«Cæca regens vestigia filo.» «Guidando col filo i ciechi passi.» (Il sottotitolo dell'opera di Bailly; Virgilio, Eneide, Libro VI.)
Per fare questo nel tempo si sono sviluppate tante scuole di pensiero. Alla fine hanno prestabilito un metodo formale che ci consente di approcciarci ai problemi per tentare di risolverli con un minimo di criterio. Questo metodo consiste più o meno nel rispettare questa sequenza analitica del problem solving.
- percezione dell'esistenza di un problema
- definizione del problema
- analisi del problema e divisione in sottoproblemi
- formulazione di ipotesi per la risoluzione del problema
- verifica della validità delle ipotesi
- valutazione delle soluzioni
- applicazione della soluzione migliore
Questa sequenza sillogistica è considerata un po' la chiave interpretativa della natura dei problemi per attuare un sistema risolutivo il più efficiente possibile. Non ci soffermeremo in questo post nella descrizione di questa analisi ma considerate che per molti già superare il primo punto è un "problema".
Una volta seguita la suddetta procedura ci sono e ci saranno sempre dei limiti naturali che tutti noi abbiamo e questi limiti sono dati dal grado e dal tipo di complessità dei problemi che siamo in grado di affrontare. Converrete con me che nella vita non possiamo equiparare la variegata mole di diversificate problematiche che affrontiamo, mettendoli tutti nello stesso piano. Mettere pariteticamente le difficoltà relazionale con i nostri figli con un guasto della macchina o che ne so una multa presa in centro città facendoli diventare simili si rischia molto di perdere la concezione del valore dei problemi (Comoborsità dei problemi).
Spesso abbiamo parlato di metodo e abbiamo spiegato che certe cose riusciamo a farle bene anche se non abbiamo un metodo consolidato. Specialmente nelle attività artistiche ci sono persone che riescono ad esprimersi come ad esempio nelle arti figurative o nella stesura di un manoscritto, con proprietà che stupiscono anche se queste non sono state attuate seguendo un metodo. Queste sono persone talmente capaci che creano nuovi metodi e in un recente post li abbiamo chiamati geni. Ma anche noi possiamo confidare nelle capacità recondite del nostro cervello, di recente fra le mie tante letture notturne ho riconosciuto in quello che è stato chiamato effetto Zeigarnik. Zeigarnik era una psicologa e psichiatra del secolo scorso morta non da tanto tempo nel 1988. Nei suoi studi comportamentali aveva analizzato un effetto della mente interessante. Aveva notato in un ristorante molto affollato un cameriere che prendeva ordinazioni in continuazione, con uno scambio di battute la psicologa si accorse che la persona riusciva a tenere a mente tutte le ordinazioni che erano in corso, ma dimenticava completamente quelle che erano concluse. L'effetto Zeigarnik descrive come la mente umana ha più facilità a continuare un'azione già cominciata e portarla a termine, piuttosto che dover affrontare un compito partendo da zero. L'essere umano proprio nel momento in cui la necessità diventa impellente è in grado di trovare virtù che non pensavamo di avere.
Il metodo di studio e l'applicazione di un ragionamento che comporti conclusioni o coesioni (coesione linguistica) coerenti (coerenza linguistica) non è una cosa del tutto immediata. Per capire cosa è un metodo di studio, che abbia un certo valore nella vita, possiamo prendere ad esempio chi volesse fare un corso di studi universitario.
Tutte le discipline universitarie sono percorsi che vanno fatti seguendo una certa scaletta di tempi che portano ad un risultato finale che è il conseguimento di una laurea di specializzazione.
La laurea si ottiene solo con l'ultimo esame di tesi che conclude la serie di studi della persona. Ovviamente come si può ben capire non è la tesi finale a stabilire la laurea dello studente. Essa è solo propedeutica al percorso di studio. Il voto infatti è condizionato da come sono stati affrontati e superati i vari esami.
Un laureato, al termine, non ha un bagaglio di conoscenze completo e totale della materia di studio, ma ha sicuramente tutti gli strumenti che gli permetteranno di affrontare con successo gli eventuali problemi che poi nella vita dovrà affrontare. Facciamo un esempio banale, nessuno di noi potrebbe sentirsi in grado di eseguire una qualsiasi operazione chirurgica semplicemente guardando un corso di anatomia del corpo umano. Forse qualche complottista potrebbe pensarlo ma non ci vuole molto per capire quale sarà l'esito finale e poi se volete potete fare voi una prova per dirci come è andata. Ma se oltre al corso di anatomia facesse tutta la sequenza di esami di medicina chirurgica forse fra una decina di anni riuscirebbe nell'intento. Tenendo conto che molti però pensano di essere in grado da farlo perchè sono vittime dell'effetto Dunning Kruger e del suo bias cognitivo.
