domenica 11 giugno 2023

Oltre le Apparenze: Immersione nel Mondo Segreto delle Doppie Vite

"Ognuno di noi è un universo di emozioni, un mare di segreti, un mondo di pensieri. E in questa vastità interiore, spesso nasce la necessità di vivere una doppia vita." - Autore sconosciuto


Questa citazione mette in evidenza il concetto che ciascuno di noi porta con sé una complessità interiore, fatta di emozioni, segreti e pensieri che non sono visibili agli altri. Il nostro pensare, che è quel continuo borbottio interiore dove galleggia la nostra mente, spesso si assilla nelle questioni irrisolte affondando l'animo nelle inquietudini marosi della depressione. Alla fine nell’indeterminatezza prendiamo posizioni di cui non siamo convinti, per poi cercare di aggiornare le nostre posizioni sperando che il tempo ci porti consiglio. 

Prendiamo l’esempio di Alfredo un tecnico di laboratorio chimico. Un giorno si rese conto che l’azienda di prodotti dove lavorava stava venendo meno a norme di sicurezza basilari che mettevano potenzialmente a rischio la vita delle persone. Cosa fare in questi casi? Andrea poteva decidere di accettare che queste cose accadessero, sino a quando non fosse stato direttamente coinvolto, in fin dei conti, non sarebbe mai stato ritenuto direttamente responsabile. Oppure spinto da motivi etici poteva prendere posizione e iniziare a raccogliere le prove delle azioni illegali per poi denunciarle alle autorità competenti.
In ogni caso, è inevitabile che Alfredo provi in quei momenti confusione, poiché indipendentemente da ciò che sarebbe successo, sapeva che ci sarebbero state comunque ripercussioni nella sua vita futura. Fino a quando le questioni non si sarebbero risolte, Andrea sarà costretto a vivere una doppia vita che la naturale conseguenza delle complessità della nostra esistenza.

La doppia vita ha più sensi e significati, nel mondo religioso da Testimoni di Geova abbiamo da sempre dato una connotazione sostanzialmente negativa. Chi ha una doppia vita religiosamente parlando è quella persona che si comporta o sostiene cose diverse a seconda del contesto in cui si trova. Quindi che ne so l’esempio tipico è quello di un giovane “fratello” che frequenta persone del mondo magari la sera frequentando discoteche e poi il giorno esce in servizio. Quel fratello ha una doppia vita e viene percepito come un "traditore".

Un altro esempio di doppia vita, più privato, è quando viene attuata la coercizione di precetti e regole che non hanno nessuna valenza spirituale. 

Apriamo una parentesi, abbiamo più volte citato l’esempio del compleanno e delle grandi perplessità che questo evento sia effettivamente oggetto di condanna da parte di Dio. Ora come avrete sicuramente notato le perplessità sono legate ai futili motivi o forse meglio al ragionamento con il quale si arriva a concludere che il nostro grande creatore chieda al suo servitore di tenersi ben lontano da questa ricorrenza.

L’estrema debolezza del ragionamento è talmente evidente che un bambino o peggio un adolescente può solo che imparare a farsene una ragione accettando la cosa, ma senza avere una valida certezza. A ben vedere tutto il percorso teocratico dei fratelli è fatto di attività che non si comprendono. Siamo seri, non è convincente sostenere che Dio non approvi i compleanni solo perché nella bibbia non vengono citati.

Questo tipo di approccio esegetico interpretativo, ovviamente sbagliato, porta a enormi fraintendimenti quando viene applicato in generale. Quante cose della nostra vita non vengono citate nella bibbia e quante di queste pensiamo che siano di conseguenza condannate da Dio? Un bias simile lo ritroviamo ad esempio anche con le trasfusioni di sangue. La bibbia non fa minimamente accenno ad un uso medico del sangue, ma ci illudiamo che seguendo le indicazioni fallaci di questa organizzazione che Dio ci abbia indicato la verità con suoi salti logici irrazionali e che ci dicono di considerare avverso l'uso medico del sangue.

Ma chiudiamo la parentesi e ritornando al nostro argomento, avere una doppia vita “spirituale” per il Testimone di Geova, di norma è un concetto che ha una connotazione tipicamente molto negativa. E’ sempre associato alla stessa stregua di un tradimento un po’ come fece Giuda con Gesù. Ma ora veniamo alla questione centrale del post, molti “fratelli” frequentando questo blog ma anche altri di questo tipo vivono un particolare tipo di consapevolezza. Proprio in questo momento leggendo queste considerazioni, che non sono per nulla allineate con il pensiero teocratico, potrebbero far nascere sentimenti contrastanti di disagio e di conflitto interiore.

Perché?

Ricordate l’esempio di Alfredo nella azienda chimica citato all’inizio del post? Anche se siamo convinti che ora abbiamo compreso verità che non erano chiare, ci troviamo di fronte a tante questioni che sono molto delicate e che ci costringono a vivere quella che potrebbe essere definita una doppia vita per l’organizzazione, ma a be vedere non lo è.

Come Alfredo potremmo vivere una condizione intermedia utile per raccogliere indizi che ci aiutino a rendere chiaro l'organizzazione che ci circonda. Questa raccolta di indizi non è mai un lavoro semplice, ci vogliono tempo e capacità. Alle volte la chiave potrebbe essere quella di non avere fretta ad arrivare velocemente a conclusioni.

Prendetevi tutto il tempo che vi serve, nella consapevolezza che Geova ne terrà sempre conto. Approfittate di questo blog che oramai da anni continua nella sua opera di debunking teocratico. In tutti i casi nel fare questo è bene partire dal presupposto che la doppia vita e cioè, quell’insieme di opinioni che sono in contrasto con l’organizzazione, non è necessariamente sintomatica di una malattia spirituale ma anzi è esattamente il contrario, vuol dire che siete spiritualmente vivi.

