Molti della fratellanza hanno da poco concluso lo studio dell'articolo di questa settimana dal titolo "Onnipotente ma premuroso".
Perché facciamo questo commento? Perché abbiamo notato diversi aspetti che ci hanno lasciato perplessi. Così vogliamo condividerli con voi e sapere cosa ne pensate.
La scrittura di riferimento è quella del Salmo 103:14 "Geova sa bene come siamo formati, ricordando che siamo polvere".
L'articolo prende in considerazione tre esperienze di fedeli servitori che sono stati oggetto della premura di Geova. Premura che nasce dalla consapevolezza della miseria umana che la scrittura del Salvo ricorda abbiamo intrinseca.
Gli esempi di questa speciale considerazione sono 3. Eli ripreso da Samuele, Mosè che rifiuta l'incarico, gli Israeliti che escono dall'Egitto.
Le anomalie che riscontriamo sono diverse. Nella prima esperienza l'articolo evidenzia come Geova aiuta Eli a comprendere l'importanza delle parole che dovrà pronunciare a Samuele. L'applicazione però è disallineata rispetto al racconto e al tema della torre di Guardia.
In un primo momento (par. 5) si capisce che l'oggetto della premura è Eli ma nella applicazione (par. 6) invece si incoraggia i giovani a non aver paura.
Qui sembra che l'articolo devii dal tema scottante che si rischiava di cadere. Eli era il sommo sacerdote di Israele e Samuele non era ancora il profeta di Geova ed era solo un adolescente. Chi rappresentavano Eli e Samuele? Eli non rappresenta l'autorità teocratica uno dei sommi sacerdoti che aveva la responsabilità spirituale in Israele? Non era lui Eli un eletto venuta meno e Samuele la voce che avrebbe dovuto pronunciare la sentenza di Geova nei suoi confronti?
Ripetiamo. Come viene applicato questo racconto? Nel par. 6 Eli viene semplicemente dimenticato e Samuele diventa il giovane da incoraggiare a non aver paura perchè Geova è premuroso con lui così come lo è stato con Samuele.
La seconda esperienza e Geova che da un incarico a Mosè e Mosè gentilmente rifiuta. Ora questa cosa mi fa impazzire perchè c'è gente che nella teocrazia farebbe carte false per ottenere incarichi e "privilegi" e invece qui abbiamo un Mosè che proprio non ne vuole sapere rimandando al mittente a Geova stesso il privilegio che voleva dargli.
Come viene applicato? Nel par. 10 viene detto sostanzialmente che così come Geova è stato premuroso verso Mosè anche noi dobbiamo esserlo con chi dobbiamo rendere conto con la nostra autorità essendo gentili e avvicinabili.
Anche in questo caso noto un disallineamento interpretativo, perchè non intravediamo un problema di avvicinabilità. E' evidente che Geova Dio non rappresenta un autorità relativa ma l'autorità assoluta e nonostante tutto Mosè non sembra che fosse condizionato ne tanto meno suggestionato da Geova. Geova rispettò la dignità di Mosè e si adeguò alle sue necessità. Possiamo dire che accade lo stesso nelle congregazioni? Possiamo dire che vengono dati incarichi con questo tipo di premura? Possiamo dire che viene data dignità alla fratellanza quando i fenomeni di dissenso vengono sedati con strategie teocratiche?
Veniamo al terzo ed ultimo punto. Qui in questo articolo l'anomalia è di un altro tipo. Nel par 11 si legge:
"Gli israeliti erano probabilmente più di tre milioni quando nel 1513 a.E.V. lasciarono l’Egitto. Tra loro c’erano tre o anche quattro generazioni di persone..."
Qui c'è una anomalia nell'uso della parola generazione che ho condiviso con altri fratelli consapevoli. Diciamo che da un po' di tempo a questa parte il concetto è cambiato per cercare di giustificare l'interpretazione di chi avrebbe visto e vissuto negli ultimi giorni dal 1914. Quini abbiamo una generazione unica che condivide un tempo lungo di durata ignota. Ma in questo paragrafo si parla invece di più generazioni contemporanee ripristinando in parte il concetto che avevamo dall'inizio di questo termine. Questo saltello da un concetto all'altro crea un po' di disordine e stride un po' con la dichiarazione di intenti seguenti che leggiamo nel par. 15 dove si ricorda invece che Geova è un Dio di ordine.