Di recente mi sono arrivate alcuni link di pubblicazioni o di studi legati ad esempio a quel gigantesco castello che l'organizzazione ha costruito sopra alcune date storiche. Le date le conoscerete molto bene sono quelle del 607 del 537 e del 1914. Ora vi prometto, al contrario di altri, che non daremo la nostra interpretazione ma volevo considerare con voi invece il metodo con cui sono state prese in considerazioni queste date e le soluzioni che sono state trovate.
Analizziamo la prima spiegazione ufficiale che l'organizzazione ha dato a riguardo.
Il 1 Maggio del 1953 la Torre di Guardia in un articolo dal titolo "la conclusione dei Tempi dei Gentili" spiega come si è arrivati a comprendere che nel 537 Ciro ha liberato gli Israeliti e come essi sono potuti rientrare a Gerusalemme grazie ad un editto compilato dal re. Ora tappatevi il naso e provate a leggere questa parte dell'articolo che è composta da una parte del paragrafo 9 e a quella del paragrafo 10 di questo articolo di rivista.
The Enciclopedia Britannica (undicesima edizione del 1910) dice sotto la voce “Ciro il Grande” (pag. 707): “Non sappiamo perché la guerra con Babilonia che era divenuta inevitabile, fu protratta fino al 539. Anche qui Ciro in una sola campagna distrusse un potente stato. L’esercito di Nabonedo fu disfatto; la stessa Babilonia non tentò nessuna resistenza, ma si arrese il 16 di Tishri (10 di ottobre) 539, al generale persiano Gobria”. 10 Questo Gobria è frequentemente identificato in Dario il Medo. Daniele 9:1 e 11:1 parlano del “primo anno di Dario” quale “re del regno dei Caldei”. Babilonia fu abbattuta nell’ottobre del 539 a.C., ma il modo ordinario babilonese di calcolare il tempo di regno di un re lo faceva partire dal 1° del mese di Nisan nella primavera dell’anno. Cosicché i mesi trascorsi dall’ottobre del 539 al 1° Nisan del 538 a.C. furono classificati come “principio di regalità”. Il primo anno completo di Dario avrebbe pertanto durato dal 1° Nisan 538 a.C. alla fine del mese di Adar nel 537 a.C., ossia dal 24 marzo 538 all’11 marzo del 537 a.C. del calendario giuliano (o dal 18 marzo 538 al 5 marzo 537 a.C. del calendario gregoriano). Il primo anno di Ciro è usualmente dato come il 538 a.C. Cosicché se Ciro regnò contemporaneamente a Dario, il primo anno completo di Ciro dovette contenere più di due mesi del 537 a.C., perché Ciro potesse emanare il suo decreto per la ricostruzione del tempio di Gerusalemme. Ma se Ciro succedette a Dario durante o immediatamente dopo il primo anno di Dario, il primo anno completo di Ciro dev’essere trascorso dal 1 Nisan 537 a.C. alla fine di Adar, 536 a.C., o dal 12 marzo 537 circa al 29 marzo 536 a.C., calendario giuliano (o dal 6 marzo 537 al 23 marzo 536 a.C., calendario gregoriano). Questo consentirebbe sufficienti mesi nell’anno 537 a.C. perché il decreto di Ciro potesse percorrere tutto il suo regno, e così fossero latte le contribuzioni per la riedificazione del tempio, e gl’Israeliti potessero prepararsi al viaggio per Gerusalemme, e perché si stabilissero nelle loro città avanti il primo giorno del settimo mese (Tishri) nel 537 a.C. — Esd. 1:1; 2:68-70; 3:1, 6. Vedere nota in calce.
