sabato 9 dicembre 2023

"Esplorando la Sessuofobia e la Discriminazione di Genere: Riflessioni su Dina e la Responsabilità delle Amicizie"

Salve ragazzi oggi parleremo di un aspetto particolare legato alla relazione tra uomini e donne. In particolare alla visione di come vengono interpretati certi aspetti che rischiano di travalicare nella misoginia latente.

Prima di affrontare questo aspetto, desideriamo dedicare un momento all'attenzione di tutti voi che leggete e commentate nel blog. Abbiamo cercato più volte di sottolineare l'importanza dei vostri commenti, che oggettivamente riteniamo siano la parte più significativa del nostro blog. Ormai ad un po' di tempo siete voi, in realtà, a diventare i custodi di questo blog e dei temi che presenta. In un certo senso, nel corso di tutti questi anni, abbiamo affrontato la maggior parte degli argomenti grazie al vostro contributo, analizzando e approfondendo molti aspetti scritturali in modo più completo. Adesso, in un certo senso, vogliamo chiedervi di assumervi una responsabilità maggiore nei confronti del blog, rendendolo un luogo piacevole dove è possibile esprimere opinioni anche in disaccordo ma tenendo sempre in mente la finalità del blog. Tutti noi dobbiamo come imparare ad usare questi nuovi strumenti di comunicazione le parole scritte hanno un valore diverso rispetto a quelle dette.

Ci sono temi di grande importanza che toccano profondamente e rappresentano una serie di visioni ed opinioni che questa organizzazione inietta nelle persone e nei 'fratelli', condizionando i loro giudizi e la loro visione del mondo.

Uno di questi temi e la discriminazione di genere e nello specifico quella relativa alla considerazione che viene data ed accettata (cosa da non dimenticare) alle donne.

Per capire meglio di cosa parliamo prendiamo spunto dal libro  Come rimanere nell’amore di Dio e arriviamo al capitolo Stai alla larga dall’immoralità sessuale!. In questo capitolo raggiungiamo il sottotitolo La scelta sbagliata di Dina. Ora questo capitolo e queste considerazioni non sono per nulla una novità, da sempre l'interpretazione che viene data a questo passo biblico è questa. Ora confrontatevi un attimo sul testo è ragionateci su.


LA SCELTA SBAGLIATA DI DINA
13. Quali amicizie scelse Dina?

13 Le amicizie che scegliamo possono influenzarci molto, sia in bene che in male. Se i tuoi amici rispettano le norme di Dio, potranno aiutarti a fare lo stesso (Proverbi 13:20; leggi 1 Corinti 15:33). Quello che successe a Dina dimostra quanto è importante scegliere bene i propri amici. Dina era una delle figlie di Giacobbe, quindi crebbe in una famiglia che adorava Geova. Lei non era una persona immorale, ma fece amicizia con alcune ragazze cananee che non adoravano Geova. I cananei la pensavano in modo molto diverso riguardo al sesso rispetto al popolo di Dio, ed erano conosciuti per la loro immoralità (Levitico 18:6-25). Mentre era con le sue amiche, Dina incontrò Sichem, un ragazzo cananeo, che fu attratto da lei. Sichem era considerato “l’uomo più onorevole” della sua famiglia. Lui però non amava Geova (Genesi 34:18, 19).

14. Cosa successe a Dina?
14 Sichem fece qualcosa che per lui non era sbagliato ma normale. Dato che Dina gli piaceva, “la prese e la violentò”. (Leggi Genesi 34:1-4.) Quello stupro scatenò una serie di eventi che si rivelarono tragici per Dina e per tutta la sua famiglia (Genesi 34:7, 25-31; Galati 6:7, 8).

15, 16. Come possiamo diventare saggi?
15 Non dobbiamo fare gli stessi errori di Dina per capire che le norme morali di Geova sono per il nostro bene. La Bibbia avverte: “Chi cammina con i saggi diventerà saggio, ma chi va con gli stupidi se la passerà male” (Proverbi 13:20). Poniti l’obiettivo di comprendere “ciò che è giusto” per Geova; così ti eviterai inutili problemi e sofferenze (Proverbi 2:6-9; Salmo 1:1-3)
Condividete gli aspetti che sono sopra descritti? Dina ha davvero fatto una scelta sbagliata? Dina è davvero la causa degli eventi tragici che poi si sono riversati su tutta la famiglia? Considerate anche ma questa è davvero la chiave di lettura corretta?

Per decenni abbiamo considerato questa storia come se Dina fosse effettivamente la causa del male arrecato alla famiglia di Giacobbe ma siamo davvero sicuri che sia così? Cosa dice la Bibbia a riguardo? La Bibbia accusa Dina di aver provocato la strage? Il passo biblico in questione è quello di Genesi 34 

Dina, la figlia che Giacobbe aveva avuto da Lea,+ aveva l’abitudine di uscire per stare con* le ragazze del paese.+Sìchem, figlio di Èmor l’ivveo,+ un capo del paese, la notò; quindi la prese e la violentò 

ma ad esempio potrebbe essere utile leggere Genesi 33 per capire per quale motivo Dina era li.
18 Dopo essere partito da Pàddan-Àram,+ Giacobbe arrivò sano e salvo nella città di Sìchem,+ nel paese di Cànaan,+ e si accampò vicino alla città. 19 Quindi acquistò dai figli di Èmor, padre di Sìchem, una parte del campo in cui aveva piantato la sua tenda. La pagò 100 pezzi di denaro.+Quindi acquistò dai figli di Èmor, padre di Sìchem, una parte del campo in cui aveva piantato la sua tenda. La pagò 100 pezzi di denaro.+20 Lì eresse un altare e lo chiamò “Dio è l’Iddio di Israele”.+

E si proprio Giacobbe si era messo a commerciare con i Cananei. Era stato lui ad andare in quel luogo. Era davvero colpa di Dina? Ora il sospetto piuttosto evidente è che il giudizio dato a questo racconto sia in realtà un "pregiudizio", dato purtroppo alla considerazione che viene dato al genere femminile. Abbiamo continue notizie di omicidi efferati che fanno parte di un mondo purtroppo dove risulta evidente che ancora adesso si può arrivare alla perdita della cognizione di realtà. Purtroppo alcuni di questi sono rivolti a donne che hanno chiesto di cambiare vita e non sono state comprese. Per un momento però vorrei che si tentasse di vedere la cosa da un punto di vista ancora più alto rispetto a quello legato alla "semplice" misoginia.

