All’adunanza annuale del 2025 (tenuta sabato 4 ottobre) non è stato annunciato niente di nuovo. La maggioranza delle cose che dovevano essere novità erano già state divulgate con giorni di anticipo:
Nuovo libro chiamato "Cammina coraggiosamente con Dio" che parla di personaggi biblici che hanno mostrato coraggio e di come possiamo imitarli
9 nuove tracce / mini brochure che saranno usate nel ministero
La bethel non sarà più considerata un servizio a lungo termine, ma solo temporaneo e molte persone lasceranno Bethel o saranno riassegnate
Un video su come sta procedendo Ramapo
Una nuova serie di film chiamata "Atti degli Apostoli" uscirà nei prossimi anni, mostrando la vita degli apostoli come sta facendo ora il film su Gesù.
Una "nuova comprensione" su Armageddon: Geova proteggerà il suo popolo in ogni modo possibile cioè spiritualmente, fisicamente ed emotivamente, quindi non dobbiamo temere di essere feriti durante quella guerra (non era questa la comprensione fin dall'inizio? Chi pensava che far parte del popolo di Dio non significasse essere protetti in ogni modo nella più grande guerra della storia umana?)
I punti da 1 a 3 erano già stati anticipati su Reddit. Il libro e gli opuscoli trattano i soliti temi già sta usati e stra conosciuti.
Il punto 4 avrebbero potuto annunciarlo anche in un aggiornamento mensile. Sembra che abbiano un ritardo di 4 anni e finiranno nel 2030 (questo ovviamente non è stato annunciato)
Il punto 5 chissà quando sarà disponibile. Se va in coda ai video su Gesù passeranno parecchi anni.
Nel punto 6 faccio fatica a notare in nuovo intontimento dove sta. Non si è sempre detto così?
Niente sui compleanni, croce, trasfusioni, ecc.
Una curiosità: Geoffrey Jakson nella sua parte ha presentato una serie di 15 domande. Eccole con le relative risposte.
1 D: Chi è attualmente in carica come presidente della WTBS? R: Robert Ciranko dal 2014
2 D: Chi è stato il primo presidente della società WT? R: William Henry Conley
3 D: Chi tra i membri in carica è il membro più longevo del CdG? R: Gerrit Losch
4 D: Chi è il membro più anziano in carica del CdG? R: Samuel Herd (ha più di 90 anni)
5 D: Chi ha lavorato insieme a Jody Jedele alla sicurezza notturna negli anni '90 quando erano entrambi single? R: Jeffrey Winder
6 D: Quale membro del CdG ha prestato servizio come missionario in Africa? R: David Splane
7 D: Quale membro del CdG si è diplomato alla 132a classe di Galaad? R: Jacob Rumph
8 D: Quale membro del CdG parla inglese, portoghese, spagnolo e russo? (2 membri del CdG parlano russo!). R: Gage Fleegle
9 D: Quale membro del CdG ha prestato servizio due volte a Walkill, due volte a Brooklyn, due volte a Patterson e due volte a Warwick, - un betelita nomade? R: Jody Jedele
10 D: Il padre non-TDG di quale membro del CdG ha contribuito a progettare l'attrezzatura della segheria per Walkill? R: Kenneth Cook
11 D: Quanti membri del CdG hanno prestato servizio alla Betel e sono stati riassegnati al campo e poi sono tornati alla Betel? R: 5
12 D: Quale membro del CdG, all'età di 18 anni, ha ricevuto una lettera da Fratello Knorr che lo incoraggiava a compilare un modulo di domanda per la Betel? Aveva 30 giorni per farlo. Ha aspettato fino al 30° giorno... R: Stephen Lett
13 D: Domanda di curiosità numero 13: Quale membro del CdG è l'unico CdG a diplomarsi al MTS? - Il suo istruttore era Stephen Lett R: Mark Sanderson
14 D: Cos'è Ramapo? R: Il World Headquarters Media Center (riproduce il video di aggiornamento)
15 D: E poi? (Immagino che fosse tutto, non era chiaro!) R: Nuova serie di video Atti degli Apostoli.
Interessante il punto 2. Tutti i TdG pensano che sia Russell il primo presidente. Di Conley solo una menzione sul libro “Proclamatori”. Ad esempio WT 1/12/92 p. 30 dice: “Si noti l’interessante commento che fece a questo riguardo C. T. Russell, primo presidente della Watch Tower Society…” Quindi? Hanno sempre mentito?
Questo mese i Testimoni di Geova hanno lanciato una
campagna mondiale dal titolo: “La
fine dei tutte le guerre, come?”. Tra ieri e oggi c’è stato il culmine con un discorso speciale con lo stesso tema tenuto in tutte le sale. Questo messaggio trova terreno
fertile in un mondo lacerato dai conflitti, come quello che in
Medio Oriente che vede ancora una volta contrapposti israeliani e
palestinesi proprio nei paesi biblici. Molti osservatori
parlano di genocidio e la parola risuona sinistramente simile al
linguaggio usato nella Torre di Guardia del 1° gennaio 2010 (pp.
13-15) per giustificare la guerra che Dio ha comandato
contro gli antichi Cananei.
L’articolo in questione si apre con due citazioni incompatibili: «Li sterminerete tutti» (Deuteronomio 20:17) e
«Siate pacifici con tutti gli uomini» (Romani 12:18). Volendo trovare incoerenze potremmo fermarci già qui. Come conciliare questi due versetti? La
rivista propone cinque argomenti. Vediamo se sono convincenti:
“La terra non apparteneva ai Cananei”
Il primo argomento sostiene che i Cananei fossero “occupanti
abusivi” di una terra promessa ad Abraamo. «Essendo il Sovrano
dell’universo, di certo Dio ha pieno diritto di stabilire chi deve
vivere in un determinato luogo» (p.
13).
Questa non è una dimostrazione morale, ma un puro appello
all’autorità incontestabile: Se è Dio che lo ordina, è giusto a prescindere. Non si considera che i
Cananei fossero già stanziali in quella terra da secoli e che avevano tanti motivi per ritenersi i legittimi proprietari. Ma il problema è interpretativo, un “diritto
divino” in questo contesto è simile al concetto moderno
di guerra di conquista giustificata solo dalla legge del più forte.
“Erano troppo malvagi per vivere”
Il secondo punto dipinge i Cananei come un popolo
irrimediabilmente corrotto: «In Canaan immoralità, riti pagani e
sacrifici di bambini erano molto diffusi». La rivista cita Henry H.