Se sei arrivato sino qui e non hai chiuso il blog, vuol dire che ti sei liberato il naso e hai saltato la spiegazione. Come avete notato per quel poco che avete letto, l'argomentazione è piuttosto elaborata ma per dirla in modo confidenziale non si capisce una mazza. Provate a tortur... a leggere al vostro coniuge il brano e poi sotto mi scrivete il commento con la sua risposta. Una prosopopea che noi immaginiamo sia volta solo a dimostrare la dedizione al dettaglio. Questo perchè semplicemente non si capisce a quali domande stia cercando di rispondere. Prendiamo ad esempio la frase
Babilonia fu abbattuta nell’ottobre del 539 a.C., ma il modo ordinario babilonese di calcolare il tempo di regno di un re lo faceva partire dal 1° del mese di Nisan nella primavera dell’anno.
In questa frase c'è ad esempio un modo di ragionare improprio, nella secondaria sembra quasi quasi che ci sia una relazione arbitraria fra l'anno del dominio di un Re Babilonese e l'inizio dal 1 Nisan. In realtà il 1 di Nisan era l'inizio dell'anno babilonese, per questo tutti gli eventi vengono allineati con quella data, cosa che facciamo tutti noi in tutto il mondo. Purtroppo per il pipparolo studioso teocratico i problemi non finirono li, ma aumentarono quando scoprì invece l'inizio dell'anno ebraico era diverso, perchè avveniva il 1 di Tishrì e cioè nell'autunno (Esodo 23:18), così c'erano sei mesi di differenza fra gli anni compiuti babilonesi e quelli ebraici. Tanto per farvi capire un evento che capitava a Gennaio avveniva in anni diversi a seconda del calendario. Gli Ebrei però acquisirono un secondo calendario stranamente coincidente con quello Babilonese, che iniziava appunto in primavera così come comandato da Geova. (Esodo12:2) Alla fine in pratica gli Israeliti avevano due calendari uno sacro che iniziava in primavera e uno governativo che iniziava nell'autunno. Poi tralasciamo pure che per evitare gli anni bisestili inizialmente gli assiri (calendario lunisolare) e di conseguenza gli israeliti, avevano addirittura un calendario ballerino sincronizzato con la luna nuova e quindi i mesi venivano auto allineati creando un pandemonio cronologico (Calendario ebraico). Il poverino probabilmente poi si è accorto che le definizioni del tempo cambiavano di volta in volta a seconda delle ere e a seconda dello scrittore.
Gli anni del 500 avanti era volgare non avevano la stessa lunghezza temporale degli anni che poi ad esempio sono stati definiti con il calendario gregoriano, che si differenziavano dal calendario giuliano e che non erano coincindenti con il calendario assiro tanto meno quello ebraico, che come ben sappiamo erano calendari lunari e non solari. Gli anni dei calendari lunari duravano 360 giorni e per questo dovevano riallineare il calendario con corposi anni bisestili. Ma per lo studioso teocratico poaretto lui, tutte queste problematiche non esistevano, lui arresosi dalla mole di abnorme di complessità, sovrapponeva senza alcun problema i vari calendari. Così sembra proprio che ci stia facendo una grosso superpippone per confonderci con il delirio e mascherare così la sua incapacità di gestire e risolvere il grosso problema interpretativo dove è caduto. Come potete notare alla fine delle sue considerazioni dopo aver saltellato fra gli anni e i giorni di quel lontano periodo poi non si sa con quale criterio il paragrafo termina con la data del 537.
Ora veniamo alla spiegazione per arrivare al 607, che compare solo pochi paragrafi dopo e proviamo a confrontare le due spiegazioni.
14 Nel 537 a.C. ebbe termine così la desolazione del paese di Giuda e di Gerusalemme. Poiché questo segnò la fine dei settant’anni di desolazione, quegli anni devono avere avuto inizio sette decenni prima, nel 607 a.C. e Gerusalemme dev’essere stata distrutta quell’anno da Nebucadnetsar.
Ovviamente la prima cosa che pensiamo è quella di tiriare su un respiro di sollievo. Io avevo il terrore negli occhi se dovevo ripetere una dimostrazione come quella precedente, francamente avrei preferito una martellata sul mignolo. Ma noi sappiamo che niente nella storia ha un grado di semplicità paragonabile a quanto espresso nel paragrafo 14. Ora qui è evidente il completo sdoganamento allo studio cronologico serio. Tirare fuori il 607 in questo modo è da incoscienti se poi lo stesso evento è diventano oggetto di studio secolare. Tutta quella spacciata dedizione storiografica letta nei paragrafi 9 e 10 viene completamente asfaltata da questa dimostrazione sul nulla. Ci devono essere confronti verifiche analisi che non compaiono e il presupposto di confidare nella profezia biblica, non salva lo storico dal terrifficante e orrorifico errore logico che potrebbe incorrere sovrapponendo date ed eventi in questo modo superficiale. Oppure forse questo storico teocratico ha l'unico scopo presuntamene pretenzioso di utilizzare il 607 come trampolino per la profezia dei 7 Tempi e che porta al 1914?
