Siamo ancora qui per commentare questo nuovo articolo di studio della Torre di Guardia. Articolo molto interessante che ci da spunto per i tanti aspetti che sono legati alla consapevolezza.
Per capirne meglio il senso mi collego alla considerazioni spontanee che sono state fatte nel recente post "Confidiamo in Geova e vivremo" autocitandomi.
"Adesso mi chiederete come si fa trattare il nostro prossimo come adulti? Fra Adulti non si sostengono le cose come ci piacciono ne come ci piacerebbe che fossero. Non so voi ma io mi sono fatto l'idea che gia solo avendo la capacità di dubitare e quindi la capacità di mettersi in discussione si sarebbero potuti evitare i problemi più gravi dell'organizzazione di questo ultimo decennio.
Proprio quelli che sono stati denunciati da Babilonia. Ecco quello che intravedo in questi siti e che accomuna un po' tutta la fratellanza è l'incapacità di farsi domande e di porsi i problemi."
In questa sezione del post facevo riferimento ad alcuni siti e a come gestivano gli argomenti teocratici. In realtà l'argomento relativo agli amministratori di questi siti era un pretesto per evidenziare un'atteggiamento generale molto più complesso e difficile. Non conoscendo l'articolo di oggi non mi aspettavo che si sarebbe risposto così presto alle questioni che ho accennato in questo commento.
L'articolo di questo fine settimana ha il titolo "Da chi ci stiamo facendo modellare?" La scrittura di riferimento è quella di Romani 12:2 che dice “Smettete di farvi modellare da questo sistema di cose”.
Lo scopo di questo articolo è quello di invitare la fratellanza a fare molta attenzione nel giustificare il libero pensiero e non fraintenderlo con la libertà delle scritture (1Pietro 2:16).
16 Siate come persone libere, usando la vostra libertà non come una scusa per fare il male, ma come schiavi di Dio.
Un problema è una possibilità che ti viene offerta per fare meglio. Duke Ellington
Togliento i freni morali lasciando libere le persone di decidere si ottiene un progressivo degrado mortale che rende lecite anche le cose che non sono lecite. L'articolo sale con le considerazioni generali per poi finalmente raggiugere l'applicazione chiave nel paragrafo 15. Il climax centrale viene descritto così:
15 Per riuscire a trasformare la nostra mente e adottare il modo di pensare di Geova, dobbiamo ‘smettere di farci modellare da questo sistema’. Questo significa smettere di guardare, leggere o ascoltare qualsiasi cosa che promuova idee contrarie a quelle di Dio.
Questa esortazione viene ribadito nel paragrafo seguente
16 ... Un altro modo in cui possiamo proteggerci è quello di evitare ogni contatto non necessario con le idee del mondo.
Come potete notare questo atteggiamento è un po' la risposta a quel modo di fare che ha creato il cortocircuito interno e che ha investito una parte della fratellanza che ha incominciato a sentire puzza di bruciato e che in piccola parte ha fatto nascere questi blog e forum vari.
"MacCrimmon e Taylor (1976) hanno proposto un’altra definizione interessante per riuscire a risolvere i problemi. Hanno definito un problema come un gap tra lo stato attuale e quello desiderato, cioè un salto tra il punto in cui ti trovi ora e quello in cui vorresti essere. Se è vero questo imparare a non affrontarli significa rimanere li dove si è."
Il paragrafo 16 è un po' schizzofrenico, inizia dicendo che è inevitabile venire a contatto col mondo e finisce nel dire che dobbiamo evitarne ogni contatto. Che facciamo? Diciamo che questo cortocircuito la fratellanza lo risolve bene prendendo spunto dall'ultima cosa che gli rimane nella testa. Riflettiamo su questa frase "Evitare ogni contatto non necessario con le idee del mondo", Non l'avete già sentita in un altro contesto? Non è esattamente quello che viene attuato con i disassociati? La questione come è facile intuire è importante perchè questo approccio se viene applicato senza criterio ha pregi ma ha anche dei difetti. Se è vero che questo filtro stretto ti impedisce di condividere pensieri negativi esso ti impedisce anche di capire l'entita dei problemi. L'inevitabile è che se dovrai un giorno affrontarli non sarai in grado di risolverli.
