domenica 29 agosto 2021

Inattivo.info

Volevo parlarvi di un blog apologetico (che ha per fine la difesa o l'esaltazione di una fede, spec. religiosa) cioè inattivo.info nato nel 2014 e attualmante sospeso dagli amministratori. Avevano dimostrato di essere colti e informati citando articoli di giornali e libri di vari scrittori, affrontando argomenti di attualità per la fratellanza, negli ultimi mesi c'era stata una svolta allineandosi senza più nessuna critica a ciò che accadeva nelle congregazioni, e poi c'è stato la sospensione del blog. 

Il mio sospetto è che il blog era promosso da fratelli che si occupavano del reparto "stampa", ma che a seguito di disposizioni interne sono state costretti a chiudere, e non a caso questo è accaduto dopo breve tempo dal discorso di Splane, e a completare c'è anche l'aggiornamento n°7 di Gerrit Losch! Giovanni capitolo 3 ci parla di Nicodemo, dottore della Legge, fariseo e membro del Sinedrio, fu, in base al racconto del Vangelo secondo Giovanni, uno dei discepoli di Gesù. Gli è attribuito dalla tradizione un Vangelo apocrifo. 

Non ci sono prove scritturali a favore o contro le tradizioni secondo cui in seguito Nicodemo diventò un discepolo, fu espulso dal Sinedrio e da Gerusalemme, morì martire e via dicendo. Purtroppo non avremo mai prove a favore o contro inattivo.info. È la storia che si ripete!

sabato 21 agosto 2021

Il Divorzio perduto


Le illusioni ottiche nei dipinti di Oleg - la Repubblica

Un saluto a tutti. Spero che le cose vi vadano bene e che abbiate un buon periodo estivo pieno di vita e salute. Nella adunanza infrasettimanale della settimana scorsa abbiamo avuto nell'adunanza un esempio tipico di sovversione logica e di alterazione biblica dei suoi significati.

Non sono tantissimi questi esempi ma comunque le nostre pubblicazioni presentano spesso questi modi di vedere alterati. L'argomento in questione che per chi frequenta le adunanze si ricorderà bene è quello relativo alle donne e l'argomento principe dell'adunanza Tesori della parola di Dio.

"La legge dimostrava che Geova si interessa delle donne"


Argomento che vorrebbe dare intendere che l'organizzazione ha a cura anche le donne ma questo è un altro tema che abbiamo trattato altre volte e che riprenderemo in seguito. Come in altri casi non faremo riferimento a nessuna pubblicazione esterna ed utilizzeremo solo ed esclusivamente le pubblicazioni e i riferimenti biblici all'interno dell'organizzazione. Niente materiale di terze parti così potete seguire direttamente le considerazioni che faremo.

Nella gemma spirituale in quella adunanza prende spunto da Deuteronomio 24:1 e pone la questione teocratica

"Perché non dovremmo concludere che la Legge mosaica rendeva facile per un uomo divorziare da sua moglie?"


Ora già la domanda pone un problema di approccio non indifferente che è quello di avere un'opinione e sostenere che sia sbagliata. Ma tralasciamo questo aspetto e analizziamo la questione per capire di cosa stiamo parlando. Come abbiamo visto si fa riferimento a Deuteronomio 24:1 che dice testualmente

24“Se un uomo sposa una donna ma poi non la vuole più perché trova in lei qualcosa di sconveniente, deve scriverle un certificato di divorzio, darglielo e mandarla via."


Ora una legge di questo tipo descritta in questo modo presenta ovvie problematiche relative alla applicabilità stessa. Premesso che questa roba relativa alla applicabilità di una è il primo problema di un qualsiasi legislatore, già da questo si percepisce la questione del problema.

