Questa scelta è un vero e proprio terremoto che ha cambiato tutte le regole della nostra vita. Lo tsunami emotivo è spesso dolorosissimo, specialmente quando porta all'allontanamento dagli affetti più cari per aver commesso il solo "reato" di aver messo in discussione aspetti irrisori e senza senso dell'organizzazione.
Le Fasi del "Lutto" e il Rischio della Stasi
Le fasi che si devono affrontare sono simili a quelle di un lutto complesso:
Sopportare l'idea di essere stati ingannati è difficile, spesso impossibile nei primi momenti. Riuscire ad attraversare questa rabbia è vitale per andare avanti. Il rischio è di rimanere intrappolati in un secondo cerchio di un girone infernale: essere fuori dalla religione TDG, ma costantemente invischiati nelle dinamiche emotive sbagliate che questa organizzazione induce nelle persone (senso di inadeguatezza, sensi di colpa, prostrazione, confusione cognitiva).
Il segreto è anche quello di imparare a lasciare andare e di prendere le cose con il peso che meritano. È confortante scoprire che la vita va avanti anche senza il nostro controllo. Non possiamo cambiare il nostro passato, ma accettandolo possiamo riprendere in mano il nostro futuro. La vita ha davvero tanto da donarci e sono tante le scoperte che possiamo fare.
Le fasi che si devono affrontare sono simili a quelle di un lutto complesso:
- Shock o Rifiuto iniziale.
- Il Dolore della perdita.
Sopportare l'idea di essere stati ingannati è difficile, spesso impossibile nei primi momenti. Riuscire ad attraversare questa rabbia è vitale per andare avanti. Il rischio è di rimanere intrappolati in un secondo cerchio di un girone infernale: essere fuori dalla religione TDG, ma costantemente invischiati nelle dinamiche emotive sbagliate che questa organizzazione induce nelle persone (senso di inadeguatezza, sensi di colpa, prostrazione, confusione cognitiva).
Il segreto è anche quello di imparare a lasciare andare e di prendere le cose con il peso che meritano. È confortante scoprire che la vita va avanti anche senza il nostro controllo. Non possiamo cambiare il nostro passato, ma accettandolo possiamo riprendere in mano il nostro futuro. La vita ha davvero tanto da donarci e sono tante le scoperte che possiamo fare.
La Miglior Vendetta: Vivere Bene
A tal proposito, condividiamo un pensiero potente trovato su Reddit:
Al contrario, concentrarsi sulla felicità (nuove amicizie, lavoro significativo, crescita personale) allenta quella presa. La gioia recide il cordone che l'amarezza non può sostenere. La guarigione più profonda deriva dall'investire nella propria felicità piuttosto che cercare di vincere argomentazioni contro la propria fede precedente.
A tal proposito, condividiamo un pensiero potente trovato su Reddit:
"Lasciare una religione è (o sarà) la decisione più profonda e impegnativa che tu possa mai prendere... Queste emozioni sono valide, ma rimanere intrappolati nell'amarezza spesso prolunga il dolore stesso da cui si cerca di fuggire. È qui che entra in gioco il vecchio detto: 'La miglior vendetta è vivere bene.'"Non fraintendeteci: la rabbia è un sentimento valido e, in questo caso, ben giustificato. Ma quando ci concentriamo sull'odiare la religione, le stiamo ancora lasciando controllare le nostre vite. Diventa l'ombra in ogni conversazione, in ogni ricordo, in ogni scelta.
Al contrario, concentrarsi sulla felicità (nuove amicizie, lavoro significativo, crescita personale) allenta quella presa. La gioia recide il cordone che l'amarezza non può sostenere. La guarigione più profonda deriva dall'investire nella propria felicità piuttosto che cercare di vincere argomentazioni contro la propria fede precedente.
Il Cuore Prima del Sacrificio: La Bibbia a Sostegno della Libertà
Le Scritture offrono un fondamento solido per un rapporto spirituale libero e diretto, mettendo in discussione la centralità dell'organizzazione:
Il Signore Guarda il Cuore
1 Samuele 16:7: "...Il Signore infatti non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell'uomo. L'uomo guarda l'apparenza, ma il Signore guarda il cuore."
Questa scrittura (nel contesto della scelta di Davide, il più piccolo) è la chiave del riscatto dal conformismo. Dio guarda l'essenza interiore e non l'adesione alle convenzioni umane che si trasformano in strutture religiose che opprimono e tolgono la libertà.
Le Scritture offrono un fondamento solido per un rapporto spirituale libero e diretto, mettendo in discussione la centralità dell'organizzazione:
Il Signore Guarda il Cuore
1 Samuele 16:7: "...Il Signore infatti non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell'uomo. L'uomo guarda l'apparenza, ma il Signore guarda il cuore."
Questa scrittura (nel contesto della scelta di Davide, il più piccolo) è la chiave del riscatto dal conformismo. Dio guarda l'essenza interiore e non l'adesione alle convenzioni umane che si trasformano in strutture religiose che opprimono e tolgono la libertà.
Misericordia, Non Sacrificio
Osea 6:6: "Poiché io voglio la misericordia e non il sacrificio, e la conoscenza di Dio più degli olocausti."
Basterebbe solo questa frase per smantellare la retorica di chi crede di fare gli interessi di Dio solo all'interno di un'organizzazione. Dio insegna il significato di misericordia e sacrificio, valori che spesso non c'è modo di imparare in contesti rigidi.
