venerdì 23 novembre 2018

Domande sul diluvio: Le risposte della fratellanza 3 parte

Domanda 8 - Per questa domanda abbiamo bisogno di fare una premessa: Gesù ha usato metafore e allegorie diverse; in una, molto particolare, si parla di persone morte che hanno una vita nell'aldilà (Luca 16:19,31). Quale metodo usiamo per comprendere la natura di questa controversa parabola? Come riusciamo a riconoscere che le figure di questo raccondo conosciute da tutti i giudei dell'epoca sono metaforiche? Fatta questa premessa in Matteo 24:37,39 Gesù utilizza il racconto del Diluvio evidenzianto la parte allegorica del racconto stesso. Gesù testimonia quindi che il diluvio è esistito e le persone che, a differenza di Noè, erano disapprovate da Dio continuarono la loro vita "finché venne il diluvio e li spazzò via tutti". In questo caso risulta evidente che Gesù testimonia l'universalità del giudizio solo su tutti i malvagi e non di tutta la terra. E corretta una affermazione di questo tipo?

  • Si, Salmo 78:2-4 secondo me è la chiave di lettura di questo racconto, citato in Matteo 13:34,35 con riferimento a Gesù. it-1 1261-1262 “un’espressione proverbiale” (ebr. mashàl), termine che lo scrittore del Vangelo traduce col greco parabolè". Questo modo di esprimersi è scrivere era comune nei popoli orientali, quindi per il Diluvio trattasi di una parabola che descrive fatti e personaggi reali.
  • Gesù insegnava in modo da poter essere capito. All'epoca alcuni giudei credevano nell'aldilà e lui lo usa per insegnare, credevano nel diluvio universale e lui lo usa per insegnare. Mio figlio crede in cappuccetto rosso e io lo uso per insegnare, anche se è ovvio sia una favola.
  • A mio modesto parere la domanda andrebbe riformulata in modo più chiaro.
  • e ci mettiamo anche lo schiavo fedele e saggio fra le metafore? c'è posto!
  • Se il giudizio fu universale nel senso dell'umanità, allora bisogna almeno riconoscere che l'universalità rispetto al pianeta è comunque un'opzione. Altrimenti, sarebbe dovuto servire un altro miracolo per arrestare le acque dal coprire l'intero globo. E' difficile, poi, ricavare lezioni sull'aldilà da una parabola, e anche da che cosa Gesù indicasse con "tormenti" dato che parlava in aramaico ed è una traduzione in greco. Lo stesso Lutero aveva enormi dubbi sulla portata letterale di quella parabola. Pecore e capri non si intendono, infatti, a livello letterale. Ma anche se fosse davvero così, questo non fa altro che corroborare l'ipotesi della vera universalità del diluvio.

Domanda 9 - La quantità di acqua presente sulla terra non è sufficente per coprire tutti i monti della terra. Per giustificare la copertura dei monti si parla di sconvolgimenti geologici causati dalla pressione dell'acqua (g68 1/12). Tralasciamo il fatto che è impossibile giustificare fisicamente la creazione pressochè istantanea di catene montuose con un semplice calcolo di compenso energetico. In tutta la terra ci sono conformazioni che non possono aver resistito agli sconvolgenti trasformazioni telluriche del 3000 aEV senza lasciare alcun indizio (Gran Canyon o anche i millenari ghiacciai dell'antartide). Un altro elemento naturale che per comprendere l'età non ha bisogno della datazione al C14 è la stallatite delle grotte. In Germania nell'Erdmannshöhle c'è una stallatite che ha più di 100.000 anni. Le stallatiti di tutto il mondo crescono con medie di 2 mm ogni 10 anni e sono estremamente delicate e fragili. Una stallatite prediluviana è lunga circa un metro e sono presenti in tutto il globo. Come possono aver resistito alla creazione di un nuovo profilo geologico terrestre ?

  • Domanda giusta, a conferma delle altre risposte.
  • Miracolo! Dio è giusto, erano solo gli uomini e gli animali, in quanto peccatori, che andavano distrutti, le povere stalattiti che avevano fatto?
  • Vedi risposta alla domanda 2.
  • la citata g68 1/12 è abbastanza da sola per far sanguinare gli occhi nel leggerla, purtroppo però si è aggiunto altro nel corso del tempo dando l'impressione alla fratellanza di essere perfettamente in grado di confutare chiunque possa mettere in dubbio l'universalità del diluvio. Recentemente si è cambiato passo; ben consapevoli che confutare efficacemente la mole di evidenze contrarie presenta difficoltà assimilabili a quelle che una squadra di calcio di raccoglitori di pomodoro di Sezze Romano avrebbe contro il Barcellona in una delle sue giornate migliori, si è declinata la cosa a dogma della fede.
  • Questo non è affatto vero. Sotto casa mia ci sono delle piccole stalattiti che si riformano ogni anno sotto il cemento e possono arrivare a vari centimetri di lunghezza. Dipende soprattutto dalla consistenza dei minerali delle rocce a cui sono appese. Basta fare una ricerca per vedere che, inoltre: 1) il Gran Canyon è invece una delle prove più schiaccianti del diluvio globale 2) sono i presupposti del gradualismo a identificare negli strati di ghiaccio un tot di anni. Anche seguendo però quei presupposti, circa 5000 anni fa si rileva un forte inquinamento di polvere, terra ecc. nei ghiacci antartici. Prova a darne una spiegazione!



Domanda 10 - Perchè la questione del diluvio è diventata così dogmatica? Perchè da parte dell'organizzazione non è pensabile che la fratellanza possa considerare alternative comunque palusibili che siano più ragionevoli, pratiche e convincenti da un punto di vista fisico e che comunque consentano di mantenere la coerenza del messaggio biblico di giudizio? In tutti i casi perche chi ha dubbi su questi aspetti marginali vengono compromessi privilegi e incarichi?

  • La fede non dovrebbe essera basata sui dogmi, ma sull'evidente dimostrazioni di realtà benche non vedute. Ci vuole molta umiltà per fare un passo di lato.
  • Se non c'è il diluvio così come raccontato nella Bibbia si comincia a dubitare che sia tutta ispirata e cominciano le domande: Noè è esistito? Il comando sul sangue lo ha ricevuto? E se non lo ha ricevuto che dire delle trasfusioni? E se non è avventa una fine così catastrofica allora, significa che devo vivere meno nel terrore di Harmaghedon? Se l'arca non c'è stata, l'organizzazione odierna paragonata all'arca non serve a salvarmi? E via così......
  • Le organizzazioni che diventano talmente grandi da divenire poi fine a stesse, per mantenere il controllo e continuare a crescere o semplicemente a sussistere hanno bisogno di stabilire obbligatoriamente una gestione di stampo “farisaico”. Questo comporta una necessaria rigidità di pensiero e regole uguali per tutti, insieme alla politica della tolleranza zero verso chi dissente o ha una visione anche solo leggermente diversa da quella ufficiale.
  • Perché oramai la sovrastruttura dottrinale è divenuta talmente rigida, matematicamente inflazionata e sclerotica che il "livello di astrazione" della dottrina stessa non ha più nulla a che vedere con le logiche e i paradigmi del "linguaggio di programmazione" originale di basso livello. Ci siamo beati di affogare nelle parole per decenni stratificando dottrine su ipotesi prese come leggi invarianti e su variabili prese come costanti e adesso abbiamo un bel problema di debug. Meglio dire "avremmo", perché adesso come adesso a tutta la struttura possiamo permetterci solo di mettere "patch" temporanee (vedi doppia generazione) determinato che qualsiasi modifica decidessimo di portare all'architettura del nostro impianto dottrinale farebbe venire inevitabilmente giù tutto. Specialmente spaccherebbe la percezione della fratellanza di trovarsi dentro una organizzazione che ha chiaro tutto quanto e ha una risposta per tutto, che non lascia spazio all'indeterminato e insuffla sicurezza. Già la frattura fra aspettative ed evidenze produce percentuali da outlier relativamente all'incidenza di depressioni, attacchi di panico e compagnia cantante (aggravate dai campionati congregazionali di sensi di colpa), dovesse pure venire meno la certezza che "se ti va male è colpa tua" sarebbe per moltissimi un disastro, toccherebbe analizzare la realtà per quanto vasta cosa più complessa di faticosa che biasimare se stessi.
  • No, non è dogmatica. Va perfettamente bene ritenere che non sia stato globale, basta però non screditare il resto delle Scritture, come fanno su un altro deprecabile blog. Nel caso della WTS, non è solo il diluvio dogmatico ma ogni singolo dettaglio inutile che esce dalla bocca dello SFS, come se fossero espressioni divine. Dunque non c'è da sorprendersi se una discussione sul diluvio solleverebbe un polverone non privo di conseguenze.

84 commenti:

  1. Vogliamo parlare delle prove geologiche inesistenti? Chiedere a qualunque geologo...

    RispondiElimina
  2. Finisce la serie delle risposte sul Diluvio. Ringrazio in particolare chi si è prestato a mettersi in discussione rispondendo alle questioni. Lasceremo il post disponibile per tutti quelli che desiderano mettersi alla prova.
    Osservatore è un sito di critica dove la fratellanza può e deve affrontare tutte le domande.
    Osservatore a differenza di altri blog non vuole limitare l'approfondimento consapevole, non vuole creare domande per confermare risposte, ne tantomeno dare risposte come fossero verità rivelate.
    Le domande critiche per quanto difficili e complicate servono e sono indispensabili per la verità. Geova stesso fa domande (Giobbe 40) Gesù insegnava con le domande (). Chi serve Geova non deve avere paura di fare domande a Dio Giobbe 21:7 Abacuc 1:13 Matteo 27:46.

    RispondiElimina
  3. Prove geologiche? Questo porterebbe a cercare le prove in tutti e 5 continenti. Matusalemme morì nell'anno del diluvio quindi la popolazione era ancora circoscritta ancora in un determinato territorio vasto ma non da includere un intero continente. E gli abitanti della terra includeva esclusivamente un territorio ben specifico .E il diluvio coprì tutta la terra abitata da l'uomo, cioè il territorio ben specifico. Mi spiego meglio, nel novembre 1966 venne l'alluvione di Firenze, le acque si innalzarono dal manto stradale per 4 metri e dal ponte vecchio arrivare al muro che protegge la stazione di campo di Marte (stadio e NELSON Mandela )ci sono circa 2 chilometri .se non ci fossero stati i palazzi da potersi rifugiare dalla furia dell'acqua sarebbero morti tutti, e furono danneggiati molti palazzi.Non necessariamente Gesù quando menziona il diluvio che spazzo via tutti parlasse dell'intero globo terrestre, ma della terra abitata da l'uomo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Matusalemme morì nell'anno del diluvio quindi la popolazione era ancora circoscritta ancora in un determinato territorio vasto ma non da includere un intero continente."

      E in quale anno sarebbe avvenuto tutto ciò? Così puoi verificare se la "popolazione era ANCORA circoscritta in un determinato territorio".

