domenica 29 novembre 2020

Il piatto dove si mangia

LA CRITICA? FACCIAMOCI UN PENSIERO" DIVENTA UN QUADERNO - Piemonte dal Vivo

L'articolo di oggi è uno fra i tanti particolarmente controverso. Il titolo "Sosteniamo le nostre sorelle" e la scrittura di riferimento è quella del Salmo “Le donne che proclamano la buona notizia sono un grande esercito” (SAL. 68:11)

In effetti visto i disastri del gruppo dirigente chi sta portando avanti questa organizzazione a colpa o a ragione sono le sorelle. Questo articolo smaschera una situazione delle congregazioni difficile e complicata. L'impossibilità da parte delle sorelle di avere incarichi o nomine è un po' lo specchio di quella tendenza alla discriminazione sessuale che pervade tutte le congregazioni. Questo fa si con il tempo di creare mentalità misogine discriminatorie e vessatorie verso le donne. Ovviamente molte donne poi preso atto della discriminazione si comportano di conseguenza rendendo alcune congregazioni molto complicato sopravvivere.

Come è evidente in alcuni paragrafi alcune congregazioni vivono una spiritualità malata. Notate ad esempio il paragrafo dove si evidenzia un problema

Alcuni proclamatori notano che una sorella, il cui marito non è Testimone, arriva spesso tardi alle adunanze e va via subito dopo la fine. Notano anche che il più delle volte non porta con sé i figli. Quindi si chiedono perché non si faccia valere di più con suo marito e la criticano. In realtà la sorella sta facendo del suo meglio: non è completamente libera di gestire il suo tempo, né ha l’ultima parola su quello che devono fare i figli

A parte il fatto che si cerca come al solito di prendere esempi biblici come se fossero il riferimento della congregazione e l'endorsement pochi paragrafi prima dell'apostolo Paolo come paladino della causa femminile è un rabbercio intellettuale inguardabile. In tutti i casi in grassetto si evidenzia il processo mentale tipico che viene attuato in gran parte delle congregazioni. Il giudizio critico delle azioni degli altri. Nelle congregazioni si giudica e si criticano gli altri continuamente. Molti nominati ne sono vittime e carnefici e spesso nomine e defezioni sono pesantemente condizionate dal chiacchiericcio continuo che come pallottole si incrociano fra le trincee dei sotto gruppi congregazioni.

Un po' come adesso accade a chi prende il Covid. I sorveglianti richiedono ai corpi degli anziani le motivazioni di chi in congregazione prende il Covid. Perchè lo ha preso? Dove lo ha preso? E' avvenuto per negligenza? Le congregazioni vivono di questi atteggiamenti discriminatori e censorei che non di rado trascendono e diventano anche abusi. Fin tanto che c'è da segnare le ore di servizio sono tutti gentili e premurosi ma appena le difficoltà prendono il sopravvento ecco che nascono tutta una serie di atteggiamenti malevolmente critici che hanno lo scopo neanche tanto velato di ostracizzarti.


Se una sorella chiede di rendere conto di fatti avvenuti nella congregazione spesso si ottiene di essere bellamente ignorati semplicemente perchè viene valutato più il credito della sorella dei fatti stessi denunciati.

A che serve la critica letteraria? - Teste Fiorite

Il delirio di questa forma mentis di considerarsi eletti solo se si adempiono imprescindibilmente tutte le attività teocratiche come le adunanze e il servizio è una delle madri che generano più problemi. Tutto il sistema teocratico è assoggettato da questo spirito dove le raccomandazioni contano più degli sforzi che i fratelli fanno o commettono. Uno studio della Torre di Guardia dedicato alle donne era doveroso visto che spesso in molte congregazioni si sputa nel piatto dove si mangia e si mandano a quel paese tante sorelle che con impegno e dedizione mettono al primo posto il regno e non questa organizzazione che non funziona e lo si vede anche da questo articolo.

sabato 28 novembre 2020

Visita ulteriore

Mai secondi fini per chi ama la Verità

Continua l'interesse del governo Russo alle attività teocratiche. Hanno bussato alle loro porte con la delicatezza che li distingue e hanno fatto loro le visite ulteriori.


  


In questo video la denuncia delle torture subite



"Un certo numero di organizzatori e partecipanti al movimento sono stati identificati e arrestati", hanno detto gli investigatori in un comunicato senza approfondire.

Il comitato ha affermato che un "centro amministrativo dei testimoni di Geova in Russia" aveva ripreso a funzionare nonostante fosse a conoscenza della sentenza del tribunale. Ha detto che un gruppo di persone senza nome aveva avviato una nuova filiale nel nord-est di Mosca nel giugno 2019. Il gruppo è accusato di tenere "riunioni segrete", studiare "letteratura religiosa" e "reclutare nuovi membri" nella capitale e in altre regioni.

Le accuse penali nel caso comportano una pena detentiva fino a 10 anni.

Un portavoce dei Testimoni di Geova, Yaroslav Sivulskiy, ha detto martedì a CBS News che almeno quattro persone erano state arrestate dalla polizia durante i raid. Ha negato che il gruppo avesse ripreso il suo lavoro in Russia.

"Al momento non esiste un" centro amministrativo "in russo", ha detto Sivulskiy in un'intervista telefonica dalla Finlandia.

Più di 400 testimoni di Geova sono stati presi di mira dalle forze dell'ordine in Russia dopo il divieto, dozzine dei quali sono stati accusati e condannati, ha detto la filiale russa dell'organizzazione sul suo sito web all'inizio di questo mese. L'accesso al sito è bloccato all'interno della Russia.

