"Eliseo andò a Betel. Mentre egli camminava per strada, uscirono dalla città alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo:
"Vieni su pelato; vieni su, calvo!" Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore.
Allora uscirono dalla foresta due orse che sbranarono quarantadue di quei fanciulli.
Di là egli andò al monte Carmelo e quindi tornò a Samaria".
La città un tempo chiamata Betel ha oggi circa 400 abitanti, immaginiamo di trovarci su una macchina del tempo che ci trasporta fino alla Betel del tempo di Eliseo, guardiamoci intorno, noi siamo nel gruppo dei ragazzetti del villaggio, c'é Ben Gurion il ciccio, Dan lo smilzo, Beniamino il veloce e tutti i nostri compagni di giochi, le nostre giornate sono monotone, viviamo in un paesone agricolo che vive del ricordo di un passato remoto di una qualche importanza ma a noi ragazzi questo non interessa, non lo cogliamo, a noi interessa vivere, correre, ridere, raccogliere dei frutti e immaginare il nostro futuro mentre giochiamo nelle pianure polverose quando, ecco sulla strada per il paese arriva uno straniero vestito in modo strano, ed un uomo pelato! Ci guardiamo intorno e senza neanche porci il problema gli andiamo incontro canzonandolo per la calvizie, se si arrabbierà ancora meglio! Scapperemo via ridendo e racconteremo la cosa ai nostri genitori questa sera a cena.
Tutto a un tratto però due orse escono dal bosco e sbranano Ben Gurion, Salmon, Dan e altri 39 nostri amichetti! Terribile!! Terrorizzati scappiamo verso il villaggio, le urla della madri e i pianti dei padri non li scorderemo mai più come non scorderemo il volto di quell'uomo che ci ha maledetto!! Un giorno terribile!
Sempre rimanendo a quel tempo ribaltiamo la scena, noi siamo il potente Eliseo!!!! Camminiamo verso Betel quando vediamo un nugolo di bambini venirci incontro intonando una canzoncina irritante essi si prendono gioco di noi!!! Cosa facciamo? Invochiamo una maledizione e vediamo due orse che sbranano 42 bambini che non hanno rispettato me e il mio ruolo di profeta.
Questi ragazzi saranno risuscitati? Sono morti vittima di un giudizio divino e pertanto non c'é il perdono? Questo racconto come ci può aiutare? Questi bambini verranno giudicati come dice il nuovo intendimento, per quello che hanno fatto in vita? Erano realmente consapevoli? Dio ha guardato nei loro cuori ed essi erano così irrecuperabili da giustificare la distruzione eterna? O la loro tragica morte?
Vi confesso che un paio di volte ho dovuto esporre quelle che non erano le mie tesi e non erano le mie idee in discorsi che analizzavano l'episodio sopra descritto, allora lo schema del discorso e TUTTE LE PUBBLICAZIONI WT ASSERIVANO CHE IL GIUDIZIO FOSSE STATO ESEGUITO PERCHE' QUEI BAMBINI NON AVEVANO AVUTO RISPETTO PER CHI ERA STATO INCARICATO DA DIO.
Per rispondere a quanti mettevano così in dubbio che egli fosse il successore di Elia e per insegnare (!!!!????) a quei ragazzi e ai loro genitori il dovuto rispetto per un profeta di Geova, Eliseo invocò il male nel nome dell’Iddio di Elia sulla turba beffeggiatrice. Fu una prova della sua identità profetica. Geova mostrò di approvare Eliseo facendo sì che due orse uscite da un bosco vicino sbranassero 42 fanciulli. — 2Re 2:23, 24.
Per esempio nel libro biblico di Secondo Re si parla di un gruppo di ragazzi che molestarono verbalmente il profeta Eliseo. Il racconto dice che “si burlavano di lui” e “gli dicevano: ‘Sali, testa pelata! Sali, testa pelata!’” Geova, che vide il cuore di questi ragazzi e capì il loro intento malevolo, considerò molto gravi i loro insulti. Si legge che a causa della loro violenza verbale Dio mise a morte 42 ragazzi. — 2 Re 2:23, 24.
Non ci è dato di sapere cosa abbia detto esattamente Eliseo quando pronunciò quella maledizione invocando il male sui ragazzini che si burlavano di lui. Tuttavia quella dichiarazione ebbe effetto perché fu pronunciata nel nome di Geova Dio da un suo profeta che agiva in armonia con la sua volontà.
In 2 Re 2:23, 24 leggiamo che una banda di giovani si mise a canzonare il profeta di Dio dicendogli: “Sali, testa pelata! Sali, testa pelata!” Per tutta risposta, Eliseo “invocò il male su di loro nel nome di Geova. Quindi due orse uscirono dal bosco e sbranavano quarantadue fanciulli di fra loro”. Gli orsi bruni siriani potevano reagire con ferocia se colti di sorpresa o se pensavano che i loro piccoli fossero in pericolo. (2 Samuele 17:8; Proverbi 17:12; 28:15) Geova Dio se ne servì per eseguire la sua giustizia contro coloro che avevano gravemente mancato di rispetto al suo rappresentante e quindi a Lui stesso.
Oggi viene richiesta ubbidienza ad un gruppo di uomini che affermano di essere stati incaricati da Dio (ma lo negano nei tribunali), mi viene detto che non é possibile contestare il loro operato, dubitare di loro, persino fare qualche innocente domanda che li possa mettere in difficoltà.
Vorrei capire tante cose ma devo aspettare il tempo opportuno, ho dei dubbi su qualche insegnamento ma non posso confidarli a nessuno, devo fidarmi perché loro dicono di essere quello che sono e di questo ruolo non mi danno evidenze, niente profezie, niente miracoli, una conoscenza superficiale della Bibbia, un'interesse alla promozione di materiale propagandistico che ha sostituito l'amore per lo studio e la condivisione del sapere.
Quando leggo questo racconto mi sento male a pensare che dei bambini siano stati sbranati per avere chiamato "calvo"... un calvo! Se l'applicazione che ne da la wt é vera, devo avere terrore di contestare il lavoro di Jackson, di Lett, di Sanderson e degli altri.
Ricordiamoci di Eliseo! Eliseo il calvo che per essere stato deriso maledisse dei bambini che per questo potrebbero essere stati condannati all'oblio eterno, per una canzoncina!
Ricordiamoci di Eliseo, l'incaricato di Dio che non poteva essere preso in giro neanche per un evidente difettuccio fisico e badiamo bene a noi stessi, perché questo ruolo oggi é ricoperto da altri uomini che ci dicono: "attenti a quello che dite o che pensate, badate bene e ricordatevi tutti del pelato Eliseo perché il pelato Eliseo é uno di noi !"