sabato 16 agosto 2025

Quando capire non basta

Come abbiamo notato in  post precedenti la problematica  rilevante che da Testimoni di Geova abbiamo è stata quella di immaginare che Dio abbia scritto nella bibbia un codice  svelato con un approccio letterale, riduzionista e per non farsi mancare nulla pure integralista della Bibbia. Questo ha significato prendere i testi in modo diretto, senza un rigoroso metodo che spesso non avendo una base solida si è sviluppato in modo da addirittura manipolare i significati delle scritture. Questo metodo ha influenzato poi tutto il sistema religioso delle persone che vogliono prenderne parte. Fate conto un po' come quella stessa metafora (per altro sbagliata) dello stampo nel peccato adamico dalle pubblicazioni (Cosa accade quando si muore p21 par5

"Quindi non potevano più produrre una progenie perfetta, (così) come uno stampo imperfetto non può produrre un oggetto perfetto"

Mentre in questo caso l'organizzazione immagina che il peccato sia trasmesso geneticamente alla progenie, la metafora risulta azzeccata quando anzichè parlare della vita fisica parliamo del ragionamento. Se leggiamo le scritture con un metodo sbagliata l'interpretazione  sarà compromessa e si arriverà inevitabilmente a conclusioni sbagliate.  Queste considerazioni se applicate a noi stessi sono potenzialmente pericolose, si può rischiare davvero di comprometterne la qualità della vita e renderci infelici e depressi.

Perchè è importante parlare di approccio sbagliato? Sin'ora anche nei nostri post in generale ci siamo concentrati su dettagli specifici, su questa o quella interpretazione correlata alle scritture. Ma se per un momento ci eleviamo un attimo dalle posizioni contrapposte e guardiamo le cose dall'alto ci sono tanti elementi che fanno comprendere che all'interno delle religioni in generale ed anche nei Testimoni di Geova nel particolare esiste, come dire, uno "stampo difettoso".

Siamo in grado di capire questo "stampo" difettoso ed eventualmente cambiarlo? Purtroppo no per tanti motivi. Sappiamo bene l'interpretazione dei versetti e l'applicazione dei dogmi all'interno del piccolo mondo da Testimoni di Geova si è in qualche modo evoluto e affinato. Non è quindi banale capire come si è arrivati ad esempio ad avere all'interno del libro pascete i riferimenti per gestire la pedofilia all'interno delle congregazioni. Come ci siamo arrivati non è semplice però possiamo più agevolmente vedere i risultati attuali e analizzarli.

  • Traduzione Parziale: Possiamo benissimo intravedere un uso strumentale della Bibbia tanto che non viene chiamata Bibbia ma Traduzione del Nuovo Mondo (NWT). Tradurre Giovanni 1:1 come “la Parola era un dio” invece di “la Parola era Dio” è uno dei più celebri esempi di manipolazione dogmatica, per riuscire ad arrampicarsi sopra il grattacielo delle speculazioni filosofiche che non si capiscono. L'aggiunta dell'articolo che nessuna bibbia al mondo ha utilizzato ne immaginato di utilizzare, stravolge il significato del versetto ed è davvero difficile con questo metodo avere una base solida su cui costruire la fede. Ma anche ad esempio  l'applicazione letterale dei 144000 in Rivelazione, un numero che la bibbia stessa ci dice sia stato ottenuto con figure simboliche in un contesto fatto esclusivamente di metafore e simbolismi. Come si può pensare che il numero dei 144000 sia reale in un contesto simbolico? Che senso ha? Oppure come abbiamo visto, la data del 1914, ottenuta con tecniche incompressibili di numerologia biblica. Vogliamo parlare del Diluvio e delle dimostrazioni antiscientifiche che l'organizzazione più di una volta ha tentato di abbozzare per dimostrare che è realmente esistito? Vogliamo parlare del peccato adamico trasmesso geneticamente?

  • Profezie Fallite: C'è stato un approccio "millenarista" altamente speculativo con l'applicazione delle profezie bibliche nei nostri giorni. Hanno previsto la fine del mondo in date come 1914, 1915, 1918, 1925 e 1975, ma nessuna si è avverata, portando seri dubbi sulla loro autorità interpretativa. In particolare poi quando la dietrologia di questa organizzazione ha tentato di scaricare le responsabilità alle persone che erano state travisate e convinte che sarebbero state testimoni del veniente regno. Ma non si sono solo accontentati delle profezie "millenariste" per decenni pensavano davvero che la Bibbia presiedesse e prevedesse attività della società editoriale tra New York e Pittsburgh all'inizio del secolo scorso. Queste profezie hanno indubbiamente avuto l'effetto di attirare l'attenzione assopita delle persone incatenate da una quotidianetà che lobomotizzava nella metropoli americana. Non è stato un però un uso strumentale della bibbia?

  • Cambiamenti Dottrinali: La fortissima speculazione scritturale ha portato inevitabilmente a veri e propri terremoti interpretativi. Come la natura dello schiavo fedele e discreto poi diventato "saggio" che no si capisce se è diventata una constatazione o un auspicio. Come non dimenticare il cambio interpretativo della nuova "generazione" che è avvento dopo il clamoroso fallimento delle profezie. Anche in questo caso la pressione millenarista degli ultimi giorni è stata solo strumentale finalizzata agli interessi dell'organizzazione terrena. L'effetto finale è che c'è stato un devastante effetto domino che ha compromesso pesantemente la stabilità del sistema perchè l'organizzazione non era pronta (e non lo è ancora) per gestire un sistema religioso di queste dimensioni nato con i presupposti che abbiamo appena denunciato.

  • Controllo e Selettività: Per ultimo ma non per importanza la gestione poi di tutte le paperate metodologiche correlate alle attività di congregazione, i privilegi di servizio i vari comitati che ovviamente senza una direttiva assennata triturava incarichi e persone. Molti banalizzano nel dichiarare che i membri vengono lasciati liberi di decidere se e come rimanere così come fosse un incarico di servizio. Non tenendo conto che la struttura religiosa è coercitiva e se la persona non ha le idee chiare, e delega la propria vita a persone che di fatto sono in mezzo ad un sistema inconsistente, rischia di essere vittima di abusi di vario tipo. Immaginate una visita pastorale ad un fratello che si azzarda a dire che "forse" la doppia generazione non è una applicazione molto coerente. Quale sarà il risultato finale se non quello di concretizzare un abuso sul fratello stesso?


Contesto Storico e Metodi Interpretativi

I Testimoni di Geova, fondati nel XIX secolo da Charles Taze Russell, basano la loro fede esclusivamente sulla Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (NWT), una traduzione prodotta dalla Watch Tower Bible and Tract Society. Come abbiamo accennato la metodologia interpretativa enfatizza una lettura letterale dei testi, rifiutando interpretazioni allegoriche o simboliche che sono accettate in altre tradizioni cristiane. Ad esempio, interpretano passaggi come Atti 15:29 in modo letterale per giustificare il rifiuto delle trasfusioni di sangue, ignorando il contesto storico e culturale. Basterebbe chiedersi se in quel versetto l'apostolo Paolo parlava delle trasfusioni di sangue. Ovviamente sappiamo bene che l'applicazione che facciamo è quella di dire che non è logico immaginare una persona che non accetta di mangiare sangue poi possa invece accettare di essere trasfusa. Ma questo salto logico si ci pensate bene è pura speculazione filosofica che distogliere l'attenzione dal versetto stesso e dalle intenzioni dell'apostolo Paolo che semplicemente non parla di trasfusioni.