Halley (che era un religioso e non un archeologo), secondo cui «l’intera zona si è dimostrata un cimitero
per neonati».
Ecco una tipica caricatura demonizzante del nemico:
si generalizza un’intera popolazione come se ogni individuo fosse
un criminale. Inoltre, si sceglie un’unica fonte che conferma la
tesi, ignorando che la ricerca archeologica sul tema in questione è molto più
cauta; non si è certi infatti del motivo per cui siano morti quei nenonati ne di quanto fosse realmente diffusa quella pratica. Ammesso che alcuni cananei praticassero tali atrocità la punizione doveva eventualmente essere rivolta a loro, non a tutti gli appartenenti alla nazione. La logica è semplice: se il nemico è disumanizzato, la sua
distruzione diventa “necessaria”.
“Un male necessario come amputare una gamba”
L’articolo usa questa analogia: «Quando a un
paziente va in cancrena un arto, spesso i medici non hanno altra
scelta che amputare». Secondo la rivista, i Cananei erano
un’infezione da estirpare per preservare la salute spirituale di
Israele.
Si tratta di una falsa analogia che si svela con una riflessione semplice: un arto
malato non è paragonabile a migliaia di uomini, donne e bambini.
L’uso di questo paragone serve solo a normalizzare rendendo plausibile e attuabile un genocidio,
mascherandolo come atto terapeutico.
“Dio ha aspettato 400 anni: prova di amore”
Il quarto punto ribalta persino l’argomento: «Invece
di annientarli subito, lasciò pazientemente che passassero 400
anni». Ma l’attesa non cambia la sostanza: alla fine si parla
sempre di sterminio. Presentare il ritardo come prova di amore è un tentativo di fraintendere gli eventi in modo tale da modificare il senso: aspettare 400 anni significa che è un po' meno genocidio.
“Un atto d’amore per preservare il Messia”
L’ultimo punto giustifica la violenza come necessaria per la
venuta del Cristo: «Era suo proposito che dalla nazione di Israele
venisse il Messia... Quindi ordinò che questi venissero scacciati
dal paese». Qui troviamo la classica logica del “fine che
giustifica i mezzi”. Anche il genocidio può diventare “amorevole”
se porta al risultato desiderato. Viene da chiedersi anche se un Dio onnipotente e onnisapiente non potesse trovare un altro mezzo per preservare la linea dí discendenza del Messia senza sterminare un intero popolo.
Una lezione per oggi?
L’articolo si conclude con una proiezione nel futuro: «I
resoconti sulla distruzione dei cananei ci infondono speranza dandoci
un’idea di ciò che Dio farà nel prossimo futuro». In altre
parole, il genocidio diventa un modello profetico: così come Dio
sterminò i Cananei, presto eliminerà tutti i “malvagi”.
Questo
paragone alimenta la convinzione
che la violenza divina sia non solo giusta, ma imminente. Un
messaggio che ha l'unico scopo di utilizzare l'emozione della paura ai lettori: se non siete e più che altro non rimanete TdG, farete la fine dei Cananei.
Conclusione
La Torre di Guardia del 1° gennaio 2010 tenta quindi di
giustificare la distruzione dei Cananei con una serie di argomenti
che rivelano fallacie logiche e manipolazioni
retoriche:
Appello all’autorità divina.
Caricatura del nemico.
Falsa analogia.
Framing positivo di un atto
violento.
Giustificazione teleologica.
In un contesto storico in cui il termine genocidio torna
drammaticamente d’attualità, leggere che «fu l’amore che spinse
Dio a ricorrere a misure così drastiche» non può che sollevare
domande. Se la violenza diventa amore, quale messaggio si trasmette
davvero alle coscienze?
Tratto
da un articolo Pubblicato
da Miss Usato il 6 marzo 2025 su
Avoidjw
Charles Taze Russel che annuncia: "I tempi dei Gentili sono finiti e i loro re hanno fatto il loro tempo", il 2 ottobre 1914.
Se Charles Taze Russell fosse davvero entrato nella sala da pranzo della Betel il 2 ottobre 1914, dichiarando: "I tempi dei Gentili sono finiti e i loro re hanno fatto il loro tempo!" , allora la storia non ha colto il messaggio. Per quasi un decennio, non si è fatto alcun accenno a questo momento drammatico. Nessun articolo, nessuna lettera, nemmeno un accenno fugace. È come se qualcuno affermasse di essere stato il primo ad andare sulla Luna, solo che lo menziona solo anni dopo, in una nota a piè di pagina, quando il vero testimone non può più confutarlo.
Quindi, è stato Russell a dirlo? O si tratta di un mito accuratamente elaborato, introdotto in seguito per rafforzare una dottrina in via di sviluppo? La seguente analisi, scritta e documentata da Larchwood, un sostenitore della ricerca sugli insegnamenti della Watchtower, approfondisce questa affermazione fondamentale, svelando le origini di una storia che ogni Testimone di Geova ha sentito, ma che pochi hanno veramente esaminato. Tutte le ricerche sono state condotte attraverso le pubblicazioni della Watchtower, tranne un riferimento, "Fede in marcia", scritto dal Testimone di Geova AH MacMillian.
“I tempi dei Gentili sono finiti”
La famosa dichiarazione di Charles Taze Russell del 2 ottobre 1914, "I tempi dei Gentili sono finiti" , non è supportata da alcuna prova contemporanea. La citazione non fu attribuita a Russell fino al 1922, sei anni dopo la sua morte e otto anni dopo il presunto evento. Le pubblicazioni della Watch Tower dal 1914 al 1922 non fanno menzione di tale annuncio. Nel 1975, la data della presunta dichiarazione fu cambiata dal 1° al 2 ottobre, sulla base di un libro del 1957 che non fu pubblicato dalla Watch Tower Society. La data del primo resoconto pubblicato – nel 1922, durante la campagna di Rutherford per promuovere la dottrina del 1914 – solleva seri dubbi sulla sua autenticità.
Se, come me, foste stati testimoni di Geova per un certo periodo di tempo, avreste senza dubbio sentito parlare del momento emblematico in cui Charles Taze Russell, fondatore della Watch Tower Society, annunciò che "i tempi dei Gentili sono finiti e i loro re hanno fatto il loro tempo", il 2 ottobre 1914.
Si racconta che Russell fece questo annuncio alla famiglia Betel durante la colazione, segnando la fine dei tempi dei Gentili e l'inizio del Regno di Dio. Questo evento è spesso citato come un momento decisivo nella storia iniziale della Watchtower e insegnato come un fatto assoluto nella letteratura Watchtower/TdG.
