giovedì 25 aprile 2019

Principio di indeterminazione e interpretazione assiomatica della realtà - parte 2

Riassunto semiserio della puntata precedente:
1) la realtà, la creazione è complessa
2) la realtà, la creazione è dannatamente complessa
3) la realtà, la creazione è così dannatamente complessa che osservandola viene da esclamare "cavolo, ma è complicata!!

Scherzi a parte, sul precedente post provavo a porre l'attenzione sul fatto che la realtà nel suo complesso ci è inconoscibile se non attraverso ipersemplificazioni e quanto cultura e periodo storico possono incidere nel modo di pensare delle persone e quindi sul loro modello di realtà e verità. La trasformazione della cultura e l'emergere di nuove evidenze evidenzia come e se questo modello che ci eravamo costruiti regga o meno il tempo.

Per semplificare ulteriormente si potrebbe citare Duoglas Adams (umorista) affermando
- il mio universo sono i miei occhi e le mie orecchie, il resto è supposizione
- È assurdo che affermiate di sapere cosa succede agli altri. Solo loro lo sanno, ammesso che esistano. Anche loro vivono soltanto nell'Universo dei propri occhi e delle proprie orecchie.
In pratica se io e voi guardassimo da una finestra la pioggia cadere e arrivasse qualcuno che chi chiedesse "cosa vedete?", nessuno di noi riuscirà a capire l'intera dinamica di ciò che sta portando alla pioggia, cosa succede in ogni casa che vediamo davanti a noi, come questa casa è fatta, le vite di ognuno, le interazioni della materia animata e inanimata dal livello macroscopico al microscopico, questo solo per citare qualcosa a caso (stile Giobbe cap 38 e 39)
Ognuno di noi, con lo sguardo attonito della mucca che vede passare il treno, direbbe semplicemente:
"uh.... Piove"
Già sul fatto se stia piovendo forte o piove piano può essere che troveremmo da litigare, invece se fossimo concordi perché  in possesso di uno standard comune per stabilire se è pioggia forte o pioggerella vuol dire che avevamo già litigato prima per fissarlo questo standard..

Rientrando nell'alveo della serietà, ammesso che ne sia capace, fra fine '800 e tempo presente l'approccio culturale è radicalmente stravolto e molto di ciò che sembrava addirittura ovvio durante il periodo nel quale la cultura del gruppo religioso JW ha iniziato a formarsi è divenuto nel corso del tempo addirittura ridicolo. 


Il determinismo newtoniano e "la risposta per tutto"

Nel 19° secolo residuavano ancora molte delle sicumere derivanti dal modello newtoniano della realtà. Si assume lo spazio come ente assoluto e il tempo come dimensione indipendente perché tutto è reversibile; in pratica tutto scorre in modo apparentemente naturale e lineare. Si può chiaramente distinguere la reazione in risposta ad una azione e tutto si muove nel rassicurante spazio della geometria euclidea. Su questo modello la filosofia kantiana crebbe rigogliosa e anche la convinzione dei primi Studenti Biblici che ci dovesse essere una risposta lineare a tutto.

Ma già in quel periodo questo modo di concepire il cosmo era vetusto, l'introduzione della termodinamica rendeva il tempo non più indipendente dal sistema e le trasformazioni ed evoluzione dello stesso erano irreversibili. Pochi anni più tardi Einstein "ammazza" con il concetto di relatività ristretta e poi generale anche il concetto di geometria di tipo euclideo.
Il colpo di grazia arriva con il paradigma della meccanica quantistica che mostra come a livello subatomico le particelle si comportano come onde o particelle a seconda di come l'osservatore interagisce con esse.



in questo paradigma vi è una sorta di compensazione fra le precisioni con le quali si possono misurare grandezze coniugate ad esempio posizione e velocità di una particella / onda elementare perché è lo stesso osservatore che ne perturba il sistema.


Finalmente, il principio di indeterminazione

L'ultima frase ad esempio, può essere ridotta ad un esempio paradossale calato nelle congregazioni:




il prodotto della consapevolezza per la popolarità in una congregazione produce una costante ((C+1) x P = K) 

il +1 serve per non restituire una costante nulla in casi di consapevolezza zero 


Se la costante è ad esempio 100 e siete consapevoli 1, a parità di altri fattori la vostra popolarità nell'organizzazione sarà 100, mentre se siete consapevoli 25, vi dovrete accontentare di un 4 di popolarità.

