giovedì 9 maggio 2019

Gesù è andato all'inferno?

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Questa domanda è quella che ha fatto seguito ad una piccola ricerca che gli anni di studi preconfezionati mi hanno impedito di considerare. Queste piccole ricerce come solito ha aperto nuovi mondi e lande inesplorate che volevo condividere con voi.

I Pietro 3:18,20 il passo biblico della versione riveduta dice
"Poiché anche Cristo ha sofferto un volta per i peccati, egli giusto per gl’ingiusti, per condurci a Dio; essendo stato messo a morte, quanto alla carne, ma vivificato quanto allo spirito; 19 e in esso andò anche a predicare agli spiriti ritenuti in carcere20 i quali un tempo furon ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava, ai giorni di Noè, mentre si preparava l’arca; nella quale poche anime, cioè otto, furon salvate tra mezzo all’acqua. "

Nel versetto 19 Pietro ci porta a conoscenza di un fatto avvenuto in una realtá spirituale alternativa a quella terrena avvenuta poco dopo la morte di Gesú. Premettiamo che il versetto e stato oggetto di molte speculazioni scritturali esso per la chiesa Cattolica è una scrittura chiave del loro definito credo apostolico. Nella loro catechesi c'è una serie di verità epistemologiche inopugnabili che fanno parte di un elenco. Per la precisione il punto 5 di questo credo
...
4.patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto;
5. discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte;
6. salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente:
...

Diciamo che nello studio della Bibbia cerchiamo di non lasciarci coinvolgere troppo dalle definizioni e dalle idee e come perenni novelli ricercatori prima di arrivare a conclusioni ci piace analizzare i dettagli dei versetti. Ora nel testo scritto si identificano in modo inequivocabile due soggetti che sono, Gesù e gli "spiriti" e si parla di una predicazione fatta in un momento particolare. Chi sono questi spiriti? Perche sono in carcere? Perche Gesú predica loro? Cosa predica loro?

La prima interpretazione é che evidentemente Gesú abbia raggiunto un luogo spirituale apparentemente di perdizione, nel senso che diamo in italiano definendo un luogo oscuro sotterraneo come quello ricordato dal Boccaccio "dico costui più tosto dovere essere nelle man del diavolo in perdizione che in paradiso" (Decamerone) e quindi dove non è possibile nessun ritorno. In questo luogo vivono entità definite spiriti che oltre a ricevere una visita decisamente inusuale, viene predicato loro una testimonianza altrettanto anomala. Un luogo particolare perché invece, dall'atteggiamento di Gesú, non pare sia una perdizione irreversibile. 
Il termine carcere viene tradotto 
5438 φυλακή phulake {foo-lak-ay'}
Significato: 1) guardia, guardare 1a) guardare, tenere la guardia  1b) le persone che sorvegliano, una guardia, sentinelle 1c) del luogo in cui sono tenuti i prigionieri, una prigione...
Origin: from 5442; TDNT - 9:241,1280; n f
Usage: AV - prison 36, watch 6, imprisonment 2, hold 1, cage 1, ward 1; 47