Prendete le vicende dell’antico Israele che per tanti motivi è stato considerato il popolo di Dio. Ecco fermatevi un attimo qui, siete d’accordo con questa affermazione? Geova aveva stabilito con Abramo che fosse il popolo eletto, giusto? Site d'accordo che poi dalle scritture sarebbe nato un Israele spirituale erede di un regal sacerdozio (1 Pietr 2:9)? 

A ben vedere però guardando fra le righe delle sacre scritture le prove che Geova guardasse oltre l’identità nazionale e quindi ad una organizzazione terrena, erano evidenti anche nei tempi antichi. Prendete l’esempio il racconto di Giuseppe figlio di Giacobbe. Giuseppe quando fu venduto agli Egiziani ebbe sicuramente una doppia vita. Gli egiziani erano un popolo che non era approvato da Geova ma nonostante questo Giuseppe si dimostrò un capace organizzatore tanto da diventare un comandante. Ora a quel tempo religione e stato erano la stessa cosa in Israele, ma anche e in particolar modo in Egitto e non c'è bisogno di molta fantasia per comprendere che Giuseppe non avrebbe mai potuto diventare comandante in Egitto senza essere coinvolto religiosamente all'ambiente Egiziano. Ma e questo è il punto, nonostante tutto, Giuseppe fu benedetto da Dio diventando Egiziano e non Ebreo. 

Non vi sembra una cosa strana? Non vi sembra strano che Geova utilizzi un popolo pagano, per benedire una persona tradita dai suoi stessi fratelli che invece facevano parte del suo popolo eletto? 

Immaginate la storia di  antitipica di Giuseppe: immaginate un fratello che viene tradito da questa organizzazione e dai suoi fratelli che lo disassociano perchè non crede nella santità del corpo direttivo e che poi accolto da una comunità cattolica viene benedetto da Dio diventando vescovo e alla fine grazie alla sua influenza, prima che le religioni vengano distrutte, aiuterà i fratelli durante la persecuzione ad Harmaghedon. 

Orripilante? Che orrore direbbe qualcuno, non è vero? Oppure: che cosa ridicola, direbbe qualche apologeta della fede.

Per quanto questa cosa vi sembri assurda, però questo è quello che è accaduto a Giuseppe. Il popolo Egiziano è da sempre stato considerato come un nemico del popolo di Dio e nonostante tutto Dio stesso lo ha usato per benedire Giuseppe. Chiediamoci: Se i racconti biblici sono utili alla nostra crescita spirituale a cosa è servito raccontare questa vicenda? Cosa ci insegna questo racconto riguardo a Geova e alla relazione che possiamo avere con lui?

Questo ma anche altri racconti aiutano a comprendere che il nostro creatore non ha mai giudicato le persone per l’appartenenza ad un popolo. Giuseppe ebbe una doppia vita naturale, necessaria per affrontare una realtà avversa e difficile ma nel suo intimo, mantenne un unica vita interiore fatta di fede e integrità che la religione non poteva intaccare. Senza fare affidamento a nessuna organizzazione attinse direttamente dallo spirito di Dio camminando con le proprie gambe e Geova per questo lo benedisse. Notate che la sua forte spiritualità gli dette anche la capacità dopo molto tempo, di perdonare quegli stessi fratelli che l’avevano tradito. L’appartenenza ad un popolo come ad una organizzazione non ci da la garanzia di essere suoi veri servitori perché è evidente che sia le nazioni che le organizzazioni di questo mondo possono tradire Geova.

Allo stesso modo molti di noi, in questa realtà consapevole, sono diventati degli odierni Giuseppe e cioè fratelli che vivono in un paese straniero e ostile, traditi dai fratelli che compongono questa organizzazione che manipola la parola di Dio aggiungendo pesi inutili e abusando del suo nome.

Nonostante tutto, questi fratelli (e fra voi ce ne sono tanti), stanno continuando a combattere sforzandosi di essere parte del grande e vero popolo di Dio non come Israeliti carnali ma spirituali. Come Giuseppe si sforzano mantenendo ancora più alte norme morali e spirituali imparate attraverso una sana lettura e uno sano studio delle scritture e della conoscenza spirituale.

Mentre il post "Oltre le Apparenze: Immersione nel Mondo Segreto delle Doppie Vite" giunge alla sua conclusione, ci lascia così con un'enigmatica riflessione. Siamo stati affascinati dalle storie di coloro che hanno scelto di vivere una doppia vita, spingendoci a scrutare più a fondo le sfumature nascoste nelle persone che ci circondano e che abbiamo incontrato in questo bellissimo ma controverso cammino.

Forse, in mezzo a queste doppie vite, dobbiamo anche riflettere sulle nostre stesse identità. Chiediamoci: noi cosa nascondiamo al mondo? Cose brutte, orribili da condannare o meravigliosi doni da condividere? Quali parti di noi rimangono segrete, sepolti sotto il peso delle aspettative o delle nostre paure interiori?

Potrebbe essere questo il momento per un'autentica introspezione, per sfidare noi stessi a rivelare la nostra vera natura e ad abbracciare la nostra interezza senza inutili colpi di testa, che non servono a nulla, mettendo a repentaglio le nostre cose più care come gli affetti famigliari. Solo quando abbracceremo tutte le sfaccettature del nostro essere, anche quelle più intime e nascoste, potremo sperare di vivere una vita autentica e appagante.

Mentre continuiamo ad osservare il mondo delle doppie vite che ci circonda, non dimentichiamo di guardare anche dentro di noi. Lì, nel nostro mondo segreto, potremmo scoprire un potenziale che va al di là di ciò che immaginiamo. E chissà, potremmo persino trovare il coraggio di sfidare le apparenze, abbracciare la verità e rivelare la nostra più autentica vita che abbiamo.

un saluto fraterno


Matteo 6:24 "Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o sarà fedele all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e le ricchezze."