Questo, oltre a spiegare che vi basterebbe già un 5 di consapevolezza per minare completamente le vostre prospettive di carriera teocratica lascia intendere anche che tanto vale consapevolizzarsi fino in fondo, giacché le prospettive di vita grama in congregazione non peggioreranno più di tanto avvicinandosi a 100 

In quel periodo di fine 800 inizio 900 si affermano idee rivoluzionarie che eliminano il punto materiale che tante soddisfazioni diede a Newton e soprattuto che vi sia una fondamentale e intrinseca indeterminazione nella misurazione dello stato delle particelle / onde
Il principio di indeterminazione (di Heisemberg) afferma che è impossibile conoscere simultaneamente e con precisione massima lo stato di grandezze incompatibili di una particella. O ne conosciamo la velocità o ne conosciamo la posizione, o possiamo approssimare statisticamente entrambe accontentandoci 
Un'altro concetto fondamentale è che l'osservatore non può essere distaccato dalla realtà che descrive e la influenza direttamente.
In ultimo: non esiste la possibilità di fornire una descrizione totalmente oggettiva di una realtà separata dall'osservatore e oggettiva anch'essa. 
L'ultimo colpo ferale che si accanisce sul cadavere dell'ideologia ottocentesca è che i il caso e le probabilità rivestono importanza determinante sui dettagli dei fenomeni intrinseci a ciò che osserviamo  (Ecc. 9:11-13)

Ora entriamo nel core del discorso: siccome i sistemi complessi si distinguono per trasversalità di scala e di campo, possiamo trovare corrispondenze di comportamento pressoché ovunque.
Le logiche di indeterminazione non sono evidenti nella vita quotidiana: ad esempio un campo innevato di fresco, visto da lontano appare un manto bianco uniforme e ordinato. Se procediamo con logica di zoom-in vediamo che magari questo campo ha delle irregolarità, e procedendo oltre noteremo miliardi di fiocchi di neve accatastati disordinatamente e ognuno diverso dall'altro, procedendo oltre il livello di complessità aumenterà mentre noi perderemmo i dati di contesto, ovvero dove ci troviamo precisamente in quel campo innevato. Procedendo oltre perderemmo anche il contesto stesso di campo innevato e non sapremmo più a cosa appartiene quell'ammasso di molecole.

ciò che può essere ribaltato sul punto di vista cristiano è
1) ad un osservazione macroscopica, l'intero impianto delle scritture è un continuum che può essere fruito da tutti, sia che siamo dotati di un cervello multi-CPU multi-core collegate da reti a bassissima latenza oppure da due ruote per criceti sgangherate mosse da un criceto obeso e con l'artrosi.
2) mano a mano che ci addentriamo nei dettagli, procedendo oltre il "kernel" del messaggio di Gesù, rischiamo di "sporcare" la realtà con la nostra percezione (anzi, la sporchiamo proprio, infatti ci viene raccomandato di portare 'ognuno il proprio peso')
Esempio pratico banalizzato

Romani 10 1-4 (velocità della particella)
1° Corinti 13 1-3 (posizione della particella)

se volessimo "misurare" ognuna di queste due parti delle scritture cristiane approfonditamente e nel dettaglio rischieremmo di giungere a risultati totalmente diversi se considerandole separatamente ragioniamo a compartimento stagno.
Ecco che qui arriva l'osservatore che deve stabilire con buona approssimazione il valore di entrambi in modo soddisfacente e trarne conclusioni pratiche.  
Quello che non possiamo negare è che a questo punto:
- cultura
- trascorsi recenti e remoti
- stato d'animo
- personalità
dell'osservatore faranno si che esso si ponga più vicino ad uno e più lontano dall'altro. Lo stesso osservatore però preso in giornate diverse può arrivare a risultati diversi su come porsi di fronte a queste scritture.
Siamo presi da sacro furore esegetico per una dottrina che abbiamo scoperto errata: è più facile che sbatteremo in Romani più che in 1° Corinti, di contro siamo in armonia in congregazione e preferiamo inconsciamente la felicità rispetto ad avere 5 milligrammi in più di verità in tasca? Sicuramente ci porremo più a ridosso della seconda scrittura.
Quindi, se le forniture del raro metallo del 'buon senso' sono rarefatte, potremmo infilarci in una logica booleana:
Romani AND Corinti oppure Romani OR Corinti, altrimenti Romani NOT Corinti, Romani XOR Corinti ...

