Quando l’appartenenza all’organizzazione religiosa dei Testimoni di Geova viene indicata come l’unico sentiero verso la salvezza, il dubbio può trasformarsi in una profonda crisi spirituale. Sempre più persone si ritrovano a chiedersi, come fece Pietro: «Signore, da chi ce ne andremo?» (Giovanni 6:68). Se la salvezza dipende da un’organizzazione umana, cosa accade quando la fiducia in essa vacilla? Dove si può andare, se il cammino sembra legato a una struttura che non si riconosce più?
Questo studio esplora la relazione tra Dio e l’uomo così come narrata nella Bibbia, spostando l’attenzione dall’appartenenza formale a un’organizzazione verso il cuore e il desiderio autentico di servire Dio.
Le fasi dell’organizzazione di Dio nella Bibbia
La Bibbia descrive diverse fasi in cui Dio ha interagito con il suo popolo attraverso strutture organizzative:
L’antico Israele
- Dopo l’uscita dall’Egitto, Dio stabilì un’alleanza con Israele tramite Mosè.
- Il popolo ricevette leggi e istruzioni dettagliate.
- La guida teocratica avveniva tramite re, sacerdoti e profeti.
La congregazione cristiana del I secolo
- Con la risurrezione di Gesù, nacque la congregazione cristiana.
- I cristiani si riunivano in gruppi locali, guidati da apostoli e anziani.
- I diaconi offrivano assistenza pratica, mentre profeti e profetesse contribuivano
all’edificazione spirituale.
La posizione dei Testimoni di Geova
- I Testimoni credono che dal 1919 Gesù abbia scelto la loro organizzazione come
unica guida spirituale.
- Il Corpo Direttivo si definisce “canale di Dio” e “custode della verità”.
- Anziani e servitori di ministero sono subordinati al Corpo Direttivo, che agisce come
governo centrale.
L’approvazione divina: oltre le strutture
La Bibbia mostra che Dio ha sempre guardato oltre le formalità, approvando individui per la
loro devozione sincera:
Patriarchi: fede senza organizzazione
- Abraamo, Isacco e Giacobbe non appartenevano a un’organizzazione religiosa.
- Abraamo fu chiamato “amico di Dio” (Giacomo 2:23) per la sua fede.
- La benedizione divina fu personale, non istituzionale.
Giobbe: fede fuori da Israele
- Giobbe non era israelita, ma Dio lo definì “integro e retto” (Giobbe 1:8).
- La sua relazione con Dio era personale, basata su integrità e timore.
Davide: approvato anche lontano dalla struttura formale
- Durante la sua fuga da Saul, Davide si rifugiò in territori esterni ai confini di Israele,
come Moab e Filistea (1 Samuele 22-27). Nonostante l’esilio e l’allontanamento
geografico, la sua approvazione divina non venne meno.
- Davide dimostrò lealtà verso Dio continuando a combattere i nemici di Israele
e a seguire la guida divina. La sua condotta rivelò un cuore fedele.
- L’approvazione divina non dipende dalla posizione geografica o
dall’inclusione formale in una struttura, ma dalla fedeltà vissuta con integrità.
Salomone: l’apostasia e la perdita dell’approvazione
- Pur essendo re d’Israele, Salomone fu disapprovato per l’idolatria (1 Re 11:4-6).
- Anche chi lo seguì nell'apostasia fu disapprovato.
- Far parte del popolo di Dio è un privilegio, non una garanzia.
Fedeltà oltre i confini: l’approvazione divina anche lontano dalla terra d’Israele
Anche al tempo della nazione d’Israele, considerata l’organizzazione di Dio, un israelita o un proselito poteva trovarsi al di fuori del territorio nazionale per motivi personali, esili, guerre o missioni. Pur non potendo partecipare fisicamente alle pratiche collettive come le feste annuali come la Pasqua (Esodo 12), la Festa delle Settimane o Pentecoste (Levitico 23:15-21), e la Festa delle Capanne (Levitico 23:34-43), la sua relazione con Dio poteva rimanere viva e approvata.
La Scrittura mostra che chi era lontano poteva comunque:
- Mantenere una condotta retta e conforme alla legge divina.
- Pregare rivolgendosi verso il tempio di Gerusalemme, come fece Daniele in esilio: «Quando Daniele seppe che il decreto era stato firmato, entrò in casa sua; e, tenendo le finestre della sua camera superiore aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchio, pregava e rendeva grazie al suo Dio, come faceva prima» Daniele 6:10.
- Dimostrare lealtà e timore di Dio anche in contesti ostili.
Questo dimostra che l’approvazione divina non era vincolata alla presenza fisica all’interno dell’organizzazione, ma al cuore sincero e alla volontà di servire Dio con ciò che si aveva a disposizione. L’appartenenza geografica era un privilegio, ma non una condizione assoluta per ricevere il favore divino.