Facciamo finta di nulla e continuiamo nelle considerazioni con il beneplacito dubbio. Ora però che il 607 è stato tirato fuori dal cilindro come lo plintiamo bene sul terreno? Ebbene si nel paragrafo 16 abbiamo una nuova prosopopea per spiegare a quale giorno dell'anno secolare è avvenuto il 10 Ab del 607, ovviamente non potevo non risparmiarvi
17 Essendo lunare, l’anno giudaico cominciava col primo novilunio più vicino all’equinozio di primavera. Il Nautical Almanak Society of Britain, in data 11 dicembre 1945, c’informa: “L’equinozio di primavera dell’anno 607 a.C. fu il 28 marzo, e il novilunio più vicino venne il 2 aprile, alle ore 23; qualsiasi calcolo più rigoroso sarebbe senza importanza”. Ma il direttore in funzione del Nautical Almanac dell’U.S. Naval Observatory del 1 agosto 1946, ci dà come data dell’equinozio di primavera del 607 a.C. il 27 marzo, alle 7 pomeridiane (calendario giuliano), differendo così dal calcolo britannico di un giorno. Dà come data del novilunio più vicino all’equinozio di primavera il 2 aprile, alle 10 pomeridiane (calendario giuliano), concordando così col calcolo britannico. Dà il 5° novilunio, con cui incominciava il 5° mese giudaico, Ab, come avvenuto alle 10 antimeridiane 30 luglio (calendario giuliano), o, 23 luglio (calendario gregoriano). Questo novilunio non sarebbe stato visibile a Gerusalemme prima che fossero passate 30 ore. Perciò il 1° Ab, o il primo giorno del 5° mese giudaico, non cominciò prima del calar del sole del 1° agosto (giuliano), o, del 25 luglio (gregoriano). E così il 10 di Ab, ossia il 10° giorno del 5° mese, sarebbe cominciato al calar del sole del 10 agosto per continuare fino al calar del sole dell’11 agosto, calendario giuliano, o 3 a 4 agosto, calendario gregoriano. Quel giorno, nel 607 a.C., cominciò la distruzione di Gerusalemme come fu descritto sopra.
18 Ma la desolazione completa del paese non ebbe neppure inizio l’11 agosto (giuliano) o 4 agosto (gregoriano) del 607 a.C. Il capitano di Nebucadnetsar lasciò la gente più povera del paese a coltivarlo e a curare i vigneti, e questa gente non s’impaurì e non fuggì in Egitto fin dopo la seconda metà del settimo mese giudaico nel 607 a.C. (Ger. 41:1-4, 11-15; 42:7; 43:4-7) Il novilunio di quel 7° mese cominciò il 27 settembre alle 3 pomeridiane, calendario giuliano; dunque il paese di Giuda e Gerusalemme non fu lasciato nella desolazione e senza abitanti fino all’ottobre del 607 a.C. D’allora in poi calcoliamo che siano cominciati i tempi dei Gentili.
Qui poi abbiamo niente meno che in Nautical Almanak Observatory a spiegare quando sono iniziati i tempi dei gentili. Come potete notare il paragrafo inizia con un errore logico
17 Essendo lunare, l’anno giudaico cominciava col primo novilunio più vicino all’equinozio di primavera.
Non è corretto sostenere che l'anno lunare debba iniziare a prescindere in primavera. Abbiamo infatti visto nelle note precedenti che gli Israeliti saltellavano da un calendario all'altro a seconda dei casi uno iniziava in primavera e l'altro iniziava in autunno. Il calendario Ebraico attuale inizia ad Autunno così come ad esempio tutti quanti voi sapete bene che anche il calendario teocratico inizia a Settembre.
Notate che la "Nautical Almanak Observatory "non compare nella dimostrazione precedente è questo è già un problema di metodo perchè non c'è uniformità nel ragionamento. Tipicamente specialmente per l'interpretazione di datazioni cronologiche è importante avere una base comune di riferimento, per avere un minimo una garanzia di arrivare a conclusioni coerenti, ma qui purtroppo mancano completamente. Mi viene da dire che gli Israeliti nonostante i plurimi calendari erano comunque molto più precisi nella definizione del tempo che scorreva, precisione che non intravedo invece nel metodo con cui è stato interpretato in queste pubblicazioni. Mentre le date degli eventi ad esempio in 2Re sono descritte con molta meticolosità queste interpretazioni saltellano da una parte all'altra senza un criterio.
