mercoledì 28 marzo 2018

O Miracolo


Prendo spunto da una notizia di attualità che ha visto protagonista una congregazione vicina al capoluogo partenopeo assaltata da un piccolo commando di persone evidentemente molto disperate è in affanno.
Una delle regole di assalto e rapina è quella di evitare come la peste luoghi affollati non solo per l’alta percentuale di fallimento ma anche per la stessa incolumità di chi partecipa . Ma evidentemente questo non ha scoraggiato gli intrepidi malviventi, forse rassicurati dalle accurate indagini sociologiche sul comportamento generale che hanno i testimoni di Geova. In genere è garantito un atteggiamento uniforme piuttosto composto è controllato e questo non è un difetto anzi.
Volevamo in questo post sottolineare però un aspetto opposto che invece coinvolge, molti della fratellanza e che fa parte della propaganda speculativa che in questi decenni è andata avanti rendendo le persone sempre più disallineate dalle caratteristiche spirituali che vengono date alle attività di culto. Le congregazioni intese come sale del regno, anche in questi recenti broadcasting, sono state interpretate come luoghi di rifugio non solo spirituale. In molti fratelli si è innestata l’idea che questi luoghi abbiano qualcosa che trascendente e che vengano considerati sacri e protetti. Alcuni addirittura danno a questi luoghi super poteri in grado di essere inviolabili anche da avversi eventi naturali. Questi luoghi vengono usati come esempi dove chi non va alle adunanze poi muore in qualche discoteca drogato in compagnia di trans.
Purtroppo queste notizie ci danno dimostrazioni là dove non c’è ne fosse ancora bisogno che non esistono luoghi dove un fratello o una sorella può sentirsi protetto da questo sistema di cose. O miracolo non c’è stato. Nemmeno li in quella terra che forse ne avrebbe bisogno più di altre. Anche da un punto di vista scritturale ci sono ampi margini per credere questo.
James Dunn un famosissimo teologo Inglese protestante metodista esperto delle lettere paoline in una recente intervista ci segnala:
«Probabilmente non è necessario far notare che, quando Paolo parla dei credenti corinzi che “si radunano in chiesa” (1Cor 11,18: en te ekklesía) non s’intendeva la “chiesa” come edificio, ma piuttosto come persone che si radunavano per essere chiesa, come chiesa.Considerate le connotazioni che più tardi sono venute ad accompagnarsi a “chiesa” (= “edificio”), potrebbe creare meno confusione usare parole come “adunanza”, “riunione”, “incontro”, “assemblea”
Gesù in una occasione “Poiché dove due o tre persone sono radunate nel mio nome, io sono là in mezzo a loro” (Matteo 18:20) Lo spirito di Dio non è legato a dove avviene il raduno ma a chi vi si raduna. Nei viaggi dell’apostolo Paolo vengono narrati molti incontri con i primi cristiani in alcuni casi anche dove avvenivano (Rom16:23). I luoghi di culto ufficiali come i templi e le sinagoghe erano luoghi di raduno della falsa religione. Quindi? Le adunanze nascevano spontanee nelle domus plebee ed evidentemente erano piccoli raduni.
Quindi visto che i miracoli non fanno parte di questo sistema di cose, ridate alle adunanze il vero valore spirituale che hanno. Ristabilite i valori cristiani di comunione della fede. Nei casi sopracitati attuate piani di emergenza che consentano proteggersi dagli assalti malavitosi. I piani di emergenza non sono le protezioni materiali ma devono essere in primo luogo tutte le misure che rafforzano i vincoli di amore e di interesse personale della fratellanza, delle persone coinvolte e di tutte le congregazioni. Se questo è vero per la congregazione di Acerra nel quale siamo sicuri che i fratelli abbondano di queste qualità, tanto più risulta vero per tutte le altre congregazioni che invece sopravvivono sospinte solo dalla propaganda del rapporto e da interessi che non hanno niente a che vedere con la spiritualità. Così forse questa brutta esperienza di Acerra può diventare uno stimolo concreto per far diventare la nostra spiritualità qualcosa di nuovo e di concreto in questi giorni che diverranno sempre più difficili.
Un abbraccio sentito a tutte le congregazioni.

8 commenti:

  1. Purtroppo istituzionalizzare le riunioni cristiane comporta anche questo, l'unica adunanza più vicina ai primi cristiani come forma è stata tolta. Eppure molti di noi ricordano con piacere le serate di studio di libro, specie per la comunione con la fratellanza che si creava dopo lo studio, ne sorgevano anche interessanti discussioni.. che sia questo il motivo per cui è stata tolta??

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I cari CO hanno spesso operato scoraggiando assembramenti e riunioni di fratelli extra attività teocratiche... Per il tuo bene è meglio non capire... la consapevolezza è sempre un problema.
      Le riunioni in casa potevano creare problemi di questo tipo...

      Elimina
  2. Nel mio gruppo per il servizio di campo si è scogitato di prepararci per lo studio TG insieme non è sicuramente la soluzione è solo un tentativo

    RispondiElimina
  3. Pippo é lodevole la tua "scogitazione"...ma prova a riunirti per studiare aspetti biblici inerenti
    ...così giusto per es.al miglior modo di mostrare d'essere dei buoni cristiani...assegna ad ognuno una ricerca sulle scritture che possono aiutare in questo senso
    ..condividete assieme gli esempi, la gioia, l'amore..e perché no qualche pasto pure...un programma pratico ..dopo che si sparge la voce....t'impediranno di continuare....perché non é possibile studiare o fare ricerche fuori dal contesto wt/jw

    RispondiElimina
  4. Chi è andato in sala(o all assemblea) é stato salvato dal terremoto ,dall uragano, dallo tsunami ,dall incendio;ha salvato il proprio raccolto, la propria vita, i proprii mezzi di sussistenza, la propria spiritualita...
    Anche gli ebrei pensavano che rifugiandosi nel tempio si sarebbero salvati dai romani...morirono a migliaia!

    RispondiElimina
  5. Hope è quello che si faceva sia negli anni 60nta che negli anni 70anta poi è stato impedito stiamo tentando di rifare ciò che tu hai consigliato di fare. Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non mi ringraziare Pippo, il mio non era un consiglio....ma un avvertimento...attento che se scoprono che si studia "fuori dal seminato" ..rischi un comitato (fà pure rima acciderboli)

      Ci siamo passati qualche anno fa, e la famiglia che studava assieme a noi era entusiasta al punto di invitare un altra coppia, ed era veramente talmente bello che ne parlavano coi fratelli e delle belle ricerche anche storiche....conclusione...hanno "consigliato" di non farlo più......

      Elimina
  6. hope e chi puo darti torto ,in una congregazione, i ragazzi si erano messi d'accordo che ogni sabato si sarebbero radunati per fare una partita di calcetto.Gi anziani scrissero alla bethel di roma e la risposta fu che lo svago doveva essere casuale e non organizato, e i fratelli non dovevano organizzare che ogni sabato si riunissero per disputare una partita di calcetto tra di loro.E fù loro impedito .Ma come mai ,sempre alla Bethel di Roma ogni lunedi avevano stabilito un'adunanza per la preparazione della torre di guardia? E ORA ogni gruppo per il servizio si raduna ogni mese per vedere il broadcasting?e in diversi gruppi ,ogni settimana si radunano per studiare la torre di guardi e tutto questo con il bene placto del Co?Grazie del chiarimento

    RispondiElimina

Grazie per il commento.