Una delle
dottrine fondamentali dei Testimoni di Geova è rappresentata dal
ritorno di Cristo in maniera invisibile nel 1914, col suo Regno
costituito in cielo, ma solo successivamente egli spazzerà via il potere
umano malvagio ad Har-Maghedon. I Testimoni di Geova da molto tempo
insegnano che questo intervento contro i governi umani avverrà entro
"una generazione". Ma qual era l'intendimento negli anni
'60, '70, '80 e primi '90?
Notiamo come
questo veniva spiegato nel famoso libro Verità:
"Quanto
presto accadrà ciò? Lo stesso Figlio di Dio, Gesù Cristo dà la
risposta . Dopo avere richiamato l'attenzione su molte cose che
contrassegnano il periodo dal 1914 in poi come il "tempo della
fine", Gesù disse: "Questa generazione non passerà
affatto finché tutte queste cose non siamo avvenute". (Matteo
24:34) Quale generazione aveva in mente?
Gesù si era
appena riferito a persone che avrebbero 'visto tutte queste cose'.
"Queste cose" sono gli avvenimenti che si sono verificati
dal 1914 e quelli che devono ancora accadere... Alcuni d'essi saranno
ancora in vita per vedere la fine di questo sistema malvagio. Ciò
vuol dire che resta solo un breve tempo prima che venga la fine!
(Salmo 90:10) Ora è dunque il tempo di agire con urgenza se non
volete essere spazzato via con questo sistema malvagio" - La
Verità che Conduce alla Vita Eterna, 1968, pp. 94, 95, §§ 2, 3.
Mi rendo conto
che questo rappresenta il "vecchio" intendimento, ma penso
possano essere fatte alcune utili considerazioni.
1- Questo
intendimento viene presentato come verità assoluta, infatti si dice
"Gesù Cristo dà la risposta".
2- A conferma
viene citata una scrittura fuori contesto (Salmo 90:10). Infatti in
Salmo ci si riferisce alla durata media della vita umana, non alla
durata di "una generazione".
3- Chi avesse
messo in dubbio questo intendimento sarebbe stato considerato poco
spirituale o peggio apostata, mentre il tempo ha dimostrato
l'infondatezza delle
argomentazioni adotte dalla dirigenza dei Testimoni di Geova.
4- Si termina
in tono "intimidatorio" sostenendo che bisogna agire con
urgenza per non essere distrutti.
Ritengo che per
non ripete gli errori sia necessario conoscerli, o come disse Malcolm
X: "La storia è la memoria di un popolo, e senza una memoria,
l’uomo è ridotto al rango di animale inferiore"
L'attuale
intendimento riguardante il tempo che deve passare tra
l'intronizzazione di Cristo in cielo (1914) e la guerra di
Har-Maghedon contro i malvagi è ben espresso ne La Torre di Guardia:
"Lo
schiavo fedele e discreto” usa da molto tempo questa rivista come
canale principale per rivelare gradualmente le verità bibliche.
(Matt. 24:45) Prendiamo ad esempio il nostro intendimento riguardo a
coloro che formano “questa generazione” di cui parlò Gesù.
(Leggi Matteo
24:32-34). A quale
generazione si riferiva? Come spiegava l’articolo “Cosa significa
per voi la presenza di Cristo?”, Gesù non si riferiva ai malvagi,
ma ai suoi discepoli, che presto sarebbero stati unti con lo spirito
santo. Sia nel I secolo che nei nostri giorni sarebbero stati
gli unti seguaci di Cristo a vedere il segno e a comprenderne il
significato, ovvero che Gesù “è vicino, alle porte”.
Cosa significa per
noi questa spiegazione? Anche se non si può determinare l’esatta
durata di “questa generazione”, è bene tener conto di alcuni
aspetti legati al termine “generazione”: di solito si riferisce a
un insieme di persone di varie età le cui vite si sovrappongono nel
corso di un determinato periodo di tempo; non copre un periodo
eccessivamente lungo; questo periodo ha una fine. (Eso. 1:6) Come
dobbiamo quindi intendere ciò che Gesù disse riguardo a “questa
generazione”? Evidentemente Gesù voleva dire che le
vite degli unti che erano presenti nel 1914, quando si
cominciò a vedere il segno, si
sarebbero sovrapposte alle vite di altri cristiani unti che
avrebbero visto l’inizio della grande tribolazione. Tale
generazione ha avuto un inizio, e avrà sicuramente una fine.
L’adempimento dei vari aspetti che compongono il segno indica
chiaramente che la tribolazione
deve essere vicina. Mantenendo il senso di urgenza ed essendo
vigilanti dimostriamo di tenerci al passo con l’aumentare della
luce spirituale e di seguire la guida dello spirito santo. — Mar.
13:37" - La Torre di Guardia 15 aprile 2010, p. 10, §§
13,14
Questo
intendimento non ha convinto molto la base dei Testimoni di Geova:
infatti parlando con i fratelli i pochi che si dicono convinti sono
solitamente quelli più impegnati in congregazione, come anziani e
pionieri. Molti semplicemente lo ritengono l'ennesima speculazione
per dire che la fine è vicina, infatti l'articolo afferma
"l’adempimento dei vari aspetti che compongono il segno indica
chiaramente che la
tribolazione deve essere vicina".
