Cari Fratelli in questo post prenderemo in considerazione alcuni aspetti legati al riconoscimento legale della nostra organizzazione. Non tutti sanno che qualche hanno fa c'era in corso l'approvazione un disegno di legge specifico per i Testimoni di Geova redatto da Berlusconi e Tremonti. Questo iter è iniziato nel 2012 è riuscito a passare il Senato ma non alla Camera dove l'hanno bocciato su tutta la linea. Pensate che inizialmente nel decreto legge pare ci fosse l'ufficializzazione del riconoscimento della commemorazione come giorno di festività
In questo link il disegno di legge originale
http://documenti.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0063420.pdf
Come dicevo questo decreto non è passato alla camera e non so se è un bene o un male in tutti i casi tutte le buone intenzioni da parte del governo di trovare accordi sono state letteralmente spazzate via.
C'è comunque qualcuno che crede ancora a questo accordo
Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 511 del 24/09/2015 il signor Alessandro Reda, di Montemiletto (Avellino), chiede l'approvazione di una legge per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e la Congregazione cristiana dei testimoni di Geova in Italia, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione (Petizione n. 1479), assegnata alla 1ª Commissione; link
Quello che voglio dire e che se uno deve fare accordi con il governo o li fa seriamente o altrimenti non inizia nemmeno. Al senato nel frattempo non è sfuggito lo scandalo mondiale della pedofilia tanto che è stato argomento di discussione parlamentare da parte dei senatori BLUNDO, GIARRUSSO, PUGLIA, GIROTTO, ENDRIZZI, BULGARELLI riguardo ad una specifica richiesta dell'unione europea di verificare lo stato delle vittime di religioni settarie esoteriche. In questa interrogazione siamo finiti praticamente fra i bimbi di satana e i damanhuriani.
Qui vediamo il passaggio che ci riguarda.
Tale problematica è stata studiata in Italia già nel 1998 nel noto rapporto della Direzione centrale della polizia di prevenzione, titolato "Sette religiose e nuovi movimenti magici in Italia", oltre che nelle ripetute segnalazioni delle relazioni semestrali dei servizi di intelligence nazionali. Gli elementi raccolti hanno portato alla costituzione nel 2006 della squadra anti sette (SAS), specialità della Polizia che tuttavia svolge funzioni meramente repressive;
attualmente risulterebbe difficile quantificare con esattezza il fenomeno. Già in data 7 gennaio 2015 "l'Espresso" on line accendeva i riflettori su alcune vittime di tali movimenti, mettendo in risalto il trend espansivo del fenomeno, ma anche la disarmante carenza di dati. Nell'articolo si evidenziava, prendendo proprio spunto dal citato rapporto del 1998, la presenza di 76 movimenti religiosi per un totale di 78.500 affiliati. Il numero, col tempo, risulterebbe cresciuto a dismisura, tenuto inoltre conto che l'indagine si occupò prevalentemente di alcune tipologie di gruppi, costituenti, pertanto, una minima parte di quelli attualmente presenti sul territorio nazionale. Analogo argomento è stato trattato in un dossier pubblicato sul giornale on line "Linkiesta" nel gennaio 2016; tra i casi di abusi più eclatanti compaiono, sulla base degli elementi informativi acquisiti dagli interroganti, quelli che hanno riguardato l'organizzazione dei testimoni di Geova, dove negli ultimi anni si sarebbero verificati molteplici abusi sessuali su minori, insabbiati e mai denunciati alle procure competenti dalla stessa congregazione. Di tali allarmanti vicende riferivano, tra gli altri, in maniera diffusa il quotidiano on line "Corriere della sera", in un video-inchiesta del 23 maggio 2016, la trasmissione televisiva "Le Iene" nel marzo 2016, "Il Giornale" il 23 maggio 2016, la "Gazzetta del Mezzogiorno" del 15 febbraio 2017; tali notizie di stampa riportano interviste e testimonianze dirette di vittime che hanno presentato anche alcuni esposti in varie Procure della Repubblica; inoltre, commissioni governative indipendenti, quali quella australiana, attivate per far luce sugli abusi sessuali infantili in seno a realtà istituzionali e religiose, rilevavano la gravità e sistematicità di quanto emerso anche dalle citate fonti di stampa italiane. Nel caso dell'organizzazione geovista, nessuno dei 1.060 casi di abusi su minori registrati dalla chiesa dei testimoni di Geova d'Australia è risultato essere stato segnalato alle autorità competenti, gli abusatori sono stati frequentemente coperti o reintegrati nella confessione sulla base del semplice pentimento e le vittime di reato sottoposte, per contro, a processi di vittimizzazione secondaria e ostracizzate dall'organizzazione. Le politiche interne dei testimoni di Geova, analoghe in tutto il mondo, sono inoltre risultate, all'analisi della commissione suddetta, gravemente fallimentari in tema di tutela dei bambini e prevenzione dell'abuso minorile;
Ecco fatto. Questi sono i risultati di chi non sente ragioni se non la propria tanto da pensare di depistare tutti sul broadcasting a dire che la regola dei due testimoni non la cambieremo mai. Tanto per darvi un idea di come viene vista la nostra organizzazione dalla politica leggete questo passaggio del deputato Ivan Scalfarotto nella seduta del 13 Settembre del 2018. Si esprimeva così riguardo la questione pro o contro i vaccini.