Che la pace dello spirito santo sia con tutti voi.
CK
Salve, premetto che nn ho letto l'articolo in questione, per nn turbarmi più di quanto giá lo sia, ritengo che certe applicazioni siano piene di contraddizioni, e questo avviene sempre più di frequente. Ad esempio, nella rivista di studio TG di febbraio 2016, dal tema " Impariamo dai leali di Geova", al paragrafo 3 vengono menzionati alcuni personaggi Abisai e Gioab, come esempi di lealtá e rispetto verso Davide, pur sapendo dell'adulterio con Betsabea. Nn solo, se leggete le scritture riportate, è aberrante ciò che fece Gioab, sempre per dimostrare la sua lealtá a Davide. Collegate il paragrafo 3 e relative scritture e confrontatele con le applicazioni dei paragrafi 6, 13, 14....forse avete fatto anche voi le mie stesse riflessioni.
RispondiEliminaCiao Anna, benvenuta!
EliminaSi, ricordo che fu fatto un post sull'articolo in questione a suo tempo. Purtroppo di articoli che danno spiegazioni a zig zag ce ne sono a bizzeffe. Farne vedere le incongruenze spero possa servire alla fratellanza a sviluppare la capacità di distinguere il teocratichese, che usa le scritture a suo vantaggio, dallo studio e ricerca biblica senza preconcetti che tutti noi dovremmo sviluppare.
Grazie Barnaba, io ci ho provato sai, ovviamente con certuni che credevo potessero capire almeno quello che leggevano nn da fonti ritenute " tossiche", ma dalle loro stesse pubblicazioni. Nn ci sono riuscita, eppure le incongruenze e le applicazioni fuori luogo sono evidenti. Quante volte abbiamo letto o sentito che il carro di Geova nei cieli corre velocemente e che alla stessa velocitá corre la sua organizzazione terrestre? I fatti dimostrano che più che un carro supersonico, siano dotati di una " carrettella', per di più con nessunissima intenzione da parte loro di fare riparazioni. Ciao
EliminaPurtroppo si può aiutare solo chi già si fa domande e cerca risposte. Chi vive felice nella caverna (c'è un post con un video di Scardovazzi che lo spiega) puoi solo turbarlo e ti si rivolterà contro.
EliminaDi articoli,con esempi di personaggi biblici con relativa morale,ce ne sono tanti,anzi troppi impiegati a libero uso e consumo,per far dire alla Bibbia di tutto e di più.
RispondiEliminaQuello che mi ha sempre lasciato basito e' l'esempio di Davide che ritroviamo spesso,nonostante
abbia ucciso volontariamente e con premeditazione Uria,per divertirsi con la moglie,commettendo adulterio,alla faccia di tutti gli astanti,più una serie di peccati contro Geova stesso, non ubbidendo ai suoi comandi e per punizione sono morte migliaia di persone innocenti per pagare il suo peccato,c'è lo troviamo spesso e volentieri,citato come esempio di lealtà e integrità assoluta a Geova.............hai voglia a dire che Lui legge i cuori,ma una condotta così sfacciata e riprovevole
personalmente non mi ha mai incoraggiato,forse sarò io che non sono in linea con la veduta dell'organizzazione,ma certi atteggiamenti non li evidenzierei in senso positivo e da imitare,altrimenti ne vedremo delle belle in tutti i sensi.
In generale c’è niente di male nel far vedere contraddizioni o esprimere dubbi.
RispondiEliminaE che spesso manteniamo l’impostazione da TdG predicando le nostre interpretazioni la nostra ragione.
Si si ragionate sulle riviste che distraggono in Giappone stanno facendo i saldi quello che era una volta un paese con crescita esplosiva si diceva donate a geova e loro vendono e incassano Ci stanno riempendo di bugie
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