martedì 8 dicembre 2020

L'azzardo Morale - Parte 1

conformismo

In questo blog si è già parlato in passato di groupthink o pensiero di gruppo e non starò qui a dettagliare ogni suo aspetto e come questo si manifesta in chi è aduso frequentare l'organizzazione che chiamiamo WT, mi concentrerò solo su alcuni, quali l'illusione di invulnerabilità e le sue dirette e rovinose conseguenze e il narcisismo collettivo che autoalimenta il motore del precedente.

Il pensiero di gruppo è stato teorizzato dallo psicologo di Yale Irving Yanis a cavallo fra gli anni '70 e '80 e può essere grossolanamente così riassunto

“I membri di un piccolo gruppo coeso tendono a mantenere lo spirito di corpo sviluppando inconsciamente una serie di illusioni condivise e di norme relative che interferiscono con il pensiero critico e con la verifica della realtà“ (Janis, 1982, p.35). 

Il termine indica una forma mentis in cui le persone si trovano invischiate quando sono profondamente coinvolte in un gruppo altamente coeso, dove la tendenza a raggiungere l’unanimità prevale sulla motivazione a valutare realisticamente alternative più funzionali di azione (Janis, 1982, p.9).  

Janis sosteneva anche che questa tendenza non risulta essere un fenomeno isolato a un gruppo decisionale in un particolare momento e all’interno di una specifica cultura, ma è un fenomeno potenzialmente pervasivo, in grado di attaccare ogni ambito sociale e generalmente è identificabile da ben specifiche caratterizzazioni sintomatiche. 

Due delle caratteristiche fondamentali del Groupthink sono la tendenza dei gruppi a polarizzare, appiattire e consensualizzare in modo univoco e monotornico i membri di quel gruppo verso un’unica visione comune.  

Il Groupthink può essere classificato come strumento o meccanismo di difesa che agisce deteriorando l’attenzione del singolo.  Semplificando il groupthink ha il fine di salvaguardare coesione, morale e autostima di un gruppo inducendo i singoli a non prendere in considerazione o addirittura a manipolare le informazioni oggettive che fanno a botte con gli assunti e i preconcetti o le linee operative del gruppo.

Poiché il gruppo è sempre stato cruciale per la sopravvivenza dell’individuo, il meccanismo di identificazione e il ribaltamento della propria identità in quella del gruppo rende il pericolo che questo si possa sfaldare troppo da poter sopportare senza scorribande in praterie sconfinate di ansia generate dalla sensazione di vuoto e solitudine; una sensazione che aggetta il singolo nell'angoscia di percorrere la perigliosa foresta di una vita scevra di conforto e di identità, vita che non si capisce e non piace.  

Al fine di dare sollievo a questa ansia spesso si finisce con il negare anche la più clamorosa delle evidenze pur di non assumersi l’onere e il rischio di cambiare e di evolvere.

Social Conformity & Groupthink | PatientSafe Network

A differenza di quanto sosteneva Janis, però, le decisioni di gruppo non stravolgono di certo l’intelligenza dei suoi membri, ma anzi esprimono (dovrebbero esprimere) le finalità collettive del gruppo per raggiungere gli obiettivi nel modo più rapido ed efficace possibile. Per la Psicologia Sociale moderna, quello su cui si basano realmente i processi decisionali di gruppo sono relativi ai meccanismi di formazione stessa del gruppo e della propria identità sociale (Turner, 1991; Turner e Oakes, 1986, 1989; Wetherell, 1987). 

Infatti le dinamiche e i driver che porteranno alla polarizzazione del pensiero nascono dalla necessità degli individui di "mettere etichette" a persone, cose, idee cominciando proprio da se stessi. Un po' come se la raccontava Battiato cercando un centro di gravità permanente. Su questo tema ci sarà il secondo dei due post che avrà tono decisamente più ironico.

Il passo successivo, una volta messe le etichette a tutto, è quello della grande scorciatoia di collegare quelle etichette e i valori che esse sottendono con quelle del gruppo stesso, consentendo di identificarsi in esso; il gruppo poi farà poi il lavoro sporco di dirti chi sei, cosa sei e a cosa devi pensare. 

Essere quindi parte di una categoria, vuol dire condividere con gli altri membri caratteristiche in comune e vuol dire anche fare in modo di risolvere adeguatamente eventuali differenze all’interno di quella categoria. O meglio, come nel nostro caso, cassarle completamente. Fondamentalmente questo accade anche per opinioni, idee e scelte di comportamento. Ecco, quindi, che si dà vita ad un processo di influenza sociale reciproca, nella quale gli individui che si categorizzano nei termini di un’identità sociale comune discutano e negoziano le loro differenze con l’aspettativa e la pressione motivazionale di raggiungere un accordo comune (Haslam, Turner, Oakes, McGarty et al. 1998; Postmes e Spears, 1998). 

Coerentemente con questo, quando è saliente un’identità sociale condivisa, la discussione di gruppo dovrebbe generalmente condurre a convergere verso una posizione prototipica e tale esito è sicuramente prevedibile quando l’ingroup si confronta con un outgroup altamente saliente (per esempio in condizioni di competizione sociale). 

La creazione e l'invadenza del ‘Pensiero Unico Dominante” e la conseguentemente l’assenza di ascolto di ‘Pensieri non Conformi a quello dominante nel gruppo può (e quasi sempre lo fa) rivoltarsi contro il gruppo stesso portandolo a risultati decisionali irrazionali, disfunzionali, poco o nulla efficienti (ricorda qualcosa?) o addirittura esiziali.

L'illusione di invulnerabilità


Un gruppo può vivere un momento di esaltazione coi relativi appartenenti gasati come una lattina di CocaCola che è rotolata giù per 6 piani di scale. Può arrivare a ritenere che qualsiasi cosa si faccia avrà successo a prescindere per non si capisce quale motivo, tipo chessò, nel caso della WT per una implicita benedizione divina intesa come rendita di posizione.
Una situazione questa che, secondo Janis, si accende più facilmente nei gruppi neoformati, laddove l'individuo si sente coccolato e protetto e finirebbe con il fare carte false pur di non rompere l’euforia del gruppo, compresa l'autocensura e la scelta inconscia di rendersi cieco verso le falle che l'ideologia del gruppo mostra. 
L'autocensura diviene una condizione "sine qua non" di sopravvivenza all'interno del gruppo stesso, determinato che ogni critica oggettiva verrebbe vista dagli altri come un attacco al collettivo. 
La paura di essere isolato dal gruppo val quindi bene un autocensura.
La fede, i dogmi o le decisioni adottate dal gruppo vengono ritenute da tutti come valide a prescindere. I membri stessi prevengono le divergenze e insieme al loro leader focalizzano la loro attenzione e il loro impegno solo dove c’è convergenza, sacrificando l’esplorazione di tutte le possibili decisioni o la ricerca di dati che potrebbero rovinare l’unanimità. 
in pratica se nessuno esprime una critica allora viene da sè ritenere che si sia tutti assolutamente d’accordo ma ciò non è necessariamente vero, magari qualcuno avrebbe delle critiche che non esprime.

Credere di essere nel giusto è una condizione normale per un gruppo. perché mai uno dovrebbe aderire ad un gruppo, specie ad alto controllo, se pensasse che questo non sia nel giusto. 

Lo sfascio inizia invece a concretizzarsi quando la rettitudine e moralità del collettivo non è tanto legata a fatti oggettivi e dimostrabili ma piuttosto ad una presa di posizione che prescinde la realtà dei fatti. 
Infatti se siamo così retti, belli, giusti, inquadrati, sbarbati e a norma ISO 9001 perché Dio non dovrebbe sostenerci elargendo tonnellaggi indeterminati di benedizioni anche per le cose più banali di questa vita, su come scegliere la carta igienica ad esempio.

“La miseria psicologica della massa”. Conformità sociale e Pensiero di  Gruppo | La MACCHINA MAIEUTICA

Il passo successivo risulta essere ancora più insidioso ed è una fallacia logica di generalizzazione: se siamo giusti allora deve necessariamente essere giusto tutto ciò che facciamo; tutto può essere razionalizzato, il senso di giustizia ribaltato.
Se si è convinti ad esempio che mentire sia sbagliato ma di fatto vediamo che la leadership non si fa problemi a farlo, allora basta mettere l'etichetta di "guerra teocratica" come didascalia alla menzogna stessa, evitare di stabilire dei casi di specie nei quali la menzogna può essere considerata "guerra teocratica" ed ecco che abbiamo generato una regola "liberi tutti" che consente al gruppo di mentire quando e a chi meglio gli comoda per pararsi le terga come meglio crede.
Siccome però in economia si insegna che "non esistono pasti gratis", la regola precedente ha un costo, è che è quello che ora il gruppo e la sua leadership può mentire pure a te e al resto dell'ingroup. Ogni generalizzazione indebita nel pensiero di gruppo ha un costo ed è un debito che contrai verso verità e coerenza, e prima o poi va pagato.

