domenica 23 agosto 2020

La soluzione

Senza tuta spaziale, l'essere umano esploderebbe?

Salmo 27: 7-8
Il Signore è la mia forza e il mio scudo, ho posto in lui la mia fiducia; mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore, con il mio canto gli rendo grazie. Il Signore è la forza del suo popolo, rifugio di salvezza del suo consacrato

Una delle caratteristiche dell'animo umano è quella di elaborare gli eventi che capitano nella vita e dargli un'interpretazione. Le cose che facciamo sono regolate da un arbitro interno che chiamiamo coscienza e in base a questa agiamo o reagiamo alla vita e alle sue vicende.

Cosa è la coscienza?

Il termine ci interessa direttamente perchè l'etimologia mette un ponte con un altro aspetto dell'animo umano che è la consapevolezza.

Il termine deriva dal latino conscientia, a sua volta derivato di conscire, cioè "essere consapevole, conoscere" (composto da cum e scire, "sapere, conoscere") e indica la consapevolezza che la persona ha di sé e dei propri contenuti mentali[3]. In questo senso il termine "coscienza" viene genericamente assunto non come primo stadio di apprensione immediata di una realtà oggettiva, ma come sinonimo di "consapevolezza" nel suo riferimento "alla totalità delle esperienze vissute, ad un dato momento o per un certo periodo di tempo".[4] (Wikipedia)

Avere una coscienza ha lo stesso valore di essere consapevoli.

Facciamo una premessa: la nostra vita è davvero quanto di più prezioso abbiamo. Diventa ancora più bella e preziosa a seconda di come la vediamo e di quanto la apprezziamo. Prendendo spunto dall'ambiente automobilistico probabilmente per molti di noi, la vita non è una Bugatti ma è più come un triciclo a cui abbiamo messo la figurina fra i raggi della ruota per simulare il motore, ma questo non giustifica il fatto che dobbiamo disprezzarla, sminuirla o peggio non dargli valore. In questo post prenderemo in considerazione un elemento importante che è la nostra coscienza e questo arbitro interno che talvolta diventa davvero crudele.

Crudele perchè?

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La coscienza come abbiamo detto è un arbitro interno molto potente e influente che motiva la persona alla azione. Un modo di dire tipico è "agire secondo coscienza", questa frase viene usata quando noi o qualcun'altro ha fatto una certa azione o ha avuto un certo comportamento e viene spinto ad agire da un etica interna che non è obbligata da nessun altro elemento esterno. 

Ad esempio, molti dicono che noi Testimoni di Geova siamo "obbiettori di coscienza" un assunto che proviene dal linguaggio giuridico e deriva dal fatto che ci asteniamo dal servizio militare. In realtà il testimone di Geova non è un "obbiettore di coscienza" semplicemente perchè se nell'opposta posizione l'adepto intraprende il servizio militare, l'organizzazione a cui aderisce lo disassocia senza tenere conto della sua coscienza. Al limite, il concetto migliore si dovrebbe dire "obbiettore di coscienza di qualcun'altro" tanto per fare un esempio. Per chi ha fatto il militare e ha dovuto affrontare le domande dei giudici i fratelli si preoccupavano di accertarsi che non dovevi dare ad intendere che l'organizzazione avesse influito la sua scelta. Lo scopo non era quello di salvaguardare i tuoi interessi ma solo quelli dell'organizzazione. Nel tempo, per debito, veniva condonata la devozione all'organizzazione qualche nomina di servizio teocratica.

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Ma continuiamo con la coscienza vera e sul fatto che può diventare in alcuni casi una tortura, che toglie alla persone la capacità di dare un senso alla vita. Quando una persona non riesce a metabolizzare gli errori veri o presunti l'effetto più devastante con cui la coscienza agisce è il senso di colpa

"Quando il senso di colpa si basa su dati di realtà e quando è più o meno arbitrario e non-radicato nella realtà e rappresenta dunque un’inutile auto-punizione. Ovviamente, se abbiamo provocato del male a qualcuno o omesso di aiutare qualcuno in difficoltà quando sarebbe stato abbastanza facile farlo, è comprensibile provare del rimorso... Molti autori sottolineano l’importanza di distinguere tra un senso di colpa razionale, o “proficuo”, e un senso di colpa fatto principalmente di critiche rivolte al sé e, in quanto tale, punitivo e spesso ingiustificato. Tale senso di colpa ingiustificato è fonte di inutili sofferenze psichiche e disgusto di sé (a volte, sufficientemente spietati e implacabili da spingere una persona al suicidio). E se dura abbastanza a lungo, questo tormento interno può portare a sviluppare vere e proprie patologie come abuso di sostanze, disturbi sessuali e una grande varietà di altri comportamenti di auto-sabotaggio."