Facciamo un esempio: Attraversare una strada è pericoloso? Se è vero questo quale soluzione adotta un genitore saggio con il suo figlio? Questo genitore saggio insegnerà ad attraversare evitando i pericoli o gli impedirà di farlo perchè è semplicemente pericoloso? Può un genitore saggio decidere di non insegnare al figlio ad attraversare la strada?
Facciamo un'altro esempio: il grande clamore mediatico sulla pedofilia da cosa è dato? Il motivo principale in se non è la presenza del fenomeno pedofilia che possiamo considerare come una debolezza umana che trascende dall'appartenenza religiosa. Il clamore è dato dal forte contrasto creato dalla particolare dedizione allo studio e alla preghiera che ogni testimone di Geova è tenuto a fare che ha tenuto occupato per decenni queste persone e che non è servita ad evitare il disastro spirituale. Siamo sicuri che abbiamo imparato ad attraversare la strada? O ancora: siamo sicuri che la pedofilia avvenga perchè le persone implicate non hanno seguito l'esortazione precedente, di evitare qualsiasi contatto con il mondo? Siamo sicuri che negando i fatti, essi poi si risolveranno da soli?
Pensare che i problemi siano insormontabili è quindi non affrontabili potrebbe essere una facile tentazione in cui cadere. Evitarli o addirittura negarli è un po' come la metafora dello struzzo che mette la testa sotto la sabbia. Che ne dite invece di rivoltare questo concetto e pensare l'ostacolo come un'opportunità che aspetta di essere trovata?
Non vi basta?
Tutti i personaggi biblici hanno affrontato problemi che erano più grandi di loro impossibili da risolvere. Pensate a Noè e al diluvio. Pensate a Mosè che doveva parlare al Faraone. Pensate a Mosè davanti al Mar Rosso. Pensate ad Abraamo. Pensate a Giobbe. Pensate a Giona... pensate...
Efesini 4:23,24
23 a continuare a rinnovarvi nel modo di pensare 24 e a rivestirvi della nuova personalità che è stata creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà.
23 a continuare a rinnovarvi nel modo di pensare 24 e a rivestirvi della nuova personalità che è stata creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà.
Perchè l'apostolo Paolo dice agli Efesini di continuare a rinnovarsi?
Citazione:
RispondiElimina---------16 ... Un altro modo in cui possiamo proteggerci è quello di evitare ogni contatto non necessario con le idee del mondo.-------
Sulla base di quali criteri?
Il criterio? Il post lo accenna. Il mondo è pieno di filosofie contrastanti e questo lo rende caotico. Questa separazione consente di semplificare molto l’approccio con i problemi e la vita. Come Testimoni di Geova applichiamo uno spontaneo modello riduzionista estremo che è un po’ quella gabbia a cui siamo un po’ vittime consapevoli. Il problema è che la gabbia non esiste l’abbiamo solo nella testa mentre i problemi, la vita, questo sistema di cose esistono sono veri e sono la nostra realtà. I castelli le rocche sono tutti sistemi di difesa del nostro passato che sono falliti. Adesso per resistere alle prove di Satana possiamo solo affrontarli. Questa guerra non si vince arroccandosi nelle idee. È dura, è una guerra più grande di noi ma abbiamo la Bibbia che ci aiuta e ci dà conforto per superare i momenti difficili.
EliminaE io citerei un altro aforisma: "se vuoi qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non hai mai fatto".. in questo caso, iniziare a pensare con le proprie facoltà mentali..