Quando è avvenuta? Il versetto non è proprio del tutto chiarissimo si intuisce però una sequenza temporale suddivisa in 4 eventi.
  1. Evento - Gesù soffre i peccati dell'umanità in vita
  2. Evento - Gesù Muore nella carne
  3. Evento - Gesù reso vivo nello spirito 
  4. Evento - ( concomitante al 3 ) andò a predicare agli spiriti in carcere.
Non c'è molto in questo versetto che ci indichi che la predicazione agli spiriti in carcere sia avvenuta esattamente nei tre giorni seguenti alla morte prima della resurrezione. Anche nella scrittura di Efesini 4:8,10 si parla di salite e discese.
  • Efesini 4:8-10"Per questo è detto: «Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri e ha fatto dei doni agli uomini». Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa".  ( N.B la scrittura sembra a sua volta una citazione del Salmo 68:18: "Tu sei salito in alto, portando prigionieri, hai ricevuto doni dagli uomini, anche dai ribelli, per far qui la tua dimora, o SIGNORE, Dio".)
In questo caso si specificano delle modalità che sono riconducibili a Gesù ma non si definiscono ne i tempi ne i luoghi e anzi si fanno riferimenti profetici a scritture dell'antico testamento. Pare quindi che l'interpretazione di associare la visita di Gesù all'inferno nei 3 giorni che intercorrono fra la morte e la sua resurrezione sia il risultato di una tradizione entrata fra le prime comunità protocristiane tradizione che però non era condivisa da tutti ( es: il credo orientale non lo prevede). La visita di Gesù viene fatta in un posto dalle caratteristiche che oltrepassano la nostra esistenza non ne possiamo esserne quindi testimoni oculari ma solo testimoni nella fede per diretta intercessione dello spirito santo. Questi spiriti, Pietro ci spiega nel versetto seguente, sono identificati con persone spirituali che in opposizione alla volontà di Dio si spogliarono delle vesti ultraterrene per materializzarsi nella terra. Questa ribellione portò alle conseguenze che vengono descritte nel versetto seguente il 20. La presenza di questi spiriti è associata quindi ad un gruppo di scissionisti antidiluviani e questo ci pone delle perplessità ulteriori. La materializzazione era apparente? Evidentemente no, il racconto biblico ci dice che non solo si materializzarono ma adescando giovani fanciulle più o meno consenzienti e procrearono una razza ibrida di superuomini chiamati Nefilim rendendo molto concreto quell'adulterio spirituale. (Genesi 6:4) Se non era apparente, chi li ha presi dematerializzati e portati in questo nuovo luogo spirituale? Ancora, visto che questi scissionisti erano in realtà parte dell'organizzazione celeste di Dio ed erano angeli, perchè definirli spiriti? 
Il termine utilizzato è il solito "4151 πνεῦμα pneuma {pnyoo'-mah}" che è reso con Vento, Respiro. Ma in questo contesto viene rimandato al senso che ne da lo stesso Pietro nel capitolo seguente I Pietro 4:6:
"6... ma vivessero in quanto allo spirito dal punto di vista di Dio." 
Quindi il termine spirito per Pietro in quella lettera è contestualizzato a tutto ciò che non è parte visibile perché rimane al di fuori delle esperienze possibili umane ma di cui è comunque testimone.  Giuda 6 ci spiega un po' meglio è chiarifica che questi spiriti citati da Pietro non sono entità generiche ma hanno una personalità precisa. Questa caduta degli angeli ha fatto seguito una condanna che gli ha messi in un luogo di costrizione e in questo caso le carceri sono equiparate a "legami sempiterni!.
6 E gli angeli che non mantennero la loro posizione originale ma abbandonarono il proprio luogo di dimora li ha riservati al giudizio del gran giorno con legami sempiterni, sotto dense tenebre.
Queste persone spirituali sono angeli che hanno subito un "precedente" giudizio e sono confinati in un luogo indeterminato. Questo luogo era logisticamente vicino alla condizione di Gesù appena deceduto? Impossibile dirlo, sappiamo che il concetto di "confino" è ripreso da Giovanni in Rivelazione che in un passo della lettera ci porta a conoscenza di una guerra in cielo contro il principale gruppo di scissionisti spirituali che venne ostracizzato mandandoli proprio sulla terra. (Rivelazione 12:9)
Ma ritorniamo al versetto. Cosa può avere da dire Gesù a questi spiriti ? Il termine predicare è reso in greco Kerusso

2784 κηρύσσω kerusso {kay-roos'-so}

Significato: 1) essere un araldo, officiare come un araldo 1a) per proclamare secondo la maniera di un araldo 1b) sempre con il suggerimento di formalità, gravità e un'autorità che deve essere ascoltata e obbedita 2) per pubblicare, proclamare apertamente: qualcosa che è stato fatto 3) usato per l'annuncio pubblico del Vangelo e per le questioni ad esso relative, fatte da Giovanni Battista, da Gesù, dagli apostoli e da altri insegnanti cristiani
Origine: di incerta affinità; TDNT - 3: 697,430; v
Uso: AV - predica 51, pubblica 5, proclama 2, predica + 2258 2, predicatore 1; 61

[GING] proclamano ad alta voce, annunciano, menzionano pubblicamente, predicano più spesso in riferimento all'azione salvifica di Dio Mt 10:27;
(fonte BibleWorks)
Quindi probablmente è una predicazione dall'azione salvifica ma l'oggetto della predicazione però non lo sappiamo. Sappiamo che questi spiriti sono in carcere ma non sappiamo la condanna e non sappiamo se sono condanne redentive o se sono invece condanne all'ergastolo. Da qui è difficile capire il senso della predicazione così come lo intendiamo tradizionalmente. La consapevolezza che gli spiriti avevano di Gesù è testimoniata in diversi passi biblici. (Luca 4:40,41) Che bisogno aveva Gesù di confermare cose che loro già sapevano? Si può solo intuire che la testimonianza per avere senso, possa essere relativa a cose di cui questi spiriti non ne sono a conoscenza. Gesù è andato a testimoniare direttamente la sua risurrezione?
Analizzando il versetto 19 sembra che esso nasconda un aspetto non evidente. Rovesciando l'affermazione e facendola diventare una sostantivante "risposta" forse riusciamo ad ottenere qualche ulteriore indizio. La frase "e in esso andò anche a predicare agli spiriti ritenuti in carcere" quale domanda potrebbe soddisfare? Forse i primi cristiani volevano sapere "Cosa ha fatto Gesù nei tre giorni sulla terra prima di risorgere?" Forse si forse no alla fin fine Pietro ci ha risposto in modo fugace. Il problema (o anche il diavolo) sta nei dettagli e in tutte le conclusioni che hanno fatto seguito alla speculazione delle parole di questo versetto.
L'insieme di queste considerazioni hanno germinato altri tipi di idee che sono state ad esempio l'anima immortale, che esiste un luogo di tormento e poi tutti i concetti di redenzione, salvezza dal peccato, battesimo dei bambini le indulgenze plenarie e l'estrema unzione. Tutte considerazioni che alla fine hanno oltrepassato decisamente quello che è stato scritto facendo diventare la fede in Dio un giogo spirituale sempre più pesante. Alle volte bisognerebbe semplicemente fermarsi e magari accontentarsi di riconoscere che non possiamo avere le risposte a tutte le domande. E' vero che la giustizia umana non permette l'ignoranza ma forse anche per Dio l'ignoranza è parte del proposito. Comprendere in toto lo scibile biblico è un percorso che evidentemente non ci è concesso in questo momento. Se fosse così avremmo già raggiunto il traguardo ma finchè c'è un cammino da percorrere facciamo tutti affidamento nella misericordia di Dio come gratuito dono.

