Non tutti i movimenti del corpo umano sono controllati dalla nostra volontà, molti sono movimenti automatici e questo è una benedizione di Geova. Nessuno di noi deve pensare di respirare o deve pensare che il cuore deve battere. Se io dovessi fare una cosa del genere penso che mi rimarrebbero pochi secondi di vita.
Abbiamo speso un po' di tempo trattando alcuni argomenti consapevoli con la fratellanza riguardo all'articolo della Torre di Guardia di studio di domenica scorsa e così con un po' di ritardo ne facciamo un post perchè ci sono alcuni aspetti importanti da trattare.
L'articolo ha il titolo "Imitiamo Gesù per continuare a provare pace" La scrittura di riferimento citata dice “La pace di Dio che è al di là di ogni comprensione custodirà il vostro cuore” (Filip. 4:7)
L'articolo parla quindi della pace nel cuore. Vengono citati tanti esempi, l'articolo inizia con quello di Gesù che sappiamo ha avuto un percorso emotivamente intenso e abbiamo anche la testimonianza che in molti casi in Gesù abbia prevalso il senso della giustizia e che sembra solo in apparanza questo oscurari il sentimento della pace. Pace e giustizia però non sono in antitesi in Giov 14:27 Gesù dice "Vi do' la mia pace" come se la giustizia fosse da considerare un aspetto o una sfaccettatura della pace.
Prendiamo però in considerazione alcuni passaggi chiave dell'articolo. Ad un certo punto si parla di un nominato Robert molto avanti con l'età che ha subito nella vita problemi economici ma non solo che probabilmente gli hanno impedito di continuare a servire come anziano.
Cosa ha imparato a fare Robert in momenti del genere? “Appena inizio a sentirmi in ansia mi metto a pregare”, dice. “Più le mie preghiere sono sentite e frequenti, più profonda è la pace che provo”.
Un'altro passaggio dice:
Quando ‘ci dedichiamo completamente’ alla predicazione, riusciamo ad affrontare i nostri problemi con un atteggiamento più positivo (Atti 18:5). In che senso? Le persone che incontriamo nel ministero spesso hanno problemi più grandi dei nostri. Quando però iniziano ad amare Geova e a seguire i suoi consigli, la loro vita migliora e diventano più felici
Ancora un'altra nota interessante
“Quando mi do da fare nel ministero”, racconta, “mi sento emotivamente più stabile e felice. Credo che dipenda dal fatto che quando predico mi sento più vicina a Geova”.
Prendete l'esperienza di Brenda
"Brenda racconta: “Dopo aver accettato a livello mentale ed emotivo che in questo sistema la mia situazione non potrà mai migliorare, sono riuscita a concentrarmi sul ministero. Predicare mi distrae dai miei problemi."
Ancora sul coltivare amicizie per avere la stessa pace di Gesù. In questo passo viene spiegato il senso dell'amicizia.
La sera prima della sua esecuzione Gesù disse agli apostoli che gli erano rimasti leali: “Vi ho chiamato ‘amici’, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho sentito dal Padre mio”.... I buoni amici ci aiutano a rimanere leali a Geova. E il segreto per avere buoni amici è essere noi per primi dei buoni amici.
Dopo questa carrellata possiamo dire che la Torre di Guardia ha messo in mezzo alle parole degli articoli tanti aspetti legati al concreto buon senso. Come si può notare tutti i passi citati sono ragionevoli e condivisibili. Sono talmente ragionevoli che si possono applicare anche alla consapevolezza che alcuni fratelli stanno vivendo.
L'efficacia della preghiera nei momenti di stress emotivo non ha appartenenza religiosa. Qualcuno vuole convicervi del contrario ma purtroppo è un dato di fatto per altro argomento di discussione come terapia medica.
In questo link un esempio
Impegnarsi in una attività etica altruistica rivolta al prossimo è un modo efficace di rinfrancare lo spirito e rende più felici. Anche in questo caso non ha esclusiva efficacia solo all'interno delle attività di servizio, ma sempre in tutte le attività che facciamo sempre che siano rivolte al nostro prossimo.
I traumi per alcuni aventi avversi possono condizionarci o magari ci hanno già condizionato. Accettare il trauma a livello mentale o emotivo è un consiglio ragionevole che vale sempre.
In qusto link potete trovare alcuni riferimenti per i traumi includendo anche quelli dei bambini.
Che conclusioni posso trarne da questo articolo? Ora confrontatele con le risposte riflesse che ha dato la fratellanza. Queste risposte ci permettono di avere un'idea generale dello stato di cose in cui vive la congregazione dove siamo e come noi siamo messi nei confronti di essa.
Chi ci capisce qualcosa e bravo. Capitan Kirk io leggo tutta un'altra cosa Andrea
RispondiEliminaCiao Andrea, nella moltitudine dei consiglieri vi è la risucita.
EliminaE si chi ci capisce qualcosa è bravo. Un anziano perde i requisiti, e prega, ma...è la persona che nella congregazione prende la direttiva per andare a predicare, per incoraggiare i fratelli etc, sì comporta come anziano, e,come tale viene riconosciuto dalla congregazione, e non perché uno lo nomini anziano tuttalpiù può essere incoraggiato, che avendo le qualità ad esserlo. Perché se uno sa leggere è scrivere, non c'è bisogno che qualcuno dica che sa leggere è scrivere, lo sa e basta. E se smettesse di leggere e scrivere, signore che non sa più leggere è scrivere?la risposta è che sa sempre leggere e scrivere. Sarò più chiaro l'apostolo Paolo e l'apostolo Giovanni erano prigionieri dei romani, di chi erano anziani?di sé stessi? Questo non significa che non fossero più anziani, solo la prigionia impediva loro di svolgere l'attività di anziani e non che qualcuno stabilisce che lo siano o meno.la nomina degli anziani e servitori di ministero sono venuti all'incirca a metà degli anni sessanta, con la baraonda che ne è seguita, scuola, ks circolari private, da tenere nascoste alla congregazione. L'argomento è molto più e i link messi lo dimostrano
RispondiEliminaQuando si raccontano storie mischiando fatti reali con la fantasia alla fine ottengo un caos generale dove non distingue più cosa sia vero e cosa sia falso.
EliminaLe nomine degli anziani sono diventate un pasticcio che ha messo a dura prova i fratelli
Quindi ora è tutto allo sfascio. Silvio
RispondiEliminaSilvio ... si è tutto allo sfascio ma non c’è ne eravamo ancora accorti.
EliminaBetel Bologna I lavori finiranno a tempo indefinito. Enrico
RispondiEliminaAllora io le so tutte. Ecco le risposte automatiche all'articolo che piú o meno sono state date in sala:
RispondiElimina1-Qualunque problema hai prega e lo spirito di Dio ti aiuta a risolverlo.
2-Qualunque problema hai se vai in servizio vedrai che Geova ti aiuta a risolverlo (scrittua citata Matteo 6:33)
3-Se hai un trauma invece di pensarci, fai una bella preghiera e poi vai in servizio che piano piano si risolve.
4-Gli amici ci aiutano ma se vogliamo che ci stiano vicino evitiamo di lamentarci dei problemi che abbiamo, come Gesú che invece di lamentarsi incoraggiava gli altri.
la 5 (se hai un problema se guardi bene, ma proprio bene, alla fine la colpa è tua) è passata oppure spariamo sta cartuccia fine-di-mondo per il prossimo catalogo generale delle afflizioni in 20 paragrafi?
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