44 commenti:

  1. Grazie capitano per la bella riflessione! Siamo esseri così complessi e con mille sfaccettature. Nonostante ciò possiamo scegliere a cosa dare la precedenza e chi vogliamo diventare, altrimenti diverremo chi vogliono gli altri.

    "Sono il capitano della mia anima
    Sono il padrone della mia vita"
    Cit.

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  2. Capitano , ma cosa stai dicendo , nei miei confronti ,che ho una doppia faccia? Ma... e vero che una marea di volte ho fatto buon viso a cattivo gioco. all'ora anche in questo caso ,ho avuto una doppia faccia, buono a sapersi . e che dire se abbiamo una doppia faccia , senza saperlo ? , ma c'è chi lo fa di mestiere da oltre 150 ad avere una doppia faccia , mettendo in mostra il suo io interno e nascondendo i fatti reali . Fallimento della fine nel 1914 e 1918 , preparazione alla fine del 1925 i cosiddetti prescelti da Dio Rutherford e allegra compagnia , dicevano che erano loro , che erano stati illuminati da dio. ecco la fonte l'Arpa di Dio del 1921 ecco il link . 12 , L'arpa di Dio - La vera fede testimoni di Geova.. nel 1925 la fine del mondo non arriva , e milioni di persone , che non sarebbero dovute morire ( Libro in inglese) , in seguito muore. 1926 Gli umili scelti da Dio per predire la fine imminente , privo di umiltà e mostrando la sua perenne doppia faccia , pubblicano il libro " Liberazione" Cap. 1 " Creatore e Creature.- Perchè vi è tanta distretta ( Angoscia ) e perplessità nel mondo ?Perchè le nazioni si preparano cosi' disperatamente alla guerra? Perchè v'è tanto egoismo fra gli uomini ?Perchè gli uomini manipolano i prezzi del nutrimento e del vestimento del popolo per un disonesto guadagno ? Perchè gli uomini politici e il clero ingannano e traviano il popolo e danno il loro appoggio ad interessi egoistici? ( Che doppia faccia avevano appena ingannato che la fine sarebbe avvenuta nel 1925 e che milioni di persone non sarebbero morte )Perchè i popoli sono tanto oppressi ?Perchè i popoli sono angustiati dalla carestia dalla pestilenza e dai disaggi? Perchè sono essi vittime di malattie , inquietudini , sofferenze e morte ? Perchè è l'uomo schiavo di tanti mali? Chi è responsabile di tutta questa infelice condizione ?Possiamo noi sperare che il popolo sarà mai liberato da questo triste stato e di entrare nella gioia della pace , della prosperità, della salute ,della vita, della libertà e della felicità? Da dove sono io venuto , e che cosa posso fare per aiutare il mio simile ?Queste e altre simili domande si affollano alla mente del giovane che desidera migliorare le condizioni proprie e quelle del suo simile........ Qualcuno dirà ma questo è quello che ora dice la WTS e CD , si è vero , che la WTS e CD hanno sempre lo stesso argomento , di Rutherfod di 93 anni fa , e sono falsi e bugiardi come lui.

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  3. Da correggere non 93 anni ma 97 anni

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  4. Vivere una doppia vita per molti è una condizione necessaria per la sopravvivenza dentro il gruppo. Capita che non si è completamente d'accordo con le idee portate avanti dalla maggioranza, ma non si è in grado di opporsi, un po' per quieto vivere e un po' per timore. Lo so perchè come l'Alfredo citato anche io sul posto di lavoro ho fatto presente che alcune cose non andavano bene, e sono rimasto sconcertato nel vedere la reazione dei colleghi, ero diventato alla fine io il nemico, benchè fosse implicata anche la loro salute. Risultato finale, me ne sono dovuto andare via perchè nulla sarebbe cambiato. Aggiungo alla citata Mt 6:24
    anche questa: Romani 6:16 "Non lo sapete? Se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui al quale ubbidite." Sembra un concetto lapalissiano, ma è di una concretezza tremenda. Ci sono due tipi di persone al mondo: i sottomessi e i ribelli. Per
    diventare e rimanere TdG non si può essere ribelli. Quando la consapevolezza ci pervade, rimanerte sottomessi diventa difficile, e così lo si esprime solo interiormente, conducendo appunto una doppia vita. Ma è normale, capita anche in altri ambiti della vita sociale.

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  5. beth sarim..., la doppia vita é quella di chi, pur sapendo che sta facendo delle porcate ai danni dei fratelli, continua a farle in nome e per conto terzi, dichiarando di agire per amore.

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  6. Difatti Beth Sarim c'è una differenza abissale tra chi si barcamena facendo piccoli compromessi per gestire unicamente la propria vita privata, rispetto a chi insegna e moralizza gli altri. Una volta andava di moda tra gli anziani il requisito della "libertà di parola", dote di coerenza e onore per chi si metteva su un gradino più in alto nell' ORG.

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  7. beth sarim..., ciao Assuero, con il senno di oggi (di cui son piene le fosse), la "libertà di parola" era una colossale balla. Quando c'era da punire si era giusti coi nemici e magnanimi con gli amici. E' mancata una seria riforma teologica, d'altro canto se il presidente di una società editrice USA decideva le linee spirituali... quando mai c'é stato un concilio, una pastorale, nella quale i fedeli potevano esporre dubbi, perplessità, idee?
    C'é un uomo solo al comando (adesso sono 9) e chi lo ama lo segue.

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  8. A ciò che ha detto Bethsarim , aggiungo , in sala del regno . mentre facevano pulizie , un fratello ragazzo. si abbassa le braghe di fronte a una ragazza adolescente , un'altro alza la gonna a una sorella , e dal retro si appoggia a lei, , ora sono anziani di congregazione, ragazzi pionieri, a rubare nei super mercati , Faccio presente , che molti anni fa , se Bethsarim si riferisce agli anni 0ttanta . chi diventava proclamatore non battezzato . e trasgrediva , di un errore che per la WTS e CD cera la disassocciazione , anche lui o lei veniva ostracizzato_a. come se fosse battezzato , poi nel 1977 fu tolto l'ostrcismo.