Ma rimaniamo sul tema e vediamo cosa poi è effettivamente accaduto quando gli Israeliti hanno poi davvero applicato questa legge nel tempo. Il libro perspicacia coerentemente con la domanda sviluppa l'argomento nella voce Divorzio

"Dagli abusi avvenuti in seguito non si deve concludere che la concessione del divorzio fatta in origine dalla Legge mosaica rendesse facile per il marito israelita divorziare da sua moglie. Per far questo egli doveva osservare certe formalità. Era necessario redigere un documento, “scriverle un certificato di divorzio”"


Il ragionamento è un cortocircuito non indifferente, all'inizio si parla di abusi e poi dopo si sostiene che la scrittura di un certificato di divorzio era una formalità che rendeva empiricamente "difficile" il divorzio stesso. Ma è davvero così? E' stato davvero così complicato per gli Israeliti redigere quel certificato? Hanno davvero solo abusato della legge? Ovviamente come ben sapete sono i fatti stessi che smentiscono questa conclusione filosofica sulla questione.

I fatti

La Bibbia stessa ci aiuta a comprendere cosa è accaduto davvero e il perché. Questa legge contrariamente alle aspettative (noi però ci stupiamo di chi si stupisce) è stata utilizzata come strumento iniquo contro il matrimonio e contro le donne per secoli e secoli. Ma a dire questo non saremo noi ma ci faremo aiutare dallo stesso perspicacia che proprio nella sezione Divorzio ci svela cosa era accaduto.

Questa cosa del certificato era diventata un problema così generalizzato da diventare una vera piaga. Le donne che avevano ricevuto il certificato per futili motivi, erano così tante da diventare un dramma sociale di dimensioni inimmaginabili, tanto da costringere il profeta Malachia a denunciare questo modo di fare che aveva compromesso la spiritualità con Geova stesso di tante persone.

Malachia al capitolo 2 e i versetti che vanno dal 14 al 16 sono la testimonianza più vivida del problema.

Malachia 2:14,16

14 E voi dite: ‘Per quale motivo?’ Perché Geova è stato testimone fra te e la moglie che hai sposato in gioventù, verso la quale sei stato sleale, sebbene sia la tua compagna e la moglie a cui sei legato da un patto.15Ma ci fu uno che non fece questo, dato che aveva ciò che rimaneva dello spirito. E cosa ricercava? La progenie di Dio. Quindi badate al vostro spirito e non siate sleali verso la moglie che avete sposato in gioventù.16 Perché io odio il divorzio”, dice Geova, l’Iddio d’Israele, “e colui che copre la sua veste di violenza”, dice Geova degli eserciti. “Badate al vostro spirito e non siate sleali.


Ma ovviamente questo non è il solo esempio e la prova che la legge contrariamente alla retorica della domanda teocratica avesse reso molto semplice ottenere il certificato, l'abbiamo in un altro passo biblico. Sempre il Perspicacia ci svela uno dei tanti incontri scontro che Gesù ebbe con i farisei. In Matteo 19:3 si parla proprio del divorzio e della questione particolare che riguarda i futili motivi.

Matteo 19:3
3 Gli si avvicinarono dei farisei con l’intenzione di metterlo alla prova e gli chiesero: “È lecito a un uomo divorziare da sua moglie per qualsiasi motivo?”b


Vedete qualche analogia? La domanda dei farisei ha delle assonanze con la domanda posta dall'organizzazione nell'adunanza. I Farisei e l'organizzazione pongono in pratica una stessa questione in forme diverse per ottenere lo stesso risultato e cioè quello di sostenere che quella legge mosaica non è sbagliata. Gesù conosce le trappole della retorica farisaica e cerca di eludere la domanda ricordando a tutti la santità del matrimonio

Matteo 19:4,6
Lui rispose: “Non avete letto che colui che li creò in principio li fece maschio e femmina,c5 e disse: ‘Per questo motivo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne’?d 6 Così non sono più due, ma una sola carne. Perciò, quello che Dio ha unito,a l’uomo non lo separi”.e


Ma i Farisei non si accontentano e cercano di incalzarlo in tutti i modi facendo riferimento specifico a quella legge mosaica sbagliata nel versetto successivo il 7.

Matteo 19:7
Loro replicarono: “Perché allora Mosè ha ordinato di darle un certificato di ripudio e di divorziare da lei?”f


Messo alle corde Gesù da una risposta che pone alcune problematiche. In primo luogo segue il ragionamento dei Farisei destituendo di fatto la santita di quella legge rendendola il risultato di un problema sociale e dando la colpa a Mosè di quel enorme pasticcio legislativo. In tutti i casi a scanso di equivoci abolì il certificato di divorzio in modo definitivo non lasciando dubbi sul suo pensiero.