"Il Regno di Dio governa", 2014, edizione 2023:
'Testimoni di Geova - Proclamatori del Regno di Dio' p. 61
Ministero del Regno 1995
Annuario 2014, p. 170; Torre di Guardia 1/11/2007, p.22
Questa storia presenta però notevoli incongruenze. I dettagli pubblicati riguardanti la presunta dichiarazione di Russell sollevano dubbi sulla sua accuratezza, e le prove contemporanee sono completamente assenti, il che suggerisce che potrebbe non essere mai accaduta.
La Dichiarazione del 1914: da dove viene?
Torre di Guardia del 15 aprile 1917 p. 8
Nell'edizione del 15 aprile 1917 de La Torre di Guardia, si fa riferimento alla conclusione dei Tempi dei Gentili. Tuttavia, la citazione non è attribuita a Russell stesso. Le parole sono invece presentate in modo generico, come se fossero tratte dalla Torre di Guardia, senza un chiaro collegamento con l'uomo che in seguito si dice le abbia pronunciate, e non si fa menzione di un annuncio. Le parole stesse sono diverse da ciò che si suppone abbia detto Russell:
" La Torre di Guardia, di tanto in tanto, ha fornito la prova che i "Tempi dei Gentili" sono finiti; che i monarchi della terra hanno fatto il loro tempo…"
Primo resoconto pubblicato della storia della dichiarazione della sala da pranzo
Torre di Guardia 1 maggio 1922
La prima versione stampata della storia della dichiarazione della sala da pranzo risale al 1922, otto anni dopo l'evento e sei anni dopo la morte di Russell . In questa versione, vediamo la storia di lui che entra nella sala da pranzo il primo giorno di ottobre 1914 (notate la data del 1° ottobre). Eccola nell'edizione del 1° maggio 1922 della Torre di Guardia:
“Finalmente arrivò il giorno, il 1° ottobre 1914, e la mattina di quel giorno, Charles T. Russell, presidente della Watch Tower Bible and Tract Society, annunciò al personale della sede centrale di Brooklyn, New York: 'I tempi dei Gentili sono finiti e i loro re hanno fatto il loro tempo'”.
Questo resoconto colloca l'annuncio al 1° ottobre 1914, in contrasto con la data ufficiale successiva, il 2 ottobre 1914. Questa discrepanza tra la narrazione originale e il ricordo successivo evidenzia l'ambiguità dell'evento e le potenziali incongruenze.
Russell non parlò mai di alcun annuncio nel 1914
Watch Tower, 1 novembre 1914
Watch Tower, 15 luglio 1915
Watch Tower, 15 aprile 1922
È
importante notare che Russell stesso non ha mai affermato
esplicitamente di aver fatto l'annuncio che "i tempi dei Gentili
sono finiti". Se lo avesse effettivamente annunciato il 1° (o
il 2!) ottobre 1914, non pensate che avrebbe pubblicato l'evento
sulla rivista Watch
Tower poco
dopo? Quello sopra è un articolo del 1° novembre 1914, in cui,
anziché affermare che i tempi dei Gentili erano definitivamente
finiti e che Russell lo aveva annunciato a colazione un mese prima,
mette in dubbio la loro conclusione!
Perché
ci è voluto fino al 1922?
Nel
1915, Russell tenne una conferenza pubblicata sulla Torre
di Guardia del
15 luglio 1915 , in cui parlò della fine dei tempi dei Gentili, ma
senza alcun riferimento a un giorno specifico di ottobre o a un
annuncio ufficiale. Solo un mese prima che la dichiarazione della
sala da pranzo
apparisse sulla Torre
di Guardia del
1° maggio 1922, un articolo nell'edizione della Torre
di Guardia del
15 aprile 1922 affermava che i tempi dei Gentili erano
terminati il 1°
agosto 1914!
Eppure,
la Fine dei Tempi dei Gentili era ciò che tutti stavano aspettando,
giusto? Fu uno degli eventi più significativi nella storia
dell'umanità, certamente significativo per l'organizzazione. Allora
perché la Watch Tower Society avrebbe dovuto aspettare fino al 1922
per raccontare la storia di questo enorme annuncio? Il fatto che ci
siano voluti otto
anni solo per
menzionare il coinvolgimento di Russell in un annuncio così
importante e epocale solleva il sospetto che la dichiarazione fatta
nella sala da pranzo
possa essere stata inventata dopo la morte di Russell. Fino al 1926,
almeno, si speculava sulla data esatta della Fine dei Tempi dei
Gentili: il 1° agosto, il 20 settembre e il 1° ottobre erano stati
tutti nominati in un momento o nell'altro. Se il "Servo Saggio e
Fedele" l'aveva detto lui stesso nel 1914, perché c'erano
dubbi?
1
o 2 ottobre 1914?
La
Watch Tower raccontava nuovamente la storia di Russell con la data
del 1° ottobre 1914, come si vede nella Watch
Tower del 15
luglio 1950 :
Watch Tower, 15 luglio 1950
Watch Tower, 1 maggio 1967
'Il regno di Dio di mille anni', 1973
Torre di Guardia, 15 agosto 1974
Qui
sopra vedrete che la Torre di Guardia del 1° maggio 1967 non fa
riferimento alla storia, ma indica la data dei Tempi dei Gentili come
termine del 1°
ottobre 1914. Anche
il libro del 1973, Il Regno
di Dio dei Mille Anni, riporta la data del
1° ottobre per
la storia di Russell. Nella Torre
di Guardia del
15 agosto 1974 si afferma nuovamente che i Tempi dei Gentili
terminarono il 1°
ottobre 1914.
1975
- Qualcosa è cambiato
L' Annuario del
1975 ripropone la storia di Russell, ma ora utilizza la data
del 2 ottobre. Cosa accadde nel 1975 per convincere l'organizzazione
a cambiare la data dal 1° al 2 ottobre? Pensateci: ci fu un periodo
tra il 1957 e il 1975 in cui c'erano due
date per
lo stesso evento: il
1° ottobre secondo
la Watchtower e il
2 ottobre secondo
MacMillan, in una pubblicazione non Watchtower. Cosa spinse la
Watchtower a decidere di usare la data di un libro non Watchtower in
quel periodo? Ancora oggi il 2
ottobre 1914 è
la data ufficialmente riconosciuta per l'evento, come si può vedere
dalle citazioni che ho condiviso in precedenza. Non è curioso che
non si attengano alla data indicata nel racconto originale della
storia, che era molto più vicina nel tempo a quando si suppone che
sia accaduta ed era in una pubblicazione Watchtower?