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    1. Beth Sarim…, ciao Virgilio, si mi riferivo agli anni ‘80. Il peggio di tutti era l’attuale fenomeno che ho descritto. Organizzava le feste in case di campagna, musica, alcool e promiscuità.di fronte a me lo vidi giurare il falso, negare atti sessuali che la sua ragazza e altri confermavano, il padre era stato “sorvegliante di città “ in una metropoli del nord. Proponemmo in due la disassociazione, il sorvegliante ci invitò a non procedere. L’ho rivisto tutto tronfio in un recente discorso pubblico. Mi aveva meravigliato per l’assoluto disprezzo delle cose spirituali.

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    2. Dov'è scritto nella bibbia che Giuseppe si inchinava davanti agli dei egizi?
      Se non ha voluto commettere adulterio con la moglie di potifar!
      Figurati il resto!
      Il faraone sapeva che Giuseppe era ebreo e adorava un'altro dio

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    3. Gatto di Schroedinger13 giugno 2023 alle ore 09:40

      Non voleva commettere adulterio (per il quale non c'era una legge) o non voleva tradire il suo padrone e mandato di gestore della casa di Potifar? Perché non è mica chiaro. La condizione di Giuseppe era terribile non per il fatto di dover negare un rapporto sessuale adultero laddove non esistevano praticamente regole (in tempi di poligamia e concubine poi) ma quello di trovarsi un una situazione nella quale non poteva vincere. Disobbedire alla moglie del padrone poteva voler dire la morte, così come "timbrarla" avrebbe avuto le stesse conseguenze.

      La risposta di Giuseppe va un po di lato alla normale narrativa JW e meriterebbe di essere analizzata meglio. Non vuole avere rapporti spiegandole che non lo fa per evitare la punizione nemmeno si preoccupa di essere incarcerato. Piuttosto, spiega la grande fiducia che Potifar ha riposto in lui (Genesi 39:9). Violare quella fiducia, anche su invito, sarebbe un peccato spregevole.

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    4. Salmone sa quello che dici , io la reputo vera in parte . Perchè Giuseppe per adempiere al suo incarico che era secondo solo al Faraone, doveva comportarsi come egiziano , e fare rispettare le regole Egiziane , comprese quelle religiose . abbiamo mai riflettuto su questi 2 passi Biblici ? Esodo 20 :4 " Non ti devi fare nessuna scultura , ne immagine delle cose che splendono in cielo , o sulla terra ,o nelle acque sotto la terra. (5) non adorar tali cose , ne servi' loro perchè io Yaveh Iddio tuo , sono un Dio geloso .... quindi secondo questo scritto , non bisogna rivolgersi a una cosa o farsi una cosa per ottenere qualcosa. fare ciò sarebbe un'idolatria. Israele era nel deserto , , e li c'erano serpenti velenosi . l'israelita che veniva morso dal serpente velenoso , doveva rivolgersi a Yaveh e guarire, o doveva rivolgersi , a qualcosa fatta da uomini simile a ciò che era sulla terra? La risposta la troviamo in Numeri 21:9 " Così Mosè fecce un serpente di Bronzo e lo mise su un palo .Quindi , quando qualcuno è stato morso da un serpente avrebbe potuto guardare il serpente di bronzo ed essere guarito. Quindi per essere guariti , dovevano volgere lo sguardo verso il serpente di bronzo issato su un palo. Non è idolatria qusto atto? se questo atto non è idolatria , perchè lo dovrebbe essere , il rivolgersi a un santo , per ottenere qualcosa da Dio?

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    5. Giuseppe si fidava di Geova e aveva capito che in quella situazione ne sarebbe venuto fuori solo ubbidendo e confidando in lui....

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    6. genesi 39 : 9 : ......lui (potifar) non mi ha proibito nulla se non te', perché sei sua moglie. come potrei commettere questo grande male e peccare in effetti contro Dio ?

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    7. giuseppe non ha scelto di andare a vivere tra gli egiziani. i suoi fratelli lo hanno messo in quella situazione

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    8. Geova ha fatto in modo che giuseppe arrivasse in egitto anche a beneficio del popolo di Dio, ma anche a beneficio degli egiziani. sarebbero morti di fame in molti, da ambo le parti, se giuseppe non avesse interpretato il sogno delle vacche grasse a faraone. e Geova ha voluto dare una possibilità al faraone di capire chi è il vero Dio, e di schierarsi dalla sua parte. giuseppe è stato una pedina di un qualcosa di più grande di lui. non è dato a sapere se e in quale misura giuseppe è stato coinvolto nella "religione" degli egiziani. probabilmente sia giuseppe che in generale il popolo di Dio erano abbastanza dalla parte di Dio, ma anche se così non fosse, la cosa è da capire, in quanto erano i tempi degli albori della società umana, della comprensione di divinità, quindi anche giuseppe e il popolo di Dio, anche ma non solo per il fatto che non c era ancora niente di scritto, o eventualmente poco, non potevano saperne molto di divinità, quindi avrebbero anche potuto pensare che gli dei adorati dagli egiziani fossero qualcosa di concreto, magari erano curiosi, e avevano rispetto, magari dovuto al non sapere. altri tempi. può essere bello e interessante provare a calarsi nel personaggio di giuseppe. come ci si sarebbe comportati ? unica vita ? doppia o tripla ? 😉 scherzo, una delle tante cose che ho imparato dalla bibbia è di essere coerenti con le proprie idee, ad essere più fermo e deciso, ad avere più carattere, ma il tutto con un certo equilibrio.
      e c è spazio per migliorare.

