Nella visione del popolo d’Israele, la legge era percepita
come elemento identitario della comunità che era la autoreferenziale diretta
espressione della volontà di Dio. Geova veniva riconosciuto non solo come il
liberatore dall’Egitto, ma anche come guida suprema della nazione: Re,
Legislatore e Giudice l’ente divino specularmente antropomorfizzato in una osmotico
travaso di emozioni incontrollate. I dieci comandamenti”, che aprivano l’intero
corpo legislativo, rappresentavano non solo il patto identitario fondato sulla
memoria della liberazione ma il vademecum morale che stabiliva il binario dove
mettere i vagoni della loro vita per raggiungere la stazione della terra
promessa. Daltra parte non avere leggi era peggio di avere leggi sbagliate ma così la disubbidienza, la trasgressione e renitenza, in questo contesto,
non era vista solo come infrazione civile o religiosa, ma come un atto di
rottura con la volontà divina ribadisco percepita, diventando un gesto carico
di implicazioni politiche e spirituali che coinvolgeva tutta la comunità. L’antico
Israele era una sorta di grande fratello senza porte di uscita.
L’identità religiosa moderna
Nella visione della struttura religiosa del Testimone di Geova c’è una sorta di regressione nel modello di pensiero cristianizzante moderno che è nato proprio con peculiarità univoche e riconoscibili dal sistema e che fanno l’occhiolino a quel mondo antico. Il presupposto che contraddistingue questa nuova entità religiosa è quello di rendere disponibile, a qualsiasi persona, una porta di uscita da un sistema sociale politico e religioso che, in molte realtà è naturalmente abusante, potrebbe essere davvero difficile e complicato da sopportare. Immaginate di vivere in posti complicati come che ne so Quarto Oggiaro a Milano o che ne so a Centocelle Torpignattara a Roma, non sono luoghi semplici dove gestire la vita in modo sano senza ripercussioni.
Una nuova vita
Diventando Testimoni di Geova significa avere un sistema che ti da una nuova vita, nuovi presupposti in generale. Questo però significa mettere in
discussione tutto quello che il sistema dice o sostiene, sia religioso che
politico ma anche scientifico. Tutti questi elementi hanno il pregio di rafforzare facilmente e
con poco sforzo (senza pensare) l’identità della persona identificandosi nella comunità che diventa sua(così come faceva la legge nell’antico Israele). E’ come se la persona abbracciando questa nuova fede avesse uno
specchio con cui riconoscersi, ma l'immagine che vede, in realtà, è finta di una persona che è solo nel mondo delle idee di come ci piacerebbe che fossero e non di come sono in realtà. Ed è questo l’elemento che ritengo più rilevante fra
gli elementi attrattori più accattivanti in questa religione.
Visto dall'alto questo risultato alcuni lo definirebbero, un effetto della
riforma del cristianesimo fatto da persone che non si riconoscevano nei sistemi
religiosi tradizionali secolarizzati. Ma come appena detto e penso condividiate,
i Testimoni di Geova, non pretendono di riformare solo il cristianesimo come
religione, ma di rimettere in discussione tutto il sistema. Sono note le
posizioni critiche che da Testimoni di Geova abbiamo avuto al sistema politico
e altrettanto tristemente note quelle al sistema scientifico/scolastico.
Nell'edizione 2019 del manuale “Pascete il gregge”, al
capitolo 8, paragrafo 30, si legge: “Lui o un membro della sua famiglia va
all’università o incoraggia questo tipo di istruzione?” https://files.fm/u/d453ktxu
Guardate che tipo di approccio quando viene chiesto immediatamente di rivedere i requisiti del nominato che nemmeno Torquemada nell'inquisizione pretendeva dalle sue vittime.
Se un nominato (o un familiare, ad esempio la moglie o i figli) va all’università o incoraggia questo tipo di istruzione, con il modo di vivere dimostra di mettere al primo posto gli interessi del Regno nella sua vita? (w05 1/10 p. 27 par. 6). Insegna alla sua famiglia a mettere al primo posto gli interessi del Regno? Rispetta ciò che è stato pubblicato dallo schiavo fedele sui pericoli legati all’istruzione universitaria? Il suo modo di parlare e di agire rivelano che è una persona spirituale? Com’è e considerato dalla congregazione? Qual`è il motivo per cui lui o i suoi familiari vanno all’università o incoraggiano questo tipo di istruzione? Hanno mete teocratiche? Il fatto che vadano all’università o incoraggino questo tipo di istruzione interferisce con la regolare frequenza alle adunanze, con una significativa partecipazione al servizio di campo o con altre attività teocratiche?
I Testimoni
di Geova, pur rifiutando la partecipazione alla vita politica e militare,
propongono una struttura rigidamente organizzata e un sistema dottrinale
chiuso, dove le decisioni vengono centralizzate e mai messe in discussione. Le discussioni possono
essere interpretate come settarismo e se reiterate sono motivo di disassociazione.
