martedì 28 agosto 2018

I libri apocrifi e il canone biblico

I documenti prodotti durante il periodo del Secondo Tempio includevano scritti apocrifi come 1 Enoc, e Siracide o il Vangelo di Giuda. Il periodo denominato del Secondo Tempio va dall’esilio Babilonese (597?) alla distruzione del tempio nel 70 dC. L'apostolo Paolo visse durante la tarda fase di quel periodo.
Gli ebrei del primo secolo, compresi quelli che accettarono Gesù come il Messia promesso, considerarono questi scritti molto importanti.
Questo elenco fornisce le posizioni nei documenti del Nuovo Testamento che citano o alludono a questi scritti del Secondo Tempio.

http://www.jwstudies.com/NT_Citation_and_Allusions_to_Apocrypha.pdf

In questa pagina di Wikipedia tutti gli scritti apocrifi che sono stati esclusi dal canone biblico.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Apocrifo

Il post è ripreso da un commento in un forum d’oltreoceano. Ripreso a sua volta da un interessntesito enciclopedico di studi sulle scritture www.jwstudies.com di un certo Doug Mason


48 commenti:

  1. C'è una pausa di riflessione di tre giorni sul blog,o qualche problema tecnico? 🤔

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  2. Mi sa che son finite le ferie!!! :D

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  3. Nella nostra immagine mentale vediamo la Bibbia come un libro che Dio ha ispirato e fatto scrivere nel corso del tempo per poi renderlo disponibile all’umanità. Rispondete suvvia a questa semplice domanda: perché furono necessari i canoni? È evidente che esisteva una fiorente letteratura tra cui si dovette ‘scegliere’ quello che sembrava ‘ispirato’ (processo che continua fino ad oggi se solo pensate ai brani soppressi recentemente nella “Traduzione del nuovo mondo” di Marco 16:9-20 e Giovanni 8:1-11), provate a cercare su Wikipedia la parola ‘Apocrifo’ e vedrete che abbondanza di scritti o frammenti abbiamo ancora a disposizione sia per quanto riguarda il vecchio che il nuovo testamento. Naturalmente noi ci fidiamo degli studiosi ebrei che ‘scelsero’ i libri canonici parchè erano storicamente attendibili, o sulla base di altri criteri (notate che la critica letteraria non è certo nata oggi).
    Naturalmente ci fidiamo anche dei primi cristiani che dichiararono canonici gli scritti che formano il nuovo testamento.
    Certamente gli ebrei che lavorarono per farci giungere libri autentici avevano l’autorità e la capacità per farlo.

    Sarebbe interessante approfondire la discussione su questo argomento, secondo me non potrebbe che rafforzare la nostra fede.

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    1. Nessuno vuole aggiungere o togliere nulla dalla bibbia così come l'abbiamo e ci va bene così. Detto questo sui libri apocrifi non è che se non sono scelti dal canone essi non diventano più libri e non possono essere oggetto di discussione.

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    2. Bhe...io vorrei vggiungere qualsiasi altro libro che aumenti la mia comprensione del piano universale di Dio e togliere quelli che esprimono un po' troppo un punto di vista umano spacciandolo per divino..
      ... inoltre prima di discutere dei libri apocrifi bisognerebbe essere sicuri che quelli considerati ispirati dagli ebrei del secondo tempio lo siano veramente...
      Come faccio ad essere sicuro che "tutta la bibbia ispirata" a cui si riferiva paolo comprende solo quei libri presenti oggi nella traduzione del NM?
      Il canone cristiano quando fu fissato? Entro la fine del primo secolo o dopo, in piena apostasia ?

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    3. Non ho dubbi in generale sul canone biblico poi magari sul particolare qualche aggiuntina o ritocco la danno tutti lo sappiamo. In tutti i casi il riferimento biblico di questo post è quello di Luca 1:1,4 dove l’evangelista per sua stessa ammissione dice di aver preso spunto da tanti scrittori dell’epoca che evidentemente sono diventati apocrifi dai quali ha attinto le notizie riguardo a Gesù. Così non mi stupisce che anche i vangeli abbiano citazioni incrociate da parte di altri scritti dell’epoca.

