L'inganno del tempo

Nel tempo dell'inganno universale dire 

la verità è un atto rivoluzionario. 

George Orwell

Tempo. Questa sorta di dimensione così strana anomala eppure così importante per questo universo e per la nostra esistenza. Il tempo da un punto di vista scientifico è un grosso problema un inghippo che non si riesce a risolvere. 

Eppure non abbiamo nessuna difficoltà ad identificarlo e capire cosa sia. Per noi è perfettamente normale gestire le nostre azioni e la nostra esistenza utilizzando il tempo come parte di essa. Il tempo l'abbiamo modelizzato e creato un formalismo in grado di determinare il suo scorrere. Sappiamo che questo formalismo ha senso solo nella parte di realtà del nostro universo e sappiamo che questa stessa scansione temporale che otteniamo guardando le lancette di un orologio non è uniforme e cambia nello spazio. Nel nostro universo il tempo è un parametro e non è una costante. 

Il tempo è gratis ma è senza prezzo. 

Non puoi possederlo ma puoi usarlo. 

Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo. 

Una volta che l’hai perso non puoi 

più averlo indietro. (Harvey MacKay)

La nostra realtà però è fatta in modo tale dal non avere dubbi sulla natura del tempo. Ma nella bibbia il tempo viene visto però con questa stessa eccezione.

2 Pietro 3:8
8 Comunque, non sfugga alla vostra attenzione, miei cari, che per Geova* un giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno.+

Per Geova è esattamente così. La bibbia ci dà questa sorta di immagine di un creatore vive nel tempo in modo diverso dalla nostra esistenza.

Salmo 90:4
4 Mille anni sono ai tuoi occhi come il giorno di ieri che è passato,+ come una veglia della notte.

Alice: “Per quanto tempo è per sempre?”
Bianconiglio: “A volte, solo un secondo”.
(Lewis Carrol)

In una pubblicazione del 1968, per la precisione una torre di guardia, si fa' riferimento ai giorni creativi. L'immaginario creato dalla forma di integralismo biblico che mischia realtà come la sequenza del tempo delle figure bibliche ha permesso a questi fratelli di scrivere:

"poiché Esodo 20:11 afferma: “Poiché in sei giorni Geova fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposava il settimo giorno”. Questo si riferisce ai periodi di tempo creativi, ciascuno dei quali, a giudicare dal settimo, risulta di 7.000 anni." w68 15/9 pp. 552-558

Bellissima la frase "a giudicare dal settimo" un tipico esempio di rigore metodologico scientifico teocratico. Per questi fratelli il tempo modellizzato come elemento numerico è perfettamente assimilabile alla frutta del supermercato. Se ho 3 mele ne aggiungo 4 ottengo 7 mele, se ho sette giorni è un giorno dura 7000 anni ottengo 49000 anni. Non fa una piega. Così la durata della creazione dell'universo è di 49000 anni ipse dixit.

Il tempo nella sua rappresentazione più vicina alla nostra realtà è l'ipotetica dimensione nella quale si concepirebbe e si misurerebbe il trascorrere degli eventi. Gli eventi sono le cose che accadono alcune ci riguardano nella maggioranza dei casi no. Gli eventi principali indissolubilmente legati alla nostra esistenza che non possiamo controllare ne modificare sono

• la nascita
• la morte

Questi due sono i limiti della nostra esistenza in questo creato. Tutto quello che accade nel mezzo a questi due eventi sono le cose che ci capitano. Decidere di diventare Testimone di Geova fa parte dei tanti eventi che sono parte della nella nostra vita. Prendiamo così il primo paragrafo dello studio torre di guardia di questa settimana e vediamo quali eventi possono essere controllati.

"OGGI milioni di servitori di Dio fanno sacrifici: molti fratelli e sorelle hanno deciso di rimanere single, tante coppie hanno scelto di non avere figli per ora e diverse famiglie hanno deciso di avere una vita semplice. Tutti hanno preso queste decisioni per un motivo importante: vogliono servire Geova il più pienamente possibile. Sono felici di fare questi sacrifici e hanno fiducia che Geova provvederà loro tutto ciò di cui hanno veramente bisogno. E non rimarranno delusi. Perché possiamo dirlo con certezza? Una ragione è che Geova benedisse Abraamo, “il padre di tutti [quelli] che hanno fede” (Rom. 4:11)."