Il problema della sostenibilità
Ma poi prendete in considerazione le revisioni procedurali
come il rapporto di servizio e il cambio delle modalità di controllo delle
attività e la diminuzione progressiva delle ore di pionerato. Anche questa non
è una prova che le attività così come erano previste e impostate non erano
sostenibili? Questa attività non
sostenibile era frutto di un'idea che aveva presupposti validi a breve termine, ma
che poi non erano sufficienti a mantenere il passo nel tempo. Il clamoroso
fallimento organizzativo nel epoca Covid dove i fratelli uscivano in servizio
in piena pandemia non è un caso, ed è stata la ciliegina sopra la torta dell’inefficienza
di questo corpo direttivo in un sistema che ha evidentemente perso il controllo.
Le incongruenze, sommandosi, hanno creano l’attuale paradosso
organizzativo che consente alle persone una via di uscita dal sistema di cose
mondano per rinchiuderle in stanze buttando via la chiave. Se ammettiamo che
non ci sia stato un inganno vero e proprio i presupposti di verità e libertà
che erano promessi poi nel tempo si sono rivelati per quello che sono, solo spot
pubblicitari.
La presa di posizione
Tutti noi per chi è stato partecipe per tanti anni e per chi ancora è coinvolto è stato come una sorta di viaggio della vita che abbiamo percorso e stiamo percorrendo. Cambiare prospettiva prendendo posizioni non allineate non è rinnegare se stessi o il proprio passato significa che semplicemente non possiamo più accettare qualcosa che non ci rappresenta ma in molti casi questo è un processo interiore che spesso è difficile anche da condividere.
Ovviamente l’organizzazione vede questo come frutto del diavolo (vedete il video all’assemblea con l’associazione del pensiero apostata al pensiero satanico link) ma purtroppo per quanto si strappino le vesti questa consapevolezza non è stato il diavolo a svelarla, ma lei stessa. Se è vero che non siamo più Testimoni di Geova legati dalla etichetta c’è da dire che, per chi ancora crede a quell’etichetta, proprio dietro quel identificativo esiste un sistema complesso pachidermico, talmente grande e articolato da non essere più comprensibile nemmeno dalle persone che sono internamente convolte nell’organigramma delle responsabilità. Di chi è la colpa? Dello spirito santo? Mia ? Di Satana? Su su siamo seri, se questo sistema organizzativo consente a membri del corpo direttivo totalmente inidonei e non qualficati, di fare discorsi sulle terapie mediche senza sangue a neonati, di chi sono le responsabilità? A chi dobbiamo dare la colpa se Splane va sul podio a dire che Gesù in Matteo parlava di una doppia generazione che partiva dal 1914? A Splane stesso che quella mattina si è inventato il moto perpetuo dell’eterna venuta? Oppure siamo davanti ad un paradossale paciugo emotivo protogiudaizzante tanto grottesco quanto ridicolo dove poi sono io l'apostata che non crede a queste cose?Facciamo un ultimo esempio pratico questa volta scritturale. Immaginate per un momento di essere nell’antico Israele e di valutare con obbiettività
la legge del taglione che conoscete benissimo e date per scontato che sia
quello che Dio richiede da chi lo serve. Prendete come esempio, il caso della
donna nella rissa citato in Deuteronomio
Deuteronomio 25:11
11 “Se scoppia una rissa tra due uomini e la moglie di uno interviene per proteggere il marito da quello che lo sta picchiando, allunga la mano e lo afferra per i genitali, 12 devi amputarle la mano. Non devi* essere dispiaciuto.
Ora con tutta onestà, vi sembra un decreto-legge obbiettivo?
Ponderato? Misericordioso? Senza nemmeno dare una indicazione per valutare i
motivi per il quale nasce la rissa? Fatemi capire la logica, c’è una rissa e
non si capisce la responsabilità una donna mette a rischio la fertilità di un uomo
e siccome non posso applicare la legge dell’occhio per occhio perché non ha
testicoli allora gli taglio la mano? Ma notate il versetto 12 il dettaglio
stesso “non devi essere dispiaciuto” non è sintomatico di una legge che
evidentemente non aveva senso nemmeno per chi l’aveva scritta? Questa secondo
voi sarebbe davvero una legge scritta da Dio?
Ora immaginatevi in quel momento e valutate come poter gestire
il dramma di giustificare la legge del taglione applicata in questo modo. Non
vi sembra fuori luogo? Eppure, a ben vedere per questa organizzazione ancora
adesso c’è una parte giudaizzante molto attiva e florida che rende
perfettamente plausibile ragionare in questi termini. Sono molti che senza
alcun problema paragonano la disassociazione alla lapidazione come volontà di
Dio. E secondo voi un apostata che non crede nella doppia generazione meriterebbe
di davvero di essere lapidato?