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    4. Qui un'interessante considerazione sulla canonicità delle scritture ebraiche e greche.
      http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=246

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    5. La discussione è molto interessante. Su Giovanni 8:1-11 gli eruditi sono divisi a metà tra che lo considera autentico e chi lo ritiene un brano spurio. Per me è autentico, anzi, omettendolo completamente come fa la nuova TNM credo che ci perdiamo un importante lezione di Gesù. Il link di Barnaba riassume molto bene la storia del canone e dice una cosa interessante: anche l'apocalisse di Giovanni era rigettata da alcuni. Quindi c'erano dubbi se inserirla o no nel canone. Ho letto qualche anno fa che nessuno metteva in discussione autenticità dello scritto ma c'era chi obiettava sull'opportunità di inserirlo nel canone. Me lo chiedo anch'io: è un libro necessario per capire il piano di salvezza di Dio? Trovo interessanti le lettere alle sette congregazioni e i capitoli 20 e 21, come lettura intendo, ma in generale è un libro che non aggiunge nulla a quanto già reso chiaro dai vangeli e dagli altri libri del NT. Semmai ha contribuito ad aumentare la confusione, perché sulle visioni e aspetti simbolici si è scatenata una valanga di interpretazioni fantasiose, anche da parte del nostro CD (vedi il libro Rivelazione ormai accantonato), al punto che ciò che è simbolico ha finito per soppiantare ciò che è letterale e chiaramente esposto nelle scritture, invece dovrebbe essere il contrario.

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    6. Allora lo eliminiamo dal canone ,visto che a te non piace...

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    7. Ormai l'Apocalisse di Giovanni nel canone c'è e ce la teniamo. Poi siccome di scritti ce ne erano anche altri, chi fissò il canone ha fatto la scelta di inserire alcune cose e non altre e la scelta di ciò che poteva servire ai cristiani di tutti i tempi non ho dubbi che sia stata guidata e ispirata dall'alto. Poi mi chiedo perché l'Apocalisse di Giovanni è stata inserita. La Legge e i Profeti si adempivano nel Cristo, e Gesù spiegò agli apostoli il significato di quei libri. Ulteriori dettagli che spiegano molte cose dell'AT li troviamo nelle lettere del NT. Senza l'Apocalisse il cerchio si chiude bene "Tutta la scrittura ispirata da Dio e utile affinché siamo competenti e preparati per ogni opera buona...". Con l'Apocalisse si ricomincia da capo, visioni e simbolismi che hanno bisogno di spiegazioni. E chi le da? Giovanni dopo quelle visioni scrive tre lettere e un Vangelo, ma si guarda bene dal menzionare ciò che ha visto e parla solo di amore. Gesù era andato via e non sarebbe ricomparso a dare spiegazioni. E allora, chi? I Padri della Chiesa? Agostino? I Papi? Newton? Gli Avventisti? Russel? Rutherford? Il Cd attuale? Chiunque di questi ci abbia provato ha miseramente fallito, rimane un libro che non è stato capito (anche il CD attuale sembra entrato nel pallone... come gli altri capi religiosi). Oggi ci ritroviamo con Babilonia la Grande che sarebbe l'impero mondiale della falsa religione (???) e in applicazione di Rivelazione cap. 20 aspettiamo l'attacco di una coalizione di nazioni contro il "popolo di Geova" (???) a seguito della distruzione di Babilonia la Grande (tutte le religioni) da parte dei Governi (???) e dopo la proclamazione mondiale di un messaggio di giudizio (???). Se leggo la Bibbia e faccio finta che l'Apocalisse non c'è, il quadro che emerge dalle chiari e semplici dichiarazioni di Gesù e degli Apostoli è molto diverso. Ciò che e simbolico ha finito per soppiantare ciò che è letterale e chiaro. L'Apocalisse mi sembra messa li come pietra d'inciampo per far venir fuori e smascherare la presunzione di "sapientoni" e "maestri" che si ergono a profeti (falsi, ovviamente) o a interpreti di visioni (come Daniele...) senza rendersi nemmeno conto delle amenità che scrivono. "Aventi una forma di santa devozione ma dimostrandosi falsi alla a Sua potenza". Quel libro c'è, ma dargli un peso esagerato senza averlo capito no, mi dispiace, non ci casco. Libero Pensatore sempre e comunque...