Il teocratichese di questo paragrafo è piuttosto evidente nella frase "tante coppie hanno scelto di non avere figli per ora e diverse famiglie hanno deciso di avere una vita semplice". Per quale motivo ci sono queste persone? La frase seguente spiega "vogliono servire Geova il più pienamente possibile". Il teocratichese ha imparato a sostituire le parole per darci un'altro significato. Abbiamo già visto che questo è un tipico esempio dove la parola Organizzazione viene sostituita con Geova. La frase vera è "vogliono servire l'organizzazione il più pienamente possibile".  Ammettendo che questa è davvero l'organizzazione di Dio, la frase più corretta sarebbe "vogliono servire l'organizzazione di Geova il più pienamente possibile". Ma un accorto intergralista cercherà in tutti i modi di dichararlo il meno possibile. Utilizzerà ogni escamotage dialettico per darlo ad intendere allo stesso modo come quando sul territorio qualche particolarmente ci chiede "ma davvero pensate che vi salverete solo voi?".

Un popolo che non sa né leggere né scrivere, è un popolo facile da ingannare. (Che Guevara)

Riprendiamo però la considerazione sulla frase "tante coppie hanno scelto di non avere figli". La chiave di questo paragrafo rimane nella frase "hanno scelto". Questo fa sembrare che le persone a cui si fa riferimento sono state libere di decidere se e come l'evento della nascita di un figlio diventi parte della loro vita. L'integralista biblico non ha remore ad indicarti quali sono le scelte da prendere che diventeranno poi gli eventi della tua vita. E lui sa benissimo che non è compatibile servire nell'organizzazione e avere figli. Ci chiediamo quindi se davvero tutte queste persone hanno scelto di non avere figli? Oppure sono state prese e coinvolte in questa sorta di carrierismo teocratico che ha impedito loro di farlo? Oppure ancora magari gli è stato fatto credere che il regno di Dio sarebbe venuto prima di quello che doveva avvenire, con lo scopo occulto di costruire questa organizzazione che ci ritroviamo ora? 

Che cosa accade se ad una coppia di pionieri speciali nasce un figlio? Può il bimbo vivere con attività precarie che i sorveglianti e i pionieri speciali sono solo in grado di dare? Molti nell'organizzazione sono stupiti per la rabbia che hanno tanti apostati. Un tempo mi chiedevo anche io il senso di questa rabbia personale, anche se ho sempre cercato di non farla mai trascendere. Nell'ultimo discorso di Morris probabilmente in uno stato confusionale si augura che tutti i nemici apostati brucino come un cerino e svaniscano come il fumo. Come notate anche in questo caso ben ci si guarda dall'affrontare gli argomenti e ad un pubblico servile che applaude e ride compiaciuto di questa pantomima.

Link

Che cos’è il tempo? Se nessuno 

me lo domanda, lo so.
Se voglio spiegarlo a chi me
lo domanda, non lo so più.
(Agostino d’Ippona)

Ma ritorniamo al discorso relativo gli eventi e il tempo. Seguitemi nel ragionamento se io decido per conto mio quali siano le cose importanti nella vita e davvero decido cosa accettare e cosa rifiutare, posso solo dare la colpa a me stesso per le cose che mi capiteranno. Ma se in questo percorso di vita qualcuno viene da me e bussa alla mia porta con una mappa in mano e mi dice guarda che se vuoi arrivare li hai bisogno di queste indicazioni. E poi durante questo percorso qualcuno continua a cambiarmi la mappa perchè le indicazioni sono continuamente sbagliate da rivedere da correggere. A chi do la colpa se dopo 30 o 40 anni continuo ad essere al punto di partenza?

