Solo una curiosità sorta durante la lettura ma che nella traduzione cambia di non poco il significato.
Matteo 27:51 Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, e la terra tremò, e le rocce si schiantarono, 52 e le tombe s’aprirono, e molti corpi de’ santi che dormivano, risuscitarono; 53 ed usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui, entrarono nella santa città, ed apparvero a molti. 54 E il centurione e quelli che con lui facean la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, temettero grandemente, dicendo: Veramente, costui era Figliuol di Dio. (Riveduta)
Matteo 27:51 Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, e la terra tremò, e le rocce si schiantarono, 52 e le tombe s’aprirono, e molti corpi de’ santi che dormivano, risuscitarono; 53 ed usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui, entrarono nella santa città, ed apparvero a molti. 54 E il centurione e quelli che con lui facean la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, temettero grandemente, dicendo: Veramente, costui era Figliuol di Dio. (Riveduta)
Matteo 27:51 Allora la cortina* del santuario+ si squarciò in due,+ da cima a fondo;+ la terra tremò e le rocce si spaccarono. 52 Le tombe* si aprirono e molti corpi dei santi che si erano addormentati furono sbalzati fuori* 53 (e dopo che lui era stato risuscitato persone venute dai luoghi di sepoltura* entrarono nella città santa) e diventarono visibili a molti. 54 Ma, vedendo il terremoto e ciò che stava succedendo, il centurione e quelli che insieme a lui facevano la guardia a Gesù ebbero moltissima paura e dissero: “Di sicuro questo era il Figlio di Dio!”+ (TNM)
Matteo 27:51 Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, e la terra tremò, e le rocce si schiantarono,52 e le tombe s’aprirono, e molti corpi de’ santi che dormivano, risuscitarono; 53 ed usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui, entrarono nella santa città, ed apparvero a molti. 54 E il centurione e quelli che con lui facean la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, temettero grandemente, dicendo: Veramente, costui era Figliuol di Dio. (Cei)
Tombe aperte’ alla morte di Gesù. Il brano di Matteo 27:52, 53, in cui si legge che le “tombe commemorative si aprirono” in seguito a un terremoto verificatosi al momento della morte di Gesù, è molto discusso, poiché alcuni sostengono che si riferisca a una risurrezione. Tuttavia confrontando i passi in cui si parla della risurrezione è chiaro che il brano in questione non descrive una risurrezione, ma semplicemente il fatto che dei cadaveri furono scaraventati fuori delle tombe, un po’ come è accaduto altre volte in tempi più recenti, per esempio in Ecuador nel 1949, e di nuovo a Sonsón, in Colombia, nel 1962, quando nel cimitero 200 cadaveri furono scaraventati fuori delle tombe da un violento sisma.— El Tiempo di Sonsón (Colombia), 31 luglio 1962.
(Perspicacia)
Introdotti da questa seconda parte del v.51, i vv.52-53 danno attuazione al nuovo mondo, presentando la risurrezione come un risveglio dal sonno della morte da parte dei santi, da parte cioè di coloro che fanno parte del mondo di Dio, avendo aderito nella fede al progetto salvifico di Dio manifestatosi e attuatosi nel suo Cristo. Il loro risveglio è un preannuncio di risurrezione, che si attuerà soltanto dopo che essa sarà stata inaugurata da Gesù. Egli soltanto, infatti, è la primizia, capace di questa nuova creazione: “Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo” (1Cor 15,20-23). Anche qui, nei vv.52-53, i verbi “aprire” le tombe e “risvegliare” i corpi sono posti al passivo teologico per indicare in questi l'agire di Dio, che è l'autore unico, nel suo Cristo, della nuova creazione, dove sono convocati i santi. Con un'immagine viva ed impressionante Matteo, rifacendosi alla tradizione giudaica, fa uscire i morti dai sepolcri e li fa apparire nella città santa, a testimonianza dell'inizio dei tempi nuovi. Una scena che richiama da vicino Ez 37,12: “Perciò profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele” e similmente Dn 12,1-3: “Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro. Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l'infamia eterna. I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre”. Questi passi scritturistici, elaborati dalla tradizione giudaica, hanno costituito un annuncio di risurrezione in vista dell'era messianica definitiva45. Una traccia in tal senso, che si associa a questa qui di Matteo, è Gv 5,28-29: “Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene, per una risurrezione di vita e quanti fecero il male, per una risurrezione di condanna”.
