Il famoso psichiatra è
molto preoccupato: «Oggi vige la paura dell'altro, la cultura del nemico,
"dell'Io, da solo"». «Accettiamo di essere fragili, diciamo
"Noi, insieme, ce la faremo"»
Lo scrive nero su bianco, a
pagina 146 del suo nuovo libro Homo Stupidus Stupidus (Rizzoli) «L'attuale
società non mi piace» poco più avanti il professor Vittorino Andreoli, uno dei
maggiori psichiatri italiani, è lapidario e parla di «agonia della nostra
civiltà».
Professore siamo messi davvero così male?
«Intendiamoci, non è un
libro apocalittico il mio, non pronostico la fine del mondo. Quello che io vedo
sono i segnali della fine della nostra società occidentale, quella nata dall'Atene
classica, cresciuta con l'Umanesimo, quella che io amo. Non sono un filosofo,
non so fare teorie astratte. Io raccolgo ciò che mi racconta la gente che viene
da me perché sta male, è angosciata».
Perché questa angoscia diffusa?
«Il sentimento comune è la
paura, ma non quella sana, che ci permette di essere prudenti e prevenire i
pericoli; quella, insomma, del bambino che siccome ha paura del buio non va in
giro quando non ci vede rischiando così di cadere. Oggi siamo in preda al
panico diffuso, che ci fa vedere in ogni angolo un nemico e non ci fa più
comunicare con l'altro, con il diverso. Così il nostro mondo si restringe a
questo oggetto che teniamo in tasca, il telefonino, in cui riponiamo tutto».
I cellulari, la tecnologia, non li vede come opportunità?
«Per come li stiamo usando
no. Perché l'uomo si sta comportando in modo stupido: fa cose contro se stesso,
contro l'evoluzione. Affida la propria memoria, quella dei numeri oltre che
quella semantica, alle batterie al lido e questo porta a una, regressione
cerebrale purché quando un organo non è usato, regredisce. Altro che Sapiens, Stiamo
diventando Homo Pulsionalis. Le nostre azioni sono mosse più dagli istinti che
dalla ragione».
Da che cosa si desume?
«Prima di tutto dalla
distruttività senza scopo: l'uomo distrugge, uccide l'altro, se stesso, non
rispetta la vita, la spreca facendosi dei selfie in bilico su un tetto e
cadendo di sotto, oppure gettando i figli da un balcone, annientando le donne.
Facciamo del male agli altri pur sapendo che si riverserà su di noi. È un controsenso
chiamare questi uomini Sapiens. Stiamo distruggendo persino la memoria del
passato, i siti archeologici, l'ambiente che ci serve per vivere. Tutto»
Il passato non ci interessa. E il futuro?
«I miei pazienti, oltre
alla paura, soffrono perché non riescono a immaginare il futuro. Ma se non si immagina
il futuro, non esiste il desiderio, che è la spinta di ciascuno a essere domani
diverso da oggi. Siamo appiattiti sul presente, instupiditi, appunto».
Un presente in cui l'uomo, dice lei, è senza etica?
«Certo, se chiamo tutti
nemici, perché vivo nella paura, se temo perfino mio fratello, allora il
rispetto dell'altro, le regole dei vivere sociale, non esistono più. Esiste
solo l'Io, smisurato, che vive ogni eccesso, anche quello di mostrarsi, di
continuo. Nell'era dell'uomo senza misura, che vuole apparire a tutti i costi,
bisogna puntare su quelli che io chiamo i Nessuno con la N maiuscola, grandi
forze ma silenziose».
Professore, ma ci sarà un rimedio?
«Dall'era dell'Homo
Stupidus Stupidus ci salverà la riscoperta dell'Homo Fragilis, colui, che non
dice sempre: "io posso e quindi faccio", perché il verbo
"potere" in questo modo è davvero odioso. L'Homo Fragilis sa che la
fragilità non è debolezza, ma è il riconoscimento dei propri limiti, che sono naturali:
non siamo fatti per volare, no? Così si riscopre l'altro dicendo: "Se tu
mi aiuti noi, insieme, ce la faremo". E solo quando Io troverà di nuovo
Noi, rinascerà un nuovo Umanesimo. L'Umanesimo delle fragilità. Oggi nessuno
vuole essere fragile, ci si preoccupa se un figlio lo è: ma dall'incontro tra
due fragilità nasce il bisogno dell'altro l'amore, la forza, la famiglia».