Il mondo che i Testimoni di Geova vogliono iniettare nelle
persone è condizionato da interpretazioni bibliche come questa, che nemmeno i
rabbini karaiti più oltranzisti e ultra ortodossi seguono e danno credito. Per
ultimo ma non per importanza concludo con una domanda: ma con presupposti di
questo genere che tipo di riforme potranno mai essere possibili?
Un saluto a tutti.
Ottimo post @Capitan Kirk che sottoscrivo in pieno. Che siano allo sbando lo si nota anche dalle continue revisioni alle dottrine: La predicazione finale prima della grande tribolazione simile a una grandine da chicchi enormi sostituita da una pioggerellina leggera, una pioggerellina che non finirà tanto presto ma che continuerà anche dopo l’inizio della grande tribolazione. Si prevedono ampie schiarite: potreste non vedere nessun testimone di Geova per strada o alla vostra porta per molti anni. Comunque non preoccupatevi, c’è sempre il pentimento dell’ultimo minuto che può salvarvi per cui non è determinante ricevere ora il messaggio e prendere posizione. E pensare che fino a qualche anno fa dicevamo che stavamo facendo noi la separazione tra le pecore e i capri tramite la predicazione…
RispondiEliminaOggi nella “mia” congregazione di 150 proclamatori sulla carta solo 90 presenti di cui la metà over 60, i giovani meno di 15. Il tema del discorso era di non essere amanti dei piaceri ma amanti di Dio. Ma che piaceri avranno sti vecchietti? Al massimo una bella mangiata di pesce. E i giovani? Li guardavo in faccia durante l’adunanza… sguardi spenti, alcuni sul telefono, altri con la testa altrove. La congregazione mi sembrava in agonia, sarà un riflesso dell’agonia più grande che attraversa tutta l’organizzazione?
Grazie @Saroj purtroppo lo schema JW si è svelato per quello che rimane poco da rielaborare, oramai sono anni che abbiamo continue conferme che rendono qualche volta impietoso il lavoro encomiabile di tante persone che si sono spese e hanno dato la vita per questa organizzazione. Tante volte penso che sarebbe bastato poco un po’ meno arroganza e superficialità che invece è trasudata in tante troppe persone…Peccato una bella ma sfortunata prova…
Eliminabeth sarim..., grazie Capitano per l'ottimo post.
EliminaAd oggi penso che fra dieci anni saranno evaporati, l'unica cosa che li tiene in piedi é la socialità, la condivisione di pizza e vacanze, di pettegolezzi e di tutto quanto serve ad una comunità mediocre per sopravvivere.
I nuovi anziani sono cattivissimi e senza scrupoli, quando capiranno che non li ascolta davvero nessuno faranno ulteriori disastri.
L'altra settimana uno di questi nuovi "store manager" mi ha confermato di essere assolutamente sicuro di salvarsi, perché lui mette in pratica gli insegnamenti del cd;
che dire, di fronte a tanto alzo le mani e ricordo che contro tali cose "non c'è legge" che tenga :)
Infatti, non ci saranno riforme da parte di questa multinazionale americana. Per coloro che sperano, mettetevi l' animo in pace. https://www.youtube.com/watch?v=35K6vQRt67g
RispondiEliminaNulla è lasciato al caso anche sulla corrispondenza ci sono linee guida che gli anziani devono rispettare , e anche su ciò hanno un manuale scritto da rispettare di che si tratta ? LINK
RispondiEliminahttps://avoidjw.org/faq/what-are-correspondence-guidelines/
Per quanto riguarda altre cose non sostenibili, cioè la questione barba no barba sì, pantaloni no pantaloni sì, che fino a poco tempo fa erano visti come fumo negli occhi e che ora invece, sono persino oggetto di battutine soprattutto dai vertici aziendali, a me è venuto da fare un ragionamento:
RispondiEliminaHo fatto caso che tra la gente comune, gli uomini che non hanno mai portato la barba per scelta personale, ora che hanno una certa età continuano a radersi anche se oggi la barba è molto di moda, sorridendo anche di tutte queste facce barbute. Mi viene da pensare perciò, che tutti i tdg di età avanzata, in primis quelli del corpo direttivo, che ora sfoggiano barbe, barbette e pizzetti, hanno vissuto tutta la loro vita da frustrati, se no non si si spiega. Identico discorso per le donne coi pantaloni.