 In pratica qualsiasi cosa riprovevole il gruppo deciderà di fare allora questi "paraocchi etici" ci impediranno di provarne vergogna; questo almeno finché ci si considera parte del gruppo o fino a che se ne è emotivamente coinvolti; una volta usciti (o persa la fiducia) la guerra non è più teocratica ma con la propria coscienza. 
I paraocchi etici non coprono gli occhi dei membri del gruppo allo stesso modo: ci sono individui che si adattano meglio e chi peggio alle pressioni di conformismo oppure hanno inferiori o superiori necessità di identificazione nel gruppo stesso. Fatto sta che alcuni si liberano più precocemente di questi condizionamenti e assumono apertamente un ruolo critico, in alcuni casi senza uscire dal gruppo assumendosi il poco confortevole ruolo del debunker disfattista, in altri casi invece escono dal gruppo e ne diventano i più feroci critici perché essendo totalmente delusi dall’inganno subito, esorcizzano la riprovazione verso la propria comprensibile debolezza attaccando chi ha lucrato sulla loro buonafede. Chi è ancora sotto l’influsso dei paraocchi etici invece considererà il “traditore” degno di ostracismo e biasimo. Come in un frattale la dinamica del disprezzo / ostracismo di diffonde per omeostasi a tutte le decisioni relative ad ogni aspetto della vita laddove i componenti ravvisino orientamenti mainstream all'interno del gruppo stesso anche se l'oggetto di disprezzo è ancora nell'ingroup: nel catalogo possiamo trovare cure mediche, diete, adesioni a teorie complottistiche varie ecc.

Il pensiero di gruppo è alla base dei più grandi "epic fails"  della storia; in campo militare si possono annoverare esempi quali Pisacane a Sapri, la disfatta della Baia dei Porci per gli Americani, la follia di Stalingrado e la campagna di Russia per i tedeschi, Midway per i giapponesi e la guerra dei sei giorni per gli israeliani, in campo economico si può pensare alla Nokia che è passata dall'essere il maggiore player mondiale nella vendita di cellulari ad una posizione marginale e al fallimento più velocemente di un amen.

Non c'è altra spiegazione se non quanto descritto sopra (per esempio) per il parto podalico che ha portato alla luce su tutti l'hype delirante del 1975 nell'organizzazione, pensato evidentemente dopo un pasto pesante e sostenuto alla bella e meglio da una accozzaglia esegetica solida quanto un carro armato di truciolare inpiallacciato preso all'Ikea e montato male. Non proprio un arma su cui fare affidamento per andare alla guerra della confutazione.

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Ora penso che anche i peggio pasdaran della WT sarebbero imbarazzati dal leggere il materiale riportato sotto; ora che siamo fuori da quello "zeitgeist" di fine anni '60 la lettura di tale materiale auto-apostata ti sbatte in faccia l'evidenza del gaslight nella narrazione attuale sul cosa successe realmente in quegli anni. Non dubito però che costoro riuscirebbero a giustificare questo e anche magari un calcio nei denti, determinato che la deriva attuale ha cambiato la forma ma non la sostanza.

Il fatto stesso che un idea solida quanto una lasagna con troppa besciamella sia potuta fermentare nella massa dei fratelli per quasi una decina d'anni, senza che nessuno alzasse la mano per chiedere chi era il pusher, lascia intendere che ormai la deriva del groupthink era tale da riuscire a produrre un totale scollamento con la realtà dell'intero gruppo.

Una cosa è assolutamente certa, la cronologia biblica avvalorata dall’adempiuta profezia biblica mostra che seimila anni d’esistenza dell’uomo termineranno presto, sì, entro questa generazione! (Matt. 24:34) Questo, perciò, non è il tempo d’essere indifferenti o compiacenti. Questo non è il tempo di scherzare con le parole di Gesù che “in quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre”. (Matt. 24:36) Al contrario, è un tempo in cui ci si dovrebbe vivamente rendere conto che la fine di questo sistema di cose sta per giungere rapidamente al suo violento termine. Non v’ingannate, è sufficiente che il Padre stesso sappia sia ‘il giorno che l’ora’! 

Anche se non possiamo vedere oltre il 1975, è questa una ragione per essere meno attivi? Gli apostoli non poterono vedere neppure fino a questo giorno; non sapevano nulla del 1975. Tutto quello che potevano vedere era un breve tempo dinanzi a loro in cui terminare l’opera loro affidata. (1 Piet. 4:7) Per cui c’è un senso d’allarme e un grido d’urgenza in tutti i loro scritti. (Atti 20:20; 2 Tim. 4:2) E con ragione. Se avessero indugiato o sciupato tempo e si fossero trastullati al pensiero che mancavano alcune migliaia d’anni alla fine non avrebbero mai terminato la corsa posta dinanzi a loro. No, essi corsero strenuamente e velocemente, e vinsero! Fu per loro questione di vita o di morte. — 1 Cor. 9:24; 2 Tim. 4:7; Ebr. 12:1.

TDG '69 1/2

Sinceramente ho fatto fatica per anni a capire come un rabbercio simile potesse essere preso acriticamente da un lettore con un QI solo leggermente superiore a quello di un minus habentes. La razionalizzazione dell'inconsinsistenza dottrinale che emerge mettendo assieme l'urgenza dei primi cristiani e un target apocalittico fissato 1915 anni dopo è puro dadaismo pseudologico: la soluzione è "beh non sapevano nulla del '75, poracci, hanno dovuto prenderli in giro altrimenti non avrebbero lavorato" se non si spiega con il groupthink si spiega con la marijuana

Dal pensiero di gruppo al narcisismo collettivo

Il narcisismo è definibile un auto-atteggiamento che, portato ad extrema ratio finisce con assumere connotazione patologica. Paradossalmente il narcisista è tutto meno che sicuro del proprio essere, anzi presenta numerose fragilità che impongono al soggetto un atteggiamento di difesa da attuarsi mediante la costruzione di un immagine grandiosa di se tutta costruita nella mente nell'individuo che poi cercherà in ogni modo di attualizzare.

Il narcisismo è la frustrazione, la rabbia e la violenza che scaturisce nel bambino quando non vede soddisfatti i suoi desideri che partono dal pacchetto di patatine fino ad arrivare alla casa pagata da papà, quando si accorge di non essere il figlio prediletto o la più bella del reame, quando da adulto continua a pensare che tutto sia dovuto, che chi ha di più non lo meriti e che lui sia la vittima della storia senza mai assumersi la responsabilità delle sue azioni.

Narcisismo overt e covert: le due facce della stessa medaglia - Ilaria  Rossi - Psicologa psicoterapeuta

La versione collettiva del narcisismo segue le stesse logiche: arricchire di aspetti positivi l’immagine del proprio gruppo di appartenenza

Tuttavia enfatizzarne le qualità e fare in modo che esse si concretizzino non è nulla di male; la forma patologica di narcisismo collettivo deriva facilmente da un groupthink "cronico" che porta all'eliminazione di un giudizio oggettivo: il gruppo è perfetto (o i migliori fra gli imperfetti dopo un enorme esercizio di umiltà talmente faticoso da richiedere armadi di tergisudore), non ha difetti solo grandissimi pregi, il gruppo è quello eletto da Dio, tutte le accuse mosse nei sui riguardi sono infamanti bugie (di apostati). la critica verso il gruppo è vissuta come attacco "ad personam" e scatena reazioni verbali spesso violente e nel migliore dei casi sconnesse. Il gruppo di per se è impegnato in mille modi per fornire una immagine positiva di se esagerando di ordini di grandezza i presunti successi (se non ve ne sono, si inventano, che problema c'è) e occultando i propri fallimenti.