      Elimina
    2. Gatto di Schroedinger30 novembre 2018 alle ore 17:34

      A Firenze ci furono 4 metri d'acqua perché le masse d'aria fecero convergere per molti giorni umidità prelevata da zone vastissime della superficie del Mediterraneo e dell'Atlantico concentrandola (per avvezione) in un area piuttosto ristretta. Le precipitazioni atmosferiche sono un gioco a somma zero, tanto prendo tanto rendo, magari prendo da aree enormi per scaricare in aree piccole. In questi casi le alluvioni seguono i percorsi di corrivazione e ruscellamento, quindi colpiscono aree piuttosto ristrette perché oltre a concentrare l'umidità di vaste aree in aree piccole, devi pure concentrare quanto è piovuto in aree ancora più ristrette, quella dove l'acqua defluisce. La verità è che in atmosfera di acqua ce ne sta poca, metterne tanta quanta ne servirebbe per un diluvio globale di quella portata vorrebbe dire spazzare via l'atmosfera. A me pare più probabile che un diluvio locale di portata così ampia da interessare aree extrafluviali debba avere avuto necessariamente una determinante differente dalle semplici precipitazioni atmosferiche, tipo megatsunami da impatto meteorico o cometario (Burkle crater? Umm al Binni? boh.. ); queste poi avrebbero avuto come conseguenza piogge torrenziali per giorni e giorni in un area piuttosto vasta, specie l'ipotesi 1, ma gli allagamenti devastanti sarebbero garantiti dagli tsunami. Che la popolazione fosse concentrata nella sola zona mesopotamica è improbabile, sembra ad esempio che l'Australia sia popolata da 80-100 mila anni, e le ristrette tempistiche fra post diluvio e data della scoperta dell'America rendono di fatto impossibile popolare aree così vaste come quella nord e sudamericana con culture così diverse e numero di lingue di fatto enorme al 1492 Dc. Il numero di abitanti delle Americhe alla data della sua scoperta probabilmente era avvicinabile a quello dell'Europa. Si ok possiamo retrodatare la scoperta ai vichingi o ai fenici, ma le popolazioni incas, nativi nordamericani, maya ecc hanno più caratteristiche molto più asiatiche e delle popolazioni dell'estremo oriente che dei caucasici, per cui costoro derivano da migrazioni provenienti dall'area pacifica e non atlantica. L'unico modo di attraversare il Pacifico è nel passaggio a nord ovest, che durante l'ultima glaciazione era perennemente aperto per via del ghiaccio. L'ultima glaciazione è terminata circa 12 mila anni fa.

      Elimina
  4. Gatto tu sei come la pubblicità di 'Fiesta'! Te la ricordi? "Fiesta ti tenta tre volte tanto" 😂😂

    Vorrei buttarmi su questo argomento dei 12 mila anni fa, ma poi non sò come andrebbe a finire ... 😁😁

    RispondiElimina
  5. Gatto in Australia ci sono i canguri koala è altre specie che in Mesopotamia e in altre parti della terra non esistono .E tardi buona notte a tutti

    RispondiElimina
  6. Nella comprensione di quello che possiamo definire la catastrofe più grande che il pianeta ha potuto subire, vanno valutati accuratamente i metodi di studio per definire il Diluvio veramente un evento geologico , anziche vedere se il racconto si specchia nelle comuni teorie evoluzionistiche.
    Se usiamo fonti che vengono da geologi evoluzionisti , troveremo sempre una incoerenza sulle datazioni e la repentina evoluzione post diluvio delle ere geologiche,
    la deriva dei continenti , la formazione delle catene montuose e l'attuale conformazione dei Canion e gli abissi marini attuali.

    Chi può sapere effettivamente come era il pianeta antidiluviano, in quanto tempo si sono verificati gli eventi geologici ?

    La portata del Diluvio è talmente grande che sfugge ancora alla comprensione dei metodi attuali di studio, sarebbe interessante sapere cosa avrebbe da dire il 'mantello terrestre ' di questa catastrofe, i flussi di ghiaccio presente sotto i nostri piedi dove ancora nessuno è sceso per leggere le tracce del diluvio. I carotaggi artici in questo non aono nemmeno 'la punta dell'Iceberg'.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gatto di Schroedinger15 dicembre 2018 alle ore 15:16

      Se volessimo vedere il diluvio come evento geologico dovremmo fare un grosso sforzo per ricercare metodi di studio validi come dici, perché non ve ne è pressoché traccia a livello geologico. Eppure eventi molto più limitati nella scala ed estensione e molto più remoti hanno lasciato tracce geologiche molto più evidenti.
      La massa di evidenze contrarie alla narrazione di un diluvio globale della portata che noi ci raccontiamo (e che nasce fondamentalmente dal fraintendimento della accezione di "Terra" come pianeta, concetto avulso ai redattori di Genesi) è talmente vasta e soverchiante che a chiunque abbia un minimo di fondamentali di conoscenza del funzionamento del "sistema terra" non passa nemmeno per l'anticamera del cervello il tentativo di confutazione. Certo, ci sono stati alcuni che per cercare di salvare capre e cavoli adottano forme di dissonanza cognitiva tale da accettare spiegazioni completamente illogiche.
      e relativamente all'affermazione su "chi può sapere in quanto tempo si sono verificati gli eventi geologici " quella è forse la cosa più semplice da stabilire. Ti anticipo già sulla prevedibile obiezione "la datazione non è affidabile": LE datazioni (le tecniche sono tantissime) forse non lo erano 50-60 anni fa, ora hanno imparato a calibrare le curve e i margini di errore sono estremamente contenuti, specie per le datazioni delle rocce ignee (lave); tanto accurati che in un recente broadcasting il CD si è accodato alla versione ufficiale di una terra vecchia più di 4 miliardi di anni. Sarebbe ridicolo ora sostenere il contrario dopo che abbiamo retto il baluardo di una terra vecchia 7000 anni fino agli anni '60 e 49000 anni fino agli anni '80, prima che l'argomento sparisse dai radar degli articoli di studio

      Elimina
    2. @Gatto
      Mi permetti di farti una domanda sulla “tua fede”?
      Se Gesù oggi venisse da te e dicesse: il diluvio è stato a livello mondiale!, e se ne andasse. Nessun'altra spiegazione, nessuna “prova scientifica”, nessun “dibattito scientifico”, solo questo.

      La tua posizione cambierebbe?

      Elimina
    3. Gatto di Schroedinger15 dicembre 2018 alle ore 17:50

      La strategia di comunicazione che utilizzava Gesù era calibrata sulla cultura contemporanea perché era dai contemporanei che doveva farsi capire: per fare questo veniva amorevolmente incontro alle persone utilizzando la stessa metrica comunicativa a cui loro erano abituati da secoli, anzi millenni, ovvero il parlare per espressioni proverbiali, metafore, parabole. Costrutti semantici che restavano impressi nella memoria in un contesto nel quale non era così facile possedere strumenti documentali con i quali trasmettere la conoscenza. Per cui se Gesù venisse oggi e volesse comunicarmi l'universalità del Diluvio immagino che me lo spiegherebbe con gli stessi strumenti comunicativi con i quali siamo soliti confutare le idee, non con metafore agricole che oggi non capirebbe nessuno. Nel mio caso immagino tirerebbe giù una sfilata di equazioni.

      Non mi pare Gesù sia mai stato dogmatico in ciò che proponeva come insegnamento, ne abbia chiesto a chicchessia di credergli sulla parola, dando dimostrazione di chi fosse e parlando con autorità.
      Ergo faccio estrema fatica a vedere Gesù adottare un comportamento ultimativo simile a quello che descrivi, che sembra più un diktat di un governo autoritario stile "credere, obbedire, combattere"

      Ribaltando la domanda, se un giorno che spero mai arrivi emergessero prove inconfutabili del fatto che parte dell'impianto della "tua fede" è da rivedere, saresti disposto a riposizionarti su una narrazione diversa da quella a cui sei abituato, manderesti tutto alle ortiche oppure ignoreresti l'evidenza restando sulle tue posizioni perchè la scrittura non può mentire?
      Ti verrebbe il dubbio sulla intera validità della Bibbia come libro ispirato oppure il dubbio resterebbe confinato al fatto di avere davvero capito quello che c'era scritto per come voleva essere trasmesso da chi la ha ispirata?

      Elimina
    4. Suddivido e riassumo La tua risposta per non saltare nessun punto:

      1) spiegazioni adattate alla comprensione degli ascoltatori... oggi con equazioni.

      Quando lo Spirito santo fece scrivere (v. Gv 14:16-17) a Paolo **... Non ha Dio reso stolta la sapienza del mondo?** (1 Co 1:19) si riferiva a quella del I secolo o a quella di tutta la storia umana, compresa quella odierna (matematica, psicologia, ecc.)? Dalle tue parole sembra che lo **Spirito di verità** sia "figlio del suo tempo", che quindi utilizzi la "sapienza di questo mondo" (o addirittura che con essa lo si possa analizzare e/o riconoscere). Certo Gesù utilizzò il linguaggio umano nelle varie sfaccettature che esistono ancora oggi, sebbene non parliamo più quelle lingue, ma dovresti bene sapere che Gesù non utilizzava le parabole per facilitare la comprensione, ma per NON farsi capire (v. Matteo 13:11-14ss, mi sembra abbastanza esplicito)!

      2) Gesù non dogmatico, no diktat.

      No, Gesù non era dogmatico, ma mise sempre la fede prima della conoscenza, *...Felici quelli che credono senza aver visto!* (Gv 20:29; cfr. 2Pt 1:5). Il motivo dovrebbe essere chiaro, Dio non da conoscenza a chi non ha fede, spero che il prossimo paragrafo lo chiarisca.

      3) Domanda riproposta (con adattamenti) a me

      Qualcosa di estremamente simile mi è accaduto nel secondo/terzo anno dell'università, quindi non è una situazione ipotetica per me. Ciò mi ha "costretto" a chiedere aiuto a Dio, è stato allora che la "scienza è crollata in briciole", è stato allora che ho iniziato a vedere chiaramente le menzogne della "scienza". Impossibile riassumere qui tutta quella esperienza (che comunque continua ancora oggi nel suo aspetto di crescita), ma il seguente versetto può aiutarmi, lo faccio in forma di domanda perché è rivolto a tutti. Il modo in cui tu e gli altri scrittori e gestori del blog state trattando questo e altri argomenti, vi da conferma della vostra fede, di ciò che siete, perché sapete che **... Gesù Cristo è in voi...** (2 Co 13:5*[Nota]*; cfr. ancora Gv 14:16-17)?

      *[Nota]* **Ἰησοῦς Χριστὸς ἐν ὑμῖν ἐστιν** secondo il 99% dei manoscritti. L'1% è costituito da alcuni manoscritti alessandrini (il tipo testuale più corrotto).

      Elimina
    5. Gatto di Schroedinger15 dicembre 2018 alle ore 20:52

      1) In merito a 1 Corinti 19, forse procedere oltre al versetto 20 in poi aiuta a capire meglio il contesto

      Dove sono il sapiente, lo scriba [o esperto della legge], l’abile argomentatore di questo sistema di cose? Dio non ha forse reso stolta la sapienza del mondo? 21 Dal momento che il mondo non ha conosciuto Dio+ mediante la propria sapienza, Dio, nella sua sapienza, ha deciso di salvare quelli che credono mediante la stoltezza del messaggio che viene predicato. I giudei chiedono segni e i greci cercano sapienza, 23 mentre noi predichiamo Cristo messo al palo: pietra d’inciampo per i giudei e stoltezza per le nazioni

      quindi mi pare abbastanza chiaro che lo j'accuse non sia rivolto alla conoscenza general-generica al di fuori del contesto in cui è stata espressa, ovvero l'ambiente culturale giudeo (per il quale Cristo era una vergogna) e l'ambiente greco, piuttosto infarcito di filosofia e troppo "accademico" per dare credito a persone illetterate. Lo stesso imprintig sappiamo poi si riverberava nelle congregazioni
      Stesso discorso riguardo a Paolo quando considera in Filippesi 3:8 la conoscenza acquisita e la relativa posizione che aveva "rifiuti", leggendo il contesto nei versetti precedenti emerge come si riferisse essenzialmente alla formazione da zelota della legge, che ormai era stata messa al palo.

      Riguardo alle illustrazioni, infatti noi ne facciamo un uso-abuso inflazionato anche dal podio e nel territorio con il chiaro intento di non farci capire.
      Giusto per non essermi perso qualcosa, non è che nottetempo hanno riscritto il capitolo 12 del libro "Mio seguace" che dovrebbe spiegare il merito di ciò che scrivevo?

      2) Eppure Gesù è disposto a dargli dimostrazione addirittura tattile della sua resurrezione e non lo riprende per aver dubitato. E' anche scritto che lo stolto ripone fede in ogni cosa e di accertarsi di ogni cosa. L'equilibrio sta a te trovarlo.