Problematiche Specifiche

CategoriaDettagliEsempi Specifici
Uso della NWTCriticata per essere di parte, con traduzioni alterate per supportare dottrine.- Giovanni 1:1 tradotto come “la Parola era un dio” invece di “la Parola era Dio”.
- Inserimento di “Geova” 237 volte nel Nuovo Testamento senza supporto manoscritto.
Profezie FallitePrevisioni sulla fine del mondo (1914, 1915, 1918, 1925, 1975) non avverate, presentate come verità.- Raymond Franz cita pubblicazioni che descrivono i Testimoni come collettivo profetico.
- James A. Beverley descrive descrive la traduzione biblica come “patetica”.
Cambiamenti DottrinaliModifiche a dottrine precedenti, viste come incoerenti.- Data del regno di Cristo cambiata da 1878 a 1914.
- Identità del “servo fedele e discreto” da individuo a collettivo.
Negazione Dottrine FondamentaliRigetto di Trinità, divinità di Cristo, personalità dello Spirito Santo, immortalità dell’anima.- Gesù visto come Michele l’arcangelo, Spirito Santo come forza impersonale, inferno come condizione di morte.
Controllo sull’InterpretazioneMembri scoraggiati dal dissentire, dissenso considerato apostasia.- Espulsione e ostracismo per chi mette in discussione insegnamenti ufficiali.
Uso Selettivo delle ScrittureVersetti presi fuori contesto, ignorando passaggi contrari alle dottrine.- Interpretazione letterale di Atti 15:29 per trasfusioni, ignorando il senso pratico e il contesto storico.
Letteralismo e IntegralismoApproccio rigido che ignora contesto storico, culturale, simbolico.- Interpretazione del 1914 come inizio dei “ultimi giorni” basata su Daniele e Apocalisse, senza considerare simbolismo e senza contare l'applicazione stessa di Daniele.

In questo video l'intervista a James A. Beverley e le sue considerazioni sul fenomeno dei Testimoni di Geova


 

 Critiche Dettagliate

  1. Uso della NWT: Secondo 10 key biblical doctrines denied by Jehovah’s Witnesses • Pathway, la NWT è vista come uno strumento per negare dottrine chiave, come la Trinità e la divinità di Cristo. Critici come Raymond Franz, in [In Search of Christian Freedom], sostengono che solo Frederick Franz, con due anni di studio del greco, aveva competenze sufficienti, e ha sollevato dubbi sulla credibilità accademica e sul metodo interpretativo. Jason BeDuhn, in [Truth in Translation: Accuracy and Bias in English Translations of the New Testament], nota alcuni aspetti rilevanti del nuovo testamento, ma critica l’inserimento di “Geova” e lo giudica come non accurato.

  2. Profezie Fallite: L’articolo su Criticism of Jehovah’s Witnesses - Wikipedia riporta che queste previsioni, presentate come “verità stabilite”, hanno portato a modifiche dottrinali, viste come mancanza di autorità divina. James A. Beverley descrive "patetici", sottolineando l’impatto sulla fiducia dei membri.

  3. Cambiamenti Dottrinali: Secondo [The Orwellian World of Jehovah’s Witnesses]), queste modifiche sono giustificate come “luce progressiva”, ma i critici le vedono come un tentativo incoerente di mettere a posto aspetti che non sono correlati dalla realtà dei fatti. Vedi l'applicazione della generazione contrapposta. 

  4. Negazione Dottrine Fondamentali: The Top Ten Errors of Jehovah’s Witnesses | Catholic Answers Magazine elenca errori come il rifiuto della croce (sostituita con “palo di tortura”) e l’interpretazione dell’inferno come condizione di morte, contro le visioni tradizionali cristiane.

  5. Controllo e Selettività: L’articolo su Criticism of Jehovah’s Witnesses - Wikipedia nota che il controllo sull’interpretazione porta a un ambiente dove il pensiero critico è scoraggiato, con conseguenze come l’ostracismo per dissenso.


Precisazione sulle Dottrine

Ora comprendo che qui specialmente per chi ha una visione cristiana occidentale integralista l'aspetto delle dottrine, potrebbe avere un senso più di tanti altri. In realtà però con questo post ribadiamo che non vogliamo mettere sulla bilancia l'importanza della critica esegetica delle scritture perché rischieremo di diventare "speculativi" anche noi. E' giusto prendere di petto i temi scritturali, consapevoli però che questo metodo come blog non ci porterà da nessuna parte perchè non è nostra intenzione diventare una nuova religione. Poi ognuno di voi che ci leggete prenderà le giuste misure nella propria vita. Abbiamo la consapevolezza che nessuna "religione" permette di criticare le dottrine e per questo non ci aspettiamo che "la religione" dei Testimoni di Geova  renda possibile la critica e il dissenso al suo interno. 
La dottrina è un modo ideologico per mettere d'accordo persone che hanno idee diverse ed è strumentale delle religioni. Senza la dottrina non esisterebbe alcuna religione. Non è ragionevole che i Testimoni di Geova abbiano dottrine a prescindere discutibili sarebbe il caos generale.
Ammettiamo pure le nostre responsabilità personali nell'essere obbligati ad accettare che queste strutture religiose hanno più o meno gli stessi schemi e sono strutturate tutte in questo modo. Tutte prevedono forme di espulsione più o meno normalizzate e così si presto si deve imparare a gestire il dissenso e gli effetti del dissenso. Per esempio con forme organizzate di laicato e clero all'interno del sistema religioso.
Dette tutte queste cose e preso coscienza delle attenuanti generiche delle religioni che ovviamente ci dicono di essere "imperfette" di essere in mano a uomini imperfetti tranne quella dei Testimoni di Geova, avere però una visione onesta di questa organizzazione è un concreto passo avanti che serve ed è importante se non indispensabile per noi stessi e per la nostra vita.  

Di recente si sono viste alcuni mini spettacoli di "apostati" inveleniti che hanno interrotto funzioni religiose o anche di recente le commemorazioni della morte di Cristo.
Il rischio di queste dimostrazioni esplicite di dissenso è che diventino patetiche e perfettamente inutili. Per quello che mi riguarda è già abbastanza difficile gestire l'esperienza da Testimone di Geova e francamente diventare "apostati" da compatire non mi sembra davvero il caso.


Conclusione

Come abbiamo visto nel commento le problematiche della metodologia interpretativa dei Testimoni di Geova includono: l’uso di una traduzione parziale, profezie fallite, cambiamenti dottrinali incoerenti, negazione di dottrine fondamentali discutibili, controllo autoritario, uso selettivo e strumentale delle Scritture. Queste a ben vedere sono nel complesso il riflesso di un metodo che nasce dall'approccio letterale e integralista della lettura biblica, che purtroppo ha implicazioni significative nella vita delle persone molto più di quello che abbiamo immaginato e pensato dall'inizio.

sabato 9 agosto 2025

Comandi di uomini? Quando la devozione si trasforma in imposizione

La religione dovrebbe avvicinarci a Dio o condizionarci con regole non scritturali? I Testimoni di Geova attribuiscono grande valore all'ubbidienza, ma alcune pratiche richieste dai vertici dell’organizzazione trovano davvero fondamento nella Bibbia? In questo articolo esploriamo una serie di comandi come la predicazione, il rapporto di servizio, il ruolo del pioniere e la frequenza alle adunanze per capire se si tratta di esigenze divine.




1. Il comando di predicare: dovere scritturale o prerequisito umano?

 

Gesù comandò di predicare (Matteo 24:14; 28:19,20), ma da nessuna parte nelle Scritture si afferma che il ministero pubblico debba essere un requisito per il battesimo. Tuttavia, oggi si richiede che un candidato dimostri regolarità e apprezzamento per il ministero. 

 

2015 Od pag. 210. Anche dopo il battesimo, perché è indispensabile che tu partecipi regolarmente al ministero?; pag. 212 Altri che desiderano battezzarsi forse hanno bisogno di più tempo per dimostrare maggiore apprezzamento per il servizio di campo; pag. 213 Un anno dopo il battesimo gli anziani gli daranno consigli pratici su come può continuare il servizio di campo ogni settimana.

È questo ciò che intendevano gli apostoli? Cornelio e l’eunuco etiope furono battezzati perche avevano fede o perche avevano già compilato un rapporto mensile?


Atti 10. “Cornelio, un gentile, ufficiale dell’esercito romano e la sua famiglia furono battezzati”.

Atti 10:47 “Può qualcuno impedire che siano battezzati con acqua questi che hanno ricevuto lo spirito santo proprio come noi?”.

w82 15/2 p. 27 par. 3 “Or mentre andavano per la strada, giunsero a un certo specchio d’acqua, e l’eunuco disse: ‘Ecco, uno specchio d’acqua; che cosa m’impedisce d’esser battezzato?’”. Evidentemente Filippo non vide nulla nella vita di quest’uomo e nel suo intendimento dei propositi di Dio, specie in relazione a Gesù come Messia e Salvatore, che inducesse a rimandarne il battesimo - Atti 8:36-39.