Perché per arrivare alla misoginia c'è un primo step che è quello di confondere le cause. Prima della misoginia ci sono articoli come quello che abbiamo appena letto che confondendo le cause con gli effetti inducono in errore condizionando però la nostra vita. 

Attenzione però perché il tema delle amicizie sbagliate non è un tema scorretto ma potrebbe diventarlo se usiamo un  esempio biblico come quello di Dina che risulta essere molto debole e inefficace per questo scopo anzi potrebbe essere frainteso.

Da qui ovviamente nasce un altro problema endemico di questa organizzazione. Nello specifico io che attualmente non sono convinto che Dina sia la causa dei problemi suoi e della sua famiglia, non posso rispondere alla domanda dello studio, perché se dico quello che penso ad una adunanza pubblica riceverei subito una visita dagli anziani e da li a poco verrei disassociato perché la mia opinione causerebbe divisione nella congregazione. 

Ora condividerete con me che se la visione generale è quella di fraintendere l'esperienza di Dina facendole diventare in un colpo solo vittime due volte vuol dire proprio che non ci siamo. Siamo al paradosso che Dina diventa vittima perché è stata stuprata da Sichem e in più giudicata peccatrice dalle opinioni di  questa organizzazione in modo strumentale. Possiamo solo considerare che siamo davanti ad un abbaglio clamoroso? o sbaglio?

Riflettiamo e consideriamo la saggezza contenuta nella Profezia di Isaia, Capitolo 5, Versetto 20: 

'Guai a quelli che chiamano bene il male e male il bene; che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre; che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!' 

In un mondo dove la confusione tra cause ed effetti può generare pregiudizi e giudizi distorti, dobbiamo però ricordare l'insegnamento di Gesù, che ci esorta a 'non giudicare affinché non siate giudicati' (Matteo 7:1).

Il tema delle amicizie e il caso di Dina quando frainteso ci portano a riflettere sul potere delle narrazioni e sulla responsabilità nell'utilizzo di esempi biblici. Come affermato in Ebrei 4:12,

'La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito'.

È nostra responsabilità utilizzare la Parola di Dio con discernimento. La difficoltà di esprimere opinioni divergenti è un problema reale, ma dobbiamo continuare a cercare la verità focalizzandoci non sulle persone ma sugli argomenti. 

In conclusione, con questo post possiamo trovare il coraggio di guardare a Dina non solo come vittima di un atroce crimine, ma anche come una figura che ci sprona a esaminare criticamente il modo in cui comprendiamo e applichiamo la Parola di Dio nelle nostre vite. Che il nostro cammino sia guidato dalla verità, dall'amore per le cose spirituali e dalla comprensione. Amen.

40 commenti:

  1. Salve a tutti, articolo più che appropriato visto le recenti notizie di violenza sulle donne.

    Ma vorrei soffermarmi sulla prima parte dell'articolo, negli ultimi tempi non ho molto commentato ma credo che potrei aggiungere su questo argomento qualcosa.

    La comunicazione attraverso questi canali whatsapp Facebook e nel nostro caso il blog richiede una certa capacità intellettiva nell'uso della tastiera, non avendo la persona fisica di fronte a noi, si può cadere in errori di comunicazione:

    ☆potremmo scrivere in modo troppo diretto e senza troppa considerazione per gli altri, oppure se scriviamo di getto potremmo essere fraintesi (rileggere ciò che scriviamo pensando a come sarà compreso)

    ☆quando esponiamo la nostra visione delle cose (opinione) e siamo contraddetti si potrebbe avere la tendenza a rispondere molteplici volte fino a quando pensiamo di ottenere ragione.

    ☆personalizzare l'argomento dimenticando che siamo su una chat dove diversi vorrebbero partecipare e apportare un contributo, quindi scrivere la nostra opinione e lasciare che altri arricchiscono l'argomento con altri punti di vista.

    ☆Naturalmente ci saranno altri aspetti da tener presente ma visto che non ritengo corretto neanche fare commenti estremamente lunghi perchè dopo aver letto un pochino le persone hanno altro da fare, mi fermo qui e vi saluto.

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  2. Per quanto riguarda l'argomento di Dina è sicuramente uno dei tanti esempio che dimostrano come c'è quasi l'ossessione di strumentalizzare continuamente brani e versetti della scritture per sostenere questo o quella dottrina, e come diceva qualcuno un po' di tempo fa da queste parti di "Osservatore" è come se "la coda volesse muovere il cane", se invece lasciassimo che un racconto parlasse direttamente al cuore del lettore molto probabilmente non ci sarebbero commenti standardizzati del tipo "la Torre di guardia diceva che ...." ma sicuramente ci sarebbero espressioni che ci arricchirebbero nei pensieri e nello spirito.

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  3. Leggendo bene il contesto, analizzando approfonditamente le situazioni, le espressioni, e anche le parole di tutto il cap. 34 di Genesi, secondo me si evince, e questo io l'ho sempre pensato, anche quando ero un PIMI, che Dina era consenziente, che Sichem era un bravo ragazzo innamorato, che il termine "violentò" a quei tempi veniva usato per indicare dei rapporti sessuali prima del matrimonio, tanto più, cosa che è più volte rimarcata nel corso del racconto, Sichem "disonorò" Dina perché non era circonciso.
    Un esempio biblico più attinente e per certi aspetti anche più abominevole, agli ultimi fatti di cronaca nera, che però ahimè, è doveroso sottolinearlo, esistono da quando esiste l'uomo, è quello di quando la legge obbligava un uomo a sposare la ragazza che aveva violentato, stavolta nel vero senso della parola perché viene aggiunta la frase "contro la sua volontà".
    Aggiungendo anche che avrebbe dovuto pagare una somma risarcitoria al padre, condannando quindi una donna a rimanere preda del suo aguzzino per il resto della sua vita.