      3) No, mi stai confermando che non ti è successo veramente, specialmente affermando di menzogne relative alla scienza. La scienza è neutra, non può avere menzogna perchè la sua verità ha uno spettro molto ampio e non può essere scalato oltre l'"accettabilità". Io ti parlo di "scienze dure" o hard science (difficile affermare che matematica e fisica ti mentano) che sono quelle con cui ho a che fare, per le "scienze molli" non posso risponderti, non ho competenze in merito.
      Mi pare di capire che tu abbia un approccio coerentista alla realtà della fede, a mio avviso non è sempre possibile conservarlo dati alla mano; tuttavia l'importante è non mandare tutto alle ortiche determinato che generalmente chi ha un'impianto simile è fondamentalmente esposto a quel fenomeno di "hype cycle" che si descriveva nel vecchio forum OT.
      In quasi 30 anni ne ho visti a decine di "coerentisti" sbriciolarsi al confronto con le idee (che prima o poi arriva per tutti) e recentemente ne ho "ripescati" un paio placandoli nella loro furia di fare a pezzi tutto quello che c'era da fare a pezzi della loro fede

      Elimina
    6. 1) ... lo j'accuse non sia rivolto alla conoscenza general-generica al di fuori del contesto in cui è stata espressa l'ambiente culturale giudeo... greco

      Il contesto contrappone la sapienza "del mondo" (vers. 20) alla "sapienza di Dio" (vers. 21). Se affermi che la prima è delimitata dall'ambiente storico-culturale allora devi applicarlo anche alla seconda, cosa impossibile. Infatti la "conoscenza di questo mondo" (stra-dominante) odierna è l'erede diretta di quelle due elencate!
      In Filippesi 3:8 da te citato (non da me) stai facendo un frullato incomprensibile e totalemente fuori tema.

      1b) "Riguardo alle illustrazioni, infatti noi ne facciamo..."

      Mi prendi in giro? Tu avevi affermato che "la strategia di comunicazione che utilizzava Gesù ... doveva farsi capire ... per fare questo veniva amorevolmente incontro alle persone... parabole."

      2) Continui a cambiare discorso, il punto era che Dio non da conoscenza a chi non ha fede, con Tommaso ciò viene confermato, nonostante avesse limiti come tutti noi, però aveva, diciamo, "il cuore al posto giusto" (v. Gv 11:16).

      3a) Dici: “...mi stai confermando che non ti è successo veramente, specialmente affermando di menzogne relative alla scienza...”

      Oh, oh, ho toccato la piaga, eh? La scienza è neutra? Ma scherzi? La scienza usa L'ATEISMO METODOLOGICO!, non te ne sei mai accorto?!

      3b) "...fenomeno di "hype cycle"... coerentista... recentemente ne ho 'ripescati' un paio..."

      Ma ti fai le domande e ti rispondi da solo? Io ti ho chiesto se credi che "Gesù Cristo è in te" (v. 2 Co 13:5 +nota sopra; cfr. ancora Gv 14:16-17)?

      Elimina
    7. @Samaritano ci sono alcune considerazioni sul merito delle argomentazioni che se violate rischiano di essere lecite ma non profittevoli. Gatto ti ha risposto ma cerca allo stesso tempo di rimanere entro questi limiti che ci siamo posti in questo blog. Le cose funzionano se i limiti si rispettano.

      Così come abbiamo già detto a qualche tuo antipode, qui dentro non si predica e tanto meno non si fanno visite pastorali.

      Il modo in cui tu e gli altri scrittori e gestori del blog state trattando questo e altri argomenti, vi da conferma della vostra fede, di ciò che siete, perché sapete che **... Gesù Cristo è in voi...** (2 Co 13:5*[Nota]*; cfr. ancora Gv 14:16-17)?

      OT è un luogo libero da confronti personali, su quali scelte e su come si vive la consapevolezza. Le posizioni personali derivano dal frutto del nostro intelletto che è in perenne evoluzione sul quale è complicata un'istantanea. In OT cerchiamo l'essenziale e non lo confodiamo con il particolare delle nostre posizioni private che non importano a nessuno tranne che ai predicatori.

      Rimaniamo nel binario e parliamo di argomenti.

      Elimina
    8. @Capitan Kirk

      Dici: "Confronti personali"? Gatto ha manipolato vergognosamente la conversazione e lo sai bene.

      Parli di "Opinioni personali / posizioni private ... frutto del nostro intelletto"... quando si parla della Parola di Dio (v. 2Pt 1:20-21)? Davvero?

      Qualcuno pensa che io stia predicando (o facendo una visita pastorale) o che non sia profittevole farsi quella semplice domanda '''che lo Spirito santo sollecita di farci CONTINUAMENTE come cristiani'''? Oh, allora si che sono dolori!

      Dici: "Rimaniamo nel binario e parliamo di argomenti."

      Sai bene che è proprio alla luce degli argomenti trattati che non vi è possibile rispondere! Questo è il dramma!

      Visto il tuo intervento, chiudo qui e non vi disturbo oltre.

      Elimina
    9. Gatto di Schroedinger16 dicembre 2018 alle ore 17:37

      Ti saresti scordato di rispondere al punto 12B/4 art.2 comma 7 meno il logaritmo naturale di 132 moltiplicato per nabla quadro (in fila per tre col resto di due)
      Adesso ti prendo in giro...

      Prima a dire il vero, cercavo solo dimostrazione empirica del fatto di essere di fronte ad un sistema impulse-response, cosa che mi hai gentilmente confermato facendo carne di porco di ogni argomentazione, distribuendola, atomizzandola e stravolgendone il senso originale per rivoltarla a "questione personale".

      Una dinamica passivo-aggressiva comune ai due lati della distribuzione delle frequenze del consorzio umano in termini di religione-fede, cosa che mi ha sempre insospettito del fatto che le falangi armate dell'ateismo o i portavoce del pensiero unico della fede siano in realtà legati come integrale e derivata di seno e coseno dello stesso angolo. In pratica espressioni della stessa "angolazione di personalità e pensiero".

      Per me il ping pong si chiude qui, perché converrai con me, il botta e risposta era divenuto sterile già da subito.

      Elimina
    10. Lo sapevo che prima o poi arrivava kirk. Io cominciavo a divertirmi.

      Elimina
  7. i Geologi moderni hanno capito che i disastri e le catastrofi sono ciò che hanno maggiore impatto nella geologia.
    Il metodo di datazione delle rocce e delle tracce geologiche però hanno subito un forte cambiamento nel corso del tempo ,quando alla fine del '800 la teoria dell'evoluzione prese il posto del creazionismo. Geologi un tempo concordi su una possibile spiegazione di un diluvio biblico e storico che secondo il racconto ha avuto un impatto tempestivo e repentino sulla geologia del pianeta, hanno formulato le nuove teorie basandosi su l'Attualismo come criterio di datazione della formazione di fossili e sedimenti rocciosi dovuto all'impatto di una catastrofe sull'ambiente circostante. E quindi se oggi le tracce di una catastrofe determinano un passo lento e un processo graduale per la formazione di un Canion dovuto ad un alluvione , la datazione di un processo catastrofico universale deve aver avuto un tempo molto dilatato nello spazio di migliaia di anni incompatibile con i tempi biblici di un Diluvio.
    Stanno davvero così le cose o sono solo opinioni di geologi simpatizzanti evoluzionisti piuttosto che creazionisti ?
    La scienza attuale è opinione discutibile o verità inconfutabile ?
    Per esempio solo dopo la metà degli anni 50 del '900 i geologi si sono staccati dalle catene mentali dell'Attualismo cominciando a vedere l'erosione glaciale che ha trasformato letteralmente la conformazione geologica del pianeta in maniera più repentina di ciò che è stato teorizzato dall'attualismo.
    Nel 1980 nello stato di Washington, c'è stato l'eruzione del monte Sant'Elens che in un solo giorno ha eroso 8 metri di cresta montuosa formando una gola profonda lunga kilometri.
    Da questo esempio viene fuori una prova di come una catastrofe seppur limitata a un piccolo territorio ha avuto in brevissimo tempo la facoltà di impattare in maniera tangibile sulla geologia terrestre.
    Le stratificazioni rocciose sono sottilissime ad indicare una loro formazione repentina che può variare da pochi giorni a pochi mesi, anziché molte migliaia di anni.
    Se pensiamo alla portata di un diluvio universale che ha coinvolto tutto il pianeta, alla energia e la forza di tremendi terremoti provocati dallo squarcio delle cateratte dei cieli che si aprono e frantumano letteralmente i continenti , e le terre emerse, mentre le montagne cominciano da alzarsi per effetto della massa d'acqua che li spinge in verticale e in orizzontale, allora non parliamo di deriva dei continenti ma di un vero e proprio 'scatto dei continenti' l'uno lontano dall'altro.
    Ciò che hanno scoperto gli scienziati geologi di recente nella profondità del mantello terrestre fino ad arrivare al nucleo è che la Subduzione delle placche tettoniche che ha sollevato e spostato i continenti ha ancora dei residui di flussi glaciali al suo interno , e questo deve dimostrare che questo evento geologico non siano avvenuto nel corso di migliaia di anni perchè altrimenti il ghiaccio si sarebbe sciolto alle alte temperature del nucleo terrestre , ma sia un evento molto più recente come datazione geologica.
    I geologi evoluzionisti stessi sanno che i flussi di lava scoperti nel nord del pacifico, in pochi metri di strato roccioso presentano 2 diversi orientamenti opposti del campo magnetico, in superficie verso nord e in profondità verso sud e questo dimostra che il cambiamento della polarità magnetica sia avvenuta in tempi più brevi di quelli ipotizzati da coloro che vogliono cancellare l'evento storici del Diluvio come ci racconta la bibbia,
    perciò concludo dicendo solo questo : Verità e opinione sono 2 facce della stessa medaglia basta guardare quella che si vuole vedere per dire che faccia giusta è suscettibile delle nostre convinzioni, anziche della verità inconfutabile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho trovato qui una trattazione "completa":

      https://jwanalyze.wordpress.com/il-diluvio-universale/

      Cosa c'entri l'evoluzionismo con il diluvio universale poi, non riesco a capirlo...

      Elimina
  8. Volevo fare un mio piccolo ragionamento ....facciamo finta che il diluvio sia stato universale ...domanda : la terra era tutta abitata ? e se lo era, Noè avrebbe predicato a tutti loro ? ..se invece non era tutta abitata ma solo nel territorio dove risiedeva Noè e tutti i malvagi ..che bisogno cera da parte del iddio universale di distruggere tutto ?,,,,,,,,vorrei una risposta logica e non la solita risposta TEOLOGICA da arrampicamenti sugli specchi : i pensieri di Dio non sono i nostri ...grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Domande retoriche, dipende a chi le rivolgi. Per l'integralista biblico il mondo pre diluviano è completamente diverso da quello post diluvio. Non ci sono montagne, non ci sono continenti, un'enorme pangea galleggiante. Tutto l'ecosistema terrestre è completamente diverso dall'attuale. Il diluvio una sorta di reset per darti l'idea è come il ripristino della configurazione di Windows, utilizzare un disastro per risolvere qualcosa di peggiore. Noè ha predicato a tutti oppure no? Forse si è fatta questa domanda anche Abraamo quando ha chiesto a Geova cosa avrebbe fatto se ci fossero stati dei giusti a Sodoma e Gomorra. Ad Abraamo ha risposto direttamente dimostrando che quando interviene tiene sempre sotto controllo la situazione e non è ingiusto con nessuno.

      Elimina
    2. Gatto di Schroedinger17 dicembre 2018 alle ore 20:50

      parlando di disastro ti riferisci a Windows vero? :)

      Elimina
    3. Certo certo ora tu con Linux abiti su marte, ma noi qui sulla terra abbiamo Windowss, cosa c'è peggio del Diluvio se non il ripristino di Windows. ;D ;D ;D

      Elimina
    4. Gatto di Schroedinger17 dicembre 2018 alle ore 21:21

      Linux, MacOS e diversi altri unix-like a seconda della destinazione d'uso. Windows non lo tocco più nemmeno coi piedi di un altro da un paio di decenni, ogni volta che mi tocca di usarlo mi sale la frustrazione :D

      Elimina
    5. Beata te... pensa che nell’ultimo Visual Studio hanno ripristinato tutto l’ambiente MFC rinnovato ex novo tutte le librerie siamo tornati ai tempi pre COM.. ops scusate raga torniamo a noi. Dove eravamo rimasti a si al Diluvio.

