Nella storia umana si sono avvicendati nel tempo persone e personalità di ogni tipo. L'umanità si è succeduta naturalmente seguendo il ciclo della vita nascendo, crescendo, moltiplicandosi alla bisogna e infine concludendo la propria esistenza impegnati nelle attività che il nostro buon Dio ci ha concesso di adempiere e sviluppare.
Ci sono un particolare tipo di persone che si sono distinte durante questo excursus di vita umano. Sono persone che hanno eccelso nelle loro attività tanto da distinguersi anche durante la loro vita tanto da farsi chiamare geni. Se non siete fra quelli sicuramente avete conosciuto o visto qualcuno che riesce a fare cose che a voi forse solo apparentemente sono precluse.
Per genio, dal latino genius, sostantivo derivato dal verbo geno ("generare", "creare"), quindi "forza naturale produttrice"[1], si intende quella speciale attitudine naturale atta a produrre opere di importante rilevanza artistica, scientifica, etica o sociale. Tale disposizione naturale può anche essere portata alla luce con l'educazione, ma difficilmente può essere trasmessa ad altri (i figli o i discepoli dei geni molto raramente eguagliano i padri o i maestri). Il termine genio può anche genericamente indicare la persona stessa in possesso di tale eccezionale abilità. [2].
In questa storia dell'umanità che conosciamo sono tante le persone che hanno dimostrato di avere grandi capacità intellettuali filosofiche. All’età di tre anni, Carl Gauss fu capace di sommare, attraverso un rapido calcolo, i numeri da uno a 100, sorprendendo il proprio professore. Gauss è stato poi considerato uno dei matematici più importanti ed influenti della storia umana. In epoche più recenti Pablo Picasso è stato considerato un genio pittorico non solo per la estrema e virtuosa capacità pittorica ma anche per essere stato in grado attraverso le idee artistiche di far cambiare direzione alla storia dell'arte. Un'altro genio matematico è stata sicuramente Gaetana Agnesi A nove anni ha steso e esposto un discorso della lunghezza di un’ora davanti ad una commissione accademica, sul diritto all’educazione della donna. Per il suo 13esimo anno, conosceva già il Greco, l’Ebraico, lo Spagnolo, il Tedesco, il Latino, il Francese e l’Italiano, la sua lingua madre. Più tardi divenne una famosa linguista italiana. E' stata la prima donna a conseguire la cattedra di matematica dell'università di Bologna. Anche questo caso da tutti considerata un genio matematico anche e soprattutto confrontandosi con una società complicata come quella del 1700. Come non ricordare ad esempio Mozart suo padre incominciò ad insegnargli il piano a 4 anni assieme alla sorella più grande. Iniziò a comporre prima di aver compiuto i sei anni (la sua prima composizione, un minuetto per clavicembalo, risale al gennaio 1762). L'opera monumentale poi prodotta da Mozart avrebbe anche in questo caso cambiato le sorti di tutta la musica sinfonica mondiale. Per ultimo ma non per importanza come non riconoscere in Gesù i tratti eccelsi della persona con i più alti valori spirituali mai espressi sulla terra.
Inutile però continuare sono davvero tante le persone talentuose che non conosciamo o conosciamo appena, ma che sono esistite e tutte quante in qualche modo hanno condizionato la nostra esistenza. Ognuno di noi nel suo piccolo vorrebbe essere considerato una persona talentuosa, capace ma evidentemente la strangrande maggioranza di noi non lo è e con molta propabilità non lo sarà mai.
Detta questa ovvietà prendiamo adesso invece in considerazione il recente articolo di Repubblica dove non si parla di Geni ma del loro opposto.
Essere convinti di una cosa non ci da la garanzia che quella cosa sia vera. Una cosa sono le convinzioni e un'altra cosa è la realtà che ci circonda. Questa verità è costata tanto anche a chi pensava di non essere implicato e magari è caduto vittima.