Atti 2:41, 42 “Perciò quelli che accolsero di cuore la sua parola furono battezzati, e quel giorno si aggiunsero circa tremila anime. E continuavano a dedicarsi all’insegnamento degli apostoli e a partecipare [l’uno con l’altro], a prendere i pasti e alle preghiere”.

Atti 16:25-34 “Il carceriere si gettò ai piedi di Paolo e Sila. Poi li portò fuori e disse: “Signori, che devo fare per essere salvato?” Gli risposero: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato, tu e la tua casa”. E annunciarono la parola di Geova a lui e a tutti quelli della sua casa. E lui e tutti i suoi furono subito battezzati.”

Le scritture indicano che il requisito di battezzarsi è di “credere e accettare di cuore” gli insegnamenti di Gesù Cristo e dei propositi di Dio.

2. Lo studio di libro: supporto spirituale o sorveglianza velata?

 

Lo studio di libro in casa era nato come spazio di comunione e crescita spirituale. Ma che dire del fatto che, col tempo, sia stato utilizzato per monitorare l’attività di campo, distribuire rapporti e valutare la spiritualità di ciascuno? Questa e ancora esortazione fondata sull’amore (Filemone 8,9) o e controllo amministrativo?

 

3. Il rapporto di servizio: mezzo utile o strumento di pressione?

 

Oggi si misura la spiritualità di un Testimone anche in base al suo rapporto mensile. Ma dove la Bibbia indica che dobbiamo riferire ore e visite a un comitato? Se ogni cristiano deve rendere conto del proprio ministero a Dio (1 Corinti 9:16), perche mai questa responsabilità dovrebbe essere condivisa con gli anziani?

 

Galati 6:4 “Piuttosto, ciascuno esamini il proprio operato, e allora troverà motivo di soddisfazione in sé stesso, e non nel paragonarsi con qualcun altro”.

w56 1/1 p. 27 Nel 1920 la responsabilità di predicazione divenne più seria e richiese che ogni membro della congregazione partecipante all’opera di testimonianza facesse un rapporto settimanale. Prima del 1918 soltanto i pionieri dovevano riportare la loro attività di servizio.

Od 2015 pag. 214. Gli anziani considerano i suoi progressi spirituali e gli daranno consigli pratici …, e il servizio di campo ogni settimana.

 

4. Il pioniere: esempio di fede o meccanismo di produttività?

 

Chi ha stabilito che 100 ore al mese definiscono un cristiano più fedele di un altro? L’ansia, la stanchezza e perfino la povertà che derivano da questo modello di servizio sono d’avvero coerenti con il giogo leggero promesso da Cristo (Matteo 11:30)? O stiamo forse imponendo carichi umani a nome di Dio?

La parola e la figura del pioniere (speciale, temporaneo, regolare, ausiliario), non ha alcun riferimento scritturale.

km 7/06 p. 3 par. 1 Nel 1937 iniziò una nuova forma di ministero a tempo pieno: l’attività dei pionieri speciali.

Al tempo di Raymond Franz (membro del Corpo Direttivo dal 1971 al 1980) i pionieri speciali dovevano soddisfare la quota mensile di 165 ore, e veniva accettata la domanda del servizio di pioniere regolare dei bambini che avevano anche 11, 12 anni. A quel tempo il requisito da soddisfare era di 100 ore al mese.

w17 febbraio p. 14 Nel luglio 1942, all’età di 11 anni, mi battezzai nella cisterna per l’acqua di una fattoria. Durante le vacanze scolastiche mi piaceva servire come pioniere temporaneo (100 ore al mese).

km 3/71 p. 3 Quando vi sarete arruolati come pionieri regolari dovrete dedicare in media ogni mese 100 ore (un totale di 1.200 ore all’anno) al ministero. Questa non è una gran quantità di tempo, poiché quando lo suddividete equivale a una media di circa tre ore e venti minuti al giorno.

Nel 1977 le ore mensili richieste ai pionieri speciali, regolari e ausiliari furono ridotte rispettivamente a 140 ore, 90 ore o un minimo di 1.000 ore per l’anno di servizio e 60 ore.

Negli anni 80 in Italia i sorveglianti ricevettero una circolare che li autorizzava a rimuovere i pionieri speciali che non tenevano degli studi biblici se erano carenti nell’insegnamento.

5. L’identità del vero cristiano: si misura in ore o in amore?

 

Gesù disse che i suoi discepoli sarebbero stati riconosciuti per l’amore (Giovanni 13:34,35). Eppure, nella pratica, non si finisce per misurare tutto con numeri, medie e grafici? Come mai la cura per gli orfani, la responsabilità famigliare e l’integrità morale sembrano passare in secondo piano?





Marco 12:30, 31 “E tu devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza’. Il secondo è questo: ‘Devi amare il tuo prossimo come te stesso’. Non c’è altro comandamento più grande di questi”.

Giacomo 1:27 “La forma di adorazione pura e incontaminata dal punto di vista del nostro Dio e Padre è questa: aver cura degli orfani e delle vedove nelle loro sofferenze e non lasciarsi macchiare dal mondo”.

1 Timoteo 5:8 “Certo, se uno non provvede ai suoi, e specialmente a quelli della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede”.

6. Il senso di urgenza: invito alla vigilanza o strategia di pressione?

 

Da oltre un secolo si sentono espressioni come viviamo negli ultimi giorni della parte finale degli ultimi giorni. Ma se Cristo stesso disse di non seguire chi annuncia: Il tempo è vicino (Luca 21:8), non dovremmo chiederci se stiamo dando retta a un messaggio che Gesù stesso ha messo in guardia dal seguire?

 

w09 15/8 p. 16 par. 17 Dal 1918 al 1925 venne pronunciato dai servitori di Geova in ogni parte del mondo, in oltre 30 lingue, il discorso intitolato “Milioni ora viventi non morranno mai”, che spiegava la speranza della vita eterna sulla terra.

La Torre di Guardia (1987) Milioni di persone ora viventi non moriranno mai. Questa non è un’affermazione azzardata. Ci sono buone ragioni per crederci.

km 7/98 p. 4 par. 9 Se sei fermamente convinto che viviamo negli ultimi giorni e che il tempo a disposizione di questo mondo malvagio sta per scadere, sarai spiritualmente motivato a fare i sacrifici necessari per predicare.

Aggiornamento dal Corpo Direttivo n.1 (2020) Stephen Lett 2:00 Quello che vediamo accadere attorno a noi rende evidente ora più che mai che stiamo vivendo nella parte finale degli ultimi giorni, anzi gli ultimi giorni della parte finale degli ultimi giorni, siamo vicino all’ultimo giorno degli ultimi giorni.


7. Riunirsi insieme: necessità spirituale o obbligo legalistico?

 

Le adunanze rafforzano la fede, ma la Bibbia ordina davvero di partecipare a cinque riunioni settimanali, o di licenziarsi per non perderne una? Il comando di non abbandonare le adunanze (Ebrei 10:25) e una legge intransigente o un invito equilibrato a cercare edificazione? Chi dovrebbe decidere come applicarlo: gli anziani o il capofamiglia?


Post de il resiliente 


sabato 2 agosto 2025

L’IA non salverà nessuno da Harmaghedon (spoiler: nemmeno Osservatore teocratico)

Avete presente Asimov? Quello della Fondazione, dei robot, della psicostoria. Immaginava un futuro dove un matematico, tale Seldon, riusciva a prevedere il comportamento delle masse su larga scala  con equazioni misteriose che gli permettevano di sapere in anticipo quale sarebbe stato il futuro dell'impero galattico. La grande invenzione di Seldon è appunto questa scienza fantasiosa che denonima la psicostoria, una scienza statistica che combina matematica avanzata e psicologia di massa. Non funziona sui singoli individui, ma è estremamente accurata sulle masse.

Grazie a questa disciplina, Seldon prevede il crollo dell’Impero Galattico e una lunga epoca di caos e barbarie della durata di 30.000 anni. Tuttavia, attraverso un piano ben congegnato – chiamato Piano Seldon – si propone di ridurre questa fase oscura a soli 1.000 anni, fondando una nuova entità: la Fondazione. . Nel romanzo, lasciava ologrammi sparsi per l'universo che si attivavano nei momenti giusti, come messaggi profetici nel tempo. Il determinismo di Seldon è frutto di un artificio letterario che il genio si Asimov si è inventato per tenere sospeso un'intera serie di romanzi che legano il lettore. Seldon dava risposte che nessuno era in grado di dare ma a pensarci bene esiste una interessante analogia.