“L’organizzazione di Dio: strumento temporaneo e la sua caduta”
La storia dell’antico Israele dimostra chiaramente che l’organizzazione religiosa, pur voluta da Dio, non era il fine del suo progetto. Era un mezzo per aiutare il popolo a conoscerlo, servirlo e prepararsi all’arrivo del Messia. Tuttavia, quando l’organizzazione si allontanò dalla giustizia e dalla fedeltà, Dio non esitò a permetterne la distruzione: prima con l’esilio a Babilonia, poi con la dispersione sotto Roma.
Questi eventi rivelano una verità profonda: la salvezza non risiede nella struttura, ma nella relazione personale con Dio. Anche una struttura divina può cadere se non riflette più il suo spirito. L’approvazione divina non è garantita dall’appartenenza, ma dalla sincerità del cuore.
“Non vi è in sé salvezza in una struttura, anche se è quella di Dio.”
Gesù e il primo secolo: approvazione oltre l’appartenenza
Nel Vangelo di Marco, un uomo compie miracoli nel nome di Dio senza seguire direttamente Cristo (Marco 9:38-40). Gesù risponde: «Chi non è contro di noi è per noi». Questa affermazione ribadisce che l’approvazione divina non dipende da strutture umane, ma dalla sincerità del cuore.
Perché Cristo ha permesso l’apostasia della sua Chiesa?
La caduta nell’apostasia della Chiesa primitiva fu una conseguenza della libertà umana. Cristo, fondatore della Chiesa, non ha mai imposto la fedeltà: ha insegnato, ha amato, ha chiamato. Ma ha lasciato che gli uomini scegliessero. Come accadde con Israele, anche la Chiesa del primo secolo fu uno strumento, non il fine. Quando la struttura smise di riflettere lo spirito di Cristo, la sua purezza si deteriorò.
Dopo l’apostasia: nessuna nuova organizzazione?
- Dopo il primo secolo, non vi è evidenza biblica che Gesù abbia fondato una
nuova organizzazione religiosa.
- I cristiani furono chiamati tali ad Antiochia (Atti 11:26) non per appartenenza a una
struttura, ma per la loro fedeltà a Cristo.
“Io sono con voi tutti i giorni”: la promessa e i chicchi di grano dispersi
«Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del sistema di cose.» (Matteo 28:20)
Questa promessa di Gesù è universale, rivolta a tutti coloro che lo seguono con sincerità, ovunque si trovino. Nella parabola del grano e delle zizzanie (Matteo 13:24-30), Gesù insegna che i veri servitori di Dio cresceranno mescolati agli ingiusti fino alla mietitura finale.
Esempi storici di chicchi di grano
Nel corso dei secoli, molti hanno cercato Dio con cuore sincero, dentro e fuori le istituzioni religiose.
John Wycliffe: luce nel buio del Medioevo
- Teologo inglese (1330–1384), precursore della Riforma protestante.
- Sostenne che la Bibbia doveva essere accessibile a tutti.
- Affermò che l’autorità spirituale risiedeva nella Scrittura, non nella gerarchia.
- Tradusse la Bibbia in inglese, fu perseguitato e dichiarato eretico postumo.
Domande che sfidano le pretese esclusive
- Se Cristo è con i suoi discepoli “tutti i giorni”, come può la sua presenza dipendere da un’organizzazione umana?
- Se Dio ha sempre benedetto chi lo cerca con sincerità, perché oggi dovrebbe richiedere un’appartenenza formale?
- Se la separazione tra grano e zizzanie avviene solo alla fine, non significa forse che l’approvazione divina è personale e non istituzionale?
Le pretese esclusive delle organizzazioni religiose
Nel XX e XXI secolo, molte organizzazioni cristiane, inclusi i Testimoni di Geova, hanno rivendicato l’esclusività della salvezza. Tuttavia, le profonde differenze dottrinali tra queste strutture rendono evidente che Gesù non può accettarle tutte allo stesso modo.
La parabola del grano e delle zizzanie mostra che il giudizio finale non spetta a un’organizzazione umana. Sarà Cristo a riconoscere i veri chicchi di grano.
Conclusione: libertà spirituale e responsabilità personale
Secondo la Bibbia, Dio approva chi lo serve con sincerità. Le comunità possono aiutare, ma non stabiliscono chi è degno di salvezza. Per questo, un'organizzazione non deve mai "remare contro" i propri membri, allontanandosi dal suo scopo di supporto per danneggiarli o ostacolarli.
Charles Taze Russell, aveva inizialmente delle idee molto diverse in merito. In un articolo pubblicato ne La Torre di Guardia del 15/9/1895, egli scrisse infatti: “Guardatevi dall'organizzazione”. Essa non è per niente necessaria. Le norme bibliche sono le uniche di cui avete bisogno. Non cercate di vincolare le coscienze altrui, né consentite ad altri di limitare l'esercizio delle vostre. Credete ed obbedite a quanto riuscite a capire della Parola di Dio oggi, così continuerete a crescere nella grazia nella conoscenza e nell'amore giorno dopo giorno”.
Da Abraamo a Giobbe, da Daniele a Wycliffe, la storia sacra e quella umana mostrano che Dio ha benedetto chi lo ha cercato con verità, anche in solitudine e contro le istituzioni dominanti.