La cosa più importante che abbiamo è la nostra vita. La nostra vita non la possiamo condividere con nessuno, ma possiamo donare il tempo. Il tempo (in particolare il tempo di tante persone) diventa così il vero valore che possiede l'organizzazione ancor più delle contribuzioni. Triste a dirsi è molto probabile che in questa abbuffata emozionale, della tua vita non importi niente a nessuno, mentre invece il tuo tempo no, quello è gradito ed è oggetto di mercato. Il tuo tempo è molto prezioso e sicuramente lo diventa solo se è speso nelle attività dell'organizzazione. Purtroppo le persone che ti apprezzano ora, non lo faranno più quando non sarai più in grado di dare il tuo tempo. La prova l'avrai quando rinuncerai ad un incarico perché istantaneamente sarai subito fatto fuori dal JetSet teocratico. Il giorno dopo sarai solo un lontano ricordo.

Il tempo perduto è come 

un buco in un calzino. 

Diventa sempre peggio.
(Anne Lindbergh)

Gli eventi che scegliamo e decidiamo di intraprendere costano tempo. Qualsiasi decisione costa tempo. Scrivere questo post in questo blog costa del tempo. Anche voi che leggete in questo momento lo state spendendo. Quando qualcuno ci porta via qualcosa di prezioso non provate rabbia rancore e tanti sentimenti negativi? Perchè quindi stupirsi se ci sono tanti fratelli a cui è stato promesso un regno che non è venuto e che si sentono truffati del loro tempo poi provino rabbia e dolore? 

Ragioniamo su questa cosa, se io vengo da te a dirti che fra breve viene il regno e che non abbiamo altro da fare che preparaci per la sua venuta. Tu dopo averci creduto ti comporti in modo tale da impostare la tua vita finalizzandola proprio a questo evento, non fai figli, ti licenzi dal lavoro vivi di attività saltuarie. Se tutte le premesse che ti venivano prospettate non accadono che senso davvero hanno avuto quelle decisioni? Se poi allo stesso tempo vedo che invece l'organizzazione contrariamente a quello che richiede da me, pianifica e gestisce attività immobiliari teocratiche che proprio per questo gli consentono di andare avanti nel tempo, come ad esempio lo spostamento del Headquarter teocratico da Brooklin a Warwick o come la continua espansione immobiliare con il nuovo centro Ramapo che sono attività che movimentano centinai di milioni di dollari e la vita di decine di migliaia di fratelli. Ma questi qui in Betel stanno aspettando il regno o stanno aspettando cosa? 

La sera del 14 luglio 1789 
(giorno storico della Rivoluzione Francese), 
Luigi XVI di Francia sul suo diario 
giornaliero scriveva: “Oggi, niente di nuovo”.
(Anonimo)

Guardate un altro passo di questo paragrafo della torre di guardia che riguarda sempre il tempo e il suo inganno.

E per circa 100 anni visse in tende, spostandosi all’interno del paese di Canaan. Morì all’età di 175 anni (Gen. 25:7). Ma non vide l’adempimento della promessa di Geova di dare quel paese ai suoi discendenti. E morì prima di poter vedere la “città”, cioè prima che il Regno di Dio fosse istituito. Eppure di lui viene detto che morì “vecchio e soddisfatto” (Gen. 25:8).

Abraamo mori all'età di 175 anni e non vide l'adempimento. Cosa vorrà mai dire questa frase? Il teocratichese anche in questo caso è piuttosto evidente. Sono passati 106 anni da quando Cristo regna in cielo, mentre Abraamo morì a 175 senza vedere l'adempimento della promessa fatta da Geova di vedere la terra promessa. Quindi che cosa dobbiamo credere se sin ora il regno non è venuto e sono passati solo 106 anni? Che abbiamo altri 69 anni di abbuono? Non sarebbe meglio fermarsi e fare mente locale e capire bene dove siamo in questo percorso senza per forza di cose strappare interpretazioni bibliche palesemente rabberciate come l'interpretazione della "generazione" che sicuramente fra breve sarà di nuovo oggetto di revisione? Siamo vicini oppure ci stiamo raccontando la favoletta di cappuccetto rosso teocratico?

Quando l’onda è passata non la puoi far tornare indietro, così come non può tornare indietro l’ora che è già trascorsa.
(Ovidio)

buona serata cari.