Se l'osservatore cercasse di dettagliare il più possibile ogni aspetto di una parte della scritture, quale rischio si assume di "perdere il contesto?" e il resto dei fiocchi di neve disseminati lungo il campo dell'esempio di prima, che fanno di un campo innevato un campo innevato e non molecole di acqua al punto triplo delle quali serve di capire lo schema di disposizione?
Questo è uno dei motivi per i quali spesso le nostre ideazioni in merito alle interpretazioni delle scritture possono sbriciolarsi con il tempo ed è il motivo per cui molte dottrine WT hanno ormai danni strutturali irreversibili. 
Tempo, nuovi dati, nuove culture, lo sbriciolarsi di pregiudizi e il formarsene di altri spesso fanno si che una lettura dogmatica delle scritture perda via via i pezzi

Romani 12:3 correttamente ci dice di non pensare di noi oltre ciò che è necessario, effettivamente non sappiamo se tutto il nostro modo di vedere la realtà non si rivelerà fallace e sarà smontato e rimontato come un mobile dell'Ikea di qui a breve.

Sommando questo al post precedente, capiamo il perché Gesù fornì un modello di comportamento ed un esempio più che un codice di regole e un modello organizzativo. 
Un codice di regole c'era già stato ed era stato messo li anche per farci capire con quanta fantasia riusciamo sempre miseramente a fallire, I modelli organizzativi generalmente nascono per ovviare a bisogni contingenti e generalmente come HAL 9000 assumono vita propria fino a che non falliscono nel loro intento originale.
Non penso quindi che un rientro alle logiche del primo secolo gioverebbe a granché nel lungo periodo, del resto le stesse logiche stavano già fallendo dopo pochissimi anni di vita nonostante la presenza degli apostoli che con difficoltà contennero  l'apostasia sempre più dilagante. Oggi che non ci sono apostoli immagino che la deriva potrebbe essere addirittura più rapida.



Post scritto per Osservatore Teocratico da Gatto di Schrodinger









22 commenti:

  1. Parte 1

    Impressionante, una celebrazione del (segue un tecnicismo che non mi piace usare, ma giusto per capirsi) umanesimo relativistico (cioè filosofia contemporanea pura, in breve: l'uomo è misura di tutte le cose[*Nota1 – sotto parte 2]) in salsa scientifica (cioè spiegata con il supporto di mere interpretazioni della realtà, teorie/ipotesi non provabili concretamente, sviluppate sulla base di fantasie filosofiche antiche, ad esempio: teoria atomistica[*Nota2 – sotto parte 2]) applicato alla Parola di Dio e alle dinamiche interne del corpo di Cristo! Del resto questo è l'insegnamento principale dell'odierna cristianità corrotta (cosiddetta) 'post-moderna'... con i disastrosi (leggi: maledetti) risultati che sono sotto gli occhi di tutti (un paio di esempi tra le 'ultimissime conseguenze dirette': 'condonare' l'omosessualità, 'giustificare' il transgender, ecc.; straziante trovare queste porcherie anche in siti 'consapevoli', v. http://testimonidigeovaconsapevoli.blogspot.com/2019/01/bibbia-e-omosessualita.html)! Come può credere ad un tale inganno anche chi è in grado di comprendere sufficientemente che la scienza si basa su menzogne (sintetizzo molto):

    * creazione di una copia ipotetico-fantasiosa della realtà, si analizza, poi i risultati vengono applicati alla realtà (quindi questa viene piegata alle teorie), ed infine, ciò viene chiamato prova, fatto, realtà (v. parte 1 dell'articolo https://osservatoreteocratico2.blogspot.com/2019/04/principio-di-indeterminazione-e.html).

    Come si può applicare tali deliranti fandonie («falsamente chiamata conoscenza», v. 1 Tm 6:20-21) alle dinamiche interne del corpo di Cristo (come se l'azione dello Spirito santo non fosse l'unica determinante, bene spiegata in tutto il NT) o addirittura alla comprensione della Bibbia («...ogni uomo sia trovato bugiardo», v. Ro 3:4) quando la chiarezza della Scrittura a riguardo è cristallina? Ribadisco ciò che dovrebbe essere ovvio: la scienza è basata sul ''metodo ateistico'' («Dio invierà loro un effettivo inganno affinché credano alla menzogna», v. 2 Ts 2:9-12; cfr. il contesto, soprattutto dal versetto 3ss). Nulla di nuovo sotto il sole, anche i leader del mondo giudaico (sadducei, scribi e farisei) avevano corrotto la verità biblica in base alla “sapienza del mondo”, la loro sete inesauribile di potere e denaro era (ed è ancora oggi nei loro corrispettivi odierni) un laccio satanico che la maggioranza non vuole abbandonare: io ho studiato, io ti insegno, io ti do sapienza (o fede), ecc., ma Gesù disse (poco importa la domanda specifica che gli avevano fatto): «Siete ingannati, non conoscendo né le Scritture né la potenza di Dio!» (v. Mt 22:30). Nella Bibbia ci sono tutte le risposte necessarie per vivere nella grazia di Dio in questo periodo della nostra vita, non dobbiamo andare a cercare 'aiuto' dalla “sapienza di questo mondo”, perché è idolatria (v. 1 Tm 4:1; cfr. 2 Tm 4:3-4), ma chiedere a Dio (v. Mt 7:7)!