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    9. Questo messaggio è per Luigi. Che dire allora di Mardocheo e la regina Ester? La legge mosaica era stata data da tempo. Perché Mardocheo ha incoraggiato Ester a sposare un re malvagio che non adorava Geova? Come mai poi entrambi erano parte del potere governativo di quel re? Ma torna poco più indietro. Che dire di Daniele e i suoi tre amici? Come mai anche loro erano parte di un governo satanico? Non fu Daniele a chiedere un posto nel governo del re Nabucodonosor per i suoi amici? Non avranno applicato le leggi di quel re? Non avranno eseguito sentenze di morte? Insomma ci sarebbe molto da dire.

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    10. ciao anonimo, interessante il commento. per poter approfondire sarebbe interessante citare dei versetti biblici. da quel che ho capito, è anche solo un po' un impressione, nessun uomo o donna che erano dalla parte di Geova si sono mai presentati di spontanea volontà davanti a re' o governanti non dalla parte di Geova, per chiedere degli incarichi. o sono stati fatti chiamare da re' o governanti, o eventualmente Geova, in qualche modo, li ha fatti avvicinare a re' o governanti. quello che è successo dopo, è un altro ragionamento, che sarebbe interessante fare, con dei versetti biblici. quello che intendo è che una cosa è una "doppia vita" imposta, o anche solo incoraggiata in qualche modo, e un altra cosa è una "doppia vita" scelta volontariamente, magari pur sapendo di fare qualcosa non in armonia con la bibbia. penso che nei vari casi, l avvicinarsi e essere parte di governi da parte di persone dalla parte di Dio, è stato per il beneficio del popolo di Geova, e a volte ne hanno beneficiato anche persone non dalla parte di Dio. non mi sembra ideale usare "doppia vita" in questi casi biblici. i vari governanti e altre persone avranno potuto constatare che chi era dalla parte di Dio erano persone diverse..... potevano tali persone rifiutare ? se ne può parlare, dipende. in fondo era volontà di Geova che venissero in contatto con certi ambienti. la possibilità di dar seguito ad una "seconda vita" c era, ma che l abbiano messa in pratica davvero una seconda vita, è un altro ragionamento, che eventualmente andrebbe dimostrato con versetti biblici. vivendo in un mondo che giace nel potere del malvagio, non sempre è cosa semplice non farne parte in qualche modo, ma è già bello che si può provare, cercare e trovare dei modi per vivere in armonia con i principi biblici. ma è anche vero che ci sono dei limiti, non sempre è possibile fare come si preferirebbe.

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  9. A noi anziani , nella prima scuola per gli anziani , alla fine del 1977 , e nella primavera del 1978 . , a ogni parte del programma ,c'era , c'era una libera discussione . , tolta nelle altre scuole del 1979 e 1981 , e in questa cosiddetta libera discussione , chi non partecipava , era invitato a farlo. i CO. avevano un'agenda , in cui segnava il pensiero esposto di ciascun anziano, Ma a cosa serviva questa libera discussione ? e perchè prendere gli appunti dei pareri degli anziani? prendeva anche i nomi degli anziani che esprimevano il loro parere? in tal caso la libera discussione serviva non per sapere il parere degli anziani , ma di fare una radiografia di ogni singolo anziano. nell'assimilare l'istruzione data , o invece c'era anche il bastian contrario nel seguire la direttiva. quindi in realtà " La libertà di parola " non esiste per nessun adepto, esiste solo per la WTS e CD , che no ammette contradittorio

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  10. Il barone di Warwick12 giugno 2023 alle ore 21:20

    In zona abbiamo un fratello figlio di anziano in vista che non viene mai disassociato nonostante abbia l'abitudine di scambiarsi foto oscene con sorelle per giunta sposate, pioniere, il tutto viene risolto con ammonimento docile in privato e alcune restrizioni sui privilegi. Sono anni che va avanti questa storia. Allo stesso tempo un povero fratello che aveva fatto sesso con la fidanzata è stato disassociato senza se e senza ma dagli stessi anziani che hanno giudicato innocente l'altro. Di che vogliamo parlare ? Questa è la congregazione cristiana gestita da personaggi molto dubbi

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  11. Io ho spesso menzionato . i primi ks per gli anziani del 1977-1979-1981. ecco il link per ottenerli, però in inglese . Link Elder's Textbooks - Jehovah's Witnesses - AvoidJW.org cliccare , e far scorrere a " Presta attenzione a te stesso e a tutto il gregge ( Ks91 ) Libro di testo per anziani obsoleto ( 1977-2010) nella parte finale del libro c'è l'introduzione dell'apostasia , per coloro che non accettano le cosiddette dottrine bibliche , dell'allora " schiavo fedele e discretto.

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  12. Giuseppe non si inchinava davanti agli dei egizi, ciò sarebbe stato atto di idolatria grave peccato agli okki di Geova,come i tre ebrei sadrac mesac e abednego non si prostrarono in Babilonia!
    Quindi non raccontare BALLE! BALLE BALLE! Profani il nome di Giuseppe esempio di condotta cristiana , lealtà e fede in Geova!
    La doppia vita è un guaio e tutti devono guardarsi dal viverla,se la stanno vivendo chiedere aiuto a Geova

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    1. beth sarim..., ciao Salmone sa, non te la prendere, nessuno racconta bugie, Giuseppe visse più o meno 4.000 anni fa, stavano costruendo le piramidi!!!
      Le poche cose che sappiamo di lui sono che:
      era un bel ragazzo, era una persona corretta, riflessiva, sensibile, poteva stare di fronte al Faraone e a Potifar grazie al suo modo di fare, aveva l'aiuto dello Spirito Santo che lo aiutava a profetizzare, ecc...
      tu dici categoricamente che Giuseppe non si inchinava davanti agli dei egizi "perché avrebbe peccato di idolatria", ma quel peccato non c'era ai suoi tempi (non essendoci la legge mosaica), ricordi cos'erano i terafim? Sai che Mical la moglie di Davide fece credere agli uomini di Saul che nel letto del futuro re di Israele ci fossero dei Terafim? Sapevi che in primo Samuele 19:13 viene raccontato che Mical prese dei Terafim e li mise sul letto per creare una sagoma umana, secondo te, da dove li prese? Era comune anche presso gli ebrei tenere questi misteriosi simulacri.
      Se Giuseppe si presentava a Faraone, ovviamente doveva inginocchiarsi (pena la morte) e questo significava riconoscerne pubblicamente il ruolo divino, lo stesso fecero altri personaggi biblici (Mardocheo, Ester, i fratelli di Giuseppe, ecc...) verso i re divini dell'età del bronzo.