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    8. Peccato Libero pensatore che non hai seguito i post di Sus su Rivelazione...
      In effetti la ricolloca al 70, seguendo il tuo ragionamento avrebbe un senso.
      Comunque so che a breve uscirà il libro, ti tengo informato.

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    9. Ma i post di SuS si possono leggere ancora? Sul blog non li trovo o non li vedo io. Dovrebbe uscire un libro? Su cosa?

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    10. L’apocalisse di Giovanni è un piccolo gioiello letterario solo la Bibbia poteva concludersi con un libro di questo tipo. Il libro per antonomasia il libro delle allegorie condensato di escatologia che si interseca perfettamente con la realtà vulcanica del primo cristianesimo. Si raggiungono i limiti umani fra la visione e la realtà.

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    11. Libero pensatore non ha tutti i torti.
      In effetti L'Apocalisse va a stravolgere, seppure in modo affascinante, l'esposizione chiara e semplice, alla portata di tutti, del pensiero Cristiano così come esposto negli altri libri. Gesù stesso si era guardato bene, solo pochi anni prima, dal fornire maggiori indicazioni più precise e dettagliate su date e tempi futuri poiché avrebbero generato confusione nei discepoli e passò al setaccio i pochi riferimenti che si sentì di dare, al momento, per non generare confusione nella comprensione dei tempi futuri.
      Rivelazione è una bomba che a distanza di pochissimi anni, va a devastare in modo si, affascinante, ma del tutto misterioso e sconvolgente, oltre che incomprensibile, il lettore Cristiano. Anche contemporaneo.
      Noi stessi che cosa ne abbiamo ricavato in concreto? Previsioni e stime trite e ritrite nonché riazzerate e riformulate dal principio ogni tot di anni col risultato che nessuno ci ha capito nulla di davvero preciso....

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    12. le basi del cristianesimo sono una manciata di principi che non vengono mai rispettati. Dopo 2000 anni di storia i problemi sono i soliti e non sono mai cambiati anzi sono peggiorati crolla il ponte di Genova dopo 40 anni e quelli romani sono sempre lì in piedi. Rivelazione è un libro da iniziati unico nel genere e non a caso e l’ultimo della serie biblica. condivido che non è realistico basare la fede su di esso come molti hanno fatto. Senza contare che milioni di persone ne hanno studiato per anni una chiave interpretativa 4 5 volte e poi buttarlo via non è una cosa molto sensata

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    13. Non possiamo eliminare ciò che non riusciamo a comprendere. Rivelazione ha dei passi straordinari, il messaggio alle 7 chiese, ciascuna con pregi e difetti non vi fa forse intuire che Gesù parlava a tutti i cristiani anche se purtroppo divisi in gruppi diversi?
      E poi la speranza di nuovi cieli e nuova terra, della tenda di Dio col genere umano, non intuiamo che ci sarà un futuro diverso, di comunione tra gli uomini e Dio?
      È vero, ci sono molte cose difficili, quando sarà il momento stabilito diverranno chiare, non prima.
      Gesù disse ai suoi discepoli che avrebbe avuto molte cose da dirgli, ma che non erano in grado di contenerle al presente.
      Forse anche noi non siamo ancora pronti.
      Con umiltà cerchiamo di far tesoro di ciò che è alla nostra portata e impariamo a saper aspettare il resto.
      Parlarne, scrutare le scritture insieme ci preparerà per quando verrà il momento. Non veniamo meno nella fede, nella speranza e nell'amore, il resto verrà. 1Cor 13

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    14. evito di pensare che ci siano verità che non possono essere capite e che mi precludano in qualche modo di avvicinarmi a Dio. Poi lascio correre quelli che invece pensavano di avere Rivelazione in tasca.

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    15. "Capire" fino in fondo rivelazione è impresa tanto ardua quanto impossibile, a mio giudizio. La realtà lo ha dimostrato.
      Al di là della bellezza affascinante dello scritto, concordo che, ai fini delle
      basi scritturali del cristianesimo, il testo è alquanto fumoso e misterioso, se non del tutto fuorviante.
      Se Gesù si fosse espresso in quei termini durante il suo ministero terreno dubito che l'avessero seguito. Detto ciò è innegabile che i vari esposti e le visioni nel testo di Giovanni hanno un fascino irrinunciabile.