    Cosa non è comprensibile dalle pure e semplici parole: «...la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio, perché è scritto: “Prende in trappola i sapienti mediante la loro stessa astuzia”. E ancora: “Geova sa che i ragionamenti dei sapienti sono vani”.» (v. 1 Co 3:18-20)? La realtà che gli 'esperti' fanno credere con l'inganno che sia difficile, Gesù dice che è semplice (v. Mt 11:25-30). A chi crediamo... ''basta farsi ingannare!'' (Se quancuno pensasse che io stia giudicando, v. Gv 12:48-49; cfr. Gv 5:22-24).

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  2. Parte 2

    Questo articolo (in entrambe le sue parti) è la negazione dell'insegnamento del Cristo, come si può “non” fare parte del mondo (v. Gv 15:19) e nello stesso tempo “usare appieno” la sua sapienza (v. 1 Co 7:31)? Si considerino le conclusioni alle quali si giunge in base a tali premesse non cristiane: “Sommando questo al post precedente, capiamo il perché Gesù fornì un modello di comportamento ed un esempio più che un codice di regole e un modello organizzativo”. Ma cosa c'entra questo, che costituisce (analizzando molto ma molto superficialmente) la contrapposizione NT – AT, con l'affermazione finale: “Non penso quindi che un rientro alle logiche del primo secolo [che per inciso, non è quello JW!] gioverebbe a granché nel lungo periodo... stavano già fallendo dopo pochissimi anni di vita nonostante la presenza degli apostoli...”?

    Allora lo “Spirito santo” ha fallito?, o non sapeva come sarebbero andate le cose?, era sottoposto a 'logiche' culturali secolari?, forse Gesù ha smesso di camminare «in mezzo ai sette candelabri d’oro» (v. Ri 2:1) abbandonandoci ai nostri limiti di comprensione o dandoci libertà di interpretazione? Contraddire lo Spirito di “verità” significa 'mentire'!, non ha forse fatto scrivere di rimanere nelle cose imparate (v. Flp 4:8-9; Gal 1:8-9; 2 Tm 3:14; ecc.; cfr. la seconda metà della [*Nota2])? È solo questo ciò che dobbiamo fare! Solo chi crede in questo starà «in piedi dinanzi al Figlio dell’uomo» (v. Lu 21:36), ma chi interpreta le Scritture e le dinamiche interne del corpo di Cristo con il (mutevole) filtro della conoscenza umana rischia grosso: «presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Persevera in queste cose, perché così facendo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano» (v. 1 Tm 4:16; cfr. 1 Co 1:17)!

    * [Nota1] Vedi le battute dell'umorista e il paragone con 'la finestra'. Queste sono filosofia pura (nello specifico, v. Gilles Deleuze) di cui lo Spirito santo ci ha esplicitamente messo in guardia: «State attenti che nessuno vi prenda in trappola servendosi della filosofia e di vuoti inganni fondati sulle tradizioni umane, sui princìpi basilari del mondo, e non su Cristo» (v. Col 2:8)!
    * [Nota2] Vedi l'applicazione del principio di inderminazione (esempio pratico banalizzato) con Ro 10:1-4 e 1 Co 13:1-3. Quello che un “fedele cristiano nega fortemente” è proprio che: cultura, trascorsi recenti e remoti, stato d'animo, personalità, ecc., incidano nel suo modo di pensare e nella sua comprensione della Bibbia, perché egli non ha più un 'suo' modo di pensare, non ha più una 'sua' comprensione, egli ha rinnegato se stesso (v. Mt 16:24), è stato 'generato di nuovo' come figlio che conosce il Padre (Eb 1:5; Gc 1:18; 1 Co 4:15; Gal 4:5; che con Gesù dimora in lui, v. Mt 16:22-23) e ha la mente del Cristo (v. 1 Co 2:16; cfr. 2 Co 13:5; Gv 14:16-17). Non esiste in Dio mutamento causato da: tempo, nuovi dati, nuove culture, ecc., cioè non esiste «variazione del volgimento d’ombra» (v. Gc 1:16-17), di conseguenza neppure nei Suoi figli che Lo imitano (v. Ef 5:1)! Questo è parte integrante della buona notizia, «potenza di Dio per la salvezza di chiunque abbia fede» (v. Ro 1:16; cfr. 1 Pt 1:5), altro che “non sappiamo se tutto il nostro modo di vedere la realtà non si rivelerà fallace”!, abbiamo limiti dettati dalla carne, ma la verità/realtà rivelata dalla Parola di Dio, che abbiamo fatto nostra, è inalterabile (v. Mt 5:18; 2 Tm 3:14-17)!

