprietà sono in vendita da anni viviamo un processo di ristrutturazione organizzativo senza precedenti anche se le sale assemblee sono chiuse le spese ci sono ugualmente e per di più non si organizzano nulla in presenza.... Poi se a te risulta che le contribuzioni sono quelle di una volta ben venga. Andrea
RispondiEliminaA proposito Erasmo sappi che le contribuzioni sul conto delle congregazioni sono spariti stanno inviando tutto in filiale adesso quando per le spese legali la sala avrà bisogno di 1 euro dovrà chiedere il permesso in betel. Andrea
RispondiEliminadove dci sono piú sale del regno di proprietá , di solito c'é anche il mini appartamento del custode , appartamento dei Co, muniti di frigorifero imternet etc, , le strutture si deteriorano ugualmente; luce riscaldamento e internet e spazzatura va pagata ugualmente, e per non pagare la spazzatura ,non ci deve essere nessun mobile dentro la struttura , per intenderci neanche una sedia.lo stesso vale per le sale del regno in locazione, affito , luce , internet e spazzatura.con quali soldi vengono pagate?
RispondiEliminaVirgilio evidentemente Erasmo ne sa più di noi faccio fatica a credere che con il blocco totale attività le contribuzioni siano andate di pro passo però se così fosse come dice il nostro amico l organizzazione ci ha guadagnato non ha più grattacapi non fanno più nulla e ritirano i stessi soldi questa su che una benedizione di Geova! Andrea
RispondiEliminaSi più o meno le congregazioni hanno praticamente azzerato le spese di mantenimento così in genere arrivano più contribuzioni. Infatti per alcuni il problema è che il riavvio delle attività delle congregazioni non sarà banale perchè non è difficile intuire che un rientro repentino di tutte le attività causerà un picco di spese che annulleranno le contribuzioni alla Betel. Bisogna pensare bene quando e come attuarlo...
EliminaL'intolleranza é un cattivo frutto. Tutti quelli quelli che lqa praticano non possono appartenere alla vera religione ossia alla pura adorazione di Geova Dio.......... Quelli che mostrano intolleranza non conoscono Dio, poiché Dio é sommamente tollerante...... Ora quí la WTS e Cd mettono i paletti e stabiliscono le loro regole di uomini per ottenere la salvezza e tirano in ballo il sangue e altro . Tolleranza per l'incremento.= Non che i cristiani debbano essere indecisi , senza alcun principio . Tuttaltro! quando sorgono problemi vitali ( Posti dalla WTS e CD, e non dai veri cristiani) e i principi della parola di Dio sono in giouco i veri cristiani non fanno alcun compromesso . per quanto ció possa renderli malvistiessi si rifiuteranno di attribuire la salvezza agli uomini , (Ma la salvezza attribuendola alla WTS e CD Sí)di inchinarsi davanti a qualche immagine o simili , ( Chi si inchina alla WTS e CD per fare la sua volontá e come se si inchinasse d'avanti a un immagine)di ricevere trasfusioni di sangue etc..... i ministri cristiani devono mostrare tolleranza verso coloro ai quali dovrebbero porgere il latte della parola di Dio...... I ministri cristiani eserciteranno pure una vera tolleranza sulla questione del vestire ; non insisteranno perché coloro che assistono alle adunanze si conformino a certe norme riguardanti all'aspetto........La tolleranza cristiana significa pure che mentre siamo impegnati nell'insegnare agli altri la veritá della parola di Dio non dobbiamo tener conto delle loro abitudini personali come l'uso del tabacco.Neppure si deve indagare negli affari personali o nella vita passata...... L'intolleranza é il putrido frutto della falsa adorazione . la tolleranza cristiana é il frutto squisito della vera adorazione che conduce all'unitá e all'incremento. Anche questo dice la torre di guardia del 15/12 /1953. ma provate a contestare le dottrine umane stabilite dalla WTS e CD e vedrette quanta tolleranza ci sia; nessuna tolleranza perché nella religione non é ammessa nessuna tolleranza , e sarete immediatamente ostracizati come apostati , non della Bibbia ma della WTS e CD
RispondiEliminaRiapriranno sicuramente bisogna vedere con quali accorgimenti sui costi e sulle strutture di proprietà e evidente che i soldi ormai bisogna gestirli al meglio anche se un mese fa ma non ricordo il sito un sorveglianti americano a dichiarato a una emittente locale newyorchese che si stanno organizzando ma la ripresa totale delle attività scivolera non prima del 2024. Booo staremo a vedere. Andrea
RispondiEliminaParte 1
RispondiEliminaChe cos’è la tolleranza? Dovrebbe essere l’appannaggio dell’umanità, siamo tutti impastati di debolezze ed errori, perdoniamoci reciprocamente; è la prima legge di Dio.