RispondiEliminaQuesta è una cosa che diciamo è implicita se chiedi a tutte le persone coinvolte in qualsiasi ambiente religioso nessuna ti dirà che pensa con la testa di qualcun altro. Ed è perfettamente plausibile che molti riescano a riconoscere se stessi qualsiasi sia l’ambiente religioso. Così accade anche all’interno dei Testiomoni di Geova. Pensare con la propria testa è un concetto che poco si addice alla ricerca e alla relazione con Dio che è un continuo divenire. Il problema non sono le soluzioni ma il metodo con cui arrivi alle soluzioni. Se hai un modo sbagliato di studiare puoi arrivare a considerare le conclusioni dogmatiche da testimone di Geova equivalenti a quelle dei terrapiattisti. La scuola dovrebbe essere metodologica e non nozionistica.
EliminaChe disastro ma dove vogliono andare a parare? Che senso ha ormai?
RispondiEliminaBravo capitan Kirk pensano di andare avanti con la solita storiella he ha funzionato per 50 anni ma adesso o problemi sono usciti fuori e sono reali bisogna affrontarli ma è difficile ormai sono troppi e irrisolvibili Bisognava pensarci prima no metterli sotto il tappeto tanto poi ci pensa Geova...
RispondiElimina"Iniziare a pensare con le proprie facoltà mentali "Barnaba, sarebbe bello Ma questa libertà non è possibile,perché?semplice, perché chi si battezza come testimoni di Geova inconsapevolmente accetta di entrate e far parte di una struttura, non spirituale come viene fatto credere ma terrena che è quella della Wts con tutte le sue regole a cui dobbiamo ubbidire, che ci piacciano o no. Non si ha nessuna libertà, ci viene sempre suggerito non di consultare noi la Bibbia e trarne le conclusioni e agire in merito a ciò che gabbiano letto, ma di consultare una pubblicazione della Wts che tratta l'argomento e seguire le indicazioni. Noi siamo dentro un recinto, (che questo ci piaccia o no)e come dei carcerati siamo controllati dalle regole che si devono rispettare, proibito avere contatti esterni compresi quelli dei familiari, le lettere in uscita e in arrivo vengono tutte lette. Tutto è controllato anche quando vai a dormire. Noi ci viene detto che la verità ci ha resi liberi. Il paragrafo 13 della pubblicazione menzionata da Capitan_kirk dice "....Geova però non ci costringe a pensarla come lui. "NEMMENO LO SCHIAVO FEDELE E SAGGIO O GLI ANZIANI CI IMPONGONO UN DETERMINATO MODO DI PENSARE (Matt.24:45-2cor.1:24) Ormai questa settimana si studierà l'articolo dal tema "ABBIAMO LO STESSO PUNTO DI VISTA DI GEOVA?,il paragrafo 16 dice "......Non è certo una buona idea fare queste valutazioni in ospedale...."ORA È IL MOMENTO MIGLIORE PER FARE RICERCHE (DOVE?),COMPILARE IL DOCUMENTO CON LE DISPOSIZIONI ANTICIPATE SUI TRATTAMENTI SANITARI E PARLARNE CON IL PROPRIO MEDICO".si facendo firmare IL DOCUMENTO sulla privacy a chi a a che fare con i neurologi Con i psichiatrici, e a chi percepisce una pensione di inabilità (totalmente diversa da quella di invalidità che può svolgere anche altri lavori, )l"inabile non può appartenere a nessuno associazione ne svolgere nessun tipo DI lavoro, se lo facesse gli verrebbe revocata la pensione DI inabilità. Ci viene detto che LO SCHIAVO FEDELE E SAGGIO non obbliga (per salvare la faccia)se uno non firma questi documenti che sono stati ideati dalla cosiddetta bestia selvaggia che deve essere distrutta ad Armaghedon documenti che possono essere revocato in qualsiasi modo anche vocalmente di fronte a due testimoni, in ospedale MEDICO e infermieri io ho avuto parecchi interventi chirurgici in un'occasione a notte fonda ,in stato confusionale per un abbassamento improvviso della pressione e sull'orlo del collasso cardiaco ero io di fronte a due testimoni, gli altri pazienti dormivano,se nel mio borbottare loro dicevano che io avrei detto che avrei voluto IL sangue cosa sarebbe successo?tranquilli nei miei confronti e in quelli di mia moglie hanno rispettato sempre la nostra posizione per esempio per mia moglie un professore l'ha operata con l'ira di diversi infermieri e anestesisti. Ma alla moglie di un altro caro fratello non l'ha operata, Ma a mia moglie gli ha detto che se in futuro ci fosse stato bisogno di stare tranquilla che avrebbe rispettato le sue volontà. E nei miei confronti sono intervenuti in mia difesa anche gli anestesisti. Capitan_kirk condividono IL tuo ragionamento.
