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domenica 25 aprile 2021

Il controllo perduto

Android: come spiare e mettere uno smartphone sotto controllo

Prima di tutto saluto tutti e spero che le cose della vita vi vadano bene. L'articolo di oggi sarebbe stato piuttosto acido parlando dell'articolo di Torre di guardia di questa settimana ne ho iniziato una bozza. ma poi alla fine mi sono accorto che questa opera di debunking che viene perpetrata da questo blog e dai tanti blog come come questo mi sono fatto l'idea che non serva a molto. Anzi alcuni Blog particolarmente critici la peggiorano. Ne parleremo un poco ma più che altro faremo un po' di discorsi generali sulla nostra appartenenza all'organizzazione questa volta niente di complicato (promesso). 

La premessa

C'è una vecchia storia che mi raccontarono quando ero ancora studente, la storia l'ho dimenticata è passato tanto tempo, ma più o meno si raccontava di un tale che un giorno scrisse a caratteri cubitali nel muro principale del paese un enorme slogan che invitava la popolazione a ribellarsi. Il comandante della polizia prese un imbianchino e lo invitò a passare sopra la scritta con della tinta coprente. L'imbianchino seguendo le indicazioni date, coprì le scritta ma l'effetto finale fu che i caratteri diventarono ancora più grandi e si vedevano ancora più da lontano. Allora il comandante, che non voleva ripetere l'errore di prima, chiese ad un muratore di demolire la scritta. Il muratore segui le indicazioni, ma l'effetto finale fu che divenne ancora più gigantesca tanto che poteva essere vista anche dai paesi vicini e per di più diventò davvero indelebile e l'invito a ribellarsi durò per tanto tantissimo tempo.

Questa storia mi rimase impressa e mi diceva che le capacità di comunicare prescindono dagli scopi e che quando non sai comunicare chi ti ascolta potrebbe comprendere esattamente il contrario di quello che vuoi esprimere. Vi faccio un altro esempio a riguardo.

Un po' di tempo fa ho prenotato per una breve vacanza. Come facciamo solitamente utilizziamo qualche strumento social dove leggiamo le recensioni che fanno le persone sul luogo. Se avete un po' di dimestichezza i social hanno oramai universalizzato i giudizi con le stelle. Cinque stelle posto eccellente, una stella posto scarso. Alle stelle però tipicamente viene associato un commento esplicativo. Spesso al commento risponde il gestore. Il nostro metro di giudizio però è sempre quello di pesare i giudizi considerandoli un po' tutti falsati. In genere mi diverto di più ad analizzare la struttura dalle recensioni negative. Spesso si capisce bene che la persona che sta criticando la struttura è peggio della critica che vorrebbe dare e che quindi sia un pessimo cliente. Molto spesso dalla risposta si capisce anche la bontà della struttura proprio nelle capacità di reazione che hanno con soggetti ingestibili. Insomma tutto questo per dire che spesso uso proprio quel giudizio negativo per aiutarmi a scegliere proprio quella struttura.

Queste premesse le ho volute trattare per far capire anche il grande sforzo che stiamo facendo nel blog per cercare di trattare gli argomenti lasciandoci scivolare il più possibile dai coinvolgimenti emotivi che inevitabilmente abbiamo nei confronti di questa Organizzazione. Ovviamente sia quelli positivi ma anche e più che altro quelli negativi. Quando si trascende nella critica si diventa insensati e si ottengono gli effetti opposti come quello di ingigantire la scritta ribelle.

L'argomento di oggi è ancora quello legato a noi e alla considerazione che abbiamo di questa organizzazione. Molti non hanno le idee chiare e un po' per arroganza un po' per superficialità sottostimano molto il significato dell'appartenenza religiosa stessa. L'organizzazione ha una capacità intrinseca che è in un certo senso voluta dalla stessa fratellanza. Questa capacità è quella di annullare e resettare tutti i problemi, che magari ci stiamo portando dalla famiglia da dove si proviene. L'organizzazione ha una capacità tale che ti permette di tagliare i ponti con la realtà precedente in modo pressoché completo. Non è strutturata per lasciarti vivere una vita di mezzo. Se entri nei Testimoni di Geova devi immaginare di lasciare tutto quello che non sarà in grado di venirti dietro.