Vi segnalo questo youtuber che commenta i video dell’assemblea su istruzione universitaria e altro. https://youtu.be/YMlYAoqLr8g?si=k7e4ufqgKD-vbWwm
RispondiEliminaA proposito di sostenibilità … e battesimo di bambini… articolo recente “non esitate a battezzarvi” potete leggere questa esperienza “…Questo però le causò dei problemi con vari familiari che abitavano in casa con lei. Per quei parenti era una disgrazia che qualcuno abbandonasse la religione di famiglia. Quando aveva 12 anni, Anna chiese a suo padre il permesso di battezzarsi. Lui volle sapere se questa era una sua decisione o se qualcuno le stava facendo pressioni. Lei rispose: “Io amo Geova”. Così suo padre acconsentì. In seguito Anna dovette affrontare scherni e maltrattamenti”
RispondiEliminaQuesto post mette in evidenza non solo la poca sostenibilità attuale di un sistema religioso obsoleto, ma anche la gravità di essere legato strettamente e condizionato da quel modello sociale antico della legge che ricordiamolo, Gesà sostituì definendolo una maledizione (Galati 3:10). Per stare in piedi, un sistema del genere ieri ed oggi deve convincere le persone a portare le offerte alla classe sacerdotale (oggi CD), usando paure e sensi di colpa, perchè altrimenti se bastasse la legge dell'amore del Cristo, non ci sarebbe bisogno di strutture (anche immobiliari) così grosse: basterebbe praticare il cristianesimo senza continui pungoli, radunandosi nelle proprie case, e senza la necessità di tutta la piramide organizzativa che tranquillamente potrei etichettare come -braccia rubate all'agricoltura-. Evidentemente lo scopo dell'esistenza di tale ORG è molto più terreno. Ma il vero pugno nello stomaco in questo post è la domanda sulla donna della rissa: "Questa secondo voi sarebbe davvero una legge scritta da Dio?" Il che instilla
RispondiEliminaun inquietante dubbio nella mente del credente, cioè che il racconto biblico sia più frutto di chi ha voluto cantarsela e suonarsela piuttosto che una ispirazione da Dio. Poi succede come a me, che sono andato a rileggere il testo biblico, e ho scoperto che YHWH era sovente vacante, lo spiega anche il libro di Giudici, dopo che muore Giosuè YHWH sembra sparire dalla scena, perfino Mosè aveva dovuto presentarlo al popolo che non lo conosceva per niente. Poi c'è lo strano caso in Giudici 1:19 dove l'esercito di Giuda aiutato da YHWH non riesce a vincere la battaglia perchè il nemico aveva carri da guerra muniti di falci di ferro. Ma stiamo scherzando? Allora è più facile dedurre che sia un racconto inventato, e se ancora oggi abbiamo un sistema religioso che si basa su tali presupposti, come si fa dargli ancora credibilità?
Poni una problematica concreta legata proprio al senso che è stato dato alla Bibbia o forse meglio al non senso. Molto spesso gli atei sono tali perché c’è il concreto sentimento di sentirsi presi in giro da interpretazioni favolistiche che le religioni cristiane in particolare hanno dato alla Bibbia. Come fai a dare fiducia alla Bibbia e a Dio stesso se racconti un mondo che la Bibbia non sostiene? Se Geova Dio e un Dio di verità e giustizia non può esistere in racconti che per renderli plausibili devi invertarti arzizigoli retorici che non sono scritti e che non spiegano nulla. In Giacomo 1:17 si parla chiaramente che Geova non varia intendimento non è frutto del pensiero umano così come invece da decenni da testimoni di Geova stiamo facendo presentando una realtà scritturale che non esiste screditando Dio stesso.
EliminaCapitano Kirk, gli argomenti ateologici sono molto più profondi rispetto una semplice idiosincrasia verso interpretazioni favolistiche dei racconti biblici, e travalicano la stessa Bibbia che viene sviscerata come una delle manifestazioni del pensiero religioso e dell'idea di Dio, e non basta certo richiamare Giacomo 1:7 (o altro delle Scritture greche cristiane) per "recuperare" credibilità presso questi argomenti ateologici (anche perchè si tratta sempre dello stesso sistema teologico di ricostruzione del mondo e della storia). Si faccia pure esperienza diretta frequentando blog e siti ateologici (sperando che la cosa non spaventi nessuno in termini di "vade retro Satana" o simili come è accaduto a molti fratelli in fede di mia conoscenza e che ormai nuotano nel mare della loro nevrosi avventistica e della loro schematizzazione infantile e misantropa del mondo).
EliminaDott. Spock sorrido e rispondo al suo commento perché vorrei fugare fraintendimenti che ovviamente mi aspetto nel paradigma di chi ha convissuto con una realtà religiosa altamente reagente e proattiva ma qui la rassicuro non siamo nel contesto di declina gli argomenti alla presunta idiosincrasia delle posizioni atee dando per scontato che la problematica siano le posizioni anche, e pure, avverse al debole religionismo spirtialusta che velatamente appoggio.. L’uso strumentale delle scritture è contestualizzato in un ambito predefinito e con certi presupposti ma per quanto cosmogonico non sono certo io ne questo blog ad avere la somma l’autorità di renderle più credibili di quello che sono. Detto questo mi preme anche fare una considerazione oggettiva a questo ambito particolare, perché Il blog ha una forte connotazione critica a quello stesso mondo che lo ha generato ma per certi versi si riconosce nel modello iniziale ante litteram. Il dettaglio, non marginale, è che non vuole ricreare prototipi di pensiero che rigenerino la dipendenza a sistemi di religiosità organizzata pre digerita ma e neanche vogliamo appoggiare forme austere di nichilismo comunitario tipico della antifede atea che sono una via di fuga molto semplice per chi è stato, appunto, traumatizzato da un sistema narcotizzante che ti ha sempre illuso di avere opinioni sensate.