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  4. Speriamo Capitano che qualcun'altro entri in questa discussione e commenti qualcosa di positivo e/o costruttivo 🖖

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  5. Personalmente non vedo un problema se il canone cristiano è stato fissato in piena apostasia, era proprio l'apostasia (daltra parte ampiamente predetta) a renderla necessaria.

    Per esempio ci sarebbe stata mai la riforma se non fossero stati evidenti errori dottrinali nel cattolicesimo? Noi o altri blog discuteremmo di questi e altri soggetti se i tdG non avessero fatto evidenti errori dottrinali?

    Quello che conta è il risultato, uno sviluppo in positivo della comprensione umana.

    Ecco quindi il canane cristiano, fu un 'miglioramento' imposto dalla necessità!

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  6. Scusa Tommaso ma come fai a non vedere il problema. Ti fideresti dei giuramenti di un bugiardo patologico?

    Degli uomini ormai lontani dalla verità, senza spirito santo e senza ispirazione, affascinati dalla filosofia e bisognosi di compiacere le richieste del popolo e dell' imperatore si riuniscono e fissano il canone biblico stabilendo ciò che ogni cristiano dovrà considerare verità assoluta nei prossimi millenni...
    Ammetterai che i presupposti per fidarsi delle loro scelte mancano del tutto.

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    1. @discutiamone,
      Credo tu ti riferisca al concilio di Nicea, ma ci sono altre prove più antiche di un canone delle scritture greche.
      Hai almeno dato una lettura al link che ho postato sopra?

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    2. Io non ho detto che siano stati i cristiani apostati a formare il canone, capisco che scrivere un'idea non è sempre facile, ho detto che l'apostasia ne fu la causa! Poi i vari concili potevano o meno confermare ciò che era già accettato.

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    3. No Barnaba , non mi riferisco solo al concilio di Nicea.
      Il post da te linkato l'ho letto e ti ringrazio. Se devo prendere per buono ciò che ho letto posso strappare dalle pagine della bibbia che ho in casa il libro degli atti, la lettera agli ebrei e la prima lettera di giovanni e infine devo andare in cerca dell' apocalisse di Pietro ...chissà che li ci siano le informazioni che sto cercando!

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    4. Sempre biblistics che cita il frammento Muratoriano come prova lo smentisce poi qui
      https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.biblistica.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/25.-LApocalisse-di-Pietro.pdf&ved=2ahUKEwipnsO44ZTdAhVpB8AKHaCWBXkQFjADegQICBAB&usg=AOvVaw31apqDN7A8D2LrQBGQxk8y

      Interessanti e condivisibili le ultime parole "Va sottolineato che la canonicità dei libri della Bibbia non dipende assolutamente dal fatto che essi siano citati in qualche antica lista. È il loro contenuto che dimostra che sono opera dello spirito santo."

      Detto questo vorrei concentrarmi per cominciare sul canone ebraico fissato in epoca post esilio. L ultimo libro é malachia, scritto intorno al 440ac. Devo dedurre che nei successivi 440 e più anni Dio non parlasse più con il suo popolo, che non avesse più profeti e che non intervenisse più nelle questioni che sorgevano fra il suo popolo. Logico, no? In questo periodo di mutismo e assenteismo divino il popolo di Israele fissa il canone delle "scritture ". E io dovrei fidarmi del giudizio di quegli uomini?

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    5. Nel link non si parla solo del canone muratoriano, ma dell'armonia che dev'esserci nei libri accettati come ispirati.
      Spiega anche che tra i primi cristiani circolavano copie dei 4 vangeli e delle lettere apostoliche e che nel tempo iniziarono a diffondersi anche altri scritti.
      Questo rese necessario stabilire cosa contenere nelle scritture ispirate.
      Per fare un es. Atti è stato accettato dagli studiosi biblici come libro canonico fin dai primi tempi. Partì di Atti si trovano in alcuni dei più antichi manoscritti esistenti delle scritture greche, come Chester beatty 1, del terzo secolo.
      Tuttavia se credere alle scritture ispirate o meno, alla fine rimane una scelta. Troveremo sempre teorie e controteorie al riguardo.
      Ecco perché è importante studiare non solo con un approccio razionale, ma anche passionale. Se leggendole senti vibrare certe corde nel tuo cuore, allora ne sentirai davvero il valore.