Betta Carbone
Bella la chiusa, riconoscere le proprie fragilità e l'apertura all'altro per rafforzarsi insieme. Credo che Gesù volesse proprio questo, che i veri cristiani riuscissero a superare le barriere della paura con l'amore e vedendosi come un corpo unito di cui lui è la testa.
RispondiEliminaCome in un corpo non ci sono organi e parti tutte uguali, ciascuno può fare la sua parte per il bene dell'intero corpo.
Ti dico quel che penso la psicologia era un po’ la nuova frontiera che doveva risolvere i problemi dell’umanità. C’erano troppe aspettative e col tempo tante cose sono state ridimensionate. Detto questo la terapia psicologica è una cura valida che è stata scandalosamente osteggiata anche è più che altro dal corpo dirigente.
RispondiEliminaLa soluzione ottimale era prega di più,studia di più,vai in servizio e vedrai che non servono farmaci e psicologi.
EliminaDifatti dopo tanti anni, raccogliamo il frutto di queste idee farlocche,siamo circondati da una marea di persone psico labili,con disturbi comportamentali evidenti,ma questo non nel mondo,ma nella congregazione.
Questo perché molti anziani con la quinta elementare,senza offesa,si sono autoproclamati
migliori dei psicologi e medici mondani,e questo è quello che ci ritroviamo,un po' come il CD autoproclamatosi come unico e vero canale divino,ecco come ci ritroviamo,appunto.
Andrew il tuo commento mi da spunto per una considerazione dopo aver premesso che sono in accordo con lo spririto del commento che hai dato. Non vorrei essere scambiato per un populista ma tendenzialmente sono un po' refrattario alle distinzioni di classe qualsiasi siano. Quindi diciamo che non ho pregiudiziali sulla appartenenza alla quinta elementare di un qualsiasi anziano se poi questo abbia fatto seguito alla evoluzione del suo pensiero maturando e diventando "adulto" spiritualmente. Come correttamente fai notare il problema non è nella classe di istruzione a cui apparteniamo ma all'incapacità di capire chi siamo e cosa vogliamo ottenere.
EliminaMolti, troppi anziani vivono talmente dissociati con la realtà che pensano di vivere una favola sia un po' la chiave per soppravvivere alla cruda e quotidiana realtà depressiva. Ma questi anziani nei loro deliri di onnipotenza non sono i carnefici del sistema.
Chi pensa questo sono i riformisti e per questo propongo riforme burocratiche per cercare di salvare capra e cavoli.
Tutti questi cialtroni che imperversano le congregazioni (cialtroni del quale faccio parte) sono invece vittime delle riforme e dei continui aggiornamenti da circolare che l'organizzazione ci elargisce gratuitamente. Se diventassimo consapevoli di questa gratitudine ne faremo a meno rimandando al mittente le buone intenzioni e l'incompetenza del grande fratello.
Geova Dio ha un popolo e anche un corpo direttivo questo però sappiamo che oltre ad essere discreto e saggio è sicuramente consapevole! La vera rivoluzione è che tutti i nominati e tutta la fratellanza diventasse consapevole solo così diventerebbe la stessa cosa del popolo di Dio e allora e solo allora avremo un corpo direttivo consapevcle.
Scusa Capitan Kirk,ma avevo capito che non eri più un nominato o ho frainteso il tuo scritto?
EliminaNon per giudicarti,ma solo a titolo informativo,tutto qua'.
no no sono ufficialmente un ex, un giorno ti spiegherò
Elimina@C.Kirk
EliminaHo letto con attenzione il tuo commento. Non ho nulla contro la quinta elementare, sia chiaro. Ho avuto a che fare di persona con nominati che non hanno nemmeno quella e ti assicuro che sono degni di doppio e triplo onore per l'amore vero che li muove all'interno della congregazione, a discapito di fighetti diplomati e laureati spinti dall'ambizione jw fine all'esaltazione di se stessi.
Tuttavia per esperienza devo dire che molto spesso, per trattare determinate situazioni molto specifiche e delicate, ed entrare in aspetti specifici, non ultimo
problemi depressivi, coniugali, psicologici, patologici, ecc. ecc. la quinta elementare può costituire un problema. Non a caso, chi si occupa da vicino di queste cose al di fuori della ns. organizzazione ha una preparazione specifica e non si accinge a gestire questi problemi delicati a mo di azzeccagarbugli (o azzecca circolare) come facciamo noi.
La Bibbia parla di 'doni' diversi negli uomini, non a caso...
