Chi non ha mai avuto paura di qualcosa o di qualcuno. La paura è un sentimento composito che varia di intensità a seconda dei contesti e degli stati d'animo. Per i dottori e gli psicologi risiede fra i sentimenti di Terrore e Apprensione. Leggendo i trattati a vario titolo abbiamo convenuto che nessuno di essi però è in grado di determinare la velocità con il quale possiamo passare da un semplice stato di apprensione al terrore puro. Per questo è difficile sapere quale è il nostro stato istantaneo.
Per capire cosa sia la paura il dizionario Galimberti ci dice
“Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. La paura è spesso accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara l’organismo alla situazione d’emergenza, disponendolo, anche se in modo non specifico, all’apprestamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di lotta e fuga”.
Questo fatto implica che purtroppo la paura ha una caratteristica scoperta dal diavolo che non è estirpabile dalla natura umana. Essa è sempre soggettiva e solo in alcuni casi oggettiva. La paura è una sensazione che l'uomo ha indipendente dalla realtà delle cose che sta vivendo.
Dal sito benessere.com abbiamo la definizione di due tipi di paura
Paure innate
Originano da stimoli fisici molto intensi come il dolore oppure il rumore; oggetti, eventi o persone sconosciuti dai quali l'individuo non sa cosa aspettarsi e neppure come eventualmente affrontare;
situazioni di pericolo per la sopravvivenza dell'individuo o per l'intera specie: l'altezza, il buio, il freddo, l'abbandono da parte della figura di attaccamento;
circostanze in cui è richiesta l'interazione con individui o animali aggressivi.
Esempi di paure tipicamente innate sono: la paura degli estranei, del buio, la paura per certi animali (ragni e serpenti), il terrore alla vista di parti anatomiche umane amputate.
Paure apprese
Riguardano una infinita varietà di stimoli che derivano da esperienze dirette e che si sono dimostrate penose e pericolose. Il meccanismo universale responsabile dell'acquisizione di paure apprese viene definito condizionamento, che può trasformare un qualunque stimolo neutro in stimolo fobico, mediante la pura associazione per vicinanza spaziale e temporale ad uno stimolo originariamente fonte di paura.
Perchè la paura ci interessa?
Come abbiamo visto la paura è un sentimento primario umano. Nonostante questo dobbiamo fare una constatazione esso come termine non compare nel libro perspicacia, esiste amore ma non paura. Ci chiediamo come mai la paura che è un sentimento naturale e primordiale umano non compaia fra le tante definizioni bibliche. Abbiamo un sospetto ma prima di svelarlo consideriamo alcune considerazioni che legano il concetto della paura con la Bibbia.
La paura è talmente un sentimento primario che è il primo sentimento dichiarato dall'umanità biblica. Prendete il libro di Genesi al capitolo 3
In Genesi 3:10
10 Alla fine lui rispose: “Ho sentito la tua voce nel giardino, ma ho avuto paura perché ero nudo, e così mi sono nascosto"
La WT sembra avere molto più imbarazzo davanti a questo sentimento che Geova Dio. Infatti a questa ammissione Geova rispose ad Adamo
11 Dio gli chiese: “Chi ti ha detto che eri nudo? Hai mangiato il frutto dell’albero che ti avevo proibito di mangiare?"
In questo passaggio brevissimo capiamo che Geova ha completamente non considerato lo stato di apprensione di Adamo. Perchè? Forse perchè la sua paura era ininfluente rispetto ai motivi che lo avevano indotto. Magari voi potete fare ricerche e aiutarci a trovare una spiegazione più dettagliata.
Quello che interessa a noi è capire se la WT abbia in qualche modo demonizzato questo sentimento naturale tentando di controllarlo a piacimento. Cosa vogliamo dire? La paura essendo un sentimento primario ha un fortissimo potere coercitivo che è in grado di modificare il comportamento.
Un esempio pratico è la riprensione che un genitore da al proprio figlio. Essa viene utilizzata spesso dai genitori perchè è una facile leva che permette a loro di influenzarne le decisioni. La paura nel tempo genera una automatica gabbia mentale che a sua volta genera una serie di meccanismi autolimitanti per favorire il contesto sociale della persona.
Chi evade da questa gabbia lo fa a suo rischio perchè non avere paure è una malattia così come è una malattia non sentire dolore. Le gabbie della paura se sono troppo strette si muore ma se sono troppo larghe o peggio non esistono si muore lo stesso.
Le recenti vicissitudini della WT e per tanti aspetti alcune vicende accadute nel mondo stanno aumentando la pressione verso questo sentimento negativo che è la paura.
- I problemi economici. Se non ci fossero problemi economici non si sarebbe deciso di spostare gli Head Quarter dell'organizzazione da NewYork a Warwick o come anche il fallimentare spostamento della Betel Italiana da Roma a Bologna. Certe decisioni hanno sempre una base economica di fondo.