EliminaNon promuovendo posizioni però sappiamo bene che bisogna averne una un po’ come nell’antico Israele che per necessità hanno promulgato leggi in gran parte sbagliate ma era sempre meglio di vivere nell’anarcoide periodo del farsi giustizia da sé. Così per tanti motivi ci si vuole farci carico di tutti quei germogli cognitivi per arrivare a ricostruire i modelli di pensiero che permetteranno a tutti di trovare un centro di gravita permanente, semplicemente perche quelli utilizzati per accettare di dare la nostra vita in un contesto religioso abusante (per tanti anni) non vanno bene e li dobbiamo cambiare. Per quello che mi riguarda prima di iniziare altri percorsi di qualsiasi tipo consiglio spassionatamente di chiarirsi le idee e come sa spero bene, per dovere etico, abbiamo da sempre invitato tutti ad un uso consapevole anche di questo blog la dove per, ovvi motivi, la speculazione degli argomenti non aiuti in questa ricerca.
Ben ritrovato capitano nella plancia del 3D!
EliminaDopo attenta lettura (ma la logica statistica mi impone di essere cauto sull’automatismo dell’esito cognitivo corretto prodotto da letture ripetute) della sua risposta alle mie osservazioni, mi sono sentito stimolato da curiosità didattica a richiederle alcune delucidazioni in merito a quanto da lei acclarato.
In merito al suo periodo “non siamo nel contesto di declina gli argomenti alla presunta idiosincrasia delle posizioni atee”credo, con una certa licenza di sicurezza, di poter dire di avere compreso che il suo dire stigmatizza eventuali reazione repulsive, per blocco ideologico o morale, rispetto “posizioni atee”. Se tale cognizione personale corrisponde alle intenzioni effettive del suo scritto la cosa non può che rallegrarmi.
Poi, però vi è un passaggio che trovo, in tutta onestà intellettuale, un po’ oscuro. Lo avrei trascurato se non fosse per il fatto che, con evidenza dimostrata dai periodi successivi da lei esposti, il concetto da lei rivendicato assume una valenza piuttosto paradigmatica nel modello investigativo che sembra promuovere a nome dell’intera amministrazione di questo notevolissimo blog.
Lei – sembra- rivendicare al pregevole blog che esso “non vuole ricreare prototipi di pensiero” che, continuando nella sua narrazione, si evince che lei connette a quello che presenta come un concetto-denuncia (morale?): “forme austere di nichilismo comunitario tipico della antifede atea”, ridotto poi, in termini (vista la fusoria dell’inserimento narrativo) di “una via di fuga molto semplice per chi è stato, appunto, traumatizzato da un sistema narcotizzante”.
Insomma, in soldoni. Uno che è stato TdG (come lo scrivente) non può essere portatore di oggettività nel richiamo (o nella ricerca) di argomenti ateologici?
Dovrebbe infatti spiegarmi cosa intende con quel “forme austere di nichilismo comunitario tipico della antifede atea” (magari facendo un esempio concreto) che, tra l’altro, secondo lei, sembrerebbe così attraente per coloro che sono stati “traumatizzati” da un “sistema narcotizzante”. Se le sue parole intendono in tal caso costituire un modello caratterizzante allora io sarei una smentita vivente di tale modello, poiché l’unica “comunità” che io frequento oggi è la popolazione coscientemente impegnata in percorsi di emancipazione da ogni forma di alienazione umana, psicologica o materiale (ex: ero a Roma sabato contro l’approvazione del super reazionario “Decreto Sicurezza”) , e proprio per questo in totale idiosincrasia con la mentalità della separatezza sociale e del rifugiarsi nel privatismo o in casa (atteggiamento praticamente generalizzato nell’ambiente TdG, inclusi i PIMO e moltissimi ex, nel cervello dei quali l’”attivismo” civico e sociale è percepito, più o meno, come aberrazione morale, il che costituisce, purtroppo per loro, un segnale inequivocabile di difficoltà relazionale e autorelazione nonché un complesso sociofobico).
1- continua
2 - continua
EliminaE continuando in tal guisa logica, la sua narrazione mi conduce, infine, a quello che sembra un po’ il testamento della sua morale sociale:
“Non promuovendo posizioni però sappiamo bene che bisogna averne una un po’ come nell’antico Israele che per necessità hanno promulgato leggi in gran parte sbagliate ma era sempre meglio di vivere nell’anarcoide periodo del farsi giustizia da sé.”