Basti leggere come viene narrata la costruzione di due palazzine appaltate per la Betel di Bologna, dove si favoleggiano improvvise crisi economiche che hanno devastato l'area, aziende che barcollano, tutto che rema contro, alluvioni, terremoti e cavallette, ma grazie all'aiuto di Dio si è riusciti a tirar su baracca. 

Viene dunque da chiedersi come tutte le decine di migliaia di cantieri in Italia attivi nello stesso periodo siano riusciti a combinare qualcosa senza l'imprimatur divino. La narrazione ripulita reciterebbe: "Volevamo fare un palazzone usando i fratelli aggratis per rimodernare un rudere che abbiamo pagato troppo, abbiamo fatto casino con l'antisismica e anche coi progetti di adeguamento che hanno spese inaffrontabili. Abbiamo appaltato ad un azienda esterna e nessuno ha verificato il fatto che avesse già in libri in tribunale per fallimento. Siccome l'economia in zona tirava abbestia in quel periodo, per un po è andata, poi son comunque falliti e il cantiere è stato rilevato da un altra azienda. E' andata bene: abbiamo accumulato un ritardo di circa 5 anni e un aggravio dei costi incomunicabile ai fratelli. Quindi la benedizione è evidente, contribuite"

La logica è quella di Frankenstein Junior: "poteva andare peggio: potreva piovere"

Palermo, poteva andare peggio. Poteva piovere

Secondo lo studioso Erich Fromm, il narcisismo sociale è alla base di fenomeni come il razzismo, le cui conseguenze possono essere molto pericolose. 

Esattamente come il narcisista patologico è fortemente allergico alla critica diretta nei propri confronti fino ad allontanare tutti coloro che se ne rendono colpevoli, il narcisismo collettivo può condurre a guerre o a profonde divisioni sociali e famigliari se il gruppo di riferimento (ingroup) è calato all'interno di una società di pari. 

Il gruppo narcisista si raggruppa attorno ad un leader carismatico (nel nostro caso leader autoreferenzialmente divino per procura) che esalta tutte le qualità del gruppo e su cui i singoli membri proiettano il loro narcisismo: proteggere, ed esaltare il leader significa proteggere ed esaltare se stessi, una sorta di meccanismo di retroazione.

Da dove viene, dunque, il narcisismo collettivo? Poiché l’uomo è un essere sociale, si riconosce nel gruppo a cui appartiene, il narcisista collettivo si identifica nel gruppo che diviene un prolungamento del suo ego e proietta sul gruppo la sua immagine grandiosa e permalosa, la sua suscettibilità, nei casi più gravi il gruppo diviene un’icona sacra, intoccabile, incriticabile e quando il gruppo è sminuito egli vede crollare tutte le certezze e le sicurezze riposte in esso. L’attacco al gruppo diviene attacco alla sua stessa persona, al suo sé, alla sua autostima, al suo stesso orgoglio.

Il narcisista collettivo soffre quando il suo gruppo è criticato, si deprime quando subisce una sconfitta e diviene violento (o rabbioso) quando il gruppo è attaccato, quando l’immagine collettiva viene messa in discussione, il narcisista si difende attraverso un atteggiamento "selvatico" di attacco o fuga.

Il narcisista, così come la versione sociale del narcisista, nega la sua umanità per esaltare l'immagine, finendo per de-umanizzare l'umanità dell'altro riducendola a immagine deformata e stereotipata dalla definizione che ne ha dato. 

Così nel caso TdG, si riesce a superare l'orrore di una narrazione dello sterminio di 8 miliardi di persone ad Armagheddon, bimbi e persone distanti anni luce dalla propria cultura comprese. Se queste non sono persone ma solo stereotipi di agnostici, apostati, persecutori, atei, omosessuali ognuno con le proprie caratteristiche tecniche di fabbrica allora va bene, che inizi la carneficina.

Va bene pure rinnegare i figli deformando ad uso e consumo la scrittura per adattarla alla bene e meglio alle esigenze del proprio narcisismo sociale di fondo


Un bambino che non venga abbracciato dal suo villaggio, lo brucerà per sentirne il calore.

Proverbio africano


Lo psicologo politico Jerrold Post ha condotto studi relativi alla dinamica leader seguace di tipologia narcisistica. Post ritiene che il narcisismo collettivo sia esibito come un insieme di narcisisti individuali e discute di come questo tipo di relazione emerge quando un leader carismatico narcisistico fa appello a seguaci narcisisti "affamati di ideali". 

Una caratteristica importante della relazione seguace del leader sono le manifestazioni di narcisismo sia dal leader che dal seguace di un gruppo. All'interno di questa relazione ci sono due categorie di narcisisti: il narcisista affamato di specchio e il narcisista affamato di ideali, rispettivamente il leader e i seguaci. La personalità affamata di specchio cerca tipicamente un flusso continuo di ammirazione e rispetto dai suoi seguaci. 

Les Amants (Gli Amanti), di René Magritte Dell'opera esistono due versioni,  entrambe datate 1928, la prima attualmente è c… | Rene magritte, Magritte,  Arte famosa

Al contrario, il narcisista affamato di ideali trova conforto nel carisma e nella fiducia del suo leader affamato di specchio. La relazione è in qualche modo simbiotica; poiché mentre i seguaci forniscono la continua ammirazione necessaria al leader affamato di specchio, il carisma del leader fornisce ai seguaci il senso di sicurezza e lo scopo che il loro narcisismo affamato di ideali cerca. Fondamentalmente sia il leader che i seguaci mostrano forti sentimenti collettivamente narcisistici: entrambe le parti cercano maggiori giustificazioni e ragioni per amare il loro gruppo il più possibile. Forse l'esempio più significativo di questo fenomeno sarebbe quello della Germania nazista. 

Il carisma di Adolf Hitler e i suoi discorsi polarizzanti soddisfacevano la fame del popolo tedesco di un leader forte. I discorsi di Hitler erano caratterizzati dalla loro enfasi sulla "forza" - riferendosi alla Germania - e "debolezza" - riferendosi al popolo ebraico. Alcuni hanno persino descritto i discorsi di Hitler come "ipnotici" - anche a persone di lingua non tedesca - e le sue manifestazioni come "guardare l'ipnosi su larga scala". Il carisma di Hitler convinse il popolo tedesco a credere di non essere debole e che, distruggendo la debolezza percepita tra loro (gli ebrei), avrebbero rafforzato la propria forza, soddisfacendo il loro desiderio di forza affamato di ideali e accontentando il loro specchio -affamato leader carismatico. [ Narcisismo collettivo - https://it.qaz.wiki/wiki/Collective_narcissism ]

Non mi pare necessario dettagliare ulteriormente le similitudini con l'attuale deificazione dell'organizzazione WT.

La deriva ipnotica è abbastanza chiara anche nei discorsi e nei contenuti del Broadcasting. L'eloquio è divenuto lento e innaturale con ripetizioni ossessive di termini, truismi come se non ci fosse un domani, interruzioni di modulo, appelli continui all'emotività e all'identificazione, polarizzazione degli scarsi contenuti presentati, ragionamento dicotomico e l'abbraccio finale del " vvii vooogliaaamo mmmolto bbbbeeeennne" che nel sentirlo fa scattare simbolicamente l'automatismo in latino maccheronico "in omnia pericula tasta testicula" ad esorcizzare l'incipiente fregatura.

Diversamente però dall'esempio citato di Hitler, qui abbiamo un livello di PNL dozzinale, di marca "amiocugginocheseneintende" e una armata da operetta di fratelli convinti di conquistare il mondo a botte di presentazioni confezionate con logiche circolari.

1975 reloaded

Dove si colloca quindi l'azzardo morale in tutto questo?

L'azzardo morale è una condizione in cui un soggetto, esentato dalle eventuali conseguenze economiche negative di un rischio, si comporta in modo diverso da come farebbe se invece dovesse subirle. [Treccani]

Facendo una applicazione pratica si può affermare che chi sottoscrive una polizza Kasko per il suo autoveicolo o ne conduce uno aziendale è sicuramente meno attento a prevenire danneggiamenti del mezzo stesso, non dovendone pagare di tasca propria le riparazioni. In questo caso però si inserisce una rilevante "asimmetria informativa" per la quale il soggetto che si assume il rischio si illude, a seguito di informazioni parziali, di non doverne subire le conseguenze mentre il beneficiario dei rischi assunti dal soggetto stesso (l'organizzazione) si guarda bene dall'assumerseli.

