L'arte oratoria è una delle arti che vengono particolarmente sviluppate all'interno dell'organizzazione. Le capacità di esprimere concetti in modo fluido coerente viene considerato un utile strumento per la divulgazione della "buona notizia".
Per ottenere questo risultato dal podio ci vogliono esercizio e un minimo di capacità intellettive.
I discorsi necessitano di una cura un po' più particolare perchè bisogna costruire una vera e propria parte. Sono pochi quelli che riescono in questo intento. Per ottenere questi risultati vi dico qualche espediente che insomma oratori esperti insegnano e che ovviamente dalle pubblicazioni non sono troppo evidenti.
Tutte le parti sono sviluppate per raggiungere scopi specifici. Ad esempio l'organizzazione rende disponibile gli schemi dei discorsi ai fratelli che hanno i requisiti per farlo. Lo scopo del discorso viene descritto subito sotto il tema dove vengono date le indicazioni che l'oratore deve rispettare.
Ovviamente l'oratore non è libero di fare come gli pare. Questo perchè tipicamente il coordinatore ma comunque sempre un fedelissimo controlla che il discorso rispetti i canoni organizzativi.
Come vengono sviluppati questi discorsi?
Per capirlo dobbiamo per un momento metterci nei panni di un fratello perfettamente allineato nella organizzazione. Solo per un attimo poi si ritorna consapevoli...
Prendo ad esempio il discorso del sorvegliante alla recente assemblea on line e cerco di sviluppare il solito tema ma in un modo diverso. Uno degli argomenti più complicati è quello di dimostrare che la disassociazione sia un atto d'amore nonostante questo venga considerato da tutti in modo quantomeno controverso.
Analizzo il problema.
Quando un componente della congregazione è disassociato la congregazione applica una forma di disciplina per aiutarlo a redimersi dal peccato commesso. Sono tante le forme di disciplina la disassociazione è quella estrema. La disassociazione applicata dalla famiglia è molto dolorosa e spesso è difficile da applicare. Se riuscissi a dimostrare che c'è una relazione fra l'Amore cristiano e la disassociazione posso aiutare l'uditorio a renderla più digeribile. Come posso dimostrare al pubblico che la disassociazione (tesi) è un atto di Amore (ipotesi)?
Prendo carta e penna e scrivo così una sequenza logica di questo tipo:
La disciplina è una forma di amore
La disassociazione è una forma di disciplina
La disassociazione è una forma di amore.
Ora bisogna ad ogni elemento della sequenza aggiungere una scrittura biblica per dimostrare l'assunto.
La disciplina è una forma di amore
(Proverbi 13:24) Chi trattiene la verga odia suo figlio, ma chi lo ama non manca di disciplinarlo.
La disassociazione è una forma di disciplina
(Ebrei 12:7) Perseverare fa parte della vostra disciplina. Dio vi tratta come figli: quale figlio, infatti, non viene disciplinato dal padre?
(Ebrei 12:11) È vero che sul momento la disciplina non sembra essere motivo di gioia, anzi è dolorosa; poi però in quelli che sono stati addestrati per mezzo d’essa produce un frutto di pace e giustizia.
La disassociazione è una forma di amore.
(Ebrei 12:6) perché Geova disciplina colui che ama e punisce chiunque accetta come figlio”.
Il gioco è più o meno concluso. Adesso ad ogni assunto, sviluppo qualche argomento corollario per completare il concetto, in modo da renderlo più digeribile per l'uditorio.
Quindi?
Gli argomenti sono veri e come ulteriore ammissione, anche io condivido i concetti espressi. Li condivido tanto da sostenere che non sono contrario alla disassociazione. Ma quella appena espressa è una visione parziale e non completa della disassociazione. Nessuno obbietterebbe al fatto che una organizzazione di qualsiasi tipo abbia delle regole etiche o morali, che proteggano la comunità. Così come nessuno obbietta che in famiglia ci siano regole che salvaguardino questi stessi interessi.
Quella appena espressa è però solo una parte del fenomeno che lega l'applicazione della disassociazione. Non è logicamente corretto descrivere una particolarità della correzione e della disciplina, per giustificare la generalità della disassociazione. E' un po' come se volessimo capire la gravità terrestre analizzando le forze di attrazione dell'elettrone sul nucleo atomico.
Vi faccio un esempio limite di inapplicabilità della disassociazione.
Se una ragazza viene violentata dall'anziano e decide per questo di allontanarsi dalla congregazione di dissociarsi, potrebbe per questo essere comunque ostracizzata? Dopo di che non mi dilungo oltre su questo aspetto e focalizziamo la questione meglio.
Dove nasce il problema?
Nell'approccio descritto. Il cherry picking attuato sulle scritture bibliche così come evidenziato permette di giustificare praticamente qualsiasi argomento, barando. Se analizzate le scritture utilizzate esse sono tutte decontestualizzate e applicate alla disassocizione senza che ne facciano riferimento ma sfruttano una associazione logica apparente che mi serve per dimostrare la tesi finale. Un modo efficace per sviare l'uditorio. In pratica si giustifica il pensiero umano che è quello di legittimare sempre la disassociazione attraverso le scritture.
L'arte di barare dal podio è la solita che viene utilizzata in tutte le forme pubblicitarie del mondo. Non si dicono bugie che sarebbero contestabili, ma si dicono cose che sono parzialmente vere per tentare di sviare l'uditorio in modo che arrivi alla fine a condividere tesi che all'atto pratico risultano anch'esse vere ma solo in alcuni casi. Tante volte lo si fa per ignoranza, ma spesso intravediamo abusi di questa tecnica che viene perpetrata specilamente dagli entusiasti dell'organizzazione.
Questa arte è amplificata dalla possibilità di poter stordire l'uditorio come ad esempio alle assemblee, con una quantità di argomenti inconsistenti, che hanno il solo scopo di riempire la testa di bolle di ideologiche e speculative che, addirittura, degradano le capacità cognitive della persona. Molti discorsi se li analizzate sono sequenze di luoghi comuni e frasi preconfezionate
"Dobbiamo continuare a seguire i consigli di Gesù anche quando risulta difficile"
"Dobbiamo essere comprensivi perchè Geova ce lo chiede"
"Non permettiamo ai problemi della vita ci impediscano di servire Geova come lui vuole"
"Dobbiamo rispettare il prossimo così come vorremo essere rispettati noi"
"Se facciamo così salveremo noi stessi e tutti quelli che ci ascoltano"
e così via. Permangono su concetti veramente banali e ovvi per decine e decine di minuti sfiancando la concentrazione di qualsiasi persona che alla fine prende spunti a casaccio.
Gli effetti?
Tutte queste bolle di logica inconsistente, risultano inapplicabili proprio perchè non dicono nulla e così gli effetti si vedono quotidianamente nelle nostre congregazioni. Disgregazioni famigliari, divorzi, spaccature nelle congregazioni, nei corpi degli anziani, disassociazioni di minorenni. Ipocrisia generalizzata. Simonia, favoritismi, abusi, poca trasparenza sia spirituale che economia. Prolificano atteggiamenti dei bulli spirituali che ovviamente hanno imparato a barare più di altri.
Soluzioni?
Mi viene da dire che certe cose quando nascono male è difficile correggerle. Al momento l'organizzazione confida nella sopportazione ad oltranza, ma personalmente oltre che un reset organizzativo complessivo non vedo altro magari mi suggerirete voi in questo post.
Buona serata.