30 commenti:

  1. Sta uscendo tutto, bibbia Contraffatta soprattutto, che schifo Alex.

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  2. E si Capitano, comprendere il dominio spirituale è oltre le nostre capacità.
    D'accordo con te:
    ▪riconoscere che non possiamo avere le risposte a tutte le domande.
    ▪forse anche per Dio l'ignoranza è parte del proposito. Comprendere in toto lo scibile biblico è un percorso che evidentemente non ci è concesso in questo momento.

    Mi ricorda tanto Socrate "io so, di non sapere", l’equilibrio tra la fiducia nella ragione e la profonda consapevolezza della propria ignoranza.

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    1. Esatto Tommaso, hai svelato il senso del post...

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  3. Complimenti per il post. A mio modo di vedere la chiave di lettura consiste nel comprendere cosa sia lo Sheol. Di sicuro non è la tomba del cimitero (la comune tomba dl genere umano). Basta fare una ricerca su google immagini e si comprende cosa sia lo Sheol. I versetti ben citati dal post bene si integrano con la storia di Luca capitolo 16 (il ricco e Lazzaro). Da questi elementi Gesù andò nello sheol (precisamente nel seno di Abramo dove stanno le anime dei giusti) e liberò queste anime portandole in cielo al Padre. Le anime indegne invece sono rimaste nella sezione dello Sheol dove si trova il ricco citato da Gesù. Filippesi 2.10 conferma. spero di avervi aiutato un po.

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    1. Su questo punto specifico e quindi sulla relazione che ci possa essere fra quanto descritto in I Pietro e il racconto di Luca intravedo delle difficoltà non tanto legate al tema che è comune ma al contesto del tema. C'è da dire che nel caso di Pietro non ci sono evidenze che rendano il testo parodiale così come invece sussistono nel testo di Luca dove il racconto del ricco e di Lazzaro viene citato da Gesù come fosse una sorta di parabola.
      Premesso che personalmente non credo ad esistenze ultraterrene in posti o luoghi paralleli al nostro. Il problema in questo racconto sulla percezione dell'aldilà sussistono comunque. Partiamo dal presupposto che Gesù usava figure che l'uditorio conosceva benissimo. Il messaggio parodiale però doveva essere comunque interpretato ma questa interpretazione nel caso del ricco e di Lazzaro sarebbe stata impossibile se nella mente dell'uditorio non ci fosse già l'idea di posti o luoghi accessibili a vite che oltrepassassero la morte.

      Grazie per il tuo contriubuto

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  4. Inferno dal latino INFERNUS ((sott.locus luogo)È questo da infer basso, che sta sotto (vedi infero e Cfr.inferiore infimo).luogo sotterraneo secondo l'antica mitologia ove andavano le anime dei mortalità per essere giudicate e riceverai la pena o il premio delle loro opere. Secondo i cristiani è il luogo dove SONO relegati i ribelli di Dio, per subire i castighi dovuto alle loro colpe;fig.Luogo pieno di.travagli, di discordie;Stato oufficio penoso..Questa parola in latino nasce come aggettivo, IN seguito come sostantivi. Inferiore,o infero .È il lat.inferus=Inferno basso sottostante, che secondo ilBopp,e la forma nasale del sacro. Àdhas si sotto (onde)àdhara =*àfarà *ànfara,latino inferiore inferiore ,Sscr.adhama' =*afama *afama ,latino.infimus infimo ,giacché IL DH sanscrito risponde a F dei dei latini (Cdr.got.undar,undaro' =mod
    Ted.unter sotto).Si usa perlopiù al plurale per significare i luoghi sotterra, ove pei gentili stavano le ombre dei morti, l'inferno.Cfr. inferiorr;inferno;infimo;Infrangere sono le etmologie, o radici delle parole inferno e inferiore o infero. LA religione cattolica dice che Gesù fu crocifisso, morì e fu sepolto, discese all'inferno e il terzo giorno risuscito da morte Gesù, era venuto sulla terra per riscattare la, ma per questo era necessaria la sua morte, doveva morire fedele per avere la ricompensa Nei cieli, doveva soggiornare nella tomba come i comuni mortali,solo che gli altri comuni mortali sono sempre lì IN attesa della resurrezione Gesù è stato resuscitato entro o tre giorni. Condivido il tuo pensiero che il giogo spirituale, invece di essere più leggero, sta diventando sempre più pesante ed oppressivo, per renderlo piacevole da portare, e il ricamare intorno alle parole ci si addentra IN un labirinto, che per uscirne fuori ci vuole IL filo di Arianna.