Ma le leggi di Israele, rivendicate come applicazione della volontà divina, legittimavano la schiavitù e il genocidio di altri popoli! Oltre che accettare, poi, la monarchia assoluta (riflessa poi nella sua forma ideale nel Regno Millenario). Non conoscevano il minino diritto democratico. Eppure se lei, da associato TdG, può scrivere quello che scrive, se Saroj & C. possono esercitare questo blog (alla bisogna difendendosi in tribunale contro la stessa Watchtower) e se la stessa CCTdG/WTS non finisce sul rogo per eresia contro la religione di Stato ecc, ebbene tutto ciò lo si deve ad una legislazione umana che, nel corso dei secoli e con lotte estremamente cruente talvolta, della volontà divina (pubblicizzata attraverso i vari “canali umani di Dio”!) si è fatta un baffo! Cosa che, tra l’altro, i capi WTS sanno benissimo, e non a caso ricorrono ad accordi politici alle spalle dell’ignara fratellanza “nutrita” con una rappresentazione del mondo nello stile di un presepe.
A mò di chiosa lei, capitano, precisa: “ricostruire i modelli di pensiero che permetteranno a tutti di trovare un centro di gravita permanente”
Su questo siamo in perfetto accordo. Ma questa ricerca, però, e mi permetto di ribadire che sia bene ricordarlo sempre, non deve aver paura di incontrare per strada evidenze che rimettono in discussione ciò che si è ritenuto pilastro di fonte morale eterna (come lo scoprire il carattere di prodotto ideologico del concetto di divinità, ancorato a rapporti sociali storicamente esistenti a partire da quelli patrimoniali-economici come le varie forme di proprietà e le varie forme economiche e le relazioni umane dentro di esse, incluse quelle politiche) così come la rimessa in discussione, per evidenze contrarie riscontrabili nell’empiria delle scienze naturali, del concetto di “creazione perfetta”, tanto più che la stessa pretesa teologica non smentisce la creazione “condizionata” (solo un Essere perfetto poteva soddisfare questa o quella condizione per ottenere ecc…poteva che? Se onnipotente poteva scegliersi e condizioni di creazione a piacere! O era condizionato da “leggi” naturali superiori?). In ultima analisi, ed è la più difficile per un TdG PIMO, la questione del mantenimento del matrimonio o dei rapporti familiari correligionari. Aggrapparsi a giustificare una fede teologica per difendere una relazione che in contesto non-religioso sarebbe descritta come incompatibile, è quanto di più pericoloso e portatore di vita repressa posa esserci, per quanto, ripeto, la cosa possa sembrare dolorosa e indicibile. Però, per tornare al suo concetto di “trovare un centro di gravita permanente”, vivere di miti nel quale inserire forzatamente la propria esistenza, le proprie stesse relazioni interpersonali (incluse quelle di un matrimonio che sta in piedi solo se entrambi sono TdG), è quanto di più fuorviante esista per tracciare quel centro di gravità.
Sono stato un po’ lungo, e me ne scuso. Augurando a tuttə il meglio in termini di emancipazione vi lascio con
Pace e prosperità!
Dottor Spock rissorido alla sua curiosità ma talvolta rimango stupito che vi stupiate degli atteggiamenti di naturale sobrietà che comprendo sono poco percepibili nel contesto religioso ad alto controllo (e lo sarà sempre più) ma questo blog insomma non è un raduno di assassini pentiti… Vivo per tanti motivi in un contesto con un alto contenuto agnostico e ateo anche dichiarato e pure fervente e il resto invece è composto di spiritualismo ipocrita da comunione dei bambini del perché non si sa mai, e da quello che vedo in generale il livello di qualità morale non si alza né si abbassa fra chi è credente e fra chi non lo è, per questo motivo mantengo una visione realista ma ci sono dei ma anche se questo forse non le farà piacere , ho dei dubbi che cerco di descrivere di seguito.
EliminaCon la precisa premessa che ovviamente non mi rivolgo a lei come persona per quello che pensa e crede ma c’è in effetti un elemento che quantomeno mi lascia perplesso e che mi ha fatto riflettere in questi anni anche riguardo alla natura di questa organizzazione. Quando cito la visione atea in questo contesto non mi rivolgo all’ateo in se per se in realtà mi riferisco a quell’insieme di persone che per anni, decenni( come il sottoscritto beninteso che non si vuole nascondere dietro un dito) ha fatto parte attiva di una organizzazione abusante come quella da TdG uscendo in servizio quasi quotidianamente, impegnandosi nella divulgazione di una morale biblica precotta, partecipato alle adunanze settimanali preparandosi su pubblicazioni autoreferenziali, sostenuto precetti che rasentano l’assurdo come il 607 o palesemente paradossali come il simbolo della vita del sangue che diventa più importante della vita che vuole rappresentare, compilato un rapporto di servizio tutti i mesi escludendo i percorsi per arrivare al territorio, risposto a domande che avevano la risposta in paragrafi di tre quattro righe, predicato il nome di Dio e pronunciato centinaia di volte il giorno a sproposito, ecco tutte queste cose fatte da una persona che poi un giorno decide di diventare atea. Comprendo una svolta (SUS docet) ma tornare indietro nel verso opposto vedo la cosa estremamente complicata e la posso giustificare al momento solo con un approccio semplificante delle scelte intellettuali che non c’entrano nulla con il diventare atei. Magari penso e immagino mi può aiutare nel dettaglio a dirimere i dubbi, pace e prosperità anche a lei dottor Spock.