La sentenza del tribunale del 2017 è stata ampiamente criticata dai gruppi per i diritti russi e internazionali come discriminazione illegale contro una minoranza religiosa.

Secondo Sivulskiy, diverse migliaia dei 175.000 testimoni di Geova del paese hanno lasciato il paese da quando è stata emessa la decisione.

mercoledì 25 novembre 2020

La difficoltà delle amissioni

Era infallibile il Sommo Sacerdote? Geova voleva che fosse visto così? Assolutamente no! Anzi, la sua posizione poteva portare il popolo ad imitarlo o subire in altri modi il danno derivato da un suo peccato. 

Molto chiaro quello che abbiamo studiato questa settimana: (Levitico 4:3) “‘Se l’unto sacerdote pecca e reca così la colpa sul popolo, deve presentare a Geova, per il peccato che ha commesso, un giovane toro sano come offerta per il peccato."


Al riguardo it-1 p. 427 dice: "Per la posizione di responsabilità che ricoprivano e l’effetto che la loro condotta avrebbe avuto su altri che potevano essere indotti a imitarli, veniva fatta una distinzione nelle singole offerte per il peccato richieste da loro per aver violato involontariamente un comando di Dio."


Al riguardo il Commentario Ellicott riporta: "Con questo la legge levitica indica che anche il capo del sacerdozio non era che un essere fragile come il resto del popolo, ed era esposto alle stesse infermità dei laici, precludendo così l'assunzione della superiorità spirituale. 
Da qui l'osservazione dell'Apostolo, "la legge ha fatto quei sommi sacerdoti che avevano infermità, e che avevano bisogno quotidianamente di offrire sacrifici, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo; ma il nostro sommo sacerdote, Cristo Gesù, era santo, innocuo, incontaminato e separato dai peccatori, e reso più alto dei cieli ”(Ebrei 7: 27-28). Matthew Henry's Concise Commentary: "È evidente che Dio non ha mai avuto alcun sacerdote infallibile nella sua chiesa sulla terra, quando anche il sommo sacerdote poteva cadere in peccati di ignoranza. Tutte le pretese di agire senza errori sono segni certi dell'Anticristo.".



Tutto il popolo aveva una piena consapevolezza che il Sommo Sacerdote era imperfetto, peccava, doveva chiedere perdono ed ottenerlo. 
Il Sommo Sacerdote era l'unto in Israele; che dire di chi è unto oggi? E' indubbio che gli unti che hanno influenza sul popolo sono pochi, otto. 
Abbiamo la chiara consapevolezza che sbagliano, sia personalmente che dottrinalmente? Tutti diranno sì, allora chiedo: fatemi degli esempi, esempi di chiari errori per i quali pubblicamente è stata palesata la condotta errata e per i quali è si è chiesto pubblicamente perdono a Geova e ai danneggiati. 
Forse su questo abbiamo delle difficoltà. Peccato!



Nota: per diletto, cercate nell'Indice i vari riferimenti alla scrittura di Levitico 4:3, avrete delle sorprese!



Denis Denis


P.S
Scusa Denis... ma non ho resistito a presentare la versione ufficiale.

martedì 24 novembre 2020

Il problema

bambino perplesso - Gir Grottaglie in rete | Blog

Messaggio ricevuto via WhatsApp

Anonimo 

24/11/2020 Ore 20:09 Stasera, TGR RAI  (Regionale Rai 3 Veneto)  edizione 19:35  servizio sui Testimoni di Geova... Congresso in streaming e neutralità... Vi prego di girare la notizia ai gruppi... Abbiamo promesso a RAI share di almeno 10.000contatti...potete farla girare a tutti i contatti che volete grazie.

Ovviamente come avrete notato l'orario sarebbe stato già tardivo ma visto che come sapete bene ci tengo  ad essere una persona spirituale, l'ho girata comunque ai miei contatti. Un anonimo mi ha risposto

24/11/2020 Ore 20:15 Aspetta che lo giro..

24/11/2020 Ore 20:15 ...lo sto girando

24/11/2020 Ore 20:16 Ecco fatto ora è girato..

24/11/2020 Ore 20:16 Il telefono è sottosopra


Niente da fare ... sarà un problema di spiritualità?

giovedì 19 novembre 2020

La coscienza non basta

Acqua e nebbia, un rapporto avvolto nel mistero | In a Bottle


Nebbie profonde pervadono l'organizzazione, il caos ha ormai preso il sopravvento e niente sembra sia in grado di dipanarlo, sono ormai decenni che governa sovrano. Come abbiamo visto nel post "La questione di coscienza" nel libro pascete il gregge ci sono 4 elementi che contraddistinguono la modalità di dissociazione con il quale un aderente può decidere di poter attuare per uscire fuori dall'organizzazione. Oltre alla dissociazione volontaria e l'associazione ad un altra religione sono state aggiunte due modalità che non prevedono il comitato giudiziario accettare trasfusioni di sangue e la neutralità cristiana. Abbiamo visto la scandalosa modalità di dissociazione per aver accettato trasfusioni di sangue oggi prenderemo in considerazione il punto 3 quello relativo alla neutralità cristiana. 