Questo in tanti casi è indubbiamente un effetto estremamente positivo. Purtroppo questo sistema può far nascere situazioni e condizioni di abuso che rendono la vita molto complicata. Se guardate nelle vostre congregazioni, troverete sicuramente tante situazioni complicate. Quanti orfani di padre conoscete? Quanti orfani di madre? Quanti fratelli conoscete che provengono da situazioni di estremo degrado di violenza droga alcolismo? Diversi non è vero? L'organizzazione ha indubbiamente dato a tutte queste persone il sostegno morale che non avrebbero avuto in altro modo.

Ora è perfettamente naturale desiderare di ottenere il meglio dalla nostra vita e effettivamente, per tante persone, diventare Testimoni di Geova significa migliorare la loro posizione sociale. Gli abusi sociali sono verticali e non esistono solo ai livelli bassi di povertà e  indigenza, ma coinvolgono anche persone e ceti sociali benestanti. A nessuno di noi piace fare il martire, ma faccio un esempio, se sono un fratello che proviene da quartieri malfamati della città da dove vengo e quotidianamente sono in contatto con forme di immoralità di vario tipo e grado. In queste condizioni potrebbe essere indubbiamente molto complicato riuscire a costruirmi una alternativa di vita convincente. I Testimoni di Geova hanno indubbiamente una alternativa da proporre che potrebbe risolvere tanti problemini, fin da subito.

Qui nasce il doppio binario proposto dall'organizzazione. In pratica è l'offerta di darti un contesto sociale protetto sicuro e per di più gratis. Ma è davvero così? In realtà non proprio, non è proprio così, il costo c'è ma non è evidente te ne accorgi solo con il tempo (come le rate del mutuo). Qual è? Devi tenere conto che una volta entrato nella comunità è come se vendessi te stesso e la tua famiglia all'organizzazione. Non è uno scherzo, ovviamente l'organizzazione cercherà di assicurarti che hai dato la tua anima a Dio ma in realtà non è proprio così e già dalle domande del battesimo dovresti capirlo. La corda non è a tre capi ma c'è un quarto trefolo che è appunto quello dell'organizzazione. 

La presenza dell'organizzazione è evidente nel controllo famigliare. Il controllo della tua famiglia è non è più sotto il tuo controllo, la tua autorità, come quella che si parla in questo articolo è una autorità che viene data dall'organizzazione, non è più tua. L'organizzazione è come un imbuto o come una nassa per i pesci. Puoi entrare quando e come ti pare... ma per uscire diventa un vero dramma. L'organizzazione non permette vie d'uscita della fratellanza se non al prezzo che lei ha determinato di dargli. Quindi puoi sopravvivere nel limbo dell'inattività o puoi subire la tagliola della dissociazione.

Il controllo

Tutto quello che vivi nella congregazione non è più sotto il tuo controllo. Come avrai sicuramente notato anche dall'articolo di questa settimana sull'autorità nella congregazione, tu ora sei e sarai strettamente legato all'organizzazione e alle sue attività. 

L'organizzazione se vuoi farne parte ti prenderà e ti userà a per i suoi scopi e suo beneficio. La fratellanza non è stupida in genere, tipicamente accetta suo malgrado questo pagamento, alcuni si giustificano con il concetto malsano che alla fine non si fa nulla di male. Altri invece, come tanti che visitano questo blogm con la consapevolezza di considerarla un po' come le tasse patrimoniali ( mi raccomando alla parola patrimoniale non dite parolacce che Dio vi sente e il governo no).