Uno scienziato che ci fece le spese è stato Georg Ernst Stahl (1659 1724). La sua storia è molto interessante e riassumo brevemente. Stahl era uno medico fisico e chimico tedesco molto famoso aveva una insigne cattedra ad Halle è divenne per i meriti acquisti anche medico del Re Guglielmo primo. Stahl divenne famoso per aver promulgato la teoria del flogisto che doveva spiegare il fenomeno della combustione o meglio di ossidazione degli elementi. In pratica Stahl sosteneva che la combustione dei materiali avveniva grazie ad una sostanza non ancora ben definita che chiamava flogisto. Questa teoria si dimostrò completamente sbagliata e fu completamente ritrattata da studi scientifici posteriori 1753 Mikhail Lomonosov dimostrò l'infondatezza di tali idee, ma fu solo nel 1794 che Antoine-Laurent Lavoisier con l'enunciazione della legge della conservazione della massa, all'interno del "Traité élémentaire de Chimie", fu in grado di confutare in maniera chiara questa teoria.[1]
Il rigore scientifico di Stahl non gli permise di evitare questo grande fraintendimento.
Così non sempre le nostre "capacità" intellettuali sono tali da poterci garantire che le idee che abbiamo siano corrette. Nessuno metterebbe in discussione le qualità di Stahl nonostante l'abbaglio della teoria. Difficilmente diremo quindi che Stahl sia un demente.
Ciononostante la sua era una teoria falsa.
Mi piace distinguere linguisticamente i negazionisti dagli scettici. Considerando i primi quelli che negano a prescindere le verità scientifiche senza proporre convincenti prove alternative. Quando lo fanno confondono la capacità di esserne convinti con la verità stessa. Mentre mi piace invece considerare i secondi il motore motivante per dimostrare o smentire inconfutabilmente teoremi scientifici. I primi distruggono tutto e sono una forma di regressione dello stato di cose i secondi fanno tesoro delle esperienze acquisite e si impegnano per continuare a costruire un futuro più prospero di quello che gli è stato dato.
Tutti quanti noi abbiamo fatto cose da stupidi da dementi. Ad esempio una delle caratteristiche comuni dei geni precoci è quella di avere fortissimi problemi relazionali. Sono incapaci di comunicare e di stabilire relazionali con persone che non conoscono. In questo aspetto si potrebbe riconoscere in loro un atteggiamento un po' demente. Quindi forse il segreto per sostenere la consapevolezza è quello di cercare di essere meno dementi delle persone che stanno intorno a noi.
Come si fa ad essere meno dementi?
L'ubbidienza a prescindere, il dover ubbidire a cose strane che non si capiscono. Predicare e sostenere verità che non esistono come ad esempio quella della generazione sovrapposta, delle dimostrazioni bibliche sulla natura delle componenti del sangue. I salti logici della cronologia biblica, la traduzione biblica alternativa. Tutto questo ma anche tanto altro non aiutano. Superare i dubbi con false certezze non aiuta e spinge ad una forma di demenza che alla fine causa più danni di quelli che cerca di risolvere.
Guardate ad esempio il disastro mondiale che questo corpo direttivo è rimasto coinvolto con lo scandalo della pedofilia. Per quanto riguarda le responsabilità effettive ovviamente il Corpo Direttivo pagherebbe anche i tanti problemi che questa organizzazione si è portata dietro da tanti e troppi anni. Ma questo ovviamente non sarebbe un problema e non dovrebbe essere un problema per l'organizzazione se si volesse davvero risolvere i problemi. Abbiamo prove scritturali fondate che dimostrano come il rinunciare a diritti acquisiti per amore della giustizia e della verità si fa un bene a noi e a quelli che stanno intorno a noi. L'esempio di Gionatan su tutti ci insegna proprio come poter affrontare questo tipo di problemi. Gionatan era il figlio di Saul ed era il legittimo discendente che avrebbe dovuto ottenere lo scettro di regnante. Ma le persone spirituali non ragionano mettendo al primo posto principi legalistici. Gionatan si era reso conto che Davide aveva lo spirito di Dio anche se in molti aspetti si dimostrò un demente. (1Sa 18:3) Non fu geloso di lui considerandolo un rivale, come fece Saul. Anzi il suo rispetto per il modo in cui Dio dirigeva gli avvenimenti fu un ottimo esempio per il suo giovane amico. Non assecondò il desiderio di Saul di uccidere Davide, ma avvertì quest’ultimo e cercò di intercedere per lui. Quando Davide fu costretto a fuggire, Gionatan si incontrò con lui e fece un patto affinché Davide proteggesse lui e la sua casa. — 1Sa 19:1–20:17.