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    1. Grazie Nonsense si forse la tua intepretazione potrebbe essere corretta Dina potrebbe essere stata consenziente. La bibbia non lo dice e non è chiara su questo aspetto ci sarebbe da chiedere cosa significa essere consenzienti, perchè sarebbe interessante capire quanti anni aveva Dina quando è avvenuto il fatto. Come puoi notare però la wt non parla di consenso ma di stupro e su questo aspetto forse è corretta l'interpretazione WT anche perchè il termine usato per violentare è וַיְעַנֶּ֔הָ way·‘an·ne·hā che viene ripetuto solo una sola altra volta nella bibbia in 2 Samuel 13:14 dove viene raccontato lo stupro di Absalom sulla sorella Tamar. La vendetta dei fratelli lascia intendere anche questo, se la sorella fosse stata davvero consenziente sarebbe stato complicato giustificare una risposta armata di quel tipo.
      Ora ci sono tanti passi biblici dove compaiono aspetti controversi legati a come sono state considerate le donne in passato già trattati nel blog ma in questo caso vorrei escludere la bibbia dall'argomento misoginia, mettendo in evidenza come l'interpretazione della bibbia potrebbe essere strumentale ad idee sbagliate. Se guardi bene il tema del paragrafo della WT non è lo stupro, ma le amicizie ed è su questa base che viene evidenziato come l'organizzazione pretenda un controllo forte sulle relazioni delle persone che poi fa nascere il disagio che provano tante donne quando tentano di rapportarsi con il mondo maschile. Lo stupro è una minaccia strumentale utilizzata dall'articolo per detenere il controllo del comportamento femminile che in questa organizzazione non si è evoluto ed è rimasto esattamente come ai tempi biblici.

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    2. Ah su questo, caro capitan Kirk, non ci piove!
      Che la wts strumentalizzi passi biblici per sostenere le proprie norme/regole è chiaro e palese!
      Questa è solo l'ennesima conferma...

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    3. Triste che il dramma venga strumentalizzato per dare una lezione morale sulle cattive compagnie. In questo modo si addossa la colpa dello stupro sulla donna anziché sullo stupratore.
      È storia vecchia, da vittime di violenza vengono incolpate per come si vestono, per come si atteggiano, per essere uscite di sera, basta trovare una scusante e il maschio ne esce quasi pulito.
      Non sorprende che anche in alcuni casi di pedofilia, il corpo degli anziani abbia fatto domande alla vittima in tal senso. Purtroppo questo modo di pensare misogino genera mostruosità.

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  4. Quando ho iniziato ad andare in sala, ho ascoltato diversi discorsi dal podio per inculcare nei giovani il pericolo di frequentare amicizie del mondo, e molti esempi erano basati proprio sull'esperienza di Dina. Essendo pure io giovane, arrivavo avendo diverse amicizie di fuori, e mi aveva colpito questa applicazione, notate cosa scrivevano sulla Torre di Guardia del 1997:
    "Cosa avranno pensato i ragazzi della città vedendo quella giovane vergine che si recava regolarmente nella loro città, a quanto pare da sola?"
    E' questo il cortocircuito mentale, cosa penseranno gli uomini se vedono una ragazza in minigonna? Che è una facile? Che ci sta? E' una istigazione a provarci o peggio un invito a saltargli addosso? E non sto parlando di 2000 anni fa, ma per esperienza personale avuta 20 anni fa in certi paesi del sud dove alcune donne uscivano unicamente in presenza del marito, e c'erano strade sulle quali non era conveniente camminare da sole. 21° secolo ripeto, eppure tra le mie amiche che giravano da sole, andavano in discoteca oppure anatema! all'Università, nessuna di loro è stata violentata. Il concetto di base sulle cattive compagnie non è sbagliato, è ovvio che se una ragazza frequenta un gruppo di sciagurati ha maggiore probabilità di avere brutte esperienze. In campo religioso ci vedo più una tecnica di mantenimento dell'unità del gruppo, nel racconto di Dina difatti il padre accetta (per finta) di fare alleanze commerciali e matrimoniali con quel popolo solo se si fossero tutti circoncisi (ahi, che male a 16-18 anni),
    diventando così un unico popolo ebraico. Ma lo stesso capita con le famiglie mussulmane che vivono in Italia oggi, dove non è permesso alle figlie di uscire da sole, o avere amiche di fuori
    nè vestirsi come loro. I religiosi hanno il terrore che i fedeli si disperdano, che vengano distratti
    o contaminati da altre culture, col pericolo di perdere i privilegi, il potere, il denaro collegati.

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  5. bel post. anche al di fuori del gruppo dei tdG ci sono molte brave persone, e i casi di stupro non sono molti, e di solito non avvengono nella cerchia del gruppo di ragazzi, ma da persone esterne ed estranee. mi sembra una buona cosa e coerente che i tdG si ritrovino principalmente tra di loro.
    leggendo il capitolo 34 di genesi, faccio una riflessione : vista la reazione sproporzionata dei fratelli di dina, era più una cattiva compagnia sichem o i fratelli di dina ? mi vien da dire né l uno né gli altri, ma a confronto, e mi scuso se giudico, anche se è stato sichem a cominciare, la reazione, cioè vendetta, è stata sproporzionata : per pareggiare il torto sarebbe bastato violentare un altra donna, magari la sorella di sichem, se ne aveva una, se no' una sua parente, o meglio ancora, farsi risarcire con un adeguato compenso, senza aggiungere male al male.
    in più c è anche da considerare che sichem era ben disposto per sposare dina. circoncisione : ci sono milioni di persone non circoncise, e non c è nessun problema, era proprio necessario istituire questa pratica, anche dolorosa ? penso di no'.
    sarebbe ideale smettere di usare l etichettatura : cattive compagnie, o perlomeno non in generale. di cattive compagnie ce ne sono, ma ci sono anche molte persone che invece di cattive compagnie, si potrebbero definire compagnie diverse, diverse dai tdG.

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    1. Mi ero ripromesso di non rispondere più ai tuoi commenti, ma stavolta non ce la faccio!
      Ma Luigi, ti rileggi bene prima di cliccare il tasto PUBBLICA?!?
      "sarebbe bastato violentare un altra donna, magari la sorella di sichem, se ne aveva una, se no' una sua parente"
      Io rimango allibito.......
      Lo so che ora ripartirai con i tuoi voli pindarici per giustificare le tue affermazioni, ma tanto riesci a contraddirti anche nell'arco di un tuo solo ragionamento, un esempio?
      Nello stesso commento oggetto del mio disappunto dici:
      "ci sono anche molte persone che invece di cattive compagnie, si potrebbero definire compagnie diverse, diverse dai tdG."
      Quando appena tre frasi prima dicevi:
      "mi sembra una buona cosa e coerente che i tdG si ritrovino principalmente tra di loro."
      Luigi credimi, vorrei conoscerti di persona per capire se sei davvero così oppure se davanti ad uno schermo lasci correre le mani senza star tanto a pensare a ciò che scrivi...