Se andiamo nel sito web Jw.org  troverete uno tsunami di domande sul cosa dice la bibbia senza senso fuori luogo e quando va bene inopportune ad esempio: “L’Armageddon inizierà in Israele?”
Ma ora dico con tutti i problemi che ha Israele e gli strali dell'antisemitismo globale adesso si va in giro a spaventare la gente con affermazioni apocalittiche di questo tipo? 

Le domande sbagliate generano solo risposte inutili. Ma se vogliamo essere onesti: una domanda idiota produce solo risposte idiote. Questa generazione vedrà la rivoluzione IA e sarà messa alla prova dalle sue risposte disarmanti. Come è facile capire non importa quanto sia avanzata l’IA per scoprire che le risposte non saranno proprio quelle che ci aspettiamo. Il mio vecchio professore diceva (o forse me lo sono inventato):

A una domanda giusta puoi rispondere bene o male. A una domanda sbagliata puoi solo rispondere in modo sbagliato.

Se apri il sito JW.ORG, è tutto un fiorire di quesiti sprofondi tipo:

  • “Dio permette le sofferenze?”
  • “Chi governerà la terra dopo Armageddon?”
  • “Posso sopravvivere se mi dissocio dalla mia religione?”

Tutte domande caricate di presupposti invisibili, come:

  • il futuro è già scritto da Brooklyn (pardon, Warwick);
  • tu sei fuori e loro dentro;
  • ogni dubbio è prova di Satana.

La parte comica? Le risposte sono coerenti e sei convinto di avere ragione. Sì, ma coerenti con la domanda mal posta, non con la realtà delle cose. Un po’ come chiedere a ChatGPT:

“Come posso sopravvivere alla fine del mondo prevista dai Maya nel 2012?”

 Risposta:

Mantieni la calma la fine non è avvenuta è la solita storia delle religioni apocalittiche. 

L’IA non ha fede, ma nemmeno coscienza. Lei non ha dogmi ti risponde e basta. Non sa se la tua domanda sia sensata o il frutto di una vita passata a credere che organi trapiantati siano peccato o che il 1975 sarebbe stata la data finale del mondo.

Se domani chiedi a un’IA:

“Come mi preparo spiritualmente per sopravvivere al grande giorno di Geova?”

Lei non ti corregge. Ti fa semplicemente la lista della spesa:
  • Studia la Bibbia 
  • Aumenta lo studio personale (con pubblicazioni Watchtower)
  • Cancellati dai social
  • Smetti di pensare
  • non rompere le b...

Quindi? Come se ne viene fuori? 

Semplice (ma non troppo): Impara a fare domande sane.

L’IA, nel futuro prossimo, sarà ovunque: nei call center, nei software gestionali, negli studi legali… e pure nelle badanti. Avremo cyborg che entraranno nelle case, faranno la spesa, laveranno i piatti e butteranno la spazzatura. Attenzione perchè saranno automi volenterosi ma anche permalosi i comandi vengono accettati solo con le buone maniere i maleducati verranno presi a coppini sulla testa. Se la watchtower li scopre manda a casa mezzo entourage di beteliti e toglierà di mezzo tutti i pionieri speciali. 

La sfida non sarà combattere l’IA perchè tanto abbiamo già perso, bensì riprenderci il diritto di porre domande intelligenti, libere e autentiche. Anche perché se sei cresciuto in un contesto di controllo mentale, le domande vere ti sono state proibite fin dall’infanzia e non è scontato che tu sia in grado di farle. Con l’IA, se ti poni domande sbagliate il rischio serio è solo di sostituire un’autorità religiosa con un’autorità algoritmica. Ma sempre autorità è.

sabato 26 luglio 2025

La Vera Storia della Distruzione di Gerusalemme e la presunzione delle cronologia controverse

Un recente post comparso in un giornale on line ha ripreso il tema piuttosto vetusto e anacronistico della distruzione di Gerusalemme. Articolo che potete trovare qui (link) e invito alla previa lettura per una più corretta analisi del testo che poi faremo. Ci interesserà non solo la parte argomentativa ma anche chi nel bene e nel male ha comunque messo la faccia come il nostro accademico articolista. Per la parte argomentativa ci divertiremo a rielaborare una analisi oggettiva di questo testo nel tentativo di elaborare l'elemento principale di una discussione seria e cioè trovare la verità. Purtroppo la tendenza nel dettaglio è quella di buttarla in caciara con l’intento esplicito di non risolvere la questione ma di sollevare polveroni che non portano nessun contributo. La Bibbia e le fonti babilonesi in realtà anche se confermano l'accaduto, non hanno impedito datazioni differenti con conseguenti cortocircuiti ideologici dell'organizzazione. 


Le Due Date: 587 a.C. vs 607 a.C.

Il consenso accademico e la stragrande maggioranza degli storici collocano la distruzione di Gerusalemme nel 587 a.C. (o 586 a.C., a seconda delle convenzioni). Questa data è supportata da una solida mole di evidenze, che non prevedono di essere coerenti con l'evento (della distruzione) ma sono state sviluppate per essere invece coerenti con tutti gli eventi avvenuti in quel periodo. Questo dettaglio è tipicamente dimenticato da quelli come il nostro ricercatore che è purtroopo anche lui alla ricerca di indizi storici per suffragare una cosa senza senso come quella di inventarsi delle date storiche senza fatti conclamati. Le prove che danno queste indicazioni comprendono le Cronache Babilonesi, che ci permettono di sincronizzare gli eventi con inusuale grande precisione.

1. Cronache Babilonesi: Queste tavolette cuneiformi sono tra le fonti extra-bibliche più importanti per la datazione. Forniscono un resoconto anno per anno degli eventi del regno di Nabucodonosor II. Sebbene non vi sia una Cronaca esplicita che descriva la distruzione finale di Gerusalemme nel 587/586 a.C.  e l'unica che sembra essere più accreditata è la tavoletta più famosa, BM 21946, copre l'assedio del 597 a.C. (mentre la VAT4956 viene utilizzata come riferimento temporale), sono fondamentali per stabilire la cronologia dei regni babilonesi, che a loro volta permettono di datare gli eventi biblici. Giusto per dare una indicazione sommaria

  • D.J. Wiseman, Chronicles of Chaldaean Kings in the British Museum (London: Trustees of the British Museum, 1956). Questo lavoro fondamentale ha reso accessibili e tradotte gli eventi correlati. Le Cronache stabiliscono con precisione le date di regno di Nabucodonosor (605 562). Il Libro dei Re e Geremia, quando parlano del 18° o 19° anno di Nabucodonosor per la caduta di Gerusalemme, possono essere sincronizzati con queste cronache, che in genere portano al 587/586 a.C.

2. Testi Biblici (correlati alla Cronologia Babilonese): I libri biblici di 2 Re, Geremia ed Ezechiele forniscono dettagli cronologici che, una volta allineati con la cronologia babilonese, puntano coerentemente al 587/586 a.C.

  • 2 Re 25:8-9: "Nel quinto mese, il settimo giorno del mese, che era il diciannovesimo anno del re Nabucodonosor, re di Babilonia, Nebuzaradan, capo delle guardie, servo del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme. Egli bruciò la casa del Signore, la casa del re, e tutte le case di Gerusalemme; tutte le grandi case le bruciò con il fuoco."
  • Geremia 52:12-13: "Nel quinto mese, il decimo giorno del mese, che era il diciannovesimo anno del re Nabucodonosor, re di Babilonia, Nebuzaradan, capo delle guardie, venne a Gerusalemme. Egli bruciò la casa del Signore, la casa del re, e tutte le case di Gerusalemme; tutte le grandi case le bruciò con il fuoco."
  • Questi passaggi, che vengono uniti alle Cronache Babilonesi, sono la base della datazione. La leggera differenza tra il 18° e il 19° anno è generalmente risolta considerando l'anno di accessione al trono di Nabucodonosor.
3. Evidenze Archeologiche: Gli scavi a Gerusalemme hanno rivelato strati dove si rilevano elementi riconducibili ad un assedio e una distruzione generalizzata, con prove di incendio e violenza, coerenti con un evento catastrofico come la caduta babilonese. Questi strati sono datati al periodo della fine dell'età del ferro, che si allinea con il VI secolo a.C.