Matteo 19:8,9

Lui disse: “È stato per la durezza del vostro cuore che Mosè vi ha concesso di divorziare dalle vostre mogli,g ma in principio non era così.h 9 Io vi dico che chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di immoralità sessuale,a e ne sposa un’altra commette adulterio”.i


Letta così per noi tutto ciò ci lascia forse perplessi sicuramente loro che stavano ascoltando. C'è un ulteriore dettaglio che la Bibbia ci svela, ed è quello relativo agli Apostoli che rimasero completamente spiazzati da questa posizione che Gesù aveva stabilito. Tanto che nel versetto successivo leggiamo.

Matteo 19:10
10 I discepoli gli dissero: “Se tra un uomo e sua moglie le cose stanno così, allora non è consigliabile sposarsi”.


Ora dopo una risposta del genere una persona normale si sarebbe girata e avrebbe incominciato a prenderli a schiaffoni tutti, perché era evidente che non avevano capito nulla. Invece la fortuna degli apostoli è stata quella di avere a che fare con Gesù che invece con molto garbo, gli disse che erano degli idioti.

Matteo 19:11

11 Lui disse loro: “Non tutti fanno posto a queste parole, ma solo quelli che hanno il dono.

Buona giornata.

sabato 14 agosto 2021

L'aquae et ignis interdictio

La tristezza natalizia, cosa fa al tuo corpo la solitudine - Corriere.it


«... Tu lascerai ogne cosa diletta

più caramente; e questo è quello strale

che l'arco de lo essilio pria saetta.

Tu proverai sì come sa di sale

lo pane altrui, e come è duro calle

lo scendere e 'l salir per l'altrui scale...»

(Dante AlighieriParadiso XVII: 55-60
il dramma dell'ostracizzato)

Oggi parliamo di ostracismo.
Argomento sentito ed incendiario all'interno della comunità dei testimoni di Geova. Parliamo di ostracismo cercando di analizzarlo dal punto di vista teocratico e per scoprire alcuni aspetti inediti che per tanti motivi da aderenti attivi non consideriamo.
Un primo aspetto dell'ostracismo che spiega tante cose è quello di scoprire che sebbene sia un termine che leggiamo in molti versetti usato con diversi significati  stranamente non compare nel Perspicacia come termine. Il motivo lo scopriremo tra poco.
Parlare con un Testimone di Geova di ostracismo è come chiedere consulenza ad un ceco di colori. Un testimone di Geova medio non ha nessun riferimento teocratico che gli consenta di capire cosa sia davvero l'ostracismo, sa cosa è sicuramente una disassociazione, ma come questa venga applicata non è in grado di spiegarlo se non con concetti alternativi e non riesce a collegare i due concetti. Sicuramente non sentirete mai che da un testimone di Geova che la sua religione ostracizza le persone.
La prima anomalia che riscontriamo è che nella Bibbia se ne parla molto sono tanti i versetti che fanno riferimento ad esso. In questo caso ad esempio vediamo come Giosuè condanna l'avido Acan dopo che aveva derubato il tesoro di Geova appropriandosi di una veste e delle monete.
Giosuè 7:25
25 Quindi Giosuè disse: “Perché hai dato
l’ostracismo a noi?+ Geova darà in questo giorno l’ostracismo a te”. Allora tutto Israele lo colpì con pietre,+ dopo di che li bruciarono col fuoco.+ Così li lapidarono.


L'anomalia è legata al fatto che questo termine viene usato solo ed esclusivamente dalla nostra traduzione. In tutto il mondo tutti i traduttori biblici al posto di ostracismo usano la parola "guai" o "problemi".