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    1. Si Virgilio molto interessanti le tue ricerche... ottimo commento come quello di tutti

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  5. ad integrazione di quanto detto prima, è plausibile che dalla resurrezione di Gesù i giusti che erano nel sono di Abramo siano tutti in cielo, cosi come i giusti morti in epoche successive vanno direttamente in cielo. Nello sheol rimangono solo le anime degli ingiusti. Un versetto a conferma potrebbe essere apocalisse 6.9. sarebbe anche interessante se possibile distinguere tra sheol e geenna. Io chiudo qui per non andare fuori tema. Continuate col vostro blog che lo trovo veramente interessante. A presto

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  6. Chiedo scusa perchè non ho avuto modo di leggere in toto
    Pero 2 pietro 2;4 parla degli angeli malvagi incatenati.
    Non potrebbe semplicemente essere che Gesu è andato in quel luogo per parlare a loro ?

    Giovanni

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    1. Osservatore Teocratico è un blog che viene frequentato da persone che in qualche modo e a vario titolo ruotano all'interno del fenomeno religioso dei Testimoni di Geova.
      Il post fa riferimento ad una scrittura di Pietro che racconta un fatto specifico accaduto a Gesù prima di "salire" in cielo. Questo raconto rende plausibile l'esistenza di tanti luoghi ultraterreni non sono stati spiegati in modo esaustivo tanto che spesso venivano elusi con spiegazioni che facevano affidamento alle metafore degli antitipi. Questa tecnica di intrepretazione biblica oggetto di tutti i mali odierni è diventata teatro di una evidente guerra ideologica all'interno del corpo direttivo e del comitato di insegnamento.

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  7. Non voglio banalizzare
    ma aggiungo il versetto 20 dice
    "i quali un tempo furon ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava, ai giorni di Noè,"
    Quando è che dio ha pazientato ai giorni di noè e c'erano degli spiriti ribelli... non era prima del diluvio quando gli angeli si materializzarono ?
    Giovanni

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  8. D'accordo con te, Capitano, il reame spirituale è al di fuori della nostra portata. Per il resto, sembra che c'erano d'avvero angeli (o spiriti, non cambia nulla) che sono stati "esiliati" a seguito di una ribellione. Forse Gesù, essendo risorto ma non ancora asceso al Padre, fa un ultimo tentativo per cercare di redimerli ed e' possibile che siano "nelle vicinanze della terra", dove del resto viene scagliato anche Satana dopo aver perso la guerra in cielo, secondo Rivelazione. Che qualche angelo ribelle a seguito della visita di Gesù si sia pentito e sia tornato al Padre, perché no? Leggendo questi passi, però, c'è una domanda che mi pongo da tempo. Con un universo cosi vasto, perché esiliarli proprio qui, "nelle vicinanze della terra", Satana compreso? Non mi convincono le spiegazioni WT che queste creature stiano a girarci intorno solo per metterci alla prova... E quante migliaia d'anni dura questa "prova"? Qualcosa non quadra. Due passi mi fanno venire un sospetto. Quando Satana tenta Gesù offrendogli i regni di questo mondo, dice in Luca 4:6 che tale autorità 'gli è stata data e la da a chi vuole'. Paolo poi definisce Satana il governante di questo sistema. Non è che questi sono stati esiliati qui vicino... per restarci? In tal caso, "nuovi cieli e nuova terra" altrove avrebbero senso...

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    1. E perché esiliarli proprio qui? Per far male al genere umano? La storia del Dio di amore fa acqua da tutte le parti.

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    2. Beatrice , il problema è quando si considera un libro ,,letteralmente infallibile,, e che al di fuori di esso ci sia solo menzogna, è chiaro che in questo modo si è limitati a capire.

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  9. è molto interessante questo video : Pier giorgio caria - mauro biglino è un bravissimo traduttore dai testi antichi ma... you tube.....parla proprio di questo argomento da voi trattato ...dura poco ...da vedere.

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  10. @Capitan Kirk

    Affermare che l'ignoranza faccia parte del proposito del Padre significa darGli del bugiardo e negare il Suo amore (v. 1Tm 2:4; cfr. Col 1:9-10; Ef 1:17; Sl 119:130; Gv 17:3; 2 Pt 1:5; e decine e decine di altre scritture). L'ignoranza, caso mai, è per chi rifiuta Dio (v. Gv 12:40; cfr. Mt 10:10-14) o per chi viene preso in trappola «per mezzo della filosofia e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini, secondo le cose elementari del mondo e non secondo Cristo» (Col 2:8)... è la durezza del cuore che impedisce di «conoscere realmente il Padre» (v. Mt 13:15; 11:16, 25-27, si noti ΕΠΙΓΙΝΩΣΚΕΙ conoscere realmente/pienamente).

    La scrittura di 1Pt 3:18-20(-22) è questione di semplice “lettura e comprensione del testo” (come gli esercizi che fanno alle scuole dell'obbligo), il messaggio è esplicito, in essa non c'è nulla che lasci qualche dubbio.

    Quando uno non capisce non è affatto una vergona dire “non capisco”, ma convertire la propria mancanza di fede in insegnamento è mortalmente pericoloso (v. 1Tm 4:16). Per favore, te lo dico con il cuore in mano, rifletti su questo!