Che cos’è la tolleranza religiosa? È la preoccupazione di mantenere l’unità dottrinale, per tale motivo ci si è scannati quasi senza interruzione dal primo concilio di Nicea.
Le religioni, non ultima quella dei TdG, sono divenute sempre più intolleranti del dissenso ideologico e dottrinale.
L’intolleranza incoraggiata dai TdG è considerata con giustificazione, piuttosto che ammissione di deviazione dalla dottrina biblica. Una tipica intolleranza carica di superbia religiosa ma risultante di ostinazione diabolica.
L’intolleranza sostenuta dai TdG è in opposizione alla “libertà di coscienza”. Non vi è rispetto alcuno alla individuale libertà di coscienza.
Di conseguenza tra i TdG comportamenti intolleranti non sono “eccezioni”, l’intolleranza diviene “regola”.
Sono convinto che qualunque individuo, qualunque fede religiosa, persegui un uomo, suo fratello, perché non è della sua opinione, e un mostro e i mostri hanno bisogno di “carogne”.
Dunque per i TdG il sostantivo apostata assume la funzione di “carogna”; l’apostasia è faccenda spirituale da non poter recidere col ferro, né bruciarla al rogo, ne annegarla in acqua, i Governi non lo consentano più; l’intolleranza quindi diviene morale.
Mi chiedo, il Governo, i Magistrati, le Istituzioni perché non si interessano per circoscrivere l’intolleranza religiosa dei TdG che mina il tema caro della libertà di coscienza, della concordia di fede semplice, permettendo che si commettano violenze nei confronti di chi non la pensa ne vede come l’intollerante TdG?
Lo Stato ha il compito di tutelare l’esercizio dei diritti naturale e quindi il possesso dei beni concessi a tutti i cittadini: la sicurezza, l’integrità fisica, la libertà, la proprietà, la tolleranza, quindi non l’OSTRACISMO attuato, praticato dai TdG, fenomeno religioso ante litteram.
La libertà di coscienza è tema a me caro, poiché nessuna strada che io percorra contro il comando della “mia” coscienza mi condurrà nel “nuovo ordine” (paradiso restaurato), la WTS non può, ne deve legittimare in “me” una costrizione in materia di fede. Il momento in cui la Bibbia proclama il dovere di ogni credente di seguire “la voce della propria coscienza” nell’interpretazione della parola divina, la WTS non può impormi l’obbligo e la costrizione della fede e della dottrina.
Contravvenire ai comandi della “mia” coscienza significa per me optare per la via della perdizione in quanto riconosco nella coscienza la priorità indiscutibile e inscindibile di prassi di fede. La “mia” coscienza è procedimento esclusivo della fonte di comprensione della Bibbia e di fede in Geova.
Una religione intollerante come i TdG, è divenuta popolata da fanatici, privi di umile e chiara coscienza cristiana.
Cari Cristian Di Blasio & Marco Caproni, cari fratelli/sorelle TdG: diventa difficile andare oltre la tolleranza se prima non la si imparata a praticare..., perché intolleranti!
In tal senso il ciclo d’incontro con i rappresentanti delle comunità religiose italiane "Le vie del dialogo interreligioso" promosso dall’Università la Sapienza dedicato ai TdG, assume connotati intolleranti, faziosi e risibili riferiti da due esponenti ufficiali della WTS.