Per questo argomento dobbiamo fare la solita premessa. Gli stati di diritto hanno stabilito varie forme di partecipazione civile alle attività politiche una piuttosto importante è quella di partecipare alle votazioni politiche. Noi viviamo assieme a gran parte del mondo occidentale in una forma di governo chiamata democrazia. Questa "forma" consente da parte di tutti di partecipare alle attività definite di bene comune fra queste viene data l'opportunità di scegliere di volta in volta le persone più idonee a governare gli interessi della comunità. I voti politici non sono solo relativi alla elezione di persone, così come è accaduto di recente negli Stati Uniti, ma possono essere anche relativi a idee o proposte così come accade ad esempio con i referendum. La partecipazione a votazioni sia politiche che ai referendum è una posizione avversa dall'organizzazione. 

Ovviamente così come per le trasfusioni di sangue, non si può sostenere la libertà delle scelte individuali se poi si attivano comitati giudiziari che ti espellono dalla congregazione quando la persona si presenta all'urna per votare. Questo pasticcio che vedrebbe l'organizzazione oggetto delle attenzioni di qualsiasi governo era ed è insostenibile e si doveva trovare una soluzione alternativa. Soluzione che si è trovata esattamente come è accaduto con le trasfusioni di sangue,  anche in questo caso è stata la solita è bastato spostare la violazione della neutralità cristiana dalla disassociazione alla dissociazione indotta.

Se prendete il libro "pascete il gregge" al capitolo 18 si può leggere la definizione di violazione della neutralità cristiana che come noterete non accenna minimamente al voto politico.

Capitolo 18 punto n°4

(4) Intraprendere una condotta che viola la neutralità cristiana: (Isa. 2:4; Giov. 15:17-19; lvs pp. 60-63, 244) Se la persona si unisce a un’organizzazione non neutrale, si dissocia. Se il suo lavoro la rende complice di attività non neutrali, in genere le si dovranno concedere sei mesi per fare i cambiamenti necessari. Se non li fa, si dissocia. (Vedi lvs pp. 204-206.) 4. Al più presto dopo l’udienza il comitato dovrà preparare e firmare un breve riassunto del caso e dovrà compilare e inviare al Reparto Servizio il modulo Notifica di disassociazione o dissociazione (S-77). (Vedi 22:21-27.) Il corpo degli anziani dovrà essere informato della dissociazione. 


File:Alberi nella nebbia con sole nella campagna pavese.jpg - Wikipedia


Notate bene il grassetto della citazione e notate anche che non si fa alcun riferimento alle votazioni politiche. La citazione in grassetto è il riferimento al libro Rimanete nell'amore di Dio. Così come indicato dalla nota andiamo alle pagine 60 e 63 nel capitolo 5 che ha il titolo "Come rimanere separati dal mondo" e vediamo in quale caso specifico viene attuata la procedure di finta dissociazione. Nel paragrafo 2 potete leggere questa nota

2 Qui la parola “mondo” si riferisce a persone che non servono Dio e che sono sotto l’autorità di Satana (Giovanni 14:30; Efesini 2:2; Giacomo 4:4; 1 Giovanni 5:19). Ci sono diversi modi in cui possiamo dimostrare di non fare parte del mondo. In questo capitolo vedremo ad esempio come (1) essere leali al Regno di Dio e rimanere neutrali nelle questioni politiche, (2) resistere allo spirito del mondo, (3) avere modestia nel vestire e nell’aspetto in generale, (4) avere un punto di vista equilibrato sui soldi e (5) indossare la completa armatura che Dio ci provvede. (Vedi l’approfondimento 16.)

Come avete notato anche in questo caso nessun'accenno che lega la neutralità cristiana al voto politico e quindi alla dissociazione. Ma se andiamo al link dell'ipertesto "approfondimento 16" troverete questa nota in calce che è a pagina 244 così come indicato nel libro per gli anziani "Pascete il gregge".

16 NEUTRALITÀ
Chi è neutrale non prende posizione nelle questioni politiche (Giovanni 17:16). I servitori di Geova sostengono il suo Regno. Quindi si mantengono neutrali negli affari del mondo, proprio come fece Gesù. Geova ci comanda di essere “ubbidienti ai governi e alle autorità” (Tito 3:1, 2; Romani 13:1-7). Ma la legge di Dio dice anche che non dobbiamo uccidere. Quindi la coscienza non permette a un cristiano di andare in guerra o di svolgere il servizio militare. Quando in alternativa al servizio militare c’è la possibilità di svolgere il servizio civile, il cristiano valuterà in coscienza se può accettare quel tipo di servizio. Geova è il nostro Creatore, e per questo noi adoriamo solo lui. Anche se abbiamo rispetto per i simboli della patria, non facciamo il saluto alla bandiera e non cantiamo l’inno nazionale (Isaia 43:11; Daniele 3:1-30; 1 Corinti 10:14). Inoltre come servitori di Geova ci siamo già schierati a favore del suo governo, e per questo abbiamo preso a livello individuale la decisione di non votare per nessun partito o candidato politico (Matteo 22:21; Giovanni 15:19; 18:36).