“Conosci il mio nome, ma non la mia storia. Hai sentito parlare di ciò che ho fatto, ma non hai vissuto ciò che ho vissuto io. Sai dove sono, ma non da dove vengo. Mi vedi ridere, ma non sai quanto ho sofferto. Smetti di giudicarmi.”
-Anonimo-

La coscienza è molto potente nel nostro animo e giocare con lei potrebbe costare molto caro. Un'altro modo di esprimersi quando vediamo o sentiamo di un crimine molto efferato, diciamo a chi lo commette "ma non hai una coscienza?" . 

I cinquant'anni di 2001: Odissea nello spazio - il genio di ...

Chi conosce la coscienza sa che si può manipolarla con il senso di colpa. Prendete in considerazione la frase che è comparsa nello studio della Torre di Guardia di questa settimana. Seguitemi un attimo nel ragionamento faremo un paio di considerazioni su questa frase con voi. La frase è ripresa dal paragrafo 2 dell'articolo "Ricercherò le mie pecore"

"A Dio non sfugge quando anche solo uno dei suoi figli smette di frequentare la congregazione cristiana e di partecipare all’opera di predicazione. Quindi Geova deve soffrire molto nel vedere che ogni anno migliaia di suoi servitori diventano inattivi."

Questo paragrafo è un tipico esempio di leva emozionale che spesso ad esempio viene attuato con i bambini. Quando il nostro bimbo ci fa una marachella anziché sgridare e esprimere rabbia come minaccia (poco trendy), possiamo utilizzare la sua coscienza. In che modo? Al piccolo possiamo dire "Hai fatto una cosa molto cattiva e mi ha rattristato molto. Tu non vuoi che papà sia triste vero". Il bimbo non vede nel papà gesti di ira e di rabbia che alcuni sostengono siano controproducenti, ma riesce a percepire la sensazione di tristezza nel non sentirsi accettati. Attraverso questo senso di colpa indotto, il bimbo impara a non fare cose brutte o cattive che il papà non desidera. Con la premessa di non stabilire cosa o come insegnare ai bambini e che in certi casi mi verrebbe da dire che un sano calcio nel deretano sia quanto meno auspicabile, non giudichiamo la tecnica ma l'abuso che è tutta un'altra cosa. 

i giudizi negativi sono un circolo vizioso. da una parte distruggono dall'altra edificano. I giudizi positivi sono un circolo vizioso da una parte edificano dall'altra distruggono. - Anonimo.

In questo paragrafo senza se e senza ma, si attua questa stessa tecnica manipolatoria: abusando però, sia di Dio che del lettore. Leggendo questo paragrafo al visionario lettore viene prospettata l'idea cialtrona e apostata, di un creatore antropomorfo oltremodo permaloso, che vada in giro fra i reparti di servizio delle congregazioni, che verifica dagli archivi illegali, se il fratello abbia segnato le ore di servizio negli ultimi sei mesi (non quattro e nemmeno cinque) e immaginiamo poi gli sguardi di sconforto con il segretario. Ma vediamo il secondo aspetto.

2001: Odissea nello spazio, è stata riprodotta la stanza eterea ...

L’oggetto

Rileggiamo la frase implicata e rispondiamo a questa domanda chi è l’oggetto di questo piccolo testo?

"A Dio non sfugge quando anche solo uno dei suoi figli smette di frequentare la congregazione cristiana e di partecipare all’opera di predicazione. Quindi Geova deve soffrire molto nel vedere che ogni anno migliaia di suoi servitori diventano inattivi."