Nel caso TDG l'azzardo morale può essere riassunto in poche righe da questo Ministero del Regno del 6/74 pp. 1-3

8 Esaminando attentamente e in preghiera le nostre circostanze, possiamo anche riscontrare che siamo in grado di dedicare più tempo e più energie alla predicazione in questo periodo finale prima che finisca il presente sistema. Molti fratelli e sorelle fanno proprio questo. Lo si vede dal numero di pionieri in rapido aumento. 9 Sì, dal dicembre del 1973 ci sono stati ogni mese nuovi massimi di pionieri. Ora vi sono 1.141 pionieri regolari e speciali in Italia, un massimo senza precedenti. Ciò equivale a 362 pionieri in più che nel marzo del 1973! Un aumento del 46 per cento! Non si rallegrano i nostri cuori? Si odono notizie di fratelli che vendono la casa e i beni e dispongono di trascorrere il resto dei loro giorni in questo vecchio sistema facendo il servizio di pioniere. Questo è senz’altro un modo eccellente d’impiegare il breve tempo che rimane prima della fine del mondo malvagio. — 1 Giov. 2:17. 10 Condizioni come salute cagionevole o responsabilità familiari possono limitare la vostra partecipazione al ministero di campo. Tuttavia, nelle file dei pionieri ci sono molti che hanno limitazioni fisiche, e alcuni hanno la famiglia a carico. Ma questi fratelli e sorelle riescono a disporre le loro cose per adempiere le loro responsabilità e dedicare al ministero di campo 1.200 ore all’anno, una media di 100 ore al mese, ciò che si richiede dai pionieri.

Come si nota si esalta il comportamento completamente irrazionale di persone che per fare a gara a "chi ci crede di più" si son messe a licenziarsi, liquidare tutto e in preda al delirio collettivo andare a dichiarare una fine totale poggiata su conclusioni che stavano su con una molletta.

Azzardo morale negli Em - Fondi e Sicav

Ovviamente questo contribuiva ad aumentare e ad elevare a potenza l'hype autosdistruttivo con persone sempre più addormentate nella capacità di percezione. Nulla di diverso da una bolla speculativa di borsa. 

Personalmente conosco diversi che si sono effettivamente comportati in quel modo, gente che s'è impallata di debiti perché tanto non li avrebbe pagati o che si è venduta casa per 4 spicci per fare un anno da pioniere mantenuto, conducendo poi una vita di miseria, magari mollando il lavoro pochi anni prima di aver maturato i diritti per la pensione. 

E' vero in molti son rimasti, ma la dinamica alla base è più avvicinabile a quella del giocatore d'azzardo che non può ritirarsi dal banco mollando il gioco, pensando che così facendo non potrà più recuperare la perdita. Per molti che conosco, la volontà di arrivare alla fine dei propri giorni allo stesso modo con cui si è condotta la propria vita ha a che fare con la paura di mandare in malora il tempo investito (sebbene si sappia inconsciamente di averlo buttato nel rusco) e che quello rimasto non abbia valore.

Dopo essere parzialmente rientrata nell'alveo della realtà nei due decenni successivi, la fratellanza aveva apparentemente ripreso il controllo della programmazione della propria vita con la maggioranza della "generazione X" a condurre un ciclo dell'esistenza nel minimo sindacale della sanità mentale. 

Ciò nonostante la necessità costante di steroidi e anfetamine spirituali atto ad alimentare il modo ossessivo compulsivo di vivere la spiritualità stessa proposto dall'organizzazione ha finito con il riportare pericolosamente fuori dall'alveo la generazione successiva (i millennials) e quella ancora successiva (la Z generation), pompata poi da genitori stessi ansiosi di tenere al riparo i figli dal confronto con le idee, pena la polverizzazione della famiglia stessa se qualcuno malauguratamente volesse scegliere diversamente per la propria vita.

La polarizzazione di queste giovani generazioni è ancora più netta perché la pressione esercitata dal gruppo e dall'organizzazione sulle loro scelte fin dalla tenera età si è fatta più grande. 

Si vede da una parte una percentuale di giovani che non avendo ancora investito nulla della loro vita in questa organizzazione non ha difficoltà a lasciarla (o a non aderire mai formalmente) e dall'altra una fazione di bambinoni che cresce senza la necessità di programmarsi un futuro, costruirsi una identità, capire cosa piace e non piace, prendersi responsabilità. Tutte cose delegate all'organizzazione. 

Se fra i figli di TdG la percentuale di giovani adulti nei millennials mentalmente terraformati e plasmati dal fatalismo WT è leggermente maggiore rispetto a coloro che lasciano, sembra invece che dalla Z generation in poi la quantità di transfughi sia ragguardevolmente più alta. 

Oltreoceano pare superi l'80-85% di giovani TDG che non si riconosce nella religione dei genitori. Mi sembra di notare come in USA il problema università non sia la causa principale delle defezioni, ma piuttosto il college diventa un pretesto per staccarsi dall'ambiente familiare e da un sistema di valori che non si vuole condividere.

Il risultato è che continua ad aumentare la massa amorfa di ragazzi che arrivano nel momento topico della propria vita in cui decidere cosa farne senza nessuna idea ne voglia di decidere. D'altronde son cresciuti con l'idea che non sarebbero mai arrivati a questo punto (di doversi assumere responsabilità) nel sistema di cose presenti; sono stati anche cresciuti in un ambiente iperprotettivo e l'idea di doversi calare nella gabbia di leoni del lavoro e affilare gli artigli per competere è l'ultimo dei loro desideri, spesso non si sentono all'altezza.

Relativamente ai figli allineati invece si riscontra spesso un'atteggiamento narcisista nemmeno troppo larvato, fomentato dal fatto che l'imprinting che arrivava dal lato genitoriale e dall'ambiente era quello di un amore "erogato" sulla base di quello che facevano e non per quello che erano. Di conseguenza hanno sviluppato maschere atte a "far brillare di gioia" la controparte (genitori, ambiente sociale) sulla base delle loro azioni e dichiarazioni per ottenere in cambio approvazione ed esaltazione del se. Una sorta di riflesso pavloviano.

Negli ultimi 15-20 anni è arrivata nella "stagione adulta" la generazione di figli cresciuti a pane e WT con questo livello di pressione della propaganda e si cominciano a vedere gli impatti di questo modus operandi.

Qui in zona la quantità di ragazzi inquadrati che raggiunti i 30 anni non ha mai lavorato, non si sa tenere un lavoro o non ha proprio intenzione di andarci è vicina al 30% se non superiore. Ci sono schiere di  sempre-adolescenti di 25-30 anni che hanno fatto scuole superiori che non interessavano solo perché apparentemente in quelle l'ambiente era meno degradato oppure impegnava poco con gli studi, pazienza se non ti piace o non offre sbocchi lavorativi tanto manco arriverai a finirla giacchè armagheddon arriverà prima che tu possa fare l'esame di maturità, figurarsi un lavoro. 

Un lavoro che piace è una colpa, un lavoro di pulizie a nero o il baby sitting sono il golden standard, l'etica del lavoro semplicemente non esiste come valore. Se di sesso maschile costoro generalmente vengono prima possibile arruolati in nomine prima che possano scendere dalla ruota dei criceti, mandandoli come carne da cannone a dispensare consigli a famiglie più adulte alla canna del gas, altra carne da cannone. Se giovani donne è implicito che debbano fare opera di pioniere o sono "implicitamente da ostracizzare". Oppure si può partire per un eterno Erasmus teocratico, viaggiando il mondo nei luoghi (di villeggiatura) dove il bisogno è maggiore, senza ovviamente lavorare.

Una montagna di questi giovani è rientrata causa pandemia e non si può non notare lo smarrimento di costoro di fronte all'impotenza a cui la realtà li ha messi di fronte, esattamente come quelli-e / quelle coppie precocemente esodati da brillanti carriere betelitiche che continuano a far "missionari" a casa propria o nel proprio paese finanziati dai genitori.

Non c'è quasi progettualità nella maggior parte degli under 30 allineati, non c'è entusiasmo che non abbia riflesso plasticoso delle frasi fatte e delle mete fissate da altri. Io, ma è niente più che opinione, non penso sia possibile vivere felicemente con obiettivi che non si vivono come propria emanazione di una passione, figurarsi senza progetti ne obiettivi.

