lunedì 19 novembre 2018

Le 9 felicità

Matteo 5:3-11
La felicità come deriva dalle parole di Gesù descritta in questi versetti è legata a certi schemi mentali come 1) la consapevolezza, 2) l'afflizione, 3) la mitezza, 4) il desiderio di giustizia, 5) la misericordia, 6) la purezza, 7) la pace, 8 e 9) la persecuzione.

Ma cosa voleva veramente insegnare Gesù?
Perchè le 9 felicità compaiono in Matteo un vangelo scritto in ebraico per gli ebrei?

Credo che la felicità sia un processo di sottrazione, quando riusciamo a tagliare i fili di certi schemi mentali allora la felicità fluisce liberamente senza ostacoli.

Vi faccio due esempi che sono in antitesi:
1) in generale le persone associano la felicità alla ricchezza, se tagli l'associazione di questo schema mentale vedrai che potrai essere povero ma felice.

2) un ladro è felice quando riesce a farla franca e ottenere un bel gruzzolo di euro, se tagliasse questo schema mentale, forse per un po' sarebbe infelice (uso il congiuntivo perchè dipende dal desiderio di cambiamento del ladro).

E allora perchè Gesù fece queste associazioni?

Credo che Gesù volesse insegnare proprio questo a quella povera gente che soffriva perchè emarginata, erano infelici perchè tale sentimento fluiva dall'associazione col modo di pensare della cultura dominante farisaica.

Gli schemi mentali associati alla felicità descritti da Gesù, non erano praticate dai farisei verso la povera gente, a eccezzione dello schema numero 2, 8 e 9 praticata con grande soddisfazione dei farisei, materializzatasi con l'uccisione di Gesù.

Per come leggo questi versetti da consapevole, (la consapevolezza la prima delle felicità che apre la strada a tutte le altre) Gesù invitava a tagliare gli schemi mentali farisaici evidenziando l'esatto contrario, liberarsene per poter essere realmente felici, e non credo volesse far diventare quegli uomini e donne schiavi e infelici di nuovo soggetti a ideologie simil farisaiche.

8 commenti:

  1. Non è facile uscire da certi schemi mentali, vi siamo immersi fin dalla nascita, dando peso alle opinioni degli altri, al modo di pensare della comunità in cui viviamo. Gesù rovescio gli schemi creando non poco scandalo, voleva con questo insegnarci qualcosa..

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  2. Gesù parlava a persone che avevano le scritture ebraiche e aramaico,affiancate da un altro libro di interpretazione farisiaca che Gesù condanna in parecchie occasioni, e se aggiungiamo che erano sotto il dominio dell'impero romano, con le sue leggi da rispettare, e come dici tu Barnaba avevano uno schema mentale basato su regole umane, che non avevamo nulla a che fare con quelle di Geova. E sicuramente voleva insegnare sia all'uditorio presente di quel periodo che a tutti noi oggi.

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  3. Salvando gli aspetti utili alla formazione e al consolidamento dei valori della vita contenuti nei vangeli, ho trovato molto utile leggere i libri “Sotto falso nome” di B. Ehrman e “Gesù - Una biografia rivoluzionaria” di J.D. Crossan.
    Questo per approfondire meglio la figura di Cristo con ulteriori elementi.

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    1. In questi libri si parla di Dio e del suo proposito?

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    2. Si affrontano aspetti importanti per farsi un’idea di ciò che rappresenta il personaggio Gesù e i libri biblici che sono ritenuti, secondo il parere di semplici uomini, di origine divina.
      Non credo che il presupposto di parlare di Dio e dei suoi eventuali propositi sia un fattore determinante per prendere in considerazione un approfondimento.

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    3. Possiamo leggere tutti i libri non ci sono problemi di questo tipo debunker evangelico ne escono tutti gli anni. Ma considera questo, se non credo in Dio posso demolire qualsiasi cosa del messaggio biblico facendo tabula rasa di qualsiasi personaggio anche dei precetti etici che tenti di salvare.
      I presupposti per l’apporccio critico alla Bibbia ti consentono di capire intenzioni scopi e anche gli elementi di pregiudizio.

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  4. @Ryo non era mia intenzione mettere in dubbio la genuinità degli insegnamenti di Gesù, ma bensi il modo deformato con cui viene applicato, come se la felicità fosse direttamente proporzionale alle nostre opere elevate al quadrato.

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    1. Certo, gli insegnamenti di Gesù sono qualcosa di utile e hanno una morale.
      Indipendentemente da chi possa realmente essere stato Gesù.

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Grazie per il commento.