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    6. Da Malachia in poi c’è stata una crisi di identità nel popolo di Israele. Geova allora come ora agiva attraverso lo spirito santo nell’adempiere il suo proposito. Si doveva preparare il terreno che avrebbe poi dovuto affrontare Gesù. L’assenza documentaria di quel periodo e probabilmente la prova di questa crisi che poi ha portato quella realtà di tensioni sociali testimoniate nei vangeli.

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    7. Geova allora come ora agiva attraverso lo SS per adempiere....

      In che maniera oggi tu vedi lo spirito santo all' opera? Perché io non vedo operare proprio nulla
      Piuttosto come non agiva allora non agisce oggi. Da questo dipende la confusione dottrinale Delle fedi cristiane!

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    8. Chiedo scusa al Capitano 🖖, dirà sicuramente la sua idea, ma vorrei condividere con voi quello che penso io a questo riguardo.

      Ormai da anni uso questa metafora per descrivere l'operato dello Spirito Santo, credo che sia ancora valida, quella del vento che sospinge una barca a vela.

      Il vento non appartiene a nessun marinaio e/o barca, è impersonale, soffia per tutti e da sempre, è l'abilità dei marinai a saperne sfruttare il flusso.
      Forse possiamo dubitare della capacità di noi marinai di sfruttarne bene il flusso, poi ce chi usa una vela quadra chi una vela aurica chi una vela latina (che permette di andare anche contro vento), chi la vela bermudiana, chi aggiunge i fiocchi, o le vele di straglio.

      Ma il vento è sempre quello disponibile da sempre e per tutti!

      Tempo fa feci una domanda sul forum: ma perchè Dio diede visioni a Daniele, così importanti per noi tdG, proprio a Babilonia la culla della divinazione satanica?

      Ecco un'altro errore che facciamo noi tdG, pensare che abbiamo il monopolio anche sullo Spirito!

      Semplice, il flusso è per tutti sempre e dappertutto!

      Si può contristare lo spirito (Efes. 4:30) certo se usi male il vento la barca si rovescia e i marinai annegano!
      Sarebbe un peccato imperdonabile (Mat. 12:31) per un marinaio, e non potrebbe certo incolpare il vento per il disastro!

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  7. Il codice muratoriano (170-200 dc, quindi antecedente al chester beatty 1), Atti neppure lo contempla. Il fatto che faccia vibrare le mie corde emozionali poi, mi sembra garanzia del nulla. Piuttosto narra dei fatti storicamente, forse, accertati e condivisi da testimoni oculari allora viventi e in grado di contraddire e sbugiardare luca se avessero voluto e/o fosse stato il caso. Il semplice fatto che lo scrittore sia stato sincero e accurato lo rende un libro "ispitato"? Se altri libri sinceri e accurati fossero stati inclusì nel canone benché non ispirati , non vorreste saperlo?
    Tutto ciò che Mosè scrisse fu ispirato da volontà divina? Allora perché in certi versetti e solo in quelli che riguardano la legge, Mosè sente il bisogno di specificare che ciò che ha scritto viene direttamente da Dio? Perché non fa le stesse dichiarazione di esodo 24:4 e 34:27 dopo aver raccontato la storia della creazione?

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  8. @Discutiamone, tu cerchi garanzie che noi non possiamo dare, questi sono gli elementi che abbiamo a disposizione, se fosse tutto scientificamente provato non staremmo certo qui a discuterne!

    Parti dall'idea che tutto parte al ritorno dall'esilio e la necessità di ricostruire un popolo e un'adorazione, dimentichi che Mosè inizio a comporre le scritture molti secoli prima, ma ora immagino dirai che Mosè e solo un personaggio mitico, non realmente esistito.