# Mr. Spock
EliminaEpperò!....Non posso che condividere - al di là delle congiunture causali delle sue argomentazioni - ciò che lei è andato illustrando.
Anch'io mi rivendico atea - e senza paura nè con emotivismo superstizioso verso questa parola – in quanto giunta ad una posizione negatrice dell’esistenza di una realtà oltre la fenomenologia dei sistemi fisici ma che con questi si pretenderebbe avere una forma di interazione senza descriverne quale e come. Ritengo che nella pura metafisica immaginata e speculata si finisca nell’aspettativa miracolistica che dà spazio, dunque, al libero bisogno emotivo rassicurante, per nulla diverso dall’effetto psicologico di un amuleto.
La sua frase: “vivere di miti nel quale inserire forzatamente la propria esistenza, le proprie stesse relazioni interpersonali (incluse quelle di un matrimonio che sta in piedi solo se entrambi sono TdG)”…
la ritengo una considerazione di un coraggio intellettuale enorme. Poiché le difficoltà e i drammi che sono impliciti dietro queste parole rappresentano, credo, il 98% degli elementi deterrenti dei PIMO per uscire dall’organizzazione WTS. Ma credo, che sia valida per qualsiasi situazione dove si faccia del feticismo attorno ad un modello idealizzato.
Infatti, io ho rotto il mio matrimonio “celebrato nel Signore”, e il mio ex marito, rimasto nella “fratellanza”, non se la passa per niente bene mentre la scrivente si trova in una situazione anni-luce più avanzata che ben si delinea nella sua descrizione:
“l’unica “comunità” che io frequento oggi è la popolazione coscientemente impegnata in percorsi di emancipazione da ogni forma di alienazione umana, psicologica o materiale”
E dove posso, aggiungo, vivere rapporti veri in quanti liberi da protocolli omologanti che imprigionano persino la libera espressione e il libero sviluppo della personalità.
E poi la descrizione che:
“in totale idiosincrasia con la mentalità della separatezza sociale e del rifugiarsi nel privatismo o in casa….atteggiamento praticamente generalizzato nell’ambiente TdG,…. nel cervello dei quali l’”attivismo” civico e sociale è percepito, più o meno, come aberrazione morale…..il che costituisce, purtroppo per loro, un segnale inequivocabile di difficoltà relazionale e autorelazione nonché un complesso sociofobico”
rappresenta, a mio avviso, una fotografia puntualissima delle difficoltà del TdG medio (ma anche di parecchi PIMO ed ex) a rapportarsi in termini positivi con il mondo, preferendo rifugiarsi in distopie misantropiche per colorare le proprie difficoltà relazionali con il manto della “saggezza” che separa dal mondo "demonizzato".
Rivendico il fatto, infine, che ogni individuo che proviene da un'esperienza di fede anche integralista, se oggettivamente cultore di cognizione di causa nelle sue tematizzazioni, possa essere “portatore di oggettività di argomenti ateologici”. Del resto si potrebbe anche dire che un’integralista cattolico, anche se battezzato TdG, non potrà mai essere, proprio in funzione del suo passato, un credibile Testimone di Geova…In tal caso l’intera predicazione WTS perderebbe valore, ma anche l’intera ragion d’essere del messaggio evangelico.
assemblea di distretto 2025 video su come trattare gli apostati link
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=qdqPpMhIxi8
Filmato da mostrare nelle scuole per educare civicamente le nuove generazioni contro i pericoli del fondamentalismo religioso, le manipolazioni delle dottrine socialmente settarie, e le loro ricadute sui rapporti sociali, a partire da quelli familiari. Per fornire attrezzatura analitica rispetto a questi pericoli specie quando sono mimetizzati da "vita normale" e "pacifica" (cioè in antitesi con i fondamentalismi apertamente violenti e per questo più facili da individuare).
EliminaNotare poi, come sempre, che gli autori e produttori di questi video WTS rimangono rigorosamente anonimi, mentre l'associato TdG conferisce tutti i suoi dati e persino la sua realtà familiare alla cosiddetta "Organizzazione".
Invito tutti i tdg ( che sono certo in molti leggono questo blog ) a fare una semplice riflessione: qual è l'origine dell'organizzazione dei tdg?
RispondiEliminaRisposta molto semplice: C.T. Russel!