- La persecuzione indotta e implicita. In Russia abbiamo un esempio lampante di persecuzione indotta (ampiamente pubblicizzata) In Australia con la commissione giudiziaria per la pedofilia abbiamo invece una persecuzione implicita (ampiamente oscurata negata con ogni mezzo).
- L'escatologia. La fine di questo sistema è un argomento strumentale che affonda le sue radici nei sentimenti di paura e di terrore. Vedrete sempre più spesso le immagini della polizia Russa ma nessuno vi dirà perchè è intervenuta. Così come vedrete sempre più spesso immagini che rappresentano passi profetici presuntuosamente interpretati.
La paura viene utilizzata come strumento manipolatorio. Per capire guardate ad esempio come viene utilizzata in questo passo di una Torre di Guardia recente
6 Amicizie. Vanessa, una ragazza ventiduenne, aveva da una decina d’anni un’amica a cui teneva molto. La sua amica però non era interessata alla verità e non la sosteneva nel suo obiettivo di battezzarsi. Questo faceva star male Vanessa, che infatti dice: “Faccio fatica a fare amicizia con altri, quindi avevo paura che se avessi rotto l’amicizia con lei non avrei mai più avuto un’amica”.
7 Paura di sbagliare. Makayla aveva cinque anni quando suo fratello fu disassociato. Crescendo vide quanto le scelte di suo fratello facevano soffrire i suoi genitori. “Avevo paura che una volta battezzata”, racconta, “se avessi commesso uno sbaglio e fossi stata disassociata, avrei fatto soffrire ancora di più i miei genitori”.
8 Paura dell’opposizione. Il padre di Miles e l’attuale moglie servono Geova, mentre la madre di Miles non è Testimone. “Abitavo con mia madre da 18 anni”, racconta il ragazzo, “e avevo paura di dirle che volevo battezzarmi. Ricordavo bene il modo in cui aveva reagito quando papà era diventato Testimone, e avevo paura che mia madre potesse creare problemi anche a me”.
Avete visto come si cerca di controllare la paura per cercare di rimanere all'interno delle attività teocratiche. La manipolazione della paura è tale da venire utilizzata senza ritegno come strumento di fidelizzazione. Per capire leggiamo cosa dice la Tg 82 1/1 "Se un parente viene disassociato"
23 Non è il caso di stabilire qualche regola circa la presenza dei familiari a riunioni a cui potrebbe partecipare un parente disassociato. Questo è qualcosa che devono risolvere gli interessati in armonia con il consiglio di Paolo. (I Cor. 5:11) Tuttavia si deve capire che se è prevista la presenza di un disassociato a una riunione alla quale sono stati invitati Testimoni che non gli sono parenti, questo potrà certo influire su ciò che faranno.
Ma si permetterà al parente disassociato di essere presente? Lo si inviterà? Se egli vi partecipasse, molti cristiani, parenti o no, potrebbero decidere di non andarvi, per non mangiare con lui e non stare in sua compagnia, tenendo conto delle parole di Paolo riportate in I Corinti 5:11.
L'articolazione dei concetti in questi paragrafi è oscena. I Fratelli vogliono capire come si devono comportarsi e volutamente in questi paragrafi non si capisce nulla perchè sappiamo che pur rendendo plausibile la scelta essa non viene mai attuata.
Dobbiamo dire una triste verità se rovesciassimo il contesto nessun parente testimone di Geova si farebbe problemi per la presenza o meno di qualche invitato che non avesse le caratteristiche morali richiesta da Geova se questo fosse comunque riconosciuto come fratello. Perchè? Perchè è "l'organizzazione" che gli dice di chi o di cosa deve avere paura.
Se fosse invece considerata una paura naturale nessuno farebbe obiezioni su quali posizioni personali prendere, ma l'invito a decidere di non andare al matrimonio è un modo per seminare la paura confondendola come fosse un atto di fede per continuare ad essere accetti a Dio indipendentemente dalle circostanze.
I Farisei avevano una gabbia mentale di questo tipo ma noi non siamo farisei e facciamo attenzione perchè sappiamo che le gabbie troppo strette non ci salvano ma ci uccidono spiritualmente.
Noi nel nostro piccolo impariamo a non avere le paure dei Farisei e a coltivare il sano timore solo per Geova
Proverbi 3:24,26
24 Non avrai paura quando andrai a dormire;
ti coricherai, e il tuo sonno sarà piacevole.
25 Non temerai alcun terrore improvviso,
né la bufera che sta per arrivare sui malvagi.
26 Geova stesso si mostrerà la tua fonte di sicurezza;
impedirà al tuo piede di cadere in trappola.