      Elimina
    6. Se la terra era tutta abitata , Noè avrebbe predicato da dove era lui alle americhe tutti i paesi orientali , india , australia , nuova zelanda , cina, foreste amazzoniche, africa , europa , asia ..ecc... predicava a tempo pieno senza trascurare NEMMENO UNA PERSONA donne, vecchi, bambini , e che aveva una astronave aliena che viaggiava alla velocità della luce ? e nello stesso tempo si costruiva l arca ,tutto questo per 40 anni ? capisco la fede , ma qui si supera la fantasia e di molto, scusate ma nemmeno il libro di pinocchio arriva a tanto. ((-:

      Elimina
    7. Qui sono stati fatti tanti ragionamenti ..il mio qua sopra non è stato preso nemmeno in considerazione , io credo che bisognerebbe partire dalla Bibbia stessa e capire se ce una logica in quello che ce scritto.

      Elimina
    8. @Pensatore: non credo non sia stato preso in considerazione il tuo ragionamento, sono domande che ci poniamo anche noi, magari se provi tu a dare risposte vedrai come arriveranno i commenti!😁

      Elimina
    9. La mia risposta è che il diluvio è un avvenimento locale con ondate dal mar persico , non avrebbe senso che Dio distrugga tutta la natura, regno animale, regno vegetale solamente per eliminare la malvagità di quei luoghi. ma che Dio onnipotente è ?

      Elimina
    10. Gatto di Schroedinger20 dicembre 2018 alle ore 19:13

      @Pensatore
      Genesi non spende una sola parola sul fatto che Noè abbia predicato, la qualifica "predicatore di giustizia" gli viene data nelle scritture greche.
      Ecco che di qui ad affermare che "predicatore di giustizia" voglia indicare un opera simile a quella che ha in mente la WT servono parecchi salti logici in mezzo, contorsioni culturali e una valanga di cose prese per scontate e che scontate non sono affatto.
      Potrebbe stare a significare anche il mostrarsi probo solo con l'esempio e la condotta. Non c'è nessun mandato da parte di Dio che lo impegni ad avvisare le persone. Perchè? non sapendo risolvermi da tra tante ipotesi ti dico: BOH!

      Elimina
    11. Spesso in predicazione ho trovato persone che sono diventate atee dopo che hanno letto l AT, solo ora li capisco.

      Elimina
  9. Gatto di Schroendinger17 dicembre 2018 alle ore 16:52

    Ferma ferma ferma...
    spegniamo un attimo il frullatore di argomenti prima che infierisca oltre


    << i Geologi moderni hanno capito che i disastri e le catastrofi sono ciò che hanno maggiore impatto nella geologia. >>

    Chi di preciso sarebbero questi geologi moderni? E perchè i geologi e non i geofisici? e cosa intendi per maggiore impatto nella geologia?

    << Il metodo di datazione delle rocce e delle tracce geologiche però hanno subito un forte cambiamento nel corso del tempo ,quando alla fine del '800 la teoria dell'evoluzione prese il posto del creazionismo>>

    Nell'800 non c'era una datazione assoluta e i metodi erano empirici (varve, stratigrafie ecc) o su esseri viventi (dendrocronologia, gli anelli degli alberi). Una volta scoperto il decadimento radioattivo di diversi radionuclidi (Carbonio, piombo, argo ecc) si sono perfezionate le tecniche che li usano, poi sono state calibrate. Poi sono venuti metodi ulteriori (termoluminescenza, ESR ecc). I metodi si sono perfezionati con l'avvento di nuove tecnologie, il discorso evoluzionismo-creazionismo non è neppure a margine della cosa

    <>

    Quali geologi erano un tempo concordi su ciò che affermi e su quali basi? a quali teorie fai riferimento? Ti sei preoccupato di verificare se sono state confutate alla luce di ciò che si sa per certo (non per teoria) allo stato attuale?
    Le teorie più datate sono cambiati essenzialmente perché i modelli collegati ad esse NON FUNZIONAVANO ne osservativamente ne matematicamente e partivano da congetture rivelatesi errate sulla struttura stessa della terra. Quelle attuali funzionano bene (ad esempio posso prevedere quanto una zolla tettonica muoverà in una certa direzione e verificarlo da GPS), ma non è detto che non ne arrivino altre in futuro che descrivano meglio come realmente funziona il tutto.

    <>

    Scusami, l'ho letta 7 volte ma non sono riuscito ad estrarre un senso compiuto dalla precedente proposizione
    Le tracce determinano un passo lento di cosa?
    un processo graduale dovuto ad un alluvione? se è dovuto ad una alluvione il processo si esaurisce in 12-36 ore
    Le alluvioni non generano Canjon se non su terreni sabbiosi o al più argillosi, se siamo in mezzo alle rocce serve erosione meccanica che ha tempi di mooooolti ordini di grandezza superiori

    ... continua

    RispondiElimina
  10. Gatto di Schroendinger17 dicembre 2018 alle ore 17:43

    << Stanno davvero così le cose o sono solo opinioni di geologi simpatizzanti evoluzionisti piuttosto che creazionisti ?
    La scienza attuale è opinione discutibile o verità inconfutabile ?
    Per esempio solo dopo la metà degli anni 50 del '900 i geologi si sono staccati dalle catene mentali dell'Attualismo cominciando a vedere l'erosione glaciale che ha trasformato letteralmente la conformazione geologica del pianeta in maniera più repentina di ciò che è stato teorizzato dall'attualismo>>

    Il geologo o il geofisico studiano l'evoluzione del globo terraqueo e non della vita, quello lo fa il biologo evoluzionista o la biologia evolutiva dello sviluppo (che evitiamo accuratamente di citare e provare a confutare fra l'altro) o la paleontologia
    Per cui l'evoluzionismo non è neppure a margine della geologia in questo senso
    La scienza non è una opinione, le opinioni sono quelle che esprimi. La scienza usa modelli che possono essere descrivere più o meno bene la realtà ma sono approssimazioni di essa
    In questo caso i modelli attuali che descrivono il funzionamento della terra e della sua evoluzione sono abbastanza affidabili e la descrivono in coerenza con le osservazioni.
    Capitolo glaciazioni: furono teorizzate già dalla prima parte del 19° secolo proprio da ambienti come tu chiami "attualisti". Le glaciazioni sono perdurate da centinaia di migliaia a decine di milioni di anni, non propriamente una timescale da "catastrofe improvvisa"

    << Nel 1980 nello stato di Washington, c'è stato l'eruzione del monte Sant'Elens che in un solo giorno ha eroso 8 metri di cresta montuosa formando una gola profonda lunga kilometri.
    Da questo esempio viene fuori una prova di come una catastrofe seppur limitata a un piccolo territorio ha avuto in brevissimo tempo la facoltà di impattare in maniera tangibile sulla geologia terrestre.
    Le stratificazioni rocciose sono sottilissime ad indicare una loro formazione repentina che può variare da pochi giorni a pochi mesi, anziché molte migliaia di anni >>

    Si e i dati che riporti sono errati. Il botto sventrò la montagna "erodendo" non 8 metri ma circa 350 rovesciando un lahar a valle che si doffuse per chilometri. Non scavò nessuna gola.
    La catastofe che tu citi è stata un petardo nel bidone dell'umido in confronto ad altri botti quali quelli del Krakatoa (affonda un isola), del Tambora (manda in mesosfera una mezza montagna) o più anticamente delle eruzioni mega-colossali dello Yellowstone
    C'è una cosa comune a tutte queste: tempi di incubazione lunghissimi e tracce della catastrofe ancora evidente, benchè si parli di eventi locali.
    Di un diluvio globale non ve ne è traccia alcuna, sebbene dovrebbe trattarsi di un evento di proporzioni colossali. Se ci spostiamo a scala locale di prove ne troviamo.
    Inoltre tutti questi non si sono verificati per caso, ad esempio nel caso che citi, il vulcano smonta un duomo vulcanico di circa 350 metri che aveva costruito in centinaia di migliaia se non milioni di anni, e la stessa struttura vulcanica delle Cascade Range dipende da fenomeni orogenetici che hanno impegnato la crosta per decine di milioni di anni


    ... continua

    RispondiElimina
  11. Gatto di Schroendinger17 dicembre 2018 alle ore 18:38

    << Se pensiamo alla portata di un diluvio universale che ha coinvolto tutto il pianeta, alla energia e la forza di tremendi terremoti provocati dallo squarcio delle cateratte dei cieli che si aprono e frantumano letteralmente i continenti , e le terre emerse, mentre le montagne cominciano da alzarsi per effetto della massa d'acqua che li spinge in verticale e in orizzontale, allora non parliamo di deriva dei continenti ma di un vero e proprio 'scatto dei continenti' l'uno lontano dall'altro>>

    Per dare luogo a ciò che citi ci vorrebbe l'impatto con un altro pianeta.
    Per accelerare la deriva dei continenti devi aumentare a dismisura la temperatura del nucleo e quindi la convezione del mantello, ma avresti come seccante effetto collaterale la liquefazione della crosta terrestre
    Impiegheremmo qualche centinaia di milioni di anni di irraggiamento termico verso lo spazio per riportare la crosta fusa ad una parvenza di suolo calpestabile. Sembra che la dinamica teorizzata per l'impatto del pianetoide Theia che secondo alcune teorie diede origine alla Luna

    << Ciò che hanno scoperto gli scienziati geologi di recente nella profondità del mantello terrestre fino ad arrivare al nucleo è che la Subduzione delle placche tettoniche che ha sollevato e spostato i continenti ha ancora dei residui di flussi glaciali al suo interno , e questo deve dimostrare che questo evento geologico non siano avvenuto nel corso di migliaia di anni perchè altrimenti il ghiaccio si sarebbe sciolto alle alte temperature del nucleo terrestre , ma sia un evento molto più recente come datazione geologica. >>

    FEEEERMA!
    Residui glaciali non significa che hanno trovato ghiaccio ma detriti dell'erosione glaciale trascinati in subduzione. Processo possibile dal fatto che le glaciazioni sono state molteplici e che intere porzioni di crosta sono state inglobate in subduzione
    Come potresti trovare ghiaccio anche solo venti secondi dopo l'esposizione a temperature di 900 gradi e pressioni di oltre 100 Gigapascal??

    RispondiElimina
  12. Gatto di Schroendinger17 dicembre 2018 alle ore 18:41

    << I geologi evoluzionisti stessi sanno che i flussi di lava scoperti nel nord del pacifico, in pochi metri di strato roccioso presentano 2 diversi orientamenti opposti del campo magnetico, in superficie verso nord e in profondità verso sud e questo dimostra che il cambiamento della polarità magnetica sia avvenuta in tempi più brevi di quelli ipotizzati da coloro che vogliono cancellare l'evento storici del Diluvio come ci racconta la bibbia>>

    detto che "geologi evoluzionisti" non esistono, detto che le inversioni di polarità magnetica sono rapissime e che si sono succedute più volte, come correli l'inversione di polarità magnetica ad un diluvio?
    Siccome ci sono state più inversioni, abbiamo avuto quindi più diluvi?

    << perciò concludo dicendo solo questo : Verità e opinione sono 2 facce della stessa medaglia basta guardare quella che si vuole vedere per dire che faccia giusta è suscettibile delle nostre convinzioni, anziche della verità inconfutabile >>

    quindi, da come hai scritto, se guardo la faccia della verità vedo che essa è suscettibile alle mie convinzioni anziché ad essa stessa, mentre se guardò la faccia delle opinioni noto che sono suscettibili ad esse stesse anziché della verità inconfutabile che in realtà è suscettibile alle mie convinzioni? cavolo un deadlock irrisolvibile....

    Scusa, non ti offendere, ma qui siamo di fronte a poche idee ma ben confuse. E' cosa buona avere delle idee qualunque esse siano, cerca solo di dargli un po di coerenza e rigore, per farlo serve andare a fondo nelle cose, non cercare solamente brandelli di informazione che presi superficialmente confermano la nostra idea preesistente.

    RispondiElimina
  13. Dio crea il cieli e la terra.
    Dio manda il Diluvio.
    Dio resuscita suo figlio Gesu.

    Una di queste 3 è falsa.