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    2. Scusate anche io come Nonsense non riesco a capacitarmi delle aberranti disquisizioni di Luigi ma come si fà a dire "Sarebbe bastato violentare un'altra donna..."
      se si è una persona sana di mente non solo non si dovrebbe scrivere tali assurdità ma nemmeno pensarle.
      A questo punto Luigi come diceva in un'altro commento Voice è solo un Troll e quindi non dovremmo nemmeno perdere tempo a considerare i suoi commenti,
      oppure molto peggio e non lo dico per insultarlo ma è solo un imbecille la cui definizione del termine è la seguente "Persona di limitata capacità di discernimento e di buon senso o dal comportamento ottuso".
      Scusatemi ancora ma quello che ha scritto è di una gravità inaudita.

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    3. beth sarim..., ipotizzate che qualcuno entri nel blog e si metta a leggere i commenti, cosa potrà pensare? Che si tratta di un sito apostata che incoraggia gli stupri, non mi stupirei che ci sia chi voglia "inquinare i pozzi", non saprei cosa pensare, mi indigna pensare che c'é chi possa scrivere una cosa simile.
      Mi auguro solo che non siano pensieri reali; aberrante.

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    4. avete ragione, mi scuso per alcune cose che ho scritto, a volte mi lascio prendere dal lato negativo, che non sono neanche il tipo, preferisco risolvere i problemi pacificamente. però voglio anche dire che quel lato negativo che è dentro di me' e più o meno dentro ogni essere umano, sarà il diavolo che ci lavora sopra, ma anche un po' che siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio : non era forse una regola data da Dio quella del occhio per occhio,.....? già bello che Gesù ha dato altre indicazioni.
      comunque è vero, ho esagerato con alcune cose che ho scritto, e anche in un commento in risposta a @salmone. in risposta a @nonsense scrivo alcune cose : hai il diritto di avere le tue opinioni, anche di evitare persone o commenti di altri utenti, ma una cosa su cui voglio farti riflettere è che il tuo atteggiamento verso di me' è spesso critico in generale, a priori. prova invece ad essere più selettivo, scrivendo per esempio : su questo sono d accordo, mentre su questo meno o per niente, e poi scrivere le tue opinioni. davvero sbaglio su tutto ? non mi sembra. @nonsense, non ho capito cosa intendi per contraddizione nelle due frasi sulle "cattive" compagnie. provo a intuire e spiegare : ci sono cattive compagnie, poi ci sono compagnie diverse dai tdG, che non sono tanto cattive, malvage, ma solo non sono molto dalla parte di Dio, e, chi più chi meno, non mettono in pratica i principi morali dei tdG e non rendono testimonianza a Dio. sono abbastanza brave persone, ma non dedicati a Dio, quindi mi sembra normale che i tdG si ritrovino principalmente tra di loro. non vedo dove sia la contraddizione.

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    5. Già avevo tentato di azzittire# Luigi dal commentare scempiaggini, ma la mia richiesta non sortì effetti da parte degli Admin del blog. Ora fate qualcosa per censurarlo, è indecente leggere commenti del genere!
      Dispiace per #Virgilio che ha deciso di non commentare più, erano interessantissimi i suoi commenti, riflessioni di vita vissuta per anni e anni tra i tdg.
      #Virgilio, voglio leggerti ancora, come tanti altri nel blog, attendo con ansia i tuoi post.
      #Virgilio ... aspetto con fiducia.

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    6. @beth sarim, di solito le persone intelligenti non fanno di tutte le erbe un fascio, chi legge i commenti di un utente darà la responsabilità di cosa scrive a quel utente, o eventualmente anche a chi è d accordo, non a tutti gli utenti o al blog in generale, e chi legge guarderà anche alle tante cose belle, positive, pacifiche,.... che un utente scrive, non solo alle poche e rare cose un po' rozze e negative. buona serata

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    7. Spero che Virgilio ci ripensi una volta sbollita l'irritazione. Per quanto riguarda Luigi, i suoi commenti talvolta possono irritare, ma credo/spero che pian piano stia imparando. Soprattutto, le Vs risposte servono a chiarire molti aspetti che non sarebbero stati sollevati senza una "provocazione".
      Il blog serve per crescere, non è un contenitore asettico con un unico pensiero.
      Comunque, quando si esagera sentitevi liberi di farlo notare e affileremo il taglio della censura di conseguenza.
      Vi invito anche a scrivere dei post da pubblicare, in questo caso dovete essere un pò più accurati nelle ricerche rispetto ad un semplice commento.

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    8. @pasquino, invece potrebbe essere che @virgilio era un po' stufo di commentare, anche commenti ripetitivi e prolissi, (che a me' non danno fastidio, anzi, li ritengo generosi e interessanti) e ha pensato di scaricare la colpa su di me', cosa ingiusta e che non gli fa' onore. ho scritto che ho rispetto per @virgilio, per i suoi interessanti commenti, anche spesso basati su versetti biblici, cosa che mi piace. ma se lui a volte è un po' ottuso, vuol sempre aver ragione, mai na volta che ammette uno sbaglio, o perlomeno avere dei dubbi (cosa che io a volte faccio), si offende, magari si irrita pure, mal sopporta o per niente altre opinioni, mi da' del ragazzino inesperto, come se chi ha più esperienza sia per forza migliore o abbia idee e opinioni migliori, (stessa cosa anche tra i tdG e in altri ambienti della vita in generale), faccia come preferisce. io non mi sento in colpa se @virgilio non commenta più, sono problemi e decisioni sue. però adesso non ti ci mettere pure te' @pasquino a dare la colpa a me'. se volete commentare mi fa' piacere, siete i benvenuti su questo blog, mi farebbe anche piacere comunicare con voi, interagire, ma visti alcuni vostri commenti poco amichevoli e rispettosi nei miei confronti, vi dico di commentare pure, se vi va', ma di non dare la colpa a me' o ad altri se non lo fate. comunque, visto il vostro atteggiamento verso di me', e visto che preferite, non leggerò, e di conseguenza non rispondero' più a vostri commenti, @pasquino e @virgilio, perlomeno finché non mi farete capire che avete piacere di comunicare con me'. buona serata

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    9. Mi permetto di far presente che, fermo restando la sacralità del lasciare esprimere ad ognuno la propria opinione, essa dovrebbe quanto meno essere attinente al tema del blog, che è "Osservatore Teocratico".
      Frasi irriverenti e/o senza nessun senso logico, che sono state postate in tempi recenti non possono essere realmente considerate né vere "osservazioni", né attinenti al tema del blog.
      Altrimenti, in nome della libertà di espressione, occorrerebbe lasciare spazio anche a chi posta la lista della spesa....