Sono convinto che molti di voi abbiano risposto alla domanda che il soggetto di questa frase sono gli inattivi. In parte è vero nel senso che è grammaticalmente corretto dare una risposta di questo tipo. Anche io ho dato questa risposta poi ho riflettuto un po meglio.

Soffermiamoci un attimo e rileggiamola. Fatto? Bene considerate questo aspetto, considerate adesso dove e quando verrà letta questa frase. Capito a chi è rivolta? Il riferimento vero del paragrafo non sono poi gli inattivi e non possono esserlo, perchè ovviamente per tanti motivi, non sanno ne sapranno mai di cosa si sta parlando in questo articolo. Essi infatti non frequentano le adunanze e sono totalmente fuori dal contesto.

Chi è quindi il vero oggetto?

In memoria di Kubrick: '2001: Odissea nello spazio', il capolavoro ...

Ma si diciamolo è proprio quello che sta leggendo il paragrafo. Chi è se non quel lettore che farà parte degli 8 milioni di proclamatori che parteciperanno alle adunanze con lo studio di torre di Guardia? Quindi? Quindi viene fuori lo scopo vero di chi ha scritto l'articolo. "Loro" sanno bene chi leggerà quella frase che in quel preciso momento si trasformerà da amorevole esortazione all'inattivo a minaccia per tutti gli altri. Non male vero?

Gli autori di questo articolo attuano una tecnica marketing del venditore, molto efficace. Il miglior venditore (detto venditore quattro blasoni) è quello che ti crea un problema che non hai, per venderti una soluzione che non ti serve. Questa gente è capace di vendere ghiaccioli in siberia. Il bello di questa tecnica è che alla fine lo ringrazi pure. Solo che in questo momento parliamo di religione, di sensi di colpa ed è un po' meschino usare queste tecniche per ottenere consensi. Non vi pare? Questo paragrafo seguente spiega molto bene cosa accade a chi è vittima dei sensi di colpa.

"Mi sentivo ancora in colpa ed ero convinto che Geova non mi avesse perdonato. Col tempo smisi di partecipare alle attività della congregazione”. Cosa provate pensando a fratelli e sorelle che si trovano in situazioni simili a quelle di cui abbiamo parlato? Provate empatia per loro? E, cosa ancora più importante, cosa prova Geova per loro?"

Ecco creato il problema!!!! Adesso a questo poverino troviamo la soluzione. E fatemi pensare, quale tipo di soluzione gli verrà prospettata? 


4. Salmi 31:21-22 (CEI)
Tu li nascondi al riparo del tuo volto,
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dalla rissa delle lingue.

Benedetto il Signore,
che ha fatto per me meraviglie di grazia
in una fortezza inaccessibile.

17 commenti:

  1. Io ne ho subito parlato, (con discrezione)non solo di questo ma anche quando parla di perdita dei privilegi per torri subiti.per me è tutta una presa in giro per tutte le congregazioni di questo mondo. Notate quando fa l'esempio del pastore che va alla ricerca della pecora smarrita, per uno che capisce un po di greggi di pecore, sa che chi ha scritto l'articolo, ha solo sentito dire qualcosa ma di suo non sa proprio nulla, del perché in un gregge una pecora si smarrisce, e quando Gesù ha pronunciato questa parabolaall'uditorio rivolta sapeva benissimo che quando una pecora manca è perché gli è successo qualcosa ,e non perché brucando si è persa e non trova più il gregge, può essere caduta in un crepaccio e non riesce a risalire,o è successo qualcosa al suo agnellino ed è li ferma a guardare il suo agnellino. Il pastore può benissimo lasciare da sole le pecore al pascolo tanto non andranno lontano. Va in cerca della cosiddetta pecora smarrita, rifacendo il percorso, ed è sicuro di trovarla, una volta trovata la libera e se non è in grado di caminare, anche se è pesante se la carica sulle spalle anche se è moribonda, personalmente ho visto fare questo, e se il problema è l'agnellino si mette sulle spalle l'agnellino e la pecora li segue. E che dire quando il paragrafo dice che un adepti è stato ripreso perché aveva commesso immoralità sessuale, questo è ciò che la congregazione è le persone interessate devono sapere, ma nella realtà, è comitato giudiziario e disassocciazione,e a chi ha subito un torto se questo è avvenuto da un anziano, e ancora più grave dal CO, e gli ha causato un danno. Come fanno a scrivere certe balordagini?È vero loro possono scrivere tutto e farlo passare come parola di Dio, (vedi il discorso di Let la Tor re DI guardia diceva).tanto loro sono gli intoccabili.Aggiungo il pastore, anche se trova la pecora morta, anche se morta la porta all'ovile ugualmente, per lui la pecora è preziosa anche da morta.