Annuario dei Testimoni di Geova, 1975
"Fede in marcia" Scritto dal Testimone di Geova AH Macmillan, 1957
Se Russell dichiarò davvero che i tempi dei Gentili erano finiti il 1° ottobre 1914, perché la Watchtower non ne conobbe la data negli articoli successivi?
Torre di Guardia. 1 novembre 1914
Un
indizio importante che Russell non fece mai un annuncio del genere
nell'ottobre del 1914 si può trovare nella letteratura della
Watchtower pubblicata
dopo il presunto evento. Se Russell avesse davvero fatto l'annuncio
nell'ottobre del 1914, perché, appena un mese dopo, la Watchtower
del 1° novembre 1914 affermò che il
20 settembre 1914 "avrebbe
probabilmente segnato la fine dei Tempi dei Gentili"?
Watch Tower, 15 marzo 1919 - Prima metà
Torre di Guardia, 15 marzo 1919 - Ultima metà
Torre di Guardia, 1 dicembre 1919
Watch Tower, 15 aprile 1922
Qui
sopra c'è una lettera della Torre di Guardia del 15 marzo 1919 in
cui un lettore ipotizza che i tempi dei Gentili siano terminati il
1° agosto 1914. Poi c'è un articolo della Torre di Guardia
del 1° dicembre 1919 che afferma che i tempi dei Gentili sono
terminati nell'agosto 1914. Poi c'è una Torre di Guardia del 15
aprile 1922 che afferma che i tempi dei Gentili sono terminati il
1° agosto 1914. Un anno dopo, una Torre di Guardia del 1923,
mostrata sotto.
Torre di Guardia 1 gennaio 1923
La
lezione insegnata a generazioni di Testimoni
Che
momento cruciale nella loro storia, quindi, vero? Beh, per quanto
importante fosse stato l'annuncio di Russell durante quella colazione
nell'ottobre del 1914, non fu nemmeno menzionato nel Rapporto Annuale
del 1914.
Quindi,
Russell fece davvero il famoso e memorabile annuncio del 1° o 2
ottobre 1914? Le prove suggeriscono che questa storia, così come è
stata insegnata a generazioni di Testimoni di Geova, sia quantomeno
un'esagerazione, se non una vera e propria invenzione. Mentre il
ricordo di Macmillan del 1957 e le successive pubblicazioni della
Watch Tower attribuiscono la dichiarazione a Russell, non esiste
alcuna prova concreta e contemporanea che Russell stesso abbia fatto
alcuna dichiarazione in quel particolare giorno. Inoltre, il fatto
che la dichiarazione attribuita a Russell non sia apparsa sulla Watch
Tower se non anni dopo la sua morte solleva ulteriori dubbi sulla sua
autenticità. Non vi è alcuna menzione dell'evento in alcuna lettera
alla Watch Tower in nessun momento e nessuna menzione di esso
nel Rapporto
Annuale del
1914.
L'introduzione
dell'annuncio del Russell Gentile Times si adatta perfettamente al
programma di Rutherford del 1922. L' articolo della
Watch Tower che
introduceva l'aneddoto per la prima volta sarebbe stato scritto da
Rutherford stesso. (È noto che Rutherford scrisse gli articoli di
fondo in quel periodo.)
Il
1922 fu un periodo di significativa transizione all'interno della
Watch Tower Society. Dopo la morte di Russell nel 1916, Joseph
Rutherford assunse la presidenza e fu profondamente coinvolto nel
definire la direzione dell'organizzazione. Durante questo periodo, ci
fu un chiaro sforzo per consolidare l'identità della Watch Tower
Society e le sue pretese di autorità divina. Attribuire la
dichiarazione del 1914 a Russell potrebbe essere stato parte di
questo processo: un tentativo di rafforzare gli insegnamenti
dell'organizzazione sul 1914 e di rafforzare l'idea che la Società
fosse la vera rappresentante del Regno di Dio sulla terra.
In
questo periodo, Rutherford stava attivamente consolidando la sua
leadership e promuovendo l'insegnamento del 1914 come pietra angolare
dell'identità profetica del movimento. La Convention di Cedar Point
del 1922, ad esempio, segnò una spinta significativa a riformulare
il messaggio del Regno e a incoraggiare una predicazione pubblica
aggressiva. Promuovendo la storia della dichiarazione di Russell del
1914, Rutherford cercò di rafforzare la narrazione secondo cui
Russell aveva riconosciuto l'importanza del 1914 all'epoca, in linea
con la crescente enfasi della Watch Tower sull'adempimento profetico
e sulla guida divina, rafforzando la leadership di Rutherford e il
rinnovato senso di scopo del movimento. Ciò avrebbe aiutato l'intera
sua campagna pubblicitaria ("...annunciate,
annunciate,
annunciate
il Re e il suo Regno").
-Fine
dell'articolo di Larchwood.
Desidero
ringraziare Larchwood e
AvoidJW per questa
ricerca approfondita sulla storia dei
TdG. È fondamentale che
chiunque stia pensando di battezzarsi in una religione così
autoritaria – che si vanta di date cruciali nelle sue dottrine –
comprenda tutti i fatti, compresi ciò che è stato detto e omesso.
Se desiderate approfondire gli insegnamenti della Watch Tower, i
segreti di Russell e Rutherford e la nascita di questa
Organizzazione, Watchtower History Channel approfondisce
ulteriormente la questione, utilizzando documenti storici e
pubblicazioni locali. Altri
siti di approfondimento suggeriti: AvoidJW e Jwfacts.
Di
seguito è riportata una cronologia creata da Larchwood che evidenzia
le date controverse relative al famigerato annuncio
della sala da pranzo.
La
linea temporale
1
novembre 1914 – La Watch Tower afferma che il
20 settembre 1914
“probabilmente segnò la fine dei tempi dei Gentili”. Nessuna
menzione di alcun annuncio da parte di Russell.
15
giugno 1915 – Watch Tower - Russell discute la fine dei Tempi dei
Gentili, ma non fornisce una data specifica né alcun riferimento a
una dichiarazione.
31
ottobre 1916 – Muore Charles Taze Russell. Non esiste alcun
resoconto pubblicato durante la sua vita che affermi che abbia
rilasciato una dichiarazione specifica.