Riferimenti a Scavi Specifici:

  • "Burnt Room" e altre case nel Givati Parking Lot/Città di David: Gli scavi in queste aree hanno rivelato strati di cenere, resti carbonizzati di legno, ceramiche distrutte e punte di frecce "scite" (tipiche degli eserciti babilonesi) che sono coerenti con una distruzione violenta e diffusa confermata intorno al 587/586 a.C.
  • Un esempio di pubblicazione archeologica: "Evidence of the 587/586 BCE Babylonian conquest of Jerusalem found in Mount Zion excavation" (Inside UNC Charlotte, 2019):"Together, this evidence points to the historical conquest of the city by Babylon because the only major destruction we have in Jerusalem for this period is the conquest of 587/586 BCE." (Questo è un articolo di divulgazione basato su scavi scientifici reali, non un articolo di ricerca fine a se stesso). (link)
  • Riferimento a studiosi del campo: Shimon Gibson, Rafi Lewis, e James Tabor sono archeologi che hanno lavorato su questi siti. Le loro pubblicazioni accademiche (spesso in riviste come Israel Exploration Journal, Biblical Archaeology Review, Tel Aviv) sono le fonti primarie e sono in generale coerenti.

  • Yohanan Aharoni, The Archaeology of the Land of Israel: From the Prehistoric Beginnings to the End of the First Temple Period (tradotto dall'ebraico). Questo è un testo classico e fondamentale nell'archeologia israeliana, che discute la distruzione di Gerusalemme nel contesto archeologico. Cita le prove di distruzione e fuoco del VI secolo a.C. che supportano la data tradizionale.
Opere Standard di Storia e Archeologia del Vicino Oriente Antico:
  • James B. Pritchard, Ancient Near Eastern Texts Relating to the Old Testament (ANET) (Princeton University Press). Sebbene sia una raccolta di testi tradotti, è una risorsa indispensabile che include le Cronache Babilonesi e altri documenti che, combinati, stabiliscono un quadro cronologico coerente. ANET è un'opera di riferimento citata da quasi tutti gli studiosi.
  • Testi di storia del Vicino Oriente Antico: Qualsiasi libro di testo universitario o opera di riferimento accademica sulla storia del Vicino Oriente Antico nel I millennio a.C. aderirà alla data del 587/586 a.C. basandosi sull'evidenza combinata.:
      • A. Leo Oppenheim, Ancient Mesopotamia: Portrait of a Dead Civilization (anche se più focalizzato sulla Mesopotamia, stabilisce il contesto cronologico).
      • Peter Machinist, in The Oxford History of the Biblical World, tutti volumi editi da accademici di fama riassumono la ricerca attuale e il consenso alla data.
  • Edom e la caduta di Gerusalemme nel 587 (link)
  • Le profezie di Isaia e la caduta di Gerusalemme nel 587 (link)
  • Conquests of Jerusalem 597 bce and 587 bce in History and in Biblical Interpretation (link)
  • Rif cit: Princeton University Press, Yale University Press, Brill, Mohr Siebeck, 
  • JSTOR, Academia.edu, ResearchGate, o siti di riviste archeologiche e bibliche (Israel Exploration Journal, Bulletin of the American Schools of Oriental Research, Journal of Biblical Literature).

Chi sostiene il contrario?

L'articolo parla di un argomento controverso, ma in realtà di controverso c'è poco, perchè tutto il mondo accademico è allineato a queste conclusioni. Faccio notare che anche dal punto di vista accademico se ci fossero discrepanze o dubbi come ad esempio quella proposta dal nostro studioso sarebbero oggetto di considerazione e approfondimento che invece non trova luogo né credito. Come insomma avete già capito su web gli articoli di riferimenti che propongono il 607 come data della distruzione di Gerusalemme si possono leggere solo nelle pubblicazioni dei testimoni di Geova. Questa data alternativa nasce dalla volontà di far combaciare i 70 anni di desolazione menzionati nella Bibbia (es. Geremia 25:11-12) con il periodo intercorso tra la distruzione e il ritorno degli Ebrei da Babilonia (537 a.C. fatto storico confermato accademicamente). Se la distruzione fosse avvenuta nel 587 a.C., i deportati sarebbero stati in cattività per circa 50 anni, non 70. Per risolvere questa "discrepanza", i sostenitori del 607 a.C. (conosciamo bene) suggeriscono che la cronologia babilonese convenzionale sia "carente" di circa vent'anni.

L'Argomento di Erodoto: Un Indizio?

Il post però menziona un interessante punto citando Erodoto, che notoriamente è considerato il padre degli studi storici. Erodoto infatti racconta che Solone, il legislatore ateniese, visitò l'Egitto tra il 593 e il 583 a.C. e incontrò il faraone Amasi II. Il problema è che la cronologia convenzionale colloca l'inizio del regno di Amasi II nel 570 a.C., ben dopo il ritorno di Solone in Grecia. Da qui la conclusione del post: se si spostasse indietro l'intera cronologia egiziana (e quindi babilonese) di vent'anni, l'incontro tra Solone e Amasi II sarebbe cronologicamente possibile (Amasi inizierebbe a regnare intorno al 590 a.C.), e questo supporterebbe la data del 607 a.C. per la distruzione di Gerusalemme.


Il Fact-Checking

Questa argomentazione è interessante come indizio così come sono interessanti tutti gli elementi che si dovrebbero considerare correlati ai fatti che attualmente sappiamo.

  1. La Cronologia Babilonese cosa indica? Affermare che la cronologia neo-babilonese sia "carente" di vent'anni non è proprio allineato con la considerazione che accademicamente hanno sulla questione. La cronologia babilonese è considerata estremamente robusta, basata su migliaia di tavolette cuneiformi, registri astronomici (che permettono datazioni estremamente precise considerando eventi riscontrabili come le eclissi) e con stretti sincronismi con altre cronologie ben consolidate (come quella assira ed egiziana). Queste correlazioni non pregiudiziali a prescindere sono tantissime ma in generale però sempre molto complesse da analizzare perchè ad esempio utilizzavano riferimenti celesti come appunto le eclissi e i pleniluni che sono solidi riferimenti temporali e le analisi che ne conseguono però non sono mai il frutto di improvvisazioni accademiche di misticismo biblico.  Mettiamo per assurdo che questa del 607 sia una ipotesi da tenere conto,  aggiungere a prescindere vent'anni a questa cronologia risolverebbe la questione dogmatica, ma creerebbe una quantità di discrepanze e incoerenze cronologiche insostenibili dal punto di vista accademico.

  2. Erodoto e l'Accuratezza Storica: Erodoto è una fonte preziosa, ma non infallibile anche questo  è un elemento accademicamente consolidato. Gli storici seri si confrontano continuamente e analizzano eventi con tecniche complesse con verifiche incrociate e non sono mai studi improvvisati che si autoreferenziano fra di loro. Erodoto visse circa un secolo dopo gli eventi che descrive e, come tutti gli storici antichi, poteva incorrere in errori di dettaglio, anacronismi o confondere informazioni. Di fronte a un'intera cronologia consolidata da decenni di ricerca basata su fonti primarie (in primo luogo) dirette, la (presunta!) discrepanza nella testimonianza di Erodoto è facilmente ascrivibile ad un dettaglio marginale piuttosto che la prova di aver trovato la fallacia delle cronologie ampiamente accettate. In pratica ripetiamo la concentrazione delle prove sull'evento specifico potrebbe incorrere nella fallacia di conferma che è tipica in questi casi quando si perde di vista la visione generale dei tantissimi eventi storici che i babilonesi hanno descritto. Questa fallacia però è il grande demone che deve essere combattuto per mantenere integro il vero accademico.