Dà il 5° novilunio, con cui incominciava il 5° mese giudaico, Ab, come avvenuto alle 10 antimeridiane 30 luglio (calendario giuliano), o, 23 luglio (calendario gregoriano)
Il poverino cerca di mettere pace fra i numeri sovrapponendo calendari che non esistevano per cercare di uscire fuori dal guazzabuglio numerico. Lo storico teocratico forse non sa che segnare il tempo con il calendario lunare non era molto rigoroso e il disallineamento dei giorni arrivava ad essere molto consistente. Ad esempio i romani nel 46 aC ( denominato annus confusionis ) hanno dovuto resettare il calendario precedente e introducendo il calendario Giuliano e dovettero portarlo indietro di 3 mesi per correggere i pasticci che avevano creato con i calendari precedenti.
In tutti i casi la spiegazione data, parte dal pressuposto presuntuoso che il 607 sia una data corretta. Completamente non curanti della datazione tradizione si sono creati una cronologia alternativa così come se fosse il gioco delle tre carte.
- Cosa fai oggi?
- Ma oggi non so mi viene da dire l'anno di distruzione di Gerusalemme.
- E quando è avvenuta?
- visto che Cristo è venuto nel 1914 se togliamo 2520 anni otteniamo il 607.
- Twin peaks.
Mentre prima se la menavano quattro gatti fesseria più, fesseria meno, non cambiavano tanto le cose. Adesso l'espansione dell'organizzazione avvenuta e che avviene ancora, con metodi da pirati, ha portato allo scontro ideologico internazionale. Il tempo si può aggiungere e sommare quando abbiamo una stessa base di riferimento, non puoi attraversare le ere e sperare con la somma di costanti aribitrarie di far coincidere qualcosa che abbia relazione fra gli eventi.
Anche pensare a Dio che con tutti i problemi del creato si è messo li ad immaginare come costruire una relazione matematica fra la caduta del tempio di Israele (per il quale non importava più nulla a nessuno) e la venuta di Gesù sulla terra mettendo un codice nascosto nella bibbia fra eventi accaduti 3000 anni fa con calendari diversi fra di loro. (simbolismo numerico bibilico) Una roba che alletta un protocomplottista non un fedele e raziocinante servitore di Geova che metterebbe tutto quanto subito nel contenitore dell'indifferenziata terrapiattista. La dimostrazione che la cose non sono andate come speravano è evidente anche nel salto carpiato che il povero Russel stesso ha dovuto fare quando si è accorto che Gesù non era arrivando così come pensava. E li di nuovo il superpippone teocratico
"ma mi avevi detto che Gesù si sarebbe reso visibile"
"si ma non ti ho detto come"
"ma io avevo capito che saremo stati rapiti in cielo"
"sei ancora qua?"
"be secondo te?"
"allora si vede che ti sei sbagliato."
"double twin peaks."
Lo smetodo teocratico è stato quello di mischiare cronologia secolare con cronologia interpretativa biblica aggiungendovi una buona dose particolarmente scandalosa di numerologia protocomplottistica per poi arrivare al 1914. Con tutto questo centrifugame ci stupiamo della farlocca interpretazione della doppia generazione? Quando uno si inventa dei castelli per aria anche fare e disfare i ponti non è un problema.
Ora al termine di questo lungo post subito si potrebbe fare una controcritica e dire che alla fin fine ci siamo concentrati su una pubblicazione del 1950 e che da quel tempo in tutti i casi le cose sono cambiate. L'intento di questo post è anche quello di far vedere come le cose cambiano per poi alla fine non cambiare nulla. In un prossimo post prenderemo in considerazione come è stato rivisto e spiegato queste datazioni seguendo un metodo più aggiornato e moderno che dovrebbe risolvere tutti i dubbi sorti in questa pubblicazione. Voi cosa credete che scopriremo?