C'è una quantità non marginale di fratelli prossimi ormai alla quarantina che ha vissuto sul rasoio economico per i precedenti 15 anni e cominciano ad essere stanchi dopo aver sacrificato futuro e possibilità di avere una famiglia regolare e che tutt'ora non programmano la loro vita oltre 6 mesi / 1 anno, continuando a prediligere scelte di cortissimo respiro, nonostante basterebbe l'osservazione del fatto che tutti i "superstiti" delle generazioni precedenti che hanno condotto il loro medesimo sistema di vita e che non sono ancora "saltati per aria" siano in larga parte pieni di problemi, laddove non di astio. 

Si preferisce continuare a concentrarsi sulle poche eccezioni felici piuttosto che la rovina che spesso decisioni di questo tipo hanno causato. Tornando al grouthink, è come se lo definissimo positivo citando l'esempio della sciagurata armata Brancaleone della spedizione dei Mille, che in virtù proprio dell'esser sciagurata arrivò a successo, omettendo di vedere come un armata di milioni di soldati e meglio armata dei nemici quali il 3° Reich proprio causa di una serie di decisioni ascrivibili ad appiattimento del pensiero a quello del leader carismatico riuscì a perdere un continente già conquistato e un vantaggio strategico e tecnologico larghissimo, fino all'annientamento e mille altri esempi come questo.

Oltre i luoghi comuni della psicopatologia - Luci e ombre sul Disturbi  Narcisistico di Personalità | CriticaMente

Una condizione lavorativa raffazzonata e di sopravvivenza o al margine dell'economia emersa è documentata anche dalla quantità di dichiarazioni dei redditi che girano il 5 per mille all'organizzazione. Su un totale di 250k fratelli con una età media elevata abbiamo circa 65k dichiarazioni con 5 per mille in favore dell'organizzazione.

Se eliminiamo la quantità di pensionati da quel numero e la quantità di fratelli che nel bene o nel male nelle regioni del nord (nella maggior parte dei casi) ha un lavoro in regola, restano enormi aree di territorio nel quale chi lavora, lavora in nero, saltuariamente o percepisce prebende statali o campa con i redditi a cascata di genitori o nonni. 

Solo 1/4 dei fratelli risulta quindi percettore di reddito (il 60-70% nella popolazione generale fra popolazione attiva e pensionati) e probabilmente solo il 12-13% dei fratelli ce l'ha da lavoro dipendente regolare, con una media stipendio lordo anno di meno di 20k / anno su una media nazionale di 28,5k. 

Va da se che almeno qui in terra italica questo è un gruppo sociale che avrà autonomia finanziaria fino ad estinzione dei Boomers e delle loro pensioni.

Ecco come nel lungo termine l'azzardo morale inculcato dalla WT ai suoi aderenti per cercare di drenare ogni tipo di risorsa alla lunga vada a ritorcersi contro se stessa, laddove non vi siano rimaste più risorse da drenare.

Dal mio punto di osservazione vedo una stagnazione ultraventennale della quantità di contribuzioni (in 7-8 congregazioni) a fronte di un aumento del costi lineare nel corso del tempo. Dove prima c'era un avanzo del 50% ora si arrivava al pelo a coprire le spese in epoca pre-covid, mentre durante la pandemia si bussa a danari anche localmente oltre che dalle parti in programma, perché non si fa più la patta.

Al netto dell'inflazione infatti (dati indice nazionale) i 100 euro-equivalenti del 1998-99 sono 47 attuali, quindi tutto torna.

Dal mio punto di vista abbiamo a che fare con una fratellanza che coscienziosamente ha rinunciato a pensare, condizione nella quale ci si trova anche molto bene,  che deve affrontare il Deserto dei Tartari e non ha idea che la sabbia che calpesta non è quella di una spiaggia. Soprattutto non s'è accorta che ha praticamente finito l'acqua.

Coraggio, il secondo pezzo del papiro sarà molto più ironico e molto più breve


Gatto di Schroedinger



Bibliografia (oltre a quella citata nel testo)

Putnam, A.L., Ross, M.Q., Soter, L.K., Roediger III, H.L. (2018). Collective Narcissism: Americans Exaggerate the Role of Their Home State in Appraising US History. Psychological science.
Wan, W. (2018). America is a nation of narcissists, according to two new studies. The Washington Post.

altre letture sul tema

42 commenti:

  1. Ottimo Gatto di Schroedinger, purtroppo da ragazzo non avrei ne pututo ne saputo capire le implicazioni della psicologia di gruppo degli esseri umani, ma non è mai troppo tardi grazie per aver condiviso.

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    1. Gatto di Schroedinger9 dicembre 2020 alle ore 23:47

      Tommaso, mi piace pensare che senza il mare magnum di errori (compresi quelli di valutazione) fatti nel corso della vita non saremmo quello che siamo ora e non avremmo la saggezza che ci si è costruiti poi. Si spera solo di non aver fatto troppi danni nel frattempo.

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  2. Eccezionale Gatto! Hai analizzato in chiave scientifica quello che è sotto gli occhi di tutti (se solo vogliono). A volte mi chiedo come sia possibile che una organizzazione umana riesca ad avere un tale potere coercitivo mentale su masse di persone e nel corso di molti anni. E mi rattrista quando penso a tante persone intelligenti che ci sono nelle congregazioni (miei amici e non), che non si permettono mai di pensare con la propria testa. Questa chiusura mentale rende nei fatti assolutamente sterile qualsiasi approccio di analisi biblica "sincera", nonché blasfeme tutte le applicazioni che se ne vogliono trarre (vedi tutte le regole e regolette nonché circolari come se piovesse). Grazie 1000 davvero, continua così....

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  3. Post monumentale Gatto, davvero un bel percorso analitico intenso da leggere tutto di un fiato oppure un po' alla volta giusto per non perdersi i tanti riferimenti che la fratella vive percepisce ma tante volte per lo stato di shock non si percepisce oppure semplicemente si impara a far finta di non vedere.

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    1. Gatto di Schroedinger9 dicembre 2020 alle ore 23:04

      grazie @Capitan Kirk e @Nonsense. Fra l'altro per infilarci un immagine ho involontariamente fatto un rollback al testo senza correzioni ortografiche.. provvedo a sistemare lo sconquasso sintattico

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  4. Tommaso dice "Ottimo"., Nonsense dice "Eccezionale " si argomento ottimo ed eccezionale per affondare il coltello nella piaga, di chi quei momenti gli ha vissuti , ed era sicuro che quell'indotrinamento che la Wts e il Cd di quel tempo che camminando sulla riva del fiume vide la li suo corpo riflesso dall'acqua del fiume placido , si innamoró di se stesso , fosse tutto vero , e i malcapitati credettero proprio , che la wTS e il CD di quel tempo fosse veramente qualcosa di bello di attraente , e quel che diceva fosse vero giusto e razionale , su qui credere e far suo tutto ció che dicevano come se fosse il suo stesso pensiero , pensando che come la WTS e il CD avevano fatto credere che fosse la cosidetta lingua pura della veritá e in tutto il monto i testimoni di Geova credevano che tutto ció provenisse dalla bibbia. Purtroppo triste a dirsi ,ministero del regno 1974 fui proprio io a trattare quella parte , dando enfasi alla fine imminente, Purtroppo come all'ora , anche oggi non si puó contestare nulla , il "Narciso" dev'essere sempre e accettato al di sopra di tutto e di tutti, come il piú, il piú, piú . piú,piú bello il piú veritiero etc etc., pena l'ostracismo.