  3. I 70 Anni Biblici: La "profezia dei settanta anni" è interpretata in modi diversi dagli studiosi. Molti la considerano un periodo più simbolico o un periodo che include eventi precedenti o successivi alla caduta della città, piuttosto che una misura letterale della cattività o della desolazione del tempio. In generale non vi è ragione di scardinare una intera cronologia consolidata e disponibile al confronto semplicemente perchè questo non è coerente con un dogma escatologico di una religione che ha elementi dubbi.


Lo strascico inedito

La ripresa di questo argomento meriterebbe più della solita attenzione e come abbiamo anticipato siamo andati a vedere in giro per il web i riferimenti dell'articolista che sembrerebbe più di un semplice valente accademico. Per nostra curiosità intellettuale viste le posizioni che si sovrappongono con quelle dei testimoni di Geova ci siamo chiesti se appartenesse a questa religione. Non lo sappiamo a meno di una sua conferma ufficiale ma con un paio di controlli incrociati del curriculum, scopriamo l'interessante percorso accademico che il ragazzo ha sostenuto infatti è laureato in una università americana denominata USILACS.

Ed è venuta fuori una interessante scoperta che correla l’organizzazione a questa "università". In pratica è una sorta di CEPU internazionale che rilascia documenti di partecipazione dei corsi che sono utilizzati da persone per ottenere un titolo di riconoscimento accademico. Approfondendo nel dettaglio sembra che sia utilizzata in particolare all'estero per accreditare chi intraprende attività missionarie come appunto quelle dei Testimoni di Geova. Facciamo quindi un po' di pubblicità a questa università per chi volesse ottenere qualche diploma "alternativo" lei infatti permette attraverso corsi e test on line di ricevere delle pseudo lauree. Nulla di illegale ma sembra che stia diventando un trend internazionale che molti “fratelli” hanno preso per riuscire ad ottenere appunto un "diploma" che li faciliti nella attività di servizio specialmente nei paesi del sud est asiatico. Sembra che questa "università" addirittura accrediti le ore di servizio come ore didattiche tanto per dare un'idea del sistema "avanzato" di studi. 
Ora capite bene che per carità non vogliamo certo insinuare che le considerazioni fatte dal nostro illustrissimo letterato siano fanfalucche ma diciamo che sarebbe auspicabile che considerazioni storiche di questo tipo vengano fatte da persone con un certo credito. Banalizzo, se ho un problema con l'impianto idraulico mi affido ad un professionista che fa l'idraulico non al primo professionista che passa davanti casa. Se ad esempio avete una ferita sul dito cosa fate andate dal veterinario? Oppure vi affidate ad una persona competente che vi prescrive una cura idonea ? Ecco questo tipo di approccio è un po’ il problema generale che vogliamo in un certo senso rilevare. Quello di immaginare che si possa divulgare dimostrazioni storiche senza averne credito e se per una persona possiamo trovare delle giustificazioni queste non valgono più quando siamo davanti ad una struttura religiosa che manipola il vero storico.


Un saluto ragazzi


giovedì 24 luglio 2025

NON FARE DOMANDE

 Una riflessione tratta da un'esperienza narrata su reddit. 



Io e mio fratello maggiore abbiamo avuto una discussione accesa. I miei due fratelli e mia sorella, insieme ai miei genitori, sono andati in vacanza insieme. Io non sono stata invitata, anche se non ho fatto sapere loro che non credo più. A giudicare da come parlo, forse mi sono tradita, non lo so. Beh, ovviamente ci sono rimasta male. Quando sono tornati, mi ha detto che il CdD li stava benedicendo come famiglia per essere stati insieme in quel modo. Gli ho chiesto, da anziano, perché avrebbe dato al CdD, semplici uomini, il merito che andava dato a Dio. Gli ho detto che non possono benedire nessuno, sono solo uomini come lui. Ma non mi sono fermata qui.


Ho chiesto a mio fratello maggiore perché il CdD si sentisse in diritto di decidere cosa facciamo. Ho detto "Il CdD ha detto **loro** hanno deciso, testuali parole, che noi donne possiamo indossare i pantaloni e gli uomini non devono indossare cravatta o giacca. **Loro** hanno deciso che non dobbiamo più tenere traccia del nostro tempo come ho dovuto fare per tutta la vita. **Loro** hanno deciso che mio marito può avere la barba. **Loro** hanno deciso che potevamo parlare con i nostri parenti o amici disassociati e come farlo." In pratica mi ha detto di stare zitta perché stavo parlando contro il canale di Dio. Ma non mi sono fermata.


Ho chiesto "Se sono il canale di Dio, perché continuano a cambiare idea su ciò in cui crediamo? Se sono imperfetti e ammettono di non essere ispirati, cosa li rende diversi da mio marito o da lui?" Non ha fatto altro che arrabbiarsi e iniziare a urlare. Le sue urla non mi hanno disturbata, ero in piena forma. L'ho lasciato sfogarsi su quanto fossi poco spirituale e su come stavo parlando contro lo "schiavo" (bleah) L'ho lasciato urlare finché non ha avuto più niente da dire, poi l'ho guardato e ho detto "sei un anziano e queste sono domande oneste. Puoi rispondere senza arrabbiarti e urlare, soprattutto perché sei a capo del gregge. Dovresti essere in grado di rispondere nel caso in cui qualcuno venga da te nella congregazione con le stesse domande. Li tratteresti come stai trattando me?" Questo deve averlo colpito. Ha ricominciato a urlarmi contro e ha detto di sì, avrebbe detto la stessa cosa. Ho detto OK. Poi gli ho detto quanto deve essere orgoglioso Geova di lui per essere in grado di difendere la sua fede, soprattutto come anziano. (Ho insistito molto sulla parte dell'anziano) Mi si è avvicinato di nuovo. Alla fine l'ho guardato e ho detto "Mi vergogno di te come mio fratellino (odia che lo chiami fratellino.)" Ho continuato "Affermi, come anziano, di essere un esempio per quelli nella congregazione, eppure non riesci a rispondere a domande molto semplici. Invece ti arrabbi con me perché te le sto facendo." Ha detto che ero odiosa ed egocentrica. Mi ha anche chiamato manipolatrice. Gli ho chiesto esattamente come fossi una di quelle cose. In pratica mi ha detto di stare zitta. Tutto perché non poteva rispondere alle mie domande che facevano fare una brutta figura al CdD.


Da allora non mi ha più parlato. So che ha parlato con i miei altri fratelli perché mi hanno mandato messaggi chiamandomi tossica, stupida, patetica, odiosa, narcisista, egocentrica e bugiarda. Non ho ancora detto a nessuno di loro che non credo, anzi, pensano che io vada ancora alle riunioni alla Sala del Regno. Non ci vado più, faccio solo zoom ogni tanto per tenermi aggiornata su tutto. Non sono preoccupata che parli con i miei anziani perché i miei genitori lo verrebbero a sapere e questo influirebbe sulla loro salute a causa della loro età. Quando moriranno non mi importerà se lo farà sapere a tutti, ma ci ho messo un po' ad arrivare a questo punto. Un bel po' di tempo.


Tanto amore dimostrato da persone che affermano di essere simili a Cristo. Penso che questa sia la fine del mio rapporto con loro. A questo punto mi va bene. Non avrei mai pensato che mi sarebbe andato bene che i miei fratelli non mi parlassero, eppure eccomi qui. Il CdD afferma in tribunale di non dividere le famiglie. Che bugia. Basta fare una domanda la cui risposta fa fare una brutta figura al CdD, sei la persona orribile e loro sentono di poter dire qualsiasi cosa odiosa vogliano a te e poi smettono di parlarti.


Se il CdD dichiarasse domani di credere nella trinità, la maggior parte dei testimoni si adeguerebbe alla "Nuova Luce". Il potere e il controllo che quegli uomini a NY hanno su tutti è sconvolgente.



sabato 19 luglio 2025

Frammenti di memoria della WTS 1925-2025 Un centenario di vuota illusione


Il primo quarto del terzo millennio coincide con l’Anniversario della proclamata “fine del mondo e risurrezione di antichi Patriarchi” preannunciato da Rutherford nel lontano 1920 dalle colonne del libricino “Milioni ora viventi non morranno mai!”; “fine del mondo” che il teologo ex Giudice decretò accadere il 1° Ottobre 1925.
 