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  3. Gatto, ti amo! Certo la realtà diventa più facile da accettare se non si cerca di incastrarla in un sistema di credenze religiose. Sono fiducioso che vedremo dei bei cambiamenti nel nostro modo di interpretare la realtà nel prossimo futuro.


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  4. Gatto di Schroedinger26 aprile 2019 alle ore 10:05

    @Samaritano
    grazie per aver dato dimostrazione "reductio ad absurdum" (e sebbene involontaria) ai due articoli pubblicati
    Adesso puoi anche uscire dalla modalità "esorcismo" che tutto sommato non ce ne è granché bisogno

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  5. Allora chiedi a Dio di ravvivare la tua fede prima che sia troppo tardi (v. Mt 11:16-17; 24:12), è questione di vita (v. Gv 6:47) o di morte (v. Gv 10:26; cfr. Mt 22:11-14), … ma tu continui ad utilizzare i ragionamenti di quelli «che non conoscono Dio» (v. 2 Ts 1:8-9), insoddisfatti della Sua Parola pensano che ci sia qualcosa da aggiungere (v. Pr 30:5-6). Questo è un grande male!

    Certo, la conoscenza completa ci verrà rivelata al ritorno del Signore (v. 1 Co 13:12-13; cfr. Ro 8:19), ma chi oggi insegna che la realtà/verità [*Nota] è troppo complessa, oltre i limiti della nostra comprensione, sta dando a Cristo del bugiardo e mantiene nella schiavitù chi lo ascolta (v. Mr 9:42; cfr. Gv 8:32). Eppure Gesù ci ha rassicurati dicendo «Non vi lascerò orfani. Verrò da voi» (Gv 14:18)! Quindi o crediamo e lasciamo che lo Spirito santo operi in noi (v. Col 1:29; cfr. Gv 8:28-29; 17:16, 18) oppure non si crede e ci si costruisce la propria dottrina in base a ciò che 'riteniamo' (o socialmente o scientificamente 'viene ritenuto') giusto!

    Ciò è molto triste perché ci sono cose straordinarie nella Scrittura, che la JW non ci ha mai detto, che all'università non mi hanno mai insegnato, la concreta realtà che da una gioia incontenibile e travolgente, nella quale si inizia veramente a vivere e capire (v. Gv 4:23-24), ma tutte queste cose sono descrivibili solo con termini biblici, e non posso condividerle con te finché amerai più le menzogne dell'Associazione scientifica internazionale che la verità/realtà della Parola del Padre (cfr. Mt 13:13-15).

    C'è chi chiede segni e chi cerca sapienza (v. 1 Co 1:22-25), ma dalla scrittura appena citata è evidente che entrambe sono sbagliate perché la potenza di Dio va conosciuta in ciò che Egli ha fatto mediante Cristo (v. 2 Co 13:4, scrittura meravigliosa, si veda anche tutto il contesto del capitolo, a partire da quello precedente), … è più facile resuscitare un morto, fare inghiottire il suo corpo terreno dallo Spirito santo (v. 1 Co 15:53-54; 2 Co 5:4; TNM traduce in modo orrendo queste scritture), farlo sedere alla destra del Padre (v. Mt 26:64) e credere che anche noi possiamo ottenere la vita eterna alla stessa maniera (v. Ro 5:1-21; Ri 2:26-29) ... oppure …, ad esempio, portare un diluvio mondiale?

    La «falsamente chiamata conoscenza» (v. 1 Tm 6:20-21), oggi 'scienza' che nega totalmente (senza se e senza ma) sia Gesù sia il Padre, che sminuisce e irride la verità/realtà non può essere un 'supporto', una sorta di 'valore aggiunto' per comprendere l'opera di Dio, ma solo una palude di tenebre spirituali (v. 1 Gv 5:19). Basta non stancarsi e continuare a chiedere (v. Mt 7:7-8).

