giovedì 27 maggio 2021

Le censure dello stato ai Testimoni di Geova

Come scrivere una lettera formale in inglese: guida definitiva

Riporto una risposta alle censure del governo ai Testimoni di Geova a seguito dell'interrogazione parlamentare che lo stato ha avuto nei nostri riguardi nel lontano 1998. Un sito web della fratellanza si sostiene che quello che segue, sarà la risposta "ufficiale" data dalla congregazione allo Stato Italiano a seguito dell'interrogazione, senza citare ovviamente documenti di provenienza o quant'altro di certificato. Detto questo viste le caratteristiche del testo lo riteniamo interessante da pubblicare. Buona lettura.


1) Gli aderenti alla Congregazione dei testimoni di Geova sottostarebbero a “disposizioni in contrasto con le leggi dello Stato”.

 Alcuni dei presunti contrasti sono già stati esaminati dal Consiglio di Stato, ma li ricordiamo:

 – La questione del rifiuto del servizio militare e del servizio sostitutivo rientra, come sottolinea il Consiglio di Stato, nelle “libere scelte” dei singoli. Peraltro il comportamento civile dei giovani testimoni di Geova ha indotto il Parlamento a riconoscere il diritto ad esercitare l’obiezione di coscienza, il che è una grande prova di civiltà, approvando la nuova legge in materia di obiezione di coscienza (legge 8 luglio 1998, n. 230). Tale legge, riconoscendo esplicitamente l’obiezione di coscienza come diritto soggettivo e attribuendo al servizio civile natura diversa ed autonoma dal servizio militare, riconducibile direttamente al dovere costituzionale di difesa della Patria, nonché togliendo la gestione del servizio civile al Ministero della Difesa e assegnandola alla Presidenza del Consiglio, ha fornito più ampie ragioni per consentire ai giovani Testimoni di accettare, in base alla loro coscienza, tale servizio. È stata quindi trovata una soluzione che ha eliminato in linea di principio ogni conflittualità e che sta gradualmente risolvendo la questione anche dal punto di vista pratico. Infatti i giovani Testimoni sono favorevoli a svolgere un servizio a favore della collettività.

 – La questione del rifiuto delle emotrasfusioni, da parte di soggetti maggiorenni, rientra anch’essa, come riferisce sempre il Consiglio di Stato, nel “diritto a libere scelte in materia sanitaria”. La Corte costituzionale, interpretando autenticamente l’art. 32, 2° comma, della Costituzione, stabilisce (sentenza n. 307/1990)[all. 9]: “Tale precetto nel primo comma definisce la salute come ‘fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività’; nel secondo comma, sottopone i detti trattamenti a riserva di legge e fa salvi, anche rispetto alla legge, i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Da ciò si desume che la legge impositiva di un trattamento sanitario non è incompatibile con l’art. 32 della Costituzione se il trattamento sia diretto non solo a migliorare o a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri, giacché è proprio tale ulteriore scopo, attinente alla salute come interesse della collettività, a giustificare la compressione di quella autodeterminazione dell’uomo che inerisce al diritto di ciascuno alla salute in quanto diritto fondamentale”.

 Peraltro la legge 13 maggio 1978, n. 180 (art. 1, 1° comma) afferma: “Gli accertamenti e i trattamenti sanitari sono volontari”. La legge 23 dicembre 1978, n. 833 (art. 33, 1° comma) sottolinea: “Gli accertamenti ed i trattamenti sanitari sono di norma volontari”. L’art. 19 del Decreto del Ministro della Sanità del 15 gennaio 1991 [all. 10] prevede: “La trasfusione di sangue, di emocomponenti e di emoderivati costituisce una pratica terapeutica non esente da rischi; necessita pertanto del consenso informato del ricevente”.

 Si fa comunque presente che, come diffusamente riconosciuto nell’ambiente scientifico, le esperienze medico chirurgiche incentivate dai testimoni di Geova hanno prodotto metodiche e tecniche alternative alle emotrasfusioni che offrono indubbi vantaggi a tutti, considerato che, come affermano gli operatori sanitari, non esiste una trasfusione sicura. Anche il papa purtroppo contrasse una grave infezione da emotrasfusione quando fu operato dopo il vile attentato subìto. Quando più recentemente è stato operato da un ortopedico, gli sono state applicate quelle metodiche già affermate grazie ai Testimoni.[all. 11] Pertanto i nostri aderenti che scelgono personalmente l’applicazione di alternative, anziché le trasfusioni (sia per motivi religiosi che scientifici, ad esempio per evitare l’AIDS il cui virus, dicono gli specialisti, non può essere rilevato dalle indagini durante la “fase finestra”),[all. 12] esercitano quella autodeterminazione garantita dalla Costituzione e da altre leggi dell’ordinamento italiano, dal Consiglio d’Europa (che in data 19 novembre 1996 ha adottato la “Convenzione per la protezione dei diritti dell’uomo e della dignità dell’essere umano rispetto alla utilizzazione della biologia e della medicina”; l’art. 5 stabilisce: “Nessun intervento può essere eseguito in campo sanitario senza il consenso informato, libero, esplicito e specifico della persona che vi si deve sottoporre. La persona coinvolta può legalmente revocare il proprio consenso in qualunque momento”), dalla deontologia e dalla bioetica (si vedano: elaborato del Comitato Nazionale per la Bioetica, Informazione e consenso all’atto medico, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma, 1992, pp. 20-35; Codice di deontologia medica, artt. 32 e 34), autodeterminazione che fa parte delle conquiste dei popoli civili.[all. 13]