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    1. @Samaritano il tuo ragionamento è un tipico approccio che molti hanno anche nella WT di chi confida nella ragione per ottenere la salvezza. Con tutto rispetto è una cosa che ritengo sbagliata e anzi penso sia di inciampo per chi cerca di avvicinarsi a Dio studiando la Bibbia. La salvezza è in primo luogo nel continuare ad avere fede e sappiamo che la fede è per natura indeterminata e ignorante. Giov 3:16 Ebrei 11:6 2 Tim 3:15 Ebrei 11:1 e per ultimo ma non per importanza 1 Timoteo 4:1 dove è proprio con la conoscenza che sviamo la fede.

      Ognuno di noi sa quanta conoscenza ha ma non sa quanta ignoranza ha. La conoscenza è come l’acqua in fondo ad un bicchiere dai bordi sconosciuti.

      La quantità di cose che non sappiamo è enormemente più grande rispetto a quella che sappiamo noi siamo naturalmente ignoranti. Bisogna farsene una ragione ma quando non ci riusciamo per noi è un dramma che risolviamo con la presunzione e la supponenza illudendo noi stessi e gli altri che possiamo confidare nel nostro intelletto.

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    2. Circa un paio di anni fa un fratello (non TdG, non exTdG, non denominazionale) trattò molto accuratamente, cioè con la sola Parola di Dio (su youtube in soli 12m [*Nota 1]), l'argomento di questa pagina. Alla fine del primo commento, sotto il video, scrisse una cosa curiosa (ma molto attinente, almeno per chi conosce il modo di insegnare di Gesù): “Dovreste anche chiedervi quale è il problema delle persone quando non riescono a vedere ciò che viene detto loro esplicitamente.” Si riferiva alla chiarezza di 1Pt 3:18-22.

      Mi sono fatto la stessa domanda quando ti ho scritto il commento sopra, ed emerge con la mia frase “convertire la propria mancanza di fede in insegnamento è mortalmente pericoloso” (direttamente collegata alle sollecitazioni di Paolo a Timoteo. Le quali si potrebbero sintetizzare in: “mantieni i doni che hai ricevuto, oppure...”).

      Il problema è palese ora che mi scrivi (come se non avessi neppure letto il mio commento) una apologia ad una sorta di fede “indeterminata e ignorante” (come tu possa pensare che ci siano queste cose nella Bibbia, non so) e una critica alla ragione/intelletto per ottenere la salvezza (come tu abbia ricavato questo dal mio commento, non so). Tra le varie cose:

      * Ammetti di non sapere... e insegni che l'ignoranza fa parte del proposito di Dio.
      * Se qualcuno dissente... sta confidando nel proprio intelletto, è ignorante, supponente, illuso, ecc.
      * Leggi nella Bibbia (e nei commenti altrui) parole che non ci sono... e su queste argomenti.

      La posizione del “so di non sapere” (citata da Tommaso, ma che hai fatto tua) è una consolazione per chi teme lo scetticismo, ma è molto lontana da quella del cristiano, la saggezza di Dio sulla quale basare la nostra fede non è un sistema di credenze teologico (TdG, CC, personale, ecc.), ma è Cristo stesso (v. 1Co 1-4). Te lo dico con sincera preoccupazione, se non chiedi (v. 1Gv 5:14; Lu 11:9-13) i doni dello Spirito santo[*Nota2] (sempre che tu ci creda ancora), continuerai ad insegnare una speudo-fede che non ha nulla a che fare con quella che richiede Dio (v. Eb 11:6; Mr 11:22-24; Lu 8:48)[*Nota3], e di conseguenza tutto crolla (v. 2Pt 1:5-8). Lungi da me essere offensivo, mi dispiace solo che gli anni tra i TdG continuino a causarti così tanta confusione!

      * [Nota 1] Per chi fosse interessato https://www.youtube.com/watch?v=6p6T_jdRTbY
      * [Nota 2] Amore, fede, conoscenza, sapienza, insegnamento, ecc., siamo tenuti a desiderarli con entusiasmo (v. 1Co 12:7-13, 31), il Padre non ci sta mica prendendo in giro!
      * [Nota 3] Indeterminatezza e ignoranza? No, proprio no!

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    3. @Samaritano

      "Il problema è palese ora che mi scrivi (come se non avessi neppure letto il mio commento) una apologia ad una sorta di fede “indeterminata e ignorante”"

      Il problema palese a me sembra che nonostante il post cerchi di spiegare cosa significhi essere ignorante, non si percepisce ne capisce il senso. La prova?

      "Affermare che l'ignoranza faccia parte del proposito del Padre significa darGli del bugiardo e negare il Suo amore"

      Questa frase vuol dire semplicemente che non ne comprendi il senso del termine ignorante e che la confusione apologetica che si prova facendosi calvacare dalle ideologie religiose aumenta e non diminuisce la capacità di discernimento.

      Il laccio di chi crede è quello di illudersi che non si è più ignoranti.
      Detto questo ripetiamo al mondo che questo blog non è apologetico e non predichiamo la fede di nessuno come pensi e come invece cerchi sottilmente di attuare come se l'esperienza WT non ti avesse insegnato nulla. L'ostinazione poi di credere di essere arrivati crea brutti scherzi. Vuoi la prova?

      * [Nota 3] Indeterminatezza e ignoranza? No, proprio no!