    Il nostro lavoro è come quello di un
    paleontologo che ricostruisce la vita di un ominide nei minimi particolari, anche quello che mangiava, partendo da alcune ossa, tu te la sentiresti di discutere della sua ricostruzione mettendola in discussione? Diresti sicuramente no ... ma quella è scienza!

    È la prospettiva che cambia non ti pare?

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  9. Niente affatto tommaso. Ma come hai anche tu scritto " scrivere un idea non è sempre facile"!
    Io cerco. Nient' altro. Non dando per scontato alcuna nozione. Nemmeno il canone biblico accettato dai Tdg. Come invece fate voi. Infatti il post di riferimento voleva proporre una discussione sugli apocrifi, dando per assunto che quelli presenti nella tnm siano tutti ispirati. Ma è realmente cosi ?

    Credo nella esistenza di Mosè. Persino Biglino ne parla portando come prova extrabiblica un papiro egizio che racconterebbe di un principe del deserto che guidò i suoi attraverso la laguna la quale si apri per farli passare. Credo pure che Dio gli abbia parlato e gli abbia dettato la sua legge...ma mi risulta difficile credere che la storia di Adamo , abramo ecc fu raccontata da Dio a Mosè, che la trascrisse. Come ho già scritto nemmeno Mosè oso scrivere una cosa del genere...
    Inoltre, non parto da nessun presupposto ...ciò che ho scritto riguardo al canone fissato in epoca post esilio era solo per riallacciarmi al post iniziale e alle dichiarazioni di biblistica.
    Sul fatto che gli israeliti accettassero come ispirati gli scritti di Mosè e tutti gli altri libri Delle scritture ebraiche ci sarebbe tanto da dire. Loro conoscevano davvero questi scritti? Se si in che epoca cominciarono a circolare fra gli israeliti fedeli? Ricordiamo che il libro della legge era andato perduto e fu ritrovato solo all' epoca del re giosia. Solo i re avevano l obbligo di farsene una copia e visto la disubbidienza dilagante mi sa che dopo Davide e salamome non vi furono altri re che la ricopiarono. Il fatto stesso che venne dispersa mi fa sorgere parecchi dubbi su quanto fosse il rispetto che quegli ebrei avessero per le" scritture".
    Capisci cosa intendo tommaso?

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    1. Perdonami, Discutiamone.
      Chi abbia raccolto le informazioni di Genesi per farne un libro non lo sappiamo. Una cosa pero leggiamo nei Vangeli, Gesù conferma il racconto di Adamo quando parla del matrimonio e del divorzio, così come conferma il racconto di Noè e del diluvio. Se credo nella sua esistenza preumana per me è una conferma. Se invece credo come Maometto che Gesù era solo un Profeta ma non il figlio di Dio, ciò che Gesù sapeva della creazione e del diluvio lo aveva letto in Genesi come tutti gli altri Ebrei, quindi a quel punto metto in dubbio che le cose siano andate veramente così perché il "testimone" Gesù nulla può testimoniare di aver visto, perché in quel tempo non esisteva. Possiamo avere tutti i dubbi che vogliamo sul racconto di Genesi, sul canone, sull'ispirazione dei libri che lo compongono o sulla guida dall'alto su chi ha scelto quei libri da inserire nel canone e non altri, ma alla fine dobbiamo scegliere se fidarci o no della Bibbia a fondamento della nostra fede e se contiene o no quello che ci serve. Se no si resta in mezzo al guado e non si va ne avanti ne indietro, con la fede che va a farsi benedire. Poi di alternative ce ne sono: il Corano, il libro di Mormon, Budda, Confucio, Nostradamus, l'agnosticismo o l'ateismo. Ognuno può scegliere quale guida o filosofia fa per lui.

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    2. @Discutiamone le domande e le questioni che ci poniamo tutti quanti noi partono da presupposti. In questo sistema di cose abbiamo la possibilità di intreprendere tutti i percorsi che vogliamo e nessuno può impedirci di decidere in chi o cosa credere. Ma Osservatore Teocratico nasce per riunire persone che vogliono fare delle distinzioni e in queste distinzioni non vogliono smettere di credere in Dio e nel suo proposito. I dubbi sull'esistenza di Dio e sulla Bibbia come sua parola scritta sono dubbi primari e le risposte che si danno portano a percorsi e sentieri molto diversi nella nostra vita. Tutti hanno diritto di fare i propri percorsi il nostro augurio e che siano tutti coerenti e concordi con la volontà di Dio.