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    1. Figurati loro la figura del pastore l'hanno imparata dalla Disney.

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  2. Articolo molto interessante anche quello di questa settimana (mi riferisco a quello del Capitano, di certo non a quello della WTS). Approfitto per ringraziare tutti coloro che gestiscono questo blog. È bello aver trovato uno spazio in cui fare della critica costruttiva e oggettiva e in cui vi sia un libero scambio di idee. Vorrei aggiungere alcune riflessioni su altri subdoli sofismi contenuti nell'articolo di cui parla il Capitano. In primo luogo i motivi di inattività contenuti nei paragrafi da 4 a 7: (1) materialismo (2) problemi pregressi (3) trattamento ingiusto all'interno della congregazione e (4) sensi di colpa per peccati passati. È incredibile come in ogni punto si cerchi di far leva sul senso di colpa, più o meno implicitamente. Riguardo al materialismo non c'è nulla da dire. Per la WTS chi lavora troppo ama il denaro più di Dio. Non c'è spazio ad alternative. Il secondo punto (problemi pregressi) è forse l'unico che si sottrae alla logica del senso di colpa, ma mi è sembrato strano si parlasse di una donna con 5 figli, situazione non molto comune (specie nei paesi occidentali come la Gran Bretagna). Non vorrei sembrare eccessivamente puntiglioso, ma mi pare che la WTS colga l'occasione per stabilire ancora una volta l'equivalenza "figli = problemi", linea già mantenuta in un articolo di qualche mese fa (Torre di Guardia (ed. studio), Dicembre 2019, Articolo 52: "Genitori, insegnate ai vostri figli ad amare Geova", paragrafi 6-8). Il terzo aspetto come sempre è un vero e proprio capolavoro di distorsione della realtà. Riporto alcune frasi:
    - "Alcuni servitori di Geova si sono sentiti feriti a causa di quello che ha fatto un compagno di fede". In una sola frase si dice implicitamente che è una situazione rara ("alcuni") è che al più riguarda una persona dal comportamento scorretto ("UN compagno di fede"). Si esclude completamente la possibilità che ci sia in congregazione una situazione sbagliata che perdura nel tempo, anche a causa del comportamento degli anziani, evento non così raro (basta parlare con qualche proclamatore di altre congregazione per scoprire tante situazioni di questo tipo)
    - "L’apostolo Paolo riconobbe che a volte potremmo avere un valido motivo per lamentarci di un fratello o di una sorella". Nuovamente si sottolinea quanto la situazione sia rara ("a volte"). Inoltre, implicitamente si dice che non sempre un ingiustizia è un "valido motivo per lamentarci"
    - "Forse siamo stati addirittura trattati ingiustamente". Nuovamente si insinua il dubbio con un tipico atteggiamento negazionista ("forse"). Si è proprio sicuri di aver subito un'ingiustizia?
    - "Se non stiamo attenti potremmo cominciare a provare risentimento, e l’amarezza ci potrebbe portare ad allontanarci dal popolo di Geova. Pensiamo a quello che successe a Pablo, un fratello del Sudamerica. Fu accusato ingiustamente di aver commesso una trasgressione e per questo perse un privilegio di servizio. Come reagì? 'Mi arrabbiai', dice Pablo, 'e a poco a poco mi allontanai dalla congregazione'". Qui raggiungiamo l'apice. Nel caso in cui si è certi di essere trattati ingiustamente (ipotesi assai remota seconda la WTS), se coviamo sentimenti negativi la colpa è della vittima. Pazienza per il risentimento, ma chi non proverebbe amarezza per aver subito un'ingiustizia? Con questa frase conclusiva la WTS distorce la realtà trasportando tutta la colpa sulla vittima. Ed ecco manifestarsi il senso di colpa nella sua forma più subdola.
    Infine, anche l'ultimo punto parla da sé. Se ti senti in colpa per peccati passati, innanzitutto dipende da una tua azione precedente sbagliata. Poi dimostri di non pensare che Dio possa perdonarti. Quindi, ancora una volta passa l'impressione che l'inattivo diventi tale come conseguenza del suo comportamento.