1917
– La Watch Tower afferma che i Tempi dei Gentili sono finiti, ma
attribuisce il pensiero alla Watch Tower stessa, non a Russell
personalmente.
15
marzo 1919 – Watch Tower: un lettore ipotizza che i Tempi dei
Gentili siano terminati il
1° agosto 1914.
1°
dicembre 1919 – La Watch Tower afferma che i Tempi dei Gentili
terminarono il
1° agosto 1914.
15
aprile 1922 – La Watch Tower afferma che i Tempi dei Gentili
terminarono il
1° agosto 1914.
1°
maggio 1922 – Watch Tower: prima versione stampata del famoso
racconto dell'"annuncio della colazione". Si dice che
Russell abbia dichiarato il 1°
ottobre 1914:
"I tempi dei Gentili sono finiti e i loro re hanno fatto il
loro tempo".
1°
novembre 1922 – La Torre di Guardia indica come data della fine
dei Tempi dei Gentili il 1°
agosto 1914.
1°
gennaio 1923 – La Torre di Guardia indica come data della fine dei
Tempi dei Gentili il 1°
agosto 1914.
15
luglio 1950 – La Watchtower riporta la dichiarazione di Russell
del 1°
ottobre 1914
1957
– Faith on the March di AH Macmillan riporta la data della
dichiarazione di Russell come 2
ottobre 1914:
è la prima volta che questa data compare.
1°
maggio 1967 - La Watchtower afferma che i tempi stabiliti delle
nazioni (un modo alternativo di dire tempi dei Gentili) erano
terminati il 1°
ottobre 1914.
1973
– Il
regno di Dio dei mille anni si è avvicinato indica
la data della dichiarazione di Russell come 1°
ottobre 1914.
15
agosto 1974 - Torre di Guardia: afferma che i Tempi dei Gentili
terminarono il 1°
ottobre 1914.
1975
– L'Annuario dei Testimoni di Geova riporta la data della
dichiarazione di Russell: 2
ottobre 1914.
1993
– Il Proclaimers Book, p. 135, riporta la data della dichiarazione
di Russell come 2
ottobre 1914.
2014/2023
– Il Regno di Dio governa! indica la data della dichiarazione di
Russell come 2
ottobre 1914.
Oggi prenderemo in considerazione una domanda ai lettori 1 Settembre 1980 ( link ) per cercare di spiegare il metodo sottostante che viene utilizzato per salvaguardare la vita spirituale delle persone. Le azioni disciplinari sono il metodo di controllo che consente alla congregazione di seguire le linee guida che tutto il popolo teocratico deve seguire. La domanda ai lettori dovrebbe spiegare la legittimità per il cristiano fedele di poter accettare trapianti di organi umani e se questo potrebbe dare luogo a azioni disciplinari nella congregazione. Vi invito la previa lettura e al termine faremo le considerazioni che ci aiuteranno a capire.
La congregazione dovrebbe intraprendere qualche azione disciplinare nei confronti di un cristiano battezzato che accetta il trapianto di un organo umano, come una cornea o un rene?
Il trapianto di un tessuto o di un osso umano da un uomo all’altro è una questione che ciascun testimone di Geova deve decidere in base alla propria coscienza. Alcuni cristiani potrebbero pensare che introdurre nel proprio corpo qualsiasi tessuto o parte del corpo di un altro uomo sia cannibalismo. Potrebbero sostenere che il materiale umano trapiantato ha lo scopo di divenire parte del corpo del ricevente per conservarlo in vita e perpetuarne le funzioni. Potrebbero non considerarlo basilarmente diverso dal mangiare carne per via orale. Questo modo di pensare potrebbe derivare dalla constatazione che, quando Dio consentì all’uomo di mangiare la carne di animali debitamente dissanguati, non prese alcun provvedimento secondo cui l’uomo potesse cibarsi della carne del suo simile. Potrebbero anche tener conto del modo in cui nei tempi biblici era considerato il nutrirsi di carne umana. Si vedano per esempio i racconti di II Re 6:24-30; Deuteronomio 28:53-57; Lamentazioni 2:20 e 4:10. In Giovanni 6:48-66 Gesù parlò figuratamente del mangiare la sua carne e del bere il suo sangue. Sentendolo e non discernendo il senso spirituale delle sue parole, alcuni dei suoi discepoli giudei rimasero turbati e smisero di seguirlo. Questi brani biblici illustrano il modo in cui alcuni consideravano il mangiare carne umana. Oggi altri sinceri cristiani possono ritenere che la Bibbia non vieti categoricamente i trapianti di organi umani. Possono ragionare che in certi casi non ci si aspetta che il tessuto umano divenga parte permanente del corpo del ricevente. Si dice che le cellule del corpo vengono sostituite ogni sette anni circa, e questo vale anche per qualsiasi parte del corpo umano venga trapiantata. Si può anche sostenere che i trapianti d’organo sono diversi dal cannibalismo, dal momento che il “donatore” non viene ucciso per essere mangiato. In certi casi persone prossime alla morte chiedono esplicitamente che parti del loro corpo vengano usate per i trapianti. Ovviamente, se il trapianto richiedesse che si prenda sangue di un’altra persona, questo sarebbe senz’altro contrario al comando di Dio. — Atti 15:19, 20. Chiaramente sulla questione del trapianto le vedute personali e di coscienza variano. È ben noto che l’impiego di materiale umano su un’altra persona varia da cose minori come gli ormoni o la cornea a organi veri e propri come i reni e il cuore. Mentre la Bibbia vieta esplicitamente il consumo di sangue, non c’è alcun comando biblico che vieti specificamente di introdurre nel proprio corpo tessuti di un’altra persona. Per questa ragione ciascun individuo che debba affrontare una decisione di questo tipo deve soppesare i vari fattori con attenzione e preghiera, dopo di che deciderà in base alla propria coscienza ciò che può o non può fare davanti a Dio. (Gal. 6:5) Se qualcuno accettasse un trapianto, il comitato giudiziario della congregazione non prenderebbe misure disciplinari nei suoi confronti.
La risposta è un esempio tipico di comunicazione teocratica. La domanda è molto sensibile e affronta una problematica che i Testimoni di Geova hanno dovuto metabolizzare per tanti anni ed è costata la vita a molti fratelli nella congregazione. Come potete notare la prima frase contiene la risposta alla domanda e da un punto di vista pratico sarebbe stato meglio che terminasse li se non che invece il comitato degli scrittori illuminati si è prodigato in una sequenza di considerazioni che lasciano più di una perplessità.