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    10. saggia considerazione @barnaba. a volte è chi si irrita che non è ideale, e a volte si preferisce dare la colpa agli altri, che sono gli altri a far irritare, mentre a volte sono alcune persone ad avere l irritabilità facile, magari a volte anche fuori luogo, per diversi motivi, uno dei quali potrebbe essere che non capiscono al meglio, o non sono d accordo, cosa quest ultima che se ne ha diritto. buona serata

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    11. beth sarim..., caro Luigi, è vero. le persone intelligenti sono in grado di capire.
      Dissociarsi da frasi ignobili, gravi e pericolose, é doveroso verso chi eventualmente si affaccia a quello che giustamente Voice ricorda essere un osservatore teocratico e vuole capire cosa ci sia dentro il mondo Wt.
      E' obbligatorio prendere le distanze da un modo di vedere le donne che non ci appartiene, la manipolazione dei pensieri che la wt ha inoculato nei suoi adepti, l'idea che prevede l'uomo come il capo e la donna solo un suo complemento, questi pensieri spesso diventano azioni gravissime.
      E' importante pensare a quello che si scrive, proprio per non "avvelenare i pozzi", se un tdg affronta un periodo di riflessione e cerca di capire cosa succede davvero dietro le quinte, può leggere le nostre esperienze, le nostre opinioni e trarre le proprie conclusioni, liberamente.
      Solo l'altra sera una acida tdg raccontava fiera, a mia figlia, che lei aveva "segnato" la propria migliore amica, perché... si era fidanzata con un ragazzo del mondo;
      chi legge deve capire che cosa sono davvero le congregazioni, qual' é il vero obiettivo dell'Organizzazione, per poi trarre le proprie conclusioni.
      Luigi, io non giudico nessuno, apprezzo le tue scuse per le frasi riferite ad uno stupro (anche se di 4.000 anni fa) ma é un dovere di ognuno di noi esprimere il proprio dissenso e dissociarsi rispetto a concetti inaccettabili.
      Questo racconto ti insegna che non é possibile assimilare concetti barbari, di tribù beduine, di nomadi mediorientali, di razziatori, stupratori, pedofili e guerrafondai e farli coesistere con sentimenti cristiani.
      O sei cristiano o credi nell' occhio per occhio.

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    12. giuste considerazioni le tue @beth sarim. sarebbe bello pensare come a volte fai te' che questo e altri racconti del vecchio testamento non siano avvenuti, ma che siano solo delle storie inventate, che comunque sarebbero storie brutte. purtroppo penso che invece siano cose accadute veramente, se no' andrebbero riviste molte cose della bibbia. sono interessanti, come sempre, i tuoi commenti. giusta e azzeccata anche l ultima frase del tuo commento : o si è cristiani o si crede nel occhio per occhio.
      donne : a volte si parla di donne mussulmane, che sono "obbligate" a portare il velo, a coprire tutto il corpo, e ci sono donne che dicono che per loro è normale, che gli va' bene anche così (non ne sono convinto). donne a cui è proibito guidare, in passato anche votare, e altre cose. una cosa che faccio fatica ad accettare, anzi che non voglio accettare, è che il tutto, anche tra i tdG e cristiani in generale, sia derivato dal fatto che si dà la maggior responsabilità ad eva per aver peccato. ma se è così, cosa ce ne possono le donne se eva ha peccato !? anche se non è dato a sapere con precisione, da alcuni versetti biblici si può dedurre che dina non fosse più una bambina, ma probabilmente già una ragazza, o forse una giovane donna. sichem è stato ucciso, ma di dina non è stato scritto altro. anche se sono del idea che sia abbastanza giusto e coerente che i tdG si ritrovino entro il loro gruppo, penso che ai tempi di dina non c erano ancora leggi, a parte quelle "scritte nei cuori", cioè quelle che ogni essere umano ha dentro di sé, quindi c era la possibilità di farsi giustizia da soli, e le cose andavano a volte male, con morti ammazzati e quant altro. erano altri tempi. in questi tempi, le cose sono un po' diverse :
      ci sono più sistemi di controllo, tipo telecamere, smartphone, ci sono molte persone, ci sono securitas, polizie comunali, poliziotti e relative prigioni a fare da deterrente, e altro ancora, quindi c è un po' meno di altri tempi, tempi degli albori del umanità, la propensione a farsi giustizia da soli, a far vendette, e anche vendette esagerate e sproporzionate, questo perlomeno a livello di persone singole, di semplici persone.
      comunque meglio essere un po' prudenti, in generale, e anche nella scelta delle compagnie.