Gli eventi seguenti la morte di Gesù non hanno coinvolto soltanto i santi della Tradizione giudaica, patriarchi, profeti, martiri e giusti del passato; non solo la città santa, Gerusalemme, fu testimone della loro risurrezione e degli eventi di quel tempo, ma anche il mondo pagano ne rimane pienamente investito ed è chiamato a dare la sua adesione di fede, che il centurione e il drappello di soldati danno, proclamando Gesù come il vero Figlio di Dio (v.54). La morte di Gesù, dunque, acquista una valenza universale. Tutti, direttamente o indirettamente, ne sono coinvolti.
(Commentario cattolico)
Ho messo tre traduzioni a confronto e due differenti spiegazioni che evidentemente hanno avuto un peso nelle traduzioni stesse ma sarebbe interessante approfondire i termini originali per capire quale sia in realtà la più aderente al testo.
Forse il problema, se di risurrezione si trattasse sarebbe nel fatto che sono santi che risorgono prima di Cristo?
RispondiEliminaSembra che i versi in questione furono aggiunti dagli esseni(se ricordo bene), negli anni successi alla stesura di Matteo
RispondiEliminaHo letto molti commenti interessanti al riguardo, alcuni anche molto sensati che tentavano di rendere credibile l idea che effettivamente una "risurrezione " ci fu. Ma la spiegazione che ho ritenuta più veritiera é quella dell interpolazione. Lo confermarebbe la struttura sintattica dei versi, e la scelta di alcuni verbi. Matteo mai nel suo scritto si esprime con la stessa proprietà di linguaggio ( grego, appunto) che invece esprime in questi versi,e la scelta del verbo tradotto "risuscitarono" é inusuale. Infatti Matteo lo usa solo in due diverse occasioni: qui, e in relazione a Gesù .
Se trovo il link che spiega il tutto lo posto
“Risuscitarono” ? ma quale Bibbia usi?
EliminaGuarda Pincopallo, ho l imbarazzo della scelta. Fai tu : Cei, Riveduta o le altre cento che traducono allo stesso modo...
EliminaAppunto e allora perché dici “inusuale” se tutte e cento le traducono così ?
EliminaPinco Pallo, inusuale è la forma verbale originale (in greco) utilizzata (o utilizzatE) da Matteo in questi versi per esprimere il concetto di Risurrezione, non la traduzione che le 100 bibbie ne fanno in italiano. E comunque come ho già detto in precedenza, non ricordo con esattezza lo studio a cui faccio riferimento. Quando ho un po' di tempo lo cerco e ve lo linko. buona domenica a tutti
EliminaAppunto. Mi fa strano che uno ricorda la struttura sintattica del greco di Matteo che conferma le interpolazioni gnoseologiche del significato di un versetto dimostrando un bel livello interpretativo ed esegetico e poi non ricordi lo studio. E la stessa cosa di uno che si mette a spiegare la relatività e non conosce Einstein. Statemi bene tutti ragazzi.
EliminaGrazie per il tuo contributo , pincopallo.
Eliminaio ne messe 5 a confrontti di bibbie .le P. la N. la R, ln.G.la .D. e tutte sono concordi traducendo in maniera simile ,che i morti risuscitati dopo la risurrezione di Gesù ,enrarono nella città santa , molti li videro .Solo la nostra bibbia traduce in maniera totalmente diversa,facendo capire a chi legge tutt'altra cosa ,o tutu gli altri traduttori sono degli incopetenti,opure..............Se osserviamo neoll'interlineare ,la prola tradotta `risuscitaro ,si può trqadurre in italiano `si svegliarono`versetti controversi?Per chi sono controversi?La WTS nonè a noi che deve dare spiegazione,che in un certo senso siamo obbligati ad accettare tutto ciò che ci viene detto,ma deve dimostrarlo ai giudici che ci stanno proccessando,proprio perchè la nostra bibbia sia falsa.Immaginiamo di essere li Gesù apena muorto si verifica ciò che è riportato da Matteo anche pur non credendo che era il messia ,e che non fosse il figio di Dio ,anche noi avremmo detto ` Sicuramente questo era il figlio di Dio.E i morti risuscitati non erano primizie della futura risurrezione ma semplicemente una risurrezione come quella di lazzaro e che iseguito e morto.
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RispondiEliminaBGT Matthew 27:53 καὶ ἐξελθόντες ἐκ τῶν μνημείων μετὰ τὴν ἔγερσιν αὐτοῦ εἰσῆλθον εἰς τὴν ἁγίαν πόλιν καὶ ἐνεφανίσθησαν πολλοῖς.
I commentari della cristianita non fanno fatica nell'esegesi. ἐξελθόντες ἐκ τῶν Uscirono fuori dalle tombe (Mat 27:53 BGT) La stessa frase e utilizzata anche in Matteo 8,28 ma non fa riferimento alla resurrezione.