A 100 anni da quei fatti la Torre di Guardia di Ottobre 2025 (pp. 2-5) rievoca quell’evento “a suo modo” singolare, tutto in positivo, senza contestare l’esistenza legittima del problema di sintesi che sottrae alla verità storica accostamenti molto negativi e compromettenti per la dottrina Watchtower.
 
In questo modo, per non contestare oggi la dottrina di Rutherford sul 1925 la Watchtower nega e tace sui fatti reali, eliminando addirittura le verità e i fatti avvenuti.
 
Nasce e si sostiene nei propositi della Watchtower il processo di autoaffermazione che porterà chi rivela le verità e i fatti accaduti a essere diffamato come apostata, senza riconosce che l’Apostata per eccellenza ai vertici societari fu l’oracolo Rutherford che insegno a credere in simili vaticini.  Infatti, ciò, segnerà tragicamente i rapporti tra l’apostata autoreferenziale e l’apostasia nominale nei TdG; tanto che la Watchtower nell’articolo citato, liquida l’esperienza dottrinale fallimentare di Rutherford con una prospettiva pacifica e tollerante una esperienza dottrinale di nessun conto, come se non avesse emarginato e non avesse creato problemi di coscienza e problematiche crisi interiore tra i fedeli.
 
Non si può riproporre un ricordo non sereno e non corrispondente alla realtà dei fatti della mancata fine nell’anno 1925; è imperante nell’opposizione della Watchtower il “ricordare-dimenticare”, che diviene “verbi” della diffidenza e dell’apostasia, così “ricordare-dimenticare” riassume tutta la dialettica di fede e del rifiuto apostata frustato dal perdurare di vane illusioni per un centennale sconfessato. 
 
Non a caso quest’anno (2025) nel programma dei congressi Watchtower si è posta una profonda argomentazione sull’apostasia e sugli apostati, non in risposta ai mancati eventi del 1925, all’apostasia per eccellenza creata dalle vane dottrine di Rutherford rivendicate come divine, ma contro quegli umili cristiani che anelano a conoscere verità sincere non vane illusioni temporali, cristiani definiti apostati perchè desiderosi sempre più conoscere i reali fatti accaduti, fatti che sono loro preclusi dai vertici Watchtower.
 

Certo, nei Congressi 2025 si metterà all’indice l’apostata e l’apostasia che divide i TdG, di certo non si accennerà affatto alla retrospettiva dottrinale apostata di Rutherford (tra l’altro definito [ecco la novità] nella Torre di Guardia ottobre 2025, p. 3: “schiavo fedele e saggio” assoluta novità propagandistica riqualificata) che “aiutò i fratelli a capire”, convincersi, sull’arrivo della fine del mondo e la risurrezione dei Patriarchi, i quali di lì a poco, in meno di un lustro dall’ascesa a Presidente della Watchtower, si sarebbe realizzata.
 
Nei Congressi 2025, risuonerà viva e non una solo volta il verso paolino riguardo l’apostasia dei Colossesi: “Dico questo affinché nessuno vi inganni con argomenti persuasivi..., e di un vuoto inganno secondo la tradizione degli uomini...” (Col. 2: 4, 8), un monito forte sviluppato per tutto il capitolo 2 della Lettera ai Colossesi dove si delinea l’esistenza di una apostasia tenace. Chissà cosa avrebbe scritto oggi l’Apostolo delle Genti in una sua improbabile Lettera a Warwick dopo aver letto libricino: “Milioni ora viventi non morranno mai!” edito nel 1920 da Rutherford componente dello “schiavo fedele e saggio”, il quale illuminato dallo spirito santo scrisse:
 
>>> “... il vecchio ordine di cose, il vecchio mondo è alla fine, e trascorre; che il nuovo ordine è introdotto, e che il 1925 marcherà la risurrezione dei fedeli dignitari antichi, e l’inizio della ricostruzione, è perfettamente logico e ragionevole di concludere, che milioni di persone ora viventi quest’oggi sulla terra, saranno ancora in vita nel 1925. Ed allora, basati sulle promesse poste nella divina Parola, dobbiamo attendere la positiva ed indiscutibile, nonché incontestabile conclusione che milioni ora viventi quest’oggi non morranno mai!...” (p. 97).
 
Ispirato sempre dal santo spirito Rutherford sognava una renovatio imperii (organizzazione teocratica) in terra durante l’anno 1925; ne diede a tutti materia di studio con un’esegesi biblica:
 
>>> “...Un semplice calcolo, ci porta a questo fatto importante: 70 giubilei di 50 anni ognuno, fanno un totale di 3.500 anni. Questo periodo di tempo è cominciato nel 1575 a.C. [anno di inizio del 1° giubileo], per necessità ha la sua fine nell’anno 1925, nel quale l’antitipo finisce, ed il grande antitipo deve marcare il principio del restauro di tutte le cose.... Vi sarà una resurrezione di Abrahamo, Isacco, Giacobbe ed altri fedeli del passato, e che questi avranno il primo favore [risurrezione] dobbiamo attenderci che il 1925saràil testimone del ritorno di questi uomini fedeli...” (p. 88);
 
E che:
 
>>> “...In Genesi 15: 7-21 il Signore rispose con dei segni, che riportiamo così: “11 anni simbolici (gli anni combinati degli animali) fanno un totale di 3.960 anni letterali. Principiando a contarsi come appare da Genesi 16: 3 dopo che Abrahamo abbia abitato per 10 anni nella terra di Canan; e questo secondo l’indicazione della cronologia Biblica, fu il 1° Ottobre dell’anno 2.036 a.C. – 2035¼ anni ci portano al periodo dell’anno Domine, e 1924¾ ci portano alla completa fine del 3960. 1924 anni pieni, periodo A.D., finiranno il 31 Dicembre 1924 A.D. E ¾ d’anno in più conducano il termine quasi al 1° Ottobre 1925 A.D., nel quale tempo vi è motivo di credere che Abrahamo prenderà possesso della sua eredita...” (p. 108);
 
 I calcoli speculativi continuano:
 
>>> “...Levitico 26: 34, 35, 40, 45 in sintonia con il 70 giubileo che passerà su Israele, prima che realmente entrano nella terra promessa. Questi 3.500 anni, incominciano con l’entrata in Canaan, nella primavera del 1575 a.C., 1574¾ anni; e verranno a loro compimento finale, nel 1924¼ o approssimativamente il 1° Aprile1925, nel quale tempo dobbiamo attenderci la risurrezione degli antichi dignitari, e l’inizio della benedizione di tutte le famiglie della terra...” (p. 110);
 
 A suffragare:
 
>>> “... Geremia 25: 11, 12 sui 70 giubilei che devono passare sopra Israele prima che loro entrino realmente che loro entrino realmente nella terra promessa. Questi 3.500 anni cominciano coll’entrata in Canaan nell’autunno del 1575 a.C., e finiranno all’autunno del 125 A.D....” (p. 119).
 
 
Aldilà dei macroscopici e grossolani errori di calcolo speculativo di Rutherford, una sola cosa è assodata nella tesi proposta cioè, che la restaurazione di tutte le cose, la fine del mondo, era per l’anno 1925 e, a metterlo nero su bianco (come riferisce la Torre di Guardia ottobre 2025, p. 3) fu lo “schiavo fedele e saggio” di allora: Rutherford.
 
L’immaginario apocalittico della Watchtower nel suo generedottrinale e peculiare, ha avuto per anni l’espressione più alta nell’anno 1925 (dopo il fallimento di Russell nel 1914, almeno costui aveva fondato la Watchtower non come religione, ma come una Society che aborriva la/e religione/i organizzata/e ), mentre Rutherford “disegno” la nascita di un nuovo ordine “teocratico” mondiale, una religione organizzata che divenne presto: l’Organizzazione Teocratica.
 
Dottrinalmente la nascita fu motivata sulle ceneri antitipiche dell’Antico Testamento, non del Nuovo Testamento, infatti il Cristo non indusse mai a nessuna sorta di speculazioni sia sulla fine del mondo, sia riguardo alla “istituzione” di una Organizzazione Teocratica, tant’è che insegnò ai suoi discepoli, contrariamente a quanto insegnato da Rutheford: “In quanto a quel giorno o a quell’ora nessuno sa, né gli angeli del cielo né il Figlio, ma solo il Padre” (Mr. 13:32), di aver fede nel Suo ritorno in gloria (parusia”, Matt. 24:3, 27, 37,39) dove il Nazareno, a differenza dello “schiavo fedele e saggio”, non fece mai pronostici né inventò oroscopi, datando la fine del mondo.
 