Ricordo che Saul rappresentava il corpo direttivo di Israele. Davide aveva un rispetto per la nomina rappresentata che andava oltre l'immaginabile. Ad esempio A En-Ghedi Saul entrò in una caverna per fare i suoi bisogni. Davide, che era nascosto in fondo alla caverna, si avvicinò furtivamente a Saul e gli tagliò il lembo della veste, ma gli risparmiò la vita, dicendo che era impensabile da parte sua fare del male al re, “poiché è l’unto di Geova”. — 1Sa 24:1-22.
L'organizzazione per come è strutturata e per come ha addestrato le persone non sta costruendo nessun futuro. Il motivo è dato dal fatto che non essendo possibili alternative ad una vita come la nostra il regno di Dio sicuramente potrebbe essere la soluzione. Pur ammettendo l'impossibilità umana di pensare o progettare un futuro questo però non rende più legittimo il continuo tentativo di distruggere il nostro presente. Le dimissioni autonome di questo CD sarebbero un atto di grazia Divina che davvero verrebbe dallo spirito santo.
Voi conoscete bene cosa accade ad un comitato di anziani quando c'è qualche problema di troppo. Conoscete bene gli avvicendamenti di nominati che cercano di attuare azioni correttive la dove si scoprono rapporti di servizio troppo bassi. Sorveglianti che chiamano CCA nelle congregazioni limitrofe per capire situazioni reputate ambigue. Oppure magari quando al CCA stesso vengono proposti assegnazioni di SKE che sono in esubero o anche PS che non si sa dove piazzare e alla fine se non ci riescono vengono maciullati in congregazioni di lingua straniera che compaiono e scompaiono come la luce delle lucciole.
Giusto?
Quindi visto che i comitati degli anziani sono oggetto di questa continua pressione, perché non fare questo atto di coraggio adesso per tutti quelli che non hanno portato frutto? E' proprio ora il momento di dimettersi l'anno prossimo sarà troppo tardi. Non ci sono strumenti ufficiali che possono far decadere un comitato direttivo quando le cose non funzionano. Devono essere comunque loro che tutti insieme prendono il cuore per buttarlo oltre l'ostacolo e fare quel passo indietro liberatorio per tutti. Ad esempio, anche il comitato di filiale italiano potrebbe fare un passo indietro. Vogliamo parlare di come stanno gestendo il trasferimento della Betel in Italia e paragonarlo a quello che hanno fatto negli Stati Uniti? Vogliamo parlare di come la Betel tedesca abbia preso il sopravvento e ci abbia superato abbondantemente, nonostante fossimo la prima nazione europea per la divulgazione della "buona notizia"? Problemi di contribuzioni? In tutti i casi togliere apici di responsabilità come ad esempio sta accadendo in USA con le recenti elezioni politiche si ottiene l'effetto positivo di rompere delle linee di comando corrotte che non stanno lavorando bene. Non accettare poi la deposizione o le dimissioni è controproducente non c'è progresso e si fanno grossi danni sociali. Se questa è l'organizzazione di Dio nessuno è indispensabile, nemmeno l'organizzazione stessa. Di quali problemi stiamo parlando?
In tutti i casi decidere di fare un passo indietro al momento giusto e accettare queste scelta magari continueremo a non essere dei geni ma almeno riusciremo ad essere meno dementi.
buona serata.