bibliografia
http://www.moodcare.com/memoria-funzioni-cognitive-pensa-la-nostra-mente/
https://it.wikipedia.org/wiki/Problem_solving
https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Zeigarnik
https://it.wikipedia.org/wiki/Calendario_giuliano
https://www.britannica.com/science/calendar/Ancient-and-religious-calendar-systems#ref313442
https://online.flippingbook.com/view/870309/14/ "Gli affari del Regno"
https://wol.jw.org/en/wol/d/r1/lp-e/1101993006 ""Proclamatori del regno"
https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1200000866 "Calendario"
https://it.wikipedia.org/wiki/Saggio_sulla_teoria_dei_satelliti_di_Giove
https://it.wikipedia.org/wiki/Coesione_(linguistica)
https://it.wikipedia.org/wiki/Civilt%C3%A0_babilonese#:~:text=La%20civilt%C3%A0%20babilonese%20designa%20uno,Babilonia%2C%20ovvero%20la%20sua%20capitale.
https://en.wikipedia.org/wiki/History_of_the_Assyrian_people#:~:text=The%20history%20of%20the%20Assyrian,in%20the%2025th%20century%20BC.&text=These%20modern%20areas%20encompassed%20ancient,BC%20and%207th%20century%20AD.
https://it.wikipedia.org/wiki/Nabonide
https://it.wikipedia.org/wiki/Ciro_II_di_Persia
https://revistas.uam.es/isimu/article/download/3684/3922/7211
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https://www.newswise.com/articles/evidence-of-the-587586-bce-babylonian-conquest-of-jerusalem-found-in-mount-zion-excavation
https://www.britannica.com/biography/Zedekiah
https://www.andrews.edu/weblmsc/moodle/public/courses/relb274/lesson10/Bartlett%20Edom%20and%20the%20Fall%20of%20Jerusalem.pdf
https://www.reuters.com/article/us-israel-archaeology-babylon-idUSKBN0L71EK20150203
https://www.britishmuseum.org/collection/object/W_1920-1213-81
https://www.agapebiblestudy.com/Kings_2/Kings_2_Lesson_9.htm
http://www.fmboschetto.it/didattica/Bibbia/numerologia.htm
E certo con facilità si tirano su fesserie e altrettanto con facilità di smontano, 100 anni di tonnellate di carta sprecate che scusate l accostamento potevano essere usate nei water, almeno sarebbero serviti per uno scopo. Andrea
RispondiEliminaLeggo con vivo e partecipato interesse sul “gigantesco castello che l'organizzazione ha costruito sopra alcune date: 537, 607, 1914” condividendo appieno la conclusione estremamente elaborata del “non si capisce una beneamata mazza”. Ardita e totale è la condivisione del “pipparolo studioso teocratico”, illuso scialacquatore e padre putativo di illusi e confusi studiosi biblici rigurgitanti di elucubrazioni da superppippe teocratiche prematurate (con/senza Antani, il detto scappellamento a destra/sinistra non fa testo alcuno). Tirare fuori “garbatamente” il 607 in questo modo è meritatamente e pluridegnamente processo di ponzamento tracciato da menti incoscienti, “piratesche” per riprenderne lettura, apportando con continui tenzoni dottrinali a truffaldine interpolazione dulcis infundo la “generazione sovrapposta”. Roba che un fedele e raziocinante servitore di Geova dovrebbe a priori, a prescindere, emendare per la propria fede. Sulla cronologia in specie e più generale delle religioni, mi vanto di credere e riferire che, personalmente, leggendo differenti testi dell’AT e del NT, ho reputato trovare tanta di quella confusione di date e di tempi, di numeri e periodi fra Giuda, Israele, Egitto e Babilonia ecc. che, stabilire perniciose esattezze e dare fede a cronologiche questioni, appare ed è affare di gente oziosa non di gente studiosa efferenti la fede nel Cristo. Ciò valga ad ogni modo in primis per il CD e poi per quei TdG che si rinchiudano difendendo la cronologia biblica. Una Fede, quella Vera per un Cristiano non ha posto pilastri su fluttuanti e farlocche supposte cronologiche extra-bibliche, essa è tutt’altra faccenda, una faccenda seria per il Cuore e la Mente del fedele.