Ecco concluso il ciclo. Quella di sostenere che a livello individuale abbiamo preso la decisione di non votare diventa, per un comitato giudicante, un assioma ininfluente rispetto alla sequenza dei riferimenti in oggetto e visto il link diretto al riferimento di dissociazione nel libro pascete il gregge. Per un comitato di anziani non vi sono ambiguità di sorta la persona che vota sarà disassociata dalla congregazione attraverso la dissociazione implicita. Ovviamente se qualche organo investigativo umano volesse approfondire la questione farebbe estrema difficoltà nel trovare una relazione evidente. A questo proposito come non rievocare la mitica domanda ai lettori della Torre di Guardia del 1 novembre 1999 che fa da corollario con il meccanismo di demistificazione della neutralità cristiana link 

Alla luce dei princìpi scritturali su esposti, in molti paesi i testimoni di Geova decidono personalmente di non votare alle elezioni politiche, e la legge del paese riconosce loro questa libertà. Che dire però se la legge impone ai cittadini di andare a votare? In tal caso spetta a ciascun Testimone prendere la propria decisione di coscienza basata sulla Bibbia su come intende affrontare la situazione. Se qualcuno decide di recarsi alle urne, è una decisione sua. Ciò che fa nella cabina elettorale è una questione fra lui e il Creatore.

Guidare con la nebbia: come farlo in sicurezza? - Blog Coyote

Da questa frase è evidente il tentativo, falso come Giuda, di far credere che la votazione politica non sia oggetto di interesse delle procedure di riprensione interne. A scanso di equivoci comunque la prova finale la si può fare benissimo sul campo se qualche fratello non crede a quanto sostenuto, potete tranquillamente fare la prova direttamente alle prossime elezioni,  andate nella cabina elettorale, votate, fatevi un selfie e fatelo vedere al vostro anziano. Da quel momento siete ufficialmente fuori dall'organizzazione.

Questo arzigogolo Watchariano che senso ha? Per quanto riguarda la gestione del peccato nulla. Al fratello non viene fatto nessun comitato e probabilmente non viene fatto nemmeno l'annuncio. Non ci sono le procedure per capire il pentimento e tutte le menate che vengono attuate per i peccati "tradizionali". Quindi se qualcuno aveva dubbi in proposito singolarmente all'organizzazione del fratello o della sorella non importa assolutamente nulla. 

Lo scopo primario è solo quello di proteggere l'organizzazione dalle eventuali ripercussioni che potrebbe avere se qualche organismo governativo volesse verificare che i diritti minimi come la libertà di opinione e di pensiero specialmente nella scelta del voto politico siano salvaguardati. Prima di concludere però vogliamo tenere conto anche del fatto che come nel caso delle trasfusioni non si vuole sostenere quanto si giusto o meno il dogma della neutralità cristiana. Non è questo l'argomento del post e vi chiedo di non confonderlo con eventuali prese di posizione che nei commenti potreste accennare. 

Quello che vogliamo ribadire ulteriormente alla dissociazione per trasfusioni di sangue del post precedente che è evidentemente ignobile "mascherare" il dogma come se non fosse volontà di Dio per evitare ripercussioni da parte poi della politica stessa. Geova Dio ha stabilito dei principi? Questi principi costano sacrifici? Perché devono essere sacrifici per me e diventare escamotage per l'organizzazione? Bisogna essere scaltri? Diventiamolo tutti allora! Non che io devo aborrire il mondo e l'aria mortifera di questo mondo e poi l'organizzazione si segna come ong all'interno dell'ONU. Mi sembra di essere il protagonista della barzelletta "Vai avanti te, che a me scappa da ridere". Questi sono solo terribili sbandamenti sulla pelle delle persone e sono il frutto della grossa confusione che questa organizzazione e più che altro le persone che ne hanno preso le redini hanno causato.

Buona serata.

sabato 14 novembre 2020

La scelta giusta

Come Fare la Scelta Giusta e Decidere Velocemente

“So solo che la vita è fatta di scelte e bisogna saperle fare nell’ordine giusto.”
JOËL DICKER

Nella storia umana si sono avvicendati nel tempo persone e personalità di ogni tipo. L'umanità si è succeduta naturalmente seguendo il ciclo della vita nascendo, crescendo, moltiplicandosi alla bisogna e infine concludendo la propria esistenza impegnati nelle attività che il nostro buon Dio ci ha concesso di adempiere e sviluppare.

Ci sono un particolare tipo di persone che si sono distinte durante questo excursus di vita umano. Sono persone che hanno eccelso nelle loro attività tanto da distinguersi anche durante la loro vita tanto da farsi chiamare geni. Se non siete fra quelli sicuramente avete conosciuto o visto qualcuno che riesce a fare cose che a voi forse solo apparentemente sono precluse. 

Per genio, dal latino genius, sostantivo derivato dal verbo geno ("generare", "creare"), quindi "forza naturale produttrice"[1], si intende quella speciale attitudine naturale atta a produrre opere di importante rilevanza artistica, scientifica, etica o sociale. Tale disposizione naturale può anche essere portata alla luce con l'educazione, ma difficilmente può essere trasmessa ad altri (i figli o i discepoli dei geni molto raramente eguagliano i padri o i maestri). Il termine genio può anche genericamente indicare la persona stessa in possesso di tale eccezionale abilità. [2].