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    2. Quello non era un inchino fatto x adorare ma una forma di rispetto,un saluto che indica sottomissione e riconoscere il ruolo di re.
      C'è differenza tra inchinarsi per adorare e inchinarsi per rispetto.
      Quando passa il re Carlo alcuni sudditi fanno l'inchino d'onore,non stanno adorando nessuno.
      Idolatria è rivolgere preghiera ad una persona diversa da Geova.

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    3. beth sarim..., caro Salmone, quando passa il re Carlo i sudditi si inchinano per fare atto di sottomissione, tu lo vedi in tv o, se sei fortunato, lo puoi andare a vedere dal vivo. Nel caso di Giuseppe, tu parli di azioni compiute 4.000 anni fa e parli di un uomo che era il secondo in Egitto, pare che l'adorazione del Faraone fosse obbligatoria, lui era un dio!
      Non sappiamo come Giuseppe gestisse la vita quotidiana, sappiamo che i suoi contemporanei, i suoi fratelli, antenati del Popolo Eletto, mentirono, odiarono, uccisero, lui stesso mise in scena un dramma arrivando ad accusare un innocente per un furto mai commesso, tu, oggi, faresti una cosa del genere?
      Dubito, per i cristiani questi racconti sono testimonianza di tempi barbari e Giuseppe é un esempio di lealtà ad un amico. Pensa, non sappiamo se fosse bigamo o avesse concubine come le aveva suo padre o suo nonno o il suo bisnonno.
      La poligamia e l'uso delle concubine come schiave sessuali da parte dei Patriarchi, é la testimonianza di azioni amorevoli da parte di uomini speciali o di un modo di vivere comune a quel tempo? Ricorda che il papà di Giuseppe ebbe (almeno) quattro donne diverse e che lui crebbe in una società molto libera nei costumi sessuali, se volevi una donna la prendevi.
      Lui disse alla moglie di Potifar che voleva essere leale al di lei marito, non al suo Dio (di cui non conosceva il nome).

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    4. in genesi 39 : 9 si può leggere che giuseppe non ha voluto peccare contro Dio, avendo un rapporto sessuale con la donna di un altro uomo. dallo stesso versetto si capisce che giuseppe voleva anche essere leale, non disubbidire al marito di lei, potifar. aggiungo che entrambe le attitudini sono ottime, da imitare, ma ci si può aggiungere anche un po' di timore che giuseppe abbia potuto avere di potifar ?😉 timore di vendetta, di perdere il proprio incarico, con tutti i benefici che ne derivavano. di essere messo in prigione, o addirittura di essere fatto uccidere. mah, sono solo delle ipotesi.

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    5. Secondo me bisognerebbe prendere questi racconti come esempi senza andare oltre, non sappiamo nemmeno con certezza se i personaggi siano esistiti realmente. Quello che è certo invece è che oggi come allora ci sono persone che hanno dei principi morali innati dentro di sè, (Romani 2:12) al di là che siano credenti o atei, mentre altri si fanno esclusivamente i propri affari benchè si dichiarano religiosi. Ci sono esempi nelle scritture ebraiche di persone che nonostante videro da vicino la presenza di YHWH trasgredirono bellamente (Davide, Salomone) e di conseguenza chi oggi si comporta moralmente bene dopo duemila anni di assenza divina, è migliore di loro. Poi ci sono le implicazioni sociali, uno di solito non ruba la moglie di un altro per timore di Dio, ma perchè è profondamente sbagliato, si immedesima che un giorno potrebbe capitare anche a lui, sono regole nate nelle prime società umane, dove si è formato anche
      il timore del forestiero, dello straniero che scombussolava l'ordine o poteva portarsi via le donne. Senza andare tanto indietro il furto era punito severamente, nel vecchio West impiccavano i ladri di bestiame, un tantino esagerato, ma era ritenuto necessario per non mandare in malora i proprietari.
      La cosa triste è che la religione su questi comportamenti sbagliati non ha mai influito profondamente, se uno tiene la "capa che nunn' è bbona" non c'è morale o legge o doppia vita che tenga.

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    6. beth sarim..., Assuero, ti quoto totalmente!!! Quando Ulisse sbarca nelle spiagge e finge di essere un pazzo lo fa perché era buona norma sgozzare i forestieri. Col passare del tempo abbiamo tutti capito che non è cosa buona. Ci sono persone che hanno in se la Legge pur non conoscendola.

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    7. beth sarim..., ciao Luigi!!! Come ha scritto Assuero, sappiamo qualcosa da due versetti.
      Immagina il quotidiano di un uomo che vive in terra straniera, anni di oppressione.
      Per gli israeliti fu il primo eroe nazionale, i suoi resti portati fuori dall'Egitto, la retorica si sbizzarrisce mentre come dicevano in un vecchio film di John Wayne: "Qui siamo nel West, dove se la leggenda diventa realtà, vince la leggenda"... anche Giuseppe era un uomo imperfetto.