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  6. Premetto che, nel cap. 34 di Genesi (vv.1-31), il nome di Dio, Geova, non compare mai, nondimeno compare la “gran paura di Giacobbe” (v. 30).
    Due dissonanze agli antipodi!
    Un testo “interpretato” deliberatamente dalla Watch Tower Society per alienare le animose simpatie.
    L’effetto complessivo è una storia senza cattivi irredimibili e senza eroi immacolati.
    Su Dina si riferisce che “era solita uscire” con ragazze Ivvee (v. 1), non che la frequentazione fu mai avversata da Giacobbe e dai suoi fratelli.
    Enfaticamente la WTS evidenzia che Dina fu “abusata” dal capo Ivveo, Sichem (v. 2), ma non riferisce che Giacobbe è passivo (v. 5) e non istruisce i suoi figli su come agire?
    Si rimarca ampiamente “l’abuso”, ma non proferisce parola sulla donna, sul dolore, le lacrime, la vita ferita della giovane Dina.
    Nemmeno riferisce la WTS che la violenza, in questo caso particolare, è sola dei maschi.
    Non vede la WTS che il cap. 34 è critico nei confronti di Giacobbe, sia per la sua inerzia, che per le sue critiche ai figli per la violenta vendetta usata.
    Il testo non demonizza Sichem, ma non dipinge nemmeno la famiglia di Giacobbe in una luce positiva, tanto che si usa la stessa parola: “inganno” (v. 13) di Simeone e Levi, usato in precedenza per Giacobbe che riceve la benedizione in vece di Esaù (Gen. 27, 35).
    Con “l’inganno” Simeone e Levi chiederanno la conversione a Israele di tutto il popolo Ivveo, abusando sulla Legge di Dio (come farà secoli dopo la WTS), stabilendo una falsa alleanza per costringere a far circoncidere tutti i maschi adulti (vv. 14-24).
    Approfittando della loro convalescenza (invalidità da circoncisione) attaccano la città, violentano le donne e uccidono tutti gli altri (vv.25-29).
    Perché non riferisce la WTS che la violenza, qui, è solo responsabilità dei maschi, sulle donne?
    Geova si è tirato fuori da questa violenza maschile.
    La storia di Dina è un passaggio straordinario poichè nella dottrina WTS manca qualsiasi tipo di messaggio morale per la tutela della donna.
    Ciò che ci dice l’episodio di Dina non è che Giacobbe o Simone e Levi, avessero ragione, ma piuttosto che ci possono essere situazioni in cui non c’è un giusto corso di azione; dove tutto ciò che fai è sbagliato; dove ogni opzione comporterà l’abbandono di qualche principio morale; stravolgere concetti biblici da parte della WTS è insito del “principio morale”.
    Giacobbe in punto di morte condannerà i suoi figli per quanto hanno fatto.
    Alla fine nessuno ne esce bene.
    Ma la WTS non può tirarsi fuori da questa cultura non biblica: una dottrina impregnata ancora di senso dell’onore e del possesso sul corpo delle donne.
    Quindi la storia di Dina e degli uomini che hanno usato violenza, su di lei, e contro altri uomini, è la storia dei nostri giorni e della nostra società.
    Riscoprire e intendere correttamente questa storia, equivale a scoprire una donna: Dina, rimasta sola, isolata, ostracizzata, bisognosa di aiuto e amore, deve essere per noi “uomini” un esempio rivelatore che deve guidarci al totale rispetto della donna in quanto madre, sorella, moglie o amica, un processo alieno alla sterile dottrina WTS.

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  7. beth sarim..., anzitutto, un saluto a tutti. Anno 1978, Assemblea internazionale di Milano allo stadio San Siro, presentazione del libro Racconti biblici.
    Figura femminile di bianco vestita, un gruppo di ragazze colorate (nell'intenzione del disegnatore era evidente la volontà di evidenziare la differenza fra la vergine Dina e le poco di buono Ivvee), il tizio viene ritratto mentre la guarda con interesse.
    Il mio mentore mi spiegò che se fossi uscito con "quelli del mondo" avrei potuto fare la stessa fine, nei discorsi veniva sempre evidenziata la differenza fra "noi" e "loro".
    In realtà, un mio collega "del mondo" é sposato felicemente da 30 anni con la stessa donna e chi mi faceva lo studio nel 1978 é poi scappato con una pioniera, lasciando moglie e tre figli, quindi?

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  8. ciao @beth sarim, ottimo commento. una risposta si può trovare in geremia 17 : 9.
    (più che il cuore è il cervello).

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  9. Proprio così beth sarim, e la conclusione del paragrafo 20 del libro conferma quanto è stato detto finora su questo tema, si legge: "Qual era stata la causa di questi guai? Dina aveva fatto amicizia con persone che non ubbidivano alle leggi di Dio." Colpa di Dina quindi.
    Eppure le concause erano molteplici, a partire come evidenzia l'articolo dalle scelte fatte da Giacobbe. Ne propongo un altra ipotizzando che i canaanei conoscessero bene le usanze dell'epoca, suggellate in seguito in Deuteronomio 22:28-29 dove veniva sancito che una donna diventava moglie del violentatore, così Sichem che era molto preso da Dina, potrebbe avere escogitato questo piano, difatti poi fece pressione nel mandare il padre a contrattare con Giacobbe per ottenerla in sposa.

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    1. ottimo commento @assuero, solo una precisazione : in deuteronomio 22 : 28 non c è scritto una donna, ma una vergine, e non fidanzata. siamo sicuri che dina non fosse fidanzata ? non è dato a sapere. (discutibile la regola di deuteronomio 22 : 28).
      nel capitolo 34 di genesi, sono descritti i sentimenti di sichem, ma non quelli di dina.
      forse sichem è stato un po' impulsivo e rozzo nel imporre un rapporto sessuale a dina, ma pare che ne fosse innamorato, e l avrebbe sposata. non potrebbe essere che anche dina fosse innamorata o avesse simpatia per sichem ? non è dato a sapere.
      sarebbe interessante sapere perché dina andava tra gli ivvei. non è dato a sapere.
      non si poteva fare in modo di scrivere qualche versetto in più per descrivere non solo cose da uomini ma anche cose di dina ?

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    2. dina avrà avuto la possibilità di avere molte amiche e amici tra la sua gente, nel popolo di Dio, che seguiva le sue regole. c era d avvero bisogno di andare tra altre persone che non erano dalla parte di Dio per cercare nuove amicizie ? niente in contrario ad avere nuovi amici, ma dipende. sareste tranquilli se vostra figlia, giovane e vergine, andasse a cercare amicizie tra giovani che hanno poche regole, che non gli interessa niente o poco della religione e di Dio ? penso di no'. dina sarà stata forse curiosa, e ci può stare, ma anche un po' ingenua e imprudente. ma comunque non è stata solo colpa sua. comunque ripeto, non è dato a sapere tutto nei particolari

