domenica 4 novembre 2018

A immagine e somiglianza


Ormai è un bel po' di tempo che scrivo e commento sui blog, a volte sono provocatorio, mi piace scrivere con ironia, non sdegno l'autocritica.

Ultimamente mi son detto più volte, faccio questo articolo e poi basta, chiudo con sta roba da smanettoni di teocrazia 😂, ma forse ho sviluppato una dipendenza patologica 🤔 ...  e allora solo questo post e poi smetto! 😁

Per capire il titolo di questo articolo vi allego un piccolo glossario dell'ebraismo che ho creato:

Tanakh = Vecchio testamento

Torah = Pentateuco + tradizione orale

Mishnah (1) = è il cuore della tradizione orale (200 d.c.) suggerisce ciò che è imparato a memoria, per ripetizione, e designa l'insieme della Torah orale e il suo studio

Mishnah (2) = Può anche designare l'insieme della Halakhah (parte legislativa) o ancora una forma d'insegnamento di quella, che non parta dal testo biblico, ma dalle sentenze dei Maestri della tradizione, riguardo a problemi concreti.

Midrash = è un metodo di esegesi biblica seguito dalla tradizione ebraica (100-600 d.c.)

Talmud = è la tradizione orale che contiene gli insegnamenti e le opinioni di rabbini dal 200 dell'Era Volgare fino al V secolo.

Veniamo a noi, nella nostra struttura organizzativa, secondo me (Rabbino Tommaso), siamo a immagine e somiglianza dell'ebraismo.

Abbiamo la Bibbia (essendo cristiani includiamo anche il nuovo testamento = Tanakh), essa viene interpretata secondo un'esegesi dettata da una tradizione ormai centenaria della Wts a cui aderisce l'attuale CD (=Midrash (1)).

Poi abbiamo lo studio delle scritture e come esso è stato applicato nel corso degli scorsi 100 anni che possiamo trovare su Watchtower Library recentemente ampliato fino agli anni 1950 (=Torah), siamo invitati a 'ripetere', quando dobbiamo trovare soluzioni a problemi personali, nelle colonne della Wt (=Mishnah (1)), difatti mai dire io dopo riflessioni penso che ... ma secondo la Wt dell'anno ... pagina ... paragrafo ...

Poi c'è anche il secondo significato di Mishnah o halakhah ossia il Ks (che non è l'abbreviazione di Kyrios= Signore 😉) sono le indicazioni o sentenze dei Maestri della tradizione, riguardo a problemi concreti, (Halakhah poteva portare ed essere espulsi dalla Sinagoga).

Ultimo la Sinagoga che nacque a Babilonia dopo la distruzione del primo tempio e che esisteva al tempo di Gesù, modello delle nostre Sale del Regno.

Siamo sempre legati a vecchi schemi che si ripetono! Non vi pare? #Che noia!

Mi chiedo se avremo mai il privilegio come Mosè di essere faccia a faccia, (magari le spalle andrebbero bene lo stesso) è avere una relazione da figli riscattati, ed essere abbracciati per quello che siamo, contenti di ritrovare un Padre e una famiglia perduti!

7 commenti:

  1. Ciao Tommaso, non ti so dire se ci siano connubi voluti o involontari. Diciamo però che la secolarizzazione dell'organizzazione è un processo che si sta consolidando. Questo si porta dietro tutti i problemi di tutte le strutture organizzate con la necessità di procedure che garantiscano l'esistenza stessa della strutture. Ricordi quando Geova non vedeva di buon occhio che Israele si facesse un re? Per chi crede in Dio è possibile già ora avere una relazione diretta con lui basta per una attimo dimenticarsi dell'organizzazione...