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    8. anche da romani 2 : 15 si può dedurre che tutti gli esseri umani hanno delle regole scritte nei loro cuori, cioè una cosa tipo una coscienza. in questo versetto è usata la parola cuore , magari anche un po' simbolicamente. il tutto si sviluppa nel cervello.
      se a volte qualcuno non tiene conto delle regole che ha dentro di sé, o regole scritte, è perché entrano in gioco dei fattori mentali, che il diavolo sfrutta, egoismo,.... anche Yhawe convive con il male, in un certo senso ha una doppia vita. il bello è che in futuro probabilmente non ci saranno più doppie vite, speriamo, sarebbe bellissimo

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    9. ciao beth sarim, anch io vivo lontano da dove sono nato. non considero il posto dove vivo una terra straniera ma tutto il pianeta la terra dove si abita. più o meno tutto il mondo è paese. la differenza con il giuseppe biblico è che io ho scelto di trasferirmi, mentre a lui il cambiamento è stato imposto. ho anche la possibilità di vivere in altri tempi, un po' più civili dei tempi biblici o del far west. sto' bene qui', e apprezzo la vita, che è bellissima. una curiosità : ci sono versetti biblici che indicano che i resti di giuseppe furono portati fuori dal egitto ?

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    10. Beth sarim..., ciao Luigi, il presunto luogo di sepoltura di Giuseppe oggi é il cenotafio che si trova fra i monti di gherizim e quelli di ebal, vicino al luogo chiamato "pozzi di Giacobbe" a Nablus, vicino l'antica Sichem, la prima capitale di Israele.
      Giosue 24:32 recita "le ossa di Giuseppe, che gli israeliti avevano portato dall'Egitto...".
      Come vedi, Giuseppe é un personaggio cardine della storia ebraica, il primo "supereroe" di Israele.
      La mia citazione relativa alla leggenda che prevale rispetto alla realtà é proprio destinata a capire che si tratta di racconti dispersi nel tempo.
      Se hai tempo e voglia, fai una ricerca sui due messia, ti divertirai,
      un abbraccio

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    11. interessante, grazie. la parola cenotafio è descritta come dei monumenti in ricordo di qualcuno che è morto, ma le ossa, se esistono, non sono sepolte nel cenotafio. o che magari ci sono dei casi dove le ossa sono sepolte dentro o sotto un cenotafio ? è solo un dettaglio. non sempre è possibile appurare con assoluta certezza se una leggenda sia anche realtà. eventualmente a volte sono alcuni esseri umani che ipotizzano o preferiscono pensare che una leggenda sia stata reale, o anche solo in parte. o, al contrario, ci potrebbero essere persone che ipotizzano o preferiscono pensare che delle realtà siano leggende. la bibbia mi dà la sensazione di essere un libro attendibile, che descrive delle cose realmente accadute. interessante la cosa dei due messia, non ne sapevo niente. ho letto un po' in internet. resto del idea che il messia, Gesù, sia uno solo, con due "venute", una anche fisica, e una spirituale, futura, già parzialmente operativa.

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    12. beth sarim..., Luigi, questa é la strada giusta, scavare, conoscere i fatti e poi farsi un'idea comportandosi di conseguenza:
      vedi, se credi in un giudizio finale da parte di Dio, credi ovviamente che verrai giudicato unicamente in base alle tue azioni (che sono la conseguenza dei tuoi pensieri), non puoi delegare ad altri l'elaborazione del concetto di cosa sia giusto o sbagliato, perché in questo modo non eserciteresti il tuo libero arbitrio e la relativa conseguente responsabilità individuale.
      Introdurre il concetto di obbedienza assoluta ad un gruppo di persone o ad una singola entità umana (organizzazione, religione, partito, ecc...) che si attribuisca arbitrariamente caratteristiche divine, é una bestialità.
      Luigi, converrai che se rubi una mela di tua iniziativa in galera ci andrai tu, mentre se rubi la stessa mela su ordine di un altro individuo che ti ha indotto a portagliela, il risultato é sempre che lui si mangia la mela e tu vai in galera?
      Giuseppe secondo me é esistito, ma sappiamo troppo poco di lui per capire fino a che punto si sia mantenuto separato dagli Egizi, aveva il potere di vita e di morte, lo avrà esercitato? Si é sposato o ha avuto concubine che lo hanno fatto arrabbiare? Avrà sofferto di gastrite? Di depressione? Mal di denti?
      Non possiamo basarci su esempi così remoti per avere dati certi.

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    13. vero, risponderemo delle nostre azioni nel giudizio finale. non mi preoccupo delle azioni negative, in quanto, come molte persone, non ho mai fatto niente di male, di grave, a nessuno. non ho mai rubato neanche una mela. l esempio che hai fatto, si definisce, mandante, e, se si riesce ad arrivarci, potrebbe essere che riceva una pena maggiore del esecutore, dipende un po' dai casi. è solo per fare un ragionamento, non che penso che il cd debba o riceverà una qualche punizione, eventualmente un rimprovero o un aiuto per capire la negazione alle trasfusioni di sangue. è vero, sono d accordo, di giuseppe, come di tutti i personaggi biblici, non si sa' molto. ma è già bello che alcune qualità, o anche cose negative, si possono leggere nella bibbia e possono essere utili. comunque anche no', visto che siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio, e abbiamo una coscienza. secondo me' giuseppe è stato leale a Yhawe, o perlomeno ci ha provato. come ci saremmo comportati in una simile situazione, alle prese con un faraone un po' disgraziato, e quant altre cose negative ? se avrà indossato qualche cosa raffigurante qualche dio, se avrà subito un po' l influenza del ambiente dove era costretto a vivere, se si è inchinato al faraone, magari per salvarsi la vita, probabilmente Yhawe ne terrà conto e capirà, in fondo è anche un po' responsabilità di Yhawe se giuseppe si è trovato, involontariamente, in quella situazione. in fondo, siccome Yhawe è l unico vero Dio, il reato di idolatria non esiste, e i vari faraoni non erano di sicuro degli dei.