Se è pur vero che Gesù in Matt. 24: 3 fece un discorso “escatologico”, ricorrendo al linguaggio dell’apocalittica giudaica, dove pose l’accento sulla Sua “parusia” non insegnò certo a indicare date sulla fine, né tanto più, a specularci sopra, invitò solo ad attendere la fine e nell’attesa impegnarsi per evangelizzare, vegliando sulla propria fede; al Cristo, più che la fine del mondo, interessava la fede, la conversione di una persona, la sua liberazione dal male, la coscienza personale, il suo fine, la sua azione, non certo speculare numeri, giorni, anni per una improbabile fine del mondo.
 
Ma per la Watchtower il messaggio della “parusia” è stato recepito in modo diverso, non è stato mai una seria prerogativa di fede, tutt’al più di ipotetiche supposizioni di date e scadenze da calendario.
 
Dopo il fiasco del 1925 di Rutherford, avvenne il fiasco del 1975 di un altro componente dello “schiavo fedele e saggio” Franz Frederick, mentalmente animato dall’attesa di irruzioni apocalittiche dal divino nella trama quotidiana di vita alla betel.
 
Sarà che quella dei TdG è una religiosità sospesa tra miti, pronostici e razionalismo esasperato di “misterica popolare” sulla fine del mondo, come fu per la congregazione di Tessalonica che era percorsa da profondi brividi apocalittici. Al riguardo l’apostolo Paolo fu più sbrigativo di Rutherford e del teologo Franz, così da eliminare ogni previsione e inutili date sulla fine del mondo, parafrasò Gesù: “Il giorno del Signore verrà come un ladro nella notte” (1 Tes. 5: 2).
 
Dunque per il fedele è necessario essere sveglio e vigilante, senza ossessioni di date, fanatismi ed eccitazioni mentali, vivere in pace, attendere ai propri obblighi quotidiani, lavorare con le proprie mani e condurre una vita dignitosa, questo è ciò che Cristo richiede dai suoi seguaci.
 
Le curiosità pettegole di date tessute negli anni dalla Watchtower sulla fine del mondo imminente, si sono dimostrate interpretazioni errate, dottrine imprecise e vane illusioni, a cui molti hanno creduto e da dove sono scaturite confusione e perturbazione tra moltissimi fratelli. Caso identico accaduto nella già citata congregazione di Tessalonica dove si era convinti dell’imminenza della fine, dove molti avevano abbandonato il proprio lavoro e conducevano una vita da girovaghi eccitati, per una dottrina divenuta incoerente e contraddittoria, da qui la dura replica di Paolo: “Se qualcuno non vuol lavorare neppure mangi..., a tali persone diamo l’ordine e l’esortazione nel Signore Gesù Cristo che lavorando quietamente mangino il cibo che esse stesse guadagnano” (2 Tes. 3: 10, 12).
 
Nella congregazione di Tessalonica cade di molto con Paolo la tensione verso la parusia del Cristo così atteso ansiosamente dai tessalonicesi. Ma non cade la tensione per Watchtower che non ha avuto remore e limiti nel fissare tempi, date, giorni, mesi ed anni, di una prospettiva umana apostata, non di fede in Geova, come sono state le dottrine formulate e insegnate da Rutherford, da Franz e dall’odierno CD, tutti componenti dello “schiavo fedele e saggio”, i quali tutti hanno sedotto e seducono i fedeli anteponendo la Parola di Dio in secondo ordine rispetto al caleidoscopio delle loro mille dottrine nelle infinite variazioni disperate in corso d’opera scritte, cancellate e riproposte nella babelica letteratura della Watchtower.
 
Di fronte alla parusia del Cristo, i maestri sopracitati hanno proposto una dottrina vana, ambigua, riducendo la fede in Gesù a farsa risibile, spregiudicata, pur producendo una lussureggiante sequela di letteratura oggi essa è caduta nell’oblio di una ingiustificata apostasia, infatti molti testi non sono più accettati, altra letteratura non è più fonte di dottrina, una dottrina che continua a modificarsi  ed evolversi, ciò che in passato era creduto dai fedeli oggi è mutato, l’incertezza e il dubbio dottrinale sono ai massini livelli, le descrizioni dottrinali fondamentali sono divenuti colme di catastrofi, angosce e utopie di uno scenario macabro di giudizio finale, libri e testi che collezionano l’orrore apocalittico e non l’amore del Cristo non l’amore di Geova, testi e dottrine che sono divenuti narcosi per gente debole e illusa.
 
Il filosofo scozzese Hume scrisse: “...gli errori della filosofia sono ridicoli, ma quelli della religione sono pericolosi...”, questo per riaffermare alla fratellanza che “la fede di Cristo ci unisce” ma “la fede nella Watchtower” è quella che divide il sincero cristiano.
 
La Watchtower cittadella dei puri, chiusa al resto del mondo sogno agognato dei giovani integralisti zelanti, è caratterizzata da una eccessiva stima di sé, ovvero dalla superbia, che si identifica oggi nei vertici societari che detengono il simbolo di potere religioso e non solo, lo “schiavo fedele e saggio” il “canale di Dio” (tra il cielo sede della dimora di Geova e Warwick sede e dimora del CD, corre una specie di comunicazione diretta, per cui la distanza si annulla così che Geova comunica con gli 11 uomini fedeli e saggi) che si reputa custode dell’unicità religiosa dell’intera fratellanza manipolando fede e dottrina, come nel caso che si è voluto ricordare la fine nell’anno 1925, per essere precisi l’annuncio della mancata fine del mondo.
 
La missione della Watchtower e del CD nel corso degli anni dovrebbe assurgere a “damnatio memoriae” dato che tutto si è vanificato ed è, religiosamente parlando per i TdG, uno smacco clamoroso all’apostasia dottrinale, tanto che, con il passare degli anni, si conferma sempre più vane illusioni, pessimistici innovazioni, cambiamenti biblicamente immotivati, previsioni disattese dalla Watchtower, la quale continua a narrare solo gli splendori e i fasti, escludendo e nascondendo i fallimenti e le miserie apostate dello “schiavo fedele e saggio” Rutherford nell’anno 1925.
 
Nell’articolo Torre di Guardia (Ottobre 2025, pp. 2-5) ci si rifiuta di narrare particolari apostasie e mendaci profezie pronosticate e attese per il 1925, mentre ci si limita a descrivere solo fatti onorevoli. Tali omissioni sarebbero imputabili alla riprovazione fallimentare delle dottrine umane insegnate, che dovevano in quegli anni soddisfare la smisurata (molto smisurata) accondiscendenza di Rutherford per i fedeli più rigorosi e invasati.
 
Concludendo ricordo a quanti leggono che oltre al Centennale 2025-1925, ricorre anche il Cinquantennale 2025-1975 di altra mancata fine. In tale occasione, con premura, mi faccio promotore porgere i migliori AUGURI alla Watchtower per la ricorrenza sia del Centenario 2025-1925 che del Cinquantenario 2025-1975 delle due mancate fine.
 
Doppi AUGURI carissimi, brindo con un doppio Cin Cin (ora che mi è permesso farlo) a Voi tutti dell’Ordine Mondiale, soprattutto agli 11 fratelloni del CD, fiducioso e sicuro di non morire di crepacuore nel momento in cui la Watchtower, che si attribuisce il monopolio di improbabili annunci sulla fine del mondo, mi ha totalmente illuso perché non è arrivata.
 
Capisco che la fede dei TdG si sta letteralmente trasformando da “eversiva” quale era, a “civile” quale dovrà essere, le nuove dottrine con i nuovi cambiamenti devono concorrere sinergicamente permettendo alla Watchtower di mantenere ancora il potere..., ma questa è materia di altra discussione. 
 
P.S. Carissimi del CD, urge che in simili articoli come: “1925 Cento anni fa”, pubblicata su W 10/2025, chiediate umilmente scusa a tutti i fratelli per i danni, delle vane illusioni, che hanno condizionato, turbando e mortificato le coscienze di intere generazioni di fratelli e sorelle. 

 
Aronne da Battifolla