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    3. beth sarim..., dalla "fuitina" di siciliana memoria, al "ratto delle Sabine", la storia é piena di uomini che si sono impadroniti con la forza o con l'astuzia del corpo delle donne desiderate.
      Suggerisco un film con Monica Vitti "la ragazza con la pistola", divertente e intelligente analisi sociale della mentalità maschile degli anni 60.
      "Dina e Sichem", ma secondo voi sarà successo realmente?
      Il massacro di uomini innocenti può essere tollerato o minimizzato per difendere l'onore? Dove porta questa letteratura razzista e guerrafondaia?
      L'italiano si nutre dei racconti della passata gloria romana, il francese sogna la grandeur napoleonica, l'inglese l'età vittoriana, l'ebreo cresce coi racconti di Davide, Salomone, i Maccabei, i martiri di Masada, l'arabo mitizza Maometto e l'impero islamico con gli eroi Salah al Din, Khayr al Din e altri.
      Tutti i popoli hanno miti e racconti di un passato macho, guerriero e glorioso, che hanno esaltato e giustificato le peggiori atrocità!
      Un commentatore serio, di fronte a questo racconto, si concentrerebbe sulla barbarie, sullo stupro e sul massacro, magari incoraggiando i lettori a ripudiare queste azioni, analizzare le circostanze che hanno portato degli esseri umani a comportarsi come bestie, mentre la wt tende a semplificare, Dina é stata stuprata?
      L'analisi dei tdg, proposta ai fedeli, é che sia stata una diretta conseguenza dei suoi comportamenti;
      l'equazione per cui lei abbia pagato perché ha frequentato "quelli del mondo" é folle e vuole portare l'adepto ad isolarsi e cercare le proprie amicizie solo all'interno del gruppo, sollecitando le paure degli adepti anziché incoraggiarli a camminare degnamente fra gli uomini.
      Dina era innamorata? Probabile, forse era poco più che una bambina, facilmente influenzabile, cresciuta per essere data in moglie dal padre in base alle esigenze politiche e commerciali, poco più di un oggetto.
      Per la wt lei é il colpevole del massacro successivo allo stupro, la stessa filosofia che porta i tdg a giudicare l'abito delle donne perché provoca i pruriti maschili, a vietare le gonne sopra il ginocchio, i pantaloni attillati, perché possono istigare pensieri impuri;
      a indurre le donne a percepire se stesse come oggetto di complemento rispetto all'uomo come capo della donna, essere giudicante e sovrano.
      Il commentatore serio, analizza il fatto che Sichem, lo stupratore, viene ucciso con l'inganno, insieme agli uomini della sua famiglia, non perché Dina girava nel suo villaggio, ma perché lui era un depravato, mette in evidenza la colpa degli assassini, con questa logica insegna al lettore a condannare il pedofilo, il misogino, incoraggia a pensare alla donna come un essere umano, lei che non va toccata, mai, contro la sua volontà, a prescindere dagli abiti che indossa e dai posti che frequenta.
      Questo deve fare un commentatore serio.

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    4. Aggiungerei beth sarim alla tua precisa analisi, che un commentatore serio dovrebbe pure considerare l'assordante silenzio di YHWH su questa vicenda, manco viene nominato come ha fatto notare @Michel, al versetto 30 c'è un lontano riferimento alla
      "gran paura di Giacobbe" ma nessuna riprensione ai suoi figli per così tanta efferatezza. Mauro Biglino spiegherebbe questa stranezza pensando ad un YHWV che non si interessava molto del pianeta Terra, almeno non assiduamente come fece in seguito, per poi allontanarsi nuovamente durante il periodo dei Giudici e definitivamente dopo Gesù.
      Al capitolo 35:13 poi sembra una scena di Star Trek col teletrasporto:
      "Dopo ciò Dio ascese da sopra a lui nel luogo dove gli aveva parlato".

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    5. Il fatto che Dio non venga nominato mi pare significativo in questo contesto, dove gli uomini hanno agito, tutti, in modo vergognoso.
      Rende questo racconto un resoconto molto umano, dove la spiritualità latita.
      È uno scontro tra culture che ci apre una finestra sul pensiero di popolazioni vissute migliaia di anni fa, dove era lecito farsi giustizia da soli, con risultati disastrosi.
      Alla luce di questo diventa comprensibile la serie di leggi date in seguito ad Israele per gestire molteplici situazioni, tra cui, il matrimonio riparatore nel caso un uomo prendesse con la forza una ragazza. A differenza dei matrimoni sanciti regolarmente, non era concesso divorzio. Per i tempi moderni sarebbe orribile far sposare alla vittima il suo stupratore, ma all'epoca poteva salvare da sanguinose faide.
      Ovviamente la donna era vista in modo diverso e lei stessa sarebbe stata tutelata da questa legge.
      Quando leggiamo la bibbia troviamo racconti storici ed alcuni interventi divini, che spalmati su migliaia di anni di storia umana divengono interventi molto rari.
      Dio si interessa del genere umano? Penso di sì, ma questo non lo rende onnipresente, né sempre pronto a intervenire.
      Ci ha dato la vita, l'intelligenza, la capacità di discernere e desidera che sviluppiamo queste cose, anche lasciandoci raccogliere ciò che seminiamo.

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    6. Indubbiamente per quei tempi una legge era necessaria, in quanto una ragazza vittima di
      violenza non avrebbe avuto l'indipendenza o la possibilità di sposarsi. Non sarebbe bastato nemmeno un risarcimento economico o un sostegno sociale da parte della comunità, in quanto per una donna (si legge molte volte) la meta principale della vita era di dare una progenie al marito. Non era prevista nè desiderata una emancipazione e una libertà come hanno le donne oggi. Io se fossi vissuto a quel tempo però avrei lasciato la facoltà di scegliere se accettare il matrimonio riparatore, oppure di ottenere una dote di risarcimento così la vittima avrebbe potuto trasferirsi in un altra zona e ricominciare una nuova vita. Leggendo il racconto però faccio fatica capire le vie di Dio. Dunque Giacobbe in seguito diventa Israele, e i suoi figli diventano i patriarchi delle 12 Tribù.
      In genesi 49:5-6 Giacobbe descrive Simeone e Levi come simili in quanto a ira e crudeltà. Da Levi ricordiamo che discesero i Leviti. I discendenti di Israele (Giacobbe) furono pure quelli che vendettero il loro fratello Giuseppe... Voglio dire, possibile che Dio non aveva
      di meglio da scegliere? Applicazione odierna, io ci vedo nella reazione esagerata alla violenza su Dina, la stessa vendetta di Israele per l'attacco di Hamas, con oltre 18000 morti (altro che 11 settembre) dei quali 7000 minorenni. Invece di punire solo Sichem, invece di punire solo i capi di Hamas, pagano sempre gli innocenti. Ma siamo nel 2024, la cosa mi genera molta tristezza e amarezza.

