Class Action Canadese contro la Watchtower
ovvero: Predicare bene ma razzolare male
Quello che sta avvenendo ormai da tempo, ovvero che la WTS stia affrontando in tutto il mondo cause su cause aventi come oggetto risarcimenti per abusi su minori, è già di per sè qualcosa di deplorevole e disdicevole. Il "popolo di Dio", che vive nel paradiso spirituale da quando il signore Gesù avrebbe operato una sorta di presunta restaurazione, che porta la data del 1919, si sta trovando invece a vivere l'inferno spirituale, per usare una contrapposizione concettuale presa in prestito dai vicini cattolici, stando alle:
1) sempre maggiori defezioni di chi finalmente sta spezzando le catene della sudditanza psicologica, al
2) calo vertiginoso delle risorse economiche, con
3) conseguente vendita di tutto ciò che finora si era costruito quale conferma della benedizione di Dio, alla
4) continua esposizione mediatica per via di politiche medioevali a proposito di ostracismo, al
5) farisaico divieto di assumere sangue se in forma intera ma non se a frazioni, a finire alla
6) ondata di denunce da parte di interi organi statali in merito alla faccenda degli abusi sessuali.
Il caso portato all'attenzione con l'articolo pubblicato da OSTE non sarà nè il primo, ahimè, e neanche l'ultimo. Leggeremo ancora di questi disastri. Ma in questo post non ci soffermeremo ancora ad infierire sull'argomento in sè delle politiche sugli abusi attuati dalla wts, ma su quello che il sottotema di questo post suggerisce: predicare bene e razzolare male.
Le pubblicazioni di cui ci siamo nutriti in questi anni continuano senza posa a ricordarci che il cristiano non deve pronunciare falsità, non deve essere tortuoso, deve ammettere le proprie colpe e deve anche reagire positivamente quando le autorità costituite mettono in evidenza una mancanza da parte di chi ha commesso un errore o un peccato. Il tutto viene sostenuto da un fitto intreccio di scritture bibliche attinenti.
Da quando invece la consapevolezza ha aperto i nostri occhi dal torpore, ci siamo accorti in modo doloroso che il nostro schiavo fedele e saggio non sembra attenersi a quanto insegnato a tutti i testimoni di Geova del mondo.
Si è dotato di potenti mezzi di comunicazione, ma attraverso essi viene solo insufflata propaganda edulcorata e mai si fa riferimento ai problemi che l'organizzazione sta affrontando. Si bolla come apostata la semplice cronaca asettica dei fatti e per apostati tutti coloro che ne fanno un minimo cenno.
Ma soprattutto, e arrivo al punto, i casi dibattuti nei tribunali fanno emergere tutta la carnalità di coloro che si definiscono tutori della verità, economo fedele, ma che invece attuano tutta una serie di meschine tattiche di difesa che non li differenziano affatto da tutto il resto del mondo che essi stigmatizzano con disprezzo e distacco in quanto proprietà di Satana il diavolo.
Mi son preso la briga di leggere tutto il documento postato nel precedente articolo.
A fronte delle infamanti accuse sollevate dalla povera vittima di abusi sessuali più sordidi, ecco che l'apparato forense wts ha costruito la propria difesa su cosa? Su tecnicismi, nel vano tentativo di riuscire a spuntarla sui giudici del tribunale. Invece di ammettere coraggiosamente quello che era stato commesso dall'aggressore della vittima e dalla congregazione poi, che ha impedito alla allora giovane donna di denunciare il fattaccio alle autorità, ha tentato di difendersi asserendo che:
1) le prove fornite dall'accusa fossero insufficienti, che
2) la wts di Brooklyn non è responsabile di quanto avvenuto nel paese della vittima, il Canada, e che
3) fossero decorsi i tempi di legge per poter sporgere denuncia.