Questo è il termine ebraico.
ya‘·kor·ḵā — 
Joshua 7:25
HEB: מֶ֣ה עֲכַרְתָּ֔נוּ יַעְכֳּרְךָ֥ יְהוָ֖ה בַּיּ֣וֹם
NAS: us? the LORD will trouble (ndr guai, problemi) you this
KJV: us? the LORD shall trouble thee this day.
INT: Why troubled will trouble the LORD day
Versione CEI
25 Giosuè disse: «Come tu hai portato sventura a noi, così il Signore oggi la porti a te!». Tutto Israele lo lapidò, li bruciarono tutti e li uccisero tutti a sassate
Versione Diodati

25 E Giosuè disse: «Perché ci hai tu messi nei guai? L'Eterno metterà nei guai te questo giorno!». E tutto Israele lo lapidò con pietre; e, dopo averli lapidati con pietre, li bruciarono col fuoco. 


Fra "ostracismo" e "guai" o "problemi", ci sono differenze semantiche e di significato importanti e non sono per nulla sinonimi  e per questo motivo che con molta probabilità non compare nel Perspicacia semplicemente perché non esiste biblicamente. Ma l'organizzazione come sappiamo piace giocare con i termini e ricostruire fantasiose relazioni ricostruendo significati paralleli.

Detto questo è smentendomi un pochino, rispetto alle premesse del post, andando a cercare nelle pubblicazioni in realtà, una relazione fra la disassociazione e l'ostracismo l'ho trovata ed è in una lontana domanda ai lettori del 15 Febbraio del 1969

● Proverbi 11:29 dichiara che chi dà l’ostracismo alla sua casa “prenderà possesso del vento” e che “una persona stolta sarà al servizio di chi è saggio di cuore”. Che cosa si intende con queste dichiarazioni? — I. M., U.S.A.

...Nell’antico Israele, i capifamiglia che non si conformavano alle giuste esigenze e ai comandi di Geova potevano dare l’ostracismo alla loro propria casa. A volte le conseguenze erano serie come quelle che si abbatterono su Acan e sulla sua casa. Ma oggi l’uomo che è capo di una casa cristiana può pure divenire infedele. Egli e altri della sua famiglia possono immischiarsi in pratiche che causano la disassociazione dalla pura congregazione cristiana. (1 Cor. 6:9, 10) In realtà, l’uomo che viola personalmente le Scritture e passa sopra a un grave errore nella sua famiglia dà l’ostracismo alla sua propria casa. Egli, e possibilmente altri nella sua famiglia, ricevono giustamente l’ostracismo da parte di fedeli cristiani, essendo esclusi dalla loro associazione perché sono malfattori impenitenti. — 1 Cor. 5:11-13.
Dal paragrafo dare l'ostracismo alla propria casa viene messo in relazione alla disassociazione però come abbiamo notato il termine è completamente travisato dal versetto, l'applicazione scritturale per questo risulta sbagliata, confondendo inoltre  il problema con la soluzione. 

Ma i fratelli sono di bocca buona e di certo non si scompongono per così poco. Ovviamente l'articolo è contraffatto perchè si vuole solo incutere timore e la scrittura è un espediente per ottenere quel risultato. Il paragrafo usa questi termini terroristici, con l'intento di spaventare il lettore mettendo in relazione la pena di Acan ucciso con la lapidazione, con l'attuale disassociazione e il relativo barbaro ostracismo che è peggiore della lapidazione, con il beneplacido consenso degli astanti che lo confondo come atto d'amore. 

La fratellanza normale, adesso queste applicazioni non le fa, solo qualche talebano da podio e i gran Mullah teocratici si lasciano andare ad esternazioni esasperate come quella del paragrafo. Facciamo una premessa che abbiamo già detto in altre occasioni noi siamo convinti che la disassociazione sia davvero un atto d'amore ed è sicuramente da salvaguardare, ma la sua applicazione con l'ostracismo, ovviamente lascia esterefatti per l'inconsistenza dell'applicazione. In particolare, quello che viene richiesto e attuato nelle famiglie è ai limiti dell'abominio settario.