Gesù non ha mai invitato a seguire una struttura, ma ha detto: «Seguimi.» (Matteo 4:19)
La vera fedeltà consiste nel seguire Cristo con tutto il cuore, anche se questo significa camminare da soli. Perché: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del sistema di cose.» (Matteo 28:20)
Gesù disse che i veri servitori di Dio sarebbero cresciuti mescolati agli ingiusti fino alla mietitura: «Lasciate che crescano entrambi insieme fino alla mietitura.» (Matteo 13:30) Questo implica che non è un’organizzazione a separare i fedeli, ma Cristo stesso, al tempo stabilito.
E quando verrà il tempo della mietitura, i chicchi di grano saranno riconosciuti non per dove si trovavano, ma per come vivevano. «Il Signore conosce quelli che sono suoi.» (2 Timoteo 2:19)
"Seguire Cristo anche quando si cammina da soli"
La libertà spirituale oltre le strutture religiose
Quando la fiducia in un’organizzazione religiosa vacilla, il cuore del credente può trovarsi smarrito, come in un deserto spirituale. Questo accade anche nei Testimoni di Geova, dove la struttura è presentata come l’unico canale di salvezza. Ma quando si verifica una dissonanza cognitiva, tra ciò che si crede e ciò che si osserva, può nascere una crisi di coscienza profonda. È in quel momento che molti iniziano a chiedersi, come Pietro: «Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna.» (Giovanni 6:68).
La risposta non è “dove”, ma “da chi”. E quel “chi” è Cristo. «Io sono la via, la verità e la vita.» (Giovanni 14:6) «La verità vi renderà liberi.» (Giovanni 8:32)
Il giogo di Cristo, non quello degli uomini
Gesù non ha mai imposto un sistema religioso rigido. Al contrario, ha invitato a una relazione personale: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete su di voi il mio giogo, il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.» (Matteo 11:28-30)
Molti che lasciano l’organizzazione dei Testimoni di Geova lo fanno proprio per cercare quel ristoro, per fedeltà a Cristo. Continuano a edificare la loro fede, non più sotto il controllo di uomini, ma guidati dallo Spirito.
Raymond Franz: una voce dall’interno
Raymond Franz, ex membro del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova, visse questa crisi in prima persona. Nel suo libro Crisi di coscienza, racconta come la lealtà a Cristo lo portò a mettere in discussione l’autorità umana. La sua uscita non fu un abbandono della fede, ma un ritorno alla semplicità del Vangelo.
Il disegno originale di Dio e il destino finale dell’umanità
Una verità fondamentale emerge dalla Genesi: quando Dio creò Adamo ed Eva, non istituì alcuna organizzazione religiosa per regolare il rapporto con Lui. La comunione era diretta, personale, fondata sull’amore e sull’obbedienza spontanea.
Questa condizione originaria sarà restaurata quando si compirà la “rivelazione dei figli di Dio” (Romani 8:19), cioè quando coloro che avranno superato la prova finale riceveranno la vita eterna sulla terra.
«Allora il Figlio stesso si sottometterà a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.» (1 Corinzi 15:28)
In quel tempo, l’unica autorità sarà quella del capofamiglia, e Dio sarà il centro di ogni relazione. Non ci sarà bisogno di strutture umane per mediare il rapporto con Lui, perché la sua presenza sarà piena, diretta e amorevole.
Post de il resiliente
@ resiliente , post fatto bene concordo su ciò che hai scritto , . ma io aggiungo una cosa , l'organizzazione dei testimoni di Geova è un organizzazione o col tempo si è creata un manto , e si è coperta da questo manto , di organizzazione religiosa apportando ne tempo vari cambiamenti , per accumulare sempre più denaro alle spalle dei suoi inconsapevoli adepti , ed alle spalle dei governi pretendendo somme di denaro , come il caso della Norvegia , facendo in modo di essere esente da tasse , La società torre di guardia non è una società religiosa . ma una società commerciale a tutti gli effetti , E il fondatore dei testimoni di Geova e secondo presidente della società Torre di Guardia , è molto chiaro e questo lo ripete per ben due volte nella torre di guardia dell'1 agosto del 1895 a pagina 181. link che ho postato anche in un altro sito
RispondiEliminaAdepti la vostra organizzazione non è un'organizzazione religiosa ma un'organizzazione che vi usa per portarvi via il denaro per arricchirsi , vedi la cosiddetta Betel di Bologna che doveva essere funzionante da tempo e invece è in una fase di stallo . con la domanda verrà messa in funzione o sarà venduta con i vostri sodi andati in fumo ? Link se l'organizzazione è religiosa , fai scorrere e vai a pagina 181 al sottotitolo " Lettere introduttive della tract society
https://jws-library.one/?file=data/1895/w_E_18950801/w_E_18950801.html
@ Resiliente anche io mi unisco ai complimenti per il post. A proposito del rapporto con i soldi della WTS vi segnalo questo video (potete attivare i sottotitoli in italiano).
RispondiEliminahttps://youtu.be/7OjHbtHrgKk?si=SRTx3qF7PQQittWr