In questa storia dell'umanità che conosciamo sono tante le persone che hanno dimostrato di avere grandi capacità intellettuali filosofiche. All’età di tre anni, Carl Gauss fu capace di sommare, attraverso un rapido calcolo, i numeri da uno a 100, sorprendendo il proprio professore. Gauss è stato poi considerato uno dei matematici più importanti ed influenti della storia umana. In epoche più recenti Pablo Picasso è stato considerato un genio pittorico non solo per la estrema e virtuosa capacità pittorica ma anche per essere stato in grado attraverso le idee artistiche di far cambiare direzione alla storia dell'arte. Un'altro genio matematico è stata sicuramente Gaetana Agnesi A nove anni ha steso e esposto un discorso della lunghezza di un’ora davanti ad una commissione accademica, sul diritto all’educazione della donna. Per il suo 13esimo anno, conosceva già il Greco, l’Ebraico, lo Spagnolo, il Tedesco, il Latino, il Francese e l’Italiano, la sua lingua madre. Più tardi divenne una famosa linguista italiana. E' stata la prima donna a conseguire la cattedra di matematica dell'università di Bologna. Anche questo caso da tutti considerata un genio matematico anche e soprattutto confrontandosi con una società complicata come quella del 1700. Come non ricordare ad esempio Mozart suo padre incominciò ad insegnargli il piano a 4 anni assieme alla sorella più grande. Iniziò a comporre prima di aver compiuto i sei anni (la sua prima composizione, un minuetto per clavicembalo, risale al gennaio 1762). L'opera monumentale poi prodotta da Mozart avrebbe anche in questo caso cambiato le sorti di tutta la musica sinfonica mondiale. Per ultimo ma non per importanza come non riconoscere in Gesù i tratti eccelsi della persona con i più alti valori spirituali mai espressi sulla terra.

Inutile però continuare sono davvero tante le persone talentuose che non conosciamo o conosciamo appena, ma che sono esistite e tutte quante in qualche modo hanno condizionato la nostra esistenza. Ognuno di noi nel suo piccolo vorrebbe essere considerato una persona talentuosa, capace ma evidentemente la strangrande maggioranza di noi non lo è e con molta propabilità non lo sarà mai. 

Detta questa ovvietà prendiamo adesso invece in considerazione il recente articolo di Repubblica dove non si parla di Geni ma del loro opposto. 





Essere convinti di una cosa non ci da la garanzia che quella cosa sia vera. Una cosa sono le convinzioni e un'altra cosa è la realtà che ci circonda. Questa verità è costata tanto anche a chi pensava di non essere implicato e magari è caduto vittima.

Uno scienziato che ci fece le spese è stato Georg Ernst Stahl (1659 1724). La sua storia è molto interessante e riassumo brevemente. Stahl era uno medico fisico e chimico tedesco molto famoso aveva una insigne cattedra ad Halle è divenne per i meriti acquisti anche medico del Re Guglielmo primo. Stahl divenne famoso per aver promulgato la teoria del flogisto che doveva spiegare il fenomeno della combustione o meglio di ossidazione degli elementi. In pratica Stahl sosteneva che la combustione dei materiali avveniva grazie ad una sostanza non ancora ben definita che chiamava flogisto. Questa teoria si dimostrò completamente sbagliata e fu completamente ritrattata da studi scientifici posteriori 1753 Mikhail Lomonosov dimostrò l'infondatezza di tali idee, ma fu solo nel 1794 che Antoine-Laurent Lavoisier con l'enunciazione della legge della conservazione della massa, all'interno del "Traité élémentaire de Chimie", fu in grado di confutare in maniera chiara questa teoria.[1]

Il rigore scientifico di Stahl non gli permise di evitare questo grande fraintendimento. 
Così non sempre le nostre "capacità" intellettuali sono tali da poterci garantire che le idee che abbiamo siano corrette. Nessuno metterebbe in discussione le qualità di Stahl nonostante l'abbaglio della teoria. Difficilmente diremo quindi che Stahl sia un demente. 

Ciononostante la sua era una teoria falsa. 

Mi piace distinguere linguisticamente i negazionisti dagli scettici. Considerando i primi quelli che negano a prescindere le verità scientifiche senza proporre convincenti prove alternative. Quando lo fanno confondono la capacità di esserne convinti con la verità stessa. Mentre mi piace invece considerare i secondi il motore motivante per dimostrare o smentire inconfutabilmente teoremi scientifici. I primi distruggono tutto e sono una forma di regressione dello stato di cose i secondi fanno tesoro delle esperienze acquisite e si impegnano per continuare a costruire un futuro più prospero di quello che gli è stato dato.

Tutti quanti noi abbiamo fatto cose da stupidi da dementi. Ad esempio una delle caratteristiche comuni dei geni precoci è quella di avere fortissimi problemi relazionali. Sono incapaci di comunicare e di stabilire relazionali con persone che non conoscono. In questo aspetto si potrebbe riconoscere in loro un atteggiamento un po' demente. Quindi forse il segreto per sostenere la consapevolezza è quello di cercare di essere meno dementi delle persone che stanno intorno a noi. 

Come si fa ad essere meno dementi? 

L'ubbidienza a prescindere, il dover ubbidire a cose strane che non si capiscono. Predicare e sostenere verità che non esistono come ad esempio quella della generazione sovrapposta, delle dimostrazioni bibliche sulla natura delle componenti del sangue. I salti logici della cronologia biblica, la traduzione biblica alternativa. Tutto questo ma anche tanto altro non aiutano. Superare i dubbi con false certezze non aiuta e spinge ad una forma di demenza che alla fine causa più danni di quelli che cerca di risolvere.