In tutti i casi, se prendete la biblioteca on line, noterete che il termine ostracismo viene utilizzato molto raramente e in particolare viene utilizzato in senso negativo. Nella torre di guardia de 2004 1/02 leggiamo l'esperienza del fratello greco Pericles Yannouris

In seguito mia moglie, che non condivideva la mia fede, mi mandò un pacco con un biglietto che diceva: “Ti mando queste focacce e spero che tu possa ammalarti come i tuoi figli”. Sarei mai ritornato vivo a casa e avrei rivisto la mia famiglia? QUESTO fu solo un episodio di una lunga e difficile lotta per la fede cristiana, una lotta che ha comportato opposizione in famiglia, ostracismo della comunità, battaglie legali e persecuzione accanita.
Nel Annuario del 1998 leggiamo un'altra esperienza.
Sua sorella gliele mandava dagli Stati Uniti. L’influenza che avevano avuto sulla vita dei componenti di questa famiglia era stata così potente che avevano lasciato la Chiesa Cattolica, subendo per questo anche l’ostracismo del vicinato!
Come notate l'organizzazione ha molto chiaro il concetto di ostracismo sociale. Tanto da denunciarne il comportamento davvero barbaro, che alcune comunità particolarmente ottuse attuano, quando una persona non segue la fede condivisa da loro. Sembra surreale ma condividono che sia un comportamento davvero terribile e ingiustificabile, ostracizzare un famigliare o un vicino di casa perché non è della stessa fede. 

Eppure

Non si sa perchè non si sa percome, l'ostracismo è una pratica consolidata ed è diventata parte dei dogmi teocratici che non possono più essere oggetto di discussione. Il grande pasticcio internazionale legato agli abusi sessuali ha avuto come oggetto di discussione anche e in particolar modo, le politiche legate alla disassociazione e all'ostracismo delle congregazioni.

Da un punto di vista antropologico questo vale un po' per tutte le religioni quando si stabiliscono procedure o credenze che diventano dogmi non sono più possibili revisioni o cambi di intendimento. La disassociazione visto come ostracismo, per il Testimone di Geova è diventato un dogma alla stessa stregua della morte di Gesù sul palo.

Socialmente parlando qui in Italia Testimoni di Geova in genere sono visti un po' come una l'AIVAM una associazione per la valorizzazione dell'asino e dei muli o la chiesa riunita del Bacon o la federazione internazionale del monociclo con tutto rispetto per queste associazioni. I giudici sorridono alle schermaglie che vengono fuori da questi fuoriusciti che provano in tutti i modi di stabilire diritti all'interno di comunità di questo tipo.

Il 13 Aprile del 2017 In una denuncia fatta in Puglia i giudici di Bari hanno respinto il ricorso di un ex fratello di che ha deciso di dissociarsi pur mantenendo la fede. 


La cassazione ha stabilito che c'è un principio di non ingerenza che non può essere oltrepassato su questioni legate alle libere scelte della religione professata. Negli atti però si è lasciata anche andare ad un giudizio morale della questione sottolineando che l'ostracismo attuato è riprovevole sul piano sociale ma non abbastanza da essere oggetto di condanna.

Il 16 Marzo del 2021. Però qualcosa si è rotto in questo giochino delle parti e in Belgio hanno invertito la rotta.


https://www.brusselstimes.com/news/belgium-all-news/160238/jehovahs-witnesses-given-e12000-fine-for-incitement-to-hatred-against-ex-members-ghent-correctional-court-unia-shunning-policy/

L'organizzazione è stata multata con una sanzione di 12000 euro che ovviamente ha integrato prendendoli dalle cassette delle contribuzioni e in particolare ha usato tutte le monetine previste per i gelati.

Sostanzialmente la vicenda consiste in un ex testimone di Geova che ha denunciato l'organizzazione per calunnia diffamazione e vari altri aspetti legati alla discriminazione sociale che in Belgio sono particolarmente condannati. Il pubblico ministero ha convocato i Testimoni di Geova con quattro accuse principali che sono: incitamento alla discriminazione e incitamento all'odio ai gruppi e alle persone. Gli ha fatto quattro domande ed è rimasto basito dalle considerazioni completamente scorrelate dalla realtà, dei fratelli che tentavano di spiegare, per quale motivo i testimoni di Geova ostracizzano e per questo secondo me li ha condannati per insanità di mente.

A questo ex Testimone di Geova si sono uniti altre 15 persone come parte civile ed evidentemente non è stato possibile nessun patteggiamento. La condanna è arrivata ma i risvolti non sono ancora molto chiari perchè indubbiamente questa presa di posizione di un tribunale europeo su una questione così particolare potrebbe essere molto pericolosa.