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  3. ... (prosegue dal commento precedente) Concludo con il vero e proprio capolavoro di tutto l'articolo: il riquadro "Come si sente una pecora smarrita?". Mi aspettavo qualche precisazione sui sentimenti che può provare un inattivo, specialmente se il problema di fondo è di tipo ansioso/depressivo. Sarebbe stato un'informazione utile per mettersi nei panni di chi soffre di tali problemi emotivi (per quanto sia comunque complicato senza una buona preparazione psicologica). Ma nulla di tutto ciò. Piuttosto si sfrutta l'occasione per far capire anche a chi è duro d'orecchi che per la WTS l'inattivo è colpevole della sua situazione. Si inizia con "Molti che si sono allontanati dal popolo di Geova si riconoscono nelle parole di questi fratelli" come a dire: "è vero ci sono 4 motivi per cui si diventa inattivi (popolo di Geova = organizzazione = WTS), ma la stragrande maggioranza ricade nei 2 esempi che seguono". Quali sono questi due esempi? Flora che aveva "rimorsi di coscienza" e il fratello della Spagna che aveva "amici del mondo", gli risultava "difficile prepararsi per le adunanze quando torna dal lavoro stanco morto". Quindi, per l'organizzazione gli inattivi o sono materialisti come il fratello spagnolo o sono preoccupati per errori passati come Flora. Implicitamente per la WTS gli altri due casi (problemi pregressi e trattamento ingiusto all'interno della congregazione) sono semplici eccezioni di nessun conto. Peccato che molti diventino inattivi proprio perché hanno vissuto ingiustizie (anche gravi) e/o delusi dal comportamento dell'organizzazione in ambito pedofilia (problema sempre più noto) e richiesta di denaro (che sta diventando sempre più invadente). Ma in fondo aveva ragione Orwell in 1984:

    «Tu pensi che la realtà sia qualcosa di oggettivo, di esterno, qualcosa che abbia un’esistenza autonoma. Credi anche che la natura della realtà sia di per se stessa evidente. Quando inganni te stesso e pensi di vedere qualcosa, tu presumi che tutti gli altri vedano quello che vedi tu. Ma io ti dico, Winston, che la realtà non è qualcosa di esterno, la realtà esiste solo nella mente, in nessun altro luogo»

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    1. Hai fatto un bel commento completo che potrebbe sostituire il mio post sui sensi di colpa che con questo articolo sono riusciti ad ottenere. Grazie per i complimenti ma il bello di questo blog sono i commenti come il tuo che obbligano ad una riflessione consapevole e non alla critica a randazzo.

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    2. Senza contare la preziosa citazione Orwelliana molto bella.

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    3. Grazie a te, Capitano

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  4. CapitanKirk ha illustrato bene il significato di coscienza . e riporto il significato' Coscienza . Coscienza== Latino conscientia da consciens p.pres.diconscire essere consapevole ( comp.,di con == cum con particella intensiva e scire sapere ond'anche la voce conscio( V. sciente). Secondo la forza della parola latina , vale sentimento che accompagna la "SCIENZA"e quindi si adopra genericam. per consapevolezza di ció che avviene in noi. Nell'uso comune é " Quell'interiore consciamento che ciascuno ha del bene e del male " LIBERAMENTE OPERATO" e il giudizio che da dei suoi sentimenti e azioni , secondo la relazione che hanno coi principi della morale . Deriv.Coscienziato ; coscenzioso 'Cfr. Conscio . La WTS e IL CD quale coscienza vuole manipolare ? la coscienza di coloro che partecipano e apprezzano l'argomento come manna dal cielo , e che la WTS e il CD si interessano di loro da far sapere come si sentono chi non partecipa piú all'adunanza , o ha commesso come dicono loro un grave peccato.che libertá vi lascia la WTS e CD di scegliere voi cosa é bene o cosa é male? Nessuna , perché dovete scegliere e applaudire le scelte che la WTS e il CD ha fatto per voi , e il mio primo commento é chiaro in merito.e @ Pietro in 10 parole é stato chiaro ;"Loro la figura del pastore l'hanno imparata dalla Disney.