    Scegli quella errata, ma attenzione, potrebbe invalidare le altre 2.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potrebbero esserlo anche tutte e 3 eh... A parte la facile battuta, perchè una delle 3 dovrebbe invalidare le altre 2?

      Elimina
    2. Le domande opzionali dei volantini sono monotematiche, quindi:

      •Il diluvio è stato universale?

      •Il diluvio è stato localizzato a un territorio?

      •Il diluvio è una racconto che costituisce una morale?

      Attenzione, una delle tre potrebbe invalidare l'attendibilità della Bibbia.

      Elimina
    3. Oppure potrebbero essere vere tutte e tre...

      Elimina
    4. Gatto di Schroedinger18 dicembre 2018 alle ore 11:28

      restando coerenti con il tuo impianto logico le domande dovrebbero essere formulate nel seguente modo:
      - Dio ha creato in 7 giorni letterali la terra
      - la luce appare sulla terra prima che sole e luna siano creati e così fa la vegetazione
      - La terra era un piattone chiuso in una cupola fra acque di sotto e acque di sopra
      - la biosfera era nel mezzo, come nel mezzo orbitavano il sole e la luna
      - Dio porta il diluvio universale e resetta tutto

      Ora trova un enunciato o costruisci un teorema che renda tutte e 5 le proposizioni vere in senso letteralistico perché trascendere in rappresentazione figurativa in una sola di esse presuppone che tutte e 5 possano farlo

      Elimina
  14. Mi siamo sicuri che il Dio che ha creato l universo e la terra , sia lo stesso Dio della genesi ? una volta vidi un video di biglino uno studioso del AT letterale ..ebbene fece ragionare sulla fabbricazione della donna ...e disse : ma se quel Dio è così onnipotente come mai esegue una vera operazione chirurgica per creare la donna ? , anestesia , fece un incisione , prese una delle sue costole , richiuse la carne ...e formò la donna ...non ci sono troppe operazioni per un Dio onnipotente creatore di tutto ciò che esiste animato e inanimato.

    RispondiElimina
  15. Gatto@,


    - le ere o periodi creativi sono 6 e non 7 e non sono limitate dal tempo come lo conosciamo noi.

    - La descrizione del giorno e della notte prima dell'esistenza del sole da una certa autenticità al racconto della Genesi. Sicuramente uno scrittore laico ebreo non avrebbe proposto un ciclo notte/giorno senza il sole.

    Gli antichi veneravano il sole come la fonte di luce, calore e vita. Mosè fu istruito in tutta la sapienza degli Egiziani (Atti 7:22) che veneravano Ra il dio del sole. Tuttavia Mosè rifiutò quest'idea pagana, e ispirato da Dio scrisse che Dio stesso creò la luce prima del sole. (Einstain lo ha scoperto solo 100 anni fa).

    La luce che Dio crea il primo giorno non ha come fonte il sole che si rende visibile nel 4 giorno dalla terra ma in maniera protoscientifica genesi da risalto alla fonte primaria della luce che è Dio.

    - Il piattone è una teoria scientifica tutt'ora valida, ma non é indispensabile ai fini del racconto o se viene presa in considerazione nell'espressione "intera terra" oppure "una" 'terra situata fuori dall'acqua'.

    - Quello che resetta il Diluvio non è il pianeta terra ma solo la malvagità presente su di essa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah si? Il piattone è una teoria scientifica tuttora valida?????

      Elimina
  16. Mosè non aveva a disposizione nessuno strumento astronomico per decifrare elementi cosmici e ipotizzare come un pianeta viene all'esistenza, ma la descrizione che fa in Genesi sembra rispecchiare ciò che i satelliti Hubble e Spitzer.

    qui trovi un video molto esplicito.

    https://www.youtube.com/watch?v=1w_bype0kLQ

    RispondiElimina
  17. Sempre per Gatto@,

    Alla prima domanda " Dio ha creato il cielo e la terra ?

    Se è vera questa verità non può essere vera l'altra che dice " Siamo il frutto della coincidenza cosmica di elementi che uniti tra loro hanno formato la vita".

    Eppure la scienza pare smentire la teoria dell'evoluzione, o per meglio dire, una evoluzione è possibile entro certi limiti, un seme può diventare un albero, ma un minerale non può diventare 'vivente'.

    La 'non vita' non può creare la 'vita'.
    La vita viene da vita questo è scientifico.

    la bibbia non ci spiega il 'come' è nata la vita , ma il 'perchè'.

    RispondiElimina
  18. continua per Gatto@,

    Caro Gatto@, la scienza è scienza fino a quanto non viene smentita,
    ( Il principio di POPPER).


    Il «mito» biblico della creazione dell’uomo e della donna e dello sviluppo dell’umanità, come aveva indicato Belli, si può paragonare a ciò che in logica si dice «definizione» di una cosa, che invece di farla con parole è fatta con un racconto. Gesù usa questa modalità con le parabole che sono l’esplicazione visiva, immaginifica, materiale di una realtà diversa ma che presenta il medesimo contenuto significativo. Per es. il Padre sta al figlio prodigo come Dio sta al peccatore; il cercatore di perle sta alla super perla come l’uomo cercator di salvezza sta al Cristo; il pescatore sta alla rete piena di pesci come la predicazione dell’apostolo sta all’umanità; il seminatore sta alla semina come il Cristo discente sta alla folla. Gesù in altri termini non definisce mai il Regno di Dio con parole e con concetti astratti, razionali o con logiche circonlocuzioni, ma usa esempi diretti e visivi, mostrando che tra la parabola e quanto vuol dire c’è una similitudine di significato che è apprensibile a chi sa capire. Dunque il mito della creazione dell’uomo che vuol dire? Nel primo racconto del capitolo 1° di Genesi sembra che il redattore voglia definire l’uomo per genere e differenza specifica, come fa la filosofia. Il genere è il mondo creato, al quale l’uomo appartiene, la differenza sta nel fatto che è un essere razionale e amato da Dio: l’uomo è «molto» buono. La filosofia fa così: il genere è ciò a cui l’oggetto appartiene, la differenza specifica distingue l’oggetto dalle altre cose a esso simili.

    Nel secondo racconto sempre di Genesi, dal capitolo 2° in poi, sembra che il redattore voglia perfezionare la definizione cercando di esplicare cosa sia l’uomo in se stesso dandone una descrizione significativa, ossia dicendo anche perché è nel modo come noi siamo. Così ci dice che l’uomo è un essere perfetto e questa perfezione è comunicazione di se stesso, e perché possa comunicare lo «sdoppia» in maschio e femmina, spiegando qui perché c’è l’uomo e la donna, poi rivela il loro stato ideale quando nudi e senza vergogna vivevano nel paradiso (= felicità), ma a causa del peccato sortì l’opposizione e la vergogna. Inoltre il redattore ci vuol dire che l’uomo è un essere fecondo capace di riprodurre se stesso nei figli, e che i figli nascono con lo stesso problema dei genitori ossia nella lontananza da Dio, e che questa ribellione a Dio prosegue nelle generazioni successive, al punto che Dio scorcia la vita perché avevano troppo tempo per compiere il male, e diversifica le lingue perché non si coalizzi nel male. Così via, finché al capitolo 12° si parla di Abramo, l’amico di Dio, e si entra nella storia concreta. Come si vede il mito delle origini dell’uomo va fino a tutto il capitolo 11° con un linguaggio e un racconto verosimile e forse anche con qualche riferimento arcaico reale, ma il contenuto indica il senso essenziale, esistenziale e storico dell’uomo. Questo è l’uomo, ci vuol dire il redattore, che vale per tutti i tempi, luoghi e in qualsiasi modo possa essere venuto all’esistenza.


    RispondiElimina
  19. Fine commento per Gatto@,

    Per cui quello è l’uomo com’è in se stesso, nel ruolo che ha in questo mondo e nella sua esistenza storica, poi che sia nato qui o lì, da questo o da quello, staremo a vedere, ma il senso, la verità, ciò che l’uomo-umanità è, il redattore di Genesi ce l’ha descritto in quei capitoli. È un racconto che possiamo chiamarlo «trascendentale» rispetto alla storicità umana, nel senso che in qualsiasi momento si pensi l’uomo è e rimane sempre quello che il redattore di Genesi ci ha descritto: quello è l’uomo- verità, è l’umanità in sé e per sé che trascende ogni concreta realizzazione storica e temporale.

    Insomma il mito della creazione è una lunga parabola nella quale si disvela il senso, il valore, la verità e la ragione d’essere dell’umanità, dell’uomo e della donna, della generazione e del male, della vita umana e della sua storia. Come ogni parabola ha agganci reali e verosimili, perché non è un racconto di fantascienza, ma l’intento principale è l’esplicazione di quanto c’è di più reale, concreto ed essenziale in noi stessi come singoli e come genere umano.

    RispondiElimina
  20. Gatto di Schroedinger18 dicembre 2018 alle ore 16:22

    Ok, continuo perché l'esercizio di arrampicamento sugli specchi sta raggiungendo livelli interessanti ed insperati.

    Dunque, già con la prima proposizione finiamo con l'accettare come allegorico il capitolo 1 e 2 (ma forse anche 3) di Genesi quindi adesso ti sei messo nella scomodissima posizione di dover tracciare il confine fra dove finisce l'allegoria e dove inizia il letteralismo. Auguri.

    Il secondo caloroso augurio te lo faccio chiedendoti come la descrizione di un ciclo "si fece sera e si fece mattina" senza la precedente creazione di sole e luna possa dare autenticità al racconto stesso.
    Porti a supporto il fatto che un "laico ebreo" non avrebbe mai scritto una cosa simile e su questo c'è fa fare un piccolo appunto sul significato di "laico" nel contesto ebraico primitivo che sarebbe tutto da spiegare.
    Secondo te un "laico" come avrebbe esposto la descrizione?: avrebbe parlato di parallassi, orbite, afelio e perielio d'orbita?. Quali prove e teoremi hai a sostegno del fatto che SICURAMENTE uno scrittore che non fosse Mosè avrebbe espresso le cose diversamente e soprattutto, cosa avrebbe proposto uno scrittore che tu classifichi come laico?

    Mosè quindi invertì l'ordine di creazione giorno / notte e sole/luna solo per sfregio all'immagine Ra e Marduk? Mosè rifiutava quindi la conoscenza pagana e pur di non seguire il "mainstream" scrisse qualsiasi altra cosa gli venisse in mente che bastava fosse diversa?
    Se la luce che si rende visibile nel primo giorno non è ascrivibile al sole (che appare nel 4° giorno) con cosa facevano fotosintesi le piante? con la luce stellare? con lampi gamma? Quindi nel mondo prediluviano era Dio che alimentava il bilancio radiativo del sistema Terra?. Einstain (che deve essere la sottomarca cinese di Einstein) hai presente che 113 anni fa dimostrò il moto browiniano, l'effetto fotoelettrico, la relatività ristretta e l'equivalenza massa/energia (che probabilmente hai frainteso, tipo come il ghiaccio nel mantello terreste, citandolo nel tuo post) e nulla che avesse a che fare con l'ordine di creazione del sole e del resto della luce, che mi pare fosse chiaro già da un bel po prima.
    Puoi esprimermi la teoria scientifica del "piattone" che sono dannatamente curioso (come gatto) di sapere di cosa si tratta? Siamo nel campo del terrapiattismo? va di moda da un po, hai ragione.
    In ultimo, il diluvio non resetta il pianeta terra, quindi non è una catastrofe globale o altrimenti suonerebbe come "Diluvio universale ok, ma basta che pulisci tutto per cena". Resetta solo la malvagità: ottimo, quindi che senso aveva fare un wipe-out di tutto, compresi gli incolpevoli animali che avranno avuto le loro giuste ragioni per lamentarsi. Non bastava ripulire i malvagi solamente? non sarebbe bastato un colpo apoplettico nel sonno al malvagio di turno?