Nessun argomento pertinente. Solo tentativi deboli di aggirare l'ostacolo e che mostrano con cinismo come delle vittime non ci si preoccupi minimamente. Ah, già, non dimentichiamo che la vittima è ora disassociata, e dunque cambia tutto per questi signori....che possono mettere a tacere la propria coscienza sapendo, dal loro punto distorto delle cose, che sia giusto non dover trattare con un disassociato nè cedere di un solo millimetro in questo tiro alla fune, ne va di mezzo il buon nome di Geova, no?
Tale apparato difensivo però si è infranto come una nave contro gli scogli, perchè i giudici hanno ritenuto evidentemente inconsistenti simili deboli argomentazioni. e soprattutto, e questo dispiace davvero, hanno anche percepito l'ipocrisia di questo gruppo religioso settario.
Un passaggio del rapporto, che potrete leggere da voi, dice questo, riportando il pronunciamento della corte: "L'organizzazione dei testimoni di Geova è fortemente gerarchica, governata da uomini (nel senso di maschilista) e incoraggia la cultura del silenzio. Il modo di gestire la questione degli abusi sui minori ne è un esempio." Bella figura! Bella testimonianza al nome di Dio!
Incoraggiare la cultura del silenzio significa omertà, settarismo. Di fronte a peccati/reati come quelli subiti dalla vittima querelante bisognava solo mostrare empatia, pagare i danni e chiedere scusa. Così si sarebbe data lode al nome di Dio. Invece l'effetto che tutto ciò sta avendo sull'opinione mondiale è devastante per una religione che millanta di essere il solo e unico popolo di Dio sulla terra, che verrà salvato alla distruzione e a cui tutti farebbero bene a rivolgersi per ottenere salvezza.
Quante volte abbiamo ascoltato la lezione sull'esigenza di saper accettare la riprensione secondo il pensiero di Dio sull'argomento?
Vi ricordate il confronto, che spesso è stato sottoposto alla nostra attenzione dalle pubblicazioni, tra il re Saul e il re Davide? Saul, quando fu redarguito dal profeta Samuele, accampò mille scuse. Si avvalse cioè degli stessi tecnicismi di cui si è avvalsa la wts in canada per difendere l'indifendibile. Di Davide invece si evidenzia che, quando lo stesso Samuele lo smascherò nella questione Betsabea, egli ammise prontamente l'errore, implorò il perdono di Geova e accettò tutte le conseguenze del suo errore. Quello che cioè avrebbe dovuto fare anche la wts canadese. Ma che non ha fatto. Dunque, predicare bene ma razzolare male.
Ma non fu proprio il signore Gesù a smascherare l'allora classe clericale tacciandola di ipocrisia, quando avvertiva i suoi discepoli di ascoltare quanto essi dicevano ma non fare quello che invece facevano?
Ecco quello che delude veramente. E' disorientante per tutti noi assistere attoniti a questa caduta degli dei. Essi erano per tutti noi intoccabili, integerrimi, coloro che ci regneranno dal cielo, fa male all'anima veder crollare questo mito, inesorabilmente. La rovina è grande nei nostri cuori. Io vivo ancora con enorme smarrimento e rabbia questo terremoto, credo anche tutti voi che leggete in questo momento.
Però, se è vero che non tutti i mali vengono per nuocere, questi comportamenti sopra evidenziati danno almeno la convinzione che l'aver preso le distanze da questo mondo in cui sinora vivevamo è stata ed è la cosa più giusta da fare, senza ripensamenti ne dubbi alcuni.
Anzi, questa constatazione dei fatti ci deve fare sentire il bisogno di rinascere dalle macerie. La nostra vita va ricostruita, mattone dopo mattone. Il collante siamo tutti noi insieme, che ci esprimiamo, che ci facciamo forza con questa nuova presa di coscienza, e che troveremo nel tempo nuove forme di condivisione di valori, sentimenti e idee. Non arrendiamoci. Indietro non si torna più.
Tanto vale ingegnarci per quello che possiamo costruire da ora in poi con la nostra forza di volontà e l'aiuto che il nostro Dio e suo figlio Gesù ci accorderanno in sintonia con la nostra purezza di cuore..