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  2. Non sono del tutto d'accordo con te. L'ebraismo è aperto e fondato sui dibatitti non sono vietate le varie interpretazioni. Lo stesso talmud riporta varie interpretazioni sullo stesso argomento anche con variazioni significative. Ciò non toglie l'importanza di uno rispetto l'altro. Anche oggi ogni maestro in israele può dire una sua interpretazione in base al proprio studio, il tutto nel pieno rispetto di altre interpretazioni. Infatti ad oggi in israele convivono numerose scuole di pensiero ma tutti con l'unico obbiettivo di adorare Dio e tutte vivono nel pieno rispetto reciproco. Cio nell'ebraismo è di fondamentale importanza perché noi non riusciamo a comprendere bene quello che è il tanakh e lo si sottovaluta. Tutte le religioni sopratutto cristiane si appoggiano a quello che è conosciuto come testo masoretico, ovvero quello vocalizzato, pensando che esso sia la vocalizzazione giusta al 100%. Pochi sanno che i masoreti facevano parte di una certa scuola e tradizione e di conseguenza la loro e solo una delle tante possibili chiavi di lettura. Oggi gli ebrei nello studio affrontano il tanakh nudo e crudo ovvero senza vocalie le possibilità di interpretazioni sono piu svariate. Per queato loro si appoggiano a tanti studi di saggi. Infatti tra di loro nessuno considera di avere la verità assoluta. Alex

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    1. Alcuni anni fa ho letto un articolo riguardo l'insegnamento senza la vocalizzazione masoretica in alcune università (pubbliche) americane, lo scrittore (docente) sottolineava gli ottimi risultati nell'apprendimento che aveva riscontrato negli studenti. Non ho approfondito oltre, non so se era un esperimento temporaneo o se stanno continuando ancora oggi, personalmente posso dire che mi trovo decisamente meglio con il testo solo consonantico.

      Tuttavia, non sono a conoscenza di rabbini che facciano lo stesso o che addirittura su questa base stiano sviluppando nuove interpretazioni teologiche (cabala esclusa).
      Puoi fornirmi le fonti delle tue affermazioni?
      Grazie.

      P.S.
      Ti faccio questa domanda solo per curiosità, non perché sia interessato alle speculazioni rabbiniche (v. Tito 1:14; cfr. Ebrei 13:9).

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  3. Forse, se ho capito bene, Tommaso si riferisce al cristianesimo che avrebbe dovuto semplificare le cose. In effetti mettere al palo la legge attraverso il sacrificio di Cristo, "un giogo che né i nostri antenati né noi siamo stati capaci di portare" come disse Pietro, avrebbe dovuto rendere tutto più semplice, e nel 1 secolo fu così. Pian piano però i cristiani sono tornati al passato, prima con i luoghi di culto e oggi con le similitudini (e le complicazioni) di cui parla Tommaso. Certo, su libertà di pensiero, di studio e di interpretazione le similitudini finiscono....

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  4. Certo l'ebraismo moderno si è evoluto e sicuramente è aperto a più interpretazioni, il cristianesimo come inteso da noi tdG con le tradizioni di pensiero a cui siamo legati, si è tornati a riproporre metodi che dovevano rimanere appesi al palo.

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    1. Condivido il tema di Tommaso L’underground giudaizzante che abbiamo permane. Ovviamente più ci si avvicina ad una lettura integralista più il transfer della crisi del popolo di Israele investe chi lo legge.

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    2. Pienamente d'accordo, Osservatore. Ma direi che c'è di più. Una volta messa al palo la Legge, fu il Nemico a utilizzarla. Di fatto quelli che perseguitavano Paolo erano i giudei dall'esterno e i cristiani "giudaizzanti" dall'interno della congregazione. Tutti questi promuovevano, con la forza o con la persuasione, l'osservanza stretta della Legge. Ovvio che il Nemico aveva tutto l'interesse a dimostrare l'inutilità del sacrificio di Cristo e questo suo tentativo di "imporre" la Legge ai Cristiani tendeva a farli deviare dalla vera fede e a farli restare ancorati al passato. Nelle congregazioni di Gerusalemme correva voce che Paolo fosse un apostata che aveva deviato dalle legge di Mosè. E' probabile che diversi di quelli che la pensavano così non siano usciti da Gerusalemme dopo il 66 E.V., ancorati com'erano a leggi e tradizioni ormai senza valore.
      Quando oggi vedo le similitudini di cui parla Tommaso, le Sale come le sinagoghe, le tre feste annuali che corrispondono ai tre congressi e alcuni divieti della Legge reinterpretati anche in modo eccessivo ma di fatto non confermati nel NT (appesi al palo anche quelli), il sospetto e che oggi, come allora, ci sia lo zampino del Nemico.

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Grazie per il commento.