    * [Nota] Non c'è differenza nel linguaggio biblico:
    https://biblehub.com/greek/225.htm alétheia: truth (true to fact), reality.
    https://biblehub.com/hebrew/543.htm 'amen: verily, truly [Si noti la spiegazione data in Ri 3:14].

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    1. Tommaso 9 aprile 2019 17:48

      Comunque tu come ti sei oganizzato in questi 20 anni? Fai parte di un'altro culto? O come fanno alcuni consapevoli ti raduni in piccoli gruppi di amici con cui "spezzi il pane"? Se ti va mi piacerebbe conoscere il tuo percorso dopo essere stato disassociato, potremmo imparare qualcosa, grazie☺

      Samaritano 9 aprile 2019 19:06

      Non esiste nessuna vera adorazione (o culto, se preferisci) se non quella verso "L'Iddio" di Gesù (v. Gv 20:17).

      Le cose di cui stavamo parlando sono più importanti di me, ma visto il tuo cambio di argomento, significa che non desideri più parlarne, almeno non ora, e del resto c'é già molto nei post sopra. Non insisto oltre.
      ..........................

      Ora desiderei avere risposte alle domande che ti feci☺

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    2. * 2a – Ribadisco che “Non esiste nessuna vera adorazione se non quella verso "L'Iddio" di Gesù (v. Gv 20:17).”

      * 2b – Mt 18:20.

      * 1/3 – Gli ultimi ca. 20 anni dopo la disassociazione sono stati una normale vita dedicata a Dio, certo è necessario un periodo iniziale di assestamento dallo 'shock', poi: studio, lavoro, preghiera, meditazione, predicazione (non organizzativa stile 'di casa in casa', ma in ogni buona occasione, internet compreso), svago.

      Spero tu abbia riletto o che rileggerai la nostra conversazione.

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    3. 3/3 non hai risposto alla più importante...

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    4. Con 1/3 intendevo 1 e 3 per evitare dettagli, sono 20 anni, un blog non basta se volessi raccontare gli avvenimenti trascorsi, comunque il 'percorso' vero e proprio si concentra esclusivamente su quello spirituale, che si può riassumere in: studiare, applicare la Bibbia e chiedere aiuto a Dio incessantemente, tutti i giorni, con fede, rinnegando se stessi, finché «dopo che avrete sofferto per un po’, l’Iddio di ogni immeritata bontà, che vi ha chiamato alla sua gloria eterna in Cristo, completerà egli stesso il vostro addestramento. Vi renderà saldi, vi renderà forti, vi porrà su solide fondamenta.» (1 Pt 5:10). Questa è una cosa meravigliose che ho vissuto in prima persona.

      Francamente non c'è altro sul 'percorso' che al momento mi venga in mente che possa essere utile ai lettori. Dio indica la via in base alle caratteristiche e alla situazione individuale. Ho letto tante esperienze su internet, ma non ricordo nessun caso in cui abbia pensato, ah, lo faccio anch'io! Forse ai tempi avrei avuto piacere di chiedere consigli, ma oggi mi rendo conto che non potrei dire nulla di più utile di ciò che si trova già nella Scrittura.

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    5. Ok comprendo e rispetto il tuo percorso spirituale, rileggendo il tuo penultimo commento dove dicevi:
      Guarda che non partecipare, sapendo cosa significa, equivale a rifiutare Cristo e disprezzare lo Spirito! Significa la morte!

      E quindi ti chiesi come "spezzi il pane" e mi riferivo al comando del Signore Gesù che diede ai suoi discepoli all'ultima cena.

      Questo era l'argomento lasciato senza risposta, comprendi che vi è la necessita di osservarlo insieme ad altri? È una condivisione, e non disse Gesù dove due o tre persone erano radunate li era il suo spirito?

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    6. Si osserva insieme ad altri (v. Mt 18:20, l'ho citata anche sopra), ma non una volta l'anno (ha trattato bene l'argomento Ray Franz in uno dei suoi libri), ma come facevano le prime comunità cristiane, in ogni occasione in cui si desidera e in cui c'è la possibilità. Ma quanti fratelli e sorelle sono stati nei secoli passati (e anche oggi) isolati nel mondo, senza potere incontrare fisicamente altri... cosa facevano, e oggi che si fa, non si ubbidisce comunque al comando «Continuate a far questo in mio ricordo» (Lu 22:19)? Ho piacevolmente notato che alcuni iniziano ad usare internet (https://www.youtube.com/watch?v=_cF2sBdSuKs), non ci vedo nulla di male.