    RispondiElimina
  21. Gatto di Schroedinger18 dicembre 2018 alle ore 16:22

    Chiosa finale: intera terra o terra situata fuori dall'acqua hanno la stessa radice ebraica in èrets, che solitamente indica "paese, suolo calpestabile associato, vallata". A margine dovresti sapere che il concetto di pianeta o di sistema terra come insieme chiuso nell'accezione ebraica e aramaica non esisteva proprio. L'unica accezione più vasta la trovi in combinazione con i cieli nell'espressione "i cieli e la terra" nella quale i primi sono visti come accessorio della terra, mentre la cognizione di universo mancava proprio.
    Ignorando questo arriviamo ad arrampicamenti quali quelli di Perspicacia, che giustifica la descrizione della terra come circonferenza invece che come sfera. Semplicemente perchè Dio dal suo punto di vista la vede (da lontano) bidimensionale, ammettendo che Geova abbia una sede fisica di osservazione nello spazio (non so se crediamo ancora che sia situata nelle Pleiadi come negli anni '50) e soprattuto che si sia scordato di farla sferica e osservandola distrattamente in prospettiva a forma circolare ispiri quindi a scriverla così.
    Sinceramente non capisco come non ci si renda conto del fatto che sostenere posizioni così letteraliste rischi di mettere in ridicolo l'intero messaggio biblico sterilizzando l'interesse della stragrande parte degli interlocutori, solo per tenere alti i baluardi ideologici dell'abbiam capito tutto solo noi.

    RispondiElimina
  22. Gatto di Schroedinger18 dicembre 2018 alle ore 20:16

    @Jonny
    Come avrai notato ho volutamente alzato un po i toni del dibattito per portare in evidenza un fenomeno che con discreta presunzione di certezza mi attendevo sarebbe successo:
    Ho aperto decine di fronti di confutazione e la reazione dalla parte opposta è stata quella di rintuzzare sul momento l'obiezione contingente con qualsiasi cosa la fantasia ci porge in mano in quel momento. Ne è risultata entropia, mancanza di visione di insieme, di rigore logico con affermazioni che messe assieme sono parecchio contraddittorie
    Un esempio, citi una terraformazione avvenuta in un anno (Cit: "Se pensiamo alla portata di un diluvio universale che ha coinvolto tutto il pianeta, alla energia e la forza di tremendi terremoti provocati dallo squarcio delle cateratte dei cieli che si aprono e frantumano letteralmente i continenti , e le terre emerse, mentre le montagne cominciano da alzarsi per effetto della massa d'acqua che li spinge in verticale e in orizzontale, allora non parliamo di deriva dei continenti ma di un vero e proprio 'scatto dei continenti' l'uno lontano dall'altro.......") e poi la ridimensioni poco dopo negando che sia stato un "reset" della terra ma solo della malvagità.
    Se non è stato un reset quello che descrivi cos'è? un restyling?
    Mi citi di ghiacci scivolati sotto la crosta terrestre (?) e tutt'ora presenti, sostieni a spada tratta la letteralità dell'impianto dei primi capitoli di Genesi e poi ti rimangi tutto nell'ultimo commento nel quale a parte le frasi prive di senso (Cit: "l’umanità in sé e per sé che trascende ogni concreta realizzazione storica e temporale") citi "il mito della creazione" (cit: Insomma il mito della creazione è una lunga parabola nella quale si disvela il senso) in cui quasi tutto diventa trascendentale, filosofico, figurato e meta-rappresentato e successivamente torna ad essere reale
    Insomma decidiamoci, da che parte vogliamo stare?
    MI pare che qui insistano tutte e 3 le condizioni favorenti la formulazione di fallacie logiche: intenzionalità, visione del mondo, e molta molta molta superficialità. Incappi in tutte le categorie di fallacie logiche: di pertinenza, semantiche, di presunzione di verità, induttive e formali, la più presente è il ragionamento circolare. Ma consolati, è un male diffusissimo, peggio del raffreddore.
    Potrei andare avanti per pagine a farti esempi di contraddizioni in termini espresse nei tuoi interventi, circostanze imprecise o citazioni non corrette ma blastare gli altri forumisti non è lo scopo di OT, proviamo a costruire qualcosa.
    Mi pare, il tuo, un atteggiamento sincero di chi si è fatto un idea, non si sa bene come, non si sa bene perchè, e che prova a difendere se stesso da qualunque cosa provi a scardinarla, questo porta a rispondere qualsiasi cosa passi sul momento in testa che contraddica le tesi dell'altro senza averne di proprie a sostegno, proponi concetti "contingenti" a quel momento. Un po come rattoppare le buche in strada con i sacchetti di asfalto e il badile. Durano meno di una zucchina in bocca ad un porco per citare una espressione di Kirk
    E' un po come giocare con 8 attaccanti, un centrocampista e un difensore. Non proprio una strategia equilibrata
    Un consiglio, per essere coerenti e per evitare problemi di dissonanza cognitiva che alla lunga lacerano, proverei a formare le idee sulla base delle informazioni e delle evidenze, piuttosto che selezionare e cucire informazioni (cherry picking) a sostegno di idee preconcette, spesso create da altri.
    Non è che se una cosa non ci torna, tutto l'impianto della fede va buttato, probabilmente stiamo solo sbagliando noi cercando di far dire alla bibbia ciò che la bibbia non dice o (come va di moda adesso) cercando conferme magari proprio nel fatto "la bibbia non lo dice", sorvolando sul fatto che magari non dice neppure il contrario.
    In quel caso forse meglio fermarsi e ritentare.
    Ultimo: ti supplico, fai un po di ordine!

    RispondiElimina
  23. Per 'Piattone' non mi riferivo alla forma del geoide terracqueo, ma ad una sorta di Pangea che imizia a sollevarsi ed ad allontanarsi formando i.continenti.

    RispondiElimina
  24. Volevo ringraziare tutti e in particolare jd jonny che anche se nuovo di questi luoghi ha trattato gli argomenti così come ci aspettiamo vengano affrontati.

    RispondiElimina
  25. Questo argomento mi sta a cuore perché in Passato ho tenuto discorsi sul Diluvio un po fuori dagli schemi, con riferimenti a fonti alternative a quelle ufficiali, con tanti apprezzamenti di molti.

    Comunque tornando alla discussione del Letteralismo o dell'Allegoria, quando si confrontano testi così antichi e autoctoni con moderne teorie ancora in cerca di basi solide e inconfutabili, non ci dobbiamo aspettare che l'autore biblico si esprima in maniera accademica, così come nell'Epopea di Gilgamesh o nel Iliade troviamo altri stili letterari ognuno con un proprio messaggio.

    La Bibbia non è un testo scientifico così come indica il primo versetto quando dice "Dio creò " e questo presuppone già una certa fede.

    Per quanto riguarda il discorso di 'tergiversare' per difendere un idea piuttosto che un'altra o giustificare la propria fede volevo fare un appunto a Gatto@ o a @Kirk.

    La discussione del Diluvio Biblico o semplicemente sul contenuto del messaggio biblico porta inevitabilmente a scontrarsi sul tipo di fede che 'personalmente' abbiamo, ma con una differenza : La fede si basa sulla conoscenza, e non viceversa.

    Quindi se voi mi dite che negando l'esistenza di un diluvio si dimostra che la fede in un Dio che crea tutto l'universo ma non é in grado di portare un Diluvio universale o resuscitare suo figlio qiesto è un incoerenza perche per dimostrare che dio non è in grado di fare ciò che gli autori biblici hanno scritto si dovrebbero avere prove che Dio non esiste e quindi si finisce per sostenete che in "Principio L'uomo creò Dio".

    La bibbia è coerente con se stessa.

    Personalmemte non credo che in principio L'uomo creo Dio, e in questo sono in compagnia di molti astronomi, filosofi, matematici e biologi.

    Quindi manterrei il confronto sulla conoscenza e non sulla fede, cosa che finora ho evitato di fare.

    Non sono nuovo di questi forum e ho avuto il mio forum che ho chiuso lasciando solo un sito di sola lettura.

    Per dimostrarvi la mia 'buona fede' vi linko 2 piccoli post attinenti.

    http://labibbiahasempreragione.blogspot.com/2018/04/la-bibbia-e-il-libro-di-dio-o-sono-solo.html

    http://labibbiahasempreragione.blogspot.com/2018/04/dio-e-il-senso-della-vita.html



    RispondiElimina
    Risposte
    1. "dio non è in grado di fare ciò che gli autori biblici hanno scritto"

      Ma guarda che non è questo il punto. Il punto è che le cose sono due, dato che non vi sono tracce che un diluvio globale sia mai avvenuto e, per essere avvenuto come lo descrivi, avrebbe cancellato qualsiasi traccia di civiltà e vita del pianeta (mentre ci sono resti di civiltà più antiche di questo presunto diluvio e nessuna mostra segni di un tale evento):

      1. o il racconto è un allegoria
      2. o dio ha fatto avvenire un diluvio globale, sospendendo le leggi fisiche da lui stesso create, per poi ripristinarle, ripulire ogni traccia di un simile evento e ricostruire quelle opere umane (monumenti, pitture rupestri, ecc.ecc) che sono giunti fino a noi da epoche più antiche

      Dimmi un po tu...

      Elimina
    2. @JD Jonny: scusami se mi intrometto di nuovo, sicuramente il Gatto e il Capitano ti risponderanno.

      Qui siamo tutti uomini di fede, nessuno vuol negare la capacità di Dio di far miracoli e neanche pensiamo che "l'uomo creò dio", sono altri i blog che affermano questo.

      Ti cito Tito 1:2 "Dio non può mentire", Geova non può fare alcune cose che violano i suoi stessi principi su cui si basa la creazione, ora secondo me il punto non è se la Bibbia ha sempre ragione, ma se vogliamo noi avere sempre ragione nel fargli dire quello che non dice?

      Perchè "tutta la terra" deve essere tradotta "universale" visto che codesta parola è fuorviante e non traduce il senso corretto del termine?

      Come dimostrato più volte dalle evidenze della creazione che ci circonda, il diluvio andrebbe ridimensionato, ma non certo stiamo ridimensionando il potere di Dio.

      Perchè mai l'idea di un diluvio locale inviato da Dio, come la distruzione di Sodoma e Gomorra o di Gerusalemme, non debba essere un atto di fede in un Dio capace di compiere tali atti miracolosi?

      Elimina
  26. Gatto di Schroedinger19 dicembre 2018 alle ore 15:40

    Qui nessuno nega che un diluvio ci sia stato, piuttosto sul fatto che le scritture non dicono affatto che sia stato globale (universale poi..)
    Nel vecchio forum fece 3 articoli tediosamente lunghi con ricerche nelle quali emergeva come l'accezione di "terra" non fosse mai riferita ad un sistema planetario di cui i redattori della bibbia non aveva proprio cognizione. La concezione di terra si riferisce quasi sempre a suolo calpestabile o coltivabile paese o zona conosciuta, valle, ecc.
    Vedi poi ciò che Geova pronuncia in Genesi 9:10 immediatamente dopo l'apertura dell'arca
    Ti riporto la Riveduta, noi abbiamo incartato la traduzione fra due parentesi per orientarne il senso riuscendoci non benissimo e rendendo nebulosa la frase. Tutte le altre traducono più o meno così:

    10 e con tutti gli esseri viventi che sono con voi: uccelli, bestiame, e tutti gli animali della terra con voi; da tutti quelli che sono usciti dall’arca, a tutti quanti gli animali della terra.

    evidentemente c'erano altri animali al di fuori dell'arca, così come alberi ed un ecosistema in grado di sostenerli, il che mostrerebbe una estensione locale del disastro.
    Che Dio potesse essere in grado di allagare l'intera terra o l'intero universo non si discute, ma ciò non dimostra lo abbia fatto effettivamente: sarebbe stato un pastrocchio all'italiana che mal si sposa con il progetto creativo e tutto il resto. Stona proprio, talmente tanto che risultano raffazzonati, pasticciati e talvolta ridicoli anche i tentativi logici di sostenere le ragioni di un tale disastro con quel modus operandi.
    Stiamo difendendo la Bibbia o la nostra narrazione di essa? perchè se è il secondo caso il cortocircuito rischia d'esser devastante, investendo di sacralità e infallibilità ideazioni proprie che non possono avere ne la coerenza ne il contenuto di ciò che lo è realmente.
    Si rischia di creare una tensione da dissonanza tale nel proprio impianto di idee e fede che il rischio di mandare tutto in pezzi col tempo è molto molto alto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perdonami, Gatto. Su Genesi 9:10 hai perfettamente ragione, lo avevo segnalato anche io in un altro post. In generale sul tuo commento sono d'accordo perché allagare tutto il pianeta sarebbe stato inutile, una strage su vasta scala della fauna ingiustificabile. Che un alluvione improvvisa e devastante nel medio oriente ci sia stata e' un fatto ormai assodato, come hanno dimostrato gli scavi in Mesopotamia. E se il racconto di un diluvio ce lo ritroviamo in tante culture sparse per il mondo vuol dure che l'evento fu reale ma non possiamo certo concludere che ogni continente o sub-continente abbia avuto il "suo" diluvio, quindi le migrazioni da quella zona verso il resto del mondo per me sono successive a quell'evento. Gesù conferma che il Diluvio ci fu e "li spazzo via tutti".... Io non ho bisogno di altre conferme o approfondimenti su dettagli che alla fine non cambiano la sostanza delle cose. Fermati anche tu, dai. Ok?