Osea 6:6: "Poiché io voglio la misericordia e non il sacrificio, e la conoscenza di Dio più degli olocausti."
Basterebbe solo questa frase per smantellare la retorica di chi crede di fare gli interessi di Dio solo all'interno di un'organizzazione. Dio insegna il significato di misericordia e sacrificio, valori che spesso non c'è modo di imparare in contesti rigidi.
Adorazione in Spirito e Verità
Giovanni 4:23-24: "Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori."
Gesù, parlando alla Samaritana (vittima di discriminazione religiosa e sociale), era proprio li per ribadire e convincerla che Dio non richiede un'organizzazione clericale. L'adorazione è in Spirito (la parte intima) e Verità (la realtà e l'autenticità). La vicinanza a Dio è possibile anche nell'ansia e nella "guerra" del sistema, senza intermediari o "signori della fede".
Giovanni 4:23-24: "Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori."
Gesù, parlando alla Samaritana (vittima di discriminazione religiosa e sociale), era proprio li per ribadire e convincerla che Dio non richiede un'organizzazione clericale. L'adorazione è in Spirito (la parte intima) e Verità (la realtà e l'autenticità). La vicinanza a Dio è possibile anche nell'ansia e nella "guerra" del sistema, senza intermediari o "signori della fede".
Giustizia, Misericordia, Umiltà
Michea 6:8: "Egli ti ha fatto conoscere, o uomo, ciò che è bene; che cosa richiede da te il Signore, se non praticare la giustizia, amare la misericordia, e camminare umilmente con il tuo Dio?"
Non c'è richiesta più vera e pura: la nostra vita deve mettere al primo posto questi valori spirituali. Quanto è diretta e semplice questa scrittura e quanto poco spazio lascia al palinsesto complesso che questa organizzazione ha preteso di dimostrare
Michea 6:8: "Egli ti ha fatto conoscere, o uomo, ciò che è bene; che cosa richiede da te il Signore, se non praticare la giustizia, amare la misericordia, e camminare umilmente con il tuo Dio?"
Non c'è richiesta più vera e pura: la nostra vita deve mettere al primo posto questi valori spirituali. Quanto è diretta e semplice questa scrittura e quanto poco spazio lascia al palinsesto complesso che questa organizzazione ha preteso di dimostrare
Dalla Vendetta Distruttiva alla Vendetta Costruttiva
Il proverbio è stato reso celebre dal poeta inglese George Herbert nel XVII secolo. Egli intendeva sottolineare che la vera forza non sta nel rispondere al male con altro male, ma nel dimostrare, attraverso una vita piena e felice, di non essere più schiavi dell’offesa subita.
Formulazione Originale: "Living well is the best revenge." (Citato come singolo aforisma, n. 520, in Jacula Prudentum del 1651).
Per Herbert (sacerdote anglicano), il detto si allinea con l'etica cristiana di perdono e non-resistenza al male, dimostrando che l'odio dell'aggressore non ha avuto un potere duraturo sulla tua grazia. E' anche una citazione nostrana della poetessa Alda Merini più diretta ed esplicita: “La miglior vendetta? La felicità. Non c’è nulla che faccia più impazzire la gente che vederti felice.”
Oggi il detto continua a ispirare perché rovescia la prospettiva: la vendetta non è distruzione, ma costruzione. Ci invita a investire energie nella propria crescita e gioia, trasformando il dolore in libertà.
Quindi, invece di chiederci "Come posso dimostrare che si sbagliano?", si potrebbe iniziare a provare a chiederci "Cosa mi fa sentire vivo?". Tante sono le domande che possono darci uno scopo e un nuovo centro di gravità, liberandoci dai fantasmi del passato. Alla fine, la vera giustizia la fai a te stesso levandoti pure la sottile soddisfazione di esserti vendicato vivendo bene.
Il proverbio è stato reso celebre dal poeta inglese George Herbert nel XVII secolo. Egli intendeva sottolineare che la vera forza non sta nel rispondere al male con altro male, ma nel dimostrare, attraverso una vita piena e felice, di non essere più schiavi dell’offesa subita.
Formulazione Originale: "Living well is the best revenge." (Citato come singolo aforisma, n. 520, in Jacula Prudentum del 1651).
Per Herbert (sacerdote anglicano), il detto si allinea con l'etica cristiana di perdono e non-resistenza al male, dimostrando che l'odio dell'aggressore non ha avuto un potere duraturo sulla tua grazia. E' anche una citazione nostrana della poetessa Alda Merini più diretta ed esplicita: “La miglior vendetta? La felicità. Non c’è nulla che faccia più impazzire la gente che vederti felice.”
Oggi il detto continua a ispirare perché rovescia la prospettiva: la vendetta non è distruzione, ma costruzione. Ci invita a investire energie nella propria crescita e gioia, trasformando il dolore in libertà.
Quindi, invece di chiederci "Come posso dimostrare che si sbagliano?", si potrebbe iniziare a provare a chiederci "Cosa mi fa sentire vivo?". Tante sono le domande che possono darci uno scopo e un nuovo centro di gravità, liberandoci dai fantasmi del passato. Alla fine, la vera giustizia la fai a te stesso levandoti pure la sottile soddisfazione di esserti vendicato vivendo bene.