sabato 19 gennaio 2019

Abbiamo lo stesso senso di giustizia che ha Geova?

Risultati immagini per giustiziaQuesto è il tema del secondo di due articoli Torre di Guardia di Aprile 2017 (edizione per lo studio) dedicati al tema della giustizia. Lo scopo dichiarato per tutti e due articoli nella premessa della rivista è il seguente:
“Quando pensiamo di aver visto o subìto un’ingiustizia, la nostra fede, la nostra umiltà e la nostra lealtà potrebbero essere messe alla prova. In questi articoli esamineremo tre episodi biblici che ci aiuteranno ad avere lo stesso concetto di giustizia che ha Geova”.
Gli episodi biblici presi in esame sono: quello di Giuseppe, quello della famiglia di Nabot calunniato e ucciso da Acab per prendergli la vigna, e poi quello dell’apostolo Pietro per il suo comportamento ipocrita. Lo scopo reale però, è ben diverso da quello dichiarato, basta leggere bene la premessa “Quando pensiamo di aver visto o subìto un’ingiustizia...”.
Perché non è stato scritto “quando abbiamo visto o subìto un’ingiustizia”?
Scrivere in questo secondo modo legittimerebbe l’esistenza di una ingiustizia reale che di conseguenza provoca una reale rabbia e una reale necessità di intervento da chi ne ha facoltà. La frase della premessa invece, permette un interessante giochino in entrambi gli articoli, fatto ai danni di chi vede o subisce un trattamento ingiusto, ovvero la ripetizione ipnotica dei concetti che riporto letteralmente di seguito e che trovate disseminati nei vari paragrafi:
- Come reagiremmo se pensassimo di essere stati vittime di qualche ingiustizia… (leggi: è la tua immaginazione)
- Quando si verificano situazioni del genere, che peraltro sono rare
- ...potremmo erroneamente concludere (leggi: è la tua immaginazione) che nella congregazione sia stata fatta un’ingiustizia a noi o ad altri.
- il nostro modo di vedere le cose risente dell’imperfezione o perché non conosciamo tutti i fatti (leggi: è la tua immaginazione e sei tu l’ingiusto se ti arrabbi)
Se pensiamo di aver subìto un’ingiustizia (leggi: è la tua immaginazione) , dovremmo stare attenti a non fare pettegolezzi. (leggi: sei tu l’ingiusto se ti arrabbi)
-potremmo renderci conto che in realtà non siamo stati vittime (leggi: è la tua immaginazione) di un’ingiustizia.
- faremmo bene a ricordare che parlare di qualcuno in modo offensivo (leggi: sei tu l’ingiusto se ti arrabbi) non migliorerà la situazione
-lasciamo che sia Geova a intervenire (leggi: ma lui non lo farà perché tutti pensano sia la tua immaginazione)
- In rare occasioni, potrebbe capitare a noi o a qualcuno che conosciamo di vedere o subire quella che sembra un’ingiustizia nella congregazione
- Vedremo inoltre in che modo essere pronti a perdonare quando assistiamo a un’ingiustizia nella congregazione ci permette di rispecchiare la giustizia di Geova. (è il girarsi dall'altra parte, non il fare qualcosa, se possiamo, che ci rende giusti)
- In questo caso, l’umiltà li avrebbe protetti: li avrebbe aiutati a non smettere di servire fedelmente Geova (leggi: continua a fare tutto come prima e zitto altrimenti non sei umile), consapevoli del fatto che per Dio non è possibile agire ingiustamente. (leggi: è solo la tua immaginazione)
- Questo significa che, quando emette un giudizio, Geova tiene in considerazione fattori a noi sconosciuti. (leggi: sei tu l’ingiusto se ti arrabbi)
- Come reagiremmo nel caso in cui gli anziani prendessero una decisione che non capiamo o non condividiamo? (leggi: sei tu l’ingiusto se ti arrabbi)
- In primo luogo, l’umiltà ci porta a riconoscere che non abbiamo il quadro completo della situazione. (Nemmeno se la cosa riguarda te e conosci tutto, è solo la tua immaginazione)
- Questa consapevolezza ci spingerà a essere umili, a riconoscere i nostri limiti e a modificare il nostro punto di vista (l’ingiustizia non cambia, ma tu devi farlo: è solo la tua immaginazione)
aspettare con sottomissione e pazienza che sia Geova a porre rimedio alla situazione (leggi: continua a fare tutto come prima e zitto altrimenti non sei umile)
-E si spera che nessun fratello abbia inciampato per l’errore commesso da quell'uomo imperfetto. (leggi: presa per il …. tanto era lui l’ingiusto se si è arrabbiato)
- saremmo capaci di aspettare pazientemente che sia il capo della congregazione, Gesù, a occuparsene (leggi: ma lui non lo farà perché tutti pensano sia la tua immaginazione)
- e se un fratello che ha sbagliato nei nostri confronti continuasse a servire come anziano o ricevesse ulteriori privilegi, riusciremmo a essere felici per lui? (Leggi: preparati oltre al danno pure alla beffa)
- dobbiamo essere determinati a rispecchiare il senso di giustizia che ha Geova, riconoscendo con umiltà i nostri limiti e perdonando generosamente chi sbaglia nei nostri confronti. (Nemmeno se la cosa riguarda te e conosci tutto, è solo la tua immaginazione, sei tu l’ingiusto se ti arrabbi)
                                               
Dopo siffatti articoli il proclamatore medio viene portato a dubitare di se, dei propri occhi e delle proprie facoltà mentali, se vede o subisce un’ingiustizia. Se si arrabbia, non è l’ingiusto che sbaglia, è la vittima che non è umile e pronta a perdonare. Perciò sii sempre sorridente e non modificare di una virgola il tuo impegno teocratico, altrimenti non sei paziente e anche se ci sono prove inoppugnabili dell’errore stai zitto, altrimenti diventi un calunniatore. Aspetta Geova che beninteso non farà nulla, visto che nessuno di noi avendone le facoltà, si fa’ usare come suo strumento. Se il senso di “giustizia” di Geova è veramente quello illustrato e praticato dalla WTS – JW.org, non meravigliamoci se poi si diventa atei.