Innanzi tutto c'è una consolidata tecnica nella elaborazione delle indicazioni organizzative come quella in oggetto che è quella di mascherare nascondere occultare il controllo che l'organizzazione attua su ogni aderente.
Come potete notare dal commento c'è l'idea che le persone a cui è rivolto il messaggio abbiano la totale libertà interpretativa di determinare se e come i trapianti sono leciti. Questa tecnica piuttosto consolidata si nota dalle costruzioni sillogistiche che iniziano sempre con "Alcuni cristiani". Con questo escamotage dialettico chi legge ha l'idea fuorviante che all'interno della congregazione ci siano libere correnti di pensiero indipendenti che possono liberamente scegliere in modo indipendente e senza costrizioni da parte di alcuno.
Ovviamente sappiamo bene che questo non è vero ma in verità quello che c'è di preoccupante nel post non è tanto capire come la struttura gestisce o vorrebbe gestire tutte queste azioni o situazioni che potrebbero accadere nella vita di un individuo. La cosa preoccupante sono i ragionamenti insiti e indotti che questo tipo di risposte danno alle persone. Entriamo nel dettaglio
Alcuni cristiani potrebbero pensare che introdurre nel proprio corpo qualsiasi tessuto o parte del corpo di un altro uomo sia cannibalismo. Potrebbero sostenere che il materiale umano trapiantato ha lo scopo di divenire parte del corpo del ricevente per conservarlo in vita e perpetuarne le funzioni. Potrebbero non considerarlo basilarmente diverso dal mangiare carne per via orale
Ora ragioniamo su questo assunto. L'organizzazione sostiene che ci sono persone che "potrebbero pensare che introdurre qualsiasi parte del corpo di un altro uomo sia cannibalismo". Questo tipo di considerazione con tutta onestà la trovo molto complicata da dover elaborare e giustificare perché è difficile che si possa ragionare seriamente su una decisione importante come quella di accettare un trapianto, e si parta da una assunto assurdo che è quello di confondere un trapianto (che ha lo scopo di salvaguardare la vita di una persona) con il cannibalismo che è una pratica aberrante di nutrirsi di un'altra persona. Fra il concetto di cannibalismo e quello di accettare trapianti di organo c'è un salto logico rilevante che è molto complicato da superare. Da una parte c'è di un processo nutritivo dove ci si alimenta per ricavare energia e sostentamento, dall'altra c'è una procedura medica che sostituisce un organo compromesso con uno funzionante per ripristinare e salvaguardare la vita.
Decidere di fare un trapianto è una questione importante e seria, ma se per aiutare una persona a fare una decisione saggia rendo plausibile che il trapianto si possa assimilare e confondere con il cannibalismo c'è qualcosa che non funziona in questo meccanismo logico. Il problema va molto oltre la semplice ricerca di capire cosa Dio richiede da me e quali sono appunto i principi biblici mi devono guidare. Ed è qui che possiamo già intravedere una chiave di lettura più generale perché questo tipo di ragionamenti non sono per nulla anomali ma esistono davvero. Nel proseguio della risposta c'è una frase emblematica che spiega il processo deduttivo che è tipico di chi ha una visione ultra ortodossa e integralista della bibbia
"Questo modo di pensare potrebbe derivare dalla constatazione che, quando Dio consentì all’uomo di mangiare la carne di animali debitamente dissanguati, non prese alcun provvedimento secondo cui l’uomo potesse cibarsi della carne del suo simile."
Ora seguitemi nella descrizione di questo passaggio. Secondo il nostro redattore la scelta di non accettare trapianti sempre per alcuni provenga dal fatto che Dio ha dato indicazioni esplicite sul mangiare carne di animali solo se dissanguati ma non ha dato indicazioni esplicite sull'uso di carne umana e da questo possiamo dedurre che i principi biblici equiparano l’uso di un organo equivale a cibarsene?Comprendete bene che se uno ragiona ancora in questo modo è molto complicato trovare il modo di discutere in modo sensato. Come puoi far capire ad una persona la differenza fra terapia medica e cannibalismo se non capisce cosa significano i termini cioè siccome Dio a Noè non ha dato indicazioni sull'uso degli organi allora non sono possibili il loro uso? Dio non lo ha spiegato a Noe? 4000 anni fa? Dopo il genocidio dell'intera terra? Ma veniamo ad un altro passaggio significativo
"Oggi altri sinceri cristiani possono ritenere che la Bibbia non vieti categoricamente i trapianti di organi umani. Possono ragionare che in certi casi non ci si aspetta che il tessuto umano divenga parte permanente del corpo del ricevente. Si dice che le cellule del corpo vengono sostituite ogni sette anni circa, e questo vale anche per qualsiasi parte del corpo umano venga trapiantata."
Ecco questa serie di frasi sono veramente emblematica e significativa. Secondo questo ragionamento sempre "alcune" persone danno per scontato che gli assunti precedenti siano veri e quindi il trapianto di organo sarebbe davvero un atto di cannibalismo ma (e qui sta il bello) lo saresti solo per 7 anni. Cioè violeresti il principio biblico solo per sette anni poi l'organo sarebbe diverso e così "finuta la festa gabbatu lu santu". Siamo passati da un aspetto che è al limite del delirio ad un altro che è peggio di quello di prima perché come si capisce bene un principio etico ha valenza sempre ed è immutabile ma per i nostri perdigiorno se è questione di tempo si potrebbe benissimo chiudere un occhi. Ma non finisce qui prendiamo in considerazione la prossima frase
"Si può anche sostenere che i trapianti d’organo sono diversi dal cannibalismo, dal momento che il “donatore” non viene ucciso per essere mangiato."
Ora va da se che con le premesse precedenti che non ci siano le idee chiare mi pare chiaro. Avevamo il sospetto che non fosse chiaro il termine ma qui mi pare evidente che ci sia ben più che un semplice fraintendimento. Ora va da se che non è per nulla vero che un cannibale diventi tale solo quando il donatore venga ucciso, questo farebbe davvero saltare sulla sedia chi sostiene questo tipo di assunto sconfessare con una assurdità una assurdità.
"Mentre la Bibbia vieta esplicitamente il consumo di sangue, non c’è alcun comando biblico che vieti specificamente di introdurre nel proprio corpo tessuti di un’altra persona."