Cari colleghi, non è così, i bambini sono piccoli di uomo, non sono piccoli uomini, sono piccoli di uomo, ma hanno già per intero tutti i diritti, anche alla propria salute. Che cosa decidiamo, che un bambino figlio di un testimone di Geova allora che è in pericolo di vita debba essere lasciato morire perché Invernizzi, lo dico a lei tramite la Presidente, quei genitori hanno diritto all'inviolabilità del corpo di quel bambino? No, è dal 1924 che, dalla Società delle Nazioni, abbiamo una Carta dei diritti del fanciullo, che dice che i bambini hanno tutti i diritti, anche ad essere difesi da genitori che prendono decisioni sbagliate per loro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). E questo provvedimento che avete fatto viola tutto ciò.
Certo è il caso di dire dalle stelle alle stalle...si era a un passo dell'intesa con tutti i privilegi a corredo, per finire invece messi nella gogna, con la pesante accusa di coprire i pedofili.
RispondiEliminaAnche in questo caso dobbiamo ringraziare il nostro lungimirante CD, che con le sue regole e regolette si è reso artefice di un'ulteriore castroneria!
Non bastava quella sulle date della fine, anche per i casi di pedofilia ce ne voleva una. Fino a poco tempo fa, guai chi denunciava un fratello, anche se pedofilo, è poi ci vogliono 2 testimoni ecc..ecc.. Adesso invece, viste le migliaia di cause in corso con risarcimenti milionari da pagare, subito c'è stato il dietrofront: adesso si è liberi di denunciare tranquillamente il colpevole!
Premetto che prima chi denunciava un fratello, correva il rischio lui stesso di un comitato giudiziario!
Oltre ad aver subito, quindi ti dovevi stare pure zitto.
Ditemi se vi sembra una cosa normale...a me no!
@Dansec confermo ma qui siamo nei sotterranei delle stalle questi quà non capiscono nulla sono dei burocrati difensivi per loro è meglio ricevere un ordine che avere un iniziativa
EliminaCaro Capitano, hai messo il dito sulla piaga. Certo le date che già di per se non giovano al CD figuriamoci la pedofilia. «Le politiche interne dei testimoni di Geova, analoghe in tutto il mondo, sono inoltre risultate, all'analisi della commissione suddetta, gravemente fallimentari in tema di tutela dei bambini e prevenzione dell'abuso minorile» dice l'articolo. Allora mi chiedo, un'organizzazione che si reputa essere la sola che serve Dio e pur essendo imperfetta mantiene la sua purezza e devozione, con quale criterio nasconde abilmente atti di questo genere, salita fra l'altro alla ribalta giornalistica? Non è forse una vergogna per loro? Negare qualsiasi responsabilità al CD non basterà più. I tdg hanno bisogno di risposte, e più faranno silenzio e meno consensi avranno dai sostenitori. Come critica esprimo la mia più profonda disapprovazione per questi cosiddetti unti che abilmente nascondono la verità. (Essi dovrebbero essere sostenitori della verità, ma quale?)
RispondiEliminaLa WTS ha chiesto come festività il giorno della commemorazione? Allora anche le altre associazioni religiose dovrebbero averla. Questa pretesa ha dell'assurdo. Non abbiamo forse un giorno chiamato domenica che permette alle persone religiose di non lavorare e quindi riunirsi? Volere a tutti i costi questo riconoscimento è come arrampicarsi sugli specchi. Perchè dico questo? È solo una richiesta inutile che non c'entra nulla col giorno della morte di Gesù. Smontiamo questa ricorrenza pietosa che si riscontra soltanto nella cena normale di una famiglia cristiana che vuole ricordare l'ultima cena di Gesù. Spezzare il pane a questo scopo si può fare un qualsiasi giorno dell'anno. Ecco alcuni passi biblici: «Atti 20:7 Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli, e prolungò il discorso fino a mezzanotte. Atti 2:42, 46 Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 1 Corinzi 10:16 Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo?» Non c'è alcuna cerimonia da seguire!
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RispondiEliminaGrazie Capitan Kirk per le approfondite informazioni pubblicate in questo post, di cui ne avevo solo sentito parlare e volevo sincerami di sapere come stavano realmente i fatti.
Queste informazioni mi sono stati utili per capire la presunzione del modus operandi della WTS,il quale forse pensava che il Governo Italiano era come i suoi fedeli adepti pronti a ubbidire con sottomissione alle sue richieste.
RispondiEliminaGrazie Capitan Kirk per le approfondite informazioni pubblicate in questo post, di cui ne avevo solo sentito parlare e volevo sincerami di sapere come stavano realmente i fatti.
Queste informazioni mi sono stati utili per capire la presunzione del modus operandi della WTS,il quale forse pensava che il Governo Italiano era come i suoi fedeli adepti pronti a ubbidire con sottomissione alle sue richieste.