Quando si leggono queste condanne ovviamente non sappiamo tutti i retroscena e tutte le considerazioni che sono state prese però possiamo sicuramente dire che è stato dato uno scossone significativo e molto preoccupante. Non stupisce che alcuni del cerchio magico lancino anatemi verso questo sistema ostile che non li lascia giocare. Questo tipo di condanne se ripetute metterebbero in serio pericolo l'organizzazione anche solo considerando le difficoltà che si creerebbero perchè potrebbero davvero essere rimessi in discussione gli accordi e il riconoscimento legale delle varie associazioni religiose dei Testimoni di Geova. 


p.s.
L'aquae et ignis interdictio (letteralmente, privazione dell'acqua e del fuoco) è un provvedimento, in uso nella Roma antica, volto a privare della cittadinanza, a titolo punitivo, coloro che si macchiavano di gravi reati, e venivano quindi ritenuti indegni di continuare a far parte della comunità romana.

giovedì 5 agosto 2021

L’autogol

Autogol: la madre di tutte le beffe | Storie di Calcio


Sono da poco terminati i campionati europei di calcio. A parte la vittoria dell’Italia, un dato interessante di questo campionato è stato il numero di autoreti, ben 9. Un numero record negli anni dei campionati Europei.

A questo ragguardevole numero di palloni infilati nella rete sbagliata si è aggiunto fuori concorso anche quello di colui che ritengo uno dei più preparati membri del CD, David Splane.

Spesso il caro Davide (passatemi la confidenza) viene incaricato di combattere contro Golia e visto che a mio parere i numeri li ha, gli fanno svolgere discorsi di un certo peso ai congressi.

Quello di quest’anno era un tema tosto: Combattiamo tenacemente per la fede!

L’ha chiarito subito che si sarebbe parlato di un problema gigante: l’apostasia e notizie o commenti negativi sui Testimoni di Geova diffusi dai media. Un problema grosso perché, facendo un parallelo, Splane ha fatto riflettere sul fatto che la fine della primitiva congregazione cristiana è avvenuta non per la persecuzione, ma per causa dei falsi fratelli e l’apostasia.

A dispetto della sua preparazione, David la prima parte dell’argomento l’ha affrontata con la solita retorica della WTS: i dubbi e le critiche quand’anche partiti dai TdG sono veleno, e non c’è bisogno di attaccarsi alla bottiglietta con su l’etichetta “veleno” per verificare se faccia male oppure no.

Ha dato anche una ricetta spicciola a prova di bambino per gestire le cose se leggi o senti qualcosa su internet e sapere se sono vere, eccola: 
“Alla fine come vi sentite? Dopo aver letto quelle cose vi sentite incoraggiati? Avete voglia di fare di più nel ministero? Siete ancora più convinti che Geova ha un’organizzazione che si prende cura di voi e di cui vi sentite orgogliosi e felici di far parte? Oppure rimanete con sentimenti negativi, vi sentite tristi, a disagio?”

Ecco il metodo, non importa se quello che hai saputo è oggettivamente vero o no, conta come ti fa sentire! Se ti fa stare bene è la verità altrimenti va rigettata come apostasia.

Caspita, è sostanzialmente lo stesso motivo per cui da ragazzino volevo le merendine piene di zuccheri e coloranti, sono buone, gustose e mi fanno sentire bene. Che mi frega se rovinano i denti o mi mandano in coma glicemico, la frutta e la verdura mi facevano sentire a disagio. Lo dicevo io!

Il discorso è andato avanti facendo riflettere sul fatto che se vogliamo notizie attendibili sui TdG, non dobbiamo dare retta ai media (a meno che non dicano cose positive, aggiungo io), non bisogna ascoltare anche le altre campane, ma rivolgersi e rivolgere eventuali interessati che sono turbati ai TdG stessi.

E’ vero che un’informazione corretta non può escludere una fonte in favore di un’altra, ma quello che chiede il CD e Splane è proprio questo, se una cosa riguarda me, chiedi ‘solo’ a me.