Veniamo ad un punto interessante infatti non si poteva non includere il principio dell'astensione dal sangue anche come terapia medica in questa considerazione che necessità il distinguo. E qui in verità la cosa fa abbastanza sorridere perché ancora una volta è palese che chi scrive queste note non sa di che cosa si sta parlando. Ora vi chiedo ma sinceramente ma voi vi una diagnosi medica ve la fareste fare dall'elettricista o dal vostro idraulico? Oppure rovesciamo andreste dal vostro medico a mettere a posto una perdita nel vostro appartamento? Domande retoriche semplicemente per dire ma vi fidereste di una persona che sostiene che la Bibbia vieta esplicitamente l'uso del sangue ma no quello di introdurre "tessuti" di un altra persona quando evidentemente non sa cosa significa da un punto di vista medico la parola "tessuto"? Sapete come si definisce il sangue? Vi lascio la curiosità di cercarlo agevolmente su web per scoprire la definizione medica che potete includere nelle vostre risposte. Finiamo con l'ultima considerazione, dopo non aver in pratica spiegato nulla la risposta finisce con una laconica constatazione di fatto
Se qualcuno accettasse un trapianto, il comitato giudiziario della congregazione non prenderebbe misure disciplinari nei suoi confronti.
Grazie, grazie infinite per cotanta magnanimità...
La recente presentazione della nuova edizione del manuale per anziani dei Testimoni di Geova, con la nuova sigla "sfg", non è una semplice revisione, ma un punto di rottura con l'impostazione delle pubblicazioni precedenti. Questa edizione, datata settembre 2025, si distingue per una drastica semplificazione che la rende più simile alla versione del 2010 ("ks10")!!! rispetto a quella più recente del 2023 ("sfl").
1. La rivoluzione strutturale: meno è meglio
La differenza più evidente è il numero di capitoli, che testimonia la volontà di snellire la pubblicazione e renderla più concisa.
Versione "sfl" (2023): La precedente edizione italiana era composta da 30 capitoli e 250 pagine, che offrivano una guida frammentata su vari aspetti della vita congregazionale.
Versione "sfg" (2025): La nuova edizione rivoluziona la struttura, condensando l'intero contenuto in soli 17 capitoli e solo 150 pagine. Questo accorpamento permette di ridurre notevolmente le pagine e di focalizzarsi sulle direttive operative essenziali che gli addendum considerano.
2. La questione università: un passo indietro verso il 2010
C'è una anomala somiglianza tra il nuovo libro pascete "sfg" e il vecchio "ks10" per quanto riguarda l'atteggiamento verso l'istruzione universitaria ed è confermata dall'analisi dei testi.
Versione "ks10" (2010): La versione del 2010 non contiene riferimenti espliciti o capitoli specifici dedicati all'istruzione universitaria.
Versione "sfl" (2018): In contrasto, la versione del 2018 in italiano includeva un riferimento chiaro nella sezione delle "Domande da rivolgere ai fratelli che si decide di nominare", in cui si chiedeva se un fratello o un membro della sua famiglia "va all’università o incoraggia altri a farlo".
Versione "sfg" (2025): La nuova edizione non presenta un capitolo o una sezione dedicata all'argomento. L'unica menzione dell'università si trova nel contesto della predicazione pubblica, come un luogo di testimonianza, non come una questione morale o giudiziaria.
Questa omissione, unita all'assenza di riferimenti impliciti, suggerisce un ritorno alla posizione del 2010, lasciando le indicazioni sull'argomento alle direttive non scritte dell'organizzazione. La posizione sull'università non è più un riferimento del libro pascete che può essere impugnato ma è stato relegato alla tradizione orale che ha il pregio di non essere più oggetto contestabile da processi o accuse ecco quindi compresa la necessaria posizione orale del corpo direttivo che come tutti sanno verba volant sempre.
3. Gli abusi su minori: un argomento in evoluzione
Permane fondante l'importanza del capitolo dedicato agli abusi su minori. La sua inclusione non è una novità, ma riflette l'evoluzione delle procedure nel corso del tempo.
Versione "ks10" (2010): Il manuale del 2010 affrontava la questione degli abusi come parte di un capitolo più ampio sulla cura pastorale, in una sezione intitolata "vittime di abusi".
Versione "sfl" (2023): L'edizione del 2023 dedicava un intero capitolo all'argomento (Capitolo 14: "Abusi su minori"), con protocolli dettagliati e istruzioni per il contatto con il Dipartimento Legale.
Versione "sfg" (2025): La nuova edizione mantiene l'attenzione sul tema con un capitolo dedicato (Capitolo 9: "Abusi sui minori"), confermando che la gestione di questo problema è una priorità.
L'inclusione di un capitolo specifico, già presente nelle versioni più recenti, dimostra che l'organizzazione ha cercato di rispondere in modo più formale alle sfide emerse negli anni successivi dal primo libro pascete del 2010 al rapporto della Commissione Reale Australiana (2018).
La nuova edizione del manuale per gli anziani si presenta come un manuale profondamente riorganizzato, con l'obiettivo di semplificare le procedure. La rimozione di dettagli che erano considerati fondamentali nella versione precedente, in particolare sulla questione dell'università, rende il testo più simile al suo predecessore del 2010 (anche la foto iniziale ne riprende i temi). Per gli anziani, questo potrebbe significare un approccio più snello e diretto, ma solleva anche domande serie sulla reale evoluzione delle posizioni dell'organizzazione che dovranno essere gestite con sempre più grandi difficoltà fra un brindisi e l'altro...
Di recente, una questione dirimente è tornata al centro del dibattito tra i Testimoni di Geova: quella relativa all'atteggiamento dell'organizzazione nei confronti dell'istruzione secolare. Dopo il periodo post-Covid, che ha offerto tempo per riconsiderare alcuni aspetti del sistema dottrinale, il Corpo Direttivo ha apportato una modifica o (forse meglio una presunta modifica), suscitando un'ondata di commenti e reazioni.
Il membro del Corpo Direttivo Splane, in un recente discorso, ha esplicitamente rivisto e citato la posizione dell'organizzazione riguardo agli studi universitari. Come molti di noi sanno, fin dai suoi albori, l'organizzazione ha sempre scoraggiato osteggiato e persino demonizzato l'istruzione superiore. Chi intraprendeva percorsi di studio secolari veniva penalizzato, mentre chi si dedicava al servizio teocratico era favorito con incarichi e privilegi.