RispondiEliminaDate una medaglia a quest’uomo
EliminaCerca di mettere pace fra i numeri. Daniele , come tutti gli altri scritti non esiste una copia originale , e come Dice lo storico il proff. Alessandro Barbero , consistono in tramandazioni vocali di generazione in generazione e l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi , la redazione definitiva di Daniele Ee avvenuta in Giudea in epoca maccabea (1), circa al tempo della morte di Antioco IV Epifane,avvenuta nel 164 a.C. Le versioni Greche ( La settanta Teodozione)e la Peshitta siriaca contengono anche alcune sezzioni assenti nel testo Masoretico( Preghiera di Azaria , che fu cambiato in Abdnego daniele 1:6,7( Preghiera di Azaria e cantico dei tre giovani nella fornace : storia di Susanna ; Bel e il drago, per le quali si ipotizza un originale semitico.i capitoli 1 e 8-12 sono in ebraico e i versetti 3:24-90 Che la traduzione del nuovo mondo omette . e i capitoli 13 e 14 sono in greco poi ne libro di Daniele 1:1 salta fuori " nel terzo anno del re Baldassaree . Allo stato attuale delle conoscenze non risulta nessuna incoronazione con tale nome . Come c'é confusione anche su Daniele 5:31 " E Dario il medo riceverre il regno all'etá di 62 anni ,ed é sconcertante dal punto di vista storico dato che un re dei Medi con questo nome é sconosciuto, l'autore biblico , cioé chi ha scritto Daniele , ha confuso Dario con Ciro? , il passa parola crea dei brutti scherzi fra nomi figuriamoci fra numeri in cui la WTS e Cd hanno basato i loro fondamento dei sette tempi Daniele 4:23 ,dicendo che equivalgono a 2520 anni che partendo dal 606 aC, portano al 1914 . bella fantasia , ma in merito fará ancora affidamento su Furuli ?
RispondiEliminaRagazzi vi devo dire la verità: io non sono mai stato un amante della predicazione di casa in casa e "ringrazio" la situazione attuale che l'ha abolita (tra l'altro io penso in maniera definitiva). Ma vi devo ringraziare perché da quando vi seguo (quasi un anno), con i post interessantissimi che vi impegnate a condividere, come questo di CK, nonché i commenti che evidenziano profondi ragionamenti dietro e ricerche per avallare ciò che si espone, mi fate venire voglia di predicare al mio prossimo. E quando dico prossimo intendo tutti, ma soprattutto quelli più vicini a me, vale a dire tanti fratelli che conosco che lo si intuisce che vorrebbero vivere il loro essere cristiani in maniera più vera, profonda, e di conseguenza più libera, ma hanno paura anche solo ad insinuare una loro opinione. Purtroppo è difficilissimo per il rischio che si incorre di essere invitato amorevolmente in un CG. Qualcuno di voi ha mai avuto successo in tali iniziative? Ancora grazie e in questo caso particolarmente a Capitan Kirk...
RispondiElimina@Nonsense... la battaglia va fatta in modo anonimo... altrimenti sei bollato e giustiziato in 4 e 4 8
RispondiEliminaNonsense si e no nello stesso tempo si bisogna predicare sempre la verità questo è un principio che Geova ci comanda ma certe verità non hanno la necessità di essere per forza predicate perchè sono talmente evidenti che non possono essere nascoste.
RispondiEliminaVedo con dispiacere che ancora confondeye predicazione con propaganda, quello che è stato fatto in questi 100 anni era propaganda far entrare più persone che a sua volta avrebbero fatto entrare altre persone. E così all infinito, così siamo cresciuti in questo secolo. Andrea
RispondiEliminaNonsense , ,Sono d'accordo con danese e Capitano, non fidarti di nessuno se non di quelli che commentano giá nei post in maniera anonima . Dobbiamo tener presente non puó contradire la veritá e minacciando l'ostrcismo persino familiare , personalmente non mi viene neanche in mente una cosa del genere. . Bisogna fare in modo anonimo , e certe veritá non bisogna per forza predicarle , Pensa a Galileo Galilei quando pubblico che la terra era a girare intorno al sole e non il sole a girare intorno alla terra , fu scomunicato come eretito , e la stragrande maggioranza credette che fosse un eretico.
RispondiElimina@Andrea come non essere d'accordo con te, ancora in molti non si vuole ammettere di avre fatto parte di una catena tipo quella di Sant'antonio che alla fine chi ci guadagnava era chi stava ai vertici della piramide e non vado oltre, altrimenti di sicuro vengo censurato, dico solo a chi ancora non ha capito del tutto che è ttta una presa in giro compreso il premio tanto promesso finale per il quale si è disposti a farsi schiavizzare, SVEGLIAAAAAAA!!!.
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