3 parabole + 1

Leggere le scritture da consapevole è una sfida, perchè bisogna mangiare con il proprio apparato degestivo e non si tratta di cibo preconfezionato da ingoiare e basta, detto questo riflettevo sulle parabole di Gesù contenute nel capitolo 25 di Matteo le 10 vergini, i talenti, le pecore e i capri.

Quando nelle adunanze i tdG trattano queste parabole si immergono nell'adempimento profetico parlando di adempimenti vecchi e nuovi. Mi son chiesto ma le parabole del Signore hanno valore profetico o semplicemente sono lezioni morali? Ho cercato di dare una risposta che voglio condividere con voi.

Innanzi tutto dai primi versetti del capitolo 26 si comprende che Gesù stava preparando i suoi discepoli alla sua dipartita attraverso le parabole enunciate nel capitolo precedente. I metodi degli insegnanti dei popoli del passato, inclusi gli ebrei, erano di raccontare delle storie che potevano aprire la mente e il cuore degli ascoltatori e Gesù non fece eccezione. Cercherò di immedesimarmi in quella cultura e vi narrerò una parabola (ho preso spunto delle parole di un consapevole che non si sente più da tempo da queste parti sul blog).

Vi era uno schiavo molto ambizioso, ci teneva a vestire bene ed essere ben visto dagli altri, ma essendo schiavo le sue possibilità economiche erano limitate. Un giorno il suo padrone parti per un lungo viaggio, lo schiavo allora pensò: il mio padrone ha tanti vestiti, ne prenderò alcuni e con essi mi cucirò addosso uno stupendo vestito regale, il mio padrone sarà sicuramente contento. Ma purtroppo con tutta la sua buona volonta il vestito non era affatto bello, ne tantomeno regale, cercò di aggiustare più volte qui e là ma il risultato lasciò veramente a desiderare, e con esso andò in fumo l'ambizione di essere ben visto dagli altri. La lezione morale è che l'umiltà è da preferire all'ambizione e quest'ultima se non tenuta a freno può creare seri problemi.

Veniamo ora alle vere parabole del nostro Signore, egli volle preparare i suoi discepoli per i giorni futuri impartendo lezioni morali che credo possono essere riassunte in una sintesi che vi dirò fra un attimo, non prima però di farvi notare alcune dissonanze che sorgono quando si cerca di dare un valore profetico a queste parabole, solo alcune dissonanze per non annoiarvi!

Nella parabola delle vergini è noto che lo sposo ritarda, non è dissonante cercare di stabilire una data precisa di quanto si adempie questo o quell'avvenimento?

Nella parabola dei talenti secondo l'adempimento profetico Gesù avrebbe degli interessi economici sulla terra? Abbiamo forse una rappresentazione di un dio banchiere con interessi immobiliari?

Nella parabola delle pecore e dei capri abbiamo la prova che non esiste la punizione col fuoco eterno, e soprattutto che il giudizio non è basato sulla condotta morale ma sul bene che si fa in modo inconsapevole ai fratelli unti, ma se poi dici come possiamo fare quel bene cioè contribuendo economicamente e andando a predicare, ma allora il bene non è più inconsapevole ma diventa consapevole! Come potrebbe non essere dissonante con le parole del Signore?

Ora a tutte queste obiezioni c'è una risposta che l'organizzazione da per aggiustarsi addosso il vestito regale, ma il risultato spesso lascia a desiderare, ma vi è sempre la speranza di un nuovo intendimento riparatore. Vi dico la sintesi che hanno suggerito al mio cuore queste tre parabole: Gesù stesso menziona il significato nella prima parabola delle vergini cioè saper gestire il tempo, essere vigilati.

Nella parabola dei talenti è saper gestire le capacità personali, si contrappone quindi l'essere attivi con la pigrizia.

Nella parabola delle pecore e dei capri è saper gestire i sentimenti, un tipo di amore disinteressato, che non cerca i propri interessi ma quello dei minimi, i nostri fratelli più sfortunati, quelli che non possono darti nulla in cambio, quelli che dopo averli aiutati ti dimentichi di averlo fatto. Costoro sono posti in contrasto con chi fa finta di niente quando incontra un mendicante uno nel bisogno e lascia agli altri il privilegio di mostrare amore cristiano, e in questo contesto lasciatemelo dire ci sono tante persone nel "mondo" molto più simili a pecore dei tdG, è in questo periodo di pandemia è evidente davanti agli occhi di tutti con la storia ridicola dei comitati di soccorso, e magari ci sarà in futuro un video strappalacrime che mostrerà cosa è stato fatto da questi comitati a lode di Geova e dell'organizzazione, questo si che è amore disinteressato degno di una ricompensa eterna.