Zaccaria 8:13
13 E proprio come diventaste qualcosa di maledetto fra le nazioni, o casa di Giuda e casa d’Israele, così vi salverò, e diventerete una benedizione. Non abbiate paura. Fatevi coraggio’.
post redatto per Osservatore Teocratico Capitan Kirk
Se Bologna e una betel io sono marilin Monroe, che idioti ma se la danno qualche domanda? Hiuris
RispondiEliminaColtivare il sano timore solo di Geova. Un consiglio ottimo, ma mi chiedo se sia realizzabile all'interno dell'organizzazione, dove il controllo è sempre più serrato.
RispondiEliminaHo letto di recente che per addestrare un elefante a restare fermo lo si lega per una zampa ad una catena quando è piccolo. All'inizio cercherà di liberarsi, ma poi capirà che è impossibile e imparerà a convivere col limite della catena.
Una volta grande basterà legargli la zampa alla catena per farlo rimanere in un posto. Adesso che è divenuto grande potrebbe spezzare facilmente la catena, ma non lo farà.
Una volta appresi tutti i divieti anche noi saremo "legati alla catena" smettendo di mettere in discussione le direttive.
Per fare un esempio, da tdG abbiamo imparato che non si festeggia il natale, il compleanno e tutta una serie di feste comuni. Non è forse vero che quando si veniva invitati a qualche altro tipo di festa cominciavano a chiederci se non ci fosse qualche legame col paganesimo o altri impedimenti? La paura di fare compromesso spesso ci portava a rifiutare a prescindere.
Sapevamo anche che si poteva far inciampare altri anche per qualcosa di lecito, con il rischio di essere avvicinati dagli anziani per una amorevole visita. ..
@Barnaba il post prende un po' in considerazione tutte queste tradizioni orali che elenchi solo parzialmente ma esistono e sono numerose. Attenzione a chi pensa che i Testimoni di Geova siano paladini del pensiero ragionevole. Alcuni anni fa un sorvegliante ingenuo saliva sul podio sostenendo che non fosse necessario l'abito in tinta unita per fare parti. Utilizzando una metafora che piace tanto al Gatto durò nella nomina quanto uno zucchino in bocca al porco così fu subito asfaltato. Come lui tanti altri paladini della giustizia tanti anziani e nominati che pensavano di avere a che fare con una organizzazione ragionevole li hanno immersi nel cemento delle congregazioni. Il modello rimane quello dello sputtanamento ad hominem con tanto di lettere scarlatta impressa a fuoco. Questa è l'organizzazione che avranno i nostri figli.
EliminaTutto è basato sul timore, il timore per Geova va bene, ma il timore, che poi diventa terrore della WTS è un'altra cosa. Ciò che leggo nella Bibbia può essere esattamente il contrario di ciò che ad arte ci anno fatto accettare, e quando ci accordiamo è troppo tardi per tornare indietro, senza pagarne le dolorose conseguenze, compreso l'ostracismo familiare, noi ci si battezza per dedicare la nostra vita a Geova, ma quando si studia il libro scritto ad arte dalla WTS noi in effetti, non diventiamo TDG ma testimoni della WTS, e se non ubidiamo a ciò che dice, e lo diciamo pubblicamente, comitato giudiziario,disassociati.il, e tacciati come appostati da evitare come persone infette, e se per forza maggiore si rimane in casa non si mangerà insieme ma separatamente,etc etc etc. Che tristezza, ecco perché molti stanno zitti, fanno il minimo di servizio, diventano inattivi,raramente frequentano le adunanze. Non si sentono più liberi, ma prigionieri.
RispondiEliminaGabbie mentali inammissibili nel 2020!!
RispondiEliminaCondivido Unknown
EliminaLa paura è un sentimento che può provare chiunque, ma la paura indotta è maligna. Cosa permette alla WTS di dominare i propri adepti? Non l'amore ma proprio la paura. come hai detto tu, i farisei erano tipici di questo atteggiamento terroristico. Aggiungo che a quel tempo gli ebrei sotto la legge erano condizionati, perfino dalle persone malate. Un cieco dalla nascita era reputato maledetto da Dio e non poteva avvicinarsi al tempio, nè tanto meno poteva leggere le Scritture. Questa mentalità terroristica si è modernizzata quale strumento di manipolazione. La WTS alimenta di continuo questo sentimento a suo uso e consumo. Ne vogliamo una prova. Ricordate il video di Morris dove esortava (o minacciava) la fratellanza a darci da fare nel predicare perchè potevamo essere trovati colpevoli della colpa di sangue. E faceva notare le sue mani. Atteggiamenti secondo me terroristici altro che paura. Ma è questo il modo di esortare i fratelli a predicare? Non doveva essere l'amore per il prossimo? Inoltre la paura della fine. Se lasci troverai la distruzione. Ma non è un atteggiamento settario questo?
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