      Vedi che scherzo che ti combina la presunzione?

      Ma quello che dico non è nulle sono le scritture che devono esserci di aiuto

      Genesi 2:16 Che albero Dio ha dato all'uomo?

      I Samuele 2:3 Chi è che possiede conoscenza e chi sono i superbi?

      II Cronache 1:10 Cosa chiede Salomone a Dio?

      Giobbe 21:22 Qual qualità possiede Dio nella sua eccelsa forma?

      Salmo 94:10 Cosa impartisce Dio agli uomini?

      Proverbi 2:6 A chi Geova impartisce conoscenza se non agli ignoranti?

      Se hai un razzo e io vado a piedi, arriverai prima... se sbagli rotta arriverò io e tu non arriverai.

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    4. Ribadisco, spero definitivamente, che io non predico in alcun modo la fede di (o in) nessuno, se non quella in Cristo, esattamente com'è nelle Scritture (v. 1Co 1:30-31). Il punto centrale dei miei commenti fin dall'inizio è stato la fede (e la sua mancanza) in relazione alla comprensione della Parola di Dio.

      Ora (salto i preamboli, i contorni e vado diretto sul punto focale), mi dici: “non comprendi il senso del termine ignorante”. Ma il senso biblico, cioè quello che conta, è diverso da quello secondo la “sapienza di questo mondo”! Questo è importante perché nelle scritture che hai citato (dell'AT) nel tuo ultimo commento non esiste il senso del termine (per ovvie ragioni applico anche ai termini: sapienza, conoscenza, fede, ecc.) che hai usato nel tuo articolo, e con cui stai ancora argomentando! Si ripresenta dunque lo stesso problema: la fede. Stai leggendo (e insegnando) la Bibbia con «lo spirito del mondo» non con lo «Spirito che proviene da Dio» (v. 2Co 1:12). In breve (cosa ben saputa nell'ambito di traduzione): il significato biblico di questi termini è SEMPRE attinente al concreto, pratico (esperienziale, se ti piacciono i termini tecnici), MAI astratto (teorico, ideologico, ecc.). Attribuire a questi termini i falsi significati non biblici provoca conseguenze disastrose!... si potrebbe ampliare il discorso ai diversi doni dello Spirito (v. 1Co 12), ma ciò non cambierebbe il punto in questione.

      Neppure secondo lo «spirito che proviene da Dio» l'ignoranza fa parte del suo proposito (v. 1Co 12:1; cfr. ignoranza «a causa della durezza dei loro cuori» Ef 4:17; «nell'incredulità» 1Tm 1:13). Al fine di evitare incomprensioni sottolineo l'ovvio: nella Sua parola ci sono dichiarazioni esplicite (ad es. Gc 1:13), significati contestestuali, espressioni, ecc.; cioè «...concetti spirituali con parole spirituali» (v. 1 Co 2:13).

      Nell'NT il senso di tutti questi termini (v. sopra) non è cambiato, anzi, ciò che mediante fede concreta «Abraamo vide e si rallegrò» (Gv 8:56), noi oggi l'abbiamo in misura maggiore! Grazie a Cristo possiamo attingere direttamente al trono di Dio ogni volta che abbiamo bisogno (v. Eb 4:16; cfr. Ef 3:8-12), «In lui [Cristo] sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza» (Col 2:2-3; cfr. Ef 1:7-9). Lo «Spirito di sapienza e di rivelazione nell’accurata conoscenza di lui» (Ef 1:16-17) non è astratto o teorico, ma concreto e potente (nota la contrapposizione tra «sapienza degli uomini» e «potenza di Dio» in 1Co 2:1-5, su quest'ultima si basa la fede, ecco la sua concretezza, ecco perché non può essere indeterminata e ignorante!, ecco perché ho citato Eb 11:6; Mr 11:22-24; Lu 8:48 nella nota 3 sopra).

      Qualche esempio. Se affermo: “in quanto cristiani ogni cosa ci appartiene: il mondo, la vita, la morte, le cose presenti e le cose future, tutto!”, sembro presuntuoso?,... ma se è scritto in 1Co 3:21-23, allora è vero! E quando Gesù dice: «Chiunque mastica la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui» (Gv 6:56; IN, non “presso”, anche nelle scritture che seguono, Gv 15:4ss; 1Gv 3:24; 4:15), perché non dovrei crederci?, altrimenti, per chi o per cosa è morto e risorto? Infatti in noi è «la luce» (Lu 11:35; cfr. Ef 5:6-14; Mt 5:14), dato che lui è la luce (v. Gv 8:12; cfr. Gv 3:19; 1 Gv 1:5; “tale Padre, tale Figlio”)!

      Ciò che conduce alla conoscenza della verità è «il pentimento» (2Tm 2:23-26)... ed è Dio a concederlo! È una grande gioia, non perderla a causa della «falsamente chiamata conoscenza» (1Tm 6:20-21)!

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    5. Confermo definitivamente che sei un predicatore come confermano la struttura dei messaggi. Il punto centrale dei commenti è che da queste parti i giochi di prestigio non funzionano.

      "che io non predico in alcun modo la fede di (o in) nessuno, se non quella in Cristo, esattamente com'è nelle Scritture (v. 1Co 1:30-31)."