RispondiEliminaCome è stato scritto articolo contraddittorio. "Siamo nel mondo,ma non dobbiamo farci influenzare". Beh! allora perché non portiamo la barba? Gesù, gli apostoli e altri portavano la barba... sono questi occidentali che non la portano!
RispondiEliminaChe dire, ancora una volta desiderano schivare il confronto e giocare sull'ignoranza indotta della fratellanza. Non è evitando il confronto con la teoria dell'evoluzione che si danno le risposte sull'origine della vita. Ma tanto si sa che Dio fa miracoli!
Riguardo allo studio dello scorso fine settimana, ho cercato in tutti i modi di provare a fare almeno un commento sull'argomento, ma non sono riuscito a trovare neanche un solo paragrafo che permettesse alla mia coscienza di esprimersi se non ipocritamente.
RispondiEliminaE' stato come al solito il trito e ritrito mantra del "il mondo è il nemico, e la congregazione dei tdg il popolo benedetto di Dio. Tutto il resto fa parte delle mezze misure che non appartengono alla nostra organizzazione.
Il paragrafo 10 serve a catalizzare le menti dei fruitori abituali della torre di guardia, con argomentazioni catastrofiche e generaliste circa il mondo che, essendo in preda al dominio di Satana, ha sì fatto grandi progressi in ogni campo, ma i risultati, naturalmente, sono stati disastrosi. Già questo approccio la dice lunga. Pur non volendo dire che il mondo in generale sia rose e fiori, e pur non negando che tutto il mondo occidentale sia in preda ad una crisi economica generale, non è possibile giudicare semplicisticamente chi non appartiene ai tdG come malvagio, peccatore e disastroso. Il mondo sarebbe davvero finito, ma non è così, perchè, molto grossolanamente, c'è ancora in giro tanta gente buona, onesta e rispettosa di Dio a modo proprio. C'è ancora tanta gente disposta a sacrificare la propria vita per un ideale ispirato al rispetto per il prossimo, ci sono ancora molti individui che volontariamente dedicano la propria esistenza a cause umanitarie degne di ammirazione e rispetto. Dunque è solo cattivo attribuire sempre e solo accezioni negative a tutti quelli "del mondo". Sono stufo di questa classificazione razzista.
Ma andando oltre, e riprendendo la frase sopra esaminata, "Geova però non ci costringe a pensarla come lui. Nemmeno “lo schiavo fedele e saggio” o gli anziani ci impongono un determinato modo di pensare (Matt. 24:45; 2 Cor. 1:24). La responsabilità di mettere i propri pensieri in armonia con quelli di Dio è solo nostra.", come ben sappiamo, non c'è niente di più falso in questa affermazione. Essere all'altezza di quanto affermato in questa frase dovrebbe voler significare come minimo che, chi dovesse dissentire da quanto insegnato dallo "schiavo", o dovesse decidere di acconciarsi e/o abbigliarsi come desidera, dovrebbe essere rispettato, e non ostracizzato. Non si può dire di non costringere nessuno se non è d'accordo su una certa veduta se poi si costringe quest'ultimo a ritrattare tutto o essere tagliato brutalmente fuori da ogni relazione sociale col resto della comunità tdG.