      Elimina
    2. Gatto di Schroedinger20 dicembre 2018 alle ore 19:23

      @Libero Pensatore
      l'ultimo post, come quello dello di Kirk sotto erano la chiusa all'ultima domanda/risposta di Jonny. Sul motivo e lo scopo di aver sparato a raffica ho scritto nel post del 18/12 delle 20:16, e non era certo per aggiungere ulteriori elementi alla discussione ma per rendere evidenti quelle distorsioni cognitive che poi anche Kirk ha descritto sotto.

      Elimina
    3. Però libero pensatore...mica l'umanità si trovava in medio oriente circa 4000 anni fa e da lì si è sparsa in tutto il mondo... Suvvia.
      Le leggende sul diluvio sono varie e diffuse perché derivano probabilmente dalla fine di periodi di glaciazioni, che provocarono alluvioni locali.

      Cercando in rete ..

      Come spiega lo stesso Ballard, circa 12 mila anni fa, gran parte del mondo era coperto di ghiaccio e il Mar Nero è un grande lago di acqua dolce circondato da terreni agricoli. Intorno al 5600 a.C., quando i ghiacciai cominciarono a sciogliersi nel corso di un periodo di riscaldamento globale della Terra, una immensa quantità di acqua cominciò a precipitare verso gli oceani del mondo, causando immani inondazioni in ogni parte del mondo. …

      E’ verosimile che questo evento sia rimasto talmente impresso nella coscienza dei sopravvissuti da volerlo tramandare di generazione in generazione, fino a cristallizzarsi nel racconto biblico di Noè con connotazioni di tipo religioso.

      Elimina
    4. Tra Fede e Ragione preferisco... la logica. Che l'uomo non sia comparso contemporaneamente su tutti i continenti credo che sia indiscutibile. C'è chi sostiene che i primi insediamenti umani della storia si trovavano in Africa. Però nessuno sa spiegare come mai se e' così quel continente storicamente e'rimasto indietro e tutt'oggi e' il meno sviluppato del pianeta. Cosi come la presenza dell'uomo viene calcolata a decine se non centinaia di migliaia di anni. Ma se e' così nessuno sa spiegare perché i grandi progressi nel sapere, nelle conoscenze e nelle scoperte si sono verificati in poche migliaia di anni, come se per tantissimo tempo l'uomo intelligente cosi intelligente non fosse stato, se non ha scoperto quasi nulla del mondo che lo circondava... Ma siccome l'intelligenza umana non è in discussione (a meno che crediamo ancora che erano scimmie poi evolutesi...) e visto che l'uomo ha sempre usato l'intelligenza anche a suo danno, la logica mi dice che se l'uomo fosse comparso sulla terra così tanto tempo fa si sarebbe già estinto da un bel pezzo. La Fede tende a seguire un racconto che viene da lontano, la Ragione tende a credere ai riscontri e alle prove (per quanto se ne sa oggi), anche se sembrano contraddire in parte quel racconto. La Logica mi dice che quando le conclusioni sono palesemente inverosimili forse non sappiamo ancora tutto ciò che c'è da sapere. Sarei cauto nel mettere di lato il racconto biblico.

      Elimina
    5. Ma che vuol dire "nessuno sa spiegare"?
      Che vuol dire "l'uomo non è comparso contemporaneamente"? Quale specie?
      Meno sviluppato? A me sembra popolato da homo sapiens al pari del resto del mondo, a meno che vuoi dire che i "negri" siano una specie diversa...
      Insomma è tutto un pastrocchio ...

      Elimina
    6. Gatto di Schroedinger22 dicembre 2018 alle ore 02:34

      Il progresso umano è riassumibile con una funzione esponenziale, al raggiungimento della massa critica di risorse e conoscenza questa non può fare altro che crescere in modo esponenziale.
      La conoscenza si è stratificata lentamente, molte civiltà sono cadute perdendo quello che era il loro bagaglio di conoscenze in assenza di strutture documentali, ma nei millenni la quantità di sapere ha continuato a crescere lentamente. L'umanità raddoppiava la quantità di dati prodotti in millenni, poi in secoli, all'inizio del 20° secolo impiegava circa 50-60 anni, all'inizio della rivoluzione digitale circa 10, ora pochi mesi.
      E' un po come in una reazione di fissione nucleare, serviva una "massa critica" di risorse e conoscenza formatasi molto lentamente e che si è venuta a creare in millenni e che è stata raggiunta in corrispondenza della rivoluzione industriale che a sua volta segue la strutturazione del pensiero scientifico come lo conosciamo oggi.

      E' vero ha fatto i suoi danni ma è risultato innegabilmente uno strumento molto potente moltiplicando la produzione di risorse, abbattendone i relativi costi marginali, favorendo la scolarizzazione di tutti (analfabetismo passato globalmente dal 90 al 10% della popolazione in un secolo) e quindi autoalimentando la crescita di conoscenza e aumentando drammaticamente il numero di persone in grado di produrla.
      La curva di crescita, come in passato, si arresterà solo in caso di esaurimento delle risorse.
      L'Africa ha dato origine alle prime grandi civiltà che sono crollate e nuove sono sorte sempre più a nord di latitudine, forse anche causa dei cambiamenti climatici. L'avanzamento o il crollo o meno di una cultura rispetto ad un'altra è affare complesso, il decadente periodo attuale per l'occidente ne è un esempio.
      Sinceramente una crasi fra genesi e l'antropologia o la biologia, la biologia evolutiva dello sviluppo (il darwinismo spicciolo mi pare troppo naif) e il resto la sto cercando da 20 anni. Ho molte ipotesi ma nessuna strutturata adeguatamente. Il bel problema è quello di porre la linea di confine fra le narrazioni delle vicende di genesi che precedono o seguono l'inizio della documentazione scritta.
      Fino a quando la trasmissione della conoscenza era solo orale la narrazione doveva essere giocoforza diversa... come diversa? non ne ho idea, solo ipotesi
      Ma tutti gli sforzi atti a cercare una crasi che riconcili evidenze e narrazione cercando una chiave di lettura che entri nella toppa li si fa proprio per non mettere a lato il racconto biblico
      La fede è anche questo, avere la fede di poter trovare prima o poi una quadra a tutto anche se non ci sei nemmeno vicino, perché cavolo, non so come ma nel suo insieme la bibbia "funziona"

      Elimina
    7. x Gatto
      Sulla quantità di dati prodotti, prima in millenni e oggi in mesi, prova a riavvolgere il nastro al contrario, fermandoci all'"homo sapiens" (diciamo che Adamo era già "sapiens"). Ti sembra plausibile una presenza dell'homo sapiens da 200.000 anni o sono più verosimili i 6.000 anni di Genesi? (via, facciamo 10.000 come sostiene Zichichi e lascia intendere Rubia quando parla del clima)

      Elimina
    8. Gatto di Schroedinger22 dicembre 2018 alle ore 23:57

      Per sembrarmi plausibile 200k anni mi sembra anche plausibile, forse più dei 6k di Genesi viste le numerose evidenze fossili e reperti, i ritrovamenti delle culture neolitiche, mesolitiche e paleolitiche. C'è una valanga di documentazioni fossili che non posso far finta che non esistano e altrettanti ritrovamenti di insediamenti di culture datate nel mesolitico e neolitico.
      Dal dire però "mi sembra plausibile e verosimile" al sostenerlo come verità in un dibattito ce ne corre. Non vi sono ragionevoli certezze per farlo, ho però invece certezza che il letteralismo del creazionista da podio non può rispondere a realtà fattuale.
      La vera domanda è quando questo diventa essere senziente e quando possiamo dire che questo abbia le necessarie capacità di astrazione per iniziare a pensare come l'uomo che conosciamo ora e se questo "trigger" non sia la fattiva creazione dell'essere uomo a sua somiglianza depurata dall'allegoria. Ma come detto in un post precedente, ma che ne so!

      Elimina
    9. Ma perché non dovrebbe essere plausibile? Se ci sono i ritrovamenti che lo testimoniano che ci possiamo fare. Possiamo solo prenderne atto, non capisco. Perché questo dovrebbe demolire la fede? Il problema, quindi, se capisco, non è che la scienza è in contrapposizione alla fede (tosto che si occupano di due cose diverse) ma è in contrapposizione con la INTERPRETAZIONE LETTERALE del libro sacro. Ma allora la scienza non demolisce Dio, ma quell'uomo che si arroga il diritto di stabilire cosa Dio volesse dire. Se questa ultimo si scontra con la realtà allora evidentemente Dio non voleva dire quella cosa. La guerra andrebbe fatta a chi pretende di parlare in nome di Dio e non ci ha capito un tubo, no alla scienza.

      Elimina
    10. I 200.000 anni dell'Homo Sapiens (quindi senziente) ti sembrano plausibili solo rispetto alla datazione di reperti archeologici secondo una "scala del tempo" fatta di ere geologiche? Certo, usi la ragione. Se eminenti studiosi dicono cosi, quello e' vangelo perché le scoperte non si possono disconoscere, ormai e' un quadro consolidato e inconfutabile.... O no?
      Anch'io dico "che ne so".... Lascia perdere il "podio", al netto dei discorsi alle adunanze che non fanno testo, ci troviamo di fronte a un racconto biblico scritto da persone che dicono di aver avuto contatti col Creatore, cioè con colui che le cose le ha fatte in prima persona. E dal racconto che ne viene fuori, genealogie comprese, i tempi dell'homo sapiens si accorciano di molto. La fede in quel Dio e in quel libro, però, non mi consente di considerare "vangelo" la scala del tempo ideata dall'uomo, che non ha creato nulla e cerca affannosamente di capire.
      Detto questo, due citazioni che voglio condividere con te: La prima e' di Einstein, "Il tempo e' un illusione". La seconda e' uno scritto di Bertrand Russel, "L'incubo del Teologo". Quando l'ho letto mi sono ancora di più convinto che dei microbi quali siamo non possono che sapere ben poco rispetto alle dinamiche dell'universo. Buona lettura.

      Elimina
    11. Ah, quindi basta dire di aver avuto contatti con il Creatore per essere credibile? Che stupidi sono questi scienziati e ricercatori a studiare le prove! Bastava dire di essere stati ispirati...

      Elimina
    12. L'approccio agnostico che fà Bertrand Russel con "L'incubo del Teologo" credo voglia mettere in evidenza il voler spiegare tutto attaverso una certa pretesa di capire tutto attraverso un metodo di interpretazione, detto questo Tommaso, Libero pensatore, Gatto, ecc. non abbiamo problemi a dire "che non so".
      Pensa solo cosa potrebbe significare se la Wt dicesse "che non sappiamo" magari tanti riporrebbero la loro "spada nel fodero"

      p.s.: per quanto riguarda le "genealogie bibliche" io avrei una tesi che magari esporro in seguito.