Questo "nuovo intendimento" ha provocato l'inevitabile sdegno a livello globale, poiché le posizioni erano sempre state molto chiare. Per quel che ci riguarda, non abbiamo mai avuto dubbi su questo argomento e abbiamo già trattato la questione in passato, citando il libro "Pascete il gregge di Dio" direttamente:
Se un nominato (o un familiare, ad esempio la moglie o i figli) va all’università o incoraggia questo tipo di istruzione, con il modo di vivere dimostra di mettere al primo posto gli interessi del Regno nella sua vita? (w05 1/10 p. 27 par. 6). Insegna alla sua famiglia a mettere al primo posto gli interessi del Regno? Rispetta ciò che è stato pubblicato dallo schiavo fedele sui pericoli legati all’istruzione universitaria? Il suo modo di parlare e di agire rivelano che è una persona spirituale? Com’è e considerato dalla congregazione? Qual`è il motivo per cui lui o i suoi familiari vanno all’università o incoraggiano questo tipo di istruzione? Hanno mete teocratiche? Il fatto che vadano all’università o incoraggino questo tipo di istruzione interferisce con la regolare frequenza alle adunanze, con una significativa partecipazione al servizio di campo o con altre attività teocratiche?
Queste considerazioni sono tutte correlate alla revisione dei requisiti che sono richieste quando vengono intrapresi comportamenti esplicitamente citati dal libro. Molti si sono espressi sulla vicenda, ma abbiamo notato alcune incongruenze diffuse. L'obiettivo di questo post è fare maggiore chiarezza per chi ci segue, analizzando con che tipo di organizzazione abbiamo realmente a che fare.
Le contraddizioni interne all'organizzazione
Chi è stato anziano sa bene che il libro Pascete il gregge di Dio non è un trattato teologico completo, ma una sorta di manuale che riassume i punti salienti che meritano attenzione, tra cui, appunto, l'istruzione universitaria.
In un video comparso di recente su web, un noto apostata critica duramente questo "nuovo intendimento", esprimendo la frustrazione (legittima) sua e di molti altri che, a suo tempo, rinunciarono a proseguire gli studi per seguire le direttive degli anziani di congregazione, che a loro volta seguivano ciecamente le indicazioni della Watchtower. Ma il tentativo di spiegare le motivazioni dietro la revisione dottrinale dimostra però una scarsa comprensione di come opera l'organizzazione dei Testimoni di Geova.
Noi di Osservatore Teocratico non ci accontentiamo delle dichiarazioni superficiali di nessuno, nemmeno di un membro del Corpo Direttivo. Abbiamo imparato da tempo che queste dichiarazioni hanno un valore nullo, specialmente perché la questione universitaria è solo una piccola parte di un problema molto più vasto legato al sistema.
Se fossimo complottisti, potremmo pensare che questo aggiornamento sia una risposta al nostro recente articolo "La vera storia...", dove sveliamo l'esistenza di istituti che rilasciano diplomi, la fratellanza già da decenni faceva e fa corsi "pseudo" universitari ottenendo diplomini e diplomotti da questi istituiti "pseudo" scolastici che accoglievano accolgono a braccia aperte questa marea di "pseudo" studenti per fargli seguire "pseudo" corsi e avere la possibilità di mandare candidature che andassero oltre la tata alla pari o l'addetto alle pulizie. (giusto per fare polemica chi aveva più risorse c'era l'ambitissima licenza di tassista che dava la possibilità di fare servizio, pagato dal cliente. Il nirvana del predicatore). Per ultimo ma non per importanza ricordo che questi corsi sono tutti a pagamento ad anche effettivamente molto pericolosi "didatticamente parlando" quando gli istituti non sono adeguatamente preparati e certificati; ma per la fratellanza la cosa è marginale perchè il fine non è il corso, ma il diploma.
Tuttavia, non siamo complottisti e preferiamo ragionare sui fatti. Hanno sfornato il buco di una ciambella e servito nel piatto della perdita di credibilità che oramai è il menù fisso di questa mensa spirituale fuori controllo. Partiamo dal presupposto di inquadrare i soggetti che fanno queste dichiarazioni e che hanno la stessa credibilità di un bambino con la faccia sporca di nutella. Sono le stesse persone che hanno imposto interpretazioni bibliche fantasiose come la "doppia generazione", il bello è che tra qualche tempo vi daranno la colpa per aver creduto a queste fandonie.
"Questione personale" vs. "Questione di coscienza"
Il linguaggio utilizzato in questo discorso è il classico"teocratichese", ambiguo e fuorviante. Ci sono alcune regole non scritte per interpretare questo linguaggio che ha il preciso scopo (cosciente o meno) di essere fraintesi. Le espressioni "questione personale" e "questione di coscienza" non sono interscambiabili. Il termine "coscienza" non ha la definizione che leggete nel libro perspicacia, ma si riferisce a una sfera di azioni che sono soggette a censura teocratica, anche se l'organizzazione le definisce scelte di coscienza. Tutte le "questioni di coscienza" sono, in realtà, "regolamentate", rendendole di fatto questioni dogmatiche.
Per fare un esempio che capirete subito, la questione di coscienza per l'organizzazione è come quando la moglie ti dice "fai come ti pare", sapendo che non è vero (e se ridete vuol dire che è vero...). Da un punto di vista pratico per il testimone di Geova le questioni del sangue o della neutralità politica sono "di coscienza", mentre la scelta del colore della cravatta è una "questione personale". Anche in quest'ultimo caso, il controllo spirituale è talmente forte che ci si aspetta sempre la scelta più "uniforme" e meno problematica possibile.
L'uso del termine "questione personale" potrebbe non essere casuale, ma è molto più probabile che sia un tentativo di mascherare l'evidenza. Perchè c'è una chiara dissonanza tra le dichiarazioni di Splane e quanto scritto nel manuale a meno che, come pochi hanno notato, nel discorso non si fa alcun riferimento ai nominati e potrebbe quindi non riferirsi a loro. Questo dettaglio potrebbe significare (e non è da escludere) che il protocollo applicato ora, rimanga intatto e non ci siano revisioni di intendimento così come molti hanno inteso ma semplicemente Splane abbia spiegato l'attuale intendimento. Da un punto di vista pratico adesso non è previsto nessun intervento o azione correttiva nei confronti della fratellanza che non ha privilegi a meno di una visitina di incoraggiamento (di quelle però che non si negano a nessuno). Se non fosse così, e quindi, se i nominati possono davvero intraprendere studi universitari, alla prossima visione del broadcasting ci sarebbe un cortocircuito nelle attuali procedure di revisione applicate attualmente. Per evitarlo dovrebbero inviare una circolare in tempo con i dettagli del nuovo intendimento che porterà a sua volta alla inevitabile revisione del manuale "Pascete il gregge".