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    7. Devo notare che continui a usare il metodo Wts per evitare risposte imbarazzanti. Comunque credo che hai capito che il percorso dei consapevoli non è un sentiero in cui stiamo tutti in fila come pecoroni.

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    8. Caro Tommaso, non uso nessun metodo e non hai fatto nessuna domanda imbarazzante, evito solo di dare informazioni personali a chi non conosco.

      Stavo chiudendo il collegamento quando mi hai trattenuto, ho lasciato correre questo ennesimo cambio di argomento... ma tu desideri parlare di cose che chiunque con un po' di ragionevolezza comprende, cose che se paragonate ad aspetti di vitale importanza (v. quanto ho scritto sull'articolo di 'Gatto di Schroedinger', che riguardano tutti gli utenti del sito), sono come la “decima dell'aneto e del cumino”, vanno date, si, ma se viene trascurato tutto il resto, non servono a nulla.

      L'unica cosa che nella Bibbia si avvicina a ciò che definisci 'percorso dei consapevoli' non riguarda nulla di ciò che è stato trattato fino ad oggi in questo blog o in qualsiasi altro sito 'consapevole' che conosca, anzi, ogni volta che ho provato a parlarne, l'argomento è stato cassato (nei modi più vari), qui come altrove.

      Magari foste dei pecoroni, magari lo fossero tutti, almeno, prima o poi, in base alla quantità di fede che Dio da a ciascuno, arriverebbe il momento in cui la voce del Pastore sarebbe riconosciuta, invece (per ora?) continuate ad ascoltare solo le voci degli estranei (v. Gv 10:1-15, 27-29), ad esempio, dell'ateismo scientifico.

      Auguro una buona giornata anche a te, nella speranza, di cuore, come ho detto anche a 'Gatto di Schroedinger' che chiederai a Dio di ravvivare la tua fede, altrimenti non c'é nessuna speranza (v. 1 Ts 5:17, 19)

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    9. Ti ringrazio per l'augurio, certo che voglio ravvivare la mia fede e con essa la speranza!
      Sono d'accordo con te che è difficile costruire una spiritualità attraverso i blog, ma credo che per OT e per altri blog non sia questo l'obbiettivo.
      Per esempio quando si cerca di discutere di un dato argomento spesso degenera e non si riesce a fare un discorso costruttivo.
      Non resta che salutarti e augurarti che tu possa continuare a lottare per la fede.

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  6. cioè quindi, alla fine della fiera: "ricordati che devi morire!..... ricordati che devi morire!"
    si, va bene, mo' me lo segno.... (cit.)
    Posa l'aglio e il paletto di frassino però adesso....

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  7. Ti auguro una buona giornata.

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  8. Caro samaritano la WTS non accetta che qualcuno la contrada, ci vuole come pecoroni che devono pensarla esclusivamente come la pensa lei; per esempio l'oratore incaricato per il discorso della commemorazione. Ha citato Giovanni dove dove celebra la pasqua usando erbe amare e l'agnello (vedi Matteo Luca e marco )e pane azimo .il racconto non dice pane azimo, ma pane comune, inoltre non menziona erbe amare, né l'agnello. E dice che dopo aver passato il pane e il vino e lavato i piedi agli apostoli Giuda iscariota che era andato via prima, lo tradi. Ma l'apostolo Giovanni dice e scrive (Giovanni 19:14)che quando Gesù è sotto interrogatorio da pilato ed erode è il giorno della preparazione della Pasqua. Qui su questo blog si può dire fuori no, e se vogliamo essere d'aiuto ai nostri fratelli e sorelle, bisogna stasi zitti, altrimenti i nostri principali nemici, potrebbero essere i nostri famigliari. Caro samaritano, con questo non voglio prendere le difese di nessuno, ma puntualizzare che solo ciò che dice la Bibbia è verità, e tutte le interpretazioni sono solo idee personali. Achio auguro a te una buona giornata.