Si ,se fosse cosi come mai nella città santa ,dopo che Gesù fù risuscitato,quelli che uscironodalle tombe ,e non persone che si trovavno li entrarono nella città santa.
RispondiEliminaCiao Virgilio
EliminaGuarda non è scopo mio ne di questo blog dare interpretazioni esegetiche. Detto questo quello che ti posso dire è che la WT è piuttosto coerente con le interpretazioni esegetiche. Con questo non voglio dire che le spiegazioni che da siano corrette ma oramai con il tempo ho imparato a comprendere l'impostazione.
Facciamo due ragionamenti sulla scrittura in questione. Il primo ragionamento generale è che se vedo delle differenze con quanto pensa la cristianità questo non mi stupisce sono molte le cose che non si condividono alcune sono diametralmente opposte. Il comitato di traduzione della bibbia della WT davvero non si fa problemi se la traduzione non è coerente con i commentari Cattolici o Protestanti.
Detto questo quindi come ti ho indicato nel mio commento precedente la frase citata l'ho presa da una traduzione del greco "originale" (BGT) che utilizzano per tradurre la bibbia.
In questa traduzione la frase "uscirono dalle tombe commemorative" in greco è ripetuta esattamente nel versetto di Matteo 8:28 che dice:
"...gli si fecero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, così furiosi, che niuno potea passar per quella via."
In questo versetto Matteo quando dice "uscirono dai sepolcri" non parla di resurrezione. Matteo però usa esattamente la stessa forma strutturale della frase nel versetto di Matteo 27:53. Giusto per ragionare è possibile che Matteo abbia usato la stessa frase per descrivere due eventi diversi? Ti ripeto non sto dicendo che in Matteo 27:53 non ci sia stata una "resurrezione" ma per arrivare a dirlo bisogna considerare tutte le opzioni che sono implicate. Io per mi motivi che ti ho detto mi fermo.
Lunga vita e prosperità
Vi invito a leggere un pdf. Lo trovate in rete digitando: Il terremoto alla morte di Yeshùa - Biblistica
RispondiEliminaLa parola risurrezione appare nei vangeli molte volte, per esempio in
RispondiEliminaMatteo 22:23,28,30,31
Marco 12:18, 23
Luca 14:14; 20:27,33,35,36
Giovanni 5:29; 11:24,25
e in tutti questi casi è usato il verbo greco 'anastasin'
mentre nei versetti in discussione di Matteo 27:52,53 si usano verbi greci (ēgerthēsan 52; egersin 53) verbi diversi con senso diverso, quindi andrebbero tradotti diversamente, ma come?
Il verbo 'egeiro' è tradotto in Matteo12:11 'tira fuori'; Matteo 17:7 'alzatevi' e in Luca 1:69 'suscitato'
Una traduzione alternativa di Matteo 27:52,53 potrebbe essere:
“Le tombe furono aperte, e molti corpi di quelli che erano sepolti furono gettati fuori. In questo stato sporgevano dalle tombe e furono visti da molti che passavano di lì tornando nella città”.
In questa traduzione alternativa non viene tradotta 'egersin' del versetto 53, nella traduzione del nuovo mondo invece è tradotta 'egli era stato levato', a chi si riferisce questa espressione? A Gesù? Ma Egli non risorse dopo tre giorni? Levare quindi non potrebbe riferirsi al grido levato (tirato fuori, alzato, emesso, suscitato) da Gesù descritto nel contesto del versetto 50?
cari fratelli, e chiaro che ognunodi noi ha pina fiducia e sostiene la nostra traduzione.ma rimane il ma . noi abbiamo studiato la bibbia con altre traduzioni,in seguito è venuta la bibbia verrde , che rportava traduzione errata e fu mandata una circolare su come si doveva leggere il versetoo biblico .il punto è come facciamo a dire a chi studia la bibbia conoi ,se dovessero comparire quei versetti ,dire che la nostra traduzione è corretta ,e che tutte le altre traduzioni,traducono in modo sbagliato?Grazie dei vostri edificanti commenti,da Captan_kirk aa tutti gli altri,
RispondiEliminaCaro Virgilio dire che abbiamo piena fiducia nella Tdnm è un pò esagerato, tornando al soggetto in discussione credo che non trattasi di resurrezione vera e propria e tuttavia la Tdnm si è presa delle libertà che hanno creato ulteriore confusione nella mente dei lettori, come anche traduzioni che usando in questi versetti il termine resurrezione non hanno fatto una buona traduzione. Alla luce di questi versetti, dire che ogni traduttore tira acqua al proprio mulino è esattamente il proverbio che va citato!
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