E poi il resto dello studio va avanti minacciando i lettori con questo morboso rischio incombente e reale di essere MODELLATI da questo sistema di cose. Questo perchè evidentemente dall'altra parte si presuppone che i servitori di Geova siano degli psicolabili, incapaci di prendere da sè decisioni, ominidi dalle facoltà cerebrali inferiori, incapaci di fare una distinzione fra le cose....tutto ciò prescindendo sfacciatamente dalla scrittura in cui l'apostolo Paolo invito i cristiani ad "accertarsi di ogni cosa, e ad attenersi a ciò che è eccellente", o a quell'altra scrittura in cui si dice che i famosi e ormai tanto invocati bereani, definiti "di mente più nobile", si accertavano dalle scritture di quanto ascoltavano dai predicatori cristiani, per "vedere se le cose stessero effettivamente così".
Non so voi, ma non sono riuscito ad apprezzare una sola virgola di un siffatto argomento di regime. Ormai, con una consapevolezza sempre più accresciuta, ci si accorge di quanto simili "studi biblici" siano solo goffe e grossolane argomentazioni sempliciotte, prive di ogni sostanza e sincerità.
Il problema è che la wts dice di non lasciarsi modellare dal mondo, ma se loro usano gli stessi criteri della scuola e della scienza, per cui nessuno può mettere in discussione ciò che è stato stabilito a priori essere la verità, altrimenti viene emarginato.
RispondiEliminaDifatti se facciamo una ricerca su cosa significa il termine "teocrazia"
scopriamo che non è affatto un modello cristiano.
"Seguire la teocrazia, glorificando sempre il nostro Dio" sono le parole
di un cantico. Ma siamo sicuri che ci portano a seguire il vero Dio?
Ormai sembrano riviste scritte da strizzacervelli dilettanti che devono tener sedata una massa di pazienti in presa a una crisi di nervi.
RispondiEliminaDiscorsi ed argomentazioni ripetuti da decenni, che non hanno una reale applicazione nel contesto in cui viviamo. Nel mondo è inevitabile socializzare, come si fa ad evitare gente che la pensa diversamente? Si devono evitare? E se fossero gli altri ad evitarci? Ci darebbe fastidio. Sono discorsi semplicistici che anzichè edificare distruggono la fede. Prendendo ad esempio Gesù Cristo, egli affermò che lui ed i suoi discepoli non facevano parte del mondo. Ma questo non significò ignorarlo. Basti pensare quello che eggli fece e quello che insegnò ai suoi discepoli. Gesù stava o non stava con i peccatori? Chi evitava invece? Proprio i capi religiosi o religionisti. Ogni volta che li incrociava entrava in conflitto, non perchè la religione fosse sbagliata ma per gli abusi che vi erano. Gesù non evito affatto le persone, anzi, avvicinò quelle che per nazionalismo evitavano ad esempio i samaritani. Gesù, come sappiamo andò controcorrente. Quello che per i giudei era peccaminoso, sporco o rendeva impuri, Gesù gli andò incontro. Che dire dei lebbrosi, dei ciechi, dei pubblicani delle prostitute. Se facciamo una netta divisione in questa situazione ci accorhiamo che è la religione che vaa contro gli insegnamenti cristiani. Non so se rendo l'idea.
RispondiEliminaQuesta secondo me è solo propaganda. Non si deve socializzare con quelli del mondo? Bene. Allora dovremo evitare: Giornali, televisione, cinema e svago. In pratica sarebbe stato meglio chiuderci in un monastero, almeno avremmo scambiato qualche parola con altri frati. Inoltre, se tutto ciò è da evitare, come si potrà mettere alla prova la nostra fede? Se io attraverso la strada sapendo di finire sotto una macchina evito di farlo. Ma non potrò per sempre rimanere dall'altra parte della strada. Dovrò farmi forza e capire quando è il momento di attraversare. Così si cresce, non si rimane indietro. Questo non significa per forza di cose farsi plasmare dal sistema, ma viverci. Inoltre come si potrebbero aiutare altre persone se non ne conosciamo i bisogni? Bisognerà pure trattarli. Se un nostro vicino è in evidenti difficoltà, cheffà, lo evitiamo per non farci influenzare, perchè è dichiaratamente immorale? Se Gesù ci dice che dobbiamo amare perfino i nemici, dov'è il nesso che dobbiamo evitare il mondo?
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