      Elimina
    13. Gatto di Schroedinger23 dicembre 2018 alle ore 15:00

      @LiberoPensatore
      Detto che il tempo a livello subatomico può tranquillamente essere omesso dalle equazioni perché di fatto potrebbe benissimo non esistere, detto che te ne potresti fregare se avessi massa infinita o una velocità pari a quella della luce o se possibile superluminale e considerato il fatto che non sono un ne bosone, ne un fotone ne un buco nero supermassivo, io comunque con il tempo come lo conosciamo sulla terra ci devo fare i conti, e il fatto che 25 anni fa ero un bel tocco più giovane di ora mi conforta sulla validità dell'approccio.
      Quando la nostra percezione di realtà e la nostra sfera d'esistenza includerà realtà dimensionali che superino le classiche e noiose 4 dimensioni per includere l'interpretazione a molti-mondi o multiverso e di uno spazio a 11 dimensioni ne riparleremo.
      Al momento restano, converrai con me, esercizi di stile; molto di ciò è puramente teorico poco è dimostrato, ancora meno è dimostrabile, inoltre questo non avrebbe influenza diretta sulla freccia del tempo come la conosciamo per quanto concerne il sistema terra.

      mi sfugge poi come l'affermazione <<"Dal dire però "mi sembra plausibile e verosimile" al sostenerlo come verità in un dibattito ce ne corre" >> trasmetta tutto quel senso di incrollabile sicumera che hai attribuito alle affermazioni fatte. Io personalmente ho dubbi anche su come mi chiamo.

      Quello che affermavo è che al netto di tutto abbiamo reperti di uomini diversi da quelli attuali (Denisoviani, Neanderthaliani ecc) che portano a datazioni sovrapponibili e rinvenute in svariate parti del mondo.
      Ora ne abbiamo pure il DNA ricavato dalle cellule ossee che conferma si tratta di esseri umani, sebbene profondamente diversi e vediamo quei geni sparpagliati qua a la nella popolazione attuale.
      Certo non possiamo prendere le conclusioni della paleontologia a "vangelo" o oro colato o verità rivelata, tuttavia la mole di evidenze che sta montando richiede che ognuno di noi le consideri e si confronti con esse prima di trovarsi nella condizione de "i vestiti nuovi dell'imperatore".
      Ora, possiamo ignorare la cosa come sta facendo la WT e come fece a suo tempo dubitando dell'esistenza dei dinosauri, mettendo in guardia i genitori dai testi scolastici che ne parlavano (questo solo 40 anni fa)
      Possiamo usare la stessa strategia del "wait and see" che hanno usato sperando che il "problema" si sgonfiasse da solo, magari per improbabili ritrattazioni scientifiche ma secondo me si è arrivati ad un punto tale da dover giocoforza affrontare la frattura fra interpretazione letterale ed evidenze, sennò è come correre in formula 1 con gomme talmente usurate da essere al limite del botto oltre che drammaticamente lente.
      Anzi, forse potrebbe già essere troppo tardi.

      Elimina
    14. Sentendo un giro un po’ di opinioni il concetto di tempo come dimensione lo stanno pesantemente ridimensionando. Il tempo pare davvero non sia un entità ma solo il passaggio fra stati in una serie infinita di macchine combinatorie. La cosa peggiore di questa storia e che con queste teorie i viaggi nel tempo sono impossibili. Il dottor Who non esiste vi rendete conto?

      Elimina
    15. Capitano ma è solo una questione di regolazione fine per non infilarsi nel tunnel spazio-temporale sbagliato 🤔

      Elimina
    16. Scusami, Gatto, per capire meglio. Ma la "mole di evidenze che sta montando" vanno considerate prove o indizi? Il quadro che emerge da tali studi è in antitesi rispetto al racconto biblico degli stessi eventi. Se sono prove non possiamo far finta di niente, ma se è solo un quadro indiziario devo tenere conto che dall'altro lato, unendo fede e logica, il racconto biblico (senza far dire alla Bibbia ciò che in effetti non dice) ha una sua valenza specie se consideriamo che è supportato da testimonianze indirette e da una "diretta", il Cristo, molto pesante. Si tratta di uno dei creatori che in quel tempo c'era e che ogni volta che parla degli eventi di Genesi non fa che confermarli. Ci sono quelli che, come Tommaso, tra le due tesi cercano una sintesi. Ma non è detto che sia possibile trovarla. Credo che la Bibbia è un "pacchetto" unico non frazionabile, come fa chi pensa "a quel quel racconto non credo, quell'altro è mito, un'altro è leggenda, mi tengo il Cristo perché mi piace quello che disse". E' tutto legato insieme da un filo conduttore. O lo si accetta o col tempo finisci per mettere la Bibbia di lato, come è successo a molti. E con quale risultato? Il nulla, senza nemmeno una speranza. Non ho alcuna fretta di arrivare a quel punto...

      Elimina
    17. Mettila in questo modo, non si tratta di smontare la Fede si tratta di costruirla bene senza ritornare indietro nelle cose. Come giustamente fai notare la testimonianza di Gesù è un indizio che ci permette di fare delle considerazioni di un certo tipo sull’argomento. L’approccio consapevole è corretto mai fare le cose di fretta. Per collegare tutti i puntini ci vuole tempo e contrariamente alle idee generali di questo sistema per queste cose sono sicuro che Geova ci da tutto il tempo che ci serve.

      Elimina
  27. @jonny OT parte da un assunto un approccio gnoseologico già espresso nel vecchio forum. Nella vita le domande sono di due tipi ci sono domande giuste e domande sbagliate. Alle domande giuste si può rispondere in due modi, nel modo giusto o in quello sbagliato. Alle domande sbagliate puoi rispondere in un solo modo, quello sbagliato.
    In OT con questo approccio faticoso attuiamo una strategia da debunker e per fare questo non partiamo dalle risposte per cercare le domande che le confermano. Non ci lasciamo nemmeno abbindolare dalla complessità come fanno alcuni, insomma caro jonny la vita è dura e in molti casi bisogna arrendersi all’evidenza. Risposte vere e complete spesso non se ne hanno ma io mi sono fatto l’idea che è meglio una non risposta che darsi per forza una risposta sbagliata.

    RispondiElimina
  28. Curiosità intelligente per il Capitano,

    Moltissimi ideogrammi cinesi sembrano ricavati dal genesi biblico,essendo la scrittura cinese con buona probabilità,la più antica del mondo,quindi possiamo dedurre che il testo del genesi biblico sia la cosmogonia più vicina all'originale.
    L'ideogramma che indica la nave è stranamente
    complesso: è composto da tre segni che indicano rispettivamente: il numero otto,
    il concetto di anima come vita umana e l'imbarcazione. Ora, questo rimanda al
    testo della Genesi che riferisce che otto persone (Noè, Sem, Cam , Iafet e le
    rispettive mogli) furono salvate dal diluvio appunto grazie ad un'arca, cioè una
    imbarcazione. Questa narrazione biblica è sorprendentemente racchiusa nel
    simbolo-ideogramma cinese della nave.

    Se i cinesi scrissero prima di Mosè, si pensa addirittura 4000 a.c., perche nel frattempo gli ebrei usavano trasmettere oralmente leggi ed e avvenimenti, vuol dire che anche i cinesi avevano conoscenza di un diluvio così come descritto nella Genesi.

    IL fatto che pur mancando nella cultura cinese un testo assimilabile al genesi,i suoi ideogrammi mostrino come i cinesi abbiano avuto in un certo periodo remoto una conoscenza di un testo molto simile al genesi biblico,questo indica che dev'essere esistita una qualche protociviltà primordiale in cui erano comprese praticamente quasi tutte le razze dell'umanità,e la Bibbia sembra essere uno dei testi che conserva meglio i resti di quella antica civiltà primordiale,se stai a sentire gli atei sembrano che gli ebrei l'abbiano scritta mentre si grattavano la xxxxxx ,invece per resistere cosi' inalterata nei millenni dev'essere stata tramandata con infinita cura.

    Purtroppo oggi va di moda specialmente pressi certi cultori di un'ateismo ''pret-a-porter'' da quattro soldi,disprezzare la Bibbia(ovviamente guardandosi bene dal disprezzare i testi sacri delle altre religioni,non che io voglia che per par condicio anche gli altri testi vengano disprezzati,semplicemente faccio notare quest'incoerenza ovvero il fatto che si tratta più di una moda ideologica,specialmente a sinistra)
    2)Questa piccola curiosità che ho postato è qualcosa che deve riflettere anche tutti quelli che sostengono che la Bibbia in quanto testo tramandato oralmente nei secoli,e solo tardivamente trascritto,sia un testo di poco valore,perchè frutto di tutta una serie di rimaneggiamenti,una sorta di risultato di un processo collage-bricolage,fatto di interpolazioni e deformazioni durato secoli.
    In realtà notostante sia stato tramandato oralmente,si può vedere nel caso del genesi il fatto che si sia mantenuto sostanzialmente inalterato.

    O Noe aveva parenti in cina, oppure le razze hanno condiviso un caraclisma comune.
    Di queste curiosità ce ne sono a centinaia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, ma continui ad ignorare il fatto che di tale cataclisma globale non c'è traccia. Quindi non solo deve essere avvenuto, ma dio avrebbe "ripulito le prove" e ricostruito quelle strutture che sarebbero state distrutte, come piramidi, pitture, riportandole ad uno stato pre-diluviano.
      E' più verosimile che sia stato un evento locale o più eventi locali, come riportato da qualcuno qualche post più su, che ha lasciato ricordi simili in popolazioni distanti tra loro.

      Elimina
    2. Gatto di Schroedinger21 dicembre 2018 alle ore 09:54

      @Jonny: Quanto affermi può provare, anzi suggerire un origine comune delle razze, ma un origine comune non prova una estensione globale dell'evento, anzi prova alla pari un diluvio globale quanto l'evoluzione delle specie. Anche perché se il diluvio fosse andato come descritto non avrebbe lasciato memoria in nessun altro se non in Noè e famiglia, e allora torniamo all'origine comune senza avere elementi dirimenti. Per cui resta il dubbio: origine comune per diluvio locale, globale o per altre dinamiche antropologiche? a quel punto ti servirebbero prove o resti "fisici" di un diluvio globale, ma ahimè non ve ne sono

      Elimina
    3. @JD Jonny ti svelo un segreto che ti lascerà perplesso. L'ateismo ''pret-a-porter'' non scalfisce minimante la Bibbia e il suo messaggio. Fanno molti più danni il creazionismo della domenica fatto di credulità, superficialità, fede posticcia, rabberciata. Quella preformata degli oratori che salgono sul podio con l'incarico di seguire lo schema. Se la fiducia nella bibbia cala così come sta accadendo non è colpa degli evoluzionisti. La battaglia contro gli evoluzionisti è una finta battaglia che distoglie dai veri problemi. Che fiducia si può dare ad un oratore che sale sul podio e ti dice la radioattività è la dimostrazione che la terra non può avere milioni di anni? Se si difende la bibbia in questo modo è un lampo diventare atei. Rafforzano molto di più quelle 10 domande sul dilivio che tutto il libro creazione.

      Elimina
  29. E' ben poca cosa la fede a cui basta togliere un puntello e crolla.
    Se così fosse più che fede somiglierebbe ad un castello di carte...

    Gamma

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gatto di Schroedinger21 dicembre 2018 alle ore 12:56

      Parole sante, ma penso nessuno di noi sarebbe qui se non fossimo cresciuti o non avessimo vissuto in un ambiente nel quale si costruivano immensi castelli con la promessa di poter disporre di tutti i puntelli di cui ci fosse bisogno; promessa che dopo tanti anni è passata dal "avrai tutti i puntelli che ti serviranno" al "fidati ciecamente che il castello reggerà nonostante l'assenza di puntelli, perché alla fine della fiera, la gravità è un'invenzione di satana".
      Abbiamo prodotto prima approcci pseudo-razionali alla fede, e quando questi non reggevano più ci si è via via sfumati verso un approccio emotivi / superstiziosi in cui il senso di appartenenza la fa da padrone.
      Ritengo quindi che la fede " a castello di carte" sia figlia dell'illusione inculcata nei decenni (a tutt'ora anche se in modo diverso) di essere in grado di poter rispondere ad ogni perché, rifuggendo di fatto il confronto con le idee per mezzo di una formazione "algoritmica" tipica del personale di un call center.

      Elimina
    2. Senza il jolly di satana , come farebbero le religioni a sopravvivere ?

      Elimina

Grazie per il commento.