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    14. cambio una cosa che ho scritto. il reato d idolatria esiste, ed è quando si sta' dalla parte di un dio che non è Yhawe.

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  13. Ancora usate il terminerà “il padre era incredulo “come se chi non aderisce alla Watch tower non crede in dio siete ridicoli!Andre

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    1. beth sarim..., ciao Andre (penso Andrea), uso dei termini che facilitino la comprensione e siano contestualizzati, avessi voluto scrivere ad un altro gruppo di lettori non tdg avrei specificato "padre non tdg";
      per quanto, il termine incredulo si adatta bene a chi non crede ad una fede o ad una affermazione, quindi può essere usato anche in altri contesti, ad es: "l'incredulo pastore", l'incredulo coniuge", "il ministro rispose, incredulo", ecc...
      Piuttosto curioso il tuo affermare: "siete ridicoli", nel senso che ti strappiamo il riso? Che le nostre esperienze suscitino ilarità? Che le nostre chiacchierate siano simpatiche? Vero, siamo ridicoli!!! Voglio essere ridicolo e evidenziare quanto di ridicolo mi sia capitato nella vita.
      E' il mio obiettivo evidenziare quanto buffa sia la vita in generale e nei gruppi religiosi in particolare...
      Grazie Andrea per aver capito, siamo ridicoli e abbiamo smesso di essere patetici.

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  14. Andrea, incredulo nel lessico tdg sai bene cosa significa. Ovviamente sarebbe più corretto " non testimone di Geova" ma è una frase piuttosto lunga.
    Salmone, Giuseppe non era cristiano, visto che il Cristo ancora non era venuto sulla terra. La legge non era stata ancora scritta, compreso i 10 comandamenti in cui si trova il divieto di farsi idoli. Se ricordi, quando Giacobbe fuggi con le mogli Rachele aveva con sé dei piccoli idoli familiari rubati al padre.
    Tuttavia Giuseppe aveva un codice morale che rispettava e asserì che avere rapporti adulterini sarebbe stato un grande male contro Dio.
    Lui seguiva la legge morale imparata in famiglia, a costo di rischiare la pelle. Non possiamo sapere fino a che punto fosse stato costretto a venire a patti con gli usi egizi, tuttavia era integrato perfettamente, tanto che i suoi fratelli non lo riconobbero per il suo modo di vestire e truccarsi alla maniera egizia.
    L'articolo penso non volesse essere dispregiativo verso coloro che sono costretti a "truccarsi" alla maniera del gruppo religioso in cui vivono. Il cristianesimo nel corso della storia ha sempre dovuto mimetizzarsi per non soccombere. Paolo che circoncide Timoteo e va a fare un sacrificio nel Tempio, W. Tindale, J Huss e tanti altri dovettero mimetizzarsi in seno alla religione cattolica, fintanto che fu possibile. Ma arriva anche un tempo in cui questo compromesso non è più possibile. Ciascuno voglia usare la propria coscienza e circostanze per stabilire il proprio personale limite.

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  15. Ognuno di noi ha una doppia vita innata, genetica in parte ma anche che si crea crescendo, si chiama personalità e non è una struttura unica ma doppia. Sono comodo sul divano: una parte di me si sta godendo il relax del momento, però c'è l'altra parte che mi sta stressando (cioè la coscienza) ricordandomi che devo alzarmi per andare a sbrigare una faccenda. Uffa dico, stò così bene sul divano... Dai alzati, devi andare! In pratica in testa ho due scimmie che stanno discutendo, ma la persona che sono è riferibile all'una o l'altra entità, oppure sono lo spettatore che osserva? Per dirla alla Freud probabilmente è l'IO che decide alla fine, mettendo d'accordo l'ES con il SuperIO, ma allora siamo in tre, non in due, quindi conduco una tripla vita...

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  16. Beth Sharim non volevo essere scortese è solo che sono stanco di termini usato ormai scaduto Andrea

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    1. Ciao Andrea, capisco, ma non ti fare condizionare da quello che hai visto o dalle ingiustizie subite. Alza la testa!!! Sei libero di essere migliore di quelli che ti hanno fatto soffrire, concentrati sull'oggi, attenua la rabbia che traspare dai tuoi messaggi, usa l'ironia per analizzare i fatti, fidati!!! Ogni volta che penso a quello che ho visto mi sale il sangue in testa, ma non voglio pensare a chi vive in modo misero. Lascia i cani al loro destino!

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  17. Beh allora se non c'era una legge..... nemmeno i dieci comandamenti!
    Abele nemmeno aveva i dieci comandamenti!
    Abramo nemmeno!
    Mosè dovette mettere x iscritto xchè gli israeliti erano cocciuti!
    Giuseppe non si sarebbe mai prostrato davanti al dio Nilo x adorarlo aveva degli esempi passati a cui rifarsi, altrimenti avrebbe commesso ancke immoralità.
    Idolatria è riporre la propria fiducia in altro che non sia Geova,con azioni,opere,parole.

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  18. Beth Sarim..., Abele fu ucciso da suo fratello, oltre a questo, cosa ha fatto di particolare di cui tu abbia contezza? Abraamo, fu quella persona che per riprendere i propri beni materiali uccise centinaia di persone ed era anche disposto a fare un sacrificio umano; in che misura ritieni riproponibile il suo esempio? Tu, faresti un sacrificio umano se ti venisse richiesto da una voce nel buio? Uccideresti altri esseri umani per riprendere i tuoi beni? Mosé non entrò nel paese unicamente per le sue parole alle acque di Meriba, non per l'omicidio di un egiziano o per il comportamento tenuto alla corte di Faraone come membro della famiglia reale. Sei sicuro che Giuseppe non abbia almeno portato degli ornamenti che lo identificassero pubblicamente come funzionario reale? Hai mai visto dal vivo quegli ornamenti? Sono pieni di figure mitologiche tese ad esaltare la divinità del Faraone.

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Grazie per il commento.