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    1. @Virgilio

      Mt 10:16-17, 21, 26-39; Pr 3:5-6; Sl 145:16-17

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  9. Caro samaritanoMatt.10:16-17 22,26-39,parla di chi vuol seguire Gesù e viene ostacolato, e cosa dovrebbe fare.prov.3:5-6.ti suggerisco di leggere il contesto .salmo. 145-16,17,È perfetta come citazione .riguardo a Matteo cap. 10:26-39 da te citati.prova a farlo e vedi cosa succede ,puoi avere tutte le ragioni che vuoi i signori della fede, formeranno una comitato di e come in pecorone sarai sacrificio sull'altare, come una spostata.tu continua a ragionare è pensare come la WTS. Ma lascia gli altri che leggono la Bibbia, e ragionando esprimendo il pensiero che hanno non su un'unica frase, ma sul contesto, IO ho sempre rispettato pur non essendo di parte. Ciao fratello samaritanoMatt.10

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    1. Caro Virgilio, Gesù è la Via indicata da Dio... in tutti i contesti delle scritture che ho citato.

      Il comitato... ci sono già passato... e anche Gesù tanto tempo fa.

      Ti auguro il meglio, ciao.

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  10. Tu pensarla come ti pare, io queste scritture da te citate per dimostrarti superiore agli altri, le,ho sentite,e lette nei discorsi e nelle pubblicazionidella WTS, con le varie interpretazioni,fino alla noia."La tua parola è una lampada al mio piede ".,"La verità che conduce alla vita eterna "(,detta anche bomba blu)"Qualificati per essere ministri "."Vita eterna nella libertà dei figli di DI0 "quindi è finito il mistero di Dio "."Babilonia la grande è caduta, il regno di Dio domina "."Cose nelle quali è impossibile che Dio menta "."l'uomo è venuto per mezzo dell'evoluzione o per mezzo della creazione?"(edizione, in inglese del 1967,e in italiano del 1968.)se tu non lo sapessi sono tutti libri della WTS, li conosci?.gli hai studiati?,ne ho citato alcuni che ho studiato ristudiato e inseguito rivisto le modifiche e le rimodifiche degli intendimenti delle scritture. Caro samaritano forse non hai ancora capito che su questo blog non viene messo in discussione ciò che la Bibbia dice, ma ciò che noi pensiamo che dica, e pretendiamo che gli altri accettino ciò che diciamo. Leggi i libri che ho citato confrontarli con i vari intendimenti modificati,modificati, e modificati ancora, poi ne riparliamo. A questo punto, mi schiero totalmente dalla parte del fratello Tommaso, e a te un consiglio di avere un po' più di rispetto per chi nel blog ha i capelli grigi sia per età nella verità, e,nella predicazione, che per età avanzata. Un caro saluto fraterno a tutti.

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  11. @Virgilio – Temo ci siano stati dei 'qui pro quo', mi dispiace. Vorrei concludere, da parte mia, la conversazione, senza astio, con un racconto (penso interessante per tutti i lettori).

    Quanto segue è un fatto che mi è realmente accaduto.

    Mi trovavo nella sala d'attesa di ambulatorio medico. Un ottantenne, seduto vicino, accortosi che stavo leggevo un testo di storia delle religioni, iniziò a chiedermi perché ero interessato a quell'argomento, cosa ne pensavo, se ero cattolico, ecc. Non fui molto dettagliato nelle risposte, non sapevo dove volesse arrivare, mi limitai a dirgli che era un testo per un esame universitario, che mi piaceva approfondire l'ambito spirituale, che ero cristiano ma non appartenente a nessuna denominazione, anche se avevo un cugino appena nominato prete, ma (battuta) dalle nostre parti... chi non ha un parente prete o suora? Al che i pazienti seduti vicino si fecero una sonora risata, tranne l'ottantenne che fece un sorriso un po' storto e mi raccontò una parte importante della sua vita.

    Quando aveva circa vent'anni stava per diventare prete, si trovava a Roma in un collegio universitario, e su centinaia di studenti-novizi fu scelto per fare da assistente al segretario del rettore (un vescovo, se non ricordo male), ma alla fine faceva lui tutto il lavoro al posto di quel segretario. Passò qualche mese, e grazie a quella posizione 'privilegiata' venne a conoscenza, direttamente e indirettamente di una quantità di porcherie tali da mettere in crisi la sua vocazione, tanto che alla fine decise di abbandonare definitivamente quel percorso di vita e tornare a casa. Ciò creò non poco scandalo sia nel collegio, sia nel paesotto dal quale veniva... erano altri tempi!

    Alla fine del racconto disse, guardandomi negli occhi, con molta serietà, due cose che mi colpirono molto:

    * “Quella fu la prima volta che presi una decisione autonoma riguardo la mia vita!”

    * “Se tuo cugino è una brava persona, un sincero credente, che cosa ci fa lì?”

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Grazie per il commento.