      La coerenza nelle convinzioni non ci rende più vicini a Dio. Anzi le crepe di una fede si vedono millantando sicurezze proprie della ecumenismo religioso che alimenta questo sistema di cose.
      Esattamente, sicuramente, evidentemente sono tutte espressioni che gonfiano il testo nel tentativo, vano, di dare consistenza a cose che non hanno senso.

      " mi dici: “non comprendi il senso del termine ignorante”. Ma il senso biblico, cioè quello che conta, è diverso da quello secondo la “sapienza di questo mondo”!"

      Voi apologeti che profetizzate siete vittime di meccaniche mentali e come macchine sequenziali vi siete precostruiti le risposte solo con l'intento di non lasciare niente di aperto e non concluso. Per voi le domande senza riposta sono il demonio da combattere e osteggiare. Ma se rispondi ad una domanda senza che Dio abbia dato la rivelazione la risposta che darai è sbagliata e anzi sarà contraria a Dio stesso.

      Continui a non cogliere l'occasione per riflettere su una constatazione de facto della naturale inettitudine umana che è prova ontologica della natura. E' questa la natura delle cose e se non ne ce ne facciamo una ragione possiamo solo cercare di imparare a farcela. Abbiamo tanti difetti ma distiguiamo bene le padelle dalle braci.

      La conoscenza non è veicolo di appartenenza a Dio ma solo con il salto della fede si può oltrepassare il baratro della mestizia umana. Gesù stesso smaschera questo aproccio questa visione questo pensiero, anzi questo non pensiero. Un esempio? Quello alimentato dall'arroganza di Pietro che si illudeva che Gesù potesse essere commiserato Matteo 16:13.

      Giovanni 12:16 Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora non siete in grado di comprenderle



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    6. * Inizi con: “... sei un predicatore...” – Faccio il traduttore, sono cristiano (non denominazionale), predicare è un dovere (v. 1Co 9:16; anche l'apologia, v. 1Pt 3:15). Sono sincero, non uso trucchi, spiego le Scritture con le Scritture (v. 1Co 2:13), imito Cristo (v. Gv 5:30; 7:17-18; 12:49; ecc.).
      * Dici: “La coerenza nelle convinzioni non ci rende più vicini a Dio...” – La coerenza è quella della Parola di Dio, io non vi aggiugo/tolgo nulla. – Non c'é fede nell'ecumenismo religioso. – Controlla quante volte Gesù usa le espressioni sicuramente, certamente, veramente, ecc., rimmarrai sorpreso.
      * Dici: “Voi apologeti... se rispondi ad una domanda senza che Dio abbia dato la rivelazione...” – Non ho risposte precostituite, chiedo a Dio e cerco nella Sua Parola. Se ciò che scrivo non è già nelle Scritture, dimostralo.
      * Dici: “Continui... inettitudine umana che è prova ontologica della natura...” – Ho forse mai detto che parlo secondo mio intendimento? (Vedi i commenti sopra). La realtà è quella spirituale, non quella terrena (v. Eb 8:5-6; 10:1; Col 1:9; 2:17), ecco perché le analisi “secondo lo spirito del mondo” allontanano da Dio.
      * Dici: “La conoscenza non è veicolo di appartenenza a Dio....” – Continui a ragionare “secondo lo spirito del mondo”, io ho fede (concreta) nelle parole: «da questo sappiamo che rimaniamo in Lui e Lui in noi, perché ci ha dato il Suo Spirito» (1Gv 4:13; cfr. Gv 14:15-26; 15:26-27), “il Padre è lo Spirito e Cristo è lo Spirito” (cerca questa frase nella conversazione che ho avuto con Tommaso, se vuoi approfondire il punto)[*Nota]. Siamo in guerra (v. 1Gv 4:1ss; cfr. 2Co 11:14), e si vince solo aggrappandosi a Dio, non con il “sapere di non sapere” che ci priva dell'armatura spirituale! – In Mt 16:22-23 (pessima TNM, confusione assicurata), satana mise quelle parole in bocca a Pietro (ma lui era d'accordo con esse). Pietro parlò due volte sotto ispirazione, la prima volta da Dio (Mt 16:16-17) e la seconda da satana (Mt 16:22-23). Se Gesù affermò che era satana effettivamente a parlare, allora è così,... e se poteva farlo a Pietro, può farlo anche con noi, è parte della guerra spirituale (v. Ef 6:10-12).
      * Concludi con una scrittura (pessima TNM, confusione assicurata), meglio: «Ho ancora molte cose da dirvi, ma non potete portare ora» (Gv 16:12, portare/sostenere). Sono cose concrete, come sempre, ma talmente, da dovere essere ricevute solo insieme alla potenza dello “Spirito di Verità” (v. vers. 13), dalla Pentecoste in poi. Le hanno scritte nell'NT, a maggiore ragione abbiamo bisogno anche noi di riceverle con lo Spirito santo!