"Geova Dio ha un popolo e anche un corpo direttivo questo però sappiamo che oltre ad essere discreto e saggio è sicuramente consapevole! La vera rivoluzione è che tutti i nominati e tutta la fratellanza diventasse consapevole solo così diventerebbe la stessa cosa del popolo di Dio e allora e solo allora avremo un corpo direttivo consapevole"
EliminaPerdonami Capitano, in questo passaggio sembri dire una cosa interessante e sicuramente profonda, ma non l'ho capita..
Che Dio ha un popolo, non ci piove. Che abbia un Corpo Direttivo... ma non ho capito, quello attuale della WT non lo è perché non è consapevole? E se non è quello della WT di chi si tratta?
@Voice ti ringrazio per l’attenzione e per il commento. Sono d’accordo il problema è la presunzione. Fra un presuntuoso ignorante e un presuntuoso istruito non saprei. Di recente c’è un articolo su repubblica dove una troupe televisiva è intervenuta nonostante gli espliciti divieti che hanno per salvare degli ignorantissimi pinguini destinati a morire. Li hanno salvati davvero magistralmente e il video è molto commovente. Alla fine mi sono sentito un po’ pinguino...
Elimina@LiberoPensatore Il commento è un po’ il frutto dei pensieri che sto maturando per una teoria del tutto. (Cercatela su wiki è interessante). Ammetto così di non avere le idee molto chiare. Il tutto per me parte da presupposti che esista un Dio e che abbia un proposito e che questo proposito coinvolga le persone. Così la mia eresia è quella di cambiare l’immagine dello schiavo rovesciando il verso del canale di comunicazione.
EliminaLo spirito santo agisce nella congregazione e sale verso l’alto. Da questa premessa nasce il commento.
Esatto Capitano, d'altra parte in molti altri settori della scienza gli inizi sono stati deludenti o sopravvalutati, ma con l'avanzare dell'esperienza e degli studi si sono perfezionati nei vari settori. Comunque quello che ho trovato interessante nell'intervista al prof. è stato l'analisi accurata della società in cui viviamo, di cui anche noi tdG facciamo parte e siamo influenzati in bene o in male.
RispondiEliminaPoi come ha commentato correttamente Barnaba vi è un'interessante similitudine tra le indicazioni del prof. con quello che dice Gesù.
Opinione personale che le scritture in alcune sue parti è un vero libro di psicanalisi applicata, pensa al libro di Proverbi eppure al capitolo 4 di Efesini, o al capitolo 3 di Colossesi, solo per fare alcuni esempi.
Inoltre è mia convinzione che blog come questo e altri servono oltre che a portare all'attenzione della fratellanza questioni che riguardano i tdG, sono anche uno specchio del nostro io (l'io dei consapevoli e dei problemi che affrontiamo) in cui possiamo scrivere le cose più personali (appunto le nostre fragilità), confrontarci, a volte anche incoraggiarci.
Quello del web può sembrare un modo freddo e distaccato di mostrare amore, ma quando è usato in modo corretto, certe volte supera il calore umano esistente in alcuni luoghi reali!
Condivido @Tommaso il blog è un ottimo modo per mettersi in discussione. E' un modo per essere consapevoli fr al'altro l'articolo di studio per domani ne parla.
EliminaLe analisi del professore, benché giuste nel considerare l'uomo chiuso in se stesso e reticente,non riescono in un certo senso a stabilire la causa di questa disgregazione sociale.
RispondiEliminaDobbiamo partire dall'idea che l'uomo comune considera importanti denaro,istruzione, beni materiali, e su quella base "misura" il grado di affinità .
Anche nella congregazione ci è lo stesso modo di vedere le cose,con l'aggiunta della teocrazia.
Quindi coloro per esempio che nella società non vogliono per esempio vaccinare i figli,o fare trasfusioni o portare avanti idee alternative vengono visti come una minaccia per l'ordine costituito.
Nella stessa maniera nella congregazione cristiana chi sostiene intendimenti diversi da ciò che insegna il corpo direttivo viene emarginato.
Il meccanismo è lo stesso.
Prendiamo due esempi
1* studentessa tunisina impiega 5 anni per presentare una tesi sulla terra piatte.
2* ex membro del corpo direttivo Raymond Franz viene espulso perché sosteneva intendimenti diversi dalla Wacht towers.
Non entrando nel merito, l'analogia fra i due sistemi è evidente.
Perché in un certo senso prevale lo status quo.
Anche in questo noi continuano a giudicare il nostro prossimo per quello che appare agli occhi.
La parabola del buon samaritano insegna che la misericordia deve trionfare sul giudizio, e chi giudica senza misericordia sara giudicato senza misericordia.