E qui mi è venuto in mente il povero Michele Greco detto il Papa, il vecchio capo dei capi della mafia, tutti gli investigatori ad accusarlo di essere un mafioso ed un assassino, gli apostati della mafia, i cosiddetti pentiti, ad accusarlo, i media a dipingerlo come responsabile di circa 150 assassini. Poveraccio! Bisognava chiedere a lui non a terze persone, se volevamo sapere la verità.

Ma ora che ci penso, c’è qualcuno che l’ha fatto. Il giudice al suo processo e poi anche un’intervista alla tv: “Signor presidente,” aveva detto Michele “la violenza non fa parte della mia dignità” e poi perplesso e smarrito aveva aggiunto: “Mi volete spiegare in che cosa avrei mafiato?”

Ecco, bastava questo per capire che era innocente, secondo il modo di (S)ragionare di Splane e compagni.

A voi giudicare queste tecniche di manipolazione da quattro soldi che offendono Dio che, secondo lo Schiavo Fedele e Saggio, ci avrebbe dato un cervello solo per riempire lo spazio tra due tempie.

Ed arriviamo all’autogol.

Ad un certo punto David si deve essere sentito tanto sicuro di se e della sua investitura dallo spirito che ha buttato nel mucchio un argomento che mai nessuno aveva toccato prima. Riporto testuale: 

“Se qualcuno è dichiarato colpevole dagli esseri umani, come è successo a Gesù, non significa che è colpevole dal punto di vista di Dio. Quindi, fratelli, stiamo attenti. Potremmo leggere che una persona o un’organizzazione è stata coinvolta in un procedimento penale e che poi ci sia stato un patteggiamento. Questo tipo di accordo è sinonimo di colpevolezza? Non necessariamente.”

E’ la prima volta che si parla di patteggiamento. Splane qui non dice esplicitamente che l’organizzazione l’abbia fatto, ma il modo in cui tratta la questione successivamente è una chiara ammissione. Aggiunge più avanti:

“Ma qualcuno potrebbe dire: perché patteggiare quando si ha la verità dalla propria parte? Quindi potremmo chiederci: “Secondo la Bibbia è accettabile patteggiare prima del processo o è sbagliato?” Vediamo cosa disse Gesù al riguardo. Leggiamo Matteo 5:25, 26. È interessante che Gesù in quell’occasione particolare tra tutte le cose importanti che insegnò incluse anche questa. Matteo 5:25, 26: “Trova subito un accordo con il tuo avversario in giudizio, mentre sei ancora per strada con lui, così che non ti consegni in qualche modo al giudice e il giudice alla guardia del tribunale, e tu non sia gettato in prigione”. E versetto 26: “In verità ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato anche l’ultima moneta”

E chi lo sapeva che la Bibbia consigliava il patteggiamento alla WTS. Forse era previsto che ci sarebbero stati un sacco di abusi sessuali di cui rispondere e Gesù era un bravo avvocato? Fossi nella Chiesa Cattolica prenderei appunti.

E’ proprio vero, alla Bibbia si può far dire qualsiasi cosa. Peccato che Splane alteri l’applicazione del versetto, perché l’esempio di Gesù parlava non di un innocente che paga per quieto vivere ma di un debitore effettivamente colpevole, che era meglio pagasse i suoi debiti senza andare in prigione, visto che all’epoca in prigione venivi torturato (Vedi applicazione del Perspicacia voce CARCERIERE)

Ma l’autogol vero sta nel fatto che la maggioranza dei fratelli non sapeva che l’organizzazione è stata condannata e tanto meno che ha patteggiato la pena sborsando milioni di dollari delle loro contribuzioni in diversi processi. Il divertente è che questo non l’ha detto Osservatore Teocratico, ne il New York Times o qualche apostata da strapazzo, l’ha detto al mondo intero David Splane, membro del Corpo Direttivo dei testimoni di Geova.

Grazie David! Perchè ora che ce lo hai detto tu, posso andare dagli anziani a chiedere lumi sul tuo discorso. Posso per esempio chiedere (per poter difendere l’organizzazione ovviamente) cosa intendessi quando hai parlato di patteggiamento, in quali processi si è patteggiato e quanto si è speso.