Domanda: qual è prova incontrovertibile che Gesù abbia scelto proprio lui quale canale che faccia da tramite tra il Divino e l'umanità?
Nessuna!
Per onestà intellettuale bisogna ammettere che questa prova semplicemente non esiste!
Il semplice fatto di dire di essere stato uno che onestamente era alla ricerca della verità spendendoci tempo risorse e denaro non costituisce una prova, tanti lo hanno fatto in passato e continuano a farlo anche oggi.
Una prova di questo tipo deve essere talmente inequivocabile che anche al il più sempliciotto degli esseri umani è evidente.
Quindi una prova di portata sovrumana, come lo era un tempo la luce shekinah all'interno del tempio, come lo erano i miracoli fatti, gli avvenimenti che predicevano e che si sono poi avverati, fatti dai profeti e da tutti coloro che veramente erano stati nominati da Dio per portare a termine un incarico o compito.
Bisogna quindi ammettere che questa prova non c'è, non esiste...solo belle parole e chiacchiere.
Anzi facendo una valutazione complessiva di tutti gli aggiustamenti ( loro li chiamano nuovi intendimenti, ma questo termine inventato di sana pianta è già ridicolo di per se ) per logica dimostrano aldilà di ogni dubbio che abbiamo a che fare con una semplice organizzazione umana esattamente come tante altre. Stop!
@Dansec non solo! Fintanto che come Russel (con tutte le ambiguità di un umano bianco con una certa impostazione culturale) spendi dei tuoi ok(lasciamo perdere che cmq non visse mai situazioni economicamente stressanti), ma quando fai la storia del tuo gruppo ed edulcori e manometri ed ommetti passaggi inquietanti e scabrosi della tua storia, stai facendo esattamente quello che ogni dittatore o re o governante autoritario fa. Nascondi la verità scomoda.mi chiedo come facciano con una mano a negare la malagestione dei pedofili, la farsa apologetica etc, e con l'altra a dirsi dei vestiti bianchi pronti per il cielo. Stride il tutto con un racconto biblico (poi bisogna vedere cosa è vero o meno) in cui comunque non si nascondono situazioni o errori gravi e scomodi.
EliminaE' vero, C.T. Russell era ricco e finanziò di tasca sua l'avvio della società di studenti biblici. Ma non era di certo una attività in perdita. Dal libro Proclamatori si apprende che nel 1909 un numero di 625 colportori aveva ricevuto oltre 629 mila libri da distribuire. Di media mille a testa. Le pubblicazioni "assaggio" gratuite erano finanziate dal fondo "volantini" o coperte dagli stessi colportori. Si comprende l'entità dei profitti quando nel 1918 Rutherford e altri 7 soci furono imprigionati e per tornare liberi versarono 100 mila dollari (20 mila in attesa del processo e 80 mila su cauzione) una cifra enorme per quei tempi tanto da mettere in ginocchio la WT. Così in seguito ci fu la grande espansione e la pubblicazione della rivista The Golden Age. Gli affari andarono bene poichè nel 1922 iniziarono ad acquistare immobili, terreni e macchinari per la tipografia a Brooklyn, per le radio a Staten Island e Chicago. Nel giro di 5 anni furono aggiunti tutti gli immobili della vecchia sede di Brooklyn, e nel 1929 fu acquisita la villa di Beth Sarim per 25 mila dollari, in pieno periodo di depressione. Sta a vedere che lo scopo di questa espansione non era puramente spirituale...
EliminaStudio tg di questa settimana.
RispondiEliminaPar. 13 e 14.
Ubbidire alle disposizioni dell'organizzazione perché Dio ha sotto controllo ogni cosa.
Si ribadisce in merito esplicitamente e costantemente l'uguaglianza Dio=Organizzazione!
Ancora una volta si invita a seguire le direttive anche se non vengono capite.
Però a questo punto la domanda sorge spontanea: se è Dio a guidare ogni cosa come si spiegano tutti gli errori commessi nel corso del tempo?
L'acquisto della villa Bet- Sarim per accogliere i risuscitati ne costituisce l'emblema rappresentativo che ha dato il via a una serie successiva di flop di portata simile...vedi costruzione sale assemblee e sale per essere poi rivendute.
In effetti è più comodo dire accettate le disposizioni anche se non le capite perché se dovessero spiegarle dovrebbero dire la verità, e la verità non la possono dire.
L'espansione e la crescita infatti mal si conciliano con la vendita di sale del regno e sale assemblee perché sono una palese contraddizione.
In questi due paragrafi stanno chiedendo ubbidienza incondizionata, però se lo fai notare ai tdG ti diranno che solo Dio merita tale ubbidienza. Se questa non è apostasia che cos'è?
EliminaMa quale crescita!! Se stai crescendo accorpi congregazioni? E nel mondo 🌍 ne stanno accorpando a migliaia con svendita sale .Andrea
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