Guardate ad esempio il disastro mondiale che questo corpo direttivo è rimasto coinvolto con lo scandalo della pedofilia. Per quanto riguarda le responsabilità effettive ovviamente il Corpo Direttivo pagherebbe anche i tanti problemi che questa organizzazione si è portata dietro da tanti e troppi anni. Ma questo ovviamente non sarebbe un problema e non dovrebbe essere un problema per l'organizzazione se si volesse davvero risolvere i problemi. Abbiamo prove scritturali fondate che dimostrano come il rinunciare a diritti acquisiti per amore della giustizia e della verità si fa un bene a noi e a quelli che stanno intorno a noi. L'esempio di Gionatan su tutti ci insegna proprio come poter affrontare questo tipo di problemi. Gionatan era il figlio di Saul ed era il legittimo discendente che avrebbe dovuto ottenere lo scettro di regnante. Ma le persone spirituali non ragionano mettendo al primo posto principi legalistici. Gionatan si era reso conto che Davide aveva lo spirito di Dio anche se in molti aspetti si dimostrò un demente. (1Sa 18:3) Non fu geloso di lui considerandolo un rivale, come fece Saul. Anzi il suo rispetto per il modo in cui Dio dirigeva gli avvenimenti fu un ottimo esempio per il suo giovane amico. Non assecondò il desiderio di Saul di uccidere Davide, ma avvertì quest’ultimo e cercò di intercedere per lui. Quando Davide fu costretto a fuggire, Gionatan si incontrò con lui e fece un patto affinché Davide proteggesse lui e la sua casa. — 1Sa 19:1–20:17

Ricordo che Saul rappresentava il corpo direttivo di Israele. Davide aveva un rispetto per la nomina rappresentata che andava oltre l'immaginabile. Ad esempio A En-Ghedi Saul entrò in una caverna per fare i suoi bisogni. Davide, che era nascosto in fondo alla caverna, si avvicinò furtivamente a Saul e gli tagliò il lembo della veste, ma gli risparmiò la vita, dicendo che era impensabile da parte sua fare del male al re, “poiché è l’unto di Geova”. — 1Sa 24:1-22.

L'organizzazione per come è strutturata e per come ha addestrato le persone non sta costruendo nessun futuro. Il motivo è dato dal fatto che non essendo possibili alternative ad una vita come la nostra il regno di Dio sicuramente potrebbe essere la soluzione. Pur ammettendo l'impossibilità umana di pensare o progettare un futuro questo però non rende più legittimo il continuo tentativo di distruggere il nostro presente.  Le dimissioni autonome di questo CD sarebbero un atto di grazia Divina che davvero verrebbe dallo spirito santo.

Voi conoscete bene cosa accade ad un comitato di anziani quando c'è qualche problema di troppo. Conoscete bene gli avvicendamenti di nominati che cercano di attuare azioni correttive la dove si scoprono rapporti di servizio troppo bassi. Sorveglianti che chiamano CCA nelle congregazioni limitrofe per capire situazioni reputate ambigue. Oppure magari quando al CCA stesso vengono proposti assegnazioni di SKE che sono in esubero o anche PS che non si sa dove piazzare e alla fine se non ci riescono vengono maciullati in congregazioni di lingua straniera che compaiono e scompaiono come la luce delle lucciole.

Giusto?

Quindi visto che i comitati degli anziani sono oggetto di questa continua pressione, perché non fare questo atto di coraggio adesso per tutti quelli che non hanno portato frutto? E' proprio ora il momento di dimettersi l'anno prossimo sarà troppo tardi. Non ci sono strumenti ufficiali che possono far decadere un comitato direttivo quando le cose non funzionano. Devono essere comunque loro che tutti insieme prendono il cuore per buttarlo oltre l'ostacolo e fare quel passo indietro liberatorio per tutti. Ad esempio, anche il comitato di filiale italiano potrebbe fare un passo indietro. Vogliamo parlare di come stanno gestendo il trasferimento della Betel in Italia e paragonarlo a quello che hanno fatto negli Stati Uniti? Vogliamo parlare di come la Betel tedesca abbia preso il sopravvento e ci abbia superato abbondantemente, nonostante fossimo la prima nazione europea per la divulgazione della "buona notizia"? Problemi di contribuzioni? In tutti i casi togliere apici di responsabilità come ad esempio sta accadendo in USA con le recenti elezioni politiche si ottiene l'effetto positivo di rompere delle linee di comando corrotte che non stanno lavorando bene. Non accettare poi la deposizione o le dimissioni è controproducente non c'è progresso e si fanno grossi danni sociali. Se questa è l'organizzazione di Dio nessuno è indispensabile, nemmeno l'organizzazione stessa. Di quali problemi stiamo parlando?

In tutti i casi decidere di fare un passo indietro al momento giusto e accettare queste scelta magari continueremo a non essere dei geni ma almeno riusciremo ad essere meno dementi. 

buona serata.

giovedì 12 novembre 2020

I lettori rispondono

Domande e risposte frequenti – FAQ | Un'altra difesa è possibile!

Una volta nelle pubblicazioni c'era una rubrica "i lettori ci scrivono". Noi siccome siamo un po' impertinenti innauguriamo la rubrica "i lettori rispondono" lasciamo a voi la possibilità di rispondere a questa domanda e alle altre che eventualmente ci arriveranno.

