In questo post descriveremo un breve esempio di processo evolutivo del pensiero teocratico. Nel secolo scorso le interpretazioni bibliche avevano un metodo così come spesso abbiamo trattato nei nostri post.
Non conosciamo questo metodo ma vediamo gli effetti di come questo approccio interpretativo è evoluto nel tempo. Visto che ci sono in giro tante persone che sembrano dimenticare i fastosi trascorsi li rievochiamo anche per capire per quale motivo ci troviamo in queste condizioni.
Il 15 Ottobre del 1956 si leggeva nella Torre di Guardia all'articolo dedicato a Genesi
Il libro di Genesi contiene la più antica storia del mondo. Il primo versetto risale al remoto passato, dicendo con notevole semplicità: “Nel principio Iddio creò i cieli e la terra”. Nei successivi ventisei brevi versetti trascorrono 42.000 lunghi anni ed è descritta l’opera creativa di Dio in sei giorni di 7000 anni. Giorno e notte, l’ascesa di anelli, la comparsa della terra asciutta e il raccoglimento dei mari, la vita vegetale, le luci per governare il giorno e la notte, la vita animale, seguita da forme più alte di vita per animali terrestri, culminando infine nella creazione dell’uomo e della donna, tutti questi miracolosi avvenimenti di 42.000 anni si succedono rapidamente davanti agli occhi. La maestosa potenza del Creatore è vista all’opera. — 1:1-31.
Nell'aritcolo dal titolo "Facciamo saggio uso del tempo che rimane" La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968 sosteneva
5 Perciò, il settimo giorno di Dio e il tempo da cui l’uomo è sulla terra trascorrono evidentemente paralleli. Per calcolare a che punto si trova l’uomo nel corso del tempo rispetto al settimo giorno di 7.000 anni di Dio, dobbiamo determinare quanto tempo è passato dall’anno della creazione di Adamo ed Eva nel 4026 a.E.V. Dall’autunno di quell’anno all’autunno dell’1 a.E.V., ci sarebbero 4025 anni. Dall’autunno dell’1 a.E.V. all’autunno dell’1 E.V. c’è un anno (l’anno zero non c’era). Dall’autunno dell’1 E.V. all’autunno del 1967 ci sono in tutto 1966 anni. Sommando 4.025 e 1 e 1966, otteniamo 5.992 anni dall’autunno del 4026 a.E.V. all’autunno del 1967. Così mancano otto anni agli interi 6.000 anni del settimo giorno. Otto anni dall’autunno del 1967 ci porterebbero all’autunno del 1975, 6.000 anni interi del settimo giorno di Dio, il suo giorno di riposo.
Come potete notare un bel esercizio numerico spicciolo che non meriterebbe ulteriori commenti se non quello di chiedersi come è possibile credere a certe cose. Ma la cosa interessante che volevamo segnalare è quella del metodo così ad esempio scopriamo che nella bibbia c'è un uso differito dei numeri. Cioè in pratica si usano certi numeri per dare altri sensi alle cose. Questa è una realtà riconosciuta anche da altri esegeti ma veniamo nel dettaglio.
Il numero 7 ad esempio è un numero particolare che ha un significato particolare
In Levitico 25:8
“‘E devi contare per te stesso sette sabati* di anni, sette volte sette anni, e i giorni dei sette sabati di anni* devono ammontare per te a quarantanove anni.
Il riferimento ai sette sabati in ebr. shabbethòth; mentre in latino è ebdomades. Ebdomadario è un termine arcaico desueto per definire un tempo settimanale. Il giornale satirico francese Charles Hebdo noto tristemente alle cronache per la redazione trucidata da un commando di matrice islamica ha proprio questa derivazione. Ma veniamo a noi il numero 7 biblicamente ha un senso preciso. Esso viene è usato in molte occasioni: le sette congregazioni di Rivelazione (Riv 1:20) Le sette teste della bestia selvaggia (Riv 13:1) La punizione completa agli israeliti (Lev 26:18) Senza contare i continui rimandi ad esempio ai giri effettuati intorno alle mura di Gerico oppure il riferimento di Gesù nei vangeli dove 77 ha il senso dell'infinito. (Matteo 18:22)
Il senso è del 7 è quello di essere completo in tutte le sue parti in particolare nel significato metaforico a cui è associato . Ovviamente adesso forse capite dove voglio arrivare considerando che nell'immaginario teocratico la completezza della creazione si ottiene esattamente alla fine del settimo giorno.
Il perspicacia ci dice nel dettaglio
Il sette è usato spesso nelle Scritture per indicare completezza. A volte è messo in relazione col completamento di un’opera o si riferisce a un ciclo completo che Dio ha stabilito o permesso. Compiendo la sua opera riguardo alla terra in sei giorni creativi e riposandosi il settimo giorno, Geova stabilì il modello dell’intera disposizione sabatica, dalla settimana di sette giorni all'anno del Giubileo, che cadeva dopo un ciclo di sette volte sette anni.
Quindi? Quindi il terrore di tutta la numerologia che è stata perpetrata per decenni è stata legata a credere che il numero 7 non avesse un significato metaforico ma uno talmente letterale che avrebbe permesso a qualche improvvido esegeta di pensare che attraverso qualche giochino numerico si poteva davvero pensare che Geova Dio avrebbe definito la fine dell'umanità. Ovviamente tutto quanto è finito nel dimenticatoio adesso ben si guardano dal confermare tutte quelle facezie con i numeri. Anzi molte fetecchie teocratiche danno al colpa alla fratellanza per questa aspettativa mancata. Ma questa è un'altra storia.
buona serata fratelloni ... sempre con la mascherina mi raccomando.