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    7. @Assuero C. Non dimentichiamo che la condizione sociale della donna nell’intera Bibbia è del tutto anacronistica, tendendosi a risolve nella frase pietrina del “...vaso più fragile, quello femminile...” 1 Pt 3,7 (TNM 2017).
      Anche se l’accento cade sui mariti sull’essere premurosi con le mogli, mostrando amore, cortesia e riguardo.
      Nel XXI secolo, epoca del movimento di valorizzazione della donna, distorsioni dottrinali (la WTS nè è divenuta maestra) arcaici e obsoleti, fanno dire alla Bibbia concetti fuori dal tempo dove, antropomorficamente, per una dottrina fanatica e becera viene identificata il valore sociale inferiore della donna rispetto all’uomo.
      La WTS è divenuta una degna sostenitrice del concetto d’inferiorità femminile, basti ricercare la voce “Donna(E)” negli Indici e leggere nella loro vastissima letteratura religiosa.
      La Bibbia non insinua minimamente una simile astrazione prediletta a dottrina dalla WTS.
      La WTS ci inzuppa il dito nella dolente piaga.

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    8. sono molto d accordo con i vostri commenti. in particolare sul non dover essere obbligata a sposare il proprio stupratore. aggiungo che è impossibile sapere al meglio cosa è successo tra dina e sichem. la bibbia dei tdG usa la parola violento'. però si può anche dire che di solito gli stupratori non sono mai intenzionati a sposare o convivere con la loro vittima, mentre sichem sì, e pare fosse innamorato. capisco e condivido il ragionamento sulla mascolinità e macismo di certi uomini, ma d altra parte è anche vero che ci sono donne forti e rozze, anche se gli stupratori sono più uomini che donne.
      su dina e sichem non aggiungo altro, in quanto non è dato a sapere molto su di loro. una cosa sicura è che è sbagliato dare la colpa a dina di tutto quello che è successo. se la famiglia di dina avesse accettato le buone intenzioni di sichem, anche senza la circoncisione, tutto si sarebbe risolto meglio e pacificamente. sempre che dina fosse stata d accordo di sposare sichem, se no', sichem avrebbe dovuto risarcire il danno morale e, se dina fosse stata d accordo di portare a termine la gravidanza (se no' sono d accordo per l aborto), sichem avrebbe dovuto provvedere per il mantenimento del figlio, perlomeno fino a vent anni. anche far passare sichem come il mostro di turno è un po' esagerato, non si sa' bene tutto. di sicuro ben più grave la vendetta che ne è seguita.
      (stessa sproporzionalita' per la vendetta dei vari presidenti, netaniao, putin, presidenti americani,......)

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    9. Cito
      "A questo punto Luigi come diceva in un'altro commento Voice è solo un Troll e quindi non dovremmo nemmeno perdere tempo a considerare i suoi commenti"
      ....Oppure è uno che, non potendo zittire un blog che da vita ad interessanti e sottili conversazioni, aggira l'ostacolo 'inquinandolo' costantemente con sconsiderate fesserie che conducono più o meno allo stesso risultato, allontanando e/o distraendo gli utenti.

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    10. pensala come vuoi @voice, e come hai giustamente scritto, si ha, o si dovrebbe avere, il diritto di esprimere le proprie opinioni, quindi è giusto che anche tu lo faccia. ma hai capito poco o niente di me'.
      io mi trovo bene su questo blog, e non è mia intenzione zittire, inquinare, distrarre, allontanare, o altre cose negative, che non ne sono il tipo. uno dei motivi per cui scrivo su questo blog è quello di far riflettere eventuali tdG o interessati a diventarlo, che alcune cose non sono ideali. è anche vero che per provare di raggiungere meglio questo scopo si dovrebbe avvicinare o comunicare di più direttamente con tdG di persona o in altri modi, ma forse così facendo si rischierebbe di più di contristare lo spirito santo, cosa che stando alla bibbia avrebbe per conseguenza l imperdonabilita', cosa che comunque credo poco, in quanto m immagino un Dio buono e comprensivo. comunque provero' di migliorare, anche se non mi sembra di essere tanto sbagliato, ma c è quasi sempre spazio per migliorare. mi fa' piacere che il blog sia vivo e vivace, anzi, sarebbe bello se lo fosse ancora di più, con molta partecipazione, anche nuovi utenti, con tutto il rispetto per gli attuali utenti. non guardare solo al negativo @voice, ma anche al positivo, perlomeno per quanto mi riguarda. ora preferisco non più commentare sul personale, mio o di altri utenti, ma concentrarmi sui post e, come giustamente fatto notare, sul tema/i e scopo/i di questo blog, cioè : osservatore teocratico. buona serata

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    11. nel capitolo 22 di deuteronomio, a parte un versetto che parla di donne, tutti gli altri descrivono delle leggi che riguardano vergini, sia per loro protezione, che anche per eventuali punizioni. c era maggiore considerazione per le ragazze vergini (o anche donne vergini) che per le donne in generale ? (il capitolo prima e quello dopo di deuteronomio 22 non prende in considerazione aspetti legati alla violenza carnale sulle donne. ce ne sono altri ? non ne ho trovati). dina ha gridato ? sichem e dina erano in città o in campagna quando sono avvenuti i fatti del presunto stupro ? qualcuno ha visto qualcosa ? forse non è dato a sapere. una cosa che mi chiedo è perché queste leggi erano valide per le vergini non fidanzate o fidanzate, ma non per le donne in generale.
      comunque se ho ben capito queste leggi sono state introdotte dopo i fatti di dina e sichem. altra cosa che mi chiedo è come facessero a sapere se una ragazza stuprata (o presunta) fosse vergine prima dello stupro.

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  10. ho dei problemi con la connessione internet. riproverò. buona serata

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  11. Povera Pierina l organizzazione per cui a dato tutto oggi la stessa le nega giustizia .Andrea

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  12. Se una persona interessata non può assistere in presenza a causa di problemi di ansia,stress psicologico post covid,con conseguente mancanza di aria nei luoghi chiusi e affollati, può fare tutto su Zoom,studio, servizio, discorsi scuola,il battesimo a casa, magari?

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Grazie per il commento.