«Stando alle vostre pubblicazioni, voi non riconoscete come Testimoni di Geova (TdG) nessuno dei primi Padri Apostolici (Giustino, Policarpo, Ireneo, Papia, Tertulliano, ecc.). Il motivo? L’apostasia predetta da S. Paolo aveva già cominciato a insinuarsi nella sana dottrina corrompendo la purezza del primevo messaggio evangelico. Di conseguenza, l’ultimo dei TdG in epoca apostolica sarebbe stato l’ultimo degli stessi apostoli, e cioè, secondo la tradizione, Giovanni Zebedeo.
Nel 1870 un commerciante avventista di nome Charles Taze Russel affermò di avere riscoperto la VERA fede e la VERA adorazione, fondando quella congregazione che dal 1931 ha assunto il nome che tutti oggi conosciamo.
Domanda: dov’erano i TdG dalla fine del I secolo al 1870?
La domanda non è retorica.
Gesù, infatti, aveva esplicitamente e solennemente proclamato nel Vangelo di Matteo (16:18) che "le porte dell’Ade" non avrebbero mai prevalso contro la chiesa da Lui fondata! E sappiamo bene che l’espressione usata era una metafora per indicare che la Sua chiesa non sarebbe mai caduta nell’oblio (il termine greco Ades, impropriamente tradotto con "inferno" in alcune vetuste versioni, è infatti formato da un alfa privativo e dalla radice "id" di "orao", che significa "vedere". Ades può quindi essere messo in relazione con qualcosa di "invisibile", o "dimenticato").
Torno allora a chiedervi: che ne è stato dei Testimoni di Geova per 1800 anni, vale a dire il 90 per cento dell’era cristiana? Dov’erano?»



giovedì 5 novembre 2020

La questione di coscienza

 Coscienza e consapevolezza: qual è la differenza? | Essere Integrale

Includerò in questo post una piccola sezione del libro "Pascete il gregge" dove si indicano le modalità protocollate per la fuoriuscita degli aderenti dal gruppo dei testimoni di Geova.

C’è una premessa a questo post. Come ben sapete l'organizzazione, in tutto il mondo, ha dato il beneplacito benestare ai responsabili della zona, di poter iteragire con i governi, per trovare un'intesa con il quale essere legalmente riconosciuti. Questo riconoscimento è stato già ottenuto, ora però c'è stato un ulteriore tentativo di accedere alle risorse economiche dei contribuenti attraverso alcune modalità di tassazione (l'otto per mille) che vengono attuate dal governo stesso. Questo tentativo come sappiamo è fallito, ancora oggi in busta paga al contribuente, vengono proposte una serie di confessioni religiose, per altro molto sparute, fra le quali manca con molta sorpresa quella dei testimoni di Geova.

I motivi per il quale non si è trovato accordo politico li troverete in questo post e quello che dovrà ancora venire. Sostanzialmente il governo lasciando la possibilità della libera espressione di culto, pretende che un minimo di garanzie liberali, vengano attuate da tutte le confessioni religiose con il quale stabilisce o stabilirà, un accordo. Cosa accade quindi? Queste garanzie non hanno avuto seguito con i Testimoni di Geova a causa del comportamento scorretto e capzioso della congregazione che ha tentato di freg... imbrogliare il governo. Per inciso, non diremo niente di insolito sono tutte cose acclarate e appurate non scopriremo nessun segreto. Termino qui la premessa e veniamo al sodo.

Disassociare e dissociare nel gergo teocratichese sono due termini diversi distinti che significano cose diverse ed è bene capire quali sono le differenze. Come ben sapete le uniche modalità previste per la fuoriuscita ufficiale dal gruppo dei testimoni di Geova appunto sono: la disassociazione e la dissociazione. La disassociazione è un provvedimento composito di espulsione, da parte dell'organizzazione, di un aderente che non rispetta le norme prestabilite da essa. La dissociazione è un'altra procedura che è stata attuata esplicitamente a seguito della richiesta esplicita da parte di molti di non essere più riconosciuti aderenti Testimoni di Geova. Con il tempo questa procedura si è ampliata includendo alcune porc... modalità ulteriori che servivano esplicitamente allo scopo espresso nella premessa.

La modalità presa in oggetto è quella della dissociazione volontaria che con un colpo di magia è stata utilizzata per disassociare gli impenitenti peccatori. Come è stato possibile questa sovversione logica? Per capirlo prendiamo in considerazione il libro segreto degli anziani "Pascete il gregge". Questo libro è quello che viene utilizzato pedissequamente dagli anziani per gestire le rogn... difficoltà congregazionali.

Il capitolo in questione del libro "Pascete il gregge" il famoso libro segreto degli anziani è il capitolo 18 che ha il titolo "Dissociazione". Seguite bene il ragionamento preso partiamo con la premessa che già ci anticipa un po' questo buco nero.

"Mentre la disassociazione ` e un provvedimento preso da un comitato giudiziario nei confronti di un trasgressore impenitente, la dissociazione è un’azione intrapresa da un componente battezzato della congregazione che non desidera più essere testimone di Geova (1 Giov. 2:19; od pp. 152-153). In caso di dissociazione, il corpo degli anziani dovrà nominare un comitato (non giudiziario) di tre anziani per esaminare i fatti."

Tutto il discorso appena espresso lascia intravedere che la persona che ha scritto queste frasi non stia molto bene. L'ultima frase lascia perplessi perché non si capisce bene a che motivo si debbano riunire un comitato notate bene (non giudiziario) (le parentesi non le abbiamo aggiunte noi) nei confronti di un caso dove evidentemente non sono possibili alternative motivazionali. Il comitato in realtà serve ed è la parte grottesca, ma lo vedremo fra poco. I casi possibili di dissociazione sono:

1) Rendere nota la propria ferma decisione di non voler più essere considerato testimone di Geova

2) Unirsi a un’altra organizzazione religiosa e rendere nota la propria intenzione di continuare a farne parte.

3) Accettare sangue volontariamente e senza pentirsi

4) Intraprendere una condotta che viola la neutralità cristiana


Il primo caso è la dissociazione classica, quella migliore per tutti. Un giorno il fratello gli si tappa la vena e scrive la letterina di insulti a tutto il corpo degli anziani, al sorvegliante e a tutti i santi del corpo direttivo. Il comitato legge la lettera e diciamo che tipicamente la sensazione che hanno è di stupore. I fratelli si stupiscono dello sbrocco e dopo poco l'emozione che prevale è quella di contrarietà e vedono quella lettera alla stessa stregua di quello che sputa nel piatto che mangia. Le emozioni poi vanno avanti e dalla contrarietà si passa alla constatazione del fatto e l'epilogo che poi farà seguito è quello di formalizzare la dissociazione con le procedure burocratiche per il riconoscimento ufficiale della dipartita da parte della congregazione con la compilazione dei moduli ...77.

Attenzione! La dissociazione ha un livello di reazione negativa da parte della fratellanza superiore rispetto a quella che si ottiene invece con la disassociazione. Questo perché nella dissociazione c'è un atto volontario di rinnegare l'organizzazione che solo a causa dell'imperfezione non è sovrapponibile come peccato contro lo spirito santo. In questo caso, infatti, il fratello non solo viene espulso ma si innesca anche una procedura vessatoria, che gli impedirà di poter eventualmente rientrare nell'ovile nel malaugurato caso dovesse rinnegare suo malgrado la decisione infausta presa tempo prima. All'ex fratello verrà riservato una serie di colloqui molto coloriti dove verranno presentati i sorci verdi, fuxia e blu in sequenza cromatica per verificare il reale stato di pentimento.

Il secondo caso è molto vicino al primo, semplicemente perchè la natura della dissociazione è legata allo status che il fratello si è assunto. L'unione ad un'altra religione è il top delle dissociazioni. Anche in questo caso la procedura di rientro dovrà essere una manifestazione di pentimento che Enrico IV a Canossa in paragone era una festa del pionerato. Quello che ci interessa però in questo posto è il terzo punto che viene dal libro così spiegato.

"(3) Accettare sangue volontariamente e senza pentirsi: Se qualcuno accetta volontariamente una trasfusione di sangue, magari perchè sottoposto a fortissime pressioni, un comitato (non giudiziario) dovrà accertare i fatti e cercare di comprendere l’atteggiamento della persona. Se la persona è pentita, il comitato le darà assistenza spirituale nello spirito di Galati 6:1 e Giuda 22, 23. Dal momento che la persona è spiritualmente debole, per un certo tempo non sarà idonea per avere privilegi speciali. In alcuni casi potrebbe essere necessario toglierle altri privilegi, ad esempio commentare alle adunanze di congregazione e svolgere parti dell’adunanza infrasettimanale riservate agli studenti. A seconda delle circostanze, il comitato potrebbe anche dover disporre che in occasione di un’adunanza infrasettimanale sia fatto alla congregazione il seguente annuncio: “Gli anziani hanno esaminato una questione che riguarda [nome e cognome]. I pastori spirituali si stanno impegnando per dargli assistenza”. Se invece gli anziani del comitato stabiliscono che la persona non ` e pentita, dovranno annunciarne la dissociazione."

Non aggiungo ne tolgo niente alla spiegazione perchè se uno non conosce alcuni antefatti leggendo una roba del genere dove un fratello viene controllato da un comitato non giudiziario ma che alla fine esegue una sentenza sul grado di pentimento della persona potrebbe dire cose del tipo assurdo, bislacco, bizzarro, kafkiano, paradossale, pirandelliano, ridicolo, strambo, strampalato, strano, stravagante? No io direi delirante demente de... e mi fermo altrimenti salirebbe il grado di epiteti e poi i moderatori mi censurano il post.

Come avrete notato anche in questo caso, viene nominato un comitato anomalo, avrete sicuramente notato le parentesi che racchiudono l'espressione "non giudiziario". Ecco chi ha scritto questa frase sta evidentemente tentando di fare giocarsi l'ultima carta della disperazione che è quella del bluff. Voi capite bene che è impossibile per un comitato "non giudiziario" effettuare un azione come quella descritta nell'ultima frase "Se invece gli anziani del comitato stabiliscono che la persona non è pentita, dovranno annunciarne la dissociazione." Perché questa è un azione che può solo essere eseguita da un comitato giudiziario. Quindi la dissociazione per aver accettato una trasfusione di sangue, in realtà è il risultato di una disassociazione da parte di un comitato giudiziario. Disassociare una persona che accetta una trasfusione di sangue è inaccettabile in qualsiasi stato etico e liberale.

Per quale motivo questa sorta di salto mortale pseudo logico alternativo? Ci sono vari aspetti, il primo è che se i fratelli vengono in qualche modo messi davanti alla prova davanti ad un confronto con chi gli chiede se vengono intraprese sanzioni disciplinari nel caso che un aderente chieda di prendere le trasfusioni di sangue il fratello menta spudoratamente "No! la congregazione non intraprende sanzioni disciplinari".

Il secondo aspetto è anche quello relativo alla premessa che abbiamo fatto e che riguarda il riconoscimento legale religioso. Sul piatto della discordia, infatti, il sangue è diventato una pesante elemento discriminante e quello appena descritto è il delirante tentativo per riuscire a camuffare uno stato di cose che il dogma religioso ha stabilito. Così si tenta, di portare avanti per altro in modo fallimentare quanto espresso nel paragrafo precedente. Il sangue può essere considerato davvero una questione di coscienza? Coscienza di chi? Ma questo è nulla, in futuro prenderemo in considerazione l'ultimo punto sulla neutralità e l'obiezione di coscienza. Altro che sorci verdi...