Questo è un JW.org Effect!

( Post di Gamma Forum Osservatore Teocratico 2017-06-24 15:42:31 )


7 commenti:

  1. Condivido anche la punteggiatura

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  2. Ricordo bene l'articolo. Alla fin fine è sempre colpa del povero proclamatore che si farà tutti i sensi di colpa.

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    1. Funziona così: per il CD direttivo la colpa è dei vari comitati, per i comitati la colpa è dei vari CDF nei branch intenazionali per i vari CDF la colpa è dei Sorveglianti, per i Sorveglianti la colpa è degli anziani, per gli anziani la colpa è dei proclamatori e infine per i proclamatori la colpa è del CD e si rincomincia d'accapo.

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    2. Della serie il cane che si morde la coda,ma così non si viene mai a capo di nulla,le cose si
      incancreniscono e non c'è più nessuna terapia di guarigione.
      L' ostinazione a continuare di questo passo,nonostante i pessimi risultati,la mancanza di umiltà a fare conversione di marcia e a venire incontri ai bisogni dei più deboli,creerà un implosione a catena,poi hai voglia a fare a scaricabarile dandosi le colpe gli uni agli altri.
      Le scritture sono chiarissime,ha chi ha tanto,come responsabilità,verrà chiesto di più,non serve a nulla difendersi dicendo la colpa è degli altri,non funziona con il Creatore,basta pensare ad Adamo ed Eva,allo scaricabile delle colpe,dove ci ha portato.
      Che il Signore ci ponga le mani al più presto,a fare chiarezza e piazza pulita,che non se n'è può più,altro che il felice popolo di Geova,se questo è il felice popolo di Geova,fatemi scendere alla prossima,per favore.

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    3. Gatto di Schroedinger20 gennaio 2019 alle ore 11:33

      Guarda Capitano, almeno gli si deve dar atto di essere riusciti dove nessun altro era riuscito prima: creare il moto perpetuo mediante una batteria alimentata dall'energia potenziale dello scaricabarile. Laddove esistano dispersioni di energia nel sistema vengono compensate dal senso di colpa che si comporta alla stregua del decadimento radioattivo dei radioisotopi. Fino a che il fratello non diventa freddo piombo la macchina funziona... MA a quel punto lo possiamo sempre riciclare come soprammobile di peltro oppure come barre refrigeranti da inserire fra i nuovi zeloti appena formati, esattamente come le barre di moderazione in un reattore nucleare. E via da capo

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  3. Rileggere a distanza di un paio di anni questo articolo mi fa capire come, il forum prima e il blog poi abbiano contribuito alla mia personale crescita in consapevolezza.
    Grazie Gamma, dovresti scrivere più spesso!

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  4. Studio TG del 14-20 Gennaio; tema 'Confidiamo in Geova e vivremo "par. 1 ....in alcuni casi potremmo essere vittime di maltrattamenti. E intorno vediamo sempre più violenza. Non ab alcun dubbio che questi "tempi difficili"(la solita tiritera da oltre un secolo. La fine nel 1914, la fine nel 1925,la fine nel 2975 )sono la prova che viviamo negli "ultimi giorni e ogni giorno che passa ci porta più vicino al nuovo mondo (frase pronunciata dal presidente USA quando trattarono la resa nel 2918 dell'impero Austroungarico )(2Tim.3:1 )chi ha inculcato nella mente di chi ascoltava e leggeva queste false aspettative cotornate da decine di scritture faccendo credere che era la Bibbia a dire ciò, e non la fantasia dello scrittore, perché questi che hanno apostatato, sono rimasti sempre li a scrivere e dando poi la colpa a chi si era creato queste false aspettative. E secondo la direttiva l'apostata è colui che non accetta la spiegazione dell'organizzazione guidata dallo Spirito Santo di Geova. 2 paragrafo, Abacuc."IL SUO NOME SIGNIFICA PROBABILMENTE "CALOROSO ABBRACCIO ".Questa espressione può riferirsi al modo in cui Geova ci conforta, prendendoci per così dire tra le sue braccia, oppure al modo in cui ci aggrappiamo a lui. ........Il suo nome significa PROBABILMENTE "CALOROSO ABBRACCIO ".QUESTA ESPRESSIONE "PUÒ RIFERIRSI "......Per chi fa i commenti la parola probabilmente e può riferirsi diventano; il suo nome significa "caloroso abbraccio, e "questa espressione si riferisce al modo in cui Geova. ....? Il mio pensiero è che dovremmo accettare solo quello che riteniamo che dica veramente la Bibbia e non ciò che vorremo che dica e tenerlo per noi, per non essere classificati come apostati, o il minimo di essere poco s. Cambiare congregazione, forse in alcuni casi, si ma cambiare congregazione significa dare ragione ai cosiddetti Vaccari.

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Grazie per il commento.