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    1. Si Virgilio purtroppo c’è questa costante leva che scardina tutto con il preciso scopo di rendere tutti pedone del pensiero unico. C’è tanta gente che questa cosa l’accetta e gli sta bene. Noi pensiamo invece che non va ben e anzi crea più danni di quelli che pensano di risolvere. Un abbraccio.

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    2. tralasciando il film da 100.000 dollari vogliamo parlare della cosi incoraggiante scrittura del giorno presa direttamente da jw.org????
      MARTEDI 25 AGOSTO L'UOMO RACCOGLIE CIO CHE SEMINA

      si si infatti,è proprio cosi,una setta americana mascherata da religione,il cui unico obbiettivo sono i vostri soldi,che con l ostracismo vi tiene inchiodati li dentro,che con la regola dei due testimoni preclude che alle autorita arrivino denunce per presunti abusi,mi permetto di dire che forse il sito jw sta parlando proprio di loro stessi,arriva lo scontrino da pagare,avete seminato morte (istigazione al suicidio),emarginazione sociale e ora pegherete,e anche caro!
      Roba da matti,si autoaccusano da soli!

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  5. Quello che veramente mi dà fastidio di questi signori, è quello di generare sensi di colpa continui e reiterati,in maniera sottile e velata.
    Una vera e propria tortura psicologica basata sul...se Geova ci vedesse...a Geova dispiace quando ...oppure cosa penserebbe Geova se...ecc..

    È un continuo. Mettono il nome Geova ogni due per tre!
    Ma non è la stessa Bibbia a dire non nominare il nome di Dio invano?

    Non c'è che dire, se la cantano e se la suonano a proprio piacimento.

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    1. Peccato che poi, quando invece dal basso si fanno delle domande anche banali su come è gestita la macchina burocratica, su come girano certe nomine, o più semplicemente come mai ogni assemblea ha dei costi di partenza assurdi (chiunque è nel settore eventi capisce che sono gonfiati), o sul perchè continue richieste di soldi, ecco che sei subito tacciato di mancanza di fede o disturbatore o lamentatore, e in automatico, sei tenuto in sala (perchè comunque i soldi servono ) ma totalmente mobbizzato
      Se poi alzi il tiro e chiedi sulla gestione dei pedofili sei un lamentatore che crea divisioni con la possibilità di un bel processo giudiziario
      Quindi se sei nominato (dall'alto verso il basso) posso rovistare nella tua vita privata, chiedere informazioni, sulla tua gestione del tempo, ed essere costantemente "spronato" a fare di più, a dare di più etc
      Dal basso non si può !
      Chi è sopra è visto automaticamente come più lungimirante, perchè se ce lo ha messo Geova, non può toppare, peccato che spesso ce lo mettono gli amici degli amici.

      Arturo Pellegrino

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  6. Gatto di Schroedinger25 agosto 2020 alle ore 10:14

    Il senso di colpa è una essenza intrinseca dell'organizzazione e per come è connaturato in essa è ineliminabile da quella cultura.
    Ne rappresenta la propria struttura paradossale, questo sentimento è elevato a comma-22 dell'organizzazione stessa: "possono accadere condizioni per le quali un TDG può essere sollevato dalla colpa di avere o non avere fatto cose per cui potergli ascrivere colpa, ma il fatto che lui si senta sollevato dalla colpa dimostra che è colpevole"

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  7. ATTENZIONE l'Olanda ha allo studio una legge contro l'omertà dei TDG sugli abusi

    https://news.trust.org/item/20200828141206-ap8kb/

    Government considering law after Jehovah’s Witness community rejected calls for action to tackle under-reporting of abuse

    Qualche nodo arriva al pettine?

    O la WTS scamperà ancora una volta

    Ezio

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Grazie per il commento.