Lo posso chiedere, mica l’ho letto in una chat, lo ha detto lo Schiavo Fedele e Saggio che sono stati condannati e che loro patteggiano, io povero proclamatore mica lo sapevo.

Incuriosito da questa storia del patteggiamento ho voluto vederci chiaro.

Innanzitutto non confondiamo il patteggiamento esistente nell’ordinamento giuridico degli Stati Uniti con quello italiano.

Se volete saperne di più, cercate informazioni sul “PLEA BARGAINING”, questa è la definizione dell’accordo tra le parti in causa nel sistema USA, sia su Wikipedia (in italiano) che su Britannica.com (in inglese) oppure online sulla rivista specializzata in argomenti giuridici “Cammino Diritto” nell’articolo del gennaio 2017 che trovate online.

Cercando, ho scoperto che è vero, come dice Splane, che patteggiare non necessariamente significa essere colpevoli, ma questo dipende dai motivi (e qui dobbiamo vedere se sono applicabili alla WTS/JW) che spingono qualcuno accusato a patteggiare, eccone alcuni:

  • Un processo normale e lungo, fa spendere parecchio in costi di avvocati perciò potrebbe costare meno patteggiare. (considerato chi paga gli avvocati dell’organizzazione e i milioni di dollari di patteggiamento è questo il caso?)
  • Esistono buone possibilità di perdere il processo, meglio proporre un accordo con l’idea di far risparmiare tempo alla corte e all’accusa ed eviti la sconfitta dell’accusato. (gli americani sono molto sensibili a velocizzare il sistema giustizia)
  • Un processo normale, se dovesse finire male, potrebbe prevedere una condanna estremamente pesante, perciò meglio accordarsi per qualcosa di inferiore. (è questo il caso?)
  • Un dibattimento in aula è pubblico, il plea bargaining no, se c’è il rischio di cattiva pubblicità ad una persona o un’organizzazione, meglio il secondo.
  • Con il plea bargaining la questione viene gestita solo tra il prosecutor (l’accusa), il defendant (la difesa) e alla fine il giudice che verifica e ratifica l’accordo. Non c’è dibattimento, quindi puoi sempre giustamente dire di non essere mai andato a processo per un determinato reato.

Questi sono alcuni elementi in breve che potrete verificare da voi.

Ma a mio parere non rispondono alla domanda che lo stesso Splane avevo proposto nel suo discorso:

“perché patteggiare quando si ha la verità dalla propria parte?”

C’è un ultimo elemento che fa parte dell’autogol di Splane e del Corpo Direttivo ed è insito al meccanismo per poter accedere al patteggiamento nel sistema USA. Lo riporto testualmente da Wikipedia:

“Presupposto del plea bargaining è la dichiarazione di colpevolezza (guilty plea). In sede di pretrial (predibattimentale), dopo che il prosecutor ha formalizzato l'imputazione, si svolge un'udienza (arraignment) nella quale vengono indicati all'accusato i capi d'accusa, dopodiché il giudice chiede a questi se intende dichiararsi colpevole (to plead guilty) o non colpevole (to plead not guilty). Quando l'imputato si dichiara colpevole, il giudice irroga la pena o rinvia la determinazione ad un'ulteriore udienza (sentencing), e non viene affrontato il dibattimento.”

In altre parole, se vuoi accedere all’accordo ti devi dichiarare ufficialmente colpevole.

E se non lo sei?

Se sei un cristiano puoi dichiarare il falso solo per salvarti?

I fratelli nei campi nazisti potevano dichiarare anche solo per finta di rinunciare alla loro religione per evitare la morte?

Gli apostoli avrebbero fatto dichiarazioni false e fuorvianti davanti al Sinedrio solo per evitare le frustate?

Sono certo che dentro di voi starete rispondendo a queste domande, ma non sarei così frettoloso. Chiedete prima a Splane e allo Schiavo Fedele e Saggio che una scrittura per giustificare qualsiasi comportamento la trovano senz’altro, così almeno non vi sentirete a disagio per le risposte che vi verranno in mente.

Autogol!

Gamma