martedì 28 maggio 2019

I beneficenti

Salve ragazzi

Parliamo ancora una volta della scrittura del giorno di oggi. Bene come di consueto invito tutti alla lettura e poi dopo ne faremo il commento.
La scrittura è quella di 1 Cor 14:25

“Dio è con voi.”

Scrittura particolarmente autocelebrativa che viene utilizzata spesso nei discorsi che vogliono motivare la fratellanza, per dare un senso alle cose che si fanno.

Parliamo però della scrittura del giorno perché è uno degli argomenti che spesso vengono trattati nelle famiglie e nei discorsi a vario titolo però sempre con un certo scopo. Il tema è quello relativo degli aiuti umanitari e che come avrete sicuramente visto è diventato l’area di scontro ideologico anche nel panorama politico non solo nazionale, ma internazionale.

Notate nel commento si fa esplicito riferimento al fatto che le relazioni che si stabiliscono con queste persone che sono oggetto di questi terribili flussi migratori non devono essere “economiche”. Questo mi ricorda molto gli slogan dei nostri politici nostrani quando spesso ripetono “aiutiamoli a casa loro”. Il commento ci dice:

“È importante dire subito che siamo Testimoni di Geova e che il nostro principale obiettivo è di aiutarli spiritualmente, non a livello economico”

Questo approccio è un po’ quello che si è universalmente consolidato nel tempo. L’organizzazione non fa opere di carità sociale e questa diventa un po’ la stessa posizione di tutti i fratelli.  In un certo senso posso anche capirlo, questo meccanismo che genera nominati Sorveglianti Beteliti tutti quelli che hanno fatto voto di povertà, in genere vivono di sussidi e di assistenzialismo per tanti motivi è difficile avere la capacità di immaginare un prossimo che sia più nel bisogno di noi. Lo capisco ma capisco meno quando questo diventa una omologazione comportamentale.

Questi porta ad una serie di conseguenze quantomeno discutibili. Dietro al fatto che si vive di assistenza le opere di beneficenza sono in genere bandite io ad esempio ogni tanto faccio piccole donazioni ad associazioni benefiche di vario genere. Sono però costretto a non condividere questa esperienza che verrebbe subito considerata come divergente e mi causerebbe più ostracismo di quello che già non attuano. La prova di questo modello di pensiero l’abbiamo nella parte finale del commento.

“I fratelli li trattarono come se fossero parte della loro famiglia e diedero loro ospitalità, cibo, vestiti e dei soldi per pagare i loro piccoli spostamenti. Chi mai potrebbe accogliere degli estranei in casa propria solo perché adorano lo stesso Dio? Solo i Testimoni di Geova!”

Ecco, come si può notare c’è anche in questo caso una procedura di normalizzazione delle attività benefiche. Il messaggio è molto bello per l’efficacia, riesce a dare l’illusione che abbiamo una organizzazione  caritatevole, ti fa credere che lo siamo anche noi  e se non l'abbiamo ancora capito ci insegna come fare.
Insomma prima di applicare la scrittura di Giovanni 13:35 utilizzata come prova dell’amore nell’organizzazione, bisognerebbe  rispondere alla domanda che fece Gesù in Luca 10:29
“Chi è il mio prossimo?” e poi leggere la parabola che segue.  Corrisponde con le opere caritatevoli del commento?

Pace e prosperità a tutti


7 commenti:

  1. it-2 pp. 628-629

    "Mentre era sulla terra, Gesù si interessò personalmente anche di quelli che erano poveri in senso materiale. Lui e gli apostoli avevano un fondo comune a cui potevano attingere per aiutare gli israeliti bisognosi. (Mt 26:9-11; Mr 14:5-7; Gv 12:5-8; 13:29)"

    Sembra proprio che Gesù non era al passo con l'organizzazione, è rimasto indietro di circa 2000 anni 😂😂

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    1. La mancanza di una cassetta di fondo comune per i bisognosi è lampante. Provate a proporla come libera iniziativa di congregazione..

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    2. Tanto banale quanto la dimostrazione di una triste realtà ...

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  2. Si ma sono avanti si 2000 anni nelle tecniche di propaganda😂😂😂. Efficienza teocratica con un opera di bene riesco a risolvere il problema della fratellanza e poi mi faccio anche pubblicità nella scrittura del giorno.

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  3. Una sorella mi raccontò, che la sua famiglia scappò dall'eritrea. Allora erano testimoni che fuggivano e si rifugiarono IN Sudan. E cosa hanno fatto di strordinario?nient'altro ciò che fanno tutti in circostanze di vera necessità. Alluvione di Firenze novembre del 1966 se ci sono dei fratelli e sorelle nel nostro sito, sanno di cosa sto parlando, prendiamo una piccola parte di Firenze, dà viale Gramsci alla stazione di campo di Marte dove si trovano via della robbia, via fossombroni etc etc etc, c'erano tanti appartamenti seminterrato, dove furono ospitati fino a quando Nei loro appartamenti seminterrato non fu tolta l'acqua dovuta all'alluvione e reso nuovamente abitabile?da altre famiglie dei pianeti superiori, e che come succede nelle grandi città, si pu.ò essere anche abitare per anni nello stesso piano, e non essersi mai visto, e scoprirlo per caso .Erano TDG,che mettevano in pratica l'amore per il prossimo?La risposta è no .è una cosa che IN caso di necessità fanno tutti. Se la WTS e il CD vuole imitare Gesù, sì adegui perché Gesù sfamava e guariva e risuscitavano le persone, senza chiedere se lo accettavano come riscattatore oppure no.

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  4. Gatto di Schroedinger28 maggio 2019 alle ore 15:30

    quello che sfugge è che non puoi risolvere il "bisogno spirituale" delle persone fino a quando prima non risolvi i bisogni primari, quali respirare, bere, mangiare, avere una casa e sicurezza (vedi scala dei bisogni di Maslow, di Gordon, ecc). Il bisogno spirituale parte quasi sempre quando le altre cose sono a posto e soddisfatte.
    Noi siamo pronti a sputare virtualmente in un occhio ad Esaù perchè si vendette la primogenitura per una minestra, ma non so come reagiremmo se venissimo fiondati da una guerra a diecimila km da casa con lo stomaco vuoto da tre giorni e arrivasse un fratello a citarci 3 scritture, promettere il nuovo ordine per poi tornare a casa sua mentre nel nostro stomaco persiste il vuoto pneumatico. Gesù prima sfamava le folle, poi magari ci parlava...

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  5. Tranquilli ci pensa la caritas , in quel caso la WT non ha nulla da obiettare se si mangia sia dalla tavola di Geova che a quella dei demoni.

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Grazie per il commento.