"Questa generazione non basta più, allora allunghiamola!",
probabilmente si saranno detti ai vertici dell'organizzazione.
Vogliamo
ora valutare le ragioni per le quali alcuni ritengono che le parole
di Cristo riguardanti "questa generazione" non abbiano
attinenza con i nostri giorni.
In
Matteo 24:3 viene posta questa domanda a Gesù: “Dicci: Quando
avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e
del termine del sistema di cose?” e la sua risposta dopo aver
elencato guerre, terremoti e pestilenze fu "Ora imparate
dall’illustrazione del fico questo punto: Appena il suo ramoscello
si fa tenero e mette le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così
anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è
vicino, alle porte. Veramente vi dico che questa generazione
non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute. Il
cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno affatto.
In
quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno sa, né gli
angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre. Poiché come furono
i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo"-
(Matteo 24:32-37)
Valutiamo
la grammatica. Questo
è un aggettivo dimostrativo e viene utilizzato per indicare
vicinanza di chi parla a qualcosa nel tempo e nello spazio. Quel
invece
viene
utilizzato
come aggettivo dimostrativo
e
indica
in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi
parla e da chi ascolta. Probabilmente Gesù stava dicendo che "questa
generazione" presente non sarebbe passata tutta prima che le
cose predette si fossero avverate, in contrasto con "quel tempo
e quell'ora", non meglio definiti perché lontani a Gesù e ai
suoi ascoltatori. Penso
non ci sarebbero dubbi se qualcuno vi dicesse "questa crisi
economica è diversa da quella del '29". In questa frase ci si
riferisce a due avvenimenti lontani nel tempo. "Questa crisi"
si riferisce ai nostri giorni, mentre "quella del '29" è
lontana nel tempo perché è stata vissuta dai nostri nonni.
Il
contesto. Nel capitolo 23 di Matteo Gesù aveva parlato di
avvenimenti simili condannando i capi religiosi di allora. Notiamo le
sue parole: "Serpenti,
progenie di vipere, come sfuggirete al giudizio della Geenna? ...
Veramente vi dico: Tutte queste cose verranno su
questa generazione"
(Matteo 23: 33-36) Notiamo che qui è chiaro come non ci sia un
secondo adempimento nelle parole di Gesù Cristo. Per di più nel
capitolo 24 di Matteo Gesù non aveva intenzione di creare allarmismo
o false aspettative tra i suoi servitori, infatti Gesù disse "Badate
che nessuno vi svii" (Matteo 24:4) e ancora "Allora se
qualcuno vi dice: ‘Ecco, il Cristo è qui’, o: ‘È là!’ non
lo credete. Poiché sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti che
faranno grandi segni e prodigi da sviare, se possibile, anche gli
eletti" (Matteo 24: 23, 24) Il contesto quindi chiarisce che
Gesù non voleva creare false aspettative, anzi desiderava che i suoi
discepoli fossero prudenti e che discernessero gli avvenimenti. La
generazione a non passare sarebbe stata costituita dai malvagi, tra i
quali spiccavano i capi religiosi.
Ma
vi sono altri versetti che ci aiutano a stabilire la durata di una
generazione?
1. La
generazione che udì le parole di Gesù vide adempiersi la profezia
entro 37 anni.
Infatti Gesù le pronuncio nel 33 E. V. e già nel 70 E. V.
Gerusalemme fu
distrutta dalle legioni romane guidate dal generale Tito.
2.
La generazione che fu condannata a morire nel deserto al tempo di
Mosè ebbe un
arco temporale di 40 anni. "L’ira di Geova divampò dunque
contro Israele e li fece vagare nel deserto per quarant’anni,
finché tutta la generazione che faceva il male agli occhi di Geova
giunse alla sua fine" - Numeri 32:13
3. Descrivendo
la benedizione di Geova sul fedele servitore Giobbe la Bibbia afferma:
"E dopo ciò Giobbe continuò a vivere per centoquarant’anni e
vide i suoi figli e i suoi nipoti, quattro generazioni. E
gradualmente Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni" - Giobbe
42:16,17 - In
questi versetti si afferma che un arco temporale di 140 anni
corrispondono a
quattro generazioni, della durata di circa 35 anni ciascuna.
Tutti
questi versetti ci aiutano a capire che nel comune parlare una
generazione abbraccia il tempo che intercorre tra un padre e il proprio figlio e quindi all'incirca 35-40 anni
nell'uso biblico.
Al
termine di questa breve considerazione possiamo quindi affermare che
quando Gesù citò "questa generazione" lo fece in maniera
negativa e quindi per logica non voleva riferirsi ai suoi "fratelli
spirituali". Non possiamo quindi speculare oltre sulle parole di
Gesù, non era sua intenzione additare nel lontano futuro un periodo
di tempo entro cui si sarebbero svolti particolari avvenimenti,
infatti poi aggiunse "In quanto a quel giorno e a quell’ora
nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il
Padre". Una
sola domanda: perché l'organizzazione continua a porre "una
carota" di fronte ai fratelli?
( Post di Lucio Forum Osservatore Teocratico )