 Per quanto attiene ai pazienti minorenni, i genitori di solito non si oppongono e non ostacolano le decisioni della Magistratura quando essa è eventualmente chiamata ad esprimersi sulla necessità di applicare un trattamento trasfusionale, lasciando che ciò avvenga sotto la diretta responsabilità degli organi preposti a praticare detto trattamento.

 – La questione delle vaccinazioni non sussiste, in quanto i Testimoni sottopongono regolarmente i figli alle vaccinazioni. Ne è una prova il fatto che tutti i loro figli, cioè decine di migliaia, frequentano regolarmente la scuola dell’obbligo la quale prevede doverosamente le vaccinazioni. Si allega peraltro il nostro periodico Svegliatevi! dell’8 agosto 1993 da cui è rilevabile che non esiste alcuna preclusione nei confronti delle vaccinazioni.[all. 14]

 L’informazione che i testimoni di Geova non accetterebbero di vaccinarsi è chiaramente una falsa accusa.

 – Il rifiuto di partecipare a votazioni politiche. Circa l’esercizio del voto il Consiglio di Stato ne ha accennato parlando delle “responsabilità dei singoli”. La nostra confessione non prende parte né si schiera nella politica attiva e questo è un bene per la crescita civile del paese che ha subìto continue interferenze da parte della religione dominante. Ciò nonostante, svolge una importante funzione di educazione civica e morale dei propri fedeli orientandoli al puntuale rispetto delle leggi e a un comportamento esemplare come cittadini, contribuendo così in modo concreto al bene della collettività (si legga ciò che al riguardo riferiscono le nostre pubblicazioni e i mass media).[all. 15] Circa il voto, in particolare, questo, come noto, è espresso segretamente per cui nessuno può controllare chicchessia e interferire su chi ne esercita il diritto. Propaganda politica, dichiarazioni di appartenenza o militanza politica, potrebbero invece comportare problemi per il mantenimento dell’unità all’interno delle comunità e della fratellanza e della purezza del messaggio evangelico.

5 commenti:

  1. Come solito di ingigantiscono i presunti risultati e di sminuiscono i problemi. Sulle trasfusioni sembra quasi che la WTS abbia spronato la ricerca nella direzione delle terapie senza sangue migliorando di conseguenza i protocolli sanitari per tutta la popolazione. Detta così è palesemente gonfiata all'inverosimile. Il racconto più corretto è che i TdG che si lasciacano morire per non accettare trasfusioni rappresentavano da sempre un problema per i medici. Ma la WTS non ha certo finanziato la ricerca. Piuttosto, sono i medici che grazie al loro impegno e al loro studio sono riusciti a trovare soluzioni compatibili con il credo TdG, ma non vedo come questo possa trasformarsi in un risultato conseguito dalla WTS che scoraggia pure l'università. Ridicola invece la posizione sul voto, dove la WTS si nasconde dietro al solito dito raccontando che, alla fine della fiera, si tratta di una scelta personale dei singoli e nessuno va a sindacare il voto che resta segreto. A parte che mi pare scontata la segretezza del voto, basta provare ad avvicinarsi ad una cabina elettorale in presenza di un anziano per vedere se nessuno viene a sindacare. Ma il coraggio di difendere le proprie convinzioni davanti agli altri, tanto ribadito sui proclamatori, dov'è finito?

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    1. Ma fanno un sacco di chiacchiere, a furia di fare discorsi contraffatti hanno perso il senso del ritegno.
      "come diffusamente riconosciuto nell’ambiente scientifico, le esperienze medico chirurgiche incentivate dai testimoni di Geova hanno prodotto metodiche e tecniche alternative alle emotrasfusioni che offrono indubbi vantaggi a tutti"
      incentivate... capito senza dire però che chi accetta le trasfusioni di sangue viene buttato fuori e già perchè quello non incentiva le tecniche senza sangue!

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  2. Concordo su tutto ció che ha scritto Dr House , vacini antitetanica , fatti senza uso di sangue sí usando il sangue proibito. iscriversi a un sindacato si partecipare a nomine , tramite voto o alzata di mano no , figuriamoci cosa accadde se uno va a votare . cosa gli capita.

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  3. Concordo anche io come si può vedere è un bell'esempio di arzizigolo teocratico. Un mischione di retorica di chi se la canta e se la suona e poi viene da te e ti dice guarda come me la canto e me la suono...

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    1. Gatto di Schroedinger28 maggio 2021 alle ore 23:07

      se la canta e se la suona e se la ascolta e se la applaude pure

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Grazie per il commento.