Parte 2
RispondiEliminaÉ mia intenzione brevemente identificare alcuni passaggi “grigi” agli interventi dei cari fratelli Di Blasio & Caproni, che si potrebbe scomporre pezzo per pezzo (non è qui il caso andare oltre).
1) Le fonti AUTOREVOLI citate dal Di Blasio sono state: l’Enciclopedia De Agostini (?); il Cesnur (?) in solo 5 minuti (su 70 della durata della conferenza) ha citato 3 volte il nome del dott. Introvigne; la dott.sa Di Marzio (quest’ultima per ciò che riguarda le “sette”).
Beh! caro Di Blasio se l’autorevolezza risiede in queste fonti da te citate andiamo molto male alla Bufalotta; un intervento privo di AUTORITA’, hai recitato una parte (Papazian lo fece con le Iene) dei rabboni e degli scribi (di memoria giudaizzante) i quali si rifugiavano sempre nell’autorità degli antichi Rabbi con l’ideale di trasmettere gli insegnamenti ricevuti senza aggiungere e senza togliere; non mi sei parso un seguace del Cristo che apriva veri forzieri e non si rifugiava negli Rabbi e nei Rabboni. Sei stato piuttosto uno Scriba, la voce della tradizione; Gesù era la voce di se stesso, e si attribuiva l’AUTORITA’ di diritto come avente autorità.
2) I TdG non sono una setta (autorità di riferimento dott.sa Di Marzio) non mi dilungo caro Cristian, ti dirò solo che: “Ogni setta, di qualunque genere, è il luogo di adunanza del dubbio e dell’errore. Quando la VERITA’ è evidente, è impossibile che sorgano sette. Non ci sono mai state discussioni sul problema se ci sia o no la luce a mezzogiorno”. Valuta tu l’esegesi del mio commento.
3) TdG stimati in Italia 500.000 (fedeli e simpatizzati). I dati ufficiali raccolti dallo ... (non indico la fonte) non sono questi numeri. Che alla Bufalotta state esagerando lo si è capito da tempo, ma che si insista ancora è umiliante.
4) Il fratello Caproni, insiste e spinge per l’Intesa con lo Stato (dedica 20 minuti all’argomento su 70 della conferenza). Elenca svariati aspetti positivi dei TdG che favoriscono la conclusione dell’Intesa. Preme alla Bufalotta che l’Intesa si concluda? perché? per quali vantaggi visto che i Governi, nemici di Geova, debbano essere distrutti. Perché fratello Marco alla Bufalotta si desidera ardentemente l’Intesa? non lo ha chiarito nella conferenza!
5) A fine conferenza alla domanda posta sull’ostracismo riservato ai disassociati la risposta del TdG è stata un arrampicarsi sugli specchi “sui rapporti di sangue che non cambiano”..., se così è cari fratelli Di Blasio & Caproni riferite in alto loco sulla inopportunità di far proiettare video alle assemblee dove una madre non risponde al telefono alla chiamata della figlia ostracizzata..., ci guadagnerete in onestà, in AUTORITA’ (senza ricorrere all’Enciclopedia De Agostini o al Cesnur), ma soprattutto avrete imparata a praticare la TOLLERANZA, a rendere libere le coscienze, a render libera la fede in Geova.
Io posseggo una dignità..., e voi?
Purtroppo su web sta girando una notizia molto triste che riguarda la comunità dei Testimoni di Geova. Segnaliamo per chi ancora non lo sapesse, l'avvenuto decesso di un giovanissimo testimone di Geova Riccardo, deceduto per causa davvero accidentali ad un matrimonio di un amico.
RispondiEliminauno dei tanti link del funerale
https://casertace.net/marcianise-oggi-lultimo-saluto-a-riccardo-morto-a-soli-18-anni/
Grazie dell'informazione, in particolare del link. Essendo figlio unico, e prossimo all'esame di maturità, rende ancora più drammatica la sua assenza per i suoi genitori. È sempre triste la perdita di un caro, lo è ancora di più per un figlio, di un paese a pochi chilometri da Reggio Emilia, dove si conoscono quasi tutti. Grazie di nuovo.
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