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    3. È interessante che la legge fu nascosta e riscoperta solo quando sul trono c'era un re dal cuore ben disposto.
      Questo protesse la bibbia da re e popolo che si erano allontanati da Dio.
      Al momento abbiamo questa raccolta di 66 libri, imperfetta, incompleta e tutta da comprendere azzerando molte cose in cui abbiamo creduto finora. Eppure da essi possiamo ancora trarre principi cardine e insegnamento spirituale.
      Chissà che nel futuro non si riscopra un rotolo perduto come la lettera ai laodicesi che faccia luce su qualche aspetto..
      Comunque, solo quando "ciò che è compiuto" avverrà comprenderemo appieno. (1cor13:12)
      Un po come avere tra le mani una raccolta di lettere da un padre lontano, forse alcuni passi sono divenuti illeggibili, un paio di lettere sono andate perdute. Ciò non toglie valore all'insieme che resta.

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    4. Condivido quello che dici, Barnaba. Personalmente quello che tendo ad azzerare è l'interpretazione spesso "forzata" di libri profetici, simbologia e visioni. Su Ezechiele, Daniele e Rivelazione o altri abbiamo studiato fior di libri che facevano voli pindarici, studiati e ristudiati come se imparare a memoria quelle interpretazioni (spesso fantasiose) fosse il "fondamento" della fede. Anche Paolo ebbe una visione e fu "rapito al terzo cielo", ma non mise per iscritto né ciò che vide ne ciò che udì. Scrisse ben altro di cui oggi possiamo beneficiare. A parte le cose poco chiare e che non si comprendono (e che un giorno capiremo, se ci saremo), dalla Bibbia c'è tanto da imparare, "sapienza dall'alto". Non mi pongo nemmeno il problema se la terra fu creata in sei giorni o in sei miliardi di anni. C'è scritto sei giorni? Va bene così, non mi pongo il problema che la scienza umana dice il contrario o che asserisca di poter dimostrare che è un libro pieno di allegorie e leggende. Ma è una mia scelta personale, di fiducia nel testo e nella sua ispirazione. Penso che sia un modo per trarre il meglio dalle scritture con fiducia. Ciò che non è chiaro un giorno si capirà.

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    5. X Libero Pensatore,
      Ogni opinione è rispettabile ma credere per fiducia spalanca troppe possibilità. Ci dovrà pure essere un modo per valutare le religioni? Se in un libro sacro c'è una dichiarazione e poi la realtà la smentisce lo dovrei accettare ed avanzare verso un nuovo sapere, ma se rimango attaccato al dogma, sono in effetti prigioniero di idee preconfezionate, di probabile origine umana. Ora se discutiamo della Genesi noterete che i riscontri sono veramente pochi. Ma la persona religiosa media accampera' un sacco di spiegazioni per puntellare il testo sacro. Ma questo accade in TUTTE le religioni.
      La ragionevolezza dovrebbe rendermi permeabile alle novità. Geova stesso accettò l'opinione altrui come nel caso di Abraamo, Lot e altri.