      «Ora fede è realizzazione delle cose che si sperano, evidenza delle cose che non si vedono» (Ebrei 11:1ss; realizzazione nel senso di consapevolezza), ma nulla realizzi e nulla vedi con lo “spirito del mondo”! Il testimone è Cristo (v. Ri 3:14), l'Amen, אמן (senza manipolazione rabbinico-masoretica) è sia fede, sia verità. Io riconosco questo (v. Mt 10:32-33), ma tu definisci la fede “indeterminata e ignorante”, dov'è questo nella Bibbia? Stai di fatto predicando la cecità (v. Mt 15:14), come se il sacro segreto non fosse mai stato rivelato, come se Cristo non fosse mai venuto (Col 2:2; 1Co 2:7; 1Tm 3:16). Quindi domando anche a te: hai consapevolezza che Gesù Cristo è “in” te (v. 2 Co 13:5 IN anche in Gv 14:16-17)?

      * [Nota] Molte membra (v. 1Co 12:12-31), ma il corpo di Cristo è UNO (v. Ef 4:16; cfr. 1:22-23) e lui è il capo (v. 1Co 10:15-17), perciò la fede è una, lo Spirito è uno, il pane è uno (Gv 6:48, 58), ecc. I cristiani sono in Cristo (Gv 15:4-5; cfr. 14:20) e Cristo è in Dio (v. Gv 10:38; 14:10-11), in base a ciò (Gv 17:21-23, 26), amore, fede, conoscenza, sapienza, ecc., sono espressioni dello Spirito santo di Dio (v. Gc 1:16)!, e non c'è ignoranza in Dio (Gc 1:17; cfr. 1Tm 2:4)!

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    7. Typo:

      * ... non vi aggiungo/tolgo nulla.
      * ... realizzi e nulla vedi spiritualmente...

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  11. La Bibbia di selezione dal reader's digest. Dove ci sono le sacre scritture, dai vangeli, all'apocalisse,o rivelazione. A pag.80 facendo il commento su Pietro 3:19,20,dice, citando anche libri non ispirati;"Nel triduo sacro, tra la morte e la risurrezione, Gesù scese ad annunciare la liberazione ai giusti che attendevano nel soggiorno dei morti, il limbo (sap.3:1,2;2macc.15:12-15 ).Per la dottrina della discesa di Gesù nel limbo, cf attraverso.2:24-31;Rom:10,7;Eff.4:9;Ebr.13:20.Gesù quindi ha applicato i frutti della redenzione alle anime dei giusti in attesa nel limbo, schiudendo ad esse le porte del paradiso.
    Tra coloro a cui fu annunciata la liberazione Pietro riccorda i contemporanei di Noè, che prima furono increduli alla sua predicazione, ma che poi, all'irrompere delle acque del diluvio, si convertirono. Le notizie della predicazione di Noè e della conversione di molti suoi contemporanei ,non ci erano note dal libro della Genesi, ma appaiono anche in altri antichi documenti cristiani come in 2pe.2:5." Ho trascritto ciò che è tra virgolette, copiando tutto come è scritto..Questa Bibbia, la traduzione dei testi originali, a cura di "ENRICO GALATI _ANGELO PENNA _PIETRO ROSSANO. Per l'unione Tipografico-editrice Torinese certo l'argomento non è semplice, ma per questo é molto interessante.

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  12. Quando scrivo per la dottrina della discesa di Gesù nel limbo cf attraverso, attraverso è da leggere Atti.2:24-31.

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    1. Nella ricerca della verità possiamo senz'altro considerare differenti opinioni e poi valutarle. Quelle che tu citi, però, partono dal presupposto che ci sia una vita cosciente dopo la morte, anche in un cosiddetto limbo. Molto simile a ciò che sostiene la Chiesa Cattolica. Si citano pochi passi da capire e interpretare, per sostenere una credenza che cozza con tante affermazioni chiare ed inequivocabili contenute nelle scritture. I Farisei credevano in una vita dopo la morte, ma Gesù non confermò la loro credenza, disse chiaramente che era lui la Resurrezione e la Vita, ed era lui insieme al Padre a decidere tempi, modi e requisiti per la resurrezione e la vita eterna, che non è automatica come pensavano i Farisei e come vogliono far credere gli autori che citi.

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    2. Apprezzo molto quello che dici, ma devo fare presente che ciò che io ho riportato e la spiegazione cattolica di, _PIETRO 2:18-20.nella nostra Bibbia, traduce, "TARTARO"vai a vedere la nostra spiegazione, ed è completamente diversa, infatti dice che si tratta degli angeli ribelli.

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  13. Vedrete come tra non molto anche la nostra bibbia sarà l ultima in cartaceo prima certe traduzioni potevi mantenerle adesso e difficile 🙊

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  14. Cerco, in qualche modo ciò che anonimo ha scritto in inglese,."Quello che non capisco è se la verità viene detta come non sei molto più benvoluto di quanto tu possa essere ora. Sei molto intelligente. Comprendi così significativamente in termini di questo argomento, mi ha fatto considerare singolarmente da numerosi angoli diversi. È come se uomini e donne non sembrassero interessati a meno che non sia una cosa da realizzare con Woman Gargano!I tuoi singoli oggetti eccezionali. PENSACI SEMPRE .Dove hai preso questo boot?mi piace

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  15. È da leggere Woman gaga!Per errore è stato scritto:Woman Gargano. HO sonno, una caro saluto, e buonanotte a tutti.

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Grazie per il commento.