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  5. Ministero del Regno 1974 KM o/74 pp.5-6.- " A TUTTI i dedicati servitori di Geova.
    6 ottobre 1974 . - Cari fratelli, bla bla bla bla............ É dunque bene che noi tutti ,individualmente ,pensiamo sul serio e in preghiera a come impieghiamo la nostra vita nella parte finale degli "ultimi giorni". Se la grande tribolazione cominciasse domani , quale sarebbe la nostra condizione dinanzi a Geova?
    " ASSOLVIAMO LA NOSTRA RESPONSABILITÁ VERSO IL MONDO DEL GENERE UMANO.
    Considerate quello che state facendo per assolvere la vostra responsabilitá verso quelli che non sono ancora approvati servotori di Geova . La loro vita é in grave pericolo nella grande tribolazione che si avvicina a grandi passi . Siete sensibili al loro urgente bisogno di aiuto? Sono le vostre circostanze tali da che potreste fare cambiamenti nel vostro modo di vivere per partecipare in piú larga misura all'essenziale opera di dare avvertimento e aiuto,opera che presto finirá? questo non vuol dire che devi usare le tue energie fino al limite ,non dedicando assolutamente tempo allo svago. bla bla bla... ma il modo in cui impieghi il tuo tempo dovrebbe rivelare il supremo desiderio del tuo cuore é quello di dare prova che sei un leale collaboratore di Geova Dio,che ti metti nella posizione d'essere da lui pienamente impiegato per aprire il cuore dei tuoi simili affinché accettino la veritá ,-1Cor.3:9-;Atti 16:14.-Bla bla bla.....Non é questo periodo finale degli "ultimi giorni"il tempo appropriato per intensificare l'attivitá?Non vogliamo essere accusati della colpa di spargimento di sangue per essere stati indifferenti verso la situazione critica delle persone del nostro territorio ( si paragoni Ezechiele 3:17-19). E questo ci accadrá come gruppo . bla bla ,bla bla.......questo non é certo il tempo di farsi distrarre d'avere una confortevole posizione.............non abbiamo inoltre nessuna assicurazione che alcuno dei nostri beni materiali sopravivrá alla grande tribolazione , ricordate Lot ,egli perse la casa e altri beni materiali..................Se lo farai , potrai avere la certezza che, in qualunque momento scopi "la grande tribolazione" , non sarai preso alla sprovvista e non cadrai , ma continuerai a rimanere in piedi come approvato servitore di Geova .- Riv.7:14-17. capito l' antifona , questi pochi rimasti di quel tempo , si sentono dire che é ora il tempo in cui é prossima lo scoppio della grande tribolazione,

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    1. Virgilio le tue considerazioni fanno terribilmente rima con l'adunanza di questa settimana. Concreta nelle intenzioni e davvero un out out alla stabilità famigliare.

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    2. @virgilio quel ministero del regno si trova ancora nella wactower library?

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    3. Gatto di Schroedinger9 dicembre 2020 alle ore 23:07

      Si Roberto, nella biblioteca online lo trovi come indicato nel testo è il ministero del regno di giugno 1974 (Ministero del Regno del 6/74 pp. 1-3)

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    4. Gatto di Schroedinger10 dicembre 2020 alle ore 10:11

      @Capitan Kirk: si quell'adunanza qui è stata come Mosè, ha diviso le acque. Da una parte una folla manichea che faceva a gara ad estremizzare ancora più (tipo tutti i disassociati sono ribelli e provano odio immotivato per Dio) ciò che già era di per se era inascoltabile, dall'altra parenti piangenti di disassociati su cui si continuavano a sovraccaricare i sensi di colpa. Quando sei abituato a disumanizzare e a stereotipare le "persone di fuori", poi è un attimo farlo anche con quelli di dentro e, come in un domino, trovarsi poi ad essere il prossimo della fila.
      Questo tipo di pensiero è un debito di semplificazione che contrai verso realtà e verità, un debito che prima o poi ti troverai a dover pagare. Ovviamente caricato di interessi. Ovviamente a strozzo.

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    5. Poi qualcuno mi chiede il perchè di tanto amaro e livore nei confronti di questi personaggi.
      Come fai a non andare in bestia quando nonostante tutte le str....te rifilate da oltre mezzo secolo a questa parte, si continua a ricalcare lo stesso percorso, con le stesse parole, gli stessi termini, le stesse frasi stereotipate, le stesse paternali che ai tempi di quel ministero del 74 convinsero tantissimi fratelli a scelte che avrebbero pagato caro decenni dopo?

      E si continua così candidamente, ..come se tutte le boiate scritte in tonnellate di letteratura stampata ce li fossimo dimenticati.
      Un merito bisogna comunque riconoscerglielo...quello di essere stati bravi a creare una quadratura mentale univoca e radicalizzata che a quanto pare continua ancora a funzionare bene e su molti, non solo di recente reclutamento ma anche di quelli che sono ancora dentro da decenni.

      Le adunanza che si continuano a tenere, e che rifilano praticamente lo stessa brodaglia riscaldata dei vari decenni passati sono la conferma!

      Funziona ancora tutto a meraviglia nonostante tutto!

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  6. si si trova ancora ,come dice Gatto , te lo dá su crome (su firefox no), vai su ministero del regno digiti Settembre 1974 settembre e vai a tutti dedicati servitori di Geova , cé la versione completa formata da 4 paggine.

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  7. Un po' come il pensiero di gruppo che porta a pensare che i governi agiscano per il nostro bene, che la pandemia sia come ce la raccontano, che il vaccino sarà la panacea di tutti i mali, che il mondo riprenderà a correre come prima...cercano continuamente Bias di conferma in questa direzione senza capire che siamo giunti al termine della corsa. La watchtower/ Babilonia sta per crollare e non si avvertono di nulla

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    1. Gatto di Schroedinger10 dicembre 2020 alle ore 12:50

      Un po come il pensiero di gruppo che porta a pensare che ci sia un unico complotto globale orientato a governare il mondo con un non ben precisato nuovo ordine mondiale, che la pandemia non esista usando ogni genere di cherry picking conosciuto all'uomo per sostenere la loro ipotesi di complotto fondate su sifonati di aria. Babilonia la grande non esiste più dal 70 dc e non ne sentiamo più il bisogno.

      Vedi, senza argomentazioni a sostenere le proprie affermazioni vale tutto e il suo contrario.

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    2. Mi pare che il tuo pensiero venga da un gruppo molto più grande del mio. Le argomentazioni ad ogni mia affermazione le trovi sui libri che ho scritto e sul blog rifugiatidipella.com

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    3. Gatto di Schroedinger10 dicembre 2020 alle ore 16:49

      Ma sai la numerosità del gruppo risulta completamente ininfluente rispetto al livello di follia che si può raggiungere.
      Ci sono persone che se la cavano agevolmente da sole nel riuscire a produrre pregevoli congetture di delirio barocco-rococò.
      Poi si sa, in due le cose vengono sempre confezionate meglio.
      https://www.libreriauniversitaria.it/follia-due-contagio-psichico-psicosi/libro/9788894898026

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    4. Gatto di Schroedinger10 dicembre 2020 alle ore 16:56

      Visto che ti piace leggere puoi magari farti un giro su PubMED e leggerti i circa 30 milioni di articoli scientifici di campo medico (saranno 0,3-0,5 miliardi di pagine ma se inizi subito ti porti avanti) e metterli in fila per cominciare la tua confutazione.
      Fammi sapere come è andata quando li hai confutati tutti.

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    5. Ah quindi più il gruppo è piccolo e più ha ragione? Davvero un argomento solidamente logico e inconfutabile... Mamma mia...

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  8. Per dare qualche argomento a Gatto direi di leggere il bellissimo libro "what really makes you ill" che aiuta ad uscire dal pensiero di gruppo che la farmacopea sia di aiuto e che i vaccini proteggano davvero dalle malattie. Sono un migliaio di pagine ma vale davvero la peba

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    1. @Michele su fai il bravo rilassati. Ti abbiamo già detto che da queste parti abbiamo un limite alla decenza evidentemente non comprendi la gravità dei pensieri che esprimi. Sarò franco e non me ne volere le tue considerazioni e conclusioni sono totalmente al di fuori del contesto che Osservatore teocratico vuole mantenere. Non c'è nulla fra gli autori e moderatori di questo blog che si possa sovrapporre con le idee complottiste e negazioniste da te espresse. Lasciamo la possibilità di espressione a tutti censurando solo quando non possiamo fare altrimenti ma la tua totale incapacità di affrontare certi argomenti come ad esempio capire cosa sia un vaccino è talmente grave e pericoloso che rende necessario a questo blog di dissociarsi pubblicamente dalle posizioni che i tuoi commenti esprimono. In questo blog non confidiamo le posizioni no vax con quelle pro vax totalmente anacronistiche e tipiche del pensiero debole che traspare dalle tue espressioni. Siamo stati chiari o ci dobbiamo esprimere in altri modi?

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    2. Gravità rispetto a cosa? Rispetto al pensiero di gruppo che domina nei vostri pensieri. Scrivete articoli di cui non capite la portata. Buffo no?