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    6. Vedi, Lucio, la Bibbia è piena di racconti ed episodi per i quali non troveremo mai riscontri. Da Giona che viene ingoiato dal pesce e sopravvive, giusto per citare un video dell'ultimo congresso, ai miracoli di Gesù, scientificamente incomprensibili e non dimostrabili. Lo stesso si può dire di altri testi sacri e le credenze di praticamente tutte le religioni. Quindi, a mio avviso il modo per valutare le religioni non va cercato con riscontri su ogni cosa che si afferma, non li troveremo mai. Se le scoperte scientifiche sembrano contraddire i testi sacri, rimane una scelta del credente se continuare ad avere fiducia nel testo oppure concludere che essendo di origine umana rimane un bel libro da leggere al pari di tanti altri. Il credente, se vuole continuare a credere e ad alimentare la sua fede, deve trovare un equilibrio tra fede e ragione. Se la ragione si affida solo a riscontri certi e al sapere scientifico, anch'esso non esente da dogmi, il conflitto si risolve a sfavore della fede, lasciando però nella persona un vuoto che può colmare solo con una visione materialistica della vita. E questo non è un bene. Non sono contro il sapere e mi rendo conto che è un errore il divieto "di fatto" imposto dal CD ai giovani TdG di frequentare le università, con gli inviti più o meno velati ad abbandonarle. L'importante è che ognuno trovi il suo equilibrio tra fede, scienza e ragione e non su faccia sopraffare né dal bigottismo religioso ne da quello scientifico. Il mio equilibrio lo trovo cosi, ma è personale: fiducia nel testo biblico, ciò che dice la Bibbia è vero. La scienza sembra dimostrare il contrario? Non mi pongo il problema. Anche in campo scientifico ciò che sembrava assodato spesso è stato rivisto da scoperte successive. Chi vivrà, vedrà.

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    7. @LiberoPensatore trovo questo approccio condivisibile. Mi dai spunto per sottolineare che la lina generale di OT non è quella di contestare i miracoli ma lo scientismo approssimato che viene divulgato per giustificarli in particolar modo quello che viene iniettato nelle pubblicazioni ufficiali. Quello che contestiamo ancora di più è il dogmatismo che impedisce al fratello di avere opinioni differenti.
      Lo scontro fra fede e ragione è secolare e va metabolizzato in alcuni casi possiamo permetterci di far finta che non esista ma certe questioni specialmente per i giovani sono diventate questioni di fede che non collimano e diventano inveitabile oggetto di tensione. Bisogna tener conto un po' di tutti.

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    9. Scusate se insisto ma avere fede senza ma e senza se, a me pare più credulità che altro. Quale la differenza con gli indù, buddisti o musulmani? Anche loro credono e possono pure annoverare miracoli ed eruditi. La fede biblica invece dovrebbe basarsi sulla ragionevolezza e la conoscenza. Questa la mia opinione.

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    10. Possiamo rivedere i paletti quanto vogliamo con la ragione ma poi Lucio alla fine i conti sempre con la fede li dobbiamo avere a che fare. La ragionevolezza è una qualità implicita ma non è quella che ci fa arrivare a Dio. Lo sappiamo da sempre fede e ragione sono antitesi e l’uomo a cercato di metterli insieme da sempre ma non so con quali risultati. La Bibbia in tutti gli aspetti è il libro che più di altri ci da quella sicurezza che esiste Dio e che ha un proposito per noi. Noi solo con la fede possiamo avere la certezza che esiste.

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  10. Discutiamone se vuoi delucidazuonidsu biblistica vieni pure sul forum. Chi scrive gli artucoli sara felice di rispondere. Alex

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    1. Grazie Alex. Ho seguito molto quel forum e l'ho apprezzato davvero. Sono pure iscritto. Ma non condivido la linea di pensiero che permea l intero forum. Per me il vecchio testamento é appunto VECCHIO.

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    2. Il vecchio testamtest e un modomsbagliato di chiamarlo. Si chiamano scritture ebraiche. Paolo si riferiva a quelle quando dice che tutta la scrittura è ispirata. Alex

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  11. Discutiamone, ora comprendo meglio le tue idee e in alcuni aspetti sono condivisibili, secondo me il problema di noi tdG che si vuole prendere tutto il contenuto della Bibbia alla lettera (e non mi riferisco a visioni e simili), e da un po' che penso anche io come risolvere questo problema, tuttavia non è di facile soluzione.

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    1. Ecco.
      Per alcune cose non c è soluzione. È probabile che una vita intera non mi basterà per trovare risposta ai miei dubbi. Ma sopravviverò ugualmente così come tutti coloro che mi hanno preceduto...magari vivrò il disagio dell' ignoranza consapevole, ma preferisco così che credere a tutto ciò che altri hanno stabilito come verità.
      Un giorno, nella risurrezione dell' ultimo giorno sapremo.

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    2. Se riusciremo a sapere qualcosa un po' prima,sarebbe meglio.........
      Avremo meno dubbi e perplessità e più certezze.

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Grazie per il commento.