Molti non credono a questo aspetto e si illudono da Testimoni di Geova di poter decidere cosa fare dove andare. In realtà l'organizzazione ti consente solo in apparenza di fare quello che ti pare. Non seguire le direttive significa costringerti ad una sorta di oblio con il preciso intento di portarti sempre nella solita stanzetta dove un uomo ti fa sedere su un tavolino ti porta un piatto di minestra e poi ti apre la finestra accanto. Più il tempo passa e più grande diventa il piatto e più alto diventa il salto. In tutti i casi la libera scelta che ti viene proposta è sempre quella.

Prendiamo ad esempio la copertura del capo per le sorelle

Il velo come simbolo dell'autorità maschile è un vero e proprio simbolo sessista e non c'è niente che possa renderlo diversamente nemmeno tutta la retorica iniziale di questo articolo. L'applicazione scritturale che ne è stata data è peggio del velo delle suore perché in quel caso è relegabile alla sola "dimostrazione" di sottomissione al Cristo. Mentre da noi l'hanno relegato alla presenza "fisica" di un uomo. Ecco le domande ditemi voi se sono messi in evidenza principi scritturali:

L’attività in questione richiede che la sorella preghi in pubblico o insegni con la Bibbia in presenza di un fratello battezzato?

Anche se non è presente un fratello battezzato, la sorella deve svolgere un compito che in genere viene svolto da un fratello battezzato?

Se la sorella è sposata, il marito è presente mentre lei prega in pubblico per altri o insegna loro usando la Bibbia?

Secondo queste domande il velo è la dimostrazione di sottomissione a cosa: a Dio o all'uomo? Invece nei Testimoni di Geova è diventato un pasticcio comportamentale che ha messo in imbarazzo molte sorelle sincere. Dal mio punto di vista assolutamente gratuito mi viene da dire che alla fine per come viene considerata la donna in generale è il male minore. Ricordo ancora ad esempio la direttiva che permetteva alle donne di diventare guardiane delle cassette di contribuzioni. Ricordo ancora la parata dove le sorelle attraversarono tutto il palco dell'assemblea con le cassettine di contribuzioni e tutti "guarda guarda le sorelle" "quante cassette..." . Una roba talmente ridicola e mi chiedevo ma ora davvero queste sorelle non si rendono conto che le stanno prendendo tutte in giro? Certo che se ne rendono conto, non sono mica sceme come i maschietti... infatti non l'hanno più ripetuta.

Il velo apre le porte a quello che è la generale manipolazione di fortissima impronta maschilista delle attività di congregazione. Non c'è alcun motivo che le sorelle ad esempio non ricevano incarichi nei tradizionali reparti, la scrittura di Paolo è applicata nel peggior contesto possibile.

Ora guardate il paragrafo 9 dell'articolo di Torre di Guardia l'ennesimo esempio di scrittura applicata a casaccio per dimostrare il nulla spirituale. Leggete la frase del paragrafo e poi la scrittura.

9 Geova ha dato a uomini l’incarico di guidare la congregazione, e non ha dato la stessa autorità alle donne (I Timoteo 2:12)

Il versetto della bibbia dice testualmente

I Timoteo 2:12 Non permetto alla donna di insegnare né di esercitare autorità sull’uomo; deve invece rimanere in silenzio.


Come potete leggere tutti quanti nel versetto, non è Geova che parla ma l'apostolo Paolo che da una direttiva palesemente sessista fra l'altro non applicata dalla congregazione, perché le donne invece hanno il ruolo istituzionale di insegnanti. Sono loro che insegnano e proclamano la buona notizia. 
L'assurdo è che viene utilizzata, come applicazione di un altro principio che è quello di guidare la congregazione cosa che la scrittura non sostiene a meno di considerare che Geova accetti una applicazione sessista. Evito di mettere mano al resto dell'articolo perché altrimenti finisco per diventare come quello che cercava di cancellare la scritta...


un abbraccio a tutti