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    3. Gatto di Schroedinger10 dicembre 2020 alle ore 23:12

      Come "gravità rispetto a cosa?" beh ovvio, rispetto alla distanza, velocità e alla massa.
      Mettiamola così, statisticamente è molto meno probabile che tutto il mondo si sia bevuto il cervello tranne te, mentre è di svariati ordini di grandezza più probabile il contrario; ti dirò di più, questa bevuta deve aver prodotto anche una gastroenterite.
      Diciamo che hai ragione e la chiudiamo qui oppure ce ne deve fregare anche qualcosa? Perché diciamo che abbiamo superato il livello di guardia definito per una conversazione stucchevole e sterile, e se non l'hai capito, resta solo il gusto di prenderti per i fondelli e per quello è meglio Facebook.

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    4. Michele scusami, ma già facevi ridere con la storia della terra piatta, non era necessario aggiungere altri complotti, andavi benissimo!

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  9. @capitan Kirk, sto assistendo all'adunanza. Alla visione del video sulla disassociazione (anche se non è la prima volta che lo vedo), mi sono vergognato di essere identificato come tdg. Secondo me non è nemmeno tanto legale non rispondere al telefono a qualcuno di proposito, figuriamoci al proprio figlio!!! E se era in pericolo di vita? E poi è stato straziante vedere una coppia di miei amici che hanno un figlio dissociatosi da poco, avere i visi rigati dalle lacrime...

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    1. che ti devo dire, mi sono commosso pensando ai tuoi amici. Da me alcuni fratelli hanno commentato esprimendo tutto il senso di frustrazione che hanno avuto quando hanno dovuto affrontare lo stesso problema. Ed è oggettivamente terribile pensare alle emozioni vessatorie che questi fratelli stanno provando incapaci di capire dove davvero sta il problema.

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    2. Grazie capitano, come sarebbe bello poter essere davvero di incoraggiamento e non limitarsi a "Geova conosce i nostri cuori". Per quanto riguarda il mio commento volevo spiegarmi meglio: secondo me non è tanto legale L'INCORAGGIARE a non rispondere al telefono, tanto più a un figlio...

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    3. Fare passare il messaggio che, accogliere o avere rapporti con un proprio figlio o parente stretto che non è più testimone significa essere sleali a Geova io lo considero aberrante e rivoltante allo stesso tempo.
      Ai limiti della denuncia!
      Sto incaxxxto nero!

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    4. la parabola del figliol prodigo l'hanno dimenticata??? Il padre, quando da lontano scorge il figlio, non si chiede se si fosse pentito per quello che aveva fatto ma gli corre incontro e lo abbraccia e da una festa per il figlio! Questi invece continuano imperterriti a far capire che devono tenere il figlio a distanza e neppure rispondere al telefono per il suo bene, e se il figlio avesse avuto un incidente , se stava male e aveva bisogno di aiuto??? ci rendiamo conto che stanno trasformando i genitori a veri mostri senza cuore , altro che amare il prossimo come noi stessi!

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    5. Gatto di Schroedinger11 dicembre 2020 alle ore 15:54

      Eh no non l'hanno dimenticata, l'hanno migliorata: ora la si spiega con il padre che, dotato di zoom super-tele 200-600 mm 4f da paparazzo, addocchia da lontanissimo il figlio che agita una gigantesca bandiera da stadio con su scritto "pentimento e contrizione", capisce l'effettivo pentimento del figlio (sembra che l'abbia già respinto almeno una volta) e quindi può iniziare la procedura di saluto caloroso e il salamelecco di rito.
      Non sto scherzando, da anni la sento spiegare in questa falsariga: il padre vede da lontano il pentimento del figlio, capisce che quel puntino in lontananza è disposto a cambiare e decide di corrergli incontro.

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    6. @toscanaccia, non l'hanno dimenticata, STANNO IMPERSONANDO appieno il figlio maggiore. Non disperare tutto fa parte della profezia dei tipi ed anticipi.
      Complimenti al GHOSTWRITER per l'articolo encomiabile, esuberante.
      Attendo di leggerne altri ancora.
      E GRAZIE ancora!

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    7. Toscanaccia. Obiezione facilmente scavalcabile: loro ti direbbero che la parabola rappresenta il figlio disassociato che si pente e viene ristabilito come riassociato, facente così parte di nuovo come membro della congregazione.

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    8. Non ho seguito la parte in adunanza, ma ditemi hanno citato per l'ennesima volta la pseudo esperienza del riassociato che afferma esser ritornato grazie al silenzio assoluto da parte della famiglia, che se avesse anche ricevuto una sola chiamata gli sarebbe bastato per non sentirsi solo?
      Peccato che, per esperienza invece ho ascoltato diversi riassociati affermare di esser stati rafforzati e motivati a tornare proprio da chi invece in qualche modo, nonostante le intimidazioni riusciva a manifestare amore nei loro confronti.
      Ah già, queste esperienze non le sentirete mai dal podio perché non portano acqua al mulino ideologico. Si citano solo fonti a favore.. della serie.. ti piace vincere facile!
      Mi astengo dalle esperienze di ex che non ritornano proprio per l'eccessivo trattamento ostracizzante perché i numeri a contarli sarebbero catastrofici!

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  10. Il messaggio veicolato ancora una volta è lasciare la WT= lasciare Geova. chi decide di lasciare la WT viene poi rappresentato come una persona irragionevole, testarda, che decide di andare via di casa e lasciare la famiglia. Poi una paragone fuori contesto con i figli di Cora, in cui era chiaro il sostegno di Dio a Mosè. Mi sembrano delle manipolazioni molto forti e sottili. Si indicherebbe a non rispondere a delle chiamate di un familiare come ad un comportamento giusto, sano e amorevole. si stanno distorcendo i valori familiari e dell'essere umano? ciò che è bene è male e ciò che male è bene? Quali segnali si stanno veicolando, facendo credere che questi siano i comportamenti di persone che "amano Dio"? com Si ignorano poi molte problematiche di chi si allontana dalla WT perchè è stata vittima di abuso, come ha sottolineato la Royal commission e il doppio danno alle presunte vittime che non solo avrebbero subito abusi e che verrebbero anche isolate dalla famiglia e dalle amicizie se decidessero di allontanarsi perchè non si sono sentite protette. o di chi semplicemente ritiene che ci siano incongruenze nell'insegnamento e nelle azioni della Wt e decide di non farne parte, pur continuando a credere i Dio e in Gesu Cristo. Trovo questo video ripugnante sotto l'aspetto cristiano e umano.

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  11. Post eccezionale Gatto.
    Grazie
    Truman

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  12. La doppia faccia della WTS e CD ,secondo il mio parere consiste in questo: di far credere al malcapitato di fargli studiare ció che dice la bibbia , e poi per rimanere nell'amore di chi a fatto scrivere ció che ha studiato e fino a quel momento accettato deve accettare ,tutto ció che gli hanno insegnato che lo dicesse la Bibbia ( in particolare in caso di bisogno la trasfusione di sangue , o parti di esso ,come piastrine globuli bianchi etc etc. e che prima di battezzarsi deve firmare il documento di trattamento sanitario , Perché questo lo verrá a sapere solo Quando chiederá di essere battezzato come testimone di Geova , e un anziano gli fará visita dicendoli che prima deve compilare e firmare questo documento sanitario. Ma a questi ignari , che accettano di studiare con chi fa parte di un'altra religione , che accetta l'invito di andare alle adunanze di un'alta religione , a chi passa del tempo con questi che credono e insegnano cose diverse dalla propria religione .....e dalla propria religione non subiscono nessuna restrizione o ostracizati .a questi non viene mai detto che una volta che una volta battezzati come testimoni di Geova sono entrati in una gabbia senza uscita , e una volta accorti dell'inganno ed escono , sono considerati automaticamente apostati, non di ció che dice veramente la bibbia ,ma di ció che la WTS e CD gli hanno fatto credere che le dottrine della WTS e CD lo dicesse la Bibbia . una di queste e quella che questa settimana la WTS e CD fa credere che anche il familiare deve cacciare di casa il familiare e non avere nessun contato con lui , se vuole rimanere leale a Geova non rispondere alle telefonate e fare i pionieri, in base a 1 Corinti 5 :11.L'apostolo Paolo non scriveva a un comitato giudiziario ma alla congregazione ,1 Corinti 5:2 dice "alla congregazione di Dio che é a Corinto , a voi che siete stati santificati come discepoli di Cristo Gesú ( Non come testimoni di Geova)chiamati a essere santi insieme a tutti quelli , che in ogni luogo invocano il nome del nostro signore Gesú Cristo Signore loro e nostro (Chi é il nostro signore? É Geova o Gesu Cristo? Giovanni 20:28 " Tommaso gli disse " MIO SIGNORE E MIO DIO") 1 Corinti 5 :1 " Ebbene si sente dire che fra voi ... fra voi chi é chiaro che si tratta fra la congregazione di Corinto . e cosa doveva fare la congregazione di Corinto al versetto 5 dice che dovevano consegnare quell'uomo a Satana e se pretendeva di essere ancora un fratello non ci si doveva neppure mangiare con lui se non smetteva di fare delle cose racapriccianti., versetto 11, e non perché non vuole piú essere identificato come testimone Di Geova.e secoda lettera di Giovanni dice che non devo far entrare ne salutare chi viene da me per insegnarmi un'atra cosa riguardo a Gesú Cristo seconda lettera di Giovanni 7-10. in particolare il versetto 7.

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  13. Salve, visto che si parla di ostracismo vi invito a leggere quello che trovate in questo link:
    http://puntoacroce.altervista.org/_Den/A-Tdg_saluto_MT_AT.htm

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  14. Confermo ció che hai scritto barnaba, anche a me risulta la stessa cosa , ed ee aberrante come lo studio della torre di guardia di questa settimana si metta in risalto che bisogna fare di tutto che la persona che accetta di studiare capisca cosa gli venga insegnato , che venga alle adunanze e che si battezzi al piú presto come testimone di Geova , quando a un testimone di Geova non gli viene nepure permesso di entrare in una chiesa ne per un funerale ne per un matrimonio , pena comitato giudiziario e disassociato,e di cacciare via di casa un familiare che non Vuol essere piú testimone di Geova ,

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  15. Gatto di Schroedinger10 dicembre 2020 12:50
    U"po come il pensiero di gruppo che porta a pensare che ci sia un unico complotto globale orientato a governare il mondo con un non ben precisato nuovo ordine mondiale, che la pandemia non esista usando ogni genere di cherry picking conosciuto all'uomo per sostenere la loro ipotesi di complotto fondate su sifonati di aria. Babilonia la grande non esiste più dal 70 dc e non ne sentiamo più il bisogno."

    Mi permetto di dissentire su quest'interpretazione,perché il fatto di credere ad un complotto come "il nuovo ordine mondiale",non significa sostenere che per esempio "è fatto dai rettiliani".

    Piuttosto quella parte del post in cui si osserva:
    "l'invadenza del ‘Pensiero Unico Dominante” e la conseguentemente l’assenza di ascolto di ‘Pensieri non Conformi a quello dominante nel gruppo può (e quasi sempre lo fa) rivoltarsi contro il gruppo stesso portandolo a risultati decisionali irrazionali,disfunzionali, poco o nulla efficienti (ricorda qualcosa?) o addirittura esiziali"

    Certo il tipo di approccio del tdg ,che è convinto che tutto ciò che insegna lo schiavo sia tutto ciò che bisogna credere,non bisogna nella stessa maniera averlo anche dopo usciti dall'organizzazione.
    Perciò dire che non può essere possibile che vi sia un unico complotto globale perché lo si ritiene falso o che la terra non è piatta senza dimostrare attraverso argomenti,ricalca esattamente lo stesso modus operandi della società torre di guardia.
    Per esempio un falso ragionamento logico che si può portare contro Dio:
    1*Affermare che l'uomo si è evoluto ,non è stato creato da Dio.
    2*Affermare che Dio è stato inventato dall'uomo
    3*Affermare che l'uomo è stato creato dagli alieni
    Gli scritti di Carl Darwin,vennero subito accettati all'interno della massoneria e utilizzatid Carl Marx,massone,che diceva "che l'uomo crea Dio e la religione e'l'oppio dei popoli ,Claude Vorilhon, massone,affermo' di essere "portavoce" dei Raelani,alieni,e Mauro Biglino, anche lui massone che afferma le stesse tesi sulla creazione dell'uomo da parte degli alieni, dicendo che nella bibbia non si parla di Dio.


    Non capisco il senso di questa risposta E

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  16. Gatto di Schroedinger13 dicembre 2020 alle ore 01:01

    Siamo sempre li, uno può affermare qualsiasi cosa, potrei pure dire di essere in grado di correre fino e oltre MAC 3 o saltare superando la velocità di fuga entrando in orbita bassa.
    E' possibile? certo, tipo se venissi investito da un missile balistico intercontinentale in partenza mentre passeggio al parco con una granita (all'arancia) in mano.
    E' possibile ma completamente improbabile.
    Ma in tutto questo sbagli il bersaglio: il problema non è mio, il problema è il tuo: l'onere della prova spetta a chi le affermazioni le fa e le idee le propone.
    Quello che ho scritto nel post ha il supporto 30 anni di letteratura ed esperimenti di psicologia comportamentale; il lavoro probatorio lo hanno fatto i ragazzoni riportati nei riferimenti bibliografici, io mi son limitato a riportarlo perché lo ritengo valido in base alle evidenze riportate.
    Se dici che verrà la fine del mondo a breve in base alle profezie dovresti portare le prove e un'impianto di idee che sia coerente anche se incompleto, che è meglio che completo e incoerente; sulla base dei teoremi limitativi avere entrambe le cose è impossibile.
    Se ti presenti con un una dottrina orchestrata come i ragazzini delle medie che suonano il flauto allora si fa la figura dei cialtroni.
    Se vogliamo parlare dell'evoluzione, lo sbilanciamento delle evidenze fra una parte e l'altra è soverchiante, per cui se si decide di negarla serve non solo prendere posizione, ma confutare la massa di prove a sostegno, e, visto il resto, nel minestrone andrebbe anche dimostrato come questa dovrebbe essere una posizione dichiaratamente atea, perché dovrebbe esserlo? perché non si infila nel quadro che uno si è fatto? Chi decide che quello che uno ha capito è giusto e va preso a riferimento universale?
    Certo si può cercare di confutare le posizioni mainstream che l'umanità ha conseguito nel corso della storia, ma servono argomenti, modelli ed esperimenti volti a validare le proprie posizioni; ci si possono vincere anche dei Nobel. Senza questo si apre la bocca e si da aria ai denti facendo la figura del cialtrone.
    Il confronto con le idee è un dovere, la presa di posizione è un diritto, se la presa di posizione diverge apertamente con quanto è accettato allora benissimo, può contribuire all'arricchimento della conoscenza SE VIENE ADEGUATAMENTE PROVATA e la prova confermata da pari, sennò la presa di posizione prescinde dall'oggettività allora diventa opinione (confondere fatti e opinioni è un attimo) e contribuisce solo ad aumentare il casino generale.

    Stesso discorso per il megacomplotto dei cattivi, servono le prove, le evidenze, i documenti e i numeri. Senza parliamo non di complotti ma di paranoia.

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  17. Mauro Biglino dice ; che nella bibbia non cé il termine Dio , ma " Esseri 'é`loim che viene tradotto Dio, genesi 1:1 eloim bará baresit Waet hassamayim et haares= in principio esseri creó i cieli e la terra . genesi 1:26 adam naaseh " ELOIM" basalménú kid mu-ténú......... Eloim =(anche qui tradotto Dio,singolare) esseri (plurale come Genesi 1:1 )disse facciamo l'uomo a nostra immagine a nostra somiglianza . ( plurale ) e non plurale maiestatis come vuole fare capire la WTS e CD , e Nel vangelo di giovanni dal capitolo 1 al capitolo 16 é spiegato molto bene il ruolo di Gesú come Signore e Dio in tutto ció, e che é proprio lui che ha un ruolo primario in tutto , e non secondario come lo fa apparire la WTS e CD. detto questo , Gatto ha espresso nel commento anche il mio pensiero.

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  18. Quello su cui gioca Biglino è che il fatto che l'antico testamento non ha le vocali,si può interpretare sostituendo le vocali. portando la traduzione da tutt'altra parte.
    Comunque a tutte le asserzioni di Biglino che negano nell'esistenza di Dio,e che affermano che si parla di alieni,di può contrapporre "antichità giudaiche" di Giuseppe Flavio, che, essendo scritta in greco,non si presta ad interpretazioni diverse dalla traduzione della bibbia,e che arricchisce il racconto biblico con particolari non evidenti.
    Quello è che volevo accennare, è che Biglino stesso sarebbe un massone,per cui, secondo anche il progetto evidenziato nei protocolli dei